Autore Discussione: Carlitos
Oggetto: Domande, dubbi, curiosità sulla storia dell'Alfa? Inserito il: 19/01/2006 15:48:51 Messaggio:
Elvira Ruocco ... risponde
Questo topic darà modo a tutti di poter dialogare direttamente e pubblicamente con la Sig.ra Ruocco e servirà sia per commentare i suoi bellissimi e toccanti articoli, che per farle delle domande sulla storia dell’Alfa Romeo, ma anche per dare suggerimenti atti a far crescere questa nuova sezione storica … decisamente “anomala”, sia perché condotta dalla massima autorità mondiale in fatto di storia dell’Alfa Romeo, sia perché avremo modo tutti di scoprire un’Alfa inedita, vista da dentro e da occhi femminili. Alla storia trentennale della Sig.ra Ruocco verranno abbinati di volta in volta suoi articoli, di cui molti inediti, a loro volta correlati a schede tecniche di auto, piloti, personaggi, redatti da Angelo Venditti e Giampaolo Molinari. Tutto questo varrà tradotto in più lingue, perché riteniamo che siano dei testi preziosi, unici, che meritano di essere letti dagli Alfisti di tutto il mondo. Ciò comporta un notevole sforzo per noi e forse non riusciremo a tradurre tutto e in tempo e ad essere sempre puntuali, comunque ce la metteremo tutta … come sempre. Non mi dilungo oltre, ma voglio rispondere alla lettera scrittami dalla Sig.ra Ruocco nella premessa, verso la quale noi (penso di poter parlare a nome di tutti gli Alfisti) siamo riconoscenti per questa magnifica opportunità offertaci e in particolare noi dell’AlfaSport, onoratissimi di averla tra le nostre fila, sicuri di poter amplificare e trasmettere ovunque la sua ineguagliabile passione. Un altro sogno realizzato ...
Riporto una domanda di un forum user :"da cosa nasce il caratteristico triangolo? quello posto sulla mascherina di tutti i modelli del biscione".Non nascondo ce mi sono chiesto più volte arrivando alla conclusione " cuore sportivo" ma com'è in realtà?
Buonasera, rispondo al quesito posto da Capitan Harloock: L'inconfondibile scudetto a punta dell'Alfa Romeo nacque nel 1935 con la splendida vettura 6C 2300 B che presentava il radiatore verso il basso, in sostituzione della classica forma rettangolare. Un saluto a tutti e buona serata
Grazie signora, sfogliando i libri in mio possesso avevo più o meno intuito l'anno, ma la cosa che mi era stata chiesta è il perchè quella soluzione stilistica.E poi perchè è diventato il simboo dell'alfa.
Due domande da.....pilota: 1) Vorrei sapere quante edizioni della Mille Miglia sono state vinte (classifica assoluta) da un'Alfa Romeo e in quali anni se possibile. Mi sembra che tra il 1928 e il 1939 l'Alfa vinse quasi sempre....... Ho letto che nel 1933 arrivarono incredibilmente 10 Alfa ai primi 10 posti!
2) E quante edizioni della 24 ore di Le Mans? (credo 2, negli anni '30).
Voglio testimoniarle i miei complimenti per la passione verso il marchio Alfa Romeo. Ciò traspare molto chiaramente nel suo racconto nel momento in cui parla di quando stata assunta all'Alfa. Tutti noi Alfisti siamo più che felici nel constatare che la passione infinita che ci lega al marchio la ritroviamo anche nelle persone che lavorano o hanno lavorato all'Alfa nel passato. Per questo le dico Grazie.
Io avevo per lei semplicemente una curiosità: qual'è l'Alfa Romeo che lei reputa più bella in assoluto, e a quale Alfa lei è rimasta più affezionata?
Io, come gli altri ragazzi dello Staff abbiamo letto già tempo fa il primo capitolo della biografia della Sig.ra Ruocco, anzi, siamo già avanti nella storia, che è sempre pi bella ed emozionante capitolo dopo capitolo. Oggi l'ho riletto e ho provato le stesse emozioni della prima volta, sembra di aver vissuto le sue esperienze in prima persona. Ma per chi la conosce personalmente, sa che dal vivo è anche meglio, nessun Alfista può trattenere una lacrimuccia, ne rimanere indifferente sentendola parlare della sua amata Alfa Romeo. Anche l'articolo dedicato all'Alfetta 158 colpisce per contenuti e forma. Vi consiglio di seguire questo percorso che vi porterà nel Cuore dell'Alfa Romeo, facendovi scoprire un mondo sconosciuto e affascinante a per chi non ha lo stemma visconteo nel Cuore .
Carlitos Oggi prendo il Coupè ... L'Alfa è parcheggiata nel mio Cuore e le vene sono la sua pista
Autore Risposta: Lo Zar Inserita il: 13/02/2006 01:23:20 Messaggio:
Complimenti anche da parte mia per la passione che ha verso il marchio,e per la sua ferrata cultura alfista ,volevo porle due quesiti: 1- a quale età ha scoperto la sua passione verso la marca del biscione ? 2-qual'è stata la prima Alfa che ha posseduto?
________________________ Ogni Alfa sarà sempre come un fascio di luce bianca che nasconde tanti colori; solo un prisma può far rivivere questi colori... e questo prisma è il vero Alfista!
Cari Amici, chiedo scusa se non ho risposto alle vostre mail, ma ho avuto problemi di connessione, in quanto mi cade spesso la linea Ads.
Ecco soddisfatta la curiosità di Pilota 54:
LE MILLE MIGLIA VINTE DALL'ALFA ROMEO =====================================
1928 CAMPARI-RAMPONI ALFA ROMEO 1500 CC. 1929 CAMPARI-RAMPONI ALFA ROMEO 1750 CC. 1930 NUVOLARI-GUIDOTTI ALFA ROMEO 1750 CC. 1932 BORZACCHINI-BIGNAMI ALFA ROMEO 2300 CC. 1933 NUVOLARI-COMPAGNONI ALFA ROMEO 2336 CC. 1934 VARZI-BIGNAMI ALFA ROMEO 2600 CC. 1935 PINTACUDA-DELLA STUFA ALFA ROMEO 2654 CC. 1936 BRIVIO-ONGARO ALFA ROMEO 2900 CC. 1937 PINTACUDA-MAMBELLI ALFA ROMEO 2900 CC. 1938 BIONDETTI-STEFA ALFA ROMEO 2991 CC. 1947 ROMANO-BIONDETTI ALFA ROMEO 2900 CC.
Per celebrare il quarantesimo della prima delle 11 vittorie conquistate nella famosa corsa, nel 1968, l'Alfa Romeo organizzò la Mille Miglia rievocativa. In Alfa Romeo passato e presente si fondono in una evoluzione senza interruzione di tempo. Le gesta di Sivocci, Varzi, Nuvolari, Fangio e Farina si collegano senza soluzione di continuità con quelle di Merzario e Brambilla, Andretti (per citarne alcuni), ai campionati del Mondo Marche del 1975 e 1977.
Le 24 Ore di Le Mans vinte sono 4 (dal 1931 al 1934)
Mi piacciono tutte le Alfa. Quelle del passato che hanno creato stereotipi positivi: sportività, eleganza, cuore sportivo, tecnologia vincente, tipico rombo Alfa, stile italiano, disegnata dal vento, sicurezza attiva; e quelle di oggi decisamente evolute, differenti da quelle di ieri, ma con l'impronta delle origini, non solo nello scudetto che spicca sul frontale, ma perchè si ispirano ad un concetto di modularità e di personalizzazione che ti spingono a fare la scelta: SONO UN ALFISTA, COMPRO SOLO ALFA
La mia passione per le Alfa è nata in famiglia, ero una ragazzina. Abbiamo sempre avuto Alfa. Ricordo la prima volta che ho provato il brivido della velocità. Era una domenica e c'era la partita del Napoli allo Stadio San Paolo. La città era deserta e non c'erano limiti di velocità.. La prima Alfa che ho guidato è sata un'Alfasud L verde metallizzato.
conosco la "storia" del nominativo "junior" in quanto ho avuto la fortuna di incontrare il suo "ideatore" a Balocco nel corso di un 159 day. E' molto affascinante scoprire e sapere questi "piccoli dettagli".. grazie
--- Alfa 147 jtd -> cerchi 17 sport, bose sound, spoiler gta, mini simil alfa, scarico ragazzon ovale, fari tipo lexus<- Coordinatore di zona Genova & Liguria del http://www.147virtualclub.it/ !!!Genova!!!
Grazie della risposta Signora. Sinceramente la risposta che mi ha dato un po' me la aspettavo, considerando la sua grandissima passione e competenza Alfistica
Grazie delle esaurienti risposte, sig.ra "Alfina".
Sto acquistando in edicola la "Alfa Romeo Collection" (modellini, bellissimi + fascicoli), che sicuramente conoscerà. Nell'ultimo fascicolo sono citate proprio le 4 vittorie alla 24 ore di Le Mans! E pensare che io credevo che fossero "solo" 2. Ragazzi, abbiamo vinto anche 4 volte a Le Mans (parliamo di vittorie assolute), oltre che 11 volte alla Mille Miglia, vi rendete conto? Alfa uber alles...........
P.S.:......senza contare i 2 Mondiali prototipi citati da "Alfina", 2 Mondiali F.1 (1950-1951), decine di campionati europei e centinaia di titoli italiani e di altre nazioni nei 5 continenti. Nessuna casa al mondo può vantare tutto ciò, come la nostra esperta, sig.ra Ruocco, potrà confermare. Potremmo porre infatti questa domanda: è l'Alfa la casa più vittoriosa nelle corse automobilistiche?
Saluti "Alfina".
Pilota54- GTV 3.0 V6 24V-220 cv Responsabile sezione Sport
Il palmares di vittorie dell'Alfa Romeo è talmente ricco che difficilmente può essere eguagliato specialmente a partire dagli anni '20 fino agli anni '60. Dopo la senconda vittoria consecutiva in Formula 1 (1950 e 1951) L'Alfa si era ritirata ufficialmente dalle corse avendo dimostrato di aver vinto tutto. Prima della nasciata dell'Autodelta, l'Alfa pur essendo ufficialmente assente dalle corse, offriva gratuitamente assistenza tecnica in corsa e nelle prove, oltre a stanziare premi per i clienti sportivi. La classe non è acqua....
Infatti, si può affermare senza dubbio che nessuna casa ha vinto quanto l'Alfa. In merito alla seconda parte della risposta vorrei dire una cosa: E' proprio vero che l'Alfa si sia ritirata perchè "aveva vinto tutto" o c'erano anche retroscena di carattere economico, come qualcuno ha detto? L'Alfa infatti dopo ha riorganizzato la produzione di serie e sono usciti modelli che hanno fatto epoca come la 1.900 e la Giulietta (e poi si è tornati alle corse ufficialmente, appunto con l'Autodelta e la TZ1 ecc..........).
Pilota54- GTV 3.0 V6 24V-220 cv Responsabile sezione Sport
Per prima cosa complimenti alla fantastica "enciclopedia Alfa Romeo" che risponde al nome di Signora Elvira Ruocco.
Ho anch'io una curiosità, visto che ha citato l'Autodelta ed essendo fiero possessore di una giulietta turbodelta. Come lo giudica lei l'ing. Chiti che curava l'Autodelta e cosa ne pensa dei dissapori con i vertici Alfa Romeo (credo l'ing. Massaccesi) che hanno portato l'ing. Chiti ad abbandonare l'Autodelta e a fondare la "motori moderni" ritengo sia stato un errore abbandonare tale marchio che credo sia stato venduto a una società inglese. Spero di non avere scritto castronerie nella mia ricostruzione dei fatti.
P.s. vedo Saronno, io sono di Misinto pochissimi km di distanza... Grazie e tanti saluti.
Nel consiglio di amministrazione del 13 gennaio 1950,in Alfa si era tornato a parlare di corse. Il direttore generale,Antonio Alessio, aveva fatto presente che la direzione commerciale attribuiva il calo delle vendite alla mancata partecipazione alle corse nel 1949.Alla decisione di non partecipare alle gare aveva contribuito anche la morte di tre famosi piloti: Varzi, Trossi e Wimille. Persino i lavoratori dell'Alfa avevano votato un ordine del giorno affinchè la decisione fosse revocata, ma le ferree leggi del bilancio e i tassativi ordini da Roma imposero, per quell'anno, il sacrificio. Due mesi dopo quella seduta del consiglio, il commendatore Oreste Peverelli, concessionario di Como, nominato dall'Alfa Romeo delegato generale di tutte le corse, comunicò la decisione della casa di tornare a competere con le più agguerrite case automobilistiche estere e nazionali. La vettura, protagonista della sfida sarebbe stata l'Alfetta 158, già famosa prima della guerra, e ulteriormente perfezionata, diventata 159, partecipò a tutte le più importanti gare e conquistò due campionati del mondo. Intanto,l'Alfa stava portando avanti con i tecnici guidati da Orazio Satta il progetto della 1900, ed era consapevole di quanto fosse impotante il successo di questa vettura per la risalita industriale dopo gli anni della guerra. Nel 1952, l'Alfa decise saggiamente di ritirarsi dalla corse per concentrarsi esclusivamente sulla vettura in gestazione, passando dalla produzione artigiale di "classe" alla produzione di serie. Il Portello venne rinnovato, con l'inaugurazione della prima parziale linea di montaggio che permetteva di produrre una vettura in meno di cento ore lavorative, mentre prima ne occorrevano 240 per consegnare un modello completo. Le numerose vittorie avevano fatto dell'Alfa Romeo una leggenda, un mito,aveva amici fedeli in tutti il mondo e poteva permettersi di abbandonare le corse. Quegli amici appassionati volevano il nuovo modello e la 1900, vestita dai più grandi carrozzieri italiani, volò oltre confine.
Per GTdelta, La ringrazio del complimento, Lei è molto gentile.
Carlo Chiti lasciò l'Alfa Romeo nel 1984 e nel 1985 fu tra i fondatori della Motori Moderni, azienda fondata a Novara con Piero Mancini con lo scopo di progettare e costruire motori da corsa, fornendo principalmente la Scuderia Minardi. Delle "divergenze di vedute" con Ettore Massacesi, Chiti parla in una intervista rilasciata nel Libro Alfa Romeo GTA di Maurizio Tabucchi. Alla domanda: I presidenti dell'Alfa Romeo che si succedettro al tempo delle GTA come vedevano le corse? Rispose: Anzitutto, chi ha creato lo sport all'Alfa Romeo è stato Luraghi: se non fosse stato per lui di GTA non se ne sarebbe nemmeno parlato. Anche con Cortesi ci trovammo molto bene: Capiva la necessità delle corse e ci assecondò. Con Massacesi , invece, anche se la GTA era ormai finita, fu una tragedia. E' vero che si ritrovò in mano la patata bollente della Formula Uno, nei cui confronti continuare era rischioso e smettere era negativo per l'immagine della casa, ma sbagliò tutto cessando la collaborazione con la Brabham. La cagegoria turismo volle poi eliminarla perchè sosteneva che costava troppo.
Grazie per la esauriente risposta. Effettivamente è stata una saggia decisone, all'epoca, quella dei vertici Alfa Romeo. A seguito di quella decisione l'Alfa è diventata una casa di prestigio ma dal target medio-elevato. Probabilmente, se non si fosse deciso di produrre la "1.900" e poi la "Giulietta" berlina e coupè (sospendendo temporaneamente l'attività sportiva) l'Alfa sarebbe rimasta una casa tipo Ferrari o Maserati, cioè produttrice di vetture da corsa e auto di serie di elevatissimo standing, cioè quello che era prima della guerra e nell'immediato dopo-guerra.
Pilota54- GTV 3.0 V6 24V-220 cv Responsabile sezione Sport
In effetti, l'Alfa uscì ufficialmente dal mondiale F1 per "eccesso di vittorie", ma la realtà fu che servivano fondi e risorse umane da dedicare alla "1900".
Riguardo all'Ing. Chiti, indubbiamente ha dato molto all'Alfa, così come l'Ing. Luraghi, che era un Presidente straordinario, non solo per come ha saputo dirigere l'Alfa Romeo, portando i conti dal rosso al verde, ma per come ha alimentato il mito in quegli anni d'oro. Era anche un grande uomo di Stato, attento osservatore della società italiana, aveva, a mio avviso, un solo "difetto", una grande onestà che sconfinava quasi "nell'ingenuità" e questo gli costò caro, perchè non scendendo a compromessi, fu costretto a lasciare anzitempo l'Alfa Romeo, dopo tutto quello che aveva fatto per essa. D'altronde in Alfa sembra quasi una tradizione antica, quella di mandare via chi ha dato tanto a dare all'azienda, vedi Busso, de'Silva e molti altri, quasi un destino ...
Carlitos Oggi prendo il Coupè ... L'Alfa è parcheggiata nel mio Cuore e le vene sono la sua pista
Salve. Innanzitutto vorrei salutare la signora Ruocco che grazie alla sua disponibilità e alla sua competenza è un punto di riferimento per ogni alfista.
La mia richiesta deriva da una domanda che è nata dialogando con un amico. Lui parlava dell'esistenza di un coupè Alfa con motore V6 posteriore centrale prodotto in piccola serie negli anni '60. Io l'ho corretto dicendo che i primi V6 giravano al banco appena nel '68 e che poi furono montati negli anni '70 su alftta, alfa 6, ecc. ecc.. Inoltre gli ho aggiunto che forse lui parlava della 33 stradale, che però montava il V8..
Al che lui mi ha fornito sta foto:
Ma questa non è il prototipo dell'alfasud sprint col V6 centrale posteriore? Ma se non sbaglio questa non è stata mai prodotta in serie (solo un paio di prototipi) e decisamente non è degli anni '60.
Dunque, che mi sa dire? C'era o no un V6 negli anni '60? Esisteva questo prototipo dell'alfasud? In che anno è stato realizzato e in quanti esemplari?
Grazie mille, ormai come capirà è una questione di principio..
Di un'Alfasud Sprint (in prototipo grigio) con motore centrale posteriore ricordo vagamente l'esistenza in quanto me ne parlarono due collaudatori storici dell'Alfa Romeo, Bruno Bonini e Guido Moroni, ma non so dirle di più perchè non l'ho mai vista personalemte, nè ho mai trovato documentazione a riguardo. Le 33.2 Prototipo(1967-1969) hanno montato un motore 8 cil. a V di 90 da 2.462 cc. La 33 Stradale, invece, montava un V8 da 1995 cc. Nel 1969 Giugiaro presentò uno studio sul telaio della 33 con motore centrale, l'Jguana. Mi dispiace di non essere in grado di darle maggiori informazioni
Rispondo a robi2000ts in merito alla Sprint 6C. La vettura in questione è stata prodotta in soli due esemplari nel 1982; il motore centrale-posteriore era il 2.492 cmc dell' Alfetta Gtv 6 2.5. Montava pneumatici Pirelli P 7 barra 50, su cerchio da 15" pollici, di misure diverse, più larghi dietro. Colgo l' occasione per salutare la carissima Sig.ra Ruocco.
Ciò che dice Angelo è esatto e in Germania quel prototipo, soprannominato appunto "giocattolo" ha avuto un "seguito" e dato vita ad un vero e proprio Club di Alfasud Sprint con motore centrale, dapprima con il V6 Alfa e via via si sono poi aggiunti altri prototipi profondamente modificati nell'estetica, ma soprattutto nel motore, non più Alfa, ma bensì degli 8V americani.
Date uno sguardo a questo sito molto bello e dettagliato: http://alfasud.alfisti.net/index2.htm Andate alla voce del menù: Skurrile Mobile - Umbauten auf Alfasud-Basis e cliccate su "der Giocattolo"
Carlitos Oggi prendo il Coupè ... L'Alfa è parcheggiata nel mio Cuore e le vene sono la sua pista
Sono passati 15 giorni dall'apertura al pubblico della nostra nuova sezione storica e di questo forum, sicuramente presto per tirare dei bilanci, anche tenendo conto che è tutto in fase di costruzione, assestamento, aggiornamento, diciamo in stato embrionale, non c'è stato nemmeno il tempo di pubblicizzarla a dovere, abbiamo tuttora diversi problemi tecnici e organizzativi. Tuttavia il successo è stato al di fuori di ogni più rosea aspettativa, questo forum vanta già circa 800 accessi ... non male direi. Ma questo è un dato "insignificante" rispetto alle numerose mail e telefonate che la Sig.ra Ruocco sta ricevendo da ogni parte del mondo in queste sole due settimane piene di complimenti e felicitazioni , per questa sua nuova "vita" Alfista, che in un certo senso è una prosecuzione. Molti temevano di averla "persa", non tanto per le informazioni preziose che ha fornito a tutti noi con cortesia e passione in questi anni, ma per quel suo straordinario tatto e dolcezza femminile con cui ha estasiato ogni Alfista. Fortunatamente non è così, perché ha ancora molto da dire e noi siamo fieri e onorati di averle offerto questo modesto spazio che le permetterà di mantenere ciò a cui tiene di più, il rapporto diretto con gli Alfisti. D'altronde c'era da aspettarselo, chi non conosce la Sig.ra Ruocco? Chi non l'ammira e la rispetta? Chi non le deve qualcosa? In tutti questi anni si è conquistata un "posto al sole", accanto ai grandi nomi dell'Alfa Romeo, diventabdo un autentico punto di riferimento per i veri appassionati. Ciò che ho scritto può sembrare ripetitivo e interessato, ma chi la conosce sa che non ho esagerato affatto. Concludo con un chiarimento che mi sembra doveroso, visto un problema che si sta creando, dovuto proprio alla notorietà della Sig.ra Ruocco, da sempre identificata con l'Archivio Storico. Tra le tante e-mail, alcune contengono richieste d'informazioni su numeri di telaio che SOLO l'Archivio Storico dell'Alfa Romeo può fornire e a cui sono state dirottate. Questa sezione non è e non vuole essere una sovrapposizione dell'Archivio Storico, la Sig.ra Ruocco è ben disposta a fornire, nei limiti delle sue possibilità, tutte le informazioni che sono di sua pertinenza e conoscenza, a livello informale (seppur autorevole).
Carlitos Oggi prendo il Coupè ... L'Alfa è parcheggiata nel mio Cuore e le vene sono la sua pista
Ringrazio infinitamente la signora Elvira Ruocco per tutto quello che ha sempre fatto per il mondo "Alfa ROMEO" e per la infinita passione che ci mette. Non ho mai avuto il piacere di conoscerla, ma spero che prima o poi, da qualche parte, mi conceda l'occasione di una (magari) "lunga chiacchierata" sul mio bisnonno. Ancora grazie. Susanna Romeo
Cara Susanna, grazie per le belle parole. Anch'io sarei molto lieta di conoscerla, e sono certa che si presenterà l'occasione. Un caro saluto anche a Suo padre e buon fine settimana. Elvira
Mi sento di dirle che il suo modo di porgere il proprio pensiero, con parole e concetti, mi permetta, ormai desueti in questo mondo ormai spinto dalla velocità di informazione, mi fa tornare in mente la mia non lontana gioventù, che ho vissuto con una calma che purtroppo di rado trovo nuovamente e che le sua parole hanno fatto riemergere.
Da chi si esprime in tal modo, e da chi ha passato una vita in una Azienda non mi aspetto altro che una grande attenzione e capacità nel fornire le informazioni sulla storia del nostro amato Marchio.
Sono certo che, se avro' necessità di una informazione di carattere storico, Lei si dedicherà per cercare e, certamente, assecondare la mia curiosità.
Volevo porgerle i saluti di mio padre che purtroppo nn ha dimestichezza col pc. E' alfista dagli anni 50 con le mitiche Giuliette avendo erididato il virus d amio nonno possessore dell'Alfone 1900. Da allora tutte le berline medie Alfa sono passate in casa nostra e come può vedere queste nella foto sono le ultime 2! Nuovamente distinti saluti
Samuele socio n° 066
Spider : 2.0 TS 156 : 2.0 JTS
" La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è o, meglio, essere amati a dispetto di quello che si è "
Carissima signora ho solo 27 anni e gradirei che mi dia del TU confermo le sue parole e in + aggiungo che essendo nato a Firenze il viaggio per portare mia madre a Careggi per darmi alla luce fu fatto su un Alfetta 1.6 che grazie al suo bialbero mi ha permesso di nascere in ospedale e non in una area di sosta Cmq anke se sono giovane nn riesco a vedere nel mio futuro automobilistico altro che Alfa Romeo, sono vetture con un'anima! Distinti Saluti Samuele
Samuele socio n° 066
Spider : 2.0 TS 156 : 2.0 JTS
" La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è o, meglio, essere amati a dispetto di quello che si è "
Caro Samuele, non sei il primo ragazzo che mi dice di essere nato su un'Alfetta. Ricordo che qualche anno fa, in Archivio Storico venne un ragazzo che doveva fare una tesi di laurea e facemmo, come era mia consuetudine, una lunga chiacchierata "preliminare" perchè potessi fornirgli la documentazione pertinente ed assisterlo nelle ricerche. Ebbene, mi disse che da piccolo sua madre gli raccontava che era nato in una macchina veloce e sicura che si chiamava Alfetta. Fino a quando non è diventato più grande ha pensato che quella era una favola che gli raccontava sua madre... Poi ce ne fu un'altro, che mi disse che se suo padre non avesse avuto un'Alfetta, sarebbe nato nel traffico al primo semaforo rosso...Suo padre raccontava spesso che nessuna vettura sarebbe riuscita a bruciare tutti i semofori e portare sua madre sana e salva in ospedale. Buona serata.
Infatti grazie al 1.6cc di Alfetta sono nato al calduccio forse è stato ascoltare quella sinfonia durante i 9 mesi che mi ha formato il "cuore sportivo"
Samuele socio n° 066
Spider : 2.0 TS 156 : 2.0 JTS
" La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è o, meglio, essere amati a dispetto di quello che si è "
Bellissima questa sezione ! Complimenti allo Staff e alla sig.ra Ruocco per il grande lavoro che sta facendo e che fara' sicuramente per accontentarci tutti.
Salve. Innanzitutto vorrei salutare la signora Ruocco che grazie alla sua disponibilità e alla sua competenza è un punto di riferimento per ogni alfista.
La mia richiesta deriva da una domanda che è nata dialogando con un amico. Lui parlava dell'esistenza di un coupè Alfa con motore V6 posteriore centrale prodotto in piccola serie negli anni '60. Io l'ho corretto dicendo che i primi V6 giravano al banco appena nel '68 e che poi furono montati negli anni '70 su alftta, alfa 6, ecc. ecc.. Inoltre gli ho aggiunto che forse lui parlava della 33 stradale, che però montava il V8..
Al che lui mi ha fornito sta foto:
Ma questa non è il prototipo dell'alfasud sprint col V6 centrale posteriore? Ma se non sbaglio questa non è stata mai prodotta in serie (solo un paio di prototipi) e decisamente non è degli anni '60.
Dunque, che mi sa dire? C'era o no un V6 negli anni '60? Esisteva questo prototipo dell'alfasud? In che anno è stato realizzato e in quanti esemplari?
Grazie mille, ormai come capirà è una questione di principio..
God save the transaxle...
Caro amico in effetti di quella macchina ne ho sentito parlare anche io, pare proprio che abbiano montato un V6 posteriore sulla carrozzeria di una sprint , ne sono stati realizzati 2 esemplari, uno è andato distrutto l'altro (malconcio) è nel famoso silos (sembra) comunque di proprietà dell'alfa romeo, vicino la museo in sostanza...almeno queste sono informazioni da gente moltooo ai vertici di quel che rimane ad Arese Pare che alcuni la stiano rifacendo artigianalmente e la chiamano C6
duino e Gt ....alfa vecchie e nuove ....tutti d'accordo
Su "Auto d'Epoca" di Marzo compare un articolo su Giuseppe Busso e il ricordo del grande progettista, scritto della Sig.ra Ruocco. A questo proposito vi segnalo la NEWS in home page e la Recensione della rivista.
Inoltre è stato aperto un nuovo topic dedicato alle Monografie sulla storia Alfa Romeo. La prima è "Dalle trazioni anteriori di SATTA alla 164", scritta proprio da Giuseppe Busso e pubblicata sul nostro sito grazie alla gentile concessione dell'AISA (Associazione Italiana per la storia dell'Automobile) - www.aisastoryauto.it
Ringrazio Emilius per la recensione e mi sento di aggiungere due parole a proposito dell'ultima volta che ho visto Busso. Il 27 dicembre andai a trovarlo per fargli gli auguri. Sapeva che sarei andata a trovarlo perchè ci eravamo sentiti prima di Natale. Mi aspettava, seduto sul Suo divano con tra le braccia un regalo per me. Gli avevo portato un panettone ed una bottiglia di spumante per brindare al nuovo anno insieme alle due persone che si occupavano di lui. La sala era addobbata a festa e dalla finestra si vedeva cadere la neve. Siamo stati insieme per più di un'ora a parlare di Alfa Romeo, dei suoi ricordi e anche del fatto che avevo lasciato il mio lavoro. Lo trovai lucido più delle altre volte in cui ci eravamo visti o sentiti al telefono. Di solito, quando ci lasciavamo gli davo la mano e lui si scusava sempre per il fatto che non poteva alzarsi per il male alle gambe, ma quel giorno mi chiese un bacio. Mentre uscivo dalla sala per andare alla porta, mi girai per guardarlo ma lui era già assorto nei suoi pensieri. Provai una stretta al cuore.
Mi dispiace molto di non averlo potuto conoscere. Era in programma un raduno ma non abbiamo fatto in tempo.
Sono fiero di avere un suo "ricordo" sotto il cofano. Il leggendario e plurivittorioso V6, un motore copiato da molti concorrenti, un cavallo di battaglia della produzione Alfa Romeo per oltre trent'anni. Il suo capolavoro, per il quale comunque non dobbiamo dimenticare, lei me lo confermerà, anche l'apporto di Orazio Satta Puliga, altra icona del "nostro" dorato mondo alfistico.....
Pilota54- GTV 3.0 V6 24V-220 cv Responsabile sezione Sport
Mi dispiace molto di non averlo potuto conoscere. Era in programma un raduno ma non abbiamo fatto in tempo.
Sono fiero di avere un suo "ricordo" sotto il cofano. Il leggendario e plurivittorioso V6, un motore copiato da molti concorrenti, un cavallo di battaglia della produzione Alfa Romeo per oltre trent'anni. Il suo capolavoro, per il quale comunque non dobbiamo dimenticare, lei me lo confermerà, anche l'apporto di Orazio Satta Puliga, altra icona del "nostro" dorato mondo alfistico.....
Pilota54- GTV 3.0 V6 24V-220 cv Responsabile sezione Sport
Nel mio piccolo, sono stato contento di avergli reso onore al funerale: All' uscita della chiesa, a motori rigorosamente spenti, abbiamo partecipato al dignitoso dolore dei familiari: Poco dopo, durante il giro che ci ha portato sin davanti ai cancelli dello stabilimento di Arese, il sommesso borbottio dei bialberi sembrava intonarsi alla circostanza. La grandezza di un uomo si rivela nei ricordi e nelle emozioni che suscita nel tempo, e l'anima dell' Ing. Busso rivive ogni volta che giriamo la chiave di accensione delle nostre amate Alfa Romeo....
...Sabato mattina, dopo aver letto l' articolo su Giuseppe Busso ed, in particolare, la testimonianza di Elvira Ruocco, mi sono emozionato vedere scritte piu' o meno le stesse parole nel finale: "Ogni volta che giriamo la chiave di accensione delle nostre Alfa Romeo". Non e' retorica, solo chi ama le Alfa Romeo lo capisce.
Gent.ma Sig.ra Ruocco, mi piacerebbe sapere se e con quali competenze l' Ing. Busso partecipo' al progetto motore-Boxer: Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensava della meccanica dell' Alfasud e che rapporti aveva con Rudolf Hruska.
...Sabato mattina, dopo aver letto l' articolo su Giuseppe Busso ed, in particolare, la testimonianza di Elvira Ruocco, mi sono emozionato vedere scritte piu' o meno le stesse parole nel finale: "Ogni volta che giriamo la chiave di accensione delle nostre Alfa Romeo". Non e' retorica, solo chi ama le Alfa Romeo lo capisce.
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eh gia' !
SOCIO N. 18 ALFA 33 1.3 2C ALFA 145 JTD ALFA 147 M-JET 150 CV( in arrivoooooooooooo )
...Alla mia collezione manca solo il V6 Busso: Devo dire che, sia Il boxer che il bialbero gia' mi bastano in quanto a sensazioni forti, ma il V6 lo vorrei proprio avere...
Mi scuso con tutti i voi per i persistenti problemi di connessione Adsl che Tiscali non ha ancora risolto. Non posso scrivere a lungo perchè cade la linea e cancella tutto.
mi sembra una bufala....ma un meccanico sostiene che alcune Alfa sono state costruite in Germania!!! e...che sono migliori di quelle fatte in Italia boh!!!
vero o falso ???
grazie!
SOCIO N. 18 ALFA 33 1.3 2C ALFA 145 JTD ALFA 147 M-JET 150 CV( in arrivoooooooooooo )
E' uscito il secondo episodio dell'appassionate Biografia della Sig.ra Ruocco, intitolato "Il mio primo giorno in Alfa", a cui è abbinato un bellissimo articolo dedicato alla "Giulia dei miracoli", a sua volta correlato dalla scheda "Giulia berlina", redatta da Angelo Venditti.
Carissima Alfina, leggere la sua storia è veramente un immenso piacere per me, mi fa ricordare il mio primo giorno in...Ferrari....e il mio primo giorno di quando varcai il cancello di Arese purtroppo solo in qualità di fornitore in co-design. Ma erano altri tempi, i suoi sicuramente molto migliori, credo esistessero persone che davano valore al sistema della meritocrazia molto più di oggi
Mi sorge spontanea una domanda però, ma...perchè è uscita dall'Alfa?
Come sempre, la Sig.ra Ruocco sa trasmettere in maniera limpida le atmosfere, le passioni, anzi, la passione di una ragazza che ha sognato l'Alfa Romeo e quel 3 gennaio del 1972 ha realizzato quel sogno. La rinuncia alle comodità per lavorare in quel luogo per noi sacro. Una vita dedicata all'Alfa Romeo ... Stupenda anche la foto "natalizia", con quell'albero di Natale formato da pezzi di motori Alfa Romeo ... mi sembra un V6 o sbaglio? Esiste ancora quella scultura?
Abbiamo poi iniziato un nuovo percorso storico, dedicato a Nicola Romeo, un personaggio importante nella storia dell'Alfa. Anche la testimonianza di Susanna, figlia di Angelo e nipote di Edoardo Romeo è molto toccante.
L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili sportive ed eleganti (anche perchè in passato ha costruito di tutto), è una storia di uomini e donne italiane e non solo, che hanno Amato l'Alfa Romeo, più lavorato per l'Alfa Romeo, con grande orgoglio. Più in la pubblicheremo delle foto che parlano da sole e ci fanno capire quanto l'Alfa Romeo sia qualcosa che va aldilà di ogni immaginazione, sicuramente il marchio più amato nel mondo da intere generazioni.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.”
All' ingresso del Centro Stile di Arese e' affissa una targa riportante una celebre frase dell' Ing. Satta Puliga, e riassume lo Spirito che anima la nostra Passione.....E' talmente bella e veritiera che non ha bisogno di nessun commento:
" L'alfa Romeo non e' una semplice fabbrica di automobili: Le sue auto sono qualche cosa di piu' che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l' entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare piu' col cuore che con il cervello. Naturalmente alcuni di questi elementi sono semplicemente meccanici, e pertanto sono abbastanza facili da identificare. Sono concetti che nascono dall' attivita' delle corse, nelle quali l' eccellenza e' indispensabile"...
Speriamo che l'Alfa Romeo possa tornare ad essere quella descritta dal mitico Satta Puliga ed ovviamente dalla stessa sig.ra Ruocco. Un vero "ritorno al passato", coniugato con il presente ed il futuro.
Credo che noi alfisti DOC abbiamo soprattutto 3 sogni (realizzabili?): - La trazione posteriore - Un motore a benzina tutto italiano - Prestazioni di nuovo al top di categoria, pur in un contesto di confort e classe.
Inoltre l'Alfa deve continuare a partecipare ufficialmente a competizioni di livello mondiale.
Da tempo è iniziato un processo di riavvicinamento ai valori Alfa del passato, noi tutti ci auguriamo che tale processo prosegua e venga portato al massimo grado. Il passato A.R. comunque resta un "patrimono", un "background", una sedimentazione che probabilmente nessuna casa al mondo può vantare.
Pilota54- GTV 3.0 V6 24V-220 cv Responsabile sezione Sport
Cibus,quella frase è stata ripresa secondo me nell'ultima pubblicità della 159 Sw , quella che alla fine riporta che ' il Cuore ha sempre ragione'. Leggete bene la frase di Satta e ascoltate attentamente le parole della pubblicità...
Sì, io sono stata davvero fortunata ad aver vissuto l'Alfa di quei tempi. Ricordo sempre l'entusiamo, la gioia e l'orgoglio che provai quando l'Alfa vinse nel 1975 il Campionato Mondiale Marche. Io mi ero da poco trasferita ad Arese e, rimpiangevo di non essere più al Portello a condividere queste emozioni con i miei ex colleghi che avevano contribuito ad accrescere in me la passione per l'Alfa. Per quanto riguarda la domanda: perchè ho lasciato l'Alfa, risponderò nell'ultima puntata della mia storia. Deve avere un pò di pazienza....
Grazie a tutti per l'attenzione e per l'apprezzamento che mi avete dimostrato.
..MI ricollego al discorso della Sig.ra Ruocco, per chi non avesse avuto ancora la fortuna di visitare il Museo di Arese: La mitica "33 TT 12" menzionata da Alfina:
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La sigla "TT" identificava la struttura del telaio (Telaio Tubolare) e 12 i cilindri del motore.
...Ecco lo straordinario motore a 12 cilindri contrapposti: 500Cv a 11.500 giri!!!
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Da non dimenticare la seconda vittoria iridata nel modiale Marche del 1977 con la SC 12 (telaio SCatolato)...Ero giovane, ma gia' indelebilmente "infetto" dal virus dell' Alfa Romeo.
L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più col cuore che con il cervello. Naturalmente alcuni di questi elementi sono semplicemente meccanici, e pertanto sono abbastanza facili da identificare. Sono concetti che nascono dall'attività delle corse, nelle quali l'eccellenza è indispensabile».
A mio modesto parere la 33TT12 è la più bella vettura da corsa che abbia mai calcato le piste. Armoniosa, equilibrata, compatta, potente, pressochè imbattibile. Ancora attuale dopo 30 anni. davvero un "must" della produzione Alfa Romeo da pista. Per non parlare del mitico 3.000 boxer 12 cil. 48 valvole, il capolavoro dell'ing. Chiti.
Non dimentichiamo che a quel motore è ispirato anche il propulsore boxer della 33 1.7 16 valvole berlinetta del 1991. Era un boxer 4 alberi 16 valvole da 137 CV.
Al museo Alfa Romeo io sono andato con tanti altri soci a novembre 2004 in occasione del raduno di Balocco per la presentazione della 147 ristilizzata. In quella medesima occasione molti di noi conobbero personalmente la sig.ra "Alfina" Ruocco......
Pilota54- GTV 3.0 V6 24V-220 cv Responsabile sezione Sport
...Gia'..Un giorno si' e l' altro pure io me lo guardo il boxer!!
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L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più col cuore che con il cervello. Naturalmente alcuni di questi elementi sono semplicemente meccanici, e pertanto sono abbastanza facili da identificare. Sono concetti che nascono dall'attività delle corse, nelle quali l'eccellenza è indispensabile». - Orazio Satta Puliga-
Ho informato gli articoli della Sig.ra Ruocco agli amici Alfisti giapponesi.
Una domanda e' arrivato da PACIFIC OCEAN; "Non vedo l'ora di leggere l'articolo di GIULIA! L'articolo e` molto interessante. Quale strade hanno selto tra l'Italia e la China?"
PACIFIC OCEAN e` mio amico che guida una Giulia 1600GTV in Giappone.
Giusto per non prendersi sempre troppo sul serio... guardate che cosa ho trovato navigando qua e là... ehehehhh
BELLA NICO ROMEO si dice che PRESSO l'alfa romeo di arese(MILANO)si sia vista entrare di notte dal cancello principale una persona rispondente al nome di NICOLA ROMEO (fondatore dell'alfa romeo)a bordo di una giulietta 2000 turbodelta. Alcuni testimoni hanno potuto riconoscere l'uomo tramite foto storiche:questo uomo è morto nel 1930 .e dalle telecamere notturne poste nello stabilimento si nota questo uomo scendere dalla giulietta,guardarsi intorno e tornare nell'auto che poi si vede sparire attraversando un muro,e ,da microfoni potentissimi posti nello stabilimento capaci di sentire anche il minimo scricchiolio,si è accertato che la giulietta non fa il minimo rumore da ferma ma,quando parte ,si senta solo il risucchio dei carburatori,Si vede anche che l'auto parte sgommando per molti metri senza far rumore ma che alla mattina non ci sia traccia di tali segni Inoltre uomo e macchina emettono luce biancastra e sono leggermente trasparenti.
Non so quanto sia affidabile... si potrebbe chiedere a qualcuno di Arese... bah!!!!
C'è una interessante trasmissione che va in onda su Sky sulle "presenze paranormali". Ecco, sembra un racconto uscito fuori da quella trasmissione.....a volte le telecamere e/o le fotocamere sono riuscite a far "intravedere" misteriosi personaggi e i registratori hanno captato strane voci.
Certo è un racconto da pelle d'oca, suggestivo, affascinante, misterioso, paranormale, incredibile.......
Pilota54- GTV 3.0 V6 24V-220 cv Responsabile sezione Sport
...Perche' stupirsi?...Con lo scempio che hanno perpetrato ad Arese, altro che rigirarsi nella tomba!!! ...Lo stabilimento di Arese ha tutte le fattezze di un cimitero, e' piu' inquietante questo dei racconti paranormali. ..A me piace quella storia!...E' commovente...
L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più col cuore che con il cervello. Naturalmente alcuni di questi elementi sono semplicemente meccanici, e pertanto sono abbastanza facili da identificare. Sono concetti che nascono dall'attività delle corse, nelle quali l'eccellenza è indispensabile». - Orazio Satta Puliga -
è 1 leggenda che circola da parecchi tempo sul web.........io la lessi già 2 anni fa immettendo in google il nome giulietta........probabilmente è solo 1 leggenda a mio parere ma da buon alfista c credo cmq cme dice cibus è 1 bella storia e gli dò ragione passando da Arese praticamente almeno 1 volta al mese m ' intristisco a pensare ciò che è stato e forse mai + sarà......a 10 minuti da casa mia.
...Comunque attendiamo che la linea ADSL di Alfina "resusciti" per avere qualche informazione in piu'!!
L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni. I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più col cuore che con il cervello. Naturalmente alcuni di questi elementi sono semplicemente meccanici, e pertanto sono abbastanza facili da identificare. Sono concetti che nascono dall'attività delle corse, nelle quali l'eccellenza è indispensabile». - Orazio Satta Puliga -
Fra tutte le storie insule, ed inutili di fantasmi, apparizioni, mostri e quant'altro, questa è sicuramente la più bella e la più romantica per noi Alfisti!!! Che emozione!! Non ho mai creduto di arrivare a sperare che una storia di "fantasmi" fosse vera al 100%!! Ma questa spero seriamente che lo sia!!! E che la prossima volta che torni Nicola, lasci qualche virgola con le 200/60 R14 della Turbodelta; così tanto per gradire!!
Però lasciatemelo dire....è troppo bello per essere vero! Cmq se fosse realmente possibile vedere il Grande a bordo della Turbodelta, mi piazzerei giorno e notte ad arese!!
Magari con la segreta speranza di vedere Busso girare su una GTV6.....
Approfitto per salutare la Signora Ruocco, e farle i miei complimenti per la sua enorme compentenza in campo Alfista!!!!
Sono come tutti onorato di poter contattare un Mito nel Mito. Altre parole non servono. Ringrazio la Sig.ra Ruocco per la grande disponibilità, competenza e ...pazienza che in tutti questi anni ha voluto mantenere nei confronti di tutti gli Alfisti. Grazie.
Riporto qui le postate perdute nei giorni scorsi a causa dle problema tecnico al forum.
Vi informo nuovamente (visto che il msg precedente è andato perduto) che la Sig.ra Ruocco in questo momento non può collegarsi, fino a a quando il nuovo gestore non la ricollegherà di nuovo ad internet, pertanto dovrete pazientare pe rle risposte.
Messaggio di FRANCO80 del 22/03/2006
Emozionante la leggenda del fantasma di Nicola Romeo ad Arese... mi piace immaginare che di notte, quando il mondo dorme, Arese si risvegli. La grande e luminosa insegna torni a splendere, le officine risuonino come un tempo della fatica e dell'orgoglio degli operai che ogni giorno realizzavano un pezzo di storia dell'automobilismo. Mi piace immaginare che in quei grandi ambienti, ormai deserti, Nicola Romeo sia ancora il direttore dell'orchestra dei gloriosi motori che ancora oggi suscitano in noi emozioni senza fine. Mi piace anche pensare che aprendo una qualche porta dell'ufficio progettazione ci sia Giuseppe Busso immerso nei suoi calcoli e nei suoi disegni. Mi piace immaginare che da una qualche parte i miei sogni, i nostri sogni, vivono.
Riguardo alla storia di Susanna, è affascinante, anche se mi incuriosisce il fatto che Nicola Romeo giri in Giulietta Turbodelta e non in P2 e ad Arese invece che al Portello.
Lasciando perdere certi particolari, è bello immaginare i tanti personaggi che hanno fatto l'Alfa Romeo vaghino nel "castello" in cerca di pace. Questo è più che dare un'anima alle nostre amate vetture, anche se il tutto mette un po di inquietudine.
Però anche questi episodi fantastici ci fanno capire l'importanza di non disperdere quanto hanno fatto in vita, perchè forse l'immortalità viene dal tramandare le opere e lo spirito di chi ci ha preceduto alle nuove generazioni e questa sezione ha questo scopo. A mio avviso non si può ritrovare il filo conduttore in uno schema meccanico (per quanto raffinato sia) o in un'era, ma nello spirito con cui sono state costruite certe vetture e altro. Bisogna conoscere a fondo certi personaggi, viverli, per capire il loro messaggio e trasferirlo sulle prossime Alfa, altrimenti si banalizza il prodotto, che è sempre il risultato dell'opera umana. Non basta assumere un bravo ingegnere e stilista, essi devono avere dentro le sensazioni dei loro predecessori e questo vale anche per gli operai, perchè gli operai dell'Alfa Romeo, non erano come gli altri (senza nulla togliere), erano fieri di imbullonare, saldare, lucidare le Alfa Romeo ... troppi "fantasmi" girano per le ex fabbriche dell'Alfa Romeo.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Il motore tipo AR 00520 non esiste; forse ti stai confondendo con l' AR 00526, un 1570 cm3 da 98 CV Din della Giulia Super 1965/1969. In ogni caso, come hai già detto, la tua Gt dovrebbe avere il 530.
Vi porto i saluti della Sig.ra Ruocco, che non può ancora collegarsi, speriamo che si risolva tutto nel termine di 15 giorni.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Un bellissimo articolo di ben due pagine intere, che emana passione e sincerità in tutte le sue parole, corredato di valide e significative foto, con personaggi della Casa di Arese. Particolare e inedita (per me), la foto in cui la gentilissima Sig.Ra Ruocco posa affianco all' Alfa 6 1° serie.
Si, veramente un bell'articolo e un titolo "toccante" e indovinato . E, come hai notato Angelo, molto belle anche le foto ... a dire il vero la Sig.ra Ruocco ha posato vicino a molte Alfa, ma lo vedrete tutti nei prossimi capitoli.
Approfitto dell'occasione per portarvi ancora i suoi saluti, nella speranza che presto gli ridiano la linea.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Gentilissima signora Ruocco. Mi sembra veramente un bel grande previlegio poter accedere al forum del club e poterle scriverle direttamente per chiederle ogni informazione. Vorrei chiederle mille cose ma mi trattengo per pudore.
Prendo lo spunto da un recente articolo apparso su RUOTECLASSICHE Nel numero di Aprile 2006 c'è un'ampio articolo di otto pagine sulla "Spider" e "GTV" ormai uscite di produzione e, seppure non ancora "storiche" la rivista le consegna alla storia come di sicuro interesse collezionistico. L'articolo riporta alcuni numeri sulla produzione di queste vetture ma per lo più rimane sul vago.
E' necessario il suo intervento per aver qualche dato certo. Sarebbe per me cosa alquanto gratita se potesse risalire con precisione ai dati di produzione si per le "Spider" sia per i "GTV" ovviamente suddivisi per motorizzazioni (o per anno) 2.0i 16v Twin Spark 2.0 V6 turbo 2.0 JTS 1.8i 16v Twin Spark 3.0i V6 12 valvole 3.0i V6 24 valvole 3.2i V6 24 valvole
guido alfa da venti anni e la prima era una alfasud prima serie 12oo cc 4marce e questo marchio mi a dato soddisfazioni sempre egenerosamente come solo un alfa puo trasmetterti un grosso saluto
Gentile signora, desideravo inannzitutto congratularmi con Lei per questa grande passione, e desideravo nel contempo chiederle un chiarimento riguardo alle Giulia super. Io ho in restauro una super del 05/1970 pedaliera bassa, e sono in dubbio su quale lucciole laterali di direzione montare, visto che alcuni dicono che montava quelle rettangolari altri quelle ovali uguali al Gt Junior. Sicuro di un suo valido consiglio la saluto cordialmente. antonio
Prego, ci mancherebbe. La Sig.ra Ruocco in questi giorni sta risolvendo i problemi della connessione internet, per cui in attesa che ristabilisca il contatto, può capitare che qualcuno di noi risponda al suo posto.
Ho sentito poco fa la Sig.ra Ruocco, che purtroppo ha ancora problemi di collegamento e mi ha incaricato di salutarvi, non vede l'ora che le stacchino la vecchia utenza per fare un nuovo contratto con un altro gestore.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Gentilissima signora Ruocco. Mi sembra veramente un bel grande previlegio poter accedere al forum del club e poterle scriverle direttamente per chiederle ogni informazione. Vorrei chiederle mille cose ma mi trattengo per pudore.
Prendo lo spunto da un recente articolo apparso su RUOTECLASSICHE Nel numero di Aprile 2006 c'è un'ampio articolo di otto pagine sulla "Spider" e "GTV" ormai uscite di produzione e, seppure non ancora "storiche" la rivista le consegna alla storia come di sicuro interesse collezionistico. L'articolo riporta alcuni numeri sulla produzione di queste vetture ma per lo più rimane sul vago.
E' necessario il suo intervento per aver qualche dato certo. Sarebbe per me cosa alquanto gratita se potesse risalire con precisione ai dati di produzione si per le "Spider" sia per i "GTV" ovviamente suddivisi per motorizzazioni (o per anno) 2.0i 16v Twin Spark 2.0 V6 turbo 2.0 JTS 1.8i 16v Twin Spark 3.0i V6 12 valvole 3.0i V6 24 valvole 3.2i V6 24 valvole
Grazie ancora per l'attenzione.
Aggiungo anche per le versioni Spider e Gtv in edizione limitata 2001 quante vetture sono state costruite da Pininfarina. Grazie!
Cari amici, ho ancora problemi di connessione e per questo non sono presente nel Forum. Approfitto di questo pochi istanti fortunati in cui ho la linea per dedicare a tutti voi, oggi 1^ maggio, questa bellissimo pensiero di Arrigo Levi:
Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l'amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra. Ma questa è una verità che non molti conoscono.
Rispondo a Cibus sulla Sua domanda sul legame Busso-Alfasud-Hruska comunicando che al più presto invierò al Presidente, perchè lo pubblichi, una interessantissima relazione su un incontro organizzato dall'AISA su questo tema, nel quale viene riportato integralmente l'intervento del sig.Busso
Ringrazio il signor Angelo Venditti per la risposta fornita in mia vece a noe67 e a lisagt. In merito ad un ipotetico motore AR 520 che non è mai esistito, aggiungo che la stampigliatura AR 520 riportata sul motore non è stata fatta dall'Alfa Romeo. Sicuramente si tratta di un motore di ricambio sul quale è tato poi stampigliato erroneamente il numero.
Per quanto riguarda i dati di produzione di GT e Spider li fornirò alla prossima connessione....speriamo presto.
Visto che la linea non cade, ne approfitto per dirvi che a Pasqua ho fatto una crociera sul Mediterraneo. Nel porto di Rodi sono riuscita a fotografare una 156 e a Cipro ho visto dal pullman una stupenda Alfetta GT rossa in un parcheggio. Manderò la foto al Presidente. Di nuovo, un saluto.
Ecco la prima foto ... Porto di RODI con Alfa 156 sullo sfondo
Caro Presidente, la vettura l'ho vista quando era di fianco, il tempo di tirar fuori la macchina fotografica...ed era già lontana....le Alfa le conoscete meglio di me... Buona giornata a tutti. Stamattina faccio un salto in Alfa Romeo, vado a ritirare due libri che mi sono stati inviati (poi vi aggiornerò) e faccio un salto al Fruppo Anziani. A preto!
Cari Amici, di seguito vi segnalo gli avvenimenti più importanti della storia dell’Alfa Romeo per decadi, a partire dal 1906. Come vedete, non ricordiamo solo la nascita del Duetto….. Un saluto a tutti e a presto.
1906 Inizia, con scarso successo, la produzione di vetture Darracq nello stabilimento del Portello a Milano, rilevato nel 1910 da un gruppo di industriali lombardi che danno vita ad una nuova impresa con il nome di A.L.F.A. (Anonima Lombarda Fabbrica di Automobili)
1926 VITTORIO JANO,viene nominato DIRETTORE DELLA PROGETTAZIONE AUTO E AVIO. (NATO A TORINO IL 22 APRILE, MORTO NEL MESE DI MARZO 1965) SOTTO LA SUA DIREZIONE FURONO REALIZZATI: 1923 G.P. (P1) 1924 P2 1927 6C 1500 6 CIL. 1929 6C 1750 6 CIL. 1930 MOTORE D'AVIAZIONE A STELLA TIPO D1 9 CIL. 1931 8C 2300 8 CIL. TIPO A MONOPOSTO DA CORSA 1932 TIPO B (P3) 1934 6C 2300 6 CIL TIPO B 1934 (MONOPOSTO DA CORSA) 1935 6C 2300 B 6 CIL. 8C 1935 (CORSE) TIPO 1 , PROTOTIPO 8C 2900 A, BIPOSTO DA CORSA 1936 12C, MONOPOSTO DA CORSA 1937 8C 2900 B, VERSIONI LUNGO E CORTO 12C, MONOPOSTO DA CORSA
1936 La 8C 2900 A vince la Milla Miglia con Antonio Brivio Al G.P. di Tripoli esordisce la Tipo 12 C 1936. Questa vettura guidata da Nuvolari vince per la prima volta al Gran Premio di Penja Rhin Nuvolari vince la Coppa Vanderbilt in America Nel mese di OTTOBRE 1936 entra a far parte della progettazione WILFREDO P. RICART, CONSULENTE PER PROVE E TEMI TECNICI. (NATO A BARCELLONA IL 15 MAGGIO 1897, MORTO NEL 1974) NEL 1940, CON UN NUOVO CONTRATTO, VIENE NOMINATO CONSULENTE TECNICO DELLA DIREZIONE GENERALE E GLI VIENE AFFIDATA LA DIREZIONE DEL SERVIZIO STUDI SPECIALI E LA SOVRAINTENDENZA DEI SERVIZI DI PROGETTAZIONE, INCARICO CHE TIENE FINO AL 31 MARZO DEL 1945. REALIZZAZIONI DURANTE LA SUA PERMANENZA ALLA DIREZIONE TECNICA DI PROGETTAZIONE: - NEL CAMPO DELLE VETTURE: -------------------------- 1939 MODELLO 162,MONOPOSTO DA CORSA 16 CIL, PROTOTIPO 1940 MODELLO 512, MONOPOSTO DA CORSA, 12 CIL. PROT. 1941 MODELLO 163, BIPOSTO DA CORSA PER LA CATEGORIA SPORT, 16 CIL. PROT. 1943 MODELLO GAZZELLA, 6 CIL. 1954 CMC. PROTOTIPO - NEL CAMPO DEI MOTORI D'AVIAZIONE: ----------------------------------- 1940 MOTORE ALFA 1001, 4 CIL A V, PROTOTIPO 1941 MOTORE ALFA 101, 28 CIL. A 7 FILE DI 4. 2000 CC. PROROTIPO
1946 Riprende la produzione di vetture con la 6C 2500 La prima vittoria dell’Alfa nel dopoguerra è con una 308. Per i Gran Premi si recuperano le Alfette 158 e si adattano ai nuovi regolamenti . CON LA CADUTA DELLA MONARCHIA E LA PROCLAMAZIONE DELLA REPUBBLICA, I NODI SABAUDI SI TRASFORMARONO IN DUE LINEE ONDULATE. IL DIAMETRO ERA DI 54 MM. DAL 1950, FU REALIZZATO IN OTTONE SMALTATO CONSERVANDO LO STESSO DIAMETRO DI 54 MM. E, DAL 1960, VENNE ESEGUITO IN MATERIALE PLASTICO
1956 Continua l’evoluzione della Giulietta e nasce la Sprint Veloce con motore potenziato a due carburatori
1966 Alla Giulia Sprint GT vengono affiancate la GTV con motore e allestimenti più sportivi e a GT Junior con motore 1.6 Viene presentata la Spider 1600 “Duetto” (il nome venne fuori da un concorso) La GTA vince il Challenge Europeo Alla fine della stagione, l’Alfa si aggiudica: CAMPIONATO EUROPEO TURISMO CAMPIONATO TRANSAMERICANO TURISMO PRESIDENT'S CUP USA CAMPIONATO TURISMO FRANCESE CAMPIONATO TURISMO TEDESCO MITROPA CUP RALLIES COPPA GALLENGA
1976 Per la partecipazione ai rally viene presentata una GTV con il motore della Montreal Nella produzione di serie compare l’Alfasud Sprint e l’Alfetta GTV 2000. Viene presentata la prima vettura italiana Turbodiesel: l’Alfetta 2000 TD
1986 Vengono presentate la seconda serie delle 33, la 90 Super e la 75 Turbo con motore 1.8 La spider 2000 diventa “Quadrifoglio verde “ A fine stagione, L’Alfa Romeo si aggiudica: COPPA D'EUROPA DI F.3 CAMPIONATO ITALIANO DI F.3 COPPA FIA AUTO STORICHE
1996 AL SALONE DI GINEVRA, A MARZO, VIENE PRESENTATA LA 146 TI IN OTTOBRE, AL SALONE DI PARIGI, E’ LA VOLTA DI "NUVOLA" UN CONCEPT-CAR CHE PRESENTA NON SOLO UN'IDEA DI STILE MA UN MODO DIVERSO DI COSTRUIRE AUTOMOBILI PARTENDO DA UN TELAIO MECCANIZZATO. NEL MESE DI NOVEMBRE VIENE PRESENTATA A RAPALLO LA GAMMA 1997 DI ALFA ROMEO 145, 146 E GTV. I PRIMI DUE MODELLI DISPONGONO DI MOTORI T.S. A 16 V ACCOPIATI A NUOVI CAMBI DI GRANDE EFFICIENZA. MIGLIORATI ANCHE GLI INTERNI CON LA PLANCIA RIDISEGNATA. IL GTV VIENE PROPOSTO IN UNA NUOVA VERSIONE CON UN POTENTE MOTORE DA TRE LITRI, SEI CILINDRI A V E 24 VALVOLE. AL MOTOR SHOW IN DICEMBRE L'ALFA PRESENTA LA 145 E 146 CON NUOVI MOTORI T.S LA 155 V6 TI PARTECIPA AL'INTERNATIONAL TOURISM CHAMPIONSHIP (ITC) (8 vetture ufficiali)
Certo che l'Alfa Romeo dovrebbe festeggiare ogni settimana
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Mi permetto di aggiungere un altro evento da ricordare: L' ingresso della Sig.ra Ruocco nello Staff Alfasport!
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
...Una breve descrizione in merito al bellissimo prototipo "Nuvola", precedentemente menzionata dalla Sig.ra Ruocco: Tralasciando le(ovvie) considerazioni sulla linea, che richiamava il piu' puro stile delle gloriose Alfa di un tempo, merita sicuramente una citazione la raffinata meccanica: La trazione era integrale ed il V6 (Busso) biturbo montato in posizione anteriore, ma arretrato rispetto all' asse delle ruote, forniva la rispettabile potenza di 305Cv a 6.000Giri/min. Era anche dotato di una innovativa pompa elettrica dell' acqua che forniva un flusso variabile in accordo alle esigenze termiche del propulsore(soluzione attuata sull 'ultimo propulsore PSA-BMW). Un bell' esempio di vitalita' progettuale, giustamente esposto al Museo di Arese.
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“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
...Una breve descrizione in merito al bellissimo prototipo "Nuvola", precedentemente menzionata dalla Sig.ra Ruocco: Tralasciando le(ovvie) considerazioni sulla linea, che richiamava il piu' puro stile delle gloriose Alfa di un tempo, merita sicuramente una citazione la raffinata meccanica: La trazione era integrale ed il V6 (Busso) biturbo montato in posizione anteriore, ma arretrato rispetto all' asse delle ruote, forniva la rispettabile potenza di 305Cv a 6.000Giri/min. Era anche dotato di una innovativa pompa elettrica dell' acqua che forniva un flusso variabile in accordo alle esigenze termiche del propulsore(soluzione attuata sull 'ultimo propulsore PSA-BMW). Un bell' esempio di vitalita' progettuale, giustamente esposto al Museo di Arese.
Se fosse entrata in produzione avrebbe messo in crisi le vendite delle varie coupè tedesche e non...
Forse l'hanno bocciata perchè è troppo bella?...
Meglio abituare il cliente a prodotti di qualità inferiore!?...
Spider 3.0 L V6 12v - giallo zoe - my 1999 Socio AlfaSport n.29 - www.spideralfaromeo.it
Ho sentito parlare di una importante manifestazione inerente la Spider Alfa Romeo organizzata per i giorni 27 e 28 Maggio 2006 dall’Alfa Romeo stessa. “Una storia di emozioni” (questo dovrebbe essere il titolo) è una manifestazione per celebrare la lunga storia delle scoperte AR dalle storiche alla Brera. Partenza dalla villa Borromeo di Senato passando dal Duomo di Milano fino al Lago d’Orta, due giornate che penso che valga la pena esserci. Ho sentito dire che sono stati invitati molti club Alfa Romeo specie stranieri. Le sarei grato se potesse interessarsi e fornirci maggiori informazioni e, grazie a Lei ottenere un invito anche al nostro club o darci le indicazioni per iscriversi Grazie
So che "Alfina" (bentornata on-line!) ha volutamente segnalato solo gli eventi più significativi, se no occorrerebbe un volume, però, se mi è consentito, visto che sono state citate alcune importanti vittorie sportive, mi permetterei di aggiungere, nella decade anni '70 i 2 campionati mondiali vinti dalla "33" 12 cilindri boxer, nel 1975 e 1977 e nella decade anni '80 i 4 campionati europei consecutivi conquistati dall'Alfetta GTV6 2.500 V6 Busso: nel 1983-84-85-86. Infine, negli anni '90 (1997), la presentazione della vettura del grande rilancio: la 156, pluridecorata sulle strade (in termini di successo e riconoscimenti) e sulle piste, con una pletora di vittorie e 7 titoli europei (sconfinando negli anni 2000........).
Pilota54- GTV 3.0 V6 24V-220 cv Responsabile sezione Sport
Mi e' sembrato di capire che Alfina si riferisse alle decadi che terminavano con il "6", e che sarebbero da "festeggiare" quest' anno.
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Sig.ra Ruocco, come posso venire a conoscenza dei dati esatti relativi a colore, allestimento e quant' altro della mia Alfetta GTV?
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Grazie! ..Quando ha tempo, si ricorda di quella richiesta sul rapporto Busso/Hruska/Alfasud?
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x Cibus, certamente, devo fare una scansione e poi la mando al Presidente in modo che possa pubblicarla. Buona serata a tutti e a domani
Grazie!!
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Sig.ra Ruocco, quando avra' tempo(Mi perdoni, La assillo sempre!), potrebbe descriverci il suo punto di vista circa la figura del Cav. Fusi? A me risulta esser stato colui che ha fortemente collaborato alla realizzazione del Museo Alfa Romeo, nonche', se non ricordo male, essere stato anche un restauratore d' eccellenza! E' vero che in Alfa Romeo esisteva un reparto altamente qualificato per il restauro dei gioielli esposti ad Arese? Sono fortemente attratto dalla storia della Casa, in particolare di coloro che, magari "nell 'ombra" hanno contribuito in maniera fondamentale alla creazione di un Mito.
Come sempre, La ringrazio anticipatamente per le Sue preziose testimonianze.
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Anche questo terzo episodio è carico di passione, emotività, entusiasmo per l'Alfa Romeo dei tempi d'oro. Ad ogni puntata emerge con "prepotenza" la gioia di una ragazza che ha realizzato un sogno ... quello di lavorare per l'Alfa Romeo. Non voglio e non posso aggiungere nulla di più a quanto scritto dalla Sig.ra Ruocco, basta solo leggere e rileggere questo pezzo.
P.S. - Ieri sera ho fatto una lunga e piacevole chiacchierata con la Sig.ra Ruocco e purtroppo ha ancora problemi con l'ADSL e si scusa pertanto dei disagi e i ritardi nelle risposte.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Rispondo a Cibus in merito alla figura di Luigi Fusi. Il 20 febbraio del 1985, Luigi Fusi festeggiò sessantacinque anni di lavoro in Alfa Romeo, un record! Entrò in Alfa Romeo a 14 anni nel 1920, lo fece entrare suo padre che ci lavorava dal 1914. Iniziò come archivista all'ufficio tecnico, poi, ricopiando con inchiostro di china il lavoro dei disegnatori, divenne lucidatore. In seguito, disegnatore, prima con Giuseppe Merosi e poi con Vittorio Jano fino all'ottobre del 1938. Collaborò, con alcuni disegni, alla realizzazione di alcune vetture tra cui la 6C 1500, la 8C 2300 e la monoposto Tipo A. Nel 1955, fu nominato caposervizio controllo disegni e lo fu fino al 1961, anno in cui andò in pensione, rimanendo in Alfa come consulente. Fu incaricato da Giuseppe Luraghi (che volle anche la creazione dell'Archivio Storico) di allestire il Museo Storico, un impegno che portò a termine dopo dodici anni di ricerche presso collezionisti e appassionati di tutto il mondo che gli consentirono di recuperare, restaurare e ricostruire molte delle vetture e dei componenti esposti al Museo dell'Alfa Romeo di Arese.Terminato questo incarico, rimase vicino al mondo degli appassionati, fornendo consulenza per ricerche e restauri. Fu anche conservatore del Registro Italiano Alfa Romeo. Scrisse diversi libri, il più famoso è considerato la Bibbia degli Alfisti: Alfa Romeo, tutte le vetture dal 1910, ormai introvabile. Ho conosciuto personalmente Fusi negli ultimi anni della sua vita. Ricordo che mi passò, perchè fossero conservati in Archivio, un pacco di disegni che aveva restaurato e che erano presso il suo ufficio al Portello. Morì il 27 dicembre del 1996, andai al suo funerale che si svolse in una chiesa di Milano. Eravamo in pochi ma lo stendardo dei lavoratori dell'Alfa, che richiesi agli amici del Gruppo Anziani, fu lì a rappresentare l'Alfa Romeo.
Caro Presidente, grazie per le belle parole di presentazione al terzo capitolo. Volevo dirle anche che oggi ho avuto la notizia da Tiscali che il guasto è risolto, ed infatti è da stamattina che sono collegata e non ci sono state cadute....era ora! Lascio un saluto a tutti e d'ora in avanti sarò più presente nel Forum. A presto!
Per quanto riguarda la nascita dell'Alfasud e il rapporto Busso/Hruska/Luraghi, la informo che nell'area link di questo sito e precisamente nell'elenco dei nuovi link, cliccando su AISA, troverà la seguente monografia
LA NASCITA DELL'ALFASUD Conferenza di Rudolf Hruska e Domenico Chirico Intervento di Giuseppe Luraghi Milano, 13 giugno 1991 Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
E' praticamente quella che dovevo inviare al Presidente.
Grazie di cuore Sig.ra Ruocco, come sempre le Sue testimonianze suscitano grande emozione, ed alimentano l' orgoglio di appartenere ad un Mondo speciale: So che il Cav. Fusi era molto amato dalle maestranze ed il fatto che il funerale si sia svolto in un clima molto raccolto (come, del resto, quello dell' "Ing." Busso), non toglie nulla a questa Figura Mitica. ...65 anni di lavoro in Alfa...Incredibile...
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
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LA NASCITA DELL'ALFASUD Conferenza di Rudolf Hruska e Domenico Chirico Intervento di Giuseppe Luraghi Milano, 13 giugno 1991 Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
E' praticamente quella che dovevo inviare al Presidente.
Un saluto.
Grazie ancora! Buona serata!
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
..La copertina del mitico libro di Luigi Fusi...Praticamente la "bibbia degli Alfisti".
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“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Cito questo passo del terzo capitolo: "......Posso affermare senza timore di smentita che sono stata una delle prime donne a mettere piede sulla pista di Balocco. In quell'occasione, riuscii a provare il brivido della velocità a bordo di un 2000 GT Veloce guidata dal cavalier Messaggi, responsabile dell'Accettazione......".
La 2000 GT Veloce a mio avviso costituisce l'icona più rappresentativa delle Alfa Romeo del dopoguerra. E' stata una vettura mitica e mitologica, ultimo anello dell'epopea iniziata con la GT e proseguita con la GTA. Ho avuto anch'io l'opportunità e il piacere di salirvi sopra, in una versione GR.1. L'aveva un mio amico e nel 1977 (io correvo con la Simca Rally 2 gr.1, lui appunto con la GTV 2.000), feci una salita di prova a Sortino (SR) accanto a lui. Fu un'esperienza indimenticabile.
Notai soprattutto, in relazione alla mia Simca, una coppia ai bassi regimi incredibile e una potenza impressionante. L'assetto era chiaramente sovrasterzante, ma il sovrasterzo era controllabilissimo con un leggero controsterzo. Leggendaria!
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
Oggi qui a Saronno è la prima vera giornata calda, sembra estate e mi è tornata la voglia di partire... Mi è venuto alla mente che nel 1982, Alfa Romeo fu la prima casa automobilistica a sponsorizzare e a fornire tramite i suoi concessionari che lo pubblicizzarono, un servizio di assistenza a tutti gli Alfisti in partenza per le vacanze, nell'ambito di una campagna promossa dalla Società Autostrade. L'operazione si chiamava "Una partenza Intelligente", e consisteva nel fornire informazioni sul flusso del traffico, nella disponibilità di una linea telefonica per poter trovare il concessionario o l'officina autorizzata più vicina in caso di guasto. Inoltre, fu istituita una procedura automatizzata d'ingresso e di uscita dai caselli con il pagamento del pedaggio tramite tessere magnetiche o carte di credito speciali. La "partenza intelligente" fu integrata da iniziative e materiali nell'ambito di una vera e propria operazione "buone vacanze" che i concessionari seguirono con la fornitura di calendari delle partenze e la segnalazione di aree di servizio in cui si verificavano le soste più affollate.
...Quando passa Nuvolari la gente aspetta il suo arrivo per ore e ore e finalmente quando sente il rumore salta in piedi... (dall'alticolo Nuvolari, l'imbattibile)
Noi giapponesi non sappiamo la famosa canzone..... Potrei ascoltare la canzone...Se avete un'informazione della canzone, fammi sapere.
...Quando passa Nuvolari la gente aspetta il suo arrivo per ore e ore e finalmente quando sente il rumore salta in piedi... (dall'alticolo Nuvolari, l'imbattibile)
Noi giapponesi non sappiamo la famosa canzone..... Potrei ascoltare la canzone...Se avete un'informazione della canzone, fammi sapere.
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Per quanto riguarda la nascita dell'Alfasud e il rapporto Busso/Hruska/Luraghi, la informo che nell'area link di questo sito e precisamente nell'elenco dei nuovi link, cliccando su AISA, troverà la seguente monografia
LA NASCITA DELL'ALFASUD Conferenza di Rudolf Hruska e Domenico Chirico Intervento di Giuseppe Luraghi Milano, 13 giugno 1991 Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
E' praticamente quella che dovevo inviare al Presidente.
Un saluto.
Sig.ra Ruocco, ieri sera mi sono letteralmente divorato l' articolo da Lei consigliatomi: L ho fatto in sala, a televisione spenta, nel piu' assoluto silenzio...Alcune vicende mi erano note, ma grande e' stata l'emozione nel leggere quanto detto da Hruska e Chirico circa il progetto Alfasud! Che macchina, che progetto, che geniali idee scaturiscono dalle parole di Hruska!! La stessa genesi, purtroppo travagliata, dello stabilimento di Pomigliano d' Arco nasceva su presupposti assolutamente d' avanguardia nel panorama automobilistico del tempo! La "Sud", nata gia' pensando alla trazione 4x4, alla versione "giardinetta" e, dato illuminante, con un motore progettato gia' con una cilindrata elevata per il periodo (leggo che il progetto del Boxer fu deliberato con ben 1.500cc!!), la dicono lunga circa le capacita' tecniche ed imprenditoriali degli Uomini Alfa: Luraghi fu una persona che e' riduttivo definire illuminata, e, se non fosse stato osteggiato da una parte dei politici del tempo, ora l' Alfa sarebbe sicuramente una marca piu' prestigiosa. Nell articolo si fa menzione anche allo studio di una versione(interamente riprogettata) 2.000 del boxer: Ricordo che se ne parlava ampiamente ai tempi, sulle riviste automobilistiche; Purtroppo il progetto fu accantonato, le vicende successive poi le conosciamo tutti. Pero', prima della "Sud", l' Alfa dimostro' la propria vitalita' progettuale con il progetto "103", che sarebbe stato a buon titolo la prima trazione anteriore italiana: Ora Noi la possiamo vedere esposta al Museo di Arese, magari Lei Ci puo' fornire qualche aneddoto sconosciuto ai piu'.
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Gia che ci sono, Le chiedo lumi anche sulla "2000 Sportiva", vettura che ha segnato il percorso evolutivo della Marca del Biscione dei successivi 30 anni!(De Dion)
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“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Buongiorno signora Elvira Ruocco, buongiorno alfisti tutti. Signora, sono letteralmente entusiasta che una persona come lei, da cui traspare in maniera folgorante la passione per questa italica gloriosa marca, scriva per erudirci anche sui fatti meno conosciuti del Biscione. Sono felice che questo forum e le possibilità che offre esista. Un saluto a tutti! Le rivolgo una preghiera , se potesse fornirci l'elenco dei capo ingegneri motoristici che hanno diretto il reparto progettazione dell'alfa dal secondo dopoguerra ad oggi.Ciò mi consentirebbe poi di scandagliare il loro percorso professionale e di studi che hanno consentito all'Alfa di primeggiare sempre in campo motoristico . La ringrazio anticipatamente per la sua squisita cortesia. Vi auguro un felice fine settimana.
...Quando passa Nuvolari la gente aspetta il suo arrivo per ore e ore e finalmente quando sente il rumore salta in piedi... (dall'alticolo Nuvolari, l'imbattibile)
Noi giapponesi non sappiamo la famosa canzone..... Potrei ascoltare la canzone...Se avete un'informazione della canzone, fammi sapere.
“L'Alfa Romeo non Euna semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di piEche automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
...Quando passa Nuvolari la gente aspetta il suo arrivo per ore e ore e finalmente quando sente il rumore salta in piedi... (dall'alticolo Nuvolari, l'imbattibile)
Noi giapponesi non sappiamo la famosa canzone..... Potrei ascoltare la canzone...Se avete un'informazione della canzone, fammi sapere.
“L'Alfa Romeo non Euna semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di piEche automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Ma pensavo che la canzone sia vecchia, anzi e` nuova ed anche Rock!
Chico147 Socio N-0079
In italia e' famosissima ed e' famosissimo anche Lucio Dalla!!
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Caro Presidente, grazie per le belle parole di presentazione al terzo capitolo. Volevo dirle anche che oggi ho avuto la notizia da Tiscali che il guasto è risolto, ed infatti è da stamattina che sono collegata e non ci sono state cadute....era ora! Lascio un saluto a tutti e d'ora in avanti sarò più presente nel Forum. A presto!
Non ci sono mai le parole adatte a descrivere la bellezza dei suoi testi, ma quando scriverà un libro, posso provare a fare la prefazione se vuole Riguardo all amonografia sull'Alfasud, me la sono stampata e me la leggerò con calma, poi la affiancheremo all'altra: "ALFA ROMEO DALLE TRAZIONI ANTERIORI DI SATTA ALLA 164" di Giuseppe Busso
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Grazie Carlitos, l' articolo di Busso lo leggero' questa sera!!)
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Gentile Sig.ra Ruocco, caro Carlitos, grande e' stata l' emozione nel leggere l' articolo di Giuseppe Busso "ALFA ROMEO: DALLE TRAZIONI ANTERIORI SI SATTA ALLA 164": Attraverso le parole del geniale progettista, si vivono tutte le emozioni, le gioie, gli aneddoti e, purtroppo, anche le delusioni, di un uomo che aveva avuto la vista molto lunga riguardo l' evoluzione della tecnica futura. Gli studi di Busso sulla trazione anteriore risalgono al 1946 (!) quando, progettista in Ferrari, propose gia' il progetto di una piccola con motore trasversale: Lui stesso afferma che la storia non si fa con i "se" e con i "ma", pur tuttavia fa riferimento ad una frase di un libro di Gozzano: "nostre rose non colte, ma non per questo meno amate”.... Nell' articolo si fa riferimento anche al rapoporto con Hruska, che all' inizio aveva molti dubbi sul futuro della trazione anteriore!! Proprio Lui, il papa' dell' Alfasud!!! il progetto "103" e' raccontato in tutta la sua genesi, partendo dalla "testa" di Busso fino ad arrivare al prototipo marciante (che "aveva una durezza di sterzo incredibile")... Mitico poi il racconto di una famosa serata a Neckarsulm con i vertici della NSU dove Quaroni raccontava barzellette "adatte ad un pubblico adulto" e Hruska traduceva il tutto "nella lingua di Goethe", scatenando un' ilarita' tale da far intervenire la polizia!!! ...Il racconto prosegue con tali e tanti aneddoti che sarebbe sbagliato togliere agli Appassionati lettori il gusto della lettura: Voglio solo dire che e' un piacere ed un onore poter condividere certe sensazioni con chi ha vissuto quel "periodo magico"...
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Caro Cibus, vedo che sei un grande appassionato di Storia dell'Arte, e penso che non ci sia un termine più giusto per definire la storia dell'Alfa Romeo Ovviamente puoi lasciare o ripete i tuoi commenti anche nei topic dedicati alle monografie.
Spero che queste monografie siano oggetto di discussioni Alfiste, atte ad accrescere la nostra conoscenza.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Nuovo articolo della Sig.ra Ruocco, dedicato alla mitica "Duetto"
Come tutti gli Alfisti sanno, quest’anno si festeggia il 40° anniversario di una delle più belle “scoperte” dell’Alfa Romeo, la “Duetto”. Penso sia inutile che io aggiunga qualcosa agli oceani di parole scritte su questo modello che è una pietra miliare dell’Alfa Romeo, simbolo estremo di libertà e di gioia di vivere, una di quelle rare auto senza tempo. Ma non è inutile che la ricordi, la Sig.ra Ruocco, che teneva molto a far uscire questo articolo in questi giorni, anticipandolo di un paio di mesi rispetto alla data prevista. Il titolo è emblematico, “SOTTO IL SOLE E'' SEMPRE LA PIU'' BELLA” e mi sono permesso di inserire una sua foto personale che la ritrae proprio sotto il sole, a fianco di una “solare” Spider, in una terra spostata con il sole, la Sicilia.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Nuovo articolo della Sig.ra Ruocco, dedicato alla mitica "Duetto"
Come tutti gli Alfisti sanno, quest’anno si festeggia il 40° anniversario di una delle più belle “scoperte” dell’Alfa Romeo, la “Duetto”. Penso sia inutile che io aggiunga qualcosa agli oceani di parole scritte su questo modello che è una pietra miliare dell’Alfa Romeo, simbolo estremo di libertà e di gioia di vivere, una di quelle rare auto senza tempo. Ma non è inutile che la ricordi, la Sig.ra Ruocco, che teneva molto a far uscire questo articolo in questi giorni, anticipandolo di un paio di mesi rispetto alla data prevista. Il titolo è emblematico, “SOTTO IL SOLE E'' SEMPRE LA PIU'' BELLA” e mi sono permesso di inserire una sua foto personale che la ritrae proprio sotto il sole, a fianco di una “solare” Spider, in una terra spostata con il sole, la Sicilia.
Grande!!
Chissà se sarà possibile avere anche i numeri dei telai degli Spider 916!?
Spider 3.0 L V6 12v - giallo zoe - my 1999 Socio AlfaSport n.29 - www.spideralfaromeo.it
Ho letto il bellissimo articolo della sig.ra Ruocco sulla "Duetto", una vettura alla quale sono particolarmente legato non solo perchè è un'Alfa, ma anche perchè proprio nel 1966 mio zio (fratello di mia madre) acquistò una delle prime Duetto prodotte, dalla quale restò "folgorato"; era proprio la "osso di seppia", colore rosso Alfa ed ebbi ovviamente la fortuna di "farci un giro" più di una volta. Allora non sapevo ancora di fare un giro sul mito......... Ovviamente poi ho ammirato la mitica foto sulle pendici dell'Etna.
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
Grazie Carlitos, ho sempre espresso il concetto, parlando della storia dell' Alfa Romeo, di "Arte applicata all' industria", in quanto considero il design automobilistico comunque una forma di espressione del'estro e della creativita' dell' Uomo: Al pari delle epoche precedenti, quali il Risorgimento ad esempio, anche la Rivoluzione Industriale si e' portata con se' una vero e proprio concetto di Arte: Prova ne e' l' esistenza di luoghi (M.O.M.A. a New York) dove il concetto di Design Industriale convive con le opere dei piu' famosi artisti contemporanei.
Chiudo L'OT con una segnalazione, che credo sia un refuso di "bozza", riguardo la storia del "Duetto": La Signora Ruocco, parlando della versione 1.779 destinata al Mercato Americano (1968), si riferisce al sistema di alimentazione meccanica SPICA definendolo "Iniezione diretta": Anche se tale sistema era gia' conosciuto e sperimentato (vedi la bellissima Mercedes 300SL del 1954), la Casa del Biscione ha adottato tale sistema (credo)in tempi piu' recenti. Ecco una bella foto dell' affascinante coda della versione "Iniezione":
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Grazie Cibus Infatti, si tratta di un errore di battitura e chiedo al Presidente di far correggere. La differenza di questa vettura rispetto alla versione Europa era la sostituzione di due carburatori con una pompa Spica per l'alimentazione a iniezione indiretta (nei collettori) con quattro iniettori, dettata da esigenze anti-inquinamento.
La 2000 sportiva è un prototipo che non superò la fase sperimentale nonostante le brillanti prestazioni. Fu realizzato nel 1954 con l'intento di produrre una piccola serie di vetture sia per l'impiego su strada che per la partecipazione a gare nella caterogia Sport. Il motore (4 cilindri) un monoblocco in ghisa e testa in lega leggera, aveva una cilindrata di 1997 cm3 e una potenza massima di 138 CV a 6500 giri/min. La sospensione è posteriore con ponte De Dion. La carrozzeria è opera di Franco Scaglione. Fu prodotto in quattro esemplari: due nella versione coupé e due nella versione spider. La 2000 Sportiva è da considerarsi uno sviluppo in versione stradale del protitipo C52 "Disco Volante" (unico esemplare prodotto) , progettato con la consulenza di Giachino Colombo, che dopo una collaborazione con la Ferrari, era tornato in Alfa Romeo per un breve periodo. Di questo prototipo era stata prevista una piccola produzione che avrebbe dovuto essere destinata agli Stati Uniti.
Magnifica macchina la "2000 sportiva", talmente innovativa che anni dopo,(dotata di una gommatura aggiornata), contribui' a convincere il "top team" dei colladatori, capeggiati dal mitico Consalvo Sanesi, circa l 'utilizzo della sospensione posteriore De Dion: Mi riallaccio al discorso "trazione anteriore", dal momento che lo stesso Busso credeva fermamente a questa disposizione meccanica gia' molto prima della fase fase di progettazione del "progetto 116" (che porto' all' Alfetta). ...Mi ha colpito moltissimo aver letto che Busso, da Noi associato al binomio "De Dion-Trazione Posteriore", ai tempi aspirava gia' ad una berlina a trazione anteriore... In fondo, sono le sue parole, invidio' moltissimo Hruska per aver avuto la possibilita' di sviluppare in totale liberta' d' azione quella che poi sarebbe diventata l' Alfasud... Ecco due foto dei nostri tempi del prototipo "2000 sportiva": Anche se le sue linee furono ispiratrici della "Giulietta Sprint", avrebbe meritato un futuro migliore...
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.....Dimenticavo di ringraziare!!!...Che maleducato che sono..
..Il fatto e' che mi prende un trasporto quando si parla di Alfa Romeo..
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Il 28 agosto del 1946, Orazio Satta Puliga, succede a W.P.Ricart ed è nominato direttore responsabile dei settori di progettazione e sperimentazione, suddivisi allora in: Progettazione meccanica auto (Giuseppe Busso), Progettazione carrozzeria (Ivo Colucci) e Servizio Esperienze (Gianpaolo Garcea). Di Busso sappiamo, vorrei dire due cose su Gianpaolo Garcea. Gianpaolo Garcea entro' in Alfa nel 1935 e fu assegnato alla sala prova motori di aviazione alle dipendenze di Amleto Bossi. A lui si devono piu' di 50 brevetti di proprieta' Alfa Romeo. Fu, per vent'anni, direttore della Sottocomissione carburanti e lubrificanti della Cuna. Ando' in pensione nel 1977, ma rimase all'Alfa come consulente fino al 1988. Il 1^ settembre 1957 i servizi Esperienze Principali ed Esperienze Speciali, venero riuniti a tutti gli effetti in un unico organismo denominato Servizio Esperienze a capo del quale fu nominato l'ing. Livio Nicolis. Livio Nicolis fu assunto in Alfa nel 1940. Nel 1947 fu a capo del settore Corse che dipendeva dall'ing. Garcea. Segui' la messa a punto delle famose Alfetta 158/159, campioni del mondo nel 1950 e 1951. Dopo il ritiro dell'Alfa dalle corse, fu messo a capo del nascente Servizio Esperienze Speciali che aveva il compito di seguire i clienti sportivi e di curare la messa a punto delle vetture sperimentali, tra cui vale la pena ricordare il Disco Volante che suscito' molto interesse. Questo reparto era distaccato dal Servizio Esperienze (retto da Garcea) che si occupava dello sviluppo delle vetture di serie. Quando nel 1956, l'ing. Garcea fu nominato capo del Centro Studi e Ricerche, il Servizio esperienze Speciali fu incorporato nel settore Esperienze e fu affidato a Nicolis. 18 giugno 1968 il Centro Esperienze vennne ristrutturato nelle diverse funzioni tra cui: Esperienze motori (che fu affidato a Franco Bossi). Il 12 maggio 1975 fu costituito un Comitato Tecnico Gruppo Alfa Romeo presieduto dall'ing. Rudolf Hruska. Ne facevano parte Busso, Chirico, Chiti, Colucci, Garcea, Luraghi, Nicolis. Surace, Audisio, Celi e Hoffman. Questo Comitato aveva il compito di proporre alla Direzione Generale, per l'approvazione dei Comitati Esecutivi dei Consigli di Amministrazione Aziendali, le caratteristiche della gamma: nuovi modelli, versioni, modifiche, e di attuare le decisioni dei predetti comitati in merito alla progettazione di nuovi modelli, versioni, modifiche. Nel 1978, l'amministratore delegato Alfredo Lingiardi fu nominato Amministratore Delegato ed assunse la responsabilita' delle attivita' tecnico produttive: . Settore progettazione ed esperienze . Settore prodotto . Settore produzione . Settore qualita' . Settore nuovi impianti. Fra i "motoristi" ricordiamo anche Masoni, Bossaglia, Radaelli, Landsberg e Alessandreo Piccone, che è stato responsdabile Direzione Tecnica Motopropulsori Fiat fino a qualche anno fa, conservando la consulenza. Il 20 ottobre 1980 la denominazione cambia in Direzione Ricerca e Sviluppo e rimase affidata a Filippo Surace. Il 1^ marzo 1985 nell'ambito dell'Alfa Romeo S.p.A., venne costituita la funzione di Ricerca e Sviluppo per l'intero Raggruppamento, affidata all'ing. Surace con la collaborazione di Aldo Bassi per le ricerche e di Giorgio Callegari per il coordinamento. La responsabilita' del coordinamento delle funzioni tecniche fu affidata all'ing Marcello Capaccioli da cui dipendevano: - Progettazione (ing. Domenico Chirico) - Industrializzazione e Produzione - Qualita' e Prodotto. Filippo Surace lasciò la Societa' il 15 settembre 1985 e la Ricerca, affidata all'ing. Aldo Bassi, passò alle dirette dipendenze della Presidenza. L'8 novembre 1985, la funzione Progettazione e Sperimentale fu affidata all'ing. Domenico Chirico. La progettazione meccanica fu affidata a Gianfranco Bossi. Domenico Chirico fu assunto in Alfa nel 1952 e lavoro' nei settori veicoli industriali autocarri e autobus. Colloboro' con Garcea fino al 1956, poi con Nicolis fino al 1959. Nel 1966 diventò ingegnere capo per il progetto Alfasud. Fino al 1976 il reparto progettazione Alfasud rimase autonomo, poi nel giugno di quell'anno fu unificato sotto la Direzione dell'Alfanord e Chirico divento' il responsabile per tutte le parti meccaniche. Lasciò l'Alfa nel 1988 e la responsabilita' dell'ingegneria Alfa Romeo fu affidata all'ing. Stefano Iacoponi proveniente dalla Fiat Auto dove, dal 1976 era stato responsabile della progettazione motori e dei cambi di velocita', successivamente responsabile della progettazione del gruppo.
Alla professionalità, al rispetto alla tradizione e alla devozione al Marchio dei motoristi dell'Alfa Romeo, dei progettisti e degli sperimentatori, si devono i successi di quasi un secolo di storia.
Grazie Signora Elvira! Ora ho un a lista di nomi importanti nella storia della tecnica Alfa. Sarà interessante vedere quale sia stato il loro percorso di studi ed esperienze prima di approdare in Alfa. La ringrazio per la sua cortesia e la messe di informazioni . Soprattutto ho adocchiato un paio di nomi che avevo sottovalutato e chi ora mi sembra importante approfondire. Le auguro ogni bene e a presto!
Dear Max_Pershin, The engine originally fitted into this spider manufactured during the second world war by to brothers from Fiume, Gino and Oscar Jankovits, is an Alfa Romeo 6C 2300 engine of 1934. The 6C 2300 fitted into the 6C 2300 models (Turismo, Gran Turismo and Pescara) first shown in Milan at the April 1934 Motor Show included a steel crankase integrally cast with the 6 cylinder barrel assembly. The head was a light alloy casting which has already won excellent results on the 8C 2300 and 6C 1900 engines. About the story of this car I wrote an article that was published in the "La Manovella" (house organ of ASI -Automotoclub storico Italiano) nr. 8 of October 2001. Sincerely Yours, Elvira
Cari Amici, sono in partenza per il mare, vado in Puglia per la prima volta e rientrerò il 24 giugno. Stiamo organizzando con il Presidente un meeting a Vieste con alcuni amici alfisti che sarò felice d'incontrare. Un caro saluto a tutti!
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Gentilissima sig.ra Ruocco, potrei avere, quando rientra dalle vacanze, la seguente informazione?
Quanti sono stati i titoli "Europei Turismo" marche e piloti conquistati dall'Alfa Romeo dal 1975 al 2005 (compresi)? E quelli conquistati dal 1965 al 1974 (compresi)?
La ringrazio anticipatamente!
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
Modifico leggermente la domanda precedente (e me ne scuso), in quanto, siccome lo scopo è quello di vedere se abbia vinto più titoli europei la Bmw o l'Alfa Romeo, sarebbe necessario vedere quanti titoli ha vinto l'Alfa fin dalla istituzione del Campionato Europeo Turismo.
La Bmw dal 1975 ad oggi ha vinto 3 titoli mondiali turismo (piloti 1987, piloti 2005 e marche 2005) e 24 europei turismo (fonti: AUTO 07/2006 e siti Bmw).
Grazie infinite.
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
Modifico leggermente la domanda precedente (e me ne scuso), in quanto, siccome lo scopo è quello di vedere se abbia vinto più titoli europei la Bmw o l'Alfa Romeo, sarebbe necessario vedere quanti titoli ha vinto l'Alfa fin dalla istituzione del Campionato Europeo Turismo.
La Bmw dal 1975 ad oggi ha vinto 3 titoli mondiali turismo (piloti 1987, piloti 2005 e marche 2005) e 24 europei turismo (fonti: AUTO 07/2006 e siti Bmw).
Grazie infinite.
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
..Anche io ho letto l' articolo, dove si magnifica la lunga serie di vittorie della BMW nella categoria..
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Elenco le vittorie conseguite dal 1988 nei vari campionati X VETTURE TURISMO:
1988 Campionato Italiano Vetture Turismo 1992 Campionato Italiano Velocità Turismo 1993 DTM 1994 BTCC e Campionato Turismo Spagnolo 1995 Campionato spagnolo superturismo costruttori e piloti 1998 Campionato Superturismo Italiano 1999 Campionato Italiano Superturismo e il titolo Marche 2000 European Super Touring Cup 2001 FIA European Touring Car Championship aggiudicandosi la classifica costruttori 2002 FIA European Touring Car Championship 2003 Campionato Europeo Turismo 2004 Titolo Team nel Campionato Europeo Turismo
...Un "Palmares" di tutto rispetto!!...Forse poco sfruttato come veicolo pubblicitario...
p.s. Bentornata Sig.ra Ruocco, ci vediamo l' 8 Luglio a Gropparello!!
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Un bentornata alla Sig.ra Ruocco anche da parte mia (che parto domani).
Riguardo al palmares di vittorie sportive dell'Alfa Romeo (forse il più ampio rispetto ad ogni altro marchio), è sicuramente poco reclamizzato o "sfruttato" per meglio dire, rispetto alla concorrenza. Aldilà dei numeri, l'Alfa Romeo ha spaziato in ogni categoria e se andiamo a vedere il numero di vittorie singole e soprattutto dei privati, non c'è storia con nessuno, perchè i clienti Alfa Romeo hanno sempre avuto a disposizione vetture che gli permettevano di vincere anche da privati. Altra cosa, bisogna vedere quanto si spende per vincere. Un esempio, l'ultima vittoria dell'Audi TDI alla 24 ore di Le Mans, dove la casa tedesca ha speso la bellezza di 80 milioni di euro per una sola corsa (contro i 2 scarsi del Team Pescarolo), sfrutando un regolamento che favoriva nettamente la motorizzazione diesel. Non voglio fare polemiche, ne andare fuori tema, voglio solo dire che i numeri vanno interpretati, perchè ci sono campionati e campionati (in alcuni la BMW corre "da sola"). Di sicuro alla BMW va il merito di spendere tanto e di cimentarsi ovunque, ma l'Alfa Romeo può vantare vittorie eccezionali (fatte spesso con pochi mezzi) fin dalla notte die tempi.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Per tutti coloro che fossero interessati, posto questa foto di Uliano Lucas, tratta dal libro " Storia fotografica del lavoro in Italia 1900-1980", che ritrae un operaio impegnato nel montaggio di una "Giulietta"; La curiosita', che porto a Vostra econoscenza, sta nel fatto che l' ignaro protagonista e' un mio attuale collega di lavoro!(ai tempi dipendente dell' Alfa Romeo) Postero' la foto anche nel Topic "Giulietta", penso che anche altri, oltre a me, proveranno un senso di profonda nostalgia!
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“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
La ringrazio molto, s.ra Ruocco. E bentornata! Ora si tratta di fare la conta:
Campionati EUROPEI dal 1966 al 1985: 13 (però credo che gli ultimi siano 1983-84-85-86) Campionati EUROPEI dal 1987 al 1999: nessuno Campionati EUROPEI dal 2000 al 2005: dovrebbero essere 3 marche (alfa 156, 2000-2001-2002) e 4 piloti (2000-2001 e 2002 Giovanardi, 2003 Tarquini). Quello riservato ai teams non dovrebbe "contare" come campionato europeo.
Pertanto i titoli europei complessivi dal 1976 dovrebbero essere 11, i titoli complessivi europei dal 1966 dovrebbero essere invece 20. Quindi la Bmw ci batterebbe per 4 titoli europei (a parte i 3 mondiali, 2 piloti e uno marche).
Peccato, pensavo che il primato fosse dell'Alfa! Allora come titoli europei turismo siamo secondi.
Però se sommiamo tutti i titoli (mondiali, europei e nazionali) penso che sia avanti l'Alfa.....solo con la Giulia GTA, la 155 e la 156 i titoli sono diverse decine. La 156 ha vinto campionati in ogni luogo, persino il campionato argentino 2001!
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
...Cominciamo ad "alzare i toni", in vista del raduno di Gropparello:
...E' sempre bellissima questa pubblicita'
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...Ho un ricordo di tanti anni fa quando, proprio davanti a casa dei miei genitori, venne realizzata una pubblicita' dove una curiosa "Giulietta", completamente contornata da striscie di neon luminoso, percorreva un vialone della Milano notturna...Era fine Luglio/primi di Agosto, negli anni in cui la citta' si svuotava completamente...
..Magari la Sig. Ruocco puo' raccontarci qualcosa su chi realizzava le belle immagini pubblicitarie dell' Alfa Romeo...
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Caro Cibus, è davvero una foto molto suggestiva, credo che nessuna casa atomobilistica riuscirebbe a fare altrettanto con il proprio marchio. Per quanto riguarda la pubblicità dell'Alfa La invito, se non l'ha già fatto, a leggere il mio articolo sui manifesti pubblicitari che trova sul sito www.archiviostorico.alfaromeo.it. Buona serata e buon inizio di settimana a tutti
Nuovo articolo della Sig.ra Ruocco, dedicato alla mitica "Duetto"
Come tutti gli Alfisti sanno, quest’anno si festeggia il 40° anniversario di una delle più belle “scoperte” dell’Alfa Romeo, la “Duetto”. Penso sia inutile che io aggiunga qualcosa agli oceani di parole scritte su questo modello che è una pietra miliare dell’Alfa Romeo, simbolo estremo di libertà e di gioia di vivere, una di quelle rare auto senza tempo. Ma non è inutile che la ricordi, la Sig.ra Ruocco, che teneva molto a far uscire questo articolo in questi giorni, anticipandolo di un paio di mesi rispetto alla data prevista. Il titolo è emblematico, “SOTTO IL SOLE E'' SEMPRE LA PIU'' BELLA” e mi sono permesso di inserire una sua foto personale che la ritrae proprio sotto il sole, a fianco di una “solare” Spider, in una terra spostata con il sole, la Sicilia.
Grande!!
Chissà se sarà possibile avere anche i numeri dei telai degli Spider 916!?
Ripropongo la richiesta: è possibile avere i numeri dei telai degli Spider 916?
Grazie!!!
Spider 3.0 L V6 12v - giallo zoe - my 1999 Socio AlfaSport n.29 - www.spideralfaromeo.it
...Non si riesce a capire se sia piu' soddisfatta Lei o il Duetto giallo! (che sembra particolarmente compiaciuto di averLa vicino!)
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Good day Sig.ra Ruocco :) Can you write full list of ALFA Romeo cars in Museum Alfa Romeo? Not only in hall of museum, but in restoration. Do you have prototipo from '90 and '2000, like prototipo 147, 156, 159? Do you have prototipo Alfetta Berlina 2-doors, GTV (116), facelift, 166 Sportwagon, curiosità 164 pick-up, Alfasud furgonissimo and other factory use cars?
Sig.ra Ruocco oggi a gropparello mi ha emozionato anzi ero quasi sull'orlo di commuovermi quando raccontava dell'Alfetta 159 di Fangio che bastonava la Ferrari...si sente benissimo la passione che lei ha per l'Alfa Romeo...un grazie di cuore da un semplice Alfista
*Alfa Romeo 156 1.8 TS Sportwagon MY2002*SOCIO N°172 MSN:Niki402a@hotmail.com ALFA 156: LA SUA FORZA IL TUO CONTROLLO " Un impegno concreto:bastonare le VolksWater"
Ragazzi, è veramente un gran bel posto. L'avevo visitato per il pranzo di matrimonio, ma era prenotato pieno tutti i giorni della settimana per due anni o giù di lì....
"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
Ex Alfetta 1.8 '78 Ex Alfa 75 1.8Turbo America '90 Giulia 1750 GT '69
Sig.ra Ruocco, la prego, alla cena cerchi di trasmettere ANCHE alle nostri mogli e/o fidanzate quella Passione che ci anima!! ( e che a "Loro" appare cosi' incomprensibile!).
A presto!
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Cibus, IO! senz'altro..per aver trovato uno Spider Alfa Romeo (e per lo più giallo) in quel sole accecante e così in alto.. sull'Etna!
Le è piaciuta la Sicilia? Spero di si! La prossima volta che volesse o dovesse tornarci, sarei felice di poterne venire a conoscenza, anche attraverso queste colonne, per verificare eventualmente l'opportunità di un incontro "alfista", invitando anche altri soci siciliani, sempre che Lei sia daccordo.
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
Sig.ra Ruocco, la prego, alla cena cerchi di trasmettere ANCHE alle nostri mogli e/o fidanzate quella Passione che ci anima!! ( e che a "Loro" appare cosi' incomprensibile!).
A presto!
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Quoto in pieno: dimostri loro che la passione per le auto e soprattutto per l'Alfa può e deve essere anche donna!
Saluti Andrea
"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
Ex Alfetta 1.8 blu '78 Ex Alfa 75 1.8Turbo America nera '90 Giulia 1750 GT grigia '69
Per Pilota54: Torno sempre volentieri in Sicilia, adoro il suo mare, i colori, i sapori. Sarebbe un vero piacere conoscere personalmente Lei e agli altri amici alfisti siciliani.
Chiedo scusa se non ho risposto prima ma non riuscivo a collegarmi al sito per problemi di password, ma il nostro Presidente ha provveduto a sistemare tutto e lo ringrazio.
X Cibus e Piazzone: farò del mio meglio....senza alcuno sforzo! A sabato e grazie per la vostra simpatia.
Io sabato non ci sarò ma cercerò il prima possibile di portarle la moglie da catechizzare. Ci sto litigando da giorni perché voglio ricomprare una 75.
Sarà perché gliela meno quando si compra un vestito e poi voglio spendere tutti quei 4 risparmi che abbiamo per una macchina che ADORO ma non mi serve?
Ha un suggerimento per come venirne fuori?
Che devo comprare insieme alla macchina un'abito di Versace??
"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
Ex Alfetta 1.8 blu '78 Ex Alfa 75 1.8Turbo America nera '90 Giulia 1750 GT grigia '69
Signora Elvira, apre il cuore vedere quanta poesia c'è nelle sue parole ogni volta che si parla di un'Alfa!
Per quanto riguarda i saldi, sono già a quota 300€ ma il muro non presenta ancora neppure una crepa piccola piccola...
Riferirò le sue parole alla moglie, magari quelle la smuovono un pochino...
Grazie mille Andrea
"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
Ex Alfetta 1.8 blu '78 Ex Alfa 75 1.8Turbo America nera '90 Giulia 1750 GT grigia '69
Per Pilota54: Torno sempre volentieri in Sicilia, adoro il suo mare, i colori, i sapori. Sarebbe un vero piacere conoscere personalmente Lei e agli altri amici alfisti siciliani.
Chiedo scusa se non ho risposto prima ma non riuscivo a collegarmi al sito per problemi di password, ma il nostro Presidente ha provveduto a sistemare tutto e lo ringrazio.
Grazie infinite. Per la verità ci siamo conosciuti a Balocco in occasione della presentazione della nuova 147, ma con tutta la gente che c'era non può ricordare. A presto.
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
Buona domenica a tutti! Volevo ringraziare gli amici che ieri mi hanno ospitato alla cena. E' stata una piacevolissima serata e il tempo è volato. Un bacino alla piccola Ginevra. C'erano solo Alfa. Guardate che spider si intravede in questa foto....
Buongiorno Signora Ruocco, sono un giovane appassionato , che si domandava e si domanda tutt'ora se la Giulietta 116 ha una storia sportiva , se sia mai scesa in pista o nei rally ufficialmente o privatamente cme 75 e alfetta gtv , se si ha colto qualche risultato di rilievo? poi volevo sapere come mai nn fu fatta correre la Giulietta turbo magari in Gruppo b nei rally....io l'avrei vista bene! in oltre vorrei sapere se al Museo di Arese si potrà mai ammirare un esemplare dello stesso modello visto che da anni vedo solo alfetta e alfetta gtv 6 del periodo...lo chiedo essendo possessore di una Giulietta 1.8 ... che è + vecchia d me d un anno essendo del 1983 di cui sono follemente innamorato....amore che è stato trasmesso da mio padre possessore d ben 2 Giuliette 1.3 e 1.6 prime serie..... in ultimo vorrei sapere se esiste della documentazione ufficiale per la mia che è un preserie 1983 ......fin ora ho trovato solo materiale della terza serie e della seconda serie....
Immagine: 68,87 KB Mi auguro d non averla annoiata , qui sopra la mia Giulietta , spero le piaccia e spero si possa organizzare con lei presente una bella festa ad Arese per i 30 anni di questo modello l'anno prossimo..... p.s Mi farebbe molto piacere sapere qualcosa di particolare sulla nascita della Giulietta!
Per Gilles La Giulietta nelle versioni 1.3, 1.6 fu progettata da Rudolf Hruska. Questa fu presentata nel novembre del 1977 a Taormina dove per due settimane collaborai con il dr.Verweij dell'Ufficio Stampa Estera, nell'accoglienza dei giornalisti stanieri. Per lo stile originale fu definita "il cuneo che penetra l'aria" e il nome Giulietta fu scelto per richiamare la mitica berlina degli anni '50. La meccanica era quella collaudatissima dell'Alfetta, i motori derivavano dalla Giulia. Nel 1979, a questi due modelli fu affiancata la versione 1.8 (bialbero già montato sull'Alfetta ma potenziato da 118 a 122 cv). Nel mese di maggio 1980 fu presentata la 2.0 litri riservata in un primo momento al mercato estero ma fu disponibile in Italia un anno dopo in una nuova veste e fu chiamata Super. Nel giugno del 1982 uscì la versione Extra Confort (serie limitata) nelle cilindrate 1.6 e 1.8. Il 1^ maggio del 1983, l'Autodelta presentò ad Imola la 2.0 Turbodelta preparata secondo le norme del Trofeo Nazionale per vetture Diesel, equivalente al gruppo N, per i clienti sportivi. La vettura era competitiva, si era intervenuti sul peso e le sospensioni erano state adattate all'impiego agonistico. Erano stati installati il rollbar, le cinture, l'interruttore generale del circuito elettrico, il recuperatore dell'olio. Rispetto alla versione di serie, cresceva non tanto la velocità massima quanto la capacità di accelerazione. Furono prodotti solo 361 esemplari. L'ultimo restyling della Giulietta è della seconda metà del 1983: 1.6L - 1.8L - 2.0L. La carrozzeria è più armonica ed elegante, le dotazioni di massimo livello, un elegante e raffinato arredamento interno con plancia più funzionale, meccanica ancora migliorata e nuova gamma di colori. Purtroppo la Giulietta a differenza di quasi tutti i più bei modelli dell'Alfa Romeo non ha una storia sportiva. E' stata impiegata dalla Polizia ed è stata protagonista in molti film, il primo dei quali è stato: Viaggio con Anita con Giancarlo Giannini e la regia di Alberto Moravia. Per quanto riguarda la documentazione, in Archivio Storico Alfa Romeo sono conservate tutte le pubblicazioni tecniche delle varie versioni. Per quanto riguarda una eventuale esposizione di una delle versioni al Museo Storico Le suggerisco di parlare con il responsabile del Museo. Un saluto.
Signora Ruocco la sua conoscenza della storia Alfa non finisce mai di stupire!!!
"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
Ex Alfetta 1.8 blu '72 dal '78 al '91 Ex Alfa 75 1.8Turbo America nera '90 dal '00 al '03 Giulia 1750 GT grigia '69 dal 1985 Alfa 75 2.0TS grigia '91 dal 29/07/2006!!! Piazzone '77
Per chi è troppo giovane e non ricorda... una notizia estiva del 1983!
Il 31 luglio del 1983, partì da Campione d'Italia il GIROMIKE che toccò 40 località e si concluse l'11 ottobre. L'animatore di questo giro estivo fu Mike Bongiorno che condusse gli spettacoli all'aperto durante i quali si svolgeva anche un gioco a premi attinente l'Alfa 33: l'apertura di una portiera sulla sagoma della vettura a grandezza naturale, con l'uso di 33 chiavi. La manifestazione fu organizzata in collaborazione con TV Sorrisi e Canzoni, Canale 5 e Totip. Durante lo svolgimento della serata finale fu assegnato l' ambito premio: un'Alfa 33
Gentile signora Ruocco rispondendo al mio amico Gilles ha risposto anche a una parte delle mie curiosità. Io ho invece una Giulietta 2.0 proprio dell'ultima serie.
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Leggendo le prime pagine di questo topic ho notato oltre che la competenza anche la gentilezza e la velocità con la quale soddisfa i nostri quesiti. Io le volevo chiedere una cosa: ma per la Giulietta davvero non é stata mai pensata la motorizzazione 2.5 V6?
La ringrazio infinitamente per la sua esauriente risposta , è consultabile quindi l'Archivio storico alfa Romeo ? , si trova ad AREse?scusi l'ignoranza.... un altra cosa , mi scusi nn vorrei passare per impertinente ma credo fosse Monza la sede d presentazione della Turbodelta.... comunque premettendo che la storia cinematografica( una foto del film Viaggio cn anita cn Giannini e Goldie Hawn è presente in 1 dei 4 volumi del 1989 cn allegate altrettante vhs) e quella della polizia d stato ripagano in parte l'assenza d una storia sportiva...quali furono le ragioni per la quale questo modello nn si battè mai agonisticamente ? In ultimo credo che la Giulietta abbia risentito dell'epoca politica in cui è vissuta....tanto è vero che se da unlato le ultime Giulietta possono considerarsi migliori dal punto d vista della linea , degli allestimenti , ( nel 1984 c fu lo scambio cn la serie 3 della bmw , e ciò dovrebbe smentire chi vuole quelle Alfa qualitativamente pessime, mi risulta che il reparto verniciatura in quegli anni fosse al top..)dal punto d vista meccanico il fatto d ammorbidire l'assetto e d allungare i rapporti nn fu molto indovinato ....se accelerazione e velocità d punta erano salve grazie alle innumerevoli qualità del bialbero nn si poteva certo dire cosi della ripresa , mi chiedo il perchè d quella scelta visto che nel 1983 il prezzo della benzina stava calando...e si stava uscendo dalla seconda crisi petrolifera..... Detto ciò la saluto cordialmente e spero d conoscerla quanto prima.sarebbe un grande onore.
Esiste un archivio col codice dei tessuti utilizzati e/o dei rivenditori per i sedili Recaro dell'alfa 75? O al limite un codice legato alla fornitura da comunicare direttamente alla Recaro per avere queste informazioni.
Visto la delicatezza dei tessuti utilizzati, vorrei trovarne qualche metro quadro da conservare in caso di necessità
Grazie mille Andrea "Piazzone"
"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
Ex Alfetta 1.8 blu '72 dal '78 al '91 Ex Alfa 75 1.8Turbo America nera '90 dal '00 al '03 Giulia 1750 GT grigia '69 dal 1985 Alfa 75 2.0TS grigia '91 dal 29/07/2006!!! Piazzone '77
Piazzone anticipo la signora Ruocco (mi scusi) il tessuto Recaro non è piu disponibile,Bluesteel ha chiamato in germania e al fornitore italiano della Recaro ma purtroppo il tessuto è esaurito da tempo,l'unica speranza è trovarlo da qualche tappezziere che magari ce l'ha buttato in qualche angolo e non sa nemmeno di averlo! Si......a trovarlo però!
Per fortuna i sedili che ho trovato sono praticamente perfetti, tranne quello del guidatore che direi al 90%, però mi sarebbe piaciuto avere una scorta di tessuto.
Un'alternativa altrimenti è trovare da un rottamatore dei sedili, magari molto rovinati in un punto, ma da cui recuperare la stoffa nei punti sani...
"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
Ex Alfetta 1.8 blu '72 dal '78 al '91 Ex Alfa 75 1.8Turbo America nera '90 dal '00 al '03 Giulia 1750 GT grigia '69 dal 1985 Alfa 75 2.0TS grigia '91 dal 29/07/2006!!! Piazzone '77
Pensa che quello che mi vende la 90 nell'87 ha comprato la stoffa originale dei sedili da tenere di scorta! Previndente il tipo......
Ovviamente te la da la stoffa vero? Certo che beccare certa gente è un bel colpaccio. Gp sabato sarei venuto volentieri anch'io a visitare il tuo antro. Purtroppo sono impegnato. Oltretutto ho avuto grane con i documenti, e sono ancora in attesa del trapasso e senza assicurazione. Se ne riparla a settembre, quando potrò venire direttamente con la Gigia!!
"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
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"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
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Il nostro caro KIMI, che lei ha conosciuto nel 2004 ad Arese ha fatto strada con la sua Alfa
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Bene, sono molto contenta. Con l'occasione voglio ricordare che nel 1936 il principe Chichibu, fratello più giovane dell'imperatore del Giappone Hirohito possedeva un'Alfa Romeo e lo testimonia una foto che pubblicherò qui nei prossimi giorni. Nella foto si vede l'auto mentre porta al palazzo imperiale Setsuko Matsudaria, la futura principessa Chichibu. Questa vettura, registrata in Giappone nel 1927 non è sopravvissuta alla seconda guerra mondiale, forse distrutta da un bombardamento.
Che bell'aneddoto, non vedo l'ora di vedere la foto.
Peccato che non ci sia più
"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
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Bene, sono molto contenta. Con l'occasione voglio ricordare che nel 1936 il principe Chichibu, fratello più giovane dell'imperatore del Giappone Hirohito possedeva un'Alfa Romeo e lo testimonia una foto che pubblicherò qui nei prossimi giorni. Nella foto si vede l'auto mentre porta al palazzo imperiale Setsuko Matsudaria, la futura principessa Chichibu. Questa vettura, registrata in Giappone nel 1927 non è sopravvissuta alla seconda guerra mondiale, forse distrutta da un bombardamento.
Ci avrei giurato sul fatto che la Sig.ra Ruocco avesse un aneddoto anche in questa occasione Sono curiosissimo di vedere le foto e di saperne di più. Fa uno strano effetto pensare all'Alfa Romeo come auto da principi.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Buon ferragosto a tutti!!! Cibus proprio non ce la fai a stare senza di noi.....
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Per ridurla credo che debba salvarla prima più in piccolo e poi inserirla.
Io ho provato a ridurre le foto modificando i parametri di visualizzazione quando le inserisco ma non ha funzionato.
Grazie signora Ruocco per questi bellissimi ricordi
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Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Bene, sono molto contenta. Con l'occasione voglio ricordare che nel 1936 il principe Chichibu, fratello più giovane dell'imperatore del Giappone Hirohito possedeva un'Alfa Romeo e lo testimonia una foto che pubblicherò qui nei prossimi giorni. Nella foto si vede l'auto mentre porta al palazzo imperiale Setsuko Matsudaria, la futura principessa Chichibu. Questa vettura, registrata in Giappone nel 1927 non è sopravvissuta alla seconda guerra mondiale, forse distrutta da un bombardamento.
Sig.ra Ruocco, La ringrazio molto, non so la storia...per noi tanti Alfisti giapponesi non la sappiamo!
Un grazie al Presidente e un saluto tramite Chico 147 a tutti gli amici Alfisti giapponesi!
Grazie Sig.ra Ruocco.
Alfasalon (nuovo socio giapponese) mi ha informato: Akihito imperatore del Giappone ha guidato spesso l'Alfa Giulietta Veloce di suo amico quando era studente.
Anche la famiglia del imperatore del Giappone ha lo stesso cuore Alfista!
KIMI, approfondiamo questo argomento, voglio sapere tutto della passione Alfista degli Imperatori giapponesi
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
Ex Alfetta 1.8 blu '72 dal '78 al '91 Ex Alfa 75 1.8Turbo America nera '90 dal '00 al '03 Giulia 1750 GT grigia '69 dal 1985 Alfa 75 2.0TS Bianco-argento '91 dal 29/07/2006!!! Piazzone '77
KIMI, approfondiamo questo argomento, voglio sapere tutto della passione Alfista degli Imperatori giapponesi
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Anche io lo voglio, però è difficile approfondare...come facciamo?
Sono girato un po' su internet ma non sono riuscito a trovare nessun documento del automoblili dei inperatori giapponesi...
[quote]Messaggio inserito da Chico 147ciao chico sono un nuovo socio del a.s.c. onorato di avere un socio del sol levante tra noi cuori del biscione sono di roma . ho un gt 1300 junior del 74 . un caloroso saluto . armando sacconi ( sono sul forum giulia gt/gtv)
Come ho già scritto la prima Alfa Romeo in Giappone fu quella del principe Chichibu fratello minore dell'imperatore Hiroito. Si trattava di una RL del 1927, aveva un motore tre litri, sei cil. e radiatore a V. La carrozzeria era Granturismo a quattro posti, in materiale leggero. Il principe Chichibu amava particare molti sport e fu soprannominato per questo "il principe dello sport". Lo stadio di rugby di Aoyama a Tokyo porta infatti il suo nome. Anche l'imperatore Akihito, da giovane guidava un'Alfa Romeo, precisamente nel 1952. L'importatore giapponese dell'Alfa Romeo era Kokusai Jidosha Ltd.Co. che è poi diventata un'importante azienda di taxi. Importò solo tre auto, una 2500 acquistata da un facoltoso signore di Nagoya, e due 1900. La prima fu comprata dal proprietario di un grande negozio di macchine fotografiche e la seconda da uno studente di medicina discendente della famiglia Sakaki, famosi ostretrici e ginecologi, appassionati di automobili. Il giovane era compagno di classe del principe Akihito (anch'egli appassionato di automobili) che a quei tempi non aveva la scorta e si poteva permettere di guidare la sua Nissan Prince fino ai campi di tennis di Karuizawa dove incontrò l'amore di Michiko che divenne sua moglie. Un giorno il principe chiamò l'amico dicendogli che aveva saputo che aveva comprato un'Alfa Romeo e gli chiese di fargliela provare. Le mie ricerche continuano.....
nel 1984 ci fu lo scambio tra bmw e alfa tra Giuliette e serie 3 per fare un confronto sulla verniciatura...altro nn so.......cmq un signore del mio paese a caporeparto per quanto rigurada i motori...mi disse che le alfa Romeo destinate all'estero erano + curate....
Confermo ma per confronto di esperienze la stessa cosa é valsa anche per le Fiat ancora oggi importate all'estero. Mio padre mi diceva che l'importatore Alfa Romeo di Agno di allora ( poi spostata a Ginevra nell'orbita Fiat) era severissimo per i controlli di qualità
Prima scelta=estero Seconda scelta=italia (privati) Terza scelta=società di leasing
"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
Ex Alfetta 1.8 blu '72 dal '78 al '91 Ex Alfa 75 1.8Turbo America nera '90 dal '00 al '03 Giulia 1750 GT grigia '69 dal 1985 Alfa 75 2.0TS Bianco-argento '91 dal 29/07/2006!!! Piazzone '77
io credo che bisogna fare delle distinzioni. In ogni paese il mercato è diverso, per esportare un modello negli Stati Uniti d'America ad esempio bisogna adeguare le emissioni allo scarico alle loro norme, così come sono richiesti determinati accorgimenti sulla sicurezza, ecc.. Poi c'è l'attenzione che viene riservata a certi particolari a seconda del Paese in cui viene esportata la vettura, magari sotto consiglio degli importatori e dei rivenditori, della Stampa. Ma credo sia improponibile avere diversi Staff del controllo qualità, a seconda della destinazione della vettura. C'è poi da tenere presente che il Concessionario fa il controllo finale. Comunque penso che funzioni così per tutte le Case Automobilistiche.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Buon giorno a tutti e buona ripresa a chi è tornato ieri al lavoro. A proposito di vetture possedute da personaggi importanti, ecco in questa copertina l'Alfa 6c 2500 SS del musicista Eric Clapton.
Prima scelta=estero Seconda scelta=italia (privati) Terza scelta=società di leasing
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Possibile che la mia stilo aziendale, ALD AUTOMOTIVE, quando me l'hanno consegnata, ho girato la chiave nel quadro e segnalava cofano aperto anche se non era vero (linguetta sensore storta) e prima di partire, quando ho abbassato il finestrino del guidatore non è più risalito (sensore antipizzicamento difettoso).
Ma io dico, quando l'hanno consegnata nessuno ha provato a girare la chiave????
Bellissima l'auto di Clapton, anche il colore lo trovo stupendo
Carissima Sig.ra Ruocco, se le capita l'occasione ne posti altre, che dà sempre un'immensa gioia vedere quanto tanti personaggi famosi amino le nostre nonne!
"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
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Infatti...sapete quanto costava una 6C 2500 SS nel periodo 1947-1952? 3.200.000 lire... Se pensate che Gilbeto Mazzi nel 1939 cantava: "Se potessi avere mille lire mese"..
Mille lire al mese
Che disperazione, che delusione dover campar, sempre in disdetta, sempre in bolletta! Ma se un posticino domani cara io troverò, di gemme d'oro ti coprirò! Se potessi avere mille lire al mese, senza esagerare, sarei certo di trovar tutta la felicità! Un modesto impiego, io non ho pretese, voglio lavorare per poter alfin trovar tutta la tranquillità! Una casettina in periferia, una mogliettina giovane e carina, tale e quale come te. Se potessi avere mille lire al mese, farei tante spese, comprerei fra tante cose le più belle che vuoi tu!
Ho sognato ancora, stanotte amore l'eredità d'uno zio lontano americano! Ma se questo sogno non si avverasse, come farò.... il ritornello ricanterò!
Ho fatto un conto tramite un sito dedicato, i 3.200.000 Lire del 1947 ora sarebbero:
68.359€
E il calcolo è senza interessi, ciò ragionando come se fosse stata pagata in contanti e non con finanziamenti. Altrimenti sarebbe ben peggio!!
"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
Ex Alfetta 1.8 blu '72 dal '78 al '91 Ex Alfa 75 1.8Turbo America nera '90 dal '00 al '03 Giulia 1750 GT grigia '69 dal 1985 Alfa 75 2.0TS Bianco-argento '91 dal 29/07/2006!!! Piazzone '77
Riguardo al controllo qualita' sono d' accordo con Carlitos, dubito che certi controlli vengano fatti in fabbrica, almeno a livello di allestimenti interni; Puo' darsi che i modelli che vengono prodotti per il Nord Europa vengano successivamente trattati per resistere meglio alle basse temperature, al sale che viene sparso sulle strade...ma credo siano controlli locali, nulla di piu'..
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Io sono convinto che sia l'esatto opposto. Ti faccio un esempio: quando lavoravo in IBM, facevamo i test dei chip delle Ram:
se passavano tutti i test erano classificate da 60nS, se non ne passavano alcuni erano da 70nS, se non ne passavano altri erano da 80nS o scartate. Se si poteva evitare di buttare lo si faceva.
Qui è uguale: in fase di controllo, o per abbattere i costi c'è una linea con meno controlli, oppure se presentano difetti in assemblaggi e componenti ritenuti non importanti vengono girate a costi inferiori alle società di leasing perché costa cmq meno che riprendere in mano le vetture.
Questo è quello che mi disse una persona che lavorava nella distribuzione qualche hanno fa, poi come si sa queste cose vanno sempre prese con le molle.
Sig.ra Ruocco, ma allora Mussolini ha sempre avuto solo Alfa Romeo??
"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
Ex Alfetta 1.8 blu '72 dal '78 al '91 Ex Alfa 75 1.8Turbo America nera '90 dal '00 al '03 Giulia 1750 GT grigia '69 dal 1985 Alfa 75 2.0TS Bianco-argento '91 dal 29/07/2006!!! Piazzone '77
Piazzone,Sì, ha avuto di sua propretà solo Alfa Romeo.Pensi che andò a visitare gli stabilimenti Fiat a bordo di un'Alfa Romeo... Nei primi anni Venti, circolava per Milano su una Bianchi rossa con i parafanghi neri che gli fu donata da un ente benefico presieduto da Margherita Saratti che gli servì per fare pratica di guida essendo fresco patentato. Nel 1923 acquistò la sua prima Alfa, una ES Sport 20/30 spider due posti, ciò fino al 1926 quando acquistò un'Alfa Romeo RLSS carrozzata Zagato. Poi ha posseduto 2 6C 1500, 3 6C 1750 e 3 6c 2300.
La ringrazio molto per la foto e le informazioni, sapevo di questa passione di Mussolini per l'Alfa Romeo (dato anche il citato modellino con tanto di figurino) ma non sapevo quante e quali avesse posseduto
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"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
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...Diciamo pure che aveva sicuramente "la guida a destra"!
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Cibus hai sbagliato topic, non sei sulla sezione barzellette!
Mi scusi signora Ruocco, ogni tanto il bestio mi sfugge al controllo...
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"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
Ex Alfetta 1.8 blu '72 dal '78 al '91 Ex Alfa 75 1.8Turbo America nera '90 dal '00 al '03 Giulia 1750 GT grigia '69 dal 1985 Alfa 75 2.0TS Bianco-argento '91 dal 29/07/2006!!! Piazzone '77
Cibus hai sbagliato topic, non sei sulla sezione barzellette!
Mi scusi signora Ruocco, ogni tanto il bestio mi sfugge al controllo...
"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
Ex Alfetta 1.8 blu '72 dal '78 al '91 Ex Alfa 75 1.8Turbo America nera '90 dal '00 al '03 Giulia 1750 GT grigia '69 dal 1985 Alfa 75 2.0TS Bianco-argento '91 dal 29/07/2006!!! Piazzone '77
Lo so piazzone, ma era troppo carina!
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
Ex Alfetta 1.8 blu '72 dal '78 al '91 Ex Alfa 75 1.8Turbo America nera '90 dal '00 al '03 Giulia 1750 GT grigia '69 dal 1985 Alfa 75 2.0TS Bianco-argento '91 dal 29/07/2006!!! Piazzone '77
Ho editato il tuo messaggio, perchè può essere male interpretato.
CARLITOS
mi scuso non era quella l'intenzione
Sicuramente, ma ho dovuto comunque editare il messaggio, proprio perchè poteva essere male interpretato.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Cari amici, Mi avevate chiesto i nomi dei personaggi famosi che hanno posseduto Alfa Romeo. Eccone alcuni: Il principe Ranieri di Monaco, lo Scià di Persia Reza Palhavi, il presidente argentino Peron, Re Hussein di Giordania, Paola di Liegi, il principe di Romania, La baronessa Avanzo, la principessa Colonna, il conte Giovanni Lurani, il principe Lanzo di Trabia, il principe Antonio de Curtis (in arte Totò), l’Aga Khan, il conte Corrado Augusta (una 33 stradale) le attrici Rita Hayworth, Catherine Spaak, Claudia Cardinale e Stefania Sandrelli, il regista americano Frank Capra, l’attore Fernandel (Don Camillo), l’attore inglese Richard Todd, Giorgio Albertazzi e Anna Proclemer, i tenori Beniamino Gigli e Mario del Monaco, i corridori Coppi e Merchks, i pugili Cassius Clay e Bruno Arcari, Gail Martin (figlia di Dean Martin)i calciatori Gigi Riva, Josè Altafini, Canè, Gustavo Thoeni, i cantanti Antoine (ne ha possedute cinque), Claudio Villa, Fausto Cigliano, Orietta Berti. Molti altri si sono fatti fotografare o hanno usato Alfa Romeo nei loro spostamenti come status symbol: Amedeo Nazzari, Giorgia Moll, Sylva Koscina, Silvana Pampanini, Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Ivonne Sanson, Anna Maria Ferrero, Rosanna Schiaffino, Rossano Brazzi, Maureen O’hara, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Liza Mannelli, i Beatles, Giulietta Masina, Giancarlo Giannini, Ornella Vanoni, l’attrice americana Goldie Hawn, l’astronauta americano Charles Conrad. Nel cinema, vetture Alfa Romeo sono presenti in molti film di successo: Ultimo incontro (Amedeo Nazzari), La voglia matta Tognazzi-Spaak), Il laureato (Dustin Hoffman), Deserto Rosso (Monica Vitti), Giulietta degli Spiriti di Federico Fellini, L’audace colpo dei soliti ignoti, La bellezza di Ippolita (Gina ollobrigida), Fracchia la belva umana (Paolo Villaggio), La bella di Lodi (Stefania Sandrelli), La corruzione (Rosanna Schiaffino), L’Ape regina (Ugo Tognazzi), L’Amica (Lisa Gastoni), L’arcangelo (Vittorio Gassman) , L’eclissi (Monica Vitti e Alain Delon), Matrimonio all’Italiana (Marcello Mas****nni e Sofia Loren), Amarcord di Federico Fellini, Il futuro è donna (Ornella Muti). Alcuni film in cui la Giulia gioca il secondo miglior ruolo: Svegliati e Uccidi, S.Babila ore venti un delitto inutile, Banditi a Milano di Carlo Lizzani, Italia a mano armata. Nella narrativa, vetture Alfa Romeo sono protagoniste in numerosi libri, in particolare romanzi gialli e di spionaggio. Nella moda, spesso le vetture Alfa sono state accostate ai modelli delle collezioni di grandi stilisti come Cardin, Dior, Givenchy, Lanvin, Ungaro, Missoni. Valentino ha persino disegnato gli interni dell’Alfasud e Fiorucci ha fatto altrettanto con la Giulietta. Nella filatelia, molti francobolli sul tema “automobili” hanno rappresentato vetture Alfa Romeo. Il primo, nel 1930, raffigurava un’Alfa Torpedo RL e fu presentato in occasione della IV Fiera di Tripoli. Nella pittura, grandi cartellonisti come Dudovich, Walter Molino, e pittori come Magritte, Boccasile e altri hanno spesso accostato vetture Alfa Romeo ad eleganti figure femminili. Infine,per uscire dallo standard delle coppe se pur di nobile metallo ma coniato industrialmente, l’Alfa si è spesso rivolta a scultori famosi (Pomodoro, Minguzzi, Fontana, Greco ed altri) per la realizzazione di opere d’arte per premiare i suoi campioni. Ma non è tutto. Vetture Alfa Romeo sono esposte in permanenza in Musei di tutto il mondo a testimonianza di un perfetto connubio tra meccanica e design.
Cari amici, Mi avevate chiesto i nomi dei personaggi famosi che hanno posseduto Alfa Romeo. Eccone alcuni: Il principe Ranieri di Monaco, lo Scià di Persia Reza Palhavi, il presidente argentino Peron, Re Hussein di Giordania, Paola di Liegi, il principe di Romania, La baronessa Avanzo, la principessa Colonna, il conte Giovanni Lurani, il principe Lanzo di Trabia, il principe Antonio de Curtis (in arte Totò), l’Aga Khan, il conte Corrado Augusta (una 33 stradale)
Tra le teste coronate, mi permetto di aggiungere il Principe Bernhard dei Paesi Bassi che ha posseduto una bellissima 8C2900 Spider Touring dal 1940 al 1946 circa.
Ne approffito per salutarLa Signora Ruocco. Sotto il nickname gtv2000, sono Patrick Italiano. Si ricorderà probabilmente.
ex Alfasud ex Alfetta 2.0 '84 ex 156 1.8 T.S. Pack Sport 145 1.4 T.S. L 156 2.0 JTS GT 1300 Junior '74 147 1.9 JTD
JTS PROUD OWNER
Proprio a metà Agosto ho visitato la Galleria Ferrari a Maranello ove c'era una mostra espositiva chiamata 'Ferrari e musica' con esposte tutte le vetture acquistate da artisti famosi (Beatles, Nick Mason, Eros Ramazzotti, Gino Paoli, Little Tony, ecc.).
Ieri, ho trascorso il pomeriggio a sistemare le mie foto che mi sono state scattate in diverse manifestazioni durante la mia attività lavorativa in Alfa Romeo. Le ho trasferite tutte su un CD e le utilizzerò per illustrare la mia storia a puntate. Sono pronti altre tre capitoli ma siamo fermi al terzo a causa della pausa estiva. Pubblico questa foto perchè, visto che abbiamo parlato di Giulia della Polizia, è proprio in tema...
Immagine: 30,3 KB Ho trovato anche delle belle foto insieme al signor Busso ritratto con me in Archivio Storico. A proposito del signor Busso, lo sapete che oltre all'automobile, il cavallo e il volo a vela aveva anche la passione per la bicicletta? Nel 1932 intraprese un viaggio sulle due ruote da Torino a Venezia e ritorno giungendo a coprire in un solo giorno la distanza di ben 240 chilometri!
Complimenti davvero una foto più che in tema! Poi Alfa è sempre stata legate alle forze di ordine speriamo ora di vedere nella mia piccola Pistoia le nuove 159 di ordinanza
Socio n° 066
Spider : 2.0 TS 156 : 2.0 JTS GT : 1.8 TS (On the road!)
" La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è o, meglio, essere amati a dispetto di quello che si è "
Ho avuto il piacere di leggere il libro dell'Ing. Busso (per me lui è stato uno dei più grandi Ingegneri che l'automobile abbia mai avuto, anche se non ne aveva il titolo....gli avrei ceduto volentieri il mio.....) e se non sbaglio mi ricordo che parlava dei suoi lunghi viaggi in bici durante la resistenza e della mediazione con i partigiani.
ex Alfasud ex Alfetta 2.0 '84 ex 156 1.8 T.S. Pack Sport 145 1.4 T.S. L 156 2.0 JTS GT 1300 Junior '74 147 1.9 JTD
Gent.ma Signora, le risulta prodotta per il mercato francese (o personalizzate direttamente in Francia) una serie in edizione limitata della Spider nel 1993 ? Non mi riferisco alla precedente serie beaute. La ringrazio anticipatamente.
Signora Elvira, dopo la Beautè, l'ultima serie Speciale Fu la C.E. per il mercato Americano, (Commemorative Edition) e fu lanciata nel 1993 alcuni esemplari di Spider, CE sono rimasti anche in Italia, oggi sono molto rare e ben valutate...
Signora, le vorrei Porre un quesito circa il color giallo prototipo secondo quanto ne so, è stato presentato in occasione della serie CODA TRONCA su 1750 Veloce e su 1300 Junior nel 1969...sto periziando una Spider 1300 Junior del 70 pre salone di torino, (produzione a mio parere 69, dal marchietto sui vetri) di color giallo prototipo...
Poi mi disse una persona autorevole della Pininfarina che sono certo le conosce...che lo stesso colore veniva utilizzato dalla Fiat sulle 124 Sport Spider, prodotte da Pininfarina sulla linea parallela a quella delle Spider, con il nome di "giallo pagoda" il periodo sarebbe il medesimo!
Grazie!
Federico Ospitali C.T. e Segretario Club Alfa Romeo Duetto
-ALFAPALLEGGI RAGNOSI- VIVA I MUTUR, VIVA AL TAJADEL AL RAGO' VIVA AGLI ALFA..TOTA LA VETA' 1983: Alfa Romeo Spider "veloce" 1600 (IL RAGNO) 2002: Alfa Romeo 156 1.9 Jtd LTD Edition (LA FULIGGINOSA)
Come va tutto bene? Per quanto riguarda la risposta ad Alfettun mi riferivo al mercato francese, dopo la Beautè non ci sono state altre serie speciali su quel mercato.
Il giallo prototipo AR 119 è stato introdotto nel novembre del 1972 e lo troviamo nella gamma dei colori dello Spider 2000 e dello spider 1.3 Junior che fu affiancato nel 1972 dalla versione 1.6. E' possibile che lo stesso colore con un'altra denominazione sia stata usata dalla Fiat, difatti la Giulia Sprint Speciale ha un grigio Fiat che non è nella gamma ma risulta dai registri delle immatricolazioni. Un saluto.
Io bene, sono appena rientrato dalle vacanze e sono di gia in attività sia lavorativa che di passione!!!
E lei....tutto bene????
Sa che sono perplesso da questa notizia, in quanto mi ritrovo un esemplare 1970, con pedaliera ancora Bassa e assenza dei profilini cromati tra portello bauliera e capottina, di colo giallo prototipo!!!!
Nelle foto della presentazione dello Spider 1750 Veloce del 1969 si nota un esemplare di colore giallo....
Era questo il giallo prototipo o si trattava di un'altra denominazione???
La cosa, sinceramente mi fa molta curiosità, tra i soci, abbiamo ben due vetture del 70, entrambi 1300Junior con questo colore, e pare che fossero sempre state così...
Confesso che nelle Spider, me ne sono davvero capitate di tutti i colori.
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sono contento che tramite questo gruppo Lei abbia potuto mantenere un contatto stretto col mondo degli appassionati alfisti ai quali ha dato tanto negli anni del suo lavoro all'archivio. Si vede che la passione rimane viva anche dopo la pensione!
Purtroppo, e non voglio assolutamente aprire polemiche, si sente anche la sua assenza ad Arese in quanto certe domande rimangono senza risposta, e mi permetto di chiederLe tramite questo forum quello che invano ho chiesto un mese fa all'archivio.
Per il mio prossimo articolo, mi sarebbero servite illustrazioni che per forza si trovano in una pubblicazione Alfa, ma non so - né lo sa nessuno nel nostro club - quale.
Sicuramente conoscerà l'immagine qui sotto, di cui esistono varie versioni corrispondenti ad epoche diverse. Avrei voluto trovare la stessa piantina, ma riferita agli anni 30-40. In quale libro o fascicolo sono state pubblicate?
Chiedo scusa a chi potrebbe considerare la domanda troppo specializzata e/o di poco interesse generale.
X GTV Caro signor Patrick, può trovare le immagini che ha richiesto a pag. 312 e 315 del volume Alfa Romeo , The legend revived di David G. Styles. Si tratta della vista aerea del 1924, e piantine come quella che ha postato relative al 1949 e dopo l'espansione del 1950. Comunque in Archivio Storico nell'Album fotografico nr. 10 Portello: stabilimento A.L.F.A.dal 1909 al 1958 ci sono tutte le viste aeree dei vari periodi. Un cordiale saluto.
x Spiderfrek Per sapere con certezza di che colore sono nate le vetture in questione Le suggerisco di segnalare i numeri di telaio all'Archivio Storico Alfa Romeo che sarà in grado di fornire anche il codice tinta. Io non posso che confermare le informazioni che le ho dato nel precedente messaggio, informazioni che avevo ricavate da documentazione dell'Archivio, ovvero dai figurini delle finizioni. IL giallo paglierino AR 105 lo troviamo sulla 2000 Spider del 1958-61 e sulla 2600 Spider del 1962-65. Nella gamma del Duetto non c'è il colore giallo, che troviamo con la denominazione giallo prototipo AR 119 sullo spider 1300 Junior a partire dal luglio del 1972 insieme allo Spider 2000 e alla successiva edizione Spider 1.3/1.6 del 1974-81. Puo' comunque chidere conferma all'Archivio presso il quale sono disponibili i figurini delle finizioni. Un saluto
Buon fine settimana a tutti! Oggi andrò a trovare un piccolo Alfista, un bambino che il suo papà ha tirato su molto bene. Ha una interessante collezione di modellini Alfa Romeo e lo conosco da tantissimi anni. Ogni volta che andavano a visitare il Museo passavano a salutarmi in ufficio e parlavamo di Alfa Romeo. Conservo ancora un disegno di un coupé come lo immaginava lui. Gli avevo promesso che un giorno sarei andata a trovarlo per vedere la sua collezione e quel giorno è arrivato.
Complimenti Alfina, sono bellissimi, la Giulietta rossa con l'Ing.Romeo mi ha commosso....sono contento di vedere la Nuvola nella scatoletta perchè ce l'ho anche io . Tra Alfisti non c'è bisogno di parole . Immagine: 336,54 KB
X GTV Caro signor Patrick, può trovare le immagini che ha richiesto a pag. 312 e 315 del volume Alfa Romeo , The legend revived di David G. Styles. Si tratta della vista aerea del 1924, e piantine come quella che ha postato relative al 1949 e dopo l'espansione del 1950. Comunque in Archivio Storico nell'Album fotografico nr. 10 Portello: stabilimento A.L.F.A.dal 1909 al 1958 ci sono tutte le viste aeree dei vari periodi. Un cordiale saluto.
La ringrazio. Il libro di Styles infatti ce l'ho, ma appunto avreei voluto immagini un po' più anziane perché mi fermo al 1945 per questa puntata. Ora temo che, anche se il Dott. Magro mi risponde, sarà tardi per inserire un'altra piantina. Ma ci provo comunque a chiedere se mi puo' far avere qualcosa dall'album N°10.
Le auguro un buon fine settimana presso il nuovo piccolo Alfista!
AUGURI A SALVATORE E PAOLA, OGGI SPOSI! A LORO DEDICO QUESTI VERSI DI Nazim Hikmet
Il più bello dei mari È quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli Non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni Non li abbiamo ancora vissuti. E quello Che vorrei dirti di più bello Non te l’ho ancora detto
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
x Spiderfrek Per sapere con certezza di che colore sono nate le vetture in questione Le suggerisco di segnalare i numeri di telaio all'Archivio Storico Alfa Romeo che sarà in grado di fornire anche il codice tinta. Io non posso che confermare le informazioni che le ho dato nel precedente messaggio, informazioni che avevo ricavate da documentazione dell'Archivio, ovvero dai figurini delle finizioni. IL giallo paglierino AR 105 lo troviamo sulla 2000 Spider del 1958-61 e sulla 2600 Spider del 1962-65. Nella gamma del Duetto non c'è il colore giallo, che troviamo con la denominazione giallo prototipo AR 119 sullo spider 1300 Junior a partire dal luglio del 1972 insieme allo Spider 2000 e alla successiva edizione Spider 1.3/1.6 del 1974-81. Puo' comunque chidere conferma all'Archivio presso il quale sono disponibili i figurini delle finizioni. Un saluto
Si abbiamo inoltrato la richiesta all'archivio su queste due Spider 1300Junior Pedaliera bassa, che secondo il numero di telaio e le tabelle comparative sono produzioni del 1969!!!
Grazie lo stesso e salutoni!!!
-ALFAPALLEGGI RAGNOSI- VIVA I MUTUR, VIVA AL TAJADEL AL RAGO' VIVA AGLI ALFA..TOTA LA VETA' 1983: Alfa Romeo Spider "veloce" 1600 (IL RAGNO) 2002: Alfa Romeo 156 1.9 Jtd LTD Edition (LA FULIGGINOSA)
Ciao a tutti! Lo sapevate che l'Arna fu la prima vettura ad essere immatricolata con una nuova procedura? Il 5 aprile del 1984 entrò in vigore un nuovo provvedimento del Ministero dei Trasporti per rendere più snelle le pratiche di immatricolazione con l'abolizione del foglio di via e la consegna di documenti e targhe entro 5 gg. dalla richiesta. Ebbene, a Milano, la prima vettura che usufruì di questa nuova procedura fu proprio un'ARNA.
Ciao a tutti! Lo sapevate che l'Arna fu la prima vettura ad essere immatricolata con una nuova procedura? Il 5 aprile del 1984 entrò in vigore un nuovo provvedimento del Ministero dei Trasporti per rendere più snelle le pratiche di immatricolazione con l'abolizione del foglio di via e la consegna di documenti e targhe entro 5 gg. dalla richiesta. Ebbene, a Milano, la prima vettura che usufruì di questa nuova procedura fu proprio un'ARNA.
Si sarebbe potuto coniare lo slogan "La nuova ARNA Batte in velocita' la burocrazia"!
...Notizia interessante, comunque!
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Sig.ra Ruocco, i suoi "cimeli" sono bellissimi e sono curioso di sapere cosa e chi rappresenta ognuno di essi.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Sig.ra Ruocco, i suoi "cimeli" sono bellissimi e sono curioso di sapere cosa e chi rappresenta ognuno di essi.
Già, m'incuriosisce, sulla prima immagine, uno spillo su sfondo giallo, che si vede appena. Cosi' sembrerebbe un distintivo di dirigente dell'epoca della guerra. Possibile?
Soddisfo subito la curiosità di GTV 2000 Si tratta di un distintivo gerarchico del 1945, e precisamente un distintivo per impiegati di prima categoria di 5^ e 6^ grado con qualifica di Capo Servizio, Vice Capo Servizio e assistente capo servizio. Naturalmente non è un originale ma una riproduzione di una serie di tre distintivi diversi che fu fatta fare nel 1995 (in serie limitata) dal signor Osellame, responsabile della Direzione Commerciale, nella quale era inquadrato l'Archivio Storico.
Soddisfo subito la curiosità di GTV 2000 Si tratta di un distintivo gerarchico del 1945, e precisamente un distintivo per impiegati di prima categoria di 5^ e 6^ grado con qualifica di Capo Servizio, Vice Capo Servizio e assistente capo servizio. Naturalmente non è un originale ma una riproduzione di una serie di tre distintivi diversi che fu fatta fare nel 1995 (in serie limitata) dal signor Osellame, responsabile della Direzione Commerciale, nella quale era inquadrato l'Archivio Storico.
Grazie, avevo visto bene. Se poi ne avanzasse uno da qualche parte, lo vedrei cosi' bene nella mia collezione...
Alfettun aveva chiesto informazioni su uno Spider denominato Beauté, una edizione in serie limitata per il mercato francese. Per ricordare la nascita della concessionaria Alfa Romeo in Francia, ecco alcune note storiche.
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Nel 1983, suL tetto della sede dell'Alfa Romeo France a Issy-les-Moulineaux fu esposta per quattro mesi un'Alfa 33 lunga 12 metri. Si trattava del più grande e pesante annuncio publicitario mai realizzato. Fu ideato dalla direzione markenting della consociata e realizzato dall'agenzia pubblicitaria Masius. Il risultato fu garantito in quanto davanti alla concessionaria transitavano ogni giorno qualcosa come 70.000 vetture. Una bella pubblicità....
A completamento delle informazioni sui distintivi gerarchici che facevano parte delle regole aziendali Alfa Romeo.
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BUONA DOMENICA A TUTTI!
Grazie Signora Ruocco. La tabella dei distintivi, l'aveva pubblicata in un Quadrifoglio anni fa, e l'ho inserita ad illustrazione del mio ultimo articolo. Ha pure la tabella 1941, per il confronto? Quella delle bici, invece, non la conoscevo.
x Gtv2000 Caro signor Patrick, sono spiacente ma la ricerca del comunicato del 1941 deve essere fatta in Archivio Storico, nel Fondo della Segreteria Generale.
Grazie Sig.ra Ruocco, grazie a lei molti possono scoprire un mondo Alfa Romeo che non è solo bielle, pistoni e numeri di telaio, ma anche queste pillole di storia, molto affascinanti, che suscitano molta curiosità.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
No, no ha mai prodotto frigoriferi. Nell'immediato dopoguerra, la metà degli impianti dello stabilimento del Portello era distrutto. La produzione di motori d'aviazione, autobus e delle splendide vetture che ormai tutto il mondo conosceva per le innumerevoli vittorie, era ferma. Fra le macerie, i lavoratori dell'Alfa si chiedevano che cosa sarebbe accaduto, ma il loro attaccamento all'azienda dimostrato proprio durante quel drammatico periodo della guerra, fece sì che l'Alfa Romeo potesse affrontare il nodo della riconversione. Dalla primavera del 1945 alla fine del 19456 si produsserto cucine elettriche, mobili metallici, infissi, tapparelle e saracinesche. Coinvolta come altre industrie nella seconda guerra mondiale, l'Alfa Romeo fu costretta a decentrare molti reparti strategici in luoghi più sicuri rispetto a Milano. Alla fine del mese di dicembre del 1942, la Direzione Progettazione ed Esperienze fu trasferita sul lago d'Ortta. Tra il 1943 e il 1945, a Vittuone fu stanziato il reparto motori, a Vanzago il reparto bulloneria, a Melzo la produzione ausiliaria, a Canegrate il reparto ingranaggi e, nelle grotte di Costozza, il reparto per la produzione di alberi motore. Ad Armeno, fu trasferito, dallo stabilimento di Pomigliano, il reparto aeronautico di cui era responsabile l'ingegner Raimondo Gatti il quale, in una intervista rilasciata al professor Duccio Bigazzi, il 28 maggio del 1985, così ricordò quell'avvenimento: [i]"Dalla Direzione dell'Alfa Romeo ricevetti l'ordine di portare i miei disegnatori in alta Italia. Poichè ad Orta non c'era più posto, mi fu data una fabbrica vuota di coltelleria , la Inuggi, di cui fui nominato sovraintendente. Al piano terra era stato trasferito da Milano il reparto di costruzioni sperimentali per preparare gli autocarri del dopoguerra. Al primo piano c'erano una trentina di disegnatori che avevo portato da Napoli e siccome era gente intelligente il mio servizio si chiamava "Servizio Progettazione Velivoli - SPV, il "V" di Velivoli è diventato Varie e allora abbiamo fatto cucine, mobili, infissi metallici e perfino un motoscafo da corsa".
Signora Elvira, ho la risposta dall'archivio storico circa il colore della Spider del 70, con pedaliera bassa, è nata, come dicevo io in color giallo prototipo, pertanto l'esistenza di tale colore coincide con la nascita della Seconda serie detta coda tronca.
Sono contento in quanto, mi si da conferma che quanto sostenessi fosse giusto, purtroppo, molti commissari sono poco preparati sullo spider, e dovrebbero meglio documentarsi.
In ogni caso la ringrazio per la sempre viva cordialità e disponibilità!
VIVA I MUTUR, VIVA AL TAJADEL AL RAGO' VIVA AGLI ALFA..TOTA LA VETA' 1983: Alfa Romeo Spider "veloce" 1600 (IL RAGNO) 2002: Alfa Romeo 156 1.9 Jtd LTD Edition (LA FULIGGINOSA)
Grazie Signora Ruocco per l'indicazione sui distintivi.
Per quanto riguarda la discussione sui frigoriferi, infatti, mi risulta che sia la pubblicità allegata a trarre in inganno.
La stessa domanda mi era stato fatta altre volte, ma si tratta solo di un nome commerciale per niente collegato all'Alfa Romeo.
Invece puo' capitare di trovare pubblicità degli anni 20 dove compaiono vari tipi di attrezzature per miniere ecc. che sono si' riferite a produzioni poco note dell'Alfa. In questo caso, il materiale di questo tipo non era altro che materiale d'origine americana Ingersoll-Rand distribuita in Italia dall'Alfa Romeo, un'attività rilevata da quella dell'Ing. Romeo prima ancora che acquistasse l'ALFA.
Signora Ruocco, se ha altre informazioni o documenti da aggiungere su questi aspetti, per quanto mi riguarda sono sempre benvenuti.
Caro Signor Patrick, purtroppo devo rimandarla ancora all'Archivio Storico. Esiste infatti un Album con immagini pubblicitarie del periodo 1910-1932, simili a quella che ha pubblicato qui e si riferiscono a trattori e motocompressori.
Autore Risposta: GIULIA SS Inserita il: 18/09/2006 22:37:04 Messaggio:
Signora Elvira mi puo' spiegare perche' all'Alfa tolsero lo sviluppo della 33 al centro sperimentazioni (BUSSO).Per farla sviluppare alla DELTA AUTO (CHITI).La quale non seppe trasformarla in una vettura vincente.Si vinse il mondiale nel 75 ma dopo il ritiro della MATRA e della MIRAGE.Quindi come pure nel 1977 senza alcun rivale.Non pensa che se fosse rimasta in Alfa sarebbe diventata una vettura invincibile? Grazie.
giulia ss
Autore Risposta: GIULIA SS Inserita il: 18/09/2006 22:41:50 Messaggio:
Mi scusi dimenticavo e la Formula 1 di Chiti che vergogna:povero Bruno ci spero'davvero
Buongiorno signora Ruocco: lei mi sa dire chi fu a disegnare di preciso del Centro Stile di Arese la linea della Nuova Giulietta ( 1977-85)? La trovo ancora oggi una linea fantastica e attuale..
Nel 1965 Giuseppe Busso, lamentando i ritardi dovuti ai problemi di nscita dell'Autodelta (la seconda edizione della TZ non aveva secondo Busso l'attenzione dovuta a causa dello sviluppo della GTA) propose all'ing. Orazio Satta di realizzare una vettura con motore posteriore, e gli fu concesso seppur con qualche scetticismo da parte di Satta dato l'entusiasmo e l'attenzione che i vertici dell'Alfa stavano dando al nuovo reparto corse che si era traferito a Settimo Milanese. Busso voleva realizzare una vettura con un motore posteriore 8 cilindri a V 2 litri, 4 assi a camme in testa con cambio a 6 marce che nella versione più spinta si sarebbe piazzata al vertice della categoria 2 litri ed interessare con le dovute modifiche anche i clienti sportivi. Busso riuscì a realizzare un prototipo di carrozzieria marciante grazie al solito motore 4 cilindri, in quanto l'8 cilindri (che in seguito sarebbe stato montato sulla Montreal)pur essendo a buon punto non era ancora ultimato. Il 14 gennaio del 1966 fu una ricorrenza molto triste per il signor Busso, il quale insieme a Sanesi e su ordine del presidente Giuseppe Luraghi, andò a Balocco a consegnare a Chiti la sua creatura come testimonia una foto pubblicata sul libro: Nel cuore dell'Alfa.
Per quanto riguarda la F1, riporto qui una dichiarazione dell'ing. Chiti: Alla domanda: I presidenti dell'Alfa Romeo che si succedettero al tempo delle GTA come vedevano le corse? Rispose: Anzitutto, chi ha creato lo sport all'Alfa Romeo è stato Luraghi: se non fosse stato per lui di GTA non se ne sarebbe nemmeno parlato. Anche con Cortesi ci trovammo molto bene: Capiva la necessità delle corse e ci assecondò. Con Massacesi , invece, anche se la GTA era ormai finita, fu una tragedia. E' vero che si ritrovò in mano la patata bollente della Formula Uno, nei cui confronti continuare era rischioso e smettere era negativo per l'immagine della casa, ma sbagliò tutto cessando la collaborazione con la Brabham. La cagegoria turismo volle poi eliminarla perchè sosteneva che costava troppo.
La nuova Giulietta presentata a Taormina nel 1977 fu progettata da Rudolf Hruska. Dal 12 maggio del 1975 L'ing. Hruska era a capo del Comitato Tecnico Gruppo Alfa Romeo. Ne facevano parte: Busso, Chirico, Chiti, Colucci, Garcea, Luraghi, Nicolis, Surace, Audisio, Celi e Hoffman. Il Comitato aveva il compito di proporre alla Direzione Generale, per l'approvazione dei Comitati Esecutivi dei Consigli di Amministrazione Aziendali, le caratteristiche della gamma ovvero i nuovi modelli, versioni, modifiche, e di attuare le decisioni dei predetti comitati in merito alla progettazione di nuovi modelli, versioni, modifiche. Quando fu presentata la Giulietta il direttore della Progettazione era Giuseppe Surace (nominato nel 1976) e il presidente dell'Alfa era Gaetano Cortesi. Il Centro Stile non esisteva ancora come denominazione e al periodo della progettazione della nuova Giulietta si trovava ancora al Portello. Nel 1981, nell'ambito della Direzione Impostazione e Programmazione, la progettazione carrozzeria si chiamò semplicemente Stile e fu affidata all'Arch. Ermanno Cressoni.
Autore Risposta: GIULIA SS Inserita il: 21/09/2006 21:31:38 Messaggio:
Grazie.Ho appena acquistato il libro di O.Orefici Carlo Chiti:Sinfonia ruggente.Trovato miracolosamente alla Libreria delll'automobile qui a Roma.Ho letto solo l'introduzione dove si conferma che fu uno sbaglio lasciare la Brabham anche da parte di Niki Lauda..La ringrazio,spero che come in questo caso lei mi possa far capire meglio la storia dell'ALFA.Grazie ancora.
A parte la "bibbia" di Fusi che ormai è introvabile, un catalogo abbastanza completo è quello edito da Automobilia : Afa Romeo catalogo ragionato. Per una consultazione più rapida, consiglio "Tutte le Alfa Romeo" il catalogo edito da editoriale Domus. Non credo esista un volume con l'aggiornamento degli ultimi modelli. Buon fine settimana a tutti!
Cari amici, il 30 settembre ha fatto un anno che ho lasciato l'Alfa Romeo. Devo dire che è volato anche grazie a voi che mi avete ospitata nel vostro Club e mi avete dato la possibilità di continuare in qualche modo un lavoro che mi ha dato tante soddisfazioni e continua a darmele. Questa è una foto che feci qualche anno fa in Archivio e mi fu scattata da un amico alfista. Sullo sfondo si intravede un quadro di Nicola Romeo che ha una storia. Molti anni fa, fui chiamata per dare un'occhiata a del materiale che doveva essere mandato al macero e che giaceva in un vecchio magazzino. Qualcuno tirò fuori quel quadro impolverato e si chiese "e chi è questo?" "E' Nicola Romeo" gli risposi e gli raccontai la storia..... Portai il quadro in ufficio, lo pulii per bene e da quel momento è sempre rimasto dove lo vedete ora. La cosa che mi colpì di quel quadro è che gli occhi di Nicola Romeo mi seguivano se mi spostavo. Non era solo un'impressione perchè questa sensazione mi è stata confermata da tutti quelli a cui facevo notare la cosa. Immagine: 62,35 KB
Ha fatto benissimo Alfina, TUTTI dovrebbero sapere chi era Nicola Romeo, nonchè Luraghi e tutti quelli (come Lei) che hanno dedicato la vita professionale per l'Alfa .
Sig.ra Elvira, riesce sempre ad emozionarmi quando scrive ... qualsiasi cosa. Lo sguardo "Giocondesco" di nicola Romeo è una chicca e ci fa capire quanto la sua passione per l'Alfa Romeo sia smisurata ed ineguagliabile. Riguardo al 30 settembre, si può dire che ha lasciato l'Alfa Romeo, ma non ha lasciato gli Alfisti, ne lor hanno lasciato lei, ne mai la lasceranno. I suoi ringraziamenti nei nostri confronti poi sono imbarazzanti, tanto è l'onore che ci fa della sua presenza. Ancora oggi mi sembra un sogno averla tra le nostre fila e spero di non deluderla mai, cerchiamo di fare il possibile per essere all'altezza, non riuscendoci sempre, ma miglioreremo. Ha così tante cose da insegnarci e non parlo solo di storia dell'Alfa Romeo, ma soprattutto l'amore per questo marchio. Nei prossimi giorni poi sveleremo l'ultima sorpresa
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Cara ALFINA, E' un immenso onore averla nello STAFF, la sua presenza mi ha reso ancor piu' orgoglioso di far parte di Alfasport. Sa' trasmettere le sue sensazioni e memorie colpendo direttamente al cuore (sportivo!). Grazie.
..Il 30 Settembre e' una data indimenticable pure per me: Compio gli anni! Signora Ruocco, ma quando organizziamo ancora una serata in compagnia?
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Signora Ruocco, curiosando su Internet, mi sono imbattuto in un modello sportivo dell'Alfa Romeo Brasiliana, la F.N.M. Il modello in questione si chiama "Furia" e possiede uno stile che richiama le Granturismo Italiane degli anni 70: A me ricorda vagamente la Dino 308GTb e ritrovo nella linea della fiancata la mano di Bertone:
Gia' che siamo in argomento, vorrei sapere se conosce la storia della F.N.M. e se qualche modello e' mai stato commercializzato (magari in piccola serie) in qualche paese Europeo.
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“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
I contatti tra Alfa Romeo e la Fabrica Nacional de Motores risalgono al 1952 quando, l'azienda brasiliana specializzata nella produzione di motori aeronautici, ottenne dall'Alfa la licenza di costruire autocarri Alfa Romeo. La collaborazione per la produzione di automobili è invece dei primi anni 60 con il modello 2000 (ci fu anche una versione coupè della 2000 che fu denominata Onca) , seguiti poi dal 2.150 e dal 2.300. Nel 1968, l'Alfa acquistò il pacchetto di maggiorana della Fabrica Nacional de Motores di Rio de Janeiro. Tale acquisto venne effettuato dall'Afa Romeo International, costituita nel corso del 1968, con sede in Lussemburgo. Gli stabilimenti della FNM disponevano di una superficie di 3.330.000 metri quadri di terreno e occupavano all'epoca circa 3.000 dipendenti. Gli autocarri costruiti su licenza Alfa Romeo della Fabrica Nacional de Motores rappresentavano il 75 per cento dell'intero parco di veicoli pesanti. La FNM produsse anche una vettura di 2.150 cmc. derivata dall'Alfa 2000. La 2150 restò sulla breccia solo per pochi anni. Nel 1974 fu sostituita da un modello tutto nuovo, la 2300, dotata di una meccanica di ancor maggior prestigio e di una carrozzeria più moderna. Di quest'ultima furono prodotte varie versioni fino al 1988. Per quanto riguarda il modello da competizione Furia, l'Alfa non c'entra e nemmeno Bertone. La versione stradale fu disegnata da Toni Bianco e montava il motore della 2.150. Nell'immagine della vista anteriore assomiglia parecchio alla Montreal. Nel prossimo numero del giornalino del Gruppo Anziani Alfa Romeo, sarà pubblicata una ricca testimonianza di un dipendente Alfa che ha vissuto un'esperinza lavorativa proprio alla FNM. Chiederò ai responsabili della redazione il permesso di riportarla in questo Forum. Buon weekend a tutti.
..Che dire..Grazie! Ovviamente le Sue risposte scatenano poi ancor maggiore curiosita'! Ho trovato le foto della "Onca", del 1967:
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..Diciamo che lo stile non corrisponde propriamente agli stilemi della Casa Madre!
..Chiudo con il logo del Sito Alfa Romeo Brasiliano!
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“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Nel prossimo numero del giornalino del Gruppo Anziani Alfa Romeo, sarà pubblicata una ricca testimonianza di un dipendente Alfa che ha vissuto un'esperinza lavorativa proprio alla FNM. Chiederò ai responsabili della redazione il permesso di riportarla in questo Forum.
Grazie di nuovo Signora Elvira. Sono interessatissimo alla testimonianza, specie in quanto andando avanti nel mio progetto di articoli sulla storia industriale Alfa, nel prossimo capitolo o quello successivo mi toccherà anche parlare della FNM...
Formulo fervidi auguri ad "Alfina" per il suo primo anno di pensione. Mentre Lei continua con piacere ad occuparsi di Alfa Romeo (e per noi è un grande onore poterla annoverare nelle nostre file), io ho iniziato il "count down" (almeno 7 anni per la pensione) in attesa di potermi finalmente dedicare più di quanto non faccia oggi a quello che per ora è solo un bellissimo hobby: l'automobilismo, in tutte le sue forme ed in particolare ovviamente l'alfismo (e "Alfasport")....... Mi unisco inoltre ai ringraziamenti dei colleghi per le storie che ci racconta e che leggo sempre con attenzione e interesse.
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
Gentilissima signora Elvira, dopo lunghe ricerche ho aggiunto alla mia "piccola" scuderia di Alfa Romeo (erano già in essere in garage una Giulia 1600 Nuova Super 1974 Giallo Piper,Alfa Spider 2.0 Ie 1991,Alfa 159 1.9 Mjet..)una stupenda 156 GTA Rosso Alfa 08/2002 uniprò 39500 km ancora coperta da garanzia estesa Alfa Romeo,acquistata da un signore della mia regione (Abruzzo)che ha un garage dei sogni con molte Alfa Speciali (SZ,Duetto osso di seppia,Alfetta GT,Giulia GT,e ultimamente una Montreal......un vero appassionato che doveva fare spazio in garage......per l'ultima arrivata....),volevo conoscere il numero delle 156 GTA prodotte,visto che dalle poche informazioni raccolte (tra concessionario,rivista IL Quadrifoglio del 2002,conoscenti ex dipendenti Alfa Romeo ora in pensione)sono riuscito a tirare fuori 2400 esemplari prodotti tra il 2002 e i primi mesi del 2003(poi la 156 GTA non è stata più prodotta,in quanto la 156 ha subito il Restyling del frontale e parte posteriore),complessivamente i 2400 esemplari dovrebbero essere ripartiti tra:156 GTA berlina,156 GTA berlina Selespeed,156 Sportwagon GTA e 156 Sportwagon GTA Selespeed,può confermarci questi dati (visto che altri possessori di 156 GTA qui sul forum cercavano lo stesso dato )? certo,la 156 GTA non è una Storica (sicuramente lo sarà in futuro per il motore,l'ultimo V6 prodotto in Arese),la curiosità è notevole. Grazie anticipatamente per la preziosa risposta. Giuseppe.
E' uscito il quarto episodio dell'appassionante Autobiografia della Sig.ra Ruocco, intitolato “Dal Portello ad Arese”, a cui e' abbinato un interessante articolo dal titolo “Le ragazze dell’Alfa Romeo”.
Sarebbe interessante allora, se possibile ovviamente, conoscere anche il numero di esemplari prodotti della 147 GTA e se quest'ultima è ancora in produzione. Se non lo è, quando è cessata la produzione? Grazie anticipatamente per l'eventuale risposta. 2.400 esemplari per la 156 GTA mi sembrano un buon numero considerando anche il prezzo.
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
la 147 GTA mi sembra che tra versione Selespeed e Manuale è stata prodotta in più esemplari della 156GTA,considera che 147GTA costava meno di 156GTA,e che,comunque,essendo una Euro 4 è ancora possibile immatricolarla,anche se dubito fortemente che sia ancora prodotta,immagino che le ultime sono uscite da Pomigliano prima del Restyling,come anche per 156GTA. 2400 esemplari totali (se è giusto il numero in mio possesso,attendiamo conferma)diviso le 4 versioni previste della 156GTA equivalgono a 600 unità berlina manuale,600 unità selespeed berlina,600 unità selespeed sportwagon,600 unità sportwagon manuale,non mi sembrano tanti pezzi..............considera che questo è un conto spannometrico,mi risulta che buona parte delle 156 GTA erano sportwagon (non a caso nei pochi annunci di vendita che trovi sulle riviste del settore di 156GTA berlina ne trovi pochissime rispetto alle sportwagon GTA)nella mia città (Pescara)di 156GTA oltre la mia non v'è traccia,a differenza di 147GTA,conosco 2 proprietari che la possiedono. sarebbe bello avere un quadro completo anche dei colori di ogni versione,poichè delle (ipotetiche)600 berlina chissà quante erano le rosse,grigie ecc....pochi pezzi di ogni colore e chissà quale la colorazione più rara (sicuro il rosso perlato). aspettiamo con ansia le notizie.
Gentilissima Signora Elvira ma perchè l'autodelta è nata a Feletto Umberto(UD) e non in un posto più vicino al Portello/Arese...è una cosa che non si trova da nessuna parte dicono solo che nasce ad Udine poi si trasferisce ma il perchè della scelta non viene mai spiegato
pur lasciando la risposta alla Signora Elvira, ti consiglio il libro "Autodelta", scritto da Gianni Chizzola e presentato nella sezione "libri" di questo forum qui:
E' uscito il quarto episodio dell'appassionante Autobiografia della Sig.ra Ruocco, intitolato “Dal Portello ad Arese”, a cui e' abbinato un interessante articolo dal titolo “Le ragazze dell’Alfa Romeo”.
fazz - Coordinatore Sezione Storica Club Alfa Sport
Sarò ripetitivo, ma vivere la storia dell'Alfa Romeo attraverso i ricordi della Sig.ra Ruocco è qualcosa che mi scuote e pur no navendo mai visto certi luoghi e persone, mi sembra di conoscerli. La storia dell'ingegnere nigeriano è al di fuori di ogni mia immaginazione. Sono affascinato anche dalla descrizione dei pavimenti, dei corridoi, dei lavabi del Portello, dai "trucchi" per mangiare un pasto caldo. Tra le tante frasi bellissime ce n'è una che mi ha colpito in particolare: "... Ricordo quei tempi, ed in particolare il mio lavoro al Portello, con una infinita nostalgia ma anche con la consapevolezza di aver vissuto un periodo bellissimo e irripetibile, anche per l’entusiasmo e le speranze della mia giovane età."
Come detto all'inizio, sono incuriosito dall'ingegnere nigeriano e dalla Direzione Assistenza Scuola (DIASS) ... può dirci qualcosa in più?
L'articolo sulle "ragazze dell'Alfa Romeo" credo sia unico nel suo genere e sembra più una poesia. Incredibile come la sensibilità femminile arrivi a far confezionare i grembiuli a proprio gusto. Ad un occhio distratto questo spaccato di vita Alfista può sembrare di secondaria importanza, ma la storia dell'Alfa Romeo è fatta anche di donne, anche se non ve n'è traccia nei tanti libri che si sono scritti e che si scrivono su questo bellissimo e amatissimo marchio. Ho colto nell'articolo anche una certa frustrazione per il mancato apprezzamento veros le donne da parte dell'azienda. Mi sembra di capire che l'Alfa Romeo è stat ed è un'azienda "maschilista", così come lo è la Fiat, a parere di Susanna Agnelli, o sbaglio?
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Gentile Signora Elvira, vorrei sapere gli anni di pubblicazione della rivista il Quadrifoglio. Nella mia documentazione ho sette fascicoli rilegati che comprendono gli anni dal 1966 al 1973 ed includono i numeri dall' 1 al 28. In seguito cosa venne pubblicato ? Grazie per la cortesia.
Mi unisco a Carlitos, definendo poetico il racconto sulle ragazze dell' Alfa Romeo: Ricordo che, gli anni '70, sono stati caratterizzati anche dalle prime grandi contestazioni femministe, che avevano gia' capito il mutato ruolo della Donna nella societa'; Non piu' casalinga e "regina del focolare", ma figura partecipe ed attiva nella realta' industriale del Paese. Che poi, se proprio vogliamo puntualizzare, le Donne sono state protagoniste gia' dal dopoguerra (e durante la stessa!) di questa realta' e, probabilmente, in misura piu' massiccia degli uomini, solo che e' sempre venuta a mancare quella considerazione e quel rispetto che le esponenti del gentil sesso meritavano, non foss'altro perche' a casa, per l' operaia, il lavoro non finiva di certo! Ora la situazione, nonostante rimanga qualcosa del vecchio retaggio "maschilista", si e' praticamente capovolta, almeno ad un certo livello.
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Cari amici, risponderò a tutte le vostre domande nei prossimi giorni. Purtroppo non ho potuto collegarmi per vari motivi. Ringrazio per i vostri apprezzamenti che m'incoraggiano a fare sempre meglio e di più. Mi scuso con chi dovrà attendere le risposte. Grazie e buon fine settimana a tutti.
Cari amici, un passaggio velocissimo per pubblicare una foto e fare un resoconto rapido della bella gita di sabato scorso organizzata dal Club dello Sci dell'Alfa Romeo. Siamo stati a Tirano, abbiamo visitato il Santuario e guardate cosa ho visto quando sono uscita dalla chiesa:
Immagine: 184,11 KB
andava anche veloce e ho fatto appena in tempo a scattare la foto. Dopo la visita al Santuario siamo andati a Teglio (1.200 metri) per l'ottimo pranzo in un ristorante tipico e dopo si è svolta la premiazione. Nella foto sotto sono con Carlo Biagi e Mario Tirone, responsabili e organizzatori delle attività del Club.
Pubblicato sul nostro forum a firma della Signora Ruocco un interessantissimo articolo dal titolo “Dietro le quinte dell’Alfa Romeo - L’importante ruolo di personaggi di secondo piano”, già pubblicato sul N. 8 della rivista Granturismo, con cui la Signora Ruocco concorre al premio giornalistico “Vittorio Fano” dell’AISA (Associazione Italiana per la Storia dell’Automobile).
Cari amici, un passaggio velocissimo per pubblicare una foto e fare un resoconto rapido della bella gita di sabato scorso organizzata dal Club dello Sci dell'Alfa Romeo. Siamo stati a Tirano, abbiamo visitato il Santuario e guardate cosa ho visto quando sono uscita dalla chiesa: Immagine: 184,11 KB
andava anche veloce e ho fatto appena in tempo a scattare la foto. Dopo la visita al Santuario siamo andati a Teglio (1.200 metri) per l'ottimo pranzo in un ristorante tipico e dopo si è svolta la premiazione. Nella foto sotto sono con Carlo Biagi e Mario Tirone, responsabili e organizzatori delle attività del Club.
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Gentilissima Signora Elvira, Tirano è il mio paesello natio. Seduto sulle panche in pietra che circondano il Santuario della Madonna, da bambino mi esaltavo al passare dell'auto che già allora rappresentava per me un mito: La Giulia In particolare d'estate (quando vi trascorrevo le vacanze) tutte le sere verso le 18,00 transitava una meravigliosa 1300 Super verde muschio "allestita in un certo modo" (cerchi in lega, volantino sportivo in pelle, antinebbia, griglie parasassi sui fari anteriori, scarico libero ed altre piccole cose tipicamente after market). Qualche hanno dopo è inutile che le dica cosa ha acquistato quel bambino.......
Caro signor Patrick, grazie per le sue parole. Anch'io voglio complimentarmi con Lei per il lungo e ben documentato articolo sull'ultimo numero di Het Klaverbladjie. Peccato che non conosco la lingua olandese... Un caro Saluto.
Mi dispiace ma non ho i dati di produzione delle versioni GTA di 156 e 147. Suggerisco di chiedere all'Archivio Storico. Nella gamma delle 156 c'erano questi colori:
1966 nr.1 1967 dal nr.2 al nr. 5 1968 dal nr.6 al nr. 9 1969 dal nr.10 al nr. 13 1970 dal nr.14 al nr. 17 1971 dal nr.18 al nr. 21 1972 dal nr.22 al nr. 25 1973 dal nr.26 al nr. 28
2^ edizione • Anno 1 – Numero 1 – Novembre/Dicembre 1983 • Anno 1 – Numero 2 – Gennaio/Febbraio 1984 • Anno 1 – Numero 3 – Marzo/Aprile 1984 • Anno 1 – Numero 4-5 – Maggio/Agosto 1984 • Anno 1 – Numero 6 – Settembre/Ottobre 1984 • Anno 2 – Numero 1 – Novembre/Dicembre 1984 • Anno 2 – Numero 2 – Gennaio/Marzo 1985 • Anno 2 – Numero 3 – Aprile/Giugno 1985 • Anno 2 – Numero 4 – Luglio/Settembre 1985 • Anno 2 – Numero 5 – Ottobre/Dicembre 1985 • Numero 11 – Gennaio/Marzo 1986 • Numero 12 – Aprile/Giugno 1986 • Numero 13 – Luglio/Settembre 1986 • Numero 14 – Ottobre/Dicembre 1986 • Numero 15 – Gennaio/Marzo 1987 • Numero 16 – Aprile/Giugno 1987 • Numero 17 – Luglio/Settembre 1987 • Numero 18 – Ottobre/Dicembre 1987 • Numero 20 – Aprile/Giugno 1988 • Numero 19 – Gennaio/Marzo 1988 • Numero 22 – Ottobre/Dicembre 1988 Numero 21 – Luglio/Settembre 1988 • Numero 23 – Gennaio/Marzo 1989 • Numero 24 – Aprile/ Giugno 1989 • Numero 25 – Luglio/Settembre 1989 • Numero 26 – Ottobre/Dicembre 1989 • Numero 27 – Gennaio/Marzo 1990 • Numero 28 – Aprile/Giugno 1990 • Numero 29 – Luglio/Settembre 1990 • Numero 30 – Ottobre/Dicembre 1990 • Numero 31 – Gennaio/Marzo 1991 • Numero 32 – Aprile/Giugno 1991 • Numero 33 – Luglio/Settembre 1991 • Numero 34 – Ottobre/Dicembre 1991 • Numero 35 – Aprile 1992 • Numero 36 – Luglio 1992 • Numero 37 – Settembre 1992 • Numero 38 – Dicembre 1992 • Numero 39 – Gennaio 1993 • Numero 40 – Marzo 1993 • Numero 41 – Maggio/Giugno 1993 • Numero 42 – Luglio/Agosto 1993 • Numero 43 – Settembre/Ottobre 1993 • Numero 44 – Ottobre 1993 – Numero Speciale • Numero 46 – Marzo/Aprile 1994 Numero 45 – Gennaio/Febbraio 1994 • Numero 47 – Giugno 1994 • Numero 48 – Luglio/Agosto 1994 . Numero 49 - Settembre/Ottonre 1994 • Numero 50 – Novembre/Dicembre 1994 • Numero 51 – Gennaio/Marzo 1995 • Numero 52 – Aprile/Giugno 1995 • Numero 53 – Luglio/Settembre 1995 • Numero 54 – Ottobre/Dicembre 1995 • Numero 55 – Marzo 1996 • Numero 56 – Giugno 1996 Numero 57 – Ottobre 1996 • Numero 58 – Dicembre 1996 • Numero 59 – Marzo 1997 • Numero 60 – Giugno 1997 • Numero 61 – ottobre 1997 (edizione speciale in inglese) • Numero 62 – Dicembre 1997 Numero 63 – Marzo 1998 • Numero 64 – Giugno 1998 • Numero 65 – Settembre 1998 (edizione speciale in inglese • Numero 66 – Aprile 1999 • Numero – 67 – Luglio 1999 • Numero 68 – Settembre 1999 • Numero 69 – Novembre 1999 • Numero 70 – Gennaio 2000 • Numero 71 – Marzo 2000 • Numero 72 – Maggio 2000 • Numero 73 – Luglio 2000 • Numero 74 – Settembre 2000 • Numero 75 – Novembre 2000 • Numero 76 – Gennaio 2001 • Numero 77 – Marzo 2001 • Numero 78 – Maggio 2001 • Numero 79 – Settembre 2001 • Numero 80 – Settembre 2001 • Numero 81 – Novembre 2001 • Numero 82 – Gennaio/Febbraio 2002 • Numero 83 - Marzo/Aprile 2002 • Numero 84 – Maggio/Giugno 2002
La nascita dell'Autodelta. Nel 1963, Carlo Chiti con l'amico Ludovico Chizzola che aveva conosciuto nel periodo in cui aveva lavorato in Ferrari, fonda l'Autodelta. I due avevano un passato da progettisti, Chiti aveva lavorato anche in Alfa Romeo prima di seguire in Ferrari l'amico Bizzarrini. In Alfa, in quel periodo, essendosi consolidata con il successo della Giulietta in tutte le versioni, era tornata la voglia di riprendere a correre. I progettisti (Satta e Busso) avevano relizzato la TZ, una vettura con telaio tubolare, con scocca realizzata dalla carrozzeria Zagato e con i gruppi meccanici della Giulia. Il presidente Luraghi pensò di affidare la produzione di una piccola serie di queste vetture ad un azienda esterna e la scelta cadde sull'Autodelta appena costituita a Udine, che si occupò anche della gestione sportiva. Dalla Tz, nacque la più competitiva TZ2 che segnò il prima passo dal Gran Turismo verso la Categoria Sport. Dalla TZ si passò alla GTA per correre nell'Europeo Turismo e, con i loro successi in tutto il mondo, L'Alfa Romeo tornò ad essere grande nelle gare per vetture derivate dalla produzione e pensò a guardare avanti. Per questo motivo si rese necessario l'ingresso del capitale dell'Alfa in Autodelta ed un avvicinamento della società di Udine all'Alfa Romeo di Milano. Dei due, solo Chiti si trasferì a Settimo Milanese, Chizzola rimase ad Udine e con suo fratello Gianni continuò a gestire la concessionaria Alfa Romeo.
ANNIVERSARI Nel mese di OTTOBRE 1936 entrò a far parte della progettazione Alfa Romeo l'ingegner WIFREDO P. RICART (nato a Barcellona il 15 maggio 1897 e morto nel 1974), come consulente per prove e temi tenici. Nel 1940, venne nominato con un nuovo contratto voluto dall'ing. Gobbato, consulente tecnico della Direzione Generale e divenne responsabile della direzione del Servizio Studi Speciali e dei Servizi della Progettazione, incarico che coprì fino al 31 marzo del 1945. Di seguito, riporto un breve e divertente ricordo dell'ing. Gian Paolo Garcéa pubblicato sul libro: La mia Alfa.
Attaccati alle maniglie per stare in piedi e non perdere l'equilibrio con gli scossoni del tram nr. 1 avevamo chiacchierato fitto fino allora. Poco prima della fermata di Via Domodossola,il signore che, seduto sulla panchetta longitudinale proprio davanti a noi, aveva continuato a leggere, abbassò e ripiegò il giornale che ci aveva celato il suo voto, si alzò e "Buona sera signori!" disse...."Oh, buona sera ingegnere!" rispondemmo in coro. Per il resto del percorso fino a piazza Firenze restammo silenziosi dedicandoci alla meditazione. Dopo aver cenato in centro Orazio (ndr. Orazio Satta Puliga) ed io eravamo saliti in tram per rientrare nelle nostre case: il discorso era caduto sul "catorcio" dicendone peste. Per al suo vezzo di esprimersi aulicamente, Orazio non chiamava "catenaccio" il famoso "ventotto cilindri" che l'ingegner Ricart stava progettando ma lo aveva battezzato "catorcio" o meglio "catorcio vendicatore" perchè prevedeva che tutto quello che invano Orazio segnalava sul disegno sarebbe certamente venuto al pettine in Sala Prova: tutti gli affronti subiti dalle buone regole di progettazione sarebbero stati vendicati. Durante le chiacchiere in tram non avevamo mai pronunciate le parole "ventotto cilindri" o "millecentouno*" . Quel signore le nostre chiacchiere le aveva sentite? Le aveva capite? Non lo sapremmo mai, poichè quel signore era l'ingegner Ricart e l'indomani si comportò come sempre. Ma?
ndr:* Motore 110I (del 1936-derivazione De Havilland) 4 cil. in linea inv., raffreddamento ad aria, diam. mm. 118, corsa mm. 140, cilindrata totale litri 6,1. potenze: a terra 120 CV - Decollo 130 CV
per pilota54. la stessa richiesta l'ho inviata anche al customercarefiat in agosto,ma ad oggi nessuna risposta,spero che il registro storico mi risponda..........ma ho dei seri dubbi,essendo,tra l'altro,la 147 GTA una Euro 4,è ancora presente nuova da immatricolare in giro per l'europa................
ndr:* Motore 1101 (del 1936-derivazione De Havilland) 4 cil. in linea inv., raffreddamento ad aria, diam. mm. 118, corsa mm. 140, cilindrata totale litri 6,1. potenze: a terra 120 CV - Decollo 130 CV
Grazie Signora Elvira per aver riprodotto qui questo gustosissimo passaggio del libro di G.P. Garcea.
Mi tocca pero', con tutto il rispetto, correggere la grafia del nome dell'Ing. Ricart che di nome faceva WIFREDO, anche se spesso viene riportato come WILFREDO.
D'altronde, il 1101, come scritto da Garcea, era un 28 cilindri progettato direttamente da Ricart, per cui la derivazone De Havilland temo che sia riferita ad un'altro motore d'aviazione Alfa. Dai dati da Lei riportati, penso che si tratti del 110.
Il 1101 invece aveva i 28 cilindri in 7 ranghi di 4 disposti radialmente, per una cilindrata totale di 50 litri circa. Era raffredato ad acqua e, a secondo delle versioni di compressori, ci si aspettava una potenza compresa tra i 2000 e 2500 CV. La distruzione per mano dei partigiani del deposito di Armeno, sul lago d'Orta, dove il reparto esperienze era sfollato impedi' la produzione della preserie di 20 untià, quasi pronta, e la sperimentazione della versione "turboalternativo" sviluppata dal Sig. Busso. Egli scrisse un'articolo su "La Manovella", se ricordo bene, dal titolo "Verso cieli tempestosi" dove pubblico' i pochi disegni rimasti.
E interessante notare come il Sig. Busso è rimasto sempre un sostenitore dell'Ing. Ricart, mentre i vari Garcea, Sanesi, ecc. hanno spesso espresso valutazioni molto dure.
Forse su questo aspetto, Lei che ha conosciuto cosi' bene il Sig. Busso e Sanesi, ce ne puo' dire di più? Hanno mai discusso di quelle valutazione in Sua presenza?
Complimenti gtv2000, anche i tuoi interventi sono MOLTO interessanti!! ..Aspetto con trepidazione la risposta della Signora Ruocco!
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
per la signora Elvira. lei ha conosciuto l'ing.Lucio Peronace?(ha lavorato in arese,ufficio direzione del personale). è andato via poco dopo la presentazione della 164 nel 1987. ho ancora modo di sentirlo telefonicamente,l'ho conosciuto nel 1994 a Milano,nel suo studio in viale Morgagni,e siamo tuttora amici. Guseppe.
X GTV2000 è stato un errore, mi ero accorta infatti ero entrata in modifica e mi sono distratta per le correzione di un pò di errori di battitura e quella L è rimasta, ora, come vede ho corretto anche la denominazione del motore: è il 110I
purtroppo non mi è possibile andare al Centro Stile venerdì pomeriggio e mi dispiace molto, ma ho un impegno "scolastico". Mi sono iscritta ad un corso di lingua spagnola. Sarà la prossima volta. Comunque grazie.
purtroppo non mi è possibile andare al Centro Stile venerdì pomeriggio e mi dispiace molto, ma ho un impegno "scolastico". Mi sono iscritta ad un corso di lingua spagnola. Sarà la prossima volta. Comunque grazie.
Ningun problema Senora "Ruoccos"!
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Torno al motore 1101 (mi scuso x aver fatto un copia/incolla sbagliato, ho scambiato la I x un 1) ora fornisco le informazioni giuste.
Il motore 1101 di Ricart è l'unico motore avio di totale concezione Alfa Romeo fin dall'inizio. Questo 28 cilindri cominciò a girare con una sola fila di 4 cilindri, a carburatori, il 19 luglio del 1941. Il motore completo, con compressore, iniziò le prove al banco il 3 gennaio del 1942, alla fine di quell'anno dava 2000 CV al banco. Nella notte tra il 17 e il 18 giugno le 20 serie di elementi pronti per il montaggio andarono distrutte in un incendio appiccato dai partigiani al deposito di Armeno sul lago d'Orta. Di quel motore è rimasto solo una pompa d'iniezione Spica e una ricca documentazione. Busso mi raccontò che alla fine del 1943 iniziarono a sviluppare una edizione compound di quel motore, con tre turbine accoppiate meccanicamente al riduttore e altre due in parallelo azionanti il primo dei due stadi centrifughi. Anche qui l'Alfa ha precorso i tempi perchè di motori compound avio a benzina si conosce solo il Wright Turbo Compound 18R-3350 (tre turbine collegate al motore) che negli anni 50 fu montato sul DC7 e sul Constellation. Questo motore è datato 1949-50. Busso aveva una grande considerazione di Ricart e l'ha manifestata in molte occasioni. Ricart aveva un buon rapporto anche con Orazio Satta e natualmente con Gobbato, due personaggi che Busso ha stimato molto. Pù di una volta mi disse che se queste tre persone avessero potuto collaborare insieme, sia pure con i reciproci condizionamenti, nell'Alfa Romeo degli anni del dopoguerra, ne avrebbero fatto la fortuna. Sanesi aveva dato un giudizio negativo sul prototipo da corsa 512, e Garcea aveva "bocciato" la Gazzella dicendo che tra questa e una normale vettura c'era la stessa differenza che c'è tra una locomotiva e una bicicletta.
x Giuseppe156GTAL'ho conosciuto solo di vista, aveva l'ufficio al 5^ piano del Centro Direzionale e spesso l'incontravo mentre uscivo dalla mensa e lui ci entrava per andare a mangiare sul soppalco a volte accompagnato da collaboratori. I direttori che stavano in quel piano usufruivano di un ascensore privato.
mi fà piacere che l'ha conosciuto,anche se solo di vista. è una persona alla quale "sorridono gli occhi" ancora oggi,quando ci incontriamo e parliamo di Alfa Romeo. tra le altre cose,mi ha donato diversi testi, mai pubblicati dalla stampa,tra i quali "Conoscere l'Alfa Romeo",e tutta una serie di altri preziosi volumi che conservo gelosamente con tanto di autografo e dedica. Giuseppe.
X Simo166 Grazie avrebbe fatto piacere anche a me, allora appuntamento per il prossimo anno, sempre ad ottobre. Il posto è belissimo e ci torno sempre volentieri. Qui sono nei pressi del Santuario di Tirano.
Conoscere L'Alfa Romeo è una pubblicazione del 1983 a cura della Direzione Sviluppo Organizzativo e Sistemi - Alfa Romeo S.p.A. con una prefazione di Ettore Massacesi. Non era in vendita. Più che un libro di storia è una guida molto utile per chi vuole conoscere il passato dell'Alfa Romeo e capire cosa è successo nel tempo almeno fino agli inizi degli anni '80.
verissimo,infatti è uno dei testi che preferisco consultare spesso,unitamente al mio ultimo acquisto "Nel cuore dell'Alfa" del sig.Giuseppe Busso,che lei ha avuto l'onore di conoscere di persona. L'ing.Lucio Peronace era molto amico del dott.Massacesi,non è da escludere che una delle prossime volte che vado per lavoro a Milano,ci possiamo incontrare con l'ing.L.Peronace,è una persona molto disponibile,e accetta sempre ben volentieri di parlare dell'Alfa Romeo. Giuseppe.
...Mi risulta che il Dott. Massacesi non fosse propriamente amato da tutti: Chiti in testa...
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
per cibus: questo non lo sò,però,anche se non amato da tutti,era una delle persone più importanti presenti in quel periodo ad Arese. e i problemi erano veramente grandi. Giuseppe.
Massacesi era sicuramente uno poco ferrato di automobili, magari migliore come relazioni sindacali. Ma sicuramente dopo Luraghi fu il diluvio............
i problemi erano molti,comunque buona parte erano di natura sindacale,poichè tra scioperi e manifestazioni varie le automobili venivano assemblate ..........no comment. Giuseppe.
Credo che la scarsa considerazione che Chiti nutriva nei confronti di Massacesi fosse principalmente legata alla scelta di quest' ultimo di rinunciare alle competizioni sportive che, come si sa, rappresentavano la Linfa Vitale della Marca del Biscione. Magari la Signora Ruocco puo' chiarire questo punto, dal momento che gli eventi, per cosi' dire, sono andati "in prescrizione".
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Mah......... di Massacesi si è detto che cmq si fidava troppo di gente che forse forse non era così tanto "esperta". Francamente credo che nel periodo in cui è tornata alla Formula 1 l'Alfa ne dovesse fare a meno. Altre erano le priorità. E la vettura non fu mai veramente competitiva ad alti livelli. Se poi Chiti si incavolò perchè, pur mantenendo le competizioni turismo (GTV6 vinse tanto nei primi anni '80, anche se non è una delle cose che di norma si sanno), Massacesi disse basta alla formula 1 mi dispiace per Chiti ma io sto dalla parte di Massacesi.
sono completamente d'accordo con te,infatti,tra le righe,ti ho scritto che i problemi erano altrove,chiamamolo anche Arna una fetta di questo problema.............. Giuseppe.
Alfa 156 GTA 250 CV Alfa 159 Mjet 150 CV Alfa Nuova Super 1.6 Alfa Spider 2.0 IE
Io ricordo solo che l' Alfa Romeo DEVE vivere di corse e deve a queste la propria eccellenza motoristico/telaistica nei modelli di grande serie.
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
buona parte della crisi Alfa Romeo era dovuta al fatto che offriva eccellenti motorizzazioni e soluzioni tecniche costose,rispetto alla concorrenza,a prezzi equivalenti,per vendere........purtroppo il mercato non recepiva i "plus" tecnologici offerti da Alfa Romeo sulle proprie vetture. basta pensare che quando è stata presentata l'Alfetta,la fiat aveva la 124 come concorrente.........e non aggiungo altro.........
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buona parte della crisi Alfa Romeo era dovuta al fatto che offriva eccellenti motorizzazioni e soluzioni tecniche costose,rispetto alla concorrenza,a prezzi equivalenti,per vendere........purtroppo il mercato non recepiva i "plus" tecnologici offerti da Alfa Romeo sulle proprie vetture. basta pensare che quando è stata presentata l'Alfetta,la fiat aveva la 124 come concorrente.........e non aggiungo altro.........
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Il probema dei costi industriali c' era sicuramente, anche se un' Alfetta costava comunque piu' di una BMW 520 a 6 cilindri ed i dati di vendita (in Italia!) premiavano nettamente la brillante berlina Milanese...
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
L'esperienza formula 1 fu uno sfracello in termini di perdita di denaro che andava semmai speso altrove. Sul fatto che i costi industriali siano stati elevatissimi nessuno lo nega, anzi.........
Fatto sta che a quel tempo le Alfa si vendevano, sicuramente con meno difficoltà di ora se guardiamo alla fascia alta. Anche se il prezzo dell'Alfetta era superiore a quello della BMW (dove cmq pagavi anche il contagiri........)
Sarebbe stato bello se foste venuti al Raduno di Gropparello, la scorsa primavera: Quello che tu chiami "sfracello", fu tale, probabilmente, perche' si decise di interrompere lo sviluppo della vettura: Come ci disse Pierluigi Corbari, allora Direttore Sportivo nella massima formula, Alla Ferrari ci vollero 4 stagioni per far vincere Schumacher e, di contro, in quegli anni si assistette ad un radicale cambio di regolamenti ogni anno; Non sto qui ad elencare la frenetica evoluzione che interesso' la F1 di quegli anni, ma il motore 12 cilindri a V progettato da Chiti, si rivelo' subito molto competitivo, al punto tale da spaventare il management Ferrari....Tirate poi voi le conclusioni sui motivi che portarono al ritiro dalla massima formula. Senza voler screditare l 'operato del Dott. Massacesi, dico solo che di Luraghi ce ne' stato uno solo e, se volete conoscere gli interessanti retroscena della situazione politico/industriale del tempo, Vi invito a leggere il libro di Rinaldo Gianola: "Luraghi: L'uomo che invento' la Giulietta".
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Carissimi, mi inserisco in questa discussione. Ettore Massacesi, più che esperto e appassionato di automobili era un esperto di organizzazione aziendale e problemi del lavoro. Insieme a Corrado Innocenti (amministratore delegato) si insiediò ai vertici dell'Alfa Romeo il 30 maggio 1978 annunciando che avrebbero portato in pareggio il bilancio in rosso nel giro di quattro anni,ma non fu così, anzi portarono l'Alfa Romeo nelle mani della Fiat alla fine del 1986. La gestione Massacesi-Innocenti va ricordata come la gestione dei piani di settore, dei piani decennali non mantenuti, di numerose consulenze, di nuove direzioni e organigrammi che portarono ad un futuro sempre più incerto e a perdite sempre più ingenti. Il 16 novembre del 1986, Giuseppe Luraghi in una lunga intervista a Franco Guidi sull'Avanti!, a proposito della gestione del periodo Massacesi dichiarava: "Chi rileggerà cosa veniva propalato dai responsabili per cercare di giustificare le gravi perdite dell'ultimo decennio (assai superiori a quelle apparenti) circa una eccessiva capacità produttiva degli impianti, può ora sapere come in realtà stavano le cose. Mentre l'Alfa continuava a produrre vetture di 15 anni fa e a realizzare attività per coprire parzialmente le perdite, in un esigente settore in grande movimento, Bmw, Audi, Volvo, Mercedes, ecc. provvedevano a progettare e produrre vetture sempre più avanzate e rafforzavano le strutture commerciali e di assistenza". Alla domanda: Ha rimpianti per quello che l'Alfa Romeo avrebbe potuto essere e non è stata negli ultimi 20 anni?, rispondeva: "Ho passato molti anni lavorando intensamente, ottimamente coadiuvato da collaboratori competenti, responsabili, orgogliosi della loro opera che ha portato l'Alfa dopo i disastri della guerra, al Nord e a Sud, da impresa artigiana semidistrutta nel settore delle automobili ad impresa industriale economicamente sana, e con un prestigio gestionale e tecnologico invidiato. Naturalmente il rimpianto di quei tempi difficili ma operosi è grande e ad essi si aggiunge il dolore di assistere all'ammainabandiera, all'avvio al tramonto dell'Alfa. Dico il tramonto, perchè penso che malgrado la buona volontà della Fiat di rispettare il marchio, la lunga esperienza mi insegna che i tempi, le situazioni, gli uomini cambiano ed inevitabilmente col passare degli anni i programmi si adeguano alle tecnologie più congeniali ed alle esigenze economiche dei gruppi gestori." Luraghi ricorda poi che trent'anni prima, alla scomparsa di Vincenzo Lancia, il presidente della Fiat era Valletta mentre lui era direttore generale della Finmeccanica. Ci furono molti incontri tra i due nei quali si ipotizzò una importante ristrutturazione dell'industria automobilistica italiana che avrebbe valorizzato le capacità tecniche dei tre costruttori: La Fiat si sarebbe occupata della produzione di vetture in grande serie, l'Alfa avrebbe prodotto vetture con caratteristiche sportive e la Lancia vetture di prestigio. Ma alla dirittura finale, Valletta comunicò che i suoi collaboratori lo avevano sconsigliato perchè la Fiat non poteva rinunciare a nessuno di questi settori. E con queste parole chiude l'intervista: "Devo aggiungere che allora il professor Valletta valutava favorevolmente un'attività libera dell'Alfa Romeo, a varie riprese mi disse che se l'Alfa non ci fosse stata, sarebbe stato bene crearla, perchè bisognava evitare alla Fiat le accuse di monopolista nel settore auto. Ecco come il tempo rovescia convincimenti e decisioni"
Grazie per la(come sempre!) preziosa testimonianza Signora Ruocco, buon fine settimana!
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
in quel periodo l'Alfa Romeo aveva più di un problema,incluso quello sindacale,che invece di aiutare l'azienda a risollevarsi la continuava ad affossare,poi è arrivata la Fiat e ha smembrato tutto con lo scempio che abbiamo sotto gli occhi di una Arese praticamente rappresentata solo dal museo e dal centro stile. Che peccato. Giuseppe.
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La Sig.ra Ruocco ha sintetizzato molto bene i problemi dell'Alfa Romeo di quegli anni, che sono tanti e diversificati e vanno analizzati sia singolarmente che in un contesto generale. L'equazione "secca" che porta alla conclusione che ogni modello che usciva dalle fabbriche costava di più di quel che si vendeva, non dice molto.
Riguardo alla figura di Luraghi, mi sono espresso più volte nei suoi confronti e per me è un simbolo dell'Alfa Romeo, ma anche come capitano d'industria e per di più statle.
Per l'avventura dell'Alfa Romeo in F1, come dice Cibus, presente come me al raduno di Gropparello e quindi alla conferenza di Giacomelli, Corbari e della Sig.ra Ruocco, fu disastrosa sia per circostanze sfortunate, sia perchè non si può pretendere di vincere dopo pochi anni di attività (dato che l'Alfa mancava da oltre 30 anni dalla categoria), mollando tutto all'improvviso (vedi l'esperienza Ferrari di questi ultimi anni, 20 anni di digiuno e primo titolo dopo ben 5 anni di Schumacker ... ma vedi anche la serie di insuccessi BMW e MERCEDES). Certo è difficile dire qui tutto quello che si è detto in quel raduno, ma sono venuti alla luce tanti di quegli episodi sonosciuti anche agli esperti. Anche in questo caso è difficile stabilire cosa e quanto abbia concorso all'insuccesso dell'Alfa nella F1 di quegli anni. Di sicuro l'Alfa dava fastidio alla Ferrari, marchio dello stesso Gruppo automobilistico. Credo però che se si fosse insistito e magari vinto, la storia dell'Alfa Romeo sarebbe stata molto diversa ...
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Sarebbe stato bello se foste venuti al Raduno di Gropparello, la scorsa primavera: Quello che tu chiami "sfracello", fu tale, probabilmente, perche' si decise di interrompere lo sviluppo della vettura:Senza voler screditare l 'operato del Dott. Massacesi, dico solo che di Luraghi ce ne' stato uno solo e, se volete conoscere gli interessanti retroscena della situazione politico/industriale del tempo, Vi invito a leggere il libro di Rinaldo Gianola: "Luraghi: L'uomo che invento' la Giulietta".
Credo che alla fine si capisca bene che io ho detto sfracello per sintetizzare. E' altresì chiaro che tu non puoi metterti in una impresa se non hai le spalle grosse abbastanza per arginare anche l'eventuale fallimento. L'Alfa, da quel che ne so e l'idea che mi sono fatto, le spalle così grosse non le aveva. Fiat oggi ci dimostra di come per certi aspetti non le abbia oggi neppure lei....... ed allora è meglio NON iniziare a percorrere una strada che costa soldi se non si ha la certezza di poterla percorrere tutta, anche se accidentata. Chiti oggi viene considerato come un grande, ma le sue beghe le ha fatte e originate anche lui, come tutti gli uomini la storia di norma li colora con vena buonista...... ma forse a conoscerlo o a valutare i risultati di ogni uomo come se fosse ancora con noi ne uscirebbe un quadro diverso.
Consiglio anche io quel volume, che ho comprato fra i primi. Riguardo i retroscena purtroppo li sento direttamente da una persona che era informata dai fatti, e che so essere lieto della riabilitazione giusta del Dott. Luraghi (visto che ne ha sposato la figlia).
Elvira sicuramente ha capito a chi mi riferisco, dato che ci siamo trovati tutti assieme diverse volte in occasione di manifestazioni.
Chiti oggi viene considerato come un grande, ma le sue beghe le ha fatte e originate anche lui, come tutti gli uomini la storia di norma li colora con vena buonista...... ma forse a conoscerlo o a valutare i risultati di ogni uomo come se fosse ancora con noi ne uscirebbe un quadro diverso.[/quote]
..Si potrebbero chiedere lumi al management della Subaru, che cosa ne pensano dell' operato TECNICO del progettista Pistoiese:: io preferierei riferirmi alle persone per cio' che hanno prodotto globalmente e non solamente per qualche scelta o atteggiamento sbagliato possano aver(inevitabilmente, dato che nessuno e' perfetto) avuto durante la loro esistenza; Riferendomi al Dott. Massacesi, non ho screditato l' uomo, ho fatto solo riferimento a cio' che ha (o non ha) prodotto all' interno dell' azienda Alfa Romeo. Dell 'Ing. Chiti, e delle sue INDUBBIE capacita' tecniche, se ne parlera' sempre, del Dott. Massacesi rimarra' solo il fatto di essere stato l 'ultimo Presidente dell' Alfa Romeo.
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Si, so di chi parli e credo di aver capito chi sei. Una volta mi scrivesti che che nelle mie risposte agli Alfisti ero veloce quanto una 33! E' cosi?
Bhè dai ti aiuto un po'........ (cmq verissimo, è un piacere ritrovarti!)...... diciamo che una certa persona che ha curato il Museo a suo tempo (oramai scomparso) aveva un cognome che è spesso il mio nickname.
Citazione:Messaggio inserito da cibus [br ..Si potrebbero chiedere lumi al management della Subaru, che cosa ne pensano dell' operato TECNICO del progettista Pistoiese:: io preferierei riferirmi alle persone per cio' che hanno prodotto globalmente e non solamente per qualche scelta o atteggiamento sbagliato possano aver(inevitabilmente, dato che nessuno e' perfetto) avuto durante la loro esistenza; Riferendomi al Dott. Massacesi, non ho screditato l' uomo, ho fatto solo riferimento a cio' che ha (o non ha) prodotto all' interno dell' azienda Alfa Romeo. Dell 'Ing. Chiti, e delle sue INDUBBIE capacita' tecniche, se ne parlera' sempre, del Dott. Massacesi rimarra' solo il fatto di essere stato l 'ultimo Presidente dell' Alfa Romeo.
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Mah sai.......... io credo invece che la valutazione debba essere complessiva. Perchè tu comunque a un lettore devi dare non certo la tua SOLA opinione, ma devi semmai dargli dei dati non necessariamente positivi..... poi lui si farà la sua idea. Spesso su Alfa ci son stati lati oscuri....... si sono avuti solo recentemente rivalutazioni di persone che erano cadute nell'oblio a vantaggio di altri, magari + politici e meno capaci. Se io ti dico "Dott. Sala" tu non sai chi sia........ ma sicuramente è una validissima persona che + di altri meriterebbe di avere i suoi quarti d'ora di celebrazione. Chiti è l'Autodelta........ l'Autodelta non ha sempre proposto successi. L'Autodelta ha curato anche l'allestimento di vetture di serie che non possiamo definire delle gran macchine sotto tutti i punti di vista. Queste cose vanno dette........ poi che posti sulla bilancia i lati positivi e quelli negativi la bilancia penda da una parte ok, ma quantomeno uno i due piatti li vede pieni quanto devono essere pieni.
Citazione:Messaggio inserito da cibus [br ..Si potrebbero chiedere lumi al management della Subaru, che cosa ne pensano dell' operato TECNICO del progettista Pistoiese:: io preferierei riferirmi alle persone per cio' che hanno prodotto globalmente e non solamente per qualche scelta o atteggiamento sbagliato possano aver(inevitabilmente, dato che nessuno e' perfetto) avuto durante la loro esistenza; Riferendomi al Dott. Massacesi, non ho screditato l' uomo, ho fatto solo riferimento a cio' che ha (o non ha) prodotto all' interno dell' azienda Alfa Romeo. Dell 'Ing. Chiti, e delle sue INDUBBIE capacita' tecniche, se ne parlera' sempre, del Dott. Massacesi rimarra' solo il fatto di essere stato l 'ultimo Presidente dell' Alfa Romeo.
“L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Mah sai.......... io credo invece che la valutazione debba essere complessiva. Perchè tu comunque a un lettore devi dare non certo la tua SOLA opinione, ma devi semmai dargli dei dati non necessariamente positivi..... poi lui si farà la sua idea. Spesso su Alfa ci son stati lati oscuri....... si sono avuti solo recentemente rivalutazioni di persone che erano cadute nell'oblio a vantaggio di altri, magari + politici e meno capaci. Se io ti dico "Dott. Sala" tu non sai chi sia........ ma sicuramente è una validissima persona che + di altri meriterebbe di avere i suoi quarti d'ora di celebrazione. Chiti è l'Autodelta........ l'Autodelta non ha sempre proposto successi. L'Autodelta ha curato anche l'allestimento di vetture di serie che non possiamo definire delle gran macchine sotto tutti i punti di vista. Queste cose vanno dette........ poi che posti sulla bilancia i lati positivi e quelli negativi la bilancia penda da una parte ok, ma quantomeno uno i due piatti li vede pieni quanto devono essere pieni.
Qui non ci sono ne lettori, ne professori (ad eccezione della Sig.ra Ruocco che è un'autorità nel campo dell'Alfa Romeo), in quanto questo è un forum dove ognuno esprime la sua opinione sui dati, come sui personaggi che hanno fatto la storia dell'Alfa Romeo. I fatti possono essere solo interpretati (anche da chi li ha vissuti), perchè nessuno può dire come siano andate effettivamente le cose. Basta leggere i tanti libri scritti sull'Alfa Romeo, per rendersi conto che gli autori (spesso protagonisti diretti) dicono cose nettamente in contrasto tra loro, criticando o elogiando il tale Tecnico o Dirigente a scapito di altri e viceversa.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Non capisco il senso del tuo intervento, carlitos. Per me lettore è chiunque legga. E francamente credo che chiunque legga abbia un cervello per poter dare poi semmai la PROPRIA personale opinione basandosi su certi fatti. Chiaro che se mancano i fatti, che nessuno gli dice, l'opinione se la può fare ma "incompleta". E' + culturale un forum in cui vi sono dei dati, e la maggior parte possibile, che un libro "di parte" ovvero sicuramente "viziato" anche in senso positivo dalla opinione di chi scrive. Almeno, a mia opinione.
Carlitos semplicemente vuole dire che l'autore di un testo,racconta, secondo la propria personale opinione,un fatto o descrive un personaggio in un modo magari non completamente corretto,e io condivido in pieno questa sua impressione. è vero che più testi parlano dello stesso personaggio esprimendosi in modi (e termini)completamente differenti. in ogni caso (è una mia personale opinione)ognuno interpreta le cose come preferisce interpretarle,in ogni caso,la verità raccontata dai testi và sempre presa con le dovute attenzioni,a prescindere dall'argomento trattato. Giuseppe.
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Leo, mi riferisco a questa tua frase indirizzata all’intervento di Cibu, che esprimeva delle sue opinioni su Massacesi e Chiti.: “Perchè tu comunque a un lettore devi dare non certo la tua SOLA opinione, ma devi semmai dargli dei dati non necessariamente positivi..... poi lui si farà la sua idea.” I fatti qui "non ci sono", tu hai espresso delle tue opinioni, come me, Cibus, la Sig.ra Ruocco, ecc., rifacendoti (come gli altri) a testimonianze più o meno dirette e su libri e articoli vari. D’altronde quando si parla di certi argomenti è difficile stabilire come siano andate effettivamente le cose, Luraghi esprimeva una sua opinione, così come suo genero Sala, Busso, Massacesi, Corbari, Giacomelli, Chiti e spesso ciò che dicevano o dicono è in contraddizione con quello detto dagli altri, addirittura sulla paternità di alcune vetture si è in disaccordo.
Riguardo alla “bontà” di un forum, dipende da tanti fattori, soprattutto da chi lo frequenta e da chi lo modera. Ogni libro o articolo è “di parte”, anche se parte da un dato comune. Ogni Tecnico, come ogni Pilota, Dirigente ritiene di essere il migliore e di dire la verità. Purtroppo non possiamo fare dei confronti diretti tra Busso e Chiti, così come tra Luraghi e Massacesi e in ogni caso sarebbero opinioni (autorevoli), ma che non si possono basare su delle carte.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
x Alfina. Le ho inviato per PM una richiesta di delucidazione rispetto ad un numero di telaio Alfa Romeo Duetto. Nel qual caso fossi troppo impaziente mi scuso fin d'ora,capisco che la mole di domande che le vengono rivolte sia grande. Se invece, non l'avesse ricevuto o non si occupa piu' di questi dati, mi potrebbe cortesemente indirizzare dove fare questa richiesta?
X massimoru Ho rcevuto il messaggio ma non sono riuscita a rispondere nel forum dei messaggi privati perchè mi segnala un errore. Lo faccio qui. Deve indirizzare la richiesta all'Archivio Storico Alfa Romeo, segnalando il numero di telaio in modo che si possa efettuare la ricerca sul registro delle immatricolazioni di quel modello. Un cordiale saluto e buon inizio di settimana a tutti.
Leo, mi riferisco a questa tua frase indirizzata all’intervento di Cibu, che esprimeva delle sue opinioni su Massacesi e Chiti.: “Perchè tu comunque a un lettore devi dare non certo la tua SOLA opinione, ma devi semmai dargli dei dati non necessariamente positivi..... poi lui si farà la sua idea.” I fatti qui "non ci sono", tu hai espresso delle tue opinioni, come me, Cibus, la Sig.ra Ruocco, ecc., rifacendoti (come gli altri) a testimonianze più o meno dirette e su libri e articoli vari.
Grazie della risposta, ma saremmo ot. Nel caso continuiamo in privato.
Carlitos semplicemente vuole dire che l'autore di un testo,racconta, secondo la propria personale opinione,un fatto o descrive un personaggio in un modo magari non completamente corretto,e io condivido in pieno questa sua impressione. è vero che più testi parlano dello stesso personaggio esprimendosi in modi (e termini)completamente differenti. in ogni caso (è una mia personale opinione)ognuno interpreta le cose come preferisce interpretarle,in ogni caso,la verità raccontata dai testi và sempre presa con le dovute attenzioni,a prescindere dall'argomento trattato. Giuseppe.
Non vedo quanta differenza ci sia da quanto ho scritto io.
tu hai scritto: Per me lettore è chiunque legga. E francamente credo che chiunque legga abbia un cervello per poter dare poi semmai la PROPRIA personale opinione basandosi su certi fatti. Chiaro che se mancano i fatti, che nessuno gli dice, l'opinione se la può fare ma "incompleta". E' + culturale un forum in cui vi sono dei dati, e la maggior parte possibile, che un libro "di parte" ovvero sicuramente "viziato" anche in senso positivo dalla opinione di chi scrive. Almeno, a mia opinione. chiunque legge (è normale cha ha un cervello per leggere)legge ciò che scrivi,e da come lo scrivi o da come lo vuoi scrivere un fatto viene interpretato in una maniera piuttosto che in una altra. non tutti conoscono la storia dell'Alfa Romeo e dei suoi personaggi,quindi le decine di libere interpretazioni scritte sui testi,lasciano supporre che ognuno ha il "proprio" modo di vedere un problema,o un personaggio o un evento,e lascia al lettore una interpretazione non chiara. Giuseppe.
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Leo, mi riferisco a questa tua frase indirizzata all’intervento di Cibu, che esprimeva delle sue opinioni su Massacesi e Chiti.: “Perchè tu comunque a un lettore devi dare non certo la tua SOLA opinione, ma devi semmai dargli dei dati non necessariamente positivi..... poi lui si farà la sua idea.” I fatti qui "non ci sono", tu hai espresso delle tue opinioni, come me, Cibus, la Sig.ra Ruocco, ecc., rifacendoti (come gli altri) a testimonianze più o meno dirette e su libri e articoli vari.
Grazie della risposta, ma saremmo ot. Nel caso continuiamo in privato.
Infatti, siamo Off-topic, quindi chiudiamo qui la discussione. Questo topic è dedicato alla Sig.ra Ruocco e serve per porle delle domande. Ovviamente ognuno è libero di aggiungere, rettificare o dare risposte come in tutti forum esistenti.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Carissimi, sto cambiando gestore, finalmente sono riuscita a liberarmi di Tiscali con cui ho avuto un'infinità di problemi. Per una 15na di giorni non sarò presente nel Forum ma mi terrò in contatto telefonico con il Presidente. Un caro saluto a tutti.
ex Alfasud ex Alfetta 2.0 '84 ex 156 1.8 T.S. Pack Sport 145 1.4 T.S. L 156 2.0 JTS GT 1300 Junior '74 147 1.9 JTD
JTS PROUD OWNER
Autore Risposta: GIULIA SS Inserita il: 08/11/2006 21:24:05 Messaggio:
Sig.Elvira devo farle queste domanda:Perche Massaccesi pago' le turbine kkk ben tre volte il loro valore (800.000.000 di lire)in quanto non riusciva ad averle ufficialmente,sapendo che poi l'Alfa sarebbe per forza di cose comunque uscita dalla Formula 1? E ancora perche' affido' la gestione F1 a Pavanello togliendola a Chiti che era infinitamente di livello superiore? Non mi parli dei costi perche' non dimentichiamo che l'Alfa aveva la Marlboro come sponsor.Altra mossa sbagliata fu quella di prendere Andretti ormai vecchio pagandolo una montagna di soldi e lasciare libero un De Cesaris che cominciava ad andare veramente forte.Ma chi c'era dietro a tutto questo la F. . .T.?
buon giorno e piacere di avervi "scoperto" un saluto a tutti.
non ho trovato una sezione dedicata alle presentazioni e così ho deciso di farla qui approfittando anche dell'occasione per fare qualche domanda.
Io sono Alessandro appassionato di auto ed affascinato dall'alfaromeo. mai posseduto un alfa, e nella mia vita ne ho guidato solo una.
Signora Elvira, è un piacere scriverle, porle delle domande e, spero, leggere le sue risposte.
1° domanda: mi può riassumere brevemente, senza fare riferimenti ad auto ed a vittorie, la storia del "reparto corse" Alfaromeo dal 1963, ovvero dalla costituzione della Auto-Delta S.n.c alla trasformazione in Autodelta S.p.A nel 1964 alla Alfa Corse nel 1986 fino ad arrivare alla "situazione" attuale? In particolare sono interessato a conoscere le evoluzioni societarie (costituzioni, acquisizioni, cessioni, liquidazioni) ed i rapporti di gruppo, oltre alle attività che venivano svolte. Vorrei sapere, inoltre, il marchio, i brevetti e le opere d'ingengo create e "sviluppate", dal 1963 fino alla fine (se fine c'è stata) dell' Autodelta di Chiti, oggi a chi appartengono.
2° domanda: Oggi il "reparto corse" Alfaromeo qual'è? come si chiama?, é una società? una divisione? una S.B.U.? a chi appartiene? di cosa si occupa? gestisce solo le auto "Turismo" o sviluppa? proggetta? vende? se si ... cosa? per chi?
Buonasera. Rsponderò a queste domande appena avrò ricevuto a linea ADSL. Ora ho preso in prestito il PC di mia sorella solo per un saluto. A presto, spero.
Mi permetterei di rispondere al momento io alle domande n. 2 e n.3, anche perchè mi coinvolgono direttamente nella qualità di responsabile sezione sport.
Domanda n.2: Oggi l'lAlfa Romeo non ha un proprio reparto corse, ma corre nel WTCC da "casa ufficiale" iscritta al campionato attraverso il team "NTechnology", gestito da Mauro e Monica Sipsz.
Questo team ha fatto correre prima le 155 (come "Nordauto") e poi le 156, queste ultime per per nove anni, dal 1998 al 2006, prima nel campionato italiano, poi nel campionato europeo e infine nel campionato mondiale. Fino al 2005 ha usufruito di buoni finanziamenti della "casa madre", mentre quest'anno i finanziamenti sono stati drasticamente ridotti in quanto la 156 non è più in produzione e quindi l'Alfa Romeo ha ritenuto di considerare il 2006 un anno di transizione in attesa di schierare la 147. Pur in assenza di significativi finanziamenti della casa madre, Augusto Farfus, pilota ufficiale della 156 WTCC è in testa, per un punto, al campionato del mondo prima dell'ultimo appuntamento (Macau 18-19 novembre). E' infine il caso di precisare che Fiat Auto, in precedenza co-proprietaria della stessa NTechnology (e in questa veste era in grado di finanziare direttamente il team), all'inizio del 2006 (o alla fine del 2005 ma è lo stesso) è uscita dalla società, "portando con sè" una parte degli stabilimenti.
Nel 2007 potrebbero essere affidate ancora alla NTechnology 2 Alfa 147 WTCC, ma ancora non c'è nessun comunicato ufficiale.
Domanda n.3: la "Autodelta UK", non ha niente a che vedere con la "storica" Autodelta squadra corse, a suo tempo gestita dall'ing. Chiti. Si tratta invece di una struttura, con sede in Inghilterra, che effettua elaborazioni (peraltro di buon livello) di vetture Alfa Romeo.
Il marchio autentico "Autodelta" fu rispolverato (in abbianamento a quello della NTechnology) un paio di anni fa per la gestione delle 156 nell'ETCC, mentre oggi non viene più utilizzato dalla squadra corse.
Spero di essere stato esauriente.
Ovviamente la sig.ra "Alfina" potrà aggiungere eventuali altre notizie e/o correggere eventuali miei errori.
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
Mi permetterei di rispondere al momento io alle domande n. 2 e n.3, anche perchè mi coinvolgono direttamente nella qualità di responsabile sezione sport.
Domanda n.2: Oggi l'lAlfa Romeo non ha un proprio reparto corse, ma corre nel WTCC da "casa ufficiale" iscritta al campionato attraverso il team "NTechnology", gestito da Mauro e Monica Sipsz.
Questo team ha fatto correre prima le 155 (come "Nordauto") e poi le 156, queste ultime per per nove anni, dal 1998 al 2006, prima nel campionato italiano, poi nel campionato europeo e infine nel campionato mondiale. Fino al 2005 ha usufruito di buoni finanziamenti della "casa madre", mentre quest'anno i finanziamenti sono stati drasticamente ridotti in quanto la 156 non è più in produzione e quindi l'Alfa Romeo ha ritenuto di considerare il 2006 un anno di transizione in attesa di schierare la 147. Pur in assenza di significativi finanziamenti della casa madre, Augusto Farfus, pilota ufficiale della 156 WTCC è in testa, per un punto, al campionato del mondo prima dell'ultimo appuntamento (Macau 18-19 novembre). E' infine il caso di precisare che Fiat Auto, in precedenza co-proprietaria della stessa NTechnology (e in questa veste era in grado di finanziare direttamente il team), all'inizio del 2006 (o alla fine del 2005 ma è lo stesso) è uscita dalla società, "portando con sè" una parte degli stabilimenti.
Nel 2007 potrebbero essere affidate ancora alla NTechnology 2 Alfa 147 WTCC, ma ancora non c'è nessun comunicato ufficiale.
Il marchio autentico "Autodelta" fu rispolverato (in abbianamento a quello della NTechnology) un paio di anni fa per la gestione delle 156 nell'ETCC, mentre oggi non viene più utilizzato dalla squadra corse.
Spero di essere stato esauriente.
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
ok, grazie per le risposte. Aspetto con ansia le altre risposte da parte della Sig.ra Ruocco.
allora, riassumo per vedere se ho capito bene:
1) Oggi l'Alfaromeo (intesa come SBU di Fiat) non ha un reparto corse cioè non ha una struttura interna finalizzata allo sviluppo delle auto da corsa ed alla pertecipazione a competizioni.
2) Finanzia (senza partecipazioni societarie), quindi probabilmente sponsorizzando, la NTeknology.
se quanto ho capito è giusto, mi vengono un' altro paio di domande:
1) chi sviluppa le auto da corsa della NTeknology???? preparatori, ingengnieri, collaudatori della stessa NTeknology o anche personale Alfaromeo??? (FIAT-Alfaromeo)
Citazione:Messaggio inserito da Alyx111s ok, grazie per le risposte. Aspetto con ansia le altre risposte da parte della Sig.ra Ruocco.
allora, riassumo per vedere se ho capito bene:
1) Oggi l'Alfaromeo (intesa come SBU di Fiat) non ha un reparto corse cioè non ha una struttura interna finalizzata allo sviluppo delle auto da corsa ed alla pertecipazione a competizioni.
2) Finanzia (senza partecipazioni societarie), quindi probabilmente sponsorizzando, la NTeknology.
se quanto ho capito è giusto, mi vengono un' altro paio di domande:
1) chi sviluppa le auto da corsa della NTeknology???? preparatori, ingengnieri, collaudatori della stessa NTeknology o anche personale Alfaromeo??? (FIAT-Alfaromeo)
2) il marchio autodelta oggi a chi appartiene???
grazie ciao
Mi intrometto anche io e rispondo a qualche domanda.
Nel 2001 il reparto corse del Gruppo Fiat fu ceduto alla N-Technology (40% Mauro Sipzs, 40% Andrea de Adamich, 20% Fiat), con validità fino al 2008. Nel corso di quest'anno è terminato anzitempo questo accordo (di cui non conosco i dettagli precisi) e dal 2007 l'Alfa Romeo dovrebbe tornare ad avere un suo reparto corse e schierare due 147 JTD nel WTCC. Si parla anche di altre vetture affidate a Team privati, ma il programma sportivo, che doveva essere noto al Salone di Parigi, ancora non è stato pubblicato.
Citazione:Messaggio inserito da Alyx111s ok, grazie per le risposte. Aspetto con ansia le altre risposte da parte della Sig.ra Ruocco.
allora, riassumo per vedere se ho capito bene:
1) Oggi l'Alfaromeo (intesa come SBU di Fiat) non ha un reparto corse cioè non ha una struttura interna finalizzata allo sviluppo delle auto da corsa ed alla pertecipazione a competizioni.
2) Finanzia (senza partecipazioni societarie), quindi probabilmente sponsorizzando, la NTeknology.
se quanto ho capito è giusto, mi vengono un' altro paio di domande:
1) chi sviluppa le auto da corsa della NTeknology???? preparatori, ingengnieri, collaudatori della stessa NTeknology o anche personale Alfaromeo??? (FIAT-Alfaromeo)
2) il marchio autodelta oggi a chi appartiene???
grazie ciao
Mi intrometto anche io e rispondo a qualche domanda.
Nel 2001 il reparto corse del Gruppo Fiat fu ceduto alla N-Technology (40% Mauro Sipzs, 40% Andrea de Adamich, 20% Fiat), con validità fino al 2008. Nel corso di quest'anno è terminato anzitempo questo accordo (di cui non conosco i dettagli precisi) e dal 2007 l'Alfa Romeo dovrebbe tornare ad avere un suo reparto corse e schierare due 147 JTD nel WTCC. Si parla anche di altre vetture affidate a Team privati, ma il programma sportivo, che doveva essere noto al Salone di Parigi, ancora non è stato pubblicato.
bella notizia. Giuseppe.
Alfa 156 GTA 250 CV Alfa 159 Mjet 150 CV Alfa Nuova Super 1.6 Alfa Spider 2.0 IE
Mi intrometto anche io e rispondo a qualche domanda.
Nel 2001 il reparto corse del Gruppo Fiat fu ceduto alla N-Technology (40% Mauro Sipzs, 40% Andrea de Adamich, 20% Fiat), con validità fino al 2008. Nel corso di quest'anno è terminato anzitempo questo accordo (di cui non conosco i dettagli precisi) e dal 2007 l'Alfa Romeo dovrebbe tornare ad avere un suo reparto corse e schierare due 147 JTD nel WTCC. Si parla anche di altre vetture affidate a Team privati, ma il programma sportivo, che doveva essere noto al Salone di Parigi, ancora non è stato pubblicato.
Beh, allora andiamo con ordine e raccontiamo tutta la storia della NTechnology. La Nordauto corse, grossa struttura diretta da Mauro Sipsz, nasce nel 1991 con base operativa a Cremona per la preparazione e la gestione in pista di vetture Alfa Romeo. Negli anni '90 gestisce (affiancandosi all'Alfa Corse) diverse Alfa 155, che corrono in tutto il mondo, vincendo gare e campionati. Dal 1997 (dopo la chiusura dell'Alfa Corse a fine 1996 anche a seguito della cocente sconfitta nell'ITC, all'ultima gara), diventa l'unica struttura che fa correre ufficialmente vetture Alfa Romeo. Nel 1998 e 1999 vince il campionato italiano superturismo con la 156 e Giovanardi.
Sull'onda di tali successi nel 2001 viene ridenominata NTechnology. Per citare quanto si legge sul loro sito: nel corso degli anni si è quindi passati dal semplice concetto di “team” a quello di “struttura tecnica ed operativa all’avanguardia in grado di realizzare e gestire vetture e programmi sportivi da competizione”. La struttura dispone di capannoni, uffici, attrezzature e strumenti per la costruzione di pezzi speciali per le competizioni, banchi prova, nonchè ingegneri, tecnici specializzati nelle competizioni, quadri, impiegati e operai specializzati, per un personale globale che se non sbaglio è arrivato fino a un massimo di 180 dipendenti.
Nel frattempo nella compagine sociale entra Fiat Auto, in modo tale che non è più uno "sponsor", ma finanzia direttamente il team e i relativi programmi, che sono in tutto e per tutto "ufficiali". Fiat Auto porta in dote gli stabilimenti di Chivasso (con relativa pista di prova), che si aggiungono alla struttura di Cremona. In pratica (e la sig.ra Ruocco potrà confermarlo), si tratta dei vecchi stabilimenti Alfa Corse e Abarth-Lancia Corse. Dal 2001 al 2003 vengono vinti ben 5 titoli europei (2001 Giovanardi e Alfa 156, 2002 Giovanardi e Alfa 156, 2003 Tarquini) che si aggiungono ai titoli marche e piloti del 2000 (purtroppo non riconosciuti ufficialmente dalla FIA). Nel 2004 e 2005 i titoli (2004 europei e 2005 mondiali) come noto vengono vinti dalla Bmw, che si avvantaggia di una norma tecnica introdotta già nel 2003 che "regala" ai 6 cilindri ben 500 giri-motore (9.000 invece degli 8.500 concessi ai 4 cilindri).
Quest'anno avviene il noto "divorzio", Fiat Auto esce dalla compagine sociale e si riprende lo stabilimento di Chivasso e una parte dei dipendenti.
L'anno prossimo tuttavia 2 delle 6 147 che dovrebbero partecipare al WTCC (4 TS e 2 JTD) potrebbero essere ancora gestite dalla NTechnology.
Questo è tutto quello che so io.
Marchio Autodelta Su questo quesito risponderà la sig.ra Ruocco (come pure sulla storia del reparto corse dal 1963 al 1996) ma personalmente ritengo che appartenga e apparterrà sempre alla casa Alfa Romeo che ne farà l'utilizzo che riterrà opportuno.
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
nel 1996,l'ultima gara del ITC,praticamente l'Alfa Romeo aveva in mano il titolo,con Opel in 2a posizione con le Calibra,la mercedes ha letteralmente buttato fuori traiettoria le 155 ,togliendo una meritatissima vittoria alla Alfa Corse,sembrava (gara in giappone)che le mercedes si stavano giocando il titolo al posto delle Opel (in quella gara,ampiamente surclassate dalle Alfa)......ricordo benissimo questa gara (l'ho registrata in VHS)....... comunque nel team Alfa Corse 1996,c'èra tutto il personale abarth utilizzato dal 1987 al 1992 (6 vittorie consecutive con Delta nel mondiale Rally,primato ad oggi ancora battuto da nessuna casa)in Lancia (ing.Pianta,Limone ecc...)uniti ad uomini Alfa Corse...........poi c'è qualcuno che considera la 155 una Tempra,alla faccia,vinceva le gare mondiali........la 75 (invece)non ha mai vinto nulla e viene tuttora venerata..........e Alfa Corse sulla 75 aveva speso un patrimonio per farla correre,con risultati =0. Giuseppe.
Alfa 156 GTA 250 CV Alfa 159 Mjet 150 CV Alfa Nuova Super 1.6 Alfa Spider 2.0 IE
Le vittorie nelle corse non dipendono solo dalla bontà delle vetture, ma anche dai soldi spesi, dall'organizzazione del team, influenza "politica", regolamenti, piloti, ecc.. E poi non serve fare la classifica dell'Alfa migliore in base al numero di vittorie, troppe sono le variabili che influiscono sui risultati, comprese le tamponate .
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Bisogna ammettere però che l'Alfa 75 è nata già obsoleta. Era una Giulietta modificata nel muso e nella coda, quindi pur essendo uscita nel 1985 era un'auto tecnologicamente degli anni '70. Ciò perchè non c'erano più fondi per investire su nuovi telai e nuovi motori, come tutti sappiamo.
Tale caratteristica di base la penalizzò notevolmente anche nelle versioni preparate. Infatti la 75 turbo che disputò il mondiale turismo 1987, pur sfruttando tutte le pieghe del regolamento e pur godendo di finanziamenti Fiat (già l'Alfa era stata acquisita) non fu mai competitiva con le Bmw M3 e le Ford Sierra Cosworth. Il 1987 alla fine risultò l'annus horribilis dell'Alfa nelle competizioni.
La 75 poi riuscì a vincere qualcosa nei campionati nazionali (anche nei rallies) in versione GR.a e GR.N e in qualche rally francese. Poi vinse due giri d'Italia in versione IMSA. Tali ultime vittorie peraltro furono agevolate dal fatto che non c'erano avversari di notevole spessore e al giro d'Italia ricordiamo che la vettura fu guidata da "mostri sacri" dell'automobilismo da corsa come ad esempio Patrese e Biasion........
La 75 fu l'ultima Alfa a trazione posteriore (di grande produzione) e l'ultima Alfa prima del nuovo corso Fiat e viene ricordata soprattutto per tali motivi. Come vettura da corsa non ebbe effettivamente un grande successo.
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
Le vittorie nelle corse non dipendono solo dalla bontà delle vetture, ma anche dai soldi spesi, dall'organizzazione del team, influenza "politica", regolamenti, piloti, ecc.. E poi non serve fare la classifica dell'Alfa migliore in base al numero di vittorie, troppe sono le variabili che influiscono sui risultati, comprese le tamponate .
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
le tamponate arrivavano perchè le 75 non riuscivano a staccare le Bmw.....le 155 non venivano tamponate perchè non riuscivano a starle dietro..............Giovanardi nel 1997 con la 155 Nordauto le suonava alla nuovissima serie 3 appena presentata Bmw Ufficiale....non dimentichiamolo.... Giuseppe.
Alfa 156 GTA 250 CV Alfa 159 Mjet 150 CV Alfa Nuova Super 1.6 Alfa Spider 2.0 IE
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
E' improponibile secondo me il paragone tra la 75 e la 155, io ho avuto entrambe le macchine e mentre una da piacere di guida (75) l'altra me personalmente non ha mai dato grandi soddisfazioni, mio padre aveva la dedra e come comportamento non era molto diversa dalla 155. Le mie sono delle impressioni personali, non sono ne un pilota ne un collaudatore.
per simo166: io passai dalla 75 Twin Spark (1989)dotata di Clima e Abs alla 155 1.8 16V Twin Spark con pack sport(1996) (ruote da 16",interni recaro ecc..),la 155 andava di più e consumava un buon 10% in meno,ma la differenza principale era rappresentata dai freni (eccellenti su 155,pessimi su 75)tenuta di strada (eccellente su 155,discreta su 75)e abitabilità (inesistente su 75,ottima su 155),per non parlare dell'impianto elettrico alfa 75 (stendiamo un velo pietoso)........sarà stata anche una ottima auto,ma la mia era piena di difetti,invece la 155 era perfetta,mai avuto nessun problema (eccetto scricchiolii vari interni). dalle prove su strada sia di automobilismo che di quattroruote,a parità di motorizzazione puoi verificare che 155 era più veloce e più economica della 75,quindi non era la mia impressione. Giuseppe.
Alfa 156 GTA 250 CV Alfa 159 Mjet 150 CV Alfa Nuova Super 1.6 Alfa Spider 2.0 IE
buon giorno e piacere di avervi "scoperto" un saluto a tutti.
non ho trovato una sezione dedicata alle presentazioni e così ho deciso di farla qui approfittando anche dell'occasione per fare qualche domanda.
Io sono Alessandro appassionato di auto ed affascinato dall'alfaromeo. mai posseduto un alfa, e nella mia vita ne ho guidato solo una.
Signora Elvira, è un piacere scriverle, porle delle domande e, spero, leggere le sue risposte.
1° domanda: mi può riassumere brevemente, senza fare riferimenti ad auto ed a vittorie, la storia del "reparto corse" Alfaromeo dal 1963, ovvero dalla costituzione della Auto-Delta S.n.c alla trasformazione in Autodelta S.p.A nel 1964 alla Alfa Corse nel 1986 fino ad arrivare alla "situazione" attuale? In particolare sono interessato a conoscere le evoluzioni societarie (costituzioni, acquisizioni, cessioni, liquidazioni) ed i rapporti di gruppo, oltre alle attività che venivano svolte. Vorrei sapere, inoltre, il marchio, i brevetti e le opere d'ingengo create e "sviluppate", dal 1963 fino alla fine (se fine c'è stata) dell' Autodelta di Chiti, oggi a chi appartengono.
2° domanda: Oggi il "reparto corse" Alfaromeo qual'è? come si chiama?, é una società? una divisione? una S.B.U.? a chi appartiene? di cosa si occupa? gestisce solo le auto "Turismo" o sviluppa? proggetta? vende? se si ... cosa? per chi?
Ragazzi, a Roma il 26 novembre si terrà un evento assolutamente fantastico! Il Museo delle auto della Polizia di Stato esporrà al Pincio le sue vetture più belle e...al loro fianco ci saranno le nostre!
Sul sito http://www.speedsportlife.com/photopost/showgallery.php?cat=749 relativo al raduno di Pebble Beach negli Stati Uniti, ho visto queste immagini relative ad alcune Alfa Romeo. Questa mi è sconosciuta: mentre questa dovrebbe essere un clamoroso falso, l'unica esistente è al museo di Arese..l'altro modello denominato PR (passo ridotto) è andato distrutto a Monza durante le prove con Sanesi...
Qualcuno ne sa di più?
ex Alfasud Ti 1.3 3P ex 33 1.3 S Sport Wagon ex 33 1.3 IE Sport Wagon
Lo Spider 6C3000CM non è un falso, o quantomeno ha un telaio perfettamente originale.
Si tratta in origine del coupé Colli #1361 00125 con cui Kling/Klenk corsero la Mille Miglia 1953, poi ando' a Le Mans con Fangio/Marimon. Ritirata entrambe le volte.
Dopo fu venduta a Jo Bonnier che si trovava stretto nella carrozzeria chiusa e, in seguito ad un incidente in gara, la fece ricarrozzare da Zagato.
L'osservazione delle foto d'epoca e quelle nello stato odierno fa comunque nascere qualche dubbio sull'autenticità della carrozzeria in quanto molti dettagli sono diversi, per cui deve essere stata almeno parzialmente ricostruita.
Ho letto con molto interesse, e molta difficoltà, tutte le pagine relative alla vita reale o prensunta tale delle 3000CM, dopo il ritiro dalle corse. Anzi affascinante, qualcosa avevo letto sul libro di Bianchi Anderloni, Disco Volante, ma è un libro che ti prende più per le foto di quelle carrozzerie mozzafiato. Di storia ce nè poca, qualche corsa andata male, ma molta vita mondana successivamente. Il fascino di un'Alfa con simili curve è da "calendario". PS.Bellissime anche le foto per me inedite in bianco e nero delle officine di preparazione dei dischi volanti. Ma dove andate a prenderle???
ex Alfasud Ti 1.3 3P ex 33 1.3 S Sport Wagon ex 33 1.3 IE Sport Wagon
ambulancedriver, concordo che la discussione sia difficile da seguire col senno di poi, anche perché sul più bello il sito del forum è andato in tilt, e qualche pagina non è mai stata ripristinata. Poi chiaramente quando alcuni specialisti tentano di smistare le storie di vetture spesso intercambiate (Disco 2 e 3 litri, 3000 CM, 3000PR , spider "Rezzaghi" più i vari falsi in giro), certo che gli interventi possono togliere qualcosa alla "fluidità" della discussione.
Concordo al 100% sul libro di Bianchi Anderloni. Ho il massimo rispetto per la persona, che ho incontrato ad un anno della morte, ma quel libro per certi versi sa di occasione persa, a mio avviso.
Poi per le fonti di documenti, diciamo che sono molto più al mio posto qui che non quando si discute delle Alfa odierne . Quelle foto dell'officina dei Dischi sono tratte dal film Schell sulla Mille Miglia 1953. Si scarsa qualità ma di altissima rilevanza storica quel ritaglio di giornale col coupé Colli di Bonnier incidentato a Helsinki.
Hai ragione la storia di queste vetture (3000CM) meritrebbero solo loro un libro, e che diventi un libro definitivo, e dalla documentazione, ritagli di giornale, foto sbiadite ecc. di materiale da mettere insieme ce ne sarebbe. Aspettiamo che qualche appassionato si cimenti in questa monografia. Tornando sulla disco volante: al pensiero che la spider fianchi stretti sia in un museo francese è come se avessero rubato la Gioconda un seconda volta!
ex Alfasud Ti 1.3 3P ex 33 1.3 S Sport Wagon ex 33 1.3 IE Sport Wagon
Rispettabile Signora Elvira! I'm very interesting information about Alfa-Maserati project V10 Engine in early '90. Its true, that was built some engines, and coupe, spider, competizione prototipo? And I'm readed in web, that was build L4 2.0 TS 16 valves engine based on classic ALFA twin cam for 164 project.
Essendo la Signora Ruocco impedita dai problemi informatici, m'intrometto per dare qualche elemento a max_pershin, se ho capito bene.
Max, I guess you are enquiring about the Group C prototype, powered by a Ferrari derivative V12, albeit it was initially thought to use a version of the Alfa V10 F1-procar engine.
The car was developped among other by Ignazio Lunetta, later track engineer of Jean Alesi by Ferrari. It used an endurance version of the Ferrari F1 V12 engine.
The best source I know about the car, but maybe there are more accessible ones, is in Japanese!
Here is the link to a discussion where you find scans of the Japanese article and, below, a rough english translation. Note that teh server seems quite slow, but it should work:
Another project as a V10 engine planned for road use, of which prototpes were built indeed, I seem to remember under supervison of Ing. Piccone and Chirico. It never went beyond the prototype stade, but the engines were built and test run. Some pictures of that engine were published by Ing. Chirico in an Auto Tecnica magazine around 2001.
The 16V head for the classic Alfanord engine is, I guess, one of the three research experimental heads preented by Ing. Surace at the 1987 Turin Motor show. One was a 3-valve twin spark, a second was a classic twin spark with 2-stroke type vacuum valve, the third was a 4-valve. The 3-valve twin spark was seemingly the best compromise, according to an interview Ing. Surace gave to me a few years ago.
Scusate ragazzi, se veramente non ce la fate a capire l'inglese, ditelo che vedro' di mettere pure la traduzione in italiano.
During the first years of Alfa Lancia (Mr. Razelli as CEO) there were also rumors about a 10cyl. to be fitted in a coupè in joint with Maserati. I suppose it's the same of the V10 Procar engine. Another story is the car that you can see in Arese, in the gallery between Museo and the Centro Direzionale.
nel numero di Auto D'Epoca in edicola,c'è un bel servizio sulla 164 Pro Car e sul 10 cilindri alfa romeo del 1990......se vi può interessare. Giuseppe.
Alfa 156 GTA 250 CV Alfa 159 Mjet 150 CV Alfa Nuova Super 1.6 Alfa Spider 2.0 IE
During the first years of Alfa Lancia (Mr. Razelli as CEO) there were also rumors about a 10cyl. to be fitted in a coupè in joint with Maserati. I suppose it's the same of the V10 Procar engine. Another story is the car that you can see in Arese, in the gallery between Museo and the Centro Direzionale.
I'm not sure at all there was any parenthood between the F1/endurance/Procar V10 and the project for a high performance coupé.
In Chirico's article there's no mention of the ex-Alfa Corse engine. Yet there are pictures of the project and, if I recall well, some power output charts or other related diagrams. More than rumours, thus.
Carissimi, sono sempre senza adsl e vi scrivo dal pc di mia sorella per lasciarvi un saluto. Le cose con Telecom vanno per le lunghe e sono molto arrabbiata. Purtroppo non posso apporfittare oltre e devo salutarvi..recupererò..promesso! Buona settimana a tutti!
Salve! Sono ancora senza Adsl, stamattina ho saputo che dovrei avere la linea il 23 dicembre. Sarà il mio regalo di Natale!!! Auguro una bella settimana a tutti voi. A presto
Nell'attesa che venga ripristinata la linea alla Sig.ra Ruocco, potete leggere il suo ultimo articolo dedicato ai 30 anni di vita del museo Storico Alfa Romeo di Arese. IL MUSEO DELL’ALFA ROMEO STA PER COMPIERE TRENT’ANNI
Come sempre, un meraviglioso ed emozionante articolo, un'inedito spaccato di vita Alfista, una di quelle storie fantastiche, fuori dal tempo, fatte da personaggi che in qualche modo sono stati toccati dalla leggenda (reale) dell'Alfa Romeo. La poesia della Sig.ra Anna Maria Pradel Rabino lascia senza parole e proietta il lettore in un iaggio fantastico al di fuori del tempo e dello spazio. Rimane difficile credere che sia stata scritta per un ... Museo.
Ancora grazie Sig.ra Ruocco per questi meravigliosi regali che ci dona. Mi chiedo spesso come sarebbe stata la storia dell'automobilismo senza l'Alfa Romeo, così come mi chiedo, senza riuscire mai a darmi una risposta, come faccia questo marchio a suscitare una passione sconfinata in tutto il mondo, da quasi un secolo a questa parte ... eppure la meccanica non è un opinione.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
L'attesa della linea ADSL è sicuramente ricompensata dallo splendido articolo che ci ha "regalato"!
Resto sempre affascinato dalla sua capacità di trasmettere emozioni, sembra di essere con lei davanti ad un magico portagioie da cui estrae di volta in volta una perla Alfista e di cogliere ogni suo riflesso grazie alle sue parole...
Non conoscevo che fosse stata dedicata una poesia al Museo, evidentemente lo spirito e la passione Alfista riescono a penetrare anche in chi fosse digiuno di auto, ma che per fortuna ha un animo sensibile. Anche se non è più con noi, Grazie alla signora Anna Maria per la splendida poesia...
Un caro saluto a tutti e un messaggio per il Presidente: Le riviste e la targa sono arrivate a destinazione ieri. Mille grazie a tutti voi che siete sempre così gentili con me. A presto!
leggere i suoi articoli e' sempre un'emozione per il nostro cuore...sportivo.
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...Bellissima la poesia e toccante il motivo da cui si e' tratta l'ispirazione...
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Complimenti per l'articolo e per la poesia, è veramente toccante.
Penso che questo sia il luogo più adatto, Gent.ma Sig.ra Ruocco, quando potrà rispondere, potrebbe dirmi la famosa frase completa di Consalvo Sanesi “… un’Alfa perdona sempre, dovunque, chiunque…”. Ci terrei molto a metterla come firma, Grazie in anticipo.
Un augurio sincero di buone feste a una delle più grandi Alfiste della storia da Piazzone.
Buon Natale e felice Anno Nuovo Signora Ruocco!
"Si racconta che Henry Ford si togliesse il cappello quando vedeva un’Alfa Romeo e che Enzo Ferrari, il giorno che è riuscito a battere le auto del Biscione abbia pianto come un bambino..."
Ex Alfetta 1.8 blu '72 dal '78 al '91 Ex Alfa 75 1.8Turbo America nera '90 dal '00 al '03 Giulia 1750 GT grigia '69 dal 1985 Alfa 75 2.0TS Bianco-argento '91 dal 29/07/2006!!! Piazzone '77
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Cara Sig.ra Ruocco, nelle sue foto il rosso abbonda sempre, dal Rosso Alfa al Rosso Natale.
Le Auguro un sereno Natale e felice anno nuovo (nonchè la linea ADSL funzionante) ... spero sempre insieme a noi Alfisti. Il 12 dicembre dle 2005 è stato pubblicato su questo sito il suo primo articolo, da allora ne sono seguiti molti altri, sempre più belli. Prosegua, è il più bel regalo che un appassionato Alfista possa ricevere
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Con lei al nostro fianco il nuovo anno sarà sicuramente molto interessante e passionale . Auguroni!
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
ciao,sono salvo dalla Sicilia sono un nuovo socio,volevo sapere se la mia Alfa 75 TB anno 86 rientra come auto d'epoca x usufruire dello sconto bollo
Salvatore
Ciao Salvo55, benvenuto!..Forse ti conviene andare sul Topic della "75", anche se ti posso dire che, nella tua regione(a differenza della Lombardia, per esempio), il pagamento del bollo ridotto e' legato all' iscrizione all' ASI. Prova comqnue a chiedere agli uffici della Motorizzazione della tua regione!(l' importo dovrebbe essere di 25,82€ ma considera che se non circoli non sei obbligato a pagare nulla!!)
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Carissimi un saluto e un annuncio: la prossima settimana sarò di nuovo tra voi a tempo pieno. Finalmente!
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Il 5 giugno del 1927 debuttò al Circuito di Modena la 6C 1500, prima vettura di serie progettata da Vittorio Jano. Si classificò prima con Enzo Ferrari che aveva ripreso a correre dopo una pausa dovuta (come lui stesso scrisse nel libro Le mie gioie terribili )ad un esaurimento nervoso, seguita, a 0,6 secondi, da un'altra 6C 1500 pilotata dal collaudatore dell'Alfa, Attilio Marinoni. Al terzo posto una Bugatti 2 litri che tagliò il traguado dopo 13 minuti....
Signora Ruocco, in this site http://alfasud.alfisti.net/sptargae.html write that: "But lets start with the begining. In the mid-seventies there were rumors that Alfa Romeo in Italy planned to produce a convertible on the bases of the Alfasud. The concept car of a Sprint convertible already stood on the Salone di Torino. Unfortunately it did not find its way into production. The Alfa-bosses feared that it could have competed with the Alfa Spider." Its true or not?
I hear that ALFA Romeo after World Ware II presented to Iosif Vissarionovich Stalin, AR 6C 2500. Is this true?
Vi metto qui una piccola presentazione di uno dei nostri piccoli ospiti del Raduno che si terrà sabato e domenica prossimi "Alfasport corre con Stile"
Nuovo topic dedicato ad un pilota un po’ speciale, sia perché corre con le moto (minimoto esattamente), sia perché ha solo 7 anni, sia perché di cognome fa ROMEO, diretto discendente dell’Ing. Nicola Romeo. Inizierà quest’anno il suo primo campionato italiano e noi di Alfasport gli facciamo i nostri migliori Alfauguri, anche perchè porterà i nostri colori. Per conoscerlo meglio, andate a visitare il topic a lui dedicato: Matteo ROMEO
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
E' uscito il quinto episodio dell'appassionante Autobiografia della Sig.ra Ruocco, intitolato “L'ultimo giorno al Portello ”, a cui e' abbinato un interessante articolo dal titolo “Le 33 da competizione ”.
Nella sezione italiana, la quinta uscita e' inoltre corredata da una scheda tecnica a cura di Giampaolo Molinari sul progetto 105.33.
Ho riletto volentieri il V° capitolo della Sig.ra Ruocco. Come sempre, è riuscita a suscitarmi emozioni, a farmi vivere quei momenti "di persona". Dalle sue parole, sembra che lavorare per l'Alfa Romeo era qualcosa di speciale, qualcosa di simile ad un piccolo paese dove tutti si conoscono, si stimano, contribuiscono a rendere leggendaria l'Alfa Romeo. Anche la foto di Busso a fianco della 33 è qualcosa di speciale ...
L'articolo sulla 33 poi, fa capire come allora l'Alfa diceva la sua alla Ferrari e alla Porsche, sia davanti alla Scala di Milano, come in pista. Quanto sembrano lontani quei tempi oggi ...
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Ho riletto volentieri il V° capitolo della Sig.ra Ruocco. Come sempre, è riuscita a suscitarmi emozioni, a farmi vivere quei momenti "di persona". Dalle sue parole, sembra che lavorare per l'Alfa Romeo era qualcosa di speciale, qualcosa di simile ad un piccolo paese dove tutti si conoscono, si stimano, contribuiscono a rendere leggendaria l'Alfa Romeo. Anche la foto di Busso a fianco della 33 è qualcosa di speciale ...
L'articolo sulla 33 poi, fa capire come allora l'Alfa diceva la sua alla Ferrari e alla Porsche, sia davanti alla Scala di Milano, come in pista. Quanto sembrano lontani quei tempi oggi ...
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
...Tempi nei quali erano le persone a fare la Storia, dal piu' umile operaio fino al dirigente..
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Ho riletto volentieri il V° capitolo della Sig.ra Ruocco. Come sempre, è riuscita a suscitarmi emozioni, a farmi vivere quei momenti "di persona". Dalle sue parole, sembra che lavorare per l'Alfa Romeo era qualcosa di speciale, qualcosa di simile ad un piccolo paese dove tutti si conoscono, si stimano, contribuiscono a rendere leggendaria l'Alfa Romeo. Anche la foto di Busso a fianco della 33 è qualcosa di speciale ...
L'articolo sulla 33 poi, fa capire come allora l'Alfa diceva la sua alla Ferrari e alla Porsche, sia davanti alla Scala di Milano, come in pista. Quanto sembrano lontani quei tempi oggi ...
Sono d'accordo, a malincuore...
ODIO LE TEDESCHE!!! (le auto, è chiaro...) Alfa Romeo Duetto 1300 Junior "Coda tronca" '74 Socio Alfasport n° 178 IL CUORE HA SEMPRE RAGIONE
Dear Max Referring to your two questions first of all I would ask your pardon for not having answered soon, but I did not have found any records about them. Saturday 17 February I will meet Ing. Domenico Chirico and I will ask him as fas the Alfasud. Sorry for this answer, Elvira
Cari amici, E' così. Lavorare in Alfa era come stare in una grande famiglia, almeno questa era la mia impressione e questo anche per merito delle persone che ci stavano già da molti anni prima che noi "giovani" entrassimo a farne parte. Questa sensazione mi ha acompagnata per tanti anni della mia esperienza lavorativa, anche in relazione al rapporto con il "capo". Poi, sempre per quanto mi riguarda, tutto cambiò con l'avvento della Fiat. Buona serata.
Voglio rendervi partecipi di una notizia che mi riguarda.
La signora Angela Cherret, la quale è un'autorità a livello mondiale per quanto riguarda la storia dell'Alfa Romeo e che molti di voi conosceranno come autrice di due importanti volumi sulle vetture 6C e 2300, oltre a essere possessore di vetture "storiche", è Segretario del Registro del Vintage Sport Car Club inglese. Inoltre è anche redattrice dell'"Alfa Romeo Newsletter, e nel numero di questo mese ha inserito la seguente recensione:
We have a very interesting contribution for the March Newsletter. Elvira Ruocco, who was for many years responsible for the Archives at Centro Documentazione Alfa Romeo, has written - especially for us - a fascinating account of Alfa Romeo's early days as aero engine manufacturers.
Dimenticavo.... Nel prossimo notiziario del Gruppo Anziani sarà pubblicato un mio ricordo del compianto Giuseppe Busso ad un anno dalla sua scomparsa. Buona serata e a presto!
Voglio rendervi partecipi di una notizia che mi riguarda.
La signora Angela Cherret, la quale è un'autorità a livello mondiale per quanto riguarda la storia dell'Alfa Romeo e che molti di voi conosceranno come autrice di due importanti volumi sulle vetture 6C e 2300, oltre a essere possessore di vetture "storiche", è Segretario del Registro del Vintage Sport Car Club inglese. Inoltre è anche redattrice dell'"Alfa Romeo Newsletter, e nel numero di questo mese ha inserito la seguente recensione:
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"L'Alfa e' Femmina", mi verrebbe da dire!
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Mi scusi Signora Ruocco, saprebbe dirci quali e quanti sono stati i direttori del Centro Stile Alfa Romeo da quando è stato fondato? Grazie. Cordiali saluti.
ex Alfasud - ex Alfetta 2.0 '84 - ex 156 1.8 T.S. Pack Sport '98 - ex 145 1.4 T.S. L '98 156 2.0 JTS - GT 1300 Junior '74 - 147 1.9 JTD - JTSPROUD OWNER
Voglio rendervi partecipi di una notizia che mi riguarda.
La signora Angela Cherret, la quale è un'autorità a livello mondiale per quanto riguarda la storia dell'Alfa Romeo e che molti di voi conosceranno come autrice di due importanti volumi sulle vetture 6C e 2300, oltre a essere possessore di vetture "storiche", è Segretario del Registro del Vintage Sport Car Club inglese. Inoltre è anche redattrice dell'"Alfa Romeo Newsletter, e nel numero di questo mese ha inserito la seguente recensione:
We have a very interesting contribution for the March Newsletter. Elvira Ruocco, who was for many years responsible for the Archives at Centro Documentazione Alfa Romeo, has written - especially for us - a fascinating account of Alfa Romeo's early days as aero engine manufacturers.
Complimenti Signora Ruocco, che infatti la Signora Cherrett è poi una persona autorevole.
Il pezzo di cui sopra, sull'attività aeronautica, è ripreso da un articolo esistente (il capitolo di Archivio Storico?), o è del tutto nuovo? C'è verso, per caso, averne una copia? Grazie in anticipo.
Ne approffito per una piccola domanda. Nel capitolo citato, Lei si riferiva ad un motore "AR150" raffredato ad acqua. Si tratta di una denominazione provvisoria di quel che fu poi noto come RA1000RC41, ovvero il Daimler-Benz 601 sotto licenza? Ho infatti anch'io trovato la dicitura "AR150" in un verbale del CdA, ma ho dovuto fare l'ipotesi che fosse un nome provvisorio.
Nota: il "RA" della denominazione che presumo definitiva sta infatti per Regia Aernautica in quanto fu concessa alla stessa la licenza di produzione, mentre nelle altre sigle l'"AR" sta per Alfa Romeo, in questo caso diretta beneficiaria delle licenze.
Signora Ruocco avrei una domanda da farle:quando la scuderia Autodelta ha cessato la propria attività agonistica ?Se non erro nel 1986 fu rimpiazzata con l'Alfa Corse,un altra icona dell'automobilismo degli anni trenta e quaranta..cordiali saluti alfetta gt6
Cari amici, oggi ho trascorso una bellissima giornata al Museo e al Centro Stile con il vostro Presidente e tutti i partecipanti al raduno. E' andato tutto bene e sono contenta di aver conosciuto di persona Susanna Romeo. Nei prossimi giorni risponderò alle vostre domande. Buona domenica a tutti!
ex Alfasud - ex Alfetta 2.0 '84 - ex 156 1.8 T.S. Pack Sport '98 - ex 145 1.4 T.S. L '98 156 2.0 JTS - GT 1300 Junior '74 - 147 1.9 JTD - JTSPROUD OWNER
Answer for Mr.Pershin The rumors that Alfa Romeo in Italy planned to produce a convertible on the bases of the Alfasud where well-grounded. As far as the 6C 2500 I did not find any records or any memories about the mentioned event.
Risposta per GTV2000 Caro Patrick, si sono davvero lusingata che la signora Cherrett abbia chiesto il mio contributo per la realizzazione di un numero speciale della sua Newsletter. L'articolo riguarda in particolare la produzione di eliche. Gliene farò avere una copia. Grazie.
Nel 1963, fu costituita ad Udine l'Autodelta S.p.A. , direttore generale Carlo Chiti Nel 1965, l'Autodelta si trasferisce a Settimo Milanese Nel 1966, l'Autodelta entra a far parte dell'Alfa Romeo Nel 1985, l'Autodelta viene chiusa e, nel 1986 cambia denominazione in Alfa Corse.
Per un corto circuito, nella notte del 18 febbraio 1957, un incendio distrusse completamente il magazzino materiali di consumo, attiguo al reparto scocche della Giulietta. Il pronto intervento dei pompieri fece sì che le fiamme nonostante le difficoltà causate da un forte vento, non invadessero il vicino reparto verniciatura del veicolo Romeo. I danni furono comunque ingenti.[/i]
Sono Alessandro, non so se si ricorda di me, ci siamo incontrati sabato al Museo ad Arese. Lei mi ha prima scritto una dedica sull'opuscolo del Museo, poi mi ha raccontato due aneddoti su due delle splendide vetture presenti (uno era l'aneddoto dell'asta dell'olio dell'Alfa di Fangio con impresso il suo nome sopra). Sono anche venuto a salutarla quando stava andando via.
Volevo solo dirle che sono onorato di aver fatto la sua conoscenza; ho sempre reputato che fosse una persona straordinaria e di enorme disponibilità, e dopo aver scambiato con lei 4 chiacchiere non posso che confermare il mio giudizio.
Mi auguro di rivederla presto.
ODIO LE TEDESCHE!!! (le auto, è chiaro...) Alfa Romeo Duetto 1300 Junior "Coda tronca" '74 Socio Alfasport n° 178 IL CUORE HA SEMPRE RAGIONE
Caro Alessandro, grazie per queste belle parole, grazie di cuore. Se avessimo avuto più tempo a disposizione, qualche altra cosa gliela avrei raccontata. Sarà per la prossima volta!
desidero ringraziarLa di cuore da parte mia e di tutti gli alfisti giapponesi per gli 11 cataloghi del Museo Storico Alfa Romeo che Lei mi ha gentilmente fornito.
Sarà mia cura consegnarli personalmente ( il prossimo Aprile quando tornerò in Giappone ) al Supervisore Chico147 che provvederà a distribuirli durante il raduno Alfasport del 08/04/2007 a Nagoya. http://www.alfasport.net/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2483
la ringrazio tanto per la risposta signora Ruocco. Comunque mi piacerebbe sapere i motivi della chiusura dell'Autodelta nel 1985 ed inoltre quale sorte ha avuto l'Alfa Corse ha avuto dal 1986 in poi. cordiali saluti Alfetta gt6
hanno gestito le corse per conto Alfa Romeo fino alla fine del 1997 (Alfa 155 ITC). sempre come Alfa Corse,includendo dal 1992 tutto lo staff Abarth di corso marche..... Giuseppe.
"PRIMA DI PRODURRE MACCHINE BISOGNA FABBRICARE GLI UOMINI" Fu questo il presupposto dal quale partì, nell'ambito della riorganizzazione dell'azienda voluta dal Direttore Generale,ing. Ugo Gobbato (1933-1945), l'esperienza della scuola aziendale dell'Afa Romeo. La scuola che iniziò la sua attività nel 1936, si articolava in due sezioni: la scuola di tirocinio per ingengeri e periti industriali e la scuola per apprendisti. Quest'ultima era aperta a ragazzi di età compresa fra i 14 e i 15 anni (veniva data la preferenza ai figli di dipendenti oppure a giovani con una difficile situazione familiare). Aveva durata triennale e il clima che vi si respirava era di grande serietà. Al termine dei tre anni, gli allievi destinati all'officina svolgevano una prova chiamata: "prova di capolavoro". Accanto alla scuola interna, il 29 luglio del 1938 fu istituito il Dopolavoro dell'Opera Nazionale "I piccoli di Padre Beccaro" di Milano. Già dal 1936, l'Alfa forniva all'Istituto macchinari, maestranze e tecnici pr la preparazione di reclute per le sue officine. Anche i giovani che venivani da Pomigliano, dopo aver frequantato la scuola di apprendimento, si appoggiavano a questo Istituto per un ulteriore corso biennale. Il signor Moroni, per esempio, ha iniziato proprio alla scuola aziendale dell'Alfa Romeo. Alfa Romeo, sempre avanti in tutto!
Cosa avrei dato per poter frequentare una scuola di mestiere (quello vero, non quello delle università di oggi) in Alfa Romeo.
ex Alfasud - ex Alfetta 2.0 '84 - ex 156 1.8 T.S. Pack Sport '98 - ex 145 1.4 T.S. L '98 156 2.0 JTS - GT 1300 Junior '74 - 147 1.9 JTD - JTSPROUD OWNER
Si, infatti, come giustamente ricorda Alfina, Gobbato era un grande manager a livello mondiale per lungimiranza, anche se, ovviamente, la sua posizione gli richiedeva segni di affiliazione al regime fascista.
Capi' tra i primi la necessità di un'organizzaezione più razionale della fabbrica e quella di un'adeguata formazione delle maestranze.
Per dare un contenuto visivo al messaggio di Alfina, ecco tre immagini che ho usato nel mio ultimo articolo proprio per dare l'idea di che cosa fosse la scuola aziendale.
La serietà nelle aule nel 1938...
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Una scheda per disciplinare gli operai...
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E persino un fumetto per i reclutamento dei candidati, con tanto di saluto a mano tesa...
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Credo siano documenti che rendono bene l'atmosfera di allora...
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A completamento di quanto scritto sulla scuola aziendale e sulla preparazione tecnica del personale, su richiesta di numerosi operai, nel mese di giugno del 1944 presso il decentramento di Armeno,fu istituito un corso serale gratuito per la lettura dei disegni tecnici. Ecco il testo del comunicato interno in data 1.6.1944:
Si comunica che per esaudire la richiesta di numerosi operai a partire dal 6 giugno p.v. verrà costituito un corso serale di disegno. Scopo di tale corso è di avviare il personale alla facile lettura dei disegni tecnici e perciò tale corso ha carattere eminentemente pratico. Il corso è gratuito e le iscrizioni andranno presentate in portineria dello stabilimento. Le lezioni avranno luogo in un locale di Villa Virginia, dalle ore 20 alle 21. di ogni mercoledì e venerdì. Ogni allievo dovrà provvedersi di matite, gomme, righe, compassi, ecc. Insegnante sarà il Prof. G. Scarnati.
Chissà quanto anni occorrerebbero per "laurearsi" in Alfismo. Più libri, riviste e siti leggo, più persone conosco e più scopro la mia "ignoranza". L'Alfa Romeo ha una storia talemente vasta che non basta una vita intera per conoscerla tutta.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Carissimi, Oggi sono tornata al Museo di Arese su invito della Scuderia del Portello per la premiazione dei "Campioni Alfa Romeo 2006". Siamo stati accolti dal Presidente, architetto Marco Cajani che ci ha anticipato il calendario sportivo 2007 ed ha introdotto un suggestivo filmato dal titolo "Stagione Sportiva 2006", DA BRIVIDO!... Alla premiazione è seguito un buffet. E' stato bello per me ritrovare tante persone appassionate del marchio, tra cui preparatori come il signor Maspes di Como e la sua bella famiglia, collezionisti come il dr. Axel Marx che conosco da tantissimi anni, ex piloti come Andrea De Adamich e l' ing. De Bona, due giovani alfisti come i fratelli Morteo che ho conosciuto quando erano due ragazzini, Arturo Merzario con il quale ho potuto scambiare due parole, il mio ex-direttore il dr. Roberto Guarini che ricordo sempre con tanta stima, e l'onnipresente ed inossidabile Guido Moroni. Buon fine settimana a tutti! Elvira
carissima Signora Ruocco la ringrazio per la risposta alla mia domanda..lei per caso conosce il motivo per cui l'Autodelta è stata sostituita nel 1986 dall'Alfa Corse? cordiali saluti alfetta gt6
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Autore Risposta: felix Inserita il: 04/03/2007 17:50:03 Messaggio:
ho appena finito di leggere tutte e 18 le pagine del forum, si, in ritardo lo so
devo dire che sono rimasto senza parole e addirittura mi è scappata la lacrimuccia in alcuni punti, non di tristezza, ma di orgoglio. L' orgoglio di essere Alfisti con la A maiuscola, l' orgoglio di essere portatori di un virus speciale.
Ritorno presto perchè ho alcune domandine da fare alla Signora RUOCCO sulla mia piccolina, l' AlfaSud. che ricordiamo è stata la prima auto guidata da ALFINA.
un abbraccio a tutti.
Il Signor Doppietta Carburatore da 38 nel cofano Carburatore da 44 nel Cuore.
Carissimi, Oggi sono tornata al Museo di Arese su invito della Scuderia del Portello per la premiazione dei "Campioni Alfa Romeo 2006". Siamo stati accolti dal Presidente, architetto Marco Cajani che ci ha anticipato il calendario sportivo 2007 ed ha introdotto un suggestivo filmato dal titolo "Stagione Sportiva 2006", DA BRIVIDO!... Alla premiazione è seguito un buffet. E' stato bello per me ritrovare tante persone appassionate del marchio, tra cui preparatori come il signor Maspes di Como e la sua bella famiglia, collezionisti come il dr. Axel Marx che conosco da tantissimi anni, ex piloti come Andrea De Adamich e l' ing. De Bona, due giovani alfisti come i fratelli Morteo che ho conosciuto quando erano due ragazzini, Arturo Merzario con il quale ho potuto scambiare due parole, il mio ex-direttore il dr. Roberto Guarini che ricordo sempre con tanta stima, e l'onnipresente ed inossidabile Guido Moroni. Buon fine settimana a tutti! Elvira
Deve essere stata una giornata fantastica. Già solo i nomi che ha citato sono da brivido ...
Risposta per Alfetta GT6 Concluso il rapporto con Carlo Chiti nel 1984, la gestione delle vetture di F.1 venne affidata ad una piccola scuderia, l'Euroracing. Fu il prologo di un abbandono che si verificherà nel 1985. Poi, alla fin del 1986, arriverà anche la cessione dell'Alfa Romeo che, dopo le trattative interlocutorie con la Ford, entra a far parte del gruppo Fiat il 1^ gennaio 1987. Già il 1985 vide affievolirsi l'interesse dell'Alfa Romeo per il mondiale di F.1. I piloti dell'Euroracing, sponsorizzata da Benetton erano Eddy Cheever e Riccardo Patrese. Nel 1986 tutto il materiale di F.1 fu ceduto alla Osella e il nuovo e interessante motore di F.1 a 4 cil. turbocompressore realizzato dall'Autodelta che si preannunciava molto competitivo fu ritirato dal campionato quando il contratto già stipulato con la francese Ligier prevedeva la fornitura a quest'ultima di motori per la stagione 1987. La chiusura dell'Autodelta, che divenne la nuova sede di Alfa Corse fu il frutto di una nuova filosofia che comunque confermò il ruolo dell'Alfa Romeo nelle competizioni sportive, in particolare con la partecipazione ufficiale ai campionati italani e tedeschi riservati alle vetture turismo. L'Alfa Corse, dall'ottobre del 1986 diede il via allo sviluppo di un nuovo motore aspirato da 3,5 litri destinato alle competizioni nel campionato pro-car. Una scelta coraggiosa e molto impegnativa per le notevoli difficoltà che nessun costruttore era riuscito a superare nel campo dei motori da competizione.Per ovvie ragioni di strategia commerciale e di immagine,la ricerca e lo sviluppo nel campo della Formula 1 non ebbe lo sviluppo che meritava.
Alfa sempre avanti La sua è una tradizione motoristica di lunghissima data
La ricerca, lo sviluppo e l'industrializzazione di soluzioni tecniche avanzate destinate poi a diventare la caratteristica di ogni vettura sportiva, sono una costante storica dell'Alfa Romeo. Basta ricordare che la Grand Prix del 1914 adottava già soluzioni d'avanguardia con le 4 valvole per cilindro, la doppia accensione, la testata con camere di scoppio emisferiche; e che le mitiche P1 del 1923, P2 del 1924 e 6C 1750 del 1929 disponevano di sistemi di sovralimentazione con compressore molto avanzati. Inoltre, i 425 CV dell'Alfetta 159 del 1951, fecero epoca. L'utilizzo delle leghe leggere, la distribuzione a doppio albero in testa, l'alimentazione singola sono importantissimi traguardi degli specialisti in motori dell'Alfa Romeo, i quali non solo li raggiunsero prima di tutti gli altri, ma influenzarono anche la produzione di vetture sportive delle marche concorrenti.
Answer for Mr.Pershin The rumors that Alfa Romeo in Italy planned to produce a convertible on the bases of the Alfasud where well-grounded. As far as the 6C 2500 I did not find any records or any memories about the mentioned event.
Quest'anno ricorrono i 50 anni della Giulietta T.I. (Turismo Internazionale)
Dotata di un motore con caratteristiche più brillanti (65 CV) fu presentata a Monza il 2 settembre del 1957. Fu impiegata, dai clienti sportivi con successo nei rally, nelle gare in salita e in quelle di lunga durata. Le furono apportate migliorie nelle successive versioni del 1959 e del 1961. Tra le serie speciali, ricordo la familiare denominta Promiscua della carrozzeria Colli. Una Giulietta T.I ufficiale della Scuderia del Portello parteciperà alla rievocazione storica del famoso raid Pechino-Parigi che festeggia il centenario. La gara inizierà il 27 maggio e si concluerà il 30 giugno dopo aver attraversato Cina, Mongolia, Siberia, Russia, Repubbliche Baltiche e Francia. Il persorso sarà lungo 16mila chilometri, gli equipaggi iscritti sono 120. In bocca al lupo Giulietta!
signora Alfina la ringrazio per la risposta.. ho letto tempo fa un intervista rilasciata da Rene' Arnoux nella quale il pilota francese raccontava che nel 1987,quando era pilota alla Ligier,l'Alfa Romeo oramai si limitava a fornire soltanto i motori senza un adeguato sviluppo.Non a caso nella stagione 1987 la Ligier adotto' i propulsori BMW M rompendo il legame con l'Alfa Corse... ma il motore 3.5 aspirato di cui ha parlato,è il famoso V10 che equipaggio' la 164 per il mai disputato campionato procar? cordiali saluti alfetta gt6
Abbiamo avuto la fortuna di vedere, il 17 Febbraio ad Arese, sia il motore V10 in questione sia la vettura sulla quale detto motore era montato, la 164 Procar.
ODIO LE TEDESCHE!!! (le auto, è chiaro...) IL CUORE HA SEMPRE RAGIONE Alfa Romeo Duetto 1300 Junior "Coda tronca" '74 Socio Alfasport n° 178
Nel dicembre del 1937 finisce un'era al Portello: L'ADDIO DI VITTORIO JANO ALL'ALFA
Nel dicembre del 1937, Vittorio Jano lasciò l'Alfa Romeo. Ad interrompere un rapporto iniziato nell'ottobre del 1923, fu l'insuccesso della monoposo 12C 1937, una vettura che avrebbe dovuto contrastare le auto di Mercedes e Auto Union. Progettata nel 1936, fu preparata in grande fretta ed esordì sul circuito di Pescara nella Coppa Acerbo il 15 agosto del 1937. Fu costretta al ritiro così come pure al Gran Premio d'Ialia a Livorno, il 12 settembre, per la rottura di un semiasse. La stampa denunciò:"l'incapacità della grande industria italiana che non riesce ad appagare le legittime aspirazioni delle masse sportive nonostnate le tradzioni luminose che la distinguono". Dopo questo insuccesso, Jano lasciò il Portello e tornò a Torino dove, nel 1938, entrò alla Lancia come responsabile del Reparto Esperienze. A pagina 20 del verbale del consiglio di aministrazione dell'Alfa Romeo del 3 dicembre 1937 si legge: "L'ingegner Gobbato dà assicurazioni e completa la sua esposizione dichiarando di essersi fatto promettere dal comm. Jano di non intraprendere altre attività senza prima interpellare l'Alfa Romeo la quale, in ogni caso, potrà essere sempre in grado di offrire all'interessato la possibilità di una consulenza".
Nell'ultimo Notiziario dei soci del gruppo anziani Alfa Romeo sono riportate le seguenti notizie:
Un interessante articolo di Dario Radaelli sui motori diesel marini dell'Alfa Romeo, è in prima pagina.
L'ing.Angelo Lainati si sofferma sulle problematiche relative alla popolazione anziana, delle persone ultrasettantenni e dà qualche consiglio per sentirsi utili a sè stessi e agli altri. Inoltre ricorda la nascita del Notiziario che nel mese di Febbraio del 2007 vide la luce in una edizione provvisoria e ringrazia tutti i soci che hanno dato una mano e che continueranno a farlo per molti anni ancora a far sì che il giornale sia "portabandiera e dell'Alfa Romeo e del nostro Gruppo"
Da Illustrato Fiat del dic. 06, viene riportata la notizia che l'Alfa Brera è stata eletta "Auto dell'Anno" in Giappone.
L'ing. Luciano Spaggiari dà chiarimenti e sconsiglia l'uso di colza o addirittura l'olio di semi vari per i motori diesel.
Si ricorda la S. Messa celebrata in Sant'Ambrogio a Milano il 25 novembre dello scorso anno che ha visto una foltissima partecipazione di anziani d'azienda e loro familiari.
Sì dà notizia del consueto pranzo sociale a Spino d'Adda che si svolgerà sabato 31 marzo p.v. e al quale sono invitati i soci con i loro familiari e amici alfisti.
S'informa che giovedì 24 maggio presso il Museo dell'Alfa Romeo di Arese si terrà la premiazione dei soci che hanno lasciato l'Azienda nel 2004. Il giorno successivo, saranno premiati i soci che sono usciti nel 2005. Nel corso della cerimonia che , dopo tanti anni, riprende a svolgersi ad Arese, i soci riceveranno una targa personalizzata con lo stemma Alfa in oro.
Il socio Giancarlo Rimoldi ha ricevuto dal Presidente della Repubblica l'onorificenza di "Commendatore al Merito della Repubblica".
Continueranno a svolgersi, visto l'interesse dei soci, le visite al sommergibile Enrico Toti presso il Museo della Scienza e della Tecnica.
Si dà annuncio che è di prossima pubblicazione il libro di Domenico Chirico: L'Alfa Romeo e le sue auto. L'in. Chirico, in Alfa dal 1952 ha vissuto la sua vita da alfista nel cuore della progettazione, assumendone nel 1985 la diretta responsabiltà che era già dell'ing. Orazio Satta Puliga e successivamente dell'ing. Filippo Surace.
Elvira Ruocco ricorda Giuseppe Busso a un anno dalla scomparsa
Seguono le informazioni sui lutti, le felicitazioni per anniversari di matrimono e il listino prezzi delle vetture Alfa Romeo.
Pubblicata anche una breve poesia di un socio di Pomigliano d'Arco, Salvatore Campana.
Allegato al notiziario, il calendario delle gite e dei soggiorni per il 2007 con le modalità d'iscrizione.
Carissima Signora alfina mi scusi se la disturbo con le mie continue domande.La sete di apprendere nozioni sull'Alfa Romeo è forte... tuttavia vorrei fare una domanda:non mi è molto chiaro come sia avvenuto il passaggio da Alfa Corse a team Nordauto. potrebbe chiarirmi un po' le idee? cordiali saluti alfetta gt6
Per Alfetta GT6 Purtroppo non so dirle di più. Anche sulle cartelle stampa dell'epoca non c'è scritto molto. Riportano le caratteristiche delle vetture e dei motori, e il dettaglio dei programmi sportivi. Mi dispiace
1947 RITORNANO A VINCERE LE ALFA ROMEO ALLA RIPRESE DOPO LA GUERRA. BIONDETTI E’ PRIMO ALLA MILLE MIGLIA. LA SQUADRA COMPOSTA DA VARZI, TROSSI, WIMILLE E SANESI PORTA IN GARA LE ALFETTA 158 CHE DOMINERANNO I GRAN PREMI FINO ALLA FINE DEL 1951.
In Europa l'attività sportiva dell'auto era ripresa nel 1945 con la prima competizione del dopoguerra disputatasi sul circuito del Bois de Boulogne. In Alfa, nel 1946, fu creato un comitato a capo del quale fu posto il direttore tecnico, ing. Orazio Satta, cui riferivano Colombo, responsabile della progettazione, Nicolis, responsabile delle esperienze e Guidotti, capo dei servizi collaudi. Questi uomini dovevano decidere su quale tipo di vettura puntare per la ripresa delle corse, gestire il reparto corse, scegliere i corridori, preparare i motori ed i telai. Essendo inattivo il reparto esperienze aviazione, a Satta fu affidata la responsbilità del controllo materiali, dell'aggiustaggio dei gruppi meccanici nonchè dei montaggi. Fu deciso di far "risorgere" le cinque Alfetta 158 che durante le fasi iniziali della guerra furono nascoste fuori Milano completamente montate. La prima apparizione ufficiale di due Alfetta 158 affidate a Wimille e Farina, avvenne sul circuito di Saint Cloud in Francia il 9 giugno del 1946. Nonostante fossero costrette al ritiro per problemi alla frizione, entusiasmarono il pubblico e la stampa.
Sig.ra Ruocco, le sue "NEWS storiche" sono delle piccole gemme preziose per noi Alfisti.
Così come lo sono i resoconti degli incontri del Centro anziani dell'Alfa Romeo, testimonianza di un affetto verso il marchio che va oltre il periodo lavorativo ... non credo che ci sia qualcosa di simile nel mondo.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Vorrei dire al giovane GT6, se mi è consentito dalla gent.ma sig.ra Ruocco, che le scelte di una casa sono dettate da ragioni di opportunità strategica, economica, commerciale o logistica o da più di una di queste ragioni insieme.
Nel caso del reparto corse dell'Alfa Romeo, ci sono stati diversi "periodi": Alfa Corse, Ferrari Corse (si, proprio lui gestiva le Alfa), poi ancora Alfa Corse, poi Autodelta, poi di nuovo Alfa Corse, poi NTechnology (mi si corregga se sbaglio).
I motivi cambiano come ho detto di volta in volta. Il passaggio dall'Alfa Corse alla NTechnology come struttura dedicata allo sviluppo ed alla gestione delle vetture da corsa Alfa Romeo penso sia stato dettato inizialmente dalla necessità di ridimensionare il budget (il DTM-ITC era costosissimo) e da ragioni di agilità operativa, con le garanzie di affidabilità e preparazione tecnica che il team di Mauro Sipsz comunque garantiva.
Invito la gent.ma signora Alfina a correggermi se ho detto qualche inesattezza.
C'è da aggiungere peraltro che la struttura di Mauro Sipsz esisteva già da anni quando la Fiat è entrata nel capitale e negli anni '90 faceva correre sotto le insegne "Nordauto" comunque le 155 GR.A in vari campionati. L'Alfa Corse venne chiusa mi pare alla fine del campionato ITC 1996, mentre nel 2000 o 2001 si ritornò a parlare di squadra "ufficiale" Alfa Romeo gestita dalla NTechnology per la partecipazione al Campionato Europeo Turismo.
Fiat Auto entrò nel capitale con un conferimento "in natura": lo stabilimento ex Abarth di Chivasso. Quando poi è uscita dalla società, nel 2006, ha riportato con sè il medesimo stabilimento, oggi di nuovo denominato "Abarth".
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
se non sbaglio, prima nel periodo del DTM, e poi durante l'ITC la Nordauto faceva correre parallelamente le 155 con Giovanardi e Tamburini nel Superturismo nazionale, comunque come scuderia privata (avevano lo sponsor "blu e bianco" sul cofano e il rosso si vedeva meno) Quando l'Alfa corse ha abbandonato l'ITC con la Opel e anche il superturismo nazionale, ha passato il tutto alla Nordauto (come hanno fatto quest'anno...). Poi con l'avvento della 156 e dell'ETCC e WTCC è stata creata la N.Tecnology (oltre ai Sipz con la Nordauto c'erano De Adamich e il gruppo fiat se non sbaglio) ed è ritornata l'Autodelta. sulle date non sono afferrato, ma fino alla fine dell' ITC sono sicuro degli avvenimenti perchè grazie a Piedone e a Giovanni Di Pillo e TMC non ho mai perso una gara...con la rai e mazzone poi non si sapeva neanche quando le facevano vedere e con eurosport lasciamo stare...
Scusi per l'intromissione Sig.ra Ruocco, ma la mia passione è nata anche lì, e sa meglio di me che non si smetterebbe mai di parlarne...
Nel caso del reparto corse dell'Alfa Romeo, ci sono stati diversi "periodi": Alfa Corse, Ferrari Corse (si, proprio lui gestiva le Alfa), poi ancora Alfa Corse, poi Autodelta, poi di nuovo Alfa Corse, poi NTechnology (mi si corregga se sbaglio).
Pur conscio del rischio di sembrare pignolo, mi permetto di fare una precisazione sui nomi. Sui fatti invece, mi tengo le valutazioni per me...
"Alfa Corse" non esisteva prima del 1° gennaio 1938. Agli inizi, non c'era un reparto corse. Era l'Alfa Romeo in quanto a tale che faceva "elaborare" per modo di dire le macchine al reparto progettazione/esperienze che poi non era diviso tra serie e corse. Quindi possiamo dire che dal 1911 al 1932, è l'Alfa Romeo ad iscrivere direttamente le macchine alle gare, includendo le P2 e le monoposto Tipo A e B, o anche le 6C e 8C delle Mille Miglia. Nel 1929 viene fondata la Scuderia Ferrari che iscrive macchine per piloti privati, talvolta in concorrenza con le macchine iscritte dall'Alfa (cio' avverrà ancora anche negli anni successivi, ma di rado). A fine 1932, con la creazione dell'IRI, ci si rende conto che la contabilità dell'Alfa è molto meno sana di quanto mostravano i bilanci, e si decide di risparmiare, anche sulle corse. Quindi, col pretesto che le Tipo B (P3) avevano vinto tutto quello che c'era da vincere (il che era quasi vero), anziché approfittarene per farne una piccola serie che si poteva vendere molto caro, le si chiude in officina, negandone l'uso anche alla Scuderia Ferrari. Questa era, ed è sempre stata un'impresa commerciale nel senso che, con sponsor tecnici e premi d'ingaggio e di risultati negoziati fitto fitto, Ferrari fece sempre quadrare i bilanci. Praticamente, poiché l'Alfa stessa si ritira dalle corse, la Scuderia Ferrari diventa la rappresentante dell'Alfa sui campi di gara, poiché le macchine sono competitive, specie su strada. Le 8C Monza sono invece appena appena competitive, mentre le Tipo B sono al riposo. A fine estate 1933, ci si rende conto che Ferrari prova finché puo', ma rimedia qualche batosta con le Monza, e dietro la sua insistenza gli si gira le Tipo B. Da quel momento, la Scuderia diventa il reparto corse ufficiale dell'Alfa, fino al punto che l'Alfa ne rileva la maggioranza del capitale.
Nel 1937, Gobbato decide che la scuderia corse deve collaborare più da vicino col reparto esperienze, e vuole un controllo più diretto. Decide quindi che la Scuderia, a Modena, rimane la struttura d'assistenza per i clienti sportivi, mentre l'impegno ufficiale viene gestito dalla nuova costituita Alfa Corse, con nuova sede al Portello e direttore Enzo Ferrari. Quindi il nome Alfa Corse in realtà esiste solo per il periodo 1938-1939. Viene sciolta in ottobre 1939 per la situazione bellica, se ricordo bene.
Nel dopoguerra, è di nuovo il reparto esperienze dell'Alfa a gestire le corse, infatti sui camion si legge "Alfa Romeo" e non più "Alfa Corse" come nell'anteguerra. Fine dell'impegno ufficiale nel 1953, dopo le gare Sport con le 6C3000CM. Poi l'Autodelta, fondata per l'asssemblaggio delle TZ, e ci ricolleghiamo al dicorso qui sopra.
Dopo la chiusura dell'Autodelta, si rispolvera il nome "Alfa Corse", di cui ricordo benissimo il grande cartellone sopra i capannoni di via Fermi a Settimo Milanese, quelli che erano stati dell'Autodelta, e si vedevano addirittura adall'autostrada. Allora corrispondeva ad una realtà nel senso che i telai delle 155 DTM venivano curati all'Abarth di Chivasso, mentre i motori erano preparati all'Alfa Corse. Poi ristrutturazione delle due entità sotto il nome "Fiat Corse" e chiusura del reparto di Settimo, i cui capannoni furono venduti ad una tipografia.
Tengo invece a precisare che l'uso negli anni recenti del nome "Autodelta" sulle 156 ETCC fu una pura mossa marketing, tra l'altro durata poco.
un caloroso ringraziamento a tutti coloro che sono riusciti a darmi qualche notizia riguardo l'Alfa Corse.. quando ad inizio 2003 cominciarono a comparire sulle varie 156 impegnate nell'ETCC le scritte Autodelta si auspicava un imminente rinascita del reparto sportivo che fino ad oggi non è avvenuta. E cosi' oggi uscita di scena la Fiat dal capitale N-Technology ci ritroviamo senza un team proprio visto che I Sipsz non avrebbero nessun dovere nei confronti dell'Alfa Romeo visto il recente divorzio con la Fiat.. ciao alfetta gt6
...Pensate che a me tocca vederla ogni sera, al rientro dal lavoro
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Grazie GTV2000 per le cortesi precisazioni. Io ero stato effettivamente più conciso, potevo anche io spiegare meglio i vari passaggi. Grazie ancora! Vero anche il fatto che l'ultima "Autodelta" era un'operazione di puro marketing. In realtà era la ex Nordauto con l'aggiunta di Chivasso e con il supporto umano di tecnici ex-Abarth/Lancia e non c'entrava nulla con la ex vera Autodelta, anche se non escludo che qualche meccanico e/o tecnico potesse essere ancora "storico".
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
gli ultimi anni del team Alfa Corse avuti con la 155 DTM,sono impressi nella mente di tutti gli appassionati. un gruppo di tecnici provenienti dall'Abarth di corso marche,che portavano in "dote" 6 vittorie consecutive mondiali rally 1987-1988-1989-1990-1991-1992 avuti con lancia delta 4wd-integrale 8v-integrale 16v-evoluzione,(palmares di vittorie tuttora imbattuto),uniti ai tecnici alfa romeo del reparto corse, hanno generato una 155 vincente,sia nella versione GTA,dotata della meccanica Delta 4x4 rivista e adattata al telaio 155,sia nel mostro 155 ITC,dotata del propulsore V6,Giorgio Pianta,in persona,ha confermato in una intervista privata avuta con lui,che questa esperienza (155 ITC)per lui resterà indelebile.......e che questo era un Team fantastico........e pensare che nel 1986 con soli 1750 cc 4 cilindri turbo+volumex,questo Genio(G.Pianta),aveva ricavato un motore da 600 cv (Lancia Delta S4 Gruppo B),campionato poi annullato per volontà Fia,dopo la morte di Toivonen......peccato che dopo la fine della 155 ITC questo gruppo sia stato "spezzettato",cosa resta oggi?....sicuramente tanto amaro in bocca....... Giuseppe.
concordo con Giuseppe. l'Alfa Corse ha potuto contare su ottimi ingegneri quali Giorgio Pianta,Sergio Limone che hanno avuto un passato in Lancia per buona parte degli anni Ottanta(dalla 037 fino alla Delta)insieme ad un altro nome dell'automobilismo italiano ossia Cesare Fiorio. Un team come quello Lancia(poi divenuto Abarth) capace di progettare una vettura sovralimentata in un periodo in cui la maggior parte dei costruttori che partecipava al Mondiale Rally ossia Audi,Peugeot optava per il Turbo.Poi come tutti sappiamo il Gruppo B cesso di esistere nel 1986 e svanirono i sogni di molti costruttori ossia Austin,Porsche,Ferrari... ciao alfetta gt6
PER GIUSEPPE GTA Solo una precisazione. Giorgio Pianta è stato un grandissimo collaudatore, un gran pilota e un ottimo team manager, ma non un progettista. La Delta S4 è stata progettata dall'ing. Lombardi e dall'ing. Limone. La potenza massima raggiunta dalla S4 fu di oltre 500 cv (non 600).
Giorgio Pianta si occupò dello sviluppo e della messa a punto come capo-collaudatore dell'Abarth, sviluppo al quale collaborò ovviamente anche la prima guida Miki Biasion, il tutto sotto la supervisione del responsabile della squadra corse Cesare Fiorio.
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
PER GIUSEPPE GTA Solo una precisazione. Giorgio Pianta è stato un grandissimo collaudatore, un gran pilota e un ottimo team manager, ma non un progettista. La Delta S4 è stata progettata dall'ing. Lombardi e dall'ing. Limone. La potenza massima raggiunta dalla S4 fu di oltre 500 cv (non 600).
Giorgio Pianta si occupò dello sviluppo e della messa a punto come capo-collaudatore dell'Abarth, sviluppo al quale collaborò ovviamente anche la prima guida Miki Biasion, il tutto sotto la supervisione del responsabile della squadra corse Cesare Fiorio.
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
Giorgio Pianta era il "collante" dell'Abarth,tutti i progetti che sviluppavano gli ingegneri Limone e Lombardi,passavano nelle sue mani per essere proposti in Fiat (ed è stato cosi'anche per le Delta S4),senza questo personaggio (illustre)le creature nominate sopra non nascevano (incluso la 155ITC),la potenza della S4 Gruppo B da gara era di 600 cv,riportato su diverse riviste specializzate dell'epoca,quelli "dichiarati" erano 500,la versione stradale,invece,ne contava poco più di 1/3........ Giuseppe.
Poi come tutti sappiamo il Gruppo B cesso di esistere nel 1986 e svanirono i sogni di molti costruttori ossia Austin,Porsche,Ferrari... ciao alfetta gt6
diciamo che molte costruttori aspiravano a competere nel gruppo B. Poi la morte di Toivonen,l'indimenticato pilota della Lancia,pose fine a questo gruppo.. in effetti è stata la scelta piu' giusta.. ciao alfetta gt6
Carissimi, oggi sono stata di nuovo al Museo di Arese per la festa di commiato di un ex collega che va in pensione. E' stata davvero una bella festa e mi ha fatto molto piacere rivedere tanti ex colleghi che non vedevo da tempo, perchè a loro volta già in pensione o trasferiti al Centro Tecnico. Mi è sembrato, per un attimo, di andare indietro nel tempo...
Da un certo punto di vista è proprio un peccato che ormai della vecchia guardia Alfa Romeo non rimanga più nessuno. Purtroppo il tempo passa!
ex Alfasud - ex Alfetta 2.0 '84 - ex 156 1.8 T.S. Pack Sport '98 - ex 145 1.4 T.S. L '98 156 2.0 JTS - GT 1300 Junior '74 - 147 1.9 JTD - JTSPROUD OWNER
è verissimo quanto dice Bracco.l'Importante è che l'attuale generazione di uomini e donne che si avvicendano all'Alfa Romeo sia carismatica come quella precedente di cui fa parte la Signora Alfina. ciao Alfetta gt6
ODIO LE TEDESCHE!!! (le auto, è chiaro...) IL CUORE HA SEMPRE RAGIONE Alfa Romeo Duetto 1300 Junior "Coda tronca" '74 Socio Alfasport n° 178
Autore Risposta: Mara Inserita il: 23/03/2007 23:54:49 Messaggio:
Citazione:Messaggio inserito da alfina
Carissimi, oggi sono stata di nuovo al Museo di Arese per la festa di commiato di un ex collega che va in pensione. E' stata davvero una bella festa e mi ha fatto molto piacere rivedere tanti ex colleghi che non vedevo da tempo, perchè a loro volta già in pensione o trasferiti al Centro Tecnico. Mi è sembrato, per un attimo, di andare indietro nel tempo...
Buonasera. ho sentito molto parlare di lei. E' praticamente un mito ! Non ho mai pensato che un giorno avrei avuto l'occasione di parlare on line proprio con lei, la signora delle Alfa. Le faccio i miei più veri complimenti per la persona che è .. e .. la invidio un pochino. Mi piacerebbe tanto avere la conoscenza che ha lei sulla materia. Io mi sono avvicinata al mondo delle auto storiche e dell'alfa solo da pochi anni. Il tempo a mia disposizione per leggere sull'argomento non è molto, ma faccio il possibile per incamerare quante più nozioni possibile su questo mondo affascinante e pieno di storia. Sto leggendo in questi giorni "Alfa Romeo cuore sportivo" di Sergio Massaro. Un sunto di storia e personaggi che hanno ruotato intorno al mondo Alfa. Beh ... la starò sicuramente annoiando .. mi scusi! Spero di essere un giorno all'altezza di una conversanzione con lei...sarebbe un onore! Grazie. Mara
Cara Mara, grazie per le belle parole, non merito tanto! Se per me è ancora possibile avere un contatto con gli amici alfisti e con chi come lei si avvicina con interesse e passione al mondo Alfa, lo devo a questo sito e al suo presidente che ha voluto ospitarmi. La incito a non perdere questo interesse, perchè anche nel campo dei motori le "quote rosa" sono ancora basse... Un abbraccio. Elvira
Questa mattina sono stata a Milano all'assemblea dell'Aisa durante la quale è stato assegnato il premio della seconda edizione del concorso intitolato a Vittorio Fano per la premiazione del miglior articolo sulla storia dell'auto e della moto. Il premio è stato assegnato ad un libro: “Vittorio Guerzoni: l’uomo che inventò la città dei motori”. di Nunzia Manicardi. Per la seconda volta consecutiva il premio è andato ad una donna. Ho incontrato il signor Moroni, due mie ex-direttori, il dottor Enrico Sala e il dottor Camillo Marchetti e, inoltre, l'amico Marco Mottini e la signora Angela Cherrett che ho potuto rigraziare personalmente per la pubblicazione del mio articolo sulle eliche dell'Alfa Romeo che è stato pubblicato in inglese sulla Newsletter dell'Alfa Romeo Register. Poichè è già stato publicato, lo pubblico qui sotto anche per voi in italiano. Buon fine settimana a tutti!
L’Alfa Romeo ha all’attivo anche una lunga tradizione di motori aeronautici iniziata nel 1910 utilizzando motori di derivazione automobilistica. Durante la prima guerra si costruirono motori su licenza Isotta Fraschini; più tardi si arrivò alla costruzione su licenza Bristol fino a raggiungere una intensa produzione durante la seconda guerra mondiale specialmente nello stabilimento Aeronautico di San Martino, nato nel 1940 con questo scopo. Il numero totale di motori d’aviazione di vario tipo prodotti dall’Alfa Romeo ammontò a circa 170.000 unità. Tutt’altro che trascurabile fu la produzione di eliche metalliche per i propri motori e per i motori di altre importanti case produttrici come Isotta Fraschini e Piaggio. L’Alfa ne produsse in totale più di 6.000. Le pale delle eliche erano stampate in una particolare lega d’alluminio sviluppata dall’Alfa, che fu denominata “Duralfa”, ovvero: durallminioAlfa. Nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 4 maggio del 1932 si parlò per la prima volta della fabbricazione di eliche in duralluminio e della possibilità di accordi con la Ditta Ratier, accordi che furono avviati nel luglio dello stesso anno. Il mese successivo si discusse degli studi sulle eliche metalliche e nel mese di Aprile del 1933 si avviò la costruzione di un banco prove per eliche al Portello. Nella seduta del 28 aprile del 1933, a Giustino Cattaneo fu affidata la direzione della Progettazione Aviazione, veicoli industriali e eliche il cui sviluppo e coordinamento fu affidato al signor De Caria. Le prime eliche vennero prodotte nel 1934 ed erano a passo fisso perché regolabili solo a terra, ma nel 1936 fu avviata la produzione in grande serie di eliche a 2 e 3 pale con passo variabile in volo a volontà del pilota. Il passo variabile in volo, che veniva abbreviato in p.v.v , consentiva di sfruttare al meglio le caratteristiche del motore in relazione al tipo di velivolo e a secondo che si trattava di rullaggio al suolo o sull’acqua, di decollo, salita o volo di crociera. Il primo tipo di meccanismo di regolazione del passo mediante comando a mano, elettrico o idraulico, si avvaleva di un manicotto scorrevole sul mozzo dell’elica che comandava ciascuna pala mediante una bielletta. Su questo primo tipo di elica, la variazione del passo consentita era sui 15°, quindi non molto ampia. La più piccola di queste eliche era un due pale, aveva un diametro di 2,1m. e pesava 27 chili, per una potenza di 12 CV. L’elica più grande, per una potenza di 1350 CV, era una tripala con 200 Kg. di peso e 4 m. di diametro. Nel 1939 L’Alfa Romeo introdusse una nuova regolazione del passo, che si valeva di un sistema di ruotismi epicicloidali, dove le biellette lasciavano il posto a dentature coniche. Queste eliche rimasero in catalogo ancora molti anni dopo la fine della seconda guerra mondiale. Nel catalogo figura anche una piccola elica completamente automatica, anch’essa frutto delle accurate ricerche fatte dall’Alfa in materia. Nel 1942 fu poi approvata la costruzione, nel nuovissimo stabilimento di Pomigliano di un capannone tipo hangar , di un tunnel aereo e di un banco prove per le eliche. Per dare un’idea della larghezze d’impiego delle eliche Alfa Romeo p.v.v. nel periodo fine anni’30, riporto la seguente tabella che fu manata dalla Direzione delle Costruzioni 1^ Zona Aerea Territoriale di Milano, il più autorevole Ente di quel periodo in questa materia:
Velivoli in dotazione a reparti della Regia Aeronautica equipaggiati con Eliche Alfa Romeo P.V.V.
Il Museo dell’Alfa di Arese che il 18 dicembre scorso ha compiuto trent’anni, ospita alcuni motori ed eliche, di cui vale la pena dare alcune specifiche. Il motore 24HP dell’aereo Santoni-Franchini ovviamente è senza elica dato il comando a distanza. Il 126 RC 34 e il 128 RC 18 sono anch’essi senza elica, il 1750, il Lynx, gli S53 e S63 Colombo, il 110I e il 111 hanno l’elica in legno. Il D C30, il 115I e il 121 RC20 hanno eliche metalliche Alfa Romeo con passo regolabile a terra. Il 115 TER ha un elica metallica che non è produzione Alfa Romeo. Il velivolo Ambrosiani S 1001 ha sul suo motore 110 TER un’elica Alfa Romeo p.v.v. del primo tipo, con biellette. Una piccola elica di questo tipo è anche esposta da sola ma manca degli ingranaggi di comando delle biellette. Il motore 135 RC32 ha un elica del secondo tipo anch’essa priva dei ruotismi di comando. C’è infine una grande elica completamente automatica, ma non è certo che sia stata prodotta dall’Alfa Romeo.
Autore Risposta: GIULIA SS Inserita il: 24/03/2007 19:11:07 Messaggio:
Gentile sig.ra Elvira sono da poco entrato in possesso di una 2000 spider Touring del 1960.Vorrei porle alcuni quesiti.Il primo riguarda l'uso delle candele, non riuscendo a trovare le Lodge 2hln quale altro tipo di candela portei montare?.Seconda domanda riguarda il tipo di vernice utilizzato per il motore e quale sono le parti da verniciare e quali no.E quale e' la pressione giusta degli pneumatici Michelin tipo -X- visto che sul manuale uso e manutenzione viene indicato solo per i Pirelli cinturato.La ringrazio anticipatamente so che solo lei puo' aiutarmi,il sig. Fazio molto gentile ma non potra' mai eguagliarla.
Signora Ruocco, interessantissimo il suo racconto circa la produzione Aeronautica dell'Alfa Romeo: dato che sono un (ex) appassionato di velivoli, mi permetto di aggiungere la realizzazione di circa 250 motori RA1000 (Che poi erano i DB 601A tedeschi costruiti su licenza) per il caccia Reggiane RE 2001, utilizzato nel secondo conflitto mondiale essenzialmente come caccia notturno.
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p.s. La sua competenza nel settore, e' forse da ricondursi al rapporto di stretta collaborazione che ha avuto con L'Ing. Busso?
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Risposta x Giulia SS Informazioni per il restauro della sua 2000 Spider Touring:
vanno bene le candele Golden lodge 2hl il basamento è verniciato in nero opaco ( nero x ghisa), testa e coperchio in nero raggrinzito (poroso, sempre opaco)
Per quanto riguarda la pressione degli pneumatici, purtroppo non ho la documentazione necessaria che è in Archivio. Le consiglio di chiedere al dr. Fazio di fare una ricerca sulle schede di omologazione di cui l'Achivio conserva una raccolta.
E' proprio cos. Il signor Busso ha fatto crescere in me l'attenzione e la voglia di scoprire e di portare a conoscenza anche la produzione aeronautica dell'Alfa Romeo. Nel volume Archivio Storico II, è pubblicata una mia ricerca proprio su questo argomento, ricerca che pubblicherò a puntate se il nostro presidente sarà d'accordo e mi darà lo spazio necessario. Buona giornata
...Personalmente sarei molto interessato a questa ricerca!
..Ha dell 'incredibile il potere evocativo che Lei esercita sulle persone, Signora Ruocco!
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
..Questa e' una bella stampa dell'epoca che mostra un SM 79 "Sparviero" (soprannominato dagli avversari "Il Gobbo Maledetto") dotato di motori A.R.
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"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
..Un'altra foto di un SM79 "in missione"...(Da qui si puo' chiaramente capire l'origine del soprannome).
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"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
E' proprio cos. Il signor Busso ha fatto crescere in me l'attenzione e la voglia di scoprire e di portare a conoscenza anche la produzione aeronautica dell'Alfa Romeo. Nel volume Archivio Storico II, è pubblicata una mia ricerca proprio su questo argomento, ricerca che pubblicherò a puntate se il nostro presidente sarà d'accordo e mi darà lo spazio necessario. Buona giornata
Sig.ra Ruocco, sono domande da farsi? Sa bene che può disporre del sito come vuole, pubblicherò tutto quello che desidera, il problema è stargli dietro ... perchè lei è una fonte inesauribile di conoscenza (e di passione) Stia tranquilla che prima o poi riuscirò a darle lo spazio che merita e che meriatno tutti gli Alfisti. Tutto ciò che viene pubblicato qui è cultura Alfista e fa bene a tutti, a noi appassionati e anche a chi le costruisce.
Complimenti per il bell'articolo, che vorrei approfondisse, visto che ha avuto un notevole successo.
Credo che il successo di questa azienda derivi anche dalla grande varietà di campi in cui ha operato, perchè l'Alfa metteva nelle sue automobili le conoscenze nautiche, aeronautiche, ecc., aveva una conoscenza tecnica infinita.
Riguardo al concorso AISA "Vittorio Fano", è stato vinto ancora da una donna e il proverbio dice che non c'è due senza tre . Ha quasi un anno di tempo per stupirci ancora.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
L'intervento di ieri della Signora Ruocco ha risvegliato in me l' interesse per i motori aeronautici e, anche in questo campo, l'Alfa Romeo si e' sempre distinta per le sue realizzazioni: Purtroppo, in tempo di guerra, ha dovuto sottostare alla penuria di materie prime ed alle (assurde) disposizioni del Ministero della Difesa, che imponeva ai motori una durata di ALMENO 1.500 ore effettive: Questo vincolo si dimostro' poi assolutamente ottimistico, in quanto i velivoli impegnati in missione difficilmente superavano, in media, le 30 ore di volo!! Nonostante tutte queste limitazioni, la casa del Portello fece in tempo a progettare un motore a 18 cilindri "doppia stella" della potenza di 1.400CV (l' 135 RC32 menzionato dalla Sig.ra Ruocco) che avrebbe dovuto equipaggiare il modernissimo CANT-Z1018 "Leone", velivolo di eccezionale eleganza:
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..Purtroppo, come per molti altri validi progetti in cantiere, la fine della Guerra decreto' l'abbandono di tali pregevoli realizzazioni.
Come specificato nel mio post di ieri, mostro alcune immagini del motore mod. RA1000 RC41 1 (Daimler Benz DB610), denominato "Monsone", costruito su licenza durante il Secondo conflitto Mondiale:
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
...Una bella pubblicita' dell' epoca delle "Industrie Aeronautiche Romeo", azienda(dalle alterne fortune) di proprieta' del mitico Ing. Nicola dopo la sua uscita dalla Casa del Biscione.
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"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
...Colgo l'occasione per chiedere alla Signora Ruocco una breve monografia su Ugo Gobbato che, morto tragicamente alla fine della II Guerra Mondiale, si puo' considerare l'artefice del successo dei motori aeronautici Alfa Romeo del periodo pre-bellico.
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"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Pur condividendo il discorso, a me risulta che erano 150 le ore richieste, non 1500.
...Allora urge un chiarimento da parte della Signora Ruocco!
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Confermo che le ore di volo regolamentari erano 150.
Mi scuso se non ho risposto alle mail che ho ricevuto ma da stamattina ho un fortissimo mal di gola con tosse e adesso si sta alzando anche la temperatura.
Le segnalo che nel link dell'Aisa, sezione monografie troverà, con il nr. 27, il resoconto di una interessantissima conferenza su Ugo Gobbato organizzata dal compianto professor Duccio Bigazzi nel mese di novembre del 1995 alla quale ho partecipato con un mio intervento, frutto di una ricerca nei documenti dell'Archivio e di ricordi raccolti tra anziani dell'Alfa che lo avevano conosciuto.
Grazie Sig.ra Ruocco....Mi scuso per aver inserito un dato errato.
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
...Bentornata!!...E grazie per la segnalazione circala monografia dell'Ing. Gobbato.
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Buon giorno a tutti,è il primo messaggio che scrivo in questo tipic ma ho sempre letto con grande interesse i post di tutti gli appassionati e in particolare della signora Ruocco che stimo sinceramente per la passione con cui si dedica alla storia dell'Alfa Romeo. Oggi guardando il telegiornale ho sentito questa notizia:"chiuso lo stabilimento Alfa Romeo di Arese",speriamo che almeno non smantellino il centro direzionale e il museo.....un altro pezzo della storia Alfa Romeo che se va alle ortiche,che peccato! Ciao.
Carissimi, oggi sono stata alla Ferrari, che giornata! La visita è stata organizzata dal gruppo anziani con la collaborazione dell'Automobilismo Storico che ci ha offerto l'ingresso ed una colazione presso la Caffeteria del Cavallino. Ecco qui la foto ricordo. Buona settimana!
Mi fa un certo effetto vedere una Ferrari affiancata al nostro Biscione.. e pensare che non moltissimo tempo fa' Ferrari era una scuderia Alfa Romeo... ciao alfetta gt6
Mi fa un certo effetto vedere una Ferrari affiancata al nostro Biscione.. e pensare che non moltissimo tempo fa' Ferrari era una scuderia Alfa Romeo...
Per chi riesce a vedere passare la Mille Miglia, può ammirare un sacco di Alfa Romeo anteguerra con il Biscione sul cofano e il Cavallino sulla fiancata!!! Spettacolari
"Ogni volta che vedo passare un'Alfa mi tolgo il cappello" H. Ford
Cari amici, oggi sono stata all'Università di Mantova su invito del Registro Italiano Alfa Romeo per svolgere una relazione sul famoso incontro tra Nuvolari e D'Annunzio al Vittoriale, incontro durante il quale il poeta donò una tartaruga d'oro al pilota mantovano con questa dedica: all'uomo più veloce l'animale più lento.
Una bella coppia Nuvolari e D'Annunzio, legati ...dall'Alfa Romeo
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Ecco la dedica che D'Annunzio fece al leggendario pilota Mantovano:(foto tratta dal sito ufficiale www.tazionuvolari.it)
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...Sarebbe molto interessante organizzare una visita presso il Museo, sotto le insegne di Alfasport.
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
ODIO LE TEDESCHE!!! (le auto, è chiaro...) IL CUORE HA SEMPRE RAGIONE Alfa Romeo Duetto 1300 Junior "Coda tronca" '74 Socio Alfasport n° 178
Autore Risposta: GIULIA SS Inserita il: 07/05/2007 23:06:28 Messaggio:
Gentile sig.ra Elvira la ringrazio per le sue risposte sempre esaurienti spero che riesca a risolvermi anche questo ultimo problema,ho bisogno per poterla restaurare un fac simile della targhetta che la Touring metteva in questo caso nel vano motore della 2000 spider del 60 che indicava la scritta (Carrozzeria Touring) ed il numero impresso con degli stampini, in quanto la targhetta in mio possesso e alquanto sbiadita. La ringrazio fin d'ora
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Le Alfa, auto ineguagliabili ed ineguagliate, nel passato come nel presente. Ammirate – certo – in egual misura per il loro design che per le loro caratteristiche dinamiche. Il lago, brulicante luccichio di milioni di gocce, guardiano di una bellezza sua propria e di ciò che in ivi si rispecchia, ringraziandolo. La Storia, quella della nostra Marca, quella che ci viene raccontata ogni giorno da personaggi che l’hanno vissuta e che ne mantengono sfolgorante il ricordo. La Storia che noi abbiamo il piacere di ospitare e di amplificare con il nostro raduno, con la nostra passione, col nostro desiderio di diffusione del sapere Alfista.
Evento nell’evento, o meglio evento che di per sé è tale da sovrastarne qualsiasi altro, avremo il privilegio di ospitare l'ing. Domenico Chirico, il quale ci presenterà il suo libro L’alfa e le sue auto, in uscita proprio a giugno!
[b]Quindi saremo tra i primi in assoluto a poterlo avere, leggerlo e farcelo autografare dall'autore stesso! Inoltre per i Soci ci saranno speciali condizioni per averlo!
Saranno presenti alla conferenza anche la Sig.ra Elvira Ruocco e il Sig. Guido Moroni .
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Le suggerisco di contattare a questo numero: 031 305640 il signor Maspes che è un esperto restauratore di Como e sono certa che sarà in grado di aiutarla.
Pratola Serra sorge nel mezzo della valle del Tamburo nella zona occidentale dell'Irpinia. Qui, nel 1982 iniziarono i lavori per la costruzione dello stabilimento Arna nato dall'accordo tra Alfa Romeo e Nissan. Il 23 novembre del 1983, alla presenza del capo dello Stato Sandro Pertini, fu inaugurato quando la produzione era già partita in maggio.
Autore Risposta: GIULIA SS Inserita il: 06/06/2007 22:15:51 Messaggio:
Grazie.Le chiedo se posso ancora una domanda:per quanto rigurda l'olio da utilizzare la casa raccomandava nel 1960 l'utilizzo del 20W 40 Ma oggi in commercio e' difficile da reperire quale olio allora e' possibile utilizzare nel motore di una 2000 spider Touring ? Grazie ancora per la sua disponibilita'.
La ringrazio per la risposta Signora Ruocco tuttavia vorrei sapere qual'è la situazione attuale dello stabilimento Alfa Romeo di Pratora Serra. scusi per le continue domande. cordiali saluti alfetta gt6
Carissimi, Ieri sono stata al Museo dell'Alfa su invito del presidente dell'Alfa 147 Virtual Club, Santo Barreca. Come ogni volta che rimetto piede ad Arese, ho provato una grande emozione. Lo schieramento di tutte le vetture poi è stato uno spettacolo! Dopo la visita e la proiezione di un filmato sul Centro Stile c'è stato il pranzo e alla fine sono stata premiata con la targa di socio onorario. Buona domenica a tutti!
Questa è la foto della mia premiazione da parte del gruppo Senior Alfa Romeo il 25 maggio scorso. In formato più grande purtroppo non viene accettata.Ho ricevuto una belissima targa con lo stemma in oro e una rosa rossa.
Visto che è stata di recente ad Arese, e a costo di pigiare un tasto dolente, ci puo' confermare le informazioni sullo smembramento del Centro Stile e di quanto restava della sperimentazione? Mi sembra che entro poco non ci sarà più niente di Alfa li'?
Caro Patrick, purtroppo non si sa molto. Al Centro Direzionale è rimasta sola la direzione dell'Automobilismo Storico compreso chiaramente Museo e Archivio Storico. Gli altri uffici che erano per lo più società di servizi, sono stati trasferiti tutti al Centro Tecnico. Per quanto riguarda il Centro Stile Alfa Romeo corre voce che a guidarlo sarà Frank Stephenson già coordinatore del design di Fiat e Lancia. Non so altro. Buona serata a tutti e a presto!
Gentilissima Signora Ruocco, purtroppo a causa di problemi con la connessione ad internet, sono stata molto assente dal forum....vorrei solo dirLe che non vedo l'ora di incontrarla nuovamente...perchè sarò, insieme ad altri amici romani, a Luino! A presto prestissimo
Innanzitutto grazie avermi chiesto di darti del tu, per me è un vero onore Ascoltarti parlare è davvero emozionante, la semplicità con cui esponi fatti importanti come quelli della storia Alfa è coinvolgente e affascinante ...credo che insieme ai miei amici potremmo restare incantati ad ascoltarti non ore ma giorni interi senza stancarci. Grazie davvero Elvira per tutto quello che ogni volta riesci a regalarci. Grazie se potrai dare un saluto da parte nostra al simpaticissimo Signor Moroni. Grazie per tutto e a presto
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Carissimi, sono tornata dalle vacanze in Sardegna. Posto splendido ma tanto ventilato. Ho conosciuto un medico di Napoli alfista doc: lui ha una Alfa 75 e una Giulietta, sua moglie una 147. Per tutti i giorni usa una 156. Abbiamo scambiato un pò di chiacchiere sotto l'ombrellone.Le giornate sono volate ed eccomi tornata alla vita di tutti i giorni ma non mi lamento. Auguro una bellissima vacanza a chi di voi invece sta per partire. Un saluto speciale ad Annamaria e Susanna. A PRESTISSIMO
Gentilissima, bentornata dalle vacanze. Grazie per il gentile pensiero...e....domenica prossima, giornata del raduno a Campobasso...ti penseremo tutti con affetto e simpatia. A presto prestissimo
Citazione:Messaggio inserito da alfina
Carissimi, sono tornata dalle vacanze in Sardegna. Posto splendido ma tanto ventilato. Ho conosciuto un medico di Napoli alfista doc: lui ha una Alfa 75 e una Giulietta, sua moglie una 147. Per tutti i giorni usa una 156. Abbiamo scambiato un pò di chiacchiere sotto l'ombrellone.Le giornate sono volate ed eccomi tornata alla vita di tutti i giorni ma non mi lamento. Auguro una bellissima vacanza a chi di voi invece sta per partire. Un saluto speciale ad Annamaria e Susanna. A PRESTISSIMO
Carissimi, sono tornata dalle vacanze in Sardegna. Posto splendido ma tanto ventilato. Ho conosciuto un medico di Napoli alfista doc: lui ha una Alfa 75 e una Giulietta, sua moglie una 147. Per tutti i giorni usa una 156. Abbiamo scambiato un pò di chiacchiere sotto l'ombrellone.Le giornate sono volate ed eccomi tornata alla vita di tutti i giorni ma non mi lamento. Auguro una bellissima vacanza a chi di voi invece sta per partire. Un saluto speciale ad Annamaria e Susanna. A PRESTISSIMO
Ho sempre sostenuto che il mondo è pieno di Alfisti
Bentornata Sig.ra Ruocco
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Era in sardegna? in che zona? Effettivamente nelle prime due settimane di luglio c'era vento. Invece adesso per chi è in vacanza il mare è bellissimo. Dipende dalla fortuna
Citazione:Messaggio inserito da alfina
Carissimi, sono tornata dalle vacanze in Sardegna. Posto splendido ma tanto ventilato. Ho conosciuto un medico di Napoli alfista doc: lui ha una Alfa 75 e una Giulietta, sua moglie una 147. Per tutti i giorni usa una 156. Abbiamo scambiato un pò di chiacchiere sotto l'ombrellone.Le giornate sono volate ed eccomi tornata alla vita di tutti i giorni ma non mi lamento. Auguro una bellissima vacanza a chi di voi invece sta per partire. Un saluto speciale ad Annamaria e Susanna. A PRESTISSIMO
Ero a Budoni al villaggio Calafiorita, poi ho fatto escursioni a Porto Cervo, Baia Sardinia, la Cinta di San Teodoro, La Maddalena, Caprera dove ho visitato la casa di Garbaldi, infine in gommone alle isole di Molara e Tavolara. Tutto splendido, peccato il vento che non ha dato tregua.
Ho appena letto il resoconto del raduno di Luino e visto le bellissime foto e voglio fare ancora i complimenti a Paolo Mapelli e lasciare un saluto a tutti voi. Buone vacanze!
Autore Risposta: GIULIA SS Inserita il: 04/08/2007 21:55:49 Messaggio:
Gentilissima Sig.ra Ruocco sono ancora qui per approfittare della sua gentilezza, spero che possa aiutarmi come sempre, ecco vorrei sapere come era fatto l'adesivo che l'Alfa poneva sul parabrezza con i consiigli per eseguire il rodaggio e le marce con le velocita' da non superare per i primi 1000 e 3000 KM.Nel caso specifico vorrei sapere di che colore e se possibile un fac simile di quello che veniva posto sul parabrezza della 2000 spider Touring negli anni 60 vettura che sto restaurando sperando di riportarla nelle condizioni pu' originali possibili. Vettura che come lei sa fu protagonista di un film nel 1962 con Ugo Tognazzi. Ma purtroppo non famoso come Il sorpasso di Gasmann. Grazie.E buon Ferragosto.
Gentile Signora Ruocco, sono Grandi, ho appena inviato al Corriere un commento a riguardo di questa notizia che ho trovato sul Corriere di oggi. Secondo me bisognerebbe organizzarci e iniziare a fare i turni per presidiare la palazzina e preservarla dalla distruzione! Speriamo di non trovare sorprese quando torneremo dalle ferie. Buone vacanze
ex Alfasud Ti 1.3 3P ex 33 1.3 S Sport Wagon ex 33 1.3 IE Sport Wagon
Autore Risposta: felix Inserita il: 19/08/2007 01:01:17 Messaggio:
Gentilissima Sig.ra Ruocco, sono felix, felice possessore di un' AlfaSud 1.2 SC, volevo sapere dove potevo trovare informazioni riguardanti i colori e i tessuti utilizzati all' epoca per gli interni della Sud, la mia è Marrone Testa di Moro, gli interni sono in tessuto color CaffèLatte(???) non penso venisse definito cosi.
Siccome dovrei rifare il posto guida, e naturalmente nessuno ha la stoffa originale, volevo vedere se c' era qualche altro tessuto per evitare di rifare tutto con un colore che non era in listino o in un tessuto che magari all' epoca nemmeno c'era.
la ringrazio in anticipo per la risposta, a presto.
ero felix
Il Signor Doppietta Carburatore da 32 nel cofano Carburatore da 44 nel Cuore.
Gentile Signora Ruocco, sono Grandi, ho appena inviato al Corriere un commento a riguardo di questa notizia che ho trovato sul Corriere di oggi. Secondo me bisognerebbe organizzarci e iniziare a fare i turni per presidiare la palazzina e preservarla dalla distruzione! Speriamo di non trovare sorprese quando torneremo dalle ferie. Buone vacanze
ex Alfasud Ti 1.3 3P ex 33 1.3 S Sport Wagon ex 33 1.3 IE Sport Wagon
Vittorio Sgarbi ha confermato di essere un grande. Per ora dobbiamo ringraziare lui se quell'ultimo baluardo di una gloriosa fabbrica è rimasto in piedi. Grazie Vittorio.
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
Autore Risposta: Frank Inserita il: 05/09/2007 12:41:34 Messaggio:
Ciao a tutti. Avrei bisogno di contattare con urgenza la Sig.ra Ruocco. Ho provato a mandarle un messaggio privato, ma forse non l'ha ricevuto o forse non si collega al computer. Qualcuno mi può aiutare, magari mandandomi in privato un suo recapito telefonico? Grazie
Eccomi qua! Chiedo scusa per la lunga assenza ma dopo una breve vacanza a fine agosto mi sono ammalata, febbre tosse e mal di gola e sono solo un paio di giorni che sto meglio.
Rispondo di seguito ad alcune domande:
x Giulia SS Sono davvero spiacente ma non sono in grado di aiutarla. Ma le assicuro di aver chiesto ad una persone competente che non stato in grado di darmi l'informazione richiesta e mi ha scoraggiato dicendo che difficile da trovare. Mi dispiace.
Sono d'accordo con Pilota 54 a proposito del suo commento
x Felix Il colore marrone testa di moro (AR 847) era previsto solo per l'Alfasud Junior e poi è ricomparso nella gamma delle 33 e dell'Arna. Il colore marrone nella gamma di tutte le Alfasd era il bruno cilento (AR 834)Per sapere con esattezza la denominazione esatta e il codice del colore della sua Alfasud e gli interni deve fornire il numero di telaio all'Archivio Storico (02/44429115). Solo così poter procedere in un restauro accurato.
X Frank Ho letto il suo messaggio privato e Le ho risposto.
Buona serata a tutti!
Autore Risposta: Frank Inserita il: 06/09/2007 18:08:48 Messaggio:
Autore Risposta: felix Inserita il: 06/09/2007 20:05:06 Messaggio:
grazie della risposta.
la mia Sud riporta la targhetta con il codice colore come quello che ha fornito lei ,marrone testa di moro (AR 847). chiederò info all' archivio storico. mi interessavano gli interni però
grazie mille.
Il Signor Doppietta Carburatore da 32 nel cofano Carburatore da 44 nel Cuore.
1947 RITORNANO A VINCERE LE ALFA ROMEO ALLA RIPRESE DOPO LA GUERRA. BIONDETTI E’ PRIMO ALLA MILLE MIGLIA. LA SQUADRA COMPOSTA DA VARZI, TROSSI, WIMILLE E SANESI PORTA IN GARA LE ALFETTA 158 CHE DOMINERANNO I GRAN PREMI FINO ALLA FINE DEL 1951.
1957 VIENE INTRODOTTO L'AUTOCARRO MILLE, LA CUI PRODUZIONE, CESSATA IN ITALIA NEL 1964, FU TRASFERITA ALLA FABRICA NACIONAL DE MOTORES, DI PROPRIETA', PER LA DURATA DI ALCUNI ANNI, DELL'ALFA ROMEO.
AL SALONE DI GINEVRA, L'ALFA E' PRESENTE, OLTRE CHE CON I MODELLI CLASSICI (GIULIETTA SPIDER VELOCE, 2000 BERLINA, GIULIETTA SPRINT SPECIALE, GIULIETTA SPRINT VELOCE) ED ALCUNE ELABORAZIONI DI CARROZZIERI, CON UN PROTOTIPO DA RECORD: ABARTH-ALFA, NATO DALLA COLLABORAZIONE TRA LA CARROZZERIA BERTONE E L'ABARTH DI TORINO. IL MOTORE E' SISTEMATO POSTERIORMENTE AL PILOTA; LE SOSPENSIONI ANTERIORI SONO QUELLE DELLA GIULIETTA SPRINT. (di questa vettura vi parlerò più approfonditamente)
A MONZA, IN SETTEMBRE, VIENE PRESENTATA LA GIULIETTA TI I CLIENTI SPORTIVI CORRONO CON VETTURE DI SERIE NELLE CATEGORIE TURISMO E NEI VARI CAMPIONATI EUROPEI
1967 IL 14 GENNAIO, A VIETRI SUL MARE, VIENE PRESENTATA LA 1750, UNA DERIVATA DALLA GIULIA, NELLE VERSIONI BERLINA COUPE' E SPIDER.
DEBUTTANO I PROTOTIPI DELLA SERIE 33.
IL 28 LUGLIO, IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, DOPO UN APPROFONDITO ESAME, APPROVA IL PROGETTO ALFA ROMEO ALFASUD.
IL 31 AGOSTO, ALL'AUTODROMO DI MONZA, VIENE PRESENTATA LA 33 STRADALE (TIPO 105.33).
IL 27 MAGGIO, PRESSO LE FILIALI ITALIANE, VENGONO PRESENTATE LA GTA 1300 JUNIOR E LO SPIDER 1300 JUNIOR.
A POMIGLIANO CONTINUA LA PRODUZIONE DEI VEICOLI F12 E A12, A15, A19, A38 DELLA GAMMA MEDIA E MEDIO LEGGERA, FRUTTO DELLA COLLABORAZIONE CON LA RENAULT-SAVIEM. I DIESEL PRODOTTI PER CONTO DEL GRUPPO RENAULT RAGGIUNGONO, DOPO SEI ANNI, LA QUOTA DI 70.000 UNITA'.
NUOVA VITTORIA NEL CAMPIONATO EUROPEO TURISMO MARCHE CON LA GTA 1600 (1^ Andrea De Adamich) E SUCCESSI IN BELGIO, AL TOURIST TROPHY IN INGHILTERRA, A BUDAPEST E ALLE 6 ORE DI NURBURGRING.
L’ALFA CONQUISTA DIECI CAMPIONATI IN MOTONAUTICA
DEBUTTA LA 33 E VINCE TRA L’ALTRO IL TROFEO BETTOJA A ROMA
1977 LA GAMMA ALFA VEDE L'INTRODUZIONE DELL'ALFASUD SUPER IN DUE CILINDRATE 1200 E 1300, DELL'ALFASUD TI 1300, DELL'ALFETTA 2000 BERLINA E DELLA GIULIETTA 1.3 E 1.6.
LA 33 SC12 CON VITTORIO BRAMBILLA CONQUISTA CON OTTO VITTORIE IL TITOLO MONDIALE SPORT
CON LA BRABHAM BT45 DI FORMULA 1, JOHN WATSON SI AGGIUDICA LA POLE POSITION AL G.P. DI MONACO
1987 LA FIAT RAGGRUPPA I MARCHI LANCIA ED ALFA ROMEO E IL 1^ GENNAIO SI COSTITUISCE LA SOCIETA' ALFA LANCIA INDUSTRIALE S.P.A..
LA FIAT AUTO ACQUISISCE LA QUOTA NISSAN DELL'ARNA S.P.A.
Vengono presentate: ALFA 75 (2.O T.S. E 3.0 V6) ALFA 33 1.3 SILVER ALFA 164 (2.0 TS/2.5 TB E 3.0 V6) ALFA SPRINT 1.3 E 1.7 Q.V.
NELLO SPORT L’ALFA SI AGGIUDICA: COPPA EUROPA DI F.3 CAMPIONATO SCANDINAVO DI F.3 CAMPIONATO FRANCESE DI F.3 CAMPIONATO ITALIANO DI F.3
1997 IL 24 APRILE VIENE ANTICIPATO IL LANCIO DELL'ALFA 156 CHE SARA' IN VENDITA DAL MESE DI OTTOBRE. I PROPULSORI SONO QUATTRO: TRE T.S A 16 V E IL MOTORE 2.5 CON CAMBIO A SEI MARCE. DUE VERSIONI A GASOLIO: 1.9 JTD E 2.4 JTD. VIENE PRESENTATA A GIUGNO L'ALFA 146 JUNIOR: GIOVANE CON GRINTA AL SALONE DI FRANCOFORTE (11/21 SETTEMBRE) VIENE PRESENTATA UFFICIALMENTE LA NUOVA ALFA 156. Il 10 OTTOBRE L'ALFA 156 VIENE PRESENTATA ALLA STAMPA INTERNAZIONALE A LISBONA.
Ho trovato una bella foto fatta insieme ad una "alfista finlandese", la signora Jaatinen sempre presente alle più importanti manfestazioni dell'Alfa. Siamo, come avrete capito, all'ingresso della mostra a Milano per i 50 della Giulietta:
Bellissima foto Sig.ra Elvira ... soprattutto "stupisce" sapere che la passione per l'Alfa può colpire anche una signora finlandese.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Caro Presidente, In Finlandia c'è un club di Alfisti ben organizzato, ha persino una rivista che si chiama "Entusiasti" ed il respondsabile è il marito della signora che è con me nella foto. Buon fine settimana a tutti!
la mia Sud riporta la targhetta con il codice colore come quello che ha fornito lei ,marrone testa di moro (AR 847). chiederò info all' archivio storico. mi interessavano gli interni però
se posso..........
Non è infrquente trovare vetture che recano, di fatto, la vernice "sbagliata" nel senso che il bruno cilento è in effetti il colore previsto dalla tavola colori e dal depliant ma può capitare che la vettura sia di fatto di un colore "alfanord" e viceversa. Capita anche sul colore blu olandese, che di fatto è blu posillipo (colore in teoria destinato alla produzione del Sud, come era per la mia ex Alfetta 2.0 '82 anno in cui in teoria doveva esserci il blu olandese). Così come anche successivamente troviamo vetture "grigio nisida" (Alfasud) su vetture prodotte ad Arese. Per l'interno il tuo tessuto è spigato o semplice (come era sulla precedente Alfasud terza serie prodotta dal 1980 al 1982 quando esce la SC?)
Buon giorno mi presento! sono nuovo di qui... e passando ho deciso dopo aver visitato parecchi forum di fermarmi!!! ho parlato con lei gentilissima sig Elvira telefonicamente + di una decina di anni fa! e mi ricordo come se fosse ieri la sua disponibilità la sua pasienza e cortesia per tutto il materiale che mi ha inviato direttamente e in maniera gratuita dalla sua vecchia sede lavorativa! Ho un dubbio amletico che mi sobbalza da qualche anno al quale non ho dato ancora risposta e gradirei la sua attenzione al riguardo! sono il fortunato possessore di un gt1750 del 1968 prima serie con 36oookm conservato e di una giulietta spyder del 59 seconda serie blu medio. Dopo un lungo e faticoso restauro alla mia piccola giulietta ho notato che la mia spyder rispetto ad altre vetture alfa giulietta del periodo ha una colorazione leggermente di uno stop più chiara! Io sono un attento osservatore dei particolari e prima di verniciarla ho ricostruito il tutto prendendo alcuni campioni di vernice vecchia che al confronto con la nuova coincidevono perfettamente all'originale (preciso che la vettura restaurata non è piu alla nitro ma acrilica cambia la lucentezza ma la tonalità è identica)! a qusto punto mi chiedo è possibile che le vetture alfaromeo nel 1959 a secondo del luogo di produzione o provenienza potesserero usare essenze di colore e marche diverse di vernici da giustificare variazioni cromatiche??? So benissimo che un colore col tempo e sopratutto un blu scuro come il mio "vira" cambia tonalità se la vettura viene conservata al buio o alla luce ... ma al tal proposito vorrei da lei capire un gradino in più! E' possibile nel 1959 che una tonalità dipenda o varia dalla fabbrica di provenienza??? Un blu puo esser dìverso da un altro blu???? Come è possibile??? Ho commesso un errore io? Immagine: 75,46 KB
a qusto punto mi chiedo è possibile che le vetture alfaromeo nel 1959 a secondo del luogo di produzione o provenienza potesserero usare essenze di colore e marche diverse di vernici da giustificare variazioni cromatiche??? So benissimo che un colore col tempo e sopratutto un blu scuro come il mio "vira" cambia tonalità se la vettura viene conservata al buio o alla luce ... ma al tal proposito vorrei da lei capire un gradino in più! E' possibile nel 1959 che una tonalità dipenda o varia dalla fabbrica di provenienza??? Un blu puo esser dìverso da un altro blu???? Come è possibile??? Ho commesso un errore io?
Non ho capito una cosa....... tu hai usato il codice colore o il campione su vettura per risalire alla tinta? E le variazioni le hai viste confrontando con altre Giulietta Spider o con delle Giulietta in generale?
io ho confrontato il colore da me acquistato con il reale colore della mia vettura e ho notato sottili differenze che ho inputato ad una maturazione del colore che negli anni è avvenuto Poi ho confrontato giulietta spyder con altre giuliette spyder e sempre ci sono differenze ! Sembra che a quei tempi detto da esperti del settore ma vorrei maggiore chiarimenti dalla sig . Ruocco le marche che usavano di colore nel 59 non erano sempre le stesse !!! quindi se la leiker produceva un blu con un determinato codice non è detto che un altra marca sempre con la stessa codifica producesse lo stesso risultato! questo si evidenziava sopratutto con le tinte forti! volevo al riguardo maggiori delucidazioni su questo quesito mio personale ma che in fondo non riguarda solo me sulla questione
Nella gamma dei colori della Giuletta era previsto solo il blu medio che corrisponde al codice tinta AR 312. Se lei ha usato la vernice con questo codice ha eseguito un corretto restauro e non deve preoccuparsi per le lievi differenze di colore o opacità dovute sicuramente al passare del tempo. Un cordiale saluto. Elvira
In passato ho posseduto 3 Alfasud di cui una 5M e una Junior. Anche un' Alfetta e un'Alfa 75. Attualmente ho una Punto da 5 anni e sarebbe ora di cambiarla....
Carissimi, sabato scorso sono stata ad una gita organizzata dal gruppo Seniores dell'Alfa Romeo. Samo stati a Bardolino (Verona), per la Festa dell'Uva. Un posto davvero splendido sul lago. E' stata una bella occasione per rivedere molti ex colleghi e brindare tutti insieme all'Alfa Romeo.
Nella gamma dei colori della Giuletta era previsto solo il blu medio che corrisponde al codice tinta AR 312. Se lei ha usato la vernice con questo codice ha eseguito un corretto restauro e non deve preoccuparsi per le lievi differenze di colore o opacità dovute sicuramente al passare del tempo. Un cordiale saluto. Elvira
Gentilissima sig Ruocco ringraziandola per l'attenzione confermo il codice colore AR 312 ma vorrei capire se all'epoca negli stabilimenti di produzione italiana ALFA ROMEO si usavano diverse marche di colore!? L'amico CARO e comune Prof. Pantano siciliano come mè circa un anno fa restaurò la sua giulietta sprint e mi faceva notare come alcuni campioni richiesti di ar312 variavano di intensità asseconda della ditta produttrice. mi conferma questa ipotesi oggi come allora??? accadeva questo??? Un cordiale saluto e ringraziamento Nino Messina
Non sono in grado di confermarlo, so per certo che per arrivare ad ottenere il colore AR 312 così come qualsiasi altro colore delle gamma delle vetture Alfa Romeo c'è un insieme di colori e quantitativi di vernice in percentuale da usare e che sono validi per qualsiasi casa produttrice. Penso che sia più possibile invece un'alterazione del colore dovuto al tempo, all'esposizione della luce.
In passato ho posseduto 3 Alfasud di cui una 5M e una Junior. Anche un' Alfetta e un'Alfa 75. Attualmente ho una Punto da 5 anni e sarebbe ora di cambiarla....
..Magari con un bello Spider IV serie catalizzato?
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...D'altra parte, mi sembra che "L'accoppiata" si sia gia' rivelata azzeccata, nel recente passato!!
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"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Perchè no, Cibus? E' un sogno nel cassetto che prima o poi spero si realizzerà. Buon fine settimana a Lei e a tutti gli amici che passerano di qua.
..Altrettanto al Lei!
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Buonasera Egregi Signori e Signore,...scusate l'intrusione....vi chiedevo se in qualità di responsabili di staff storici dell'Alfa Romeo state per caso organizzando una manifestazione a livello nazionale per il trentennale della Alfa Romeo Nuova Giulietta Anticipatamente GRAZIE per la Vs cortese attenzione Distinti Saluti (biscionici s'intende) a Voi tutti!
Alfa 156 1800 T.S. 1998 Alfa 90 V6 2000 S. 1986 Alfa Giulietta 1300 1981
La nuova Giulietta fu presentata a Taormina nel novembre del 1977. Allora lavoravo nella direzione Relazioni Esterne Stampa, nello specifico alla Stampa Estera con il dr. Cornelis Verweji e feci parte dello staff che seguì i giornalisti sul posto. Sto già preparando una cosa che uscirà qui il prossimo mese in occasione dell'anniversario. Buona settimana a tutti e un augurio particolare al nostro Presidente.
biscione 69, purtroppo per quest'anno non riusciremo ad organizzare altro, oltre agli eventi previsti, anche se mi sarebbe piaciuto molto poterlo fare.
P.S. - Grazie Sig.ra Elvira per i suoi auguri, in questo periodo ne ho particolarmente bisogno.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
La nuova Giulietta fu presentata a Taormina nel novembre del 1977. Allora lavoravo nella direzione Relazioni Esterne Stampa, nello specifico alla Stampa Estera con il dr. Cornelis Verweji e feci parte dello staff che seguì i giornalisti sul posto. Sto già preparando una cosa che uscirà qui il prossimo mese in occasione dell'anniversario. Buona settimana a tutti e un augurio particolare al nostro Presidente.
Quale onore Sig.ra Alfina...ho proprio colto nel segno involontariamente....e pensare che Lei ha visto sul nascere una delle mie beniamine....Attendero' con gioia il servizio che Lei preparera' qui nel topic cosi'come ha appena anticipato..Grazie ancora... cordialmente Saluti biscionici...
Alfa 156 1800 T.S. 1998 Alfa 90 V6 2000 S. 1986 Alfa Giulietta 1300 1981
biscione 69, purtroppo per quest'anno non riusciremo ad organizzare altro, oltre agli eventi previsti, anche se mi sarebbe piaciuto molto poterlo fare.
P.S. - Grazie Sig.ra Elvira per i suoi auguri, in questo periodo ne ho particolarmente bisogno.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Bene Presidente, ..capisco che certamente non è uno scherzo organizzare un evento, figuriamoci uno di portata nazionale che ha per oggetto un modello di Alfa abbastanza diffuso all'epoca (non è certo un raduno di alfa tz o similari prodotti col contagocce)....e che sicuramente Lei avrà avuto sicuramente il Suo bel dafare nell'organizzare tutti quelli previsti già in calendario oltre a quelli che hanno già avuto luogo....comunque La ringrazio della cortese attenzione prestatami Cordialmente La saluto augurandole buon lavoro unitamente a tutto il suo Staff nazionale e regionale.... continuate cosi'!!
Alfa 156 1800 T.S. 1998 Alfa 90 V6 2000 S. 1986 Alfa Giulietta 1300 1981
salve a tutti. non sono molto pratico di forum. Conosco la signora Ruocco telefonicamente. E' sempre stata oltremodo gentile. Ho bisogno di aiuto anche se forse ormai è tardi: Poseggo una Giulitta Spyder I^ serie domani vi darò i dati di telaio. L'autovettura è arrivata dalla Florida. Ho i documenti di sdoganamento. Appena uscita dagli stabilimenti Alfa è stata venduta all'importatore americano. Il quesito riguarda il colore. La lechler mi ha detto che la I^ serie non era bianca tipo spino ma una specie di panna. Sarò piu preciso con i codici. Grazie Claudio
Nella gamma della Giulietta Spider c'era solo un bianco ed era il bianco Farina che corrisponde al codice tinta AR 008. Per quanto riguarda i dati relativi alla vettura,ovvero data di costruzione, colore originale, data di vendita e nome del primo proprietario potrà richiederli all' archivio storico Alfa Romeo: marco.FAZIO@alfaromeo.com. Un cordiale saluto.
Non sono in grado di confermarlo, so per certo che per arrivare ad ottenere il colore AR 312 così come qualsiasi altro colore delle gamma delle vetture Alfa Romeo c'è un insieme di colori e quantitativi di vernice in percentuale da usare e che sono validi per qualsiasi casa produttrice. Penso che sia più possibile invece un'alterazione del colore dovuto al tempo, all'esposizione della luce.
Ringraziando per la gentilissima attenzione confermo il codice AR 312 ma acrilico e non alla nitro! La mia vettura è stata restaurata negli anni 80 ed è in fase di omologazione ASI La mia paura è dettata dal fatto che essendo un restauro datato e come lei mi conferma il blu come ad esempio il rosso negli anni potevano anche maturando leggermente virare. Ho paura che la commissione in fase di giudizio esplicicativo mi possa dire un qual cosa di non piacevole!... le invio una nuova foto della mia bella sperando in un suo commento positivo!! saluti ancora siciliani
Ringrazio Alfina per la risposta. Purtroppo non capisco come la lecler rilasci queste informazioni errate, infatti in data 7 maggio 2006 alla mia domanda hanno risposto che la Giulietta I serie (la mia è stata venduta il 13 maggio del 57 a HOFFMAN MOTOR CAR Co USA) aveva un bianco particolare e precisamente: Bianco Panna 002 Rosso Chiaro 505 Celeste 301 Blu Grigio Grafite 716 Nero. Purtroppo io ho eseguito il lavoro e mi ritrovo una Giulietta Bianco Panna 002. Forse per confortarmi qualche amico mi diceva in un primo momento che essendo destinata al mercato americano il colore era come la 1900 dello stesso periodo. Ma purtroppo ho preso una cantonata. Ora mi chiedo è possibile intervenire per evitare che altri amici commettano lo stesso errore? come intervenire con la lecler? Grazie
Non credo che dovrebbe esserci problemi propio per il fatto che il codice tinta corrisponde al numero originale. E' chiaro che la differenza sta proprio nel tipo di vernice che all'epoca era in smalto sintetico o nitrosintetico.
Nella documentazione archivio storico esiste il figurino delle finizioni della Giulietta Spider e può richiedere conferma di quanto le avevo scritto in precedenza. Non so spiegarle come mai il campionario della Lechler è diverso da quello dell'Alfa Romeo, probabilmene è stato messo insieme nel tempo non disponendo di documenti ufficiali. E' una ipotesi. Capitava anche che qualche cliente chiedesse un colore diverso da quelli della gamma. Le suggerirei di consigliare la Lechler di richiedere all'archivio Storico la gamma dei colori che risultano dal figurino ufficiale. Un saluto.
buonasera sign.ra ruocco.sono estasiato dal fatto che una donna ami il marchio alfa romeo.al momento sono un possessore di una 155 sport 16v (bialbero di "derivazione fiat")e nonostante sia stato un modello nn troppo apprezzato per i radicali cambiamenti rispetto ai canoni alfa devo dire ke motoristicamente è un portento e stilisticamente è ancora una gran makkina.mi compiaccio ancora con lei.
La ringrazio per le belle parole. E' vero, la passione per l'Alfa Romeo è sempre viva e non morirà mai. Tenga da conto la sua 155, dopotutto fa parte della famiglia di Campioni del mondo...
LE 155 DEL CIVT, DTM, BTCC, CET, CFST E ITC ============================================ 1992 155 GTA per il CIVT - Campionato Italiano Velocita' Turismo 1993 155 VT TI per il DTM 155 D2 per il Superturismo e 155 gruppo N (CIVT) 155 D2 per il Campionato Turismo Francese con una squadra team Graff Racing supportata da Alfa Romeo 1994 155 V6 TI per DTM 155 D2 (trazione anteriore) per BTCC 155 D2 per CIVT 1995 155 V6 TI per DTM 155 D2 per BTCC 155 D2 per CIVT 155 D2 per CET (Superturismo Spagnolo) 155 D2 per CFST (Superturismo Francese) 1996 155 V^ TI per ITC (International Tourism Championship)
Inoltre, nel mese di ottobre del 1993, da un sondaggio della prestigiosa rivista tedesca Auto Motor Und Sport, la 155 risultò la vettura sportiva per eccellenza e vinse il Premio di Sportività.
Dear Doctor Schaller, I remember that according a note dated december 1945 that is in the Archivio Storico records, there are informations about two Type 412 cars that were stored in that time at the Experimental Department. They were the cars that took part in the Grand Prix of Antwerp on May 31st, 1939 and the Luxemburg G.P. on June 4th of the same year with brilliant results. According to this list one chassis was stored at Triuggio workshop and one engine was stored at Melzo workshops. In the Fusi's book there is written that one Type 412 car was sold in the postwar period to Mr. Daetwyler. The cas was one of the two listed in this note. I did not find any information about a third car. I suggest you to ask to Archivio Storico for further historical researches and also for the copies of Alfa Corse Magazines. With friendly regards, Elvira
Thank you very much! I have all the race results, but only involves two cars. I have no idea how Fusi came up with the fact that 4 cars were built..
Citazione:Messaggio inserito da alfina
Dear Doctor Schaller, I remember that according a note dated december 1945 that is in the Archivio Storico records, there are informations about two Type 412 cars that were stored in that time at the Experimental Department. They were the cars that took part in the Grand Prix of Antwerp on May 31st, 1939 and the Luxemburg G.P. on June 4th of the same year with brilliant results. According to this list one chassis was stored at Triuggio workshop and one engine was stored at Melzo workshops. In the Fusi's book there is written that one Type 412 car was sold in the postwar period to Mr. Daetwyler. The cas was one of the two listed in this note. I did not find any information about a third car. I suggest you to ask to Archivio Storico for further historical researches and also for the copies of Alfa Corse Magazines. With friendly regards, Elvira
La ringrazio per le belle parole. E' vero, la passione per l'Alfa Romeo è sempre viva e non morirà mai. Tenga da conto la sua 155, dopotutto fa parte della famiglia di Campioni del mondo...
LE 155 DEL CIVT, DTM, BTCC, CET, CFST E ITC ============================================ 1992 155 GTA per il CIVT - Campionato Italiano Velocita' Turismo 1993 155 VT TI per il DTM 155 D2 per il Superturismo e 155 gruppo N (CIVT) 155 D2 per il Campionato Turismo Francese con una squadra team Graff Racing supportata da Alfa Romeo 1994 155 V6 TI per DTM 155 D2 (trazione anteriore) per BTCC 155 D2 per CIVT 1995 155 V6 TI per DTM 155 D2 per BTCC 155 D2 per CIVT 155 D2 per CET (Superturismo Spagnolo) 155 D2 per CFST (Superturismo Francese) 1996 155 V^ TI per ITC (International Tourism Championship)
Inoltre, nel mese di ottobre del 1993, da un sondaggio della prestigiosa rivista tedesca Auto Motor Und Sport, la 155 risultò la vettura sportiva per eccellenza e vinse il Premio di Sportività.
Se mi è consentito, aggiungo che nel 1994 la 155 è stata la vettura turismo più vittoriosa nel mondo con 24 vittorie assolute contro le 19 della Bmw 320. Io dal 2006 possiedo (oltre alla GTV 3.000 V6) una 155 1.700 (bialbero DOC) del 1995 (ultima serie) che mi sta dando soddisfazioni superiori ad ogni previsione. E' un autentico gioiello.
Ringrazio infine la gent.ma sig.ra "Alfina" per il pensiero rivolto al nostro staff. Cerchiamo di fare del nostro meglio. Naturalmente per noi è un grande onore che di questo staff faccia parte anche Lei
A presto.
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport Vivi come se dovessi morire domani e pensa come se non dovessi morire mai (Moana Pozzi)
Carissima sig.ra Ruocco, sono un ( purtroppo )ex-possessore di Alfa 146 TI. ( avevo acquistato la mia nel 1996 ) il numero di telaio era ZAR93000002106062 Purtroppo la mia vettura è stata completamente distrutta in un incidente nel 2006 ma non potrò mai dimenticare il piacere di guida provato. Vorrei sapere quante 146 TI sono state vendute complessivamente....
se possibile vorrei fare un altra domanda. possiedo un'Alfasud Sprint Veloce 1.5 del 1979/1980 ( acquistata nel 1980, ma mi ricordo che mio padre diceva che era una vettura d'esposizione nella vetrina del concessionario.... siccome ne aveva bisogno IMMEDIATO gli avevano dato quella ) il numero di telaio è ZAS902A5005063696. Vorrei sapere l'anno di produzione della mia macchina in quanto sospetto sia diverso da quello di prima immatricolazione. p.s..... il colore originale è marrone faggio vero ???
Sono spiacente di non poterla aiutare perchè non ho i dati di vendita delle vetture Alfa e quindi della 146 TI.
Per quanto riguarda l'anno di costruzione della sua Alfasud Sprint 1.5 dovrà richiederlo all'Achivio Storico che dispone dei tabulati relativi ai dati delle immatricolazioni: archiviostorico@alfaromeo.com
Per sostituire l'ormai "anziana Giulia", nel novembre del 1977 fu presentata la nuova Giulietta, chiamata così in onore della Giulietta di vent'anni prima. La sua linea a cuneo fu definita "sconcertante" in un servizio di Quattroruote. La parte posteriore soprattutto non convinse subito gli addetti ai lavori, eppure il design della Giulietta ha fatto scuola ed è stato copiato in seguito da molte case automobilistiche. Le dimensioni esterne erano quelle dell'Alfetta, da cui la Giulietta ereditò il passo e la careggiata. Inizialmnte fu dotata di motori a 4 cilindri di 1,3 e 1,6 litri, sucessivamente dal 1.8, 2.0, Super e diesel. Nel 1981 subisce il primo lifting, con l'applazione della fascia sottoporta che percorre tutta la vettura. Nel giugno del 1982, la Giulietta fu disponibile in due versioni speciali superaccessoriate denominate Extra Confort (1.6 e 1.8 EC), accompagnate dalla Giulietta TI (2.0) riconoscibile per la striscia nera che corre sui paraurti e sulle fasce laterali. Subito dopo fu la volta della versione Diesel alimentata da un 4 cilindri di 1995 cm3 prodotto dalla VM di Cento. Per soddisfare i clienti sportivi, nel mese di maggio del 1983 fu presentata una versione molto speciale denominata Giulietta 2.0 Turbodelta, prodotta in 361 esemplari, dotata di un turbocompressore Alfa Avio, adattato dai tecnici dell'Autodelta. Nella seconda metà dello stesso anno fu presentato l'utimo restyling della Giulietta.
Ma non voglio dilungarmi sulla storia tecnica che riempe le pagine di tanti libri sull'Alfa Romeo, vorrei piuttosto rendervi partecipi di alcuni miei ricordi personali perchè alla presentazione ufficiale della Giulietta, a Taormina, c'ero anch'io. Ricordo che partii con le mie colleghe Ortensia (segretaria del dr. Marchetti, capo ufficio stampa) e di Berthe (di nazionalità svizzera) dall'aereoporto di Linate in una giornata di nebbia, eravamo tutte imbacuccate per il freddo, stivali e gonne kilt che erano di moda a quel tempo, giacca di pelo e cappellini. Arrivate a Catania trovammo un clima quasi estivo e ci precipitammo subito ad acquistare jeans e magliette per il caldo che faceva. Io mi occupavo ta l'altro di ricevere all'aeroporto i giornalisti esteri, compito che dividevo con Berthe, mentre Ortensia era proposta ai lavori di cooordinamento in segreteria. La sera dell'arrivo, c'era la conferenza stampa e la presentazione che di solito veniva fatta dal responsabile di prodotto, e la proiezione delle slides relative alla parte tecnica ed illustrativa della vettura. Seguiva la cena con spettacolo di balli tipici siciliani e subito dopo il cabaret con una coppia di giovani attrici e cantanti composta da Marisa Rampin e da Luciana (non ricordo più il suo cognome anche perchè non è diventata famosa come la Marisa di cui vi parlerò in seguito). A mezzanotte pizza o spaghetti aglio, olio e peperoncino per tutti. Per me fu una bellissima sperienza. Una sera eravamo sulla terrazza dell'Hotel Capo Taormina e vidi uno spettacolo che non scorderò mai più: l'eruzione dell'Etna e chi non l'hai mai visto dal vivo non può capire. Furono 15 giorni indimenticabili sotto ogni punto di vista. Essere partecipe e anche protagonista di un evento così importante fece crescere ancora di più in me l'orgoglio di appartenere ad una grande famiglia in cui l'efficienza e l'ospitalità erano importanti quanto la cura del prodotto e la consapevolezza di un grande Marchio.
Voglio concludere con il racconto di due episodi che riguardano due delle persone che ho citato. Ai primi di ottobre, in una panetteria di Saronno trovai un volantino che pubblicizzava una serie di incontri di cabaret presso un noto ristorante di Saronno che, guarda caso, è attaccato alla concessionaria dell'Alfa Romeo. Lo presi incuriosita e rimasi piacevolmente sorpresa nel vedere che in progammazione c'era una serata con Marisa Rampin. Così la sera del 18 ottobre ci sono andata ed ho portato con me una foto che ci ritraeva insieme in una di quelle serate a Baia Domizia pensando di farle cosa gradita. E così è stato perchè si ricordava di me e di tutto lo staff dell'Alfa, abbiamo rivissuto quei bei momenti e ci siamo scambiate i numeri di telefono. L'altro episodio è ancor più recente e molto triste. Ortensia ci ha lasciato due giorni fa dopo una lunga malattia. Questa mattina, con quasi tutti i colleghi dell'ufficio stampa, tranne qualche eccezione dovuta all'assenza di alcuni di loro a causa del lungo ponte, le abbiamo dato l'ultimo saluto. Tra i tanti fiori, spiccava lo stendardo del Gruppo Anziani dell'Alfa Romeo.
gentilissima sig.Elvira sono possessore oltre alla splendida giulietta di un bellissimo gt 1750 prima serie del 68 conservato! vorrei rifare i cerchioni e non riesco a trovare il codice colore e marca per un attento restauro!
Se non ricordo male dovrebbe essere alluminio azzurrato che corrisponde al codice tinta AR 003 (nei cataloghi di tutte le case produttrici di vernici). Per conferma, Le suggerisco di sentire l'Archivio Storico (Marco Fazio al n. 02/44429115). Io purtroppo non dispongo dei figurini di finizione. Buona serata.
Salve a tutti!!Sono nuovo di questo forum,una cosa che mi ha convinto e la presenza della Sig.Ruocco,donna di grande esperienza e di grande passione! Vorrei chiedere una cortesia alla Signora. Sono figlio di CapoOfficina e ho la stessa passione di mio padre,lui e in alfa da 32 anni e grazie alle sue conoscenze sono andato in posti che alla gente normale non e posibile entrare. Balocco e una tappa fissa che si ripete lameno 2 volta all anno,grazie al Sig.Cristina Claudio,conosco anche il Dott.Oliveri che mi da sempre delle notizie dell epoca. Ultima visita speciale e stata propio questo lunedi al Centro Stile di Arese,dove un ingeniere di origine polacca,(magari vi conoscete)ci ha fatto vedere tutto quello che si poteva vedere,disegni bozzetti modellini in varie scale ecc.... Di nascosto mi sono fatto un giro in macchina per quello che purtroppo rimane dello stabilimento,che tristezza...e veramente enorme,ho visto capannoni deserti piccole vie centrali con erba alta,le rotaie del treno,cavolo che spreco da parte di Fiat!! Ecco le mie domande,che spero lei potra darmi una risposta: 1-Ha un senso,un significato quella statua che ce davanti ad una portineria(ora chiusa),dove sopra che lo stemma alfa romeo?; 2-E vero che uomini fiat,una notte sono entrati nello stabilimento e hanno ditrutto le catene di montaggio del cap.numero 10,cosi da evitare il reitegro dei lavoratori della meccanica??; 3-E possibile,magari con la sua partecipazione,fare una vista, non invasiva,dello stabilimento??,ho visto piccole palazzine con tutte le luci accese!!!,capannoni con ventole esterne che funzionavano ecc....,magari si fanno delle scoperte interessanti per noi appassionati!!!(magari tramite una persona che lavora ancora li?) Quest ultima richiesta so che e un po particolare,ma mi sono accorto che non ce un vero e propio padrone delle aree dove rimangono ancora zone di propieta alfa,nessuno mi ha impedito di farmi 2 giri di tutto lo stabilimento.... Grazie e scusi se la mia discussione magari non e pertinente con il forum..e complimenti per la fortuna che ha avuto,cioe lavorare in AlfaRomeo.
Gent.ma sig.ra Ruocco. Devo riverniciare i cerchi della mia Giulietta Sprint 2 serie. E' possibile conoscere la tinta o tonalità RAL per fare "un lavoro fatto bene"? Grazie per l'attenzione Marco
Per sostituire l'ormai "anziana Giulia", nel novembre del 1977 fu presentata la nuova Giulietta, chiamata così in onore della Giulietta di vent'anni prima. La sua linea a cuneo fu definita "sconcertante" in un servizio di Quattroruote. ..........
Ho appena letto questa retrospettiva della Sig.ra Ruocco e, come le altre, è stata molto emozionante, una pillola di storia vissuta dall'interno. Divertente l'episodio riferito all'abbigliamento "errato", una specie di scenetta al contrario di Totò e Peppino alla Stazione Centrale di Milano . Ma in quelle poche righe emerge sempre la sua grande passione per il marchio, qualcosa che va ben oltre l'esperienza lavorativa e l'attaccamento all'azienda, cosa non così rara molti anni fa mi sembra di capire. Rimango poi sempre stupito dalla sua incredibile memoria.
Grazie di cuore per quanto dona a noi Alfisti
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Autore Risposta: Frank Inserita il: 09/11/2007 12:38:00 Messaggio:
E se sapeste la sua sofferenza per non essere ancora materialmente in Alfa, capireste il grande amore della Signora per questa grande Casa costruttrice!
Frank GTJ-1300 1972 Spider Junior CT 1971 1750 berlina 1971 GTV Motus 2002 TS 16V 166 2.5 V6 24V 2004
Una storia davvero bellissima, quella raccontata dalla Signora Ruocco a proposito della presentazione della Giulietta.
E' uno spaccato della realtà del mondo dell'automobile in generale di 30 anni fa quando, come abbiamo letto, le presentazioni delle nuove vetture si concludevano con una cena a base di spaghetti aglio, olio e peperoncino.
Tutto molto lontano da quel che avviene oggi, con stand che hanno più luci del palco di un concerto rock, hostess (che purtroppo per loro fanno solo da presenza scenica) e manager in doppiopetto tirati a lucido: tutto molto "ingessato", maniacale, perfetto è vero, un'atmosfera che manca però di quell'alone romantico che c'era in Alfa Romeo solo qualche decennio fa, che per la mia giovane età non ho avuto l'opportunità di conoscere, ma che rivivrà per sempre grazie ai ricordi di persone eccezionali come la Signora Elvira Ruocco.
ODIO LE TEDESCHE!!! (le auto, è chiaro...) IL CUORE HA SEMPRE RAGIONE Alfa Romeo Duetto 1300 Junior "Coda tronca" '74 Rosso Carminio 510
Approfitto di uno dei Topic piu' importanti del nostro Sito, per evidenziare quanto accaduto pochi giorni fa: La fine del Portello
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Caro Cristian, innanzitutto la ringrazio per le belle parole e mi complimento per la sua passione ereditata dal suo papà. Rispondo alle sue domande: Se allude alla scultura che si trova nella portineria in Via Valera, per intenderci dove fino a poco tempo fa c'era l'ingresso al Centro Stile, qualche anziano dell'Alfa mi aveva detto che sta a rappresentare il lavoro in Alfa Romeo. Alla seconda domanda non so rispondere, non so. Alla terza dico che non credo che sia possibile, almeno ai tempi in cui era in Alfa non erano consentite visite allo stabilimento. Per ultimo le ricordo il nome dell'architetto polacco: Zbigniew Maurer. Un saluto. Elvira
Ho letto anch'io i ricordi della sig.ra Ruocco connessi alla presentazione della Gilietta e naturalmente mi fa piacere che la vettura sia stata presentata per la prima volta in Sicilia (non lo ricordavo!).
Anch'io ho un ricordo legato alla bellissima vettura del biscione che ha compiuto 30 anni. Ne possedeva una (beige) il papà di un mio amico e quando io e la mia fidanzata di allora e futura moglie Patrizia (purtroppo ci ha lasciati il 2 agosto del 1999 per una grave malattia) decidemmo di sposarci, chiesi al padre del mio amico se potevamo utilizzare la sua Giulietta come auto di nozze per il nostro matrimonio. Lui ne fu lusingato e disse subito di si. La vettura poi fu guidata dal mio migliore amico di allora e ancora oggi mio grande amico ("Anthony", attuale socio del nostro club) e anche lui da alfista nato fu orgoglioso di "pilotare" quella stupenda automobile. Era l'8 settembre 1979.
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
Vivi come se dovessi morire domani e pensa come se non dovessi morire mai (Moana Pozzi)
Caro Cristian, innanzitutto la ringrazio per le belle parole e mi complimento per la sua passione ereditata dal suo papà. Rispondo alle sue domande: Se allude alla scultura che si trova nella portineria in Via Valera, per intenderci dove fino a poco tempo fa c'era l'ingresso al Centro Stile, qualche anziano dell'Alfa mi aveva detto che sta a rappresentare il lavoro in Alfa Romeo. Alla seconda domanda non so rispondere, non so. Alla terza dico che non credo che sia possibile, almeno ai tempi in cui era in Alfa non erano consentite visite allo stabilimento. Per ultimo le ricordo il nome dell'architetto polacco: Zbigniew Maurer. Un saluto. Elvira
Grazie mille per la risposta repentina sulle mie domande un po strane! Quel architetto polacco,lei intende quello che lavora al centro stile?quello che ci ha fatto da guida nella nosta visita esclusiva lo scorso 5 novembre?? Peccato non poter visitare lo stabilimento,a saperlo potevo fare un salto di "nascosto" qua e la,visto che potevo girare liberamente,ma forse il mio buon senso mi ha fermato! Secondo lei che fine fara tutto quello che e rimasto di arese???? So, che in molti altri stabilimenti(Portello??) esiste un "secondo" stabilimento sotterraneo,e il caso anche di arese??? Grazie mille e scusi se la bombardo di domande,magari per lei noiose,o magari un po tristi a cui rispondere! Buona sera!!
Signora Ruocco leggo sempre piacevolmente i suoi racconti dai quali trapela sempre quell'atmosfera particolare di ciò che era l'Alfa Romeo tanti anni fa.
ex Alfasud - ex Alfetta 2.0 '84 - ex 156 1.8 T.S. Pack Sport '98 - ex 145 1.4 T.S. L '98 156 2.0 JTS - GT 1300 Junior '74 - 147 1.9 JTD - Alfetta 2.0L '80 - JTS PROUD OWNER
Grazie Bracco, in effetti ho un ricordo vivissimo di quel periodo, bellissimo... mentre è meno picevole quello degli ultimi tempi.. Buon fine settimana a lei a tutti gli amici del forum.
Sì, l'architetto Maurer lavora al Centro Stile, è una persona davvero competente e disponibile.
Non esiste uno stabilimento sotterraneo ad Arese e nemmeno al Portello. Lì c'erano solo gli spogliatoi degli operai, e lunghi cunicoli sotterraei. Lavoraro nei locali della scuola assistenza che erano situati proprio davanti alla palazzina recentemente abbattuta. Ricordo che con le colleghe e i colleghi percorrevamo uno di questi corridoi per andare in mensa. Pubblicherò una foto per farle vedere com'erano. Sinceramente non so cosa accadrà, ma quel che si vede adesso è già la fine...
Grazie per la risposta,come lei ha capito sono appassionato sia alle vetture alfa,ma mi incuriosisce molto la storia dei sui stabilimenti,non so mi danno quel senso di posti particolari con dei "segreti" che nascondono ancora,o nascondevano(vedi il Portello,se lo sapevo prima!!). Solo quella foto che lei ha pubblicato,mi da sensazioni particolari,forse per il fatto che non e a colori,o forse per quelle carte a terra,sembra una foto di un posto magico e unico! Una volta parlando con il Dott.Oliveri del Riar,mi disse che il museo e solo una piccola parte di quello che ce li ad arese,cioe lo spazio non e molto per ospitare tutte le vetture,e lui mi disse che in qualche posto nello stabilimeto ci sono ancora un CENTINAIO di vetture(alcune uniche e mai viste!)chiuse in gabbie di ferro,mah...che peccato,anche per Arese! Buon fine settimana,Sig.ra
Cara Sig.ra Ruocco, passiamo il tempo a ringraziarci a vicenda , ma l'importante è che lei scriva per tutti gli Alfisti, perchè, anche io come Cristhian, mi sto appassionando ogni giorno di più alla storia e agli uomini e le donne dell'Alfa Romeo grazie proprio al suo prezioso contributo.
Quella foto dei corridoi di Arese è effettivamente sinistra ed è incredibile pensare che una volta di li passavano coloro che costruivano le Alfa Romeo ...
Riguardo a Maurer, tutti quelli che lo conoscono ne parlano bene, sia dal punto di vista professionale, sia perchè è un Alfista vero, di quelli che pur di lavorare in Alfa Romeo, non ha mai accettato altri incarichi. Vi posto una sua foto recente, scattata alla "Fiera Auto d'epoca Padova 2007". A sinistra il nostro coordinatore del Triveneto, Alberto Boscolo (Fantomas) e a destra il Dott. Maurer
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Volevo segnalare sia alla gentilissima Signora Ruocco, sia a tutti i nostri soci, che il raduno di Luino, in cui abbiamo avuto l'onore di presentare il libro dell'Ing. Domenico Chirico, è stato segnalato anche dalla prestigiosa rivista Granturismo
Cara Sig.ra Ruocco, passiamo il tempo a ringraziarci a vicenda , ma l'importante è che lei scriva per tutti gli Alfisti, perchè, anche io come Cristhian, mi sto appassionando ogni giorno di più alla storia e agli uomini e le donne dell'Alfa Romeo grazie proprio al suo prezioso contributo.
Quella foto dei corridoi di Arese è effettivamente sinistra ed è incredibile pensare che una volta di li passavano coloro che costruivano le Alfa Romeo ...
Riguardo a Maurer, tutti quelli che lo conoscono ne parlano bene, sia dal punto di vista professionale, sia perchè è un Alfista vero, di quelli che pur di lavorare in Alfa Romeo, non ha mai accettato altri incarichi. Vi posto una sua foto recente, scattata alla "Fiera Auto d'epoca Padova 2007". A sinistra il nostro coordinatore del Triveneto, Alberto Boscolo (Fantomas) e a destra il Dott. Maurer
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Grazie per la citazione,e propio un gran bel forum con tanta bella gente,forse perche ce di mezzo l alfa??? Si anche a me quella foto da quelle sensazioni,vorrei saper tutte le cose piu strane sia di arese che del portello,magari con foto(che su internet non si trovano)e cose del genere... Buona Domenica a tutti
Grande Signora Ruocco, i suoi racconti sono come delle immagini che scorrono. Ricordo ancora con piacere quando ad inizio anni '90 telefonai (non ricordo l'ufficio) per avere degli schemi relativi al cablaggio elettrico di una centralina della 75. All'epoca dopo 15 minuti ricevetti in fax il materiale richiesto, ricordo che parlai con il Signor Pisano. Conservo ancora quei fax, come delle reliquie.
Gentilissima Signora Ruocco le sottopongo il mio problema. Ho acquistato una 75 2.5 V6 Milano di provenienza polacca (nel senso che l'ultimo Paese nel quale è stata targata era la Polonia). E' ovviamente un modello americano, da esportazione diciamo, non italiano (tant'è che il telaio è un ZARDA1149H..... e non un ZAR162B...). Informatomi all'ufficio nazionalizzazioni della Motorizzazione Civile su come poterla immatricolare in Italia, mi hanno detto che.... non si può!!! Considerate che la macchina è in ottime condizioni e ha revisione valida fino a giugno 2008. A detta del funzionario della MCTC non riuscirò mai ad immatricolarla perchè la Polonia fa sì parte dell'UE, ma solo dal 2004 e se la macchina è stata immatricolata in Polonia prima dell'ingresso di quel Paese nell'Unione la procedura - diciamo - semplificata valevole per i Paesi dell'Europa occidentale non vale (la Milano è stata importata in Polonia nel 92)... Anche se la macchina è in regola con le revisioni periodiche del Paese di provenienza (e ripeto - la mia - lo è), deve essere sottoposta a collaudo presso la Maotorizzazione italiana! Rispondo "va bene", ma mi viene replicato che il collaudo non lo passerà mai in quanto la macchina non rispetta le normativa antiinquinamento e sicurezza attuali (bè certo come potrebbe se ha vent'anni, penso io, e che dire poi delle luci di ingombro laterali!) e che, quindi, la macchina è destinata a non poter essere MAI immatricolata in Italia. Chiedo come può essere una cosa del genere e mi sento rispondere che l'unica strada percorribile è quella di iscrivere previamente l'auto all'ASI; a quel punto il collaudo (comunque sempre necessario) potrà non tener conto delle normative attuali e permettere all'auto "storica" il superamento dello stesso. Chiedo come posso isciverla ASI se non ho ancora le targhe e mi viene detto che all'ASI basta solo il numero di telaio (?!), ma - comunque - mi spaventa con la lungaggine della procedura, dall'esito - oltretutto - nient'affatto scontato e concludendo con la seguente frase: "tanto ormai tra pochissimo, le auto storiche non potranno più circolare se con speciali permessi durante le manifestazioni ufficiali e lungo i percorsi ad essi espressamente dedicati", come a dire se vuole fare, faccia pure - ammesso che ci riesca - ma ricordi che un domani più o meno vicino la sua "bella" Milano la potrà utlizzare soltanto due/tre volte l'anno! Ma è possibile una cosa del genere? Come devo fare per immatricolarla... ci deve pure pur essere un sistema!?! Chiedo aiuto...
EX Giulia 1300 TI 1' serie 66 biancospino EX Nuova Super 1300 1' serie 75 biancospino EX Giulietta 1600 1' serie 78 grigio indaco EX 75 2.0 1' serie 87 bianco argento metallizzato EX Nuova Super 1300 2' serie 77 blu olandese 156 T.S. 2000 1' serie 97 rosso proteo metallizzato EX GTV 2000 T.S. L 2' serie 99 blu vela metalizzato 2000 berlina 2' serie 73 blu olandese.
sempre in tema 75 anche io ho unadomanda da porle:nell appositoforum si dice che la 75 turbo avesse in realtà più cavalli dei 155 dichiarati e questo per non collidere con il 2.5 v6 che doveva rimanere il top di gamma.è vero tutto ciò?e se si quanti cv aveva la turbo al banco?
inoltre;si dice che la 1serie della 75 turbo fosse più spinta e pesasse di meno alla 2serie sempre turbo;il primo fatttore dovuto alla diversa programmazione della wastgate,il secondo ad un diverso peso dei paraurti che nella seconda serie erano stati studiati per assorbire i colpi.tutto vero?
E' un bel problema. Sinceramente non so rispondere, tuttavia le suggerisco di contattare a signora Nadia Cattaneo della segreteria del Registro Italiano Alfa Romeo (tel. 02/44429421) e chiederle di metterla in contatto con il signor Maurizio Tabucchi della Commissione Tecnica del RIAR.
Le caratteristiche tecniche ufficiali dei motori tipo 06134 riportano una potenza max di 155 CV (secondo direttiva CEE 80/1269) a 5800 giri min. Non ho trovato altri dati.
Buona domenica e buon inizio di settimana a tutti!
E' uscito il sesto episodio dell'appassionante Autobiografia della Sig.ra Ruocco, intitolato “Si comincia ad Arese”, a cui e' abbinato un interessante articolo dal titolo “L'Alfa Romeo sull'acqua” dedicato alle competizioni motonautiche con motori Alfa Romeo.
Anche questo 6° capitolo è un piccolo, meraviglioso cameo di storia, anche se personalmente mi mette un po di malinconia, non per ciò che racconta, ma perchè il Portello è oramai un Centro Commerciale ed Arese è quasi un cumulo di macerie, a leggerla sembra una storia di 100 anni fa.
Dell'articolo "Cavalli marini" invece sono rimasto colpito da 3 cose in particolare.
La parola "idroscivolante", che confesso di averla mai sentita, abituato oramai a termini inglesizzanti come off-shore.
Sono rimasto altresì stupito nell'apprendere che molti record sono stati ottenuti con normali motori di serie ... c'è anche da dire che i motori di serie dell'Alfa Romeo erano in realtà qualcosa di più vicino a quelli da corsa.
Infine, mi ha colpito il paragrafo finale: L’attività motonautica dell’Alfa Romeo è stata una lunga catena di successi. Non c’è stata manifestazione nazionale o internazionale che non abbia registrato, nella categoria o nelle classi ove sono stati presenti motori Alfa Romeo, affermazioni davvero clamorose. a cui non c'è nulla da aggiungere ...
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Informo che il 24 novembre p.v. alle ore 10,30 sarà celebrata una Santa Messa a ricordo dei defunti dell'Alfa Romeo nella basilica di Sant'Ambrogio a Milano, organizzata come tutti gli anni dal Gruppo Seniores dell'Alfa Romeo.
Gentilissima signora Ruocco, leggere le sue "opere" per me equivale a "nutrirmi" di nettare prelibato come un bellissimo fiore sbocciato in un giardino splendido. Personalmente,rileggendo l'articolo,mi è tornato in mente una scena delle 4 videocassette allegate nella fine degli anni '80 (se non ricordo male 1989),a 4 volumi pubblicati unitamente a quest'opera,scritti da Andrea De Adamich e Giorgio Terruzzi,il titolo dei volumi era ALFA ROMEO - LA STORIA,ALFA ROMEO - LE CORSE,ALFA ROMEO - GLI UOMINI,ALFA ROMEO - LA PASSIONE. in uno di questi VHS c'era una scena dove si vedeva in opera uno dei "cavallini marini",identico a quello della foto. ricordo che già anni fà rimasi "folgorato" da quella visione,e non trovai mai informazioni complete e dettagliate di questa meravigliosa creatura,motorizzata Alfa Romeo che "volava" sull'acqua. purtroppo,ultimamente,ai miei occhi appare molta tristezza,nel vedere tantissimi edifici completamente rasi al suolo (Portello),se penso che tanti anni fà all'interno di quelle mura c'erano persone che hanno lavorato insieme per creare un mito universalmente riconosciuto,qual'è l'Alfa Romeo,e che oggi danno vita ad un centro commerciale,quanta tristezza...... tantissime case produttrici,conservano,restaurano,preservano la propria storia,investendo cifre notevoli,per trasmettere un segnale di "continuità" delle proprie origini,quasi per dimostrare alla platea,una storia "solida",che proietta nel futuro i propri modelli. l'Alfa Romeo,dal 1910,ha sempre rappresentato una immagine "sportiva" Italiana,ancora oggi tantissimi non conoscono la vera storia dell'Alfa Romeo,e pensare che Enzo Ferrari ha iniziato la sua carriera proprio al volante di un'Alfa Romeo....... ma queste parole non cambiano la realtà e la volontà degli uomini,lasciando molto amaro nella bocca dei veri appassionati. non credo siano necessarie altre parole di ringraziamento per il suo prezioso contributo,posso solo aggiungere un grazie,sussurrato dal profondo del mio cuore. mi auguro di poterla incontrare presto e di ringraziarla personalmente per il notevole contributo che ci dona,con una passione smisurata. Giuseppe.
Un'altra testimonianza eccezionale, vissuta dall'interno con straordinaria passione, della Storia dell'Alfa Romeo.
L'articolo dal titolo “L'Alfa Romeo sull'acqua” copre una parte di Storia della Casa milanese che non conoscevo, o almeno, di cui conoscevo solo cenni confusi.
Le vittorie nella Motonautica dimostrano inequivocabilmente un fatto: L'Alfa Romeo in qualsiasi campo ha collezionato decine di vittorie e riconoscimenti a livello mondiale, che si tratti di asfalto, sterrato, aria o acqua. L'utilizzo dei motori di serie sulle imbarcazioni da corsa la dice davvero lunga sulle capacità tecniche di chi quei motori li ha progettati, costruiti e montati sulle vetture più belle e vincenti del mondo.
Signora Ruocco, La ringraziamo per averci regalato un altro frammento di Storia Alfa Romeo.
ODIO LE TEDESCHE!!! (le auto, è chiaro...) IL CUORE HA SEMPRE RAGIONE Alfa Romeo Duetto 1300 Junior "Coda tronca" '74 Rosso Carminio 510
Signora Ruocco, un'altra volta Le faccio i complimenti per le testimonianze e l'articolo sugli scafi da corsa.
Mi permetto di chiederLe una precisazione.
Lei accenna al motoscafo "tipo Passarin" nel primo paragrafo.
Sono sicuro che Passarin sia il nome di colui che pilotava lo scafo a cui si riferisce, che era chiamato "Mariella". Non so invece se costrui' altri esemplari che diano senso all'idea che si tratti di un tipo, e sono interessato a saperne di più. Non ricordo poi il nome di battesimo di Passarin, e forse mi puo' confermare se svolgeva qualche attività all'Alfa? Non è che fosse ingegnere? Di questo non sono assolutamente sicuro in quanto potrebbe trattarsi di un suo parente.
Credo che il motore 12C che equipaggiava quello scafo sia quello esposto al museo, vicino al trattore NR. Se si tratta di quel esemplare (Le chiedo conferma) si dovrebbe trattare di un 12C36 di 4064cc da quanto si legge sulla targhetta.
Ecco due foto di Passarin e del Mariella in piena velocità , credo sia a Venezia nel 1939.
QUI si parla del cantiere Insam dell'Ing. Passarin attivo sul Lago di Como nel dopoguerra. Potrebbe quindi trattarsi di un motoscafo prodotto da tale cantiere.
E nell'albo d'oro della Pavia-Venezia c'e' anche uno scafo Passarin vittorioso nel 1933.
Grazie fazz, interessante infatti. Sarebbe da confermare se il Passarin della mia foto sia lo stesso Ing. Passarin titolare del cantiere (verosimile) e se è il medesimo o collegato ad un Ing. Passarin di cui ricordo vagamente aver sentito in quanto a collaboratore dell'Alfa anteguerra.
Purtroppo non sono in grado di confermare che Passarin pilota sia anche l'ingegnere titolare del cantiere Insam di Como. Il nome di battesimo non c'era nei documenti consultati. IL motore che equipaggiava lo scafo era dello stesso tipo di quello esposto al museo ma non so se si tratta dello stesso, se così fosse penso che una targhetta l'avrebbe ricordato.
Oltre a D'Annunzio, fra i clienti dei Feltrinelli, ricordiamo il pilota automobilistico Tazio Nuvolari, il conte Theo Rossi di Montelera, i piloti motonauti Casinghini e Passarin e, fra gli anni cinquanta e sessanta, il conte Acquarone e l'attrice Eleonora Rossi Drago.
Ho una Giulietta Turbodelta.. dell'84.. Lei gentilmente già mi inviò tempo fà una mail dove mi confermava la costruzione in quell'anno specificandomi anche il mese e quando fu immatricolata la prima volta, nel'87
Continuano a dirmi che la vettura è stata prodotta fino al 1988 ma a me risulta comunque che la produzione sia stata fatta nell'83 e nell'84..
Ha qualche dato in merito? e poi come posso ottenere un documento ufficiale.. anche per ottenere l'esenzione del bollo? o che almeno attesti che la produzione è avvenuta fino al 1984.. se così. è..
La ringrazio anticipatamente e le porgo i miei più distinti saluti.
Ho una curiosità su un modello particoalre di alfa e non so se sia mai stata fatta anche solo come prototipo.
Il modello di cui parliamo ha diversi particolare delle giuliette del '54, ma ha coda tronca e un muso molto strano volevo sapere di che auto si tratta.
Anche io è la prima volta che vedo quest'auto. A giudicare dalla linea della fiancata, potrebbe essere un esemplare unico su base Giulietta Spider (come detto da Ste-jtd)?
Anche l'hard-top secondo me è modificato: non ne ho mai visto uno con la parte centrale in cristallo.
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Ragazzi, ho il piacere e l'onore di presentare questo utilissimo "Manuale pratico" per la riparazione e la manutenzione dei modelli delle serie "105" e 115": Autore della pubblicazione, Francesco Vinci, meglio conosciuto con il Nick di "Frank", un amico che non ha bisogno di presentazioni per chi frequenta i Topic delle "Giulia e derivate": un utilissimo strumento di lavoro che non può mancare nella vostra "biblioteca del Biscione" e che, puntualizziamo, è nobilitato da una prefazione della nostra "Alfina", Elvira Ruocco!
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Mai vista quest'auto! Non esiste traccia negli archivi Alfa Romeo. Mi piacerebbe sapere il numero di telaio..
Signora Ruocco, adesso non ci pensi cosi' tanto e si goda questi giorni di feste! ...Quest' anno potrebbe essere quello buono per farsi un bel regalo!
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Sig.ra Ruocco, le faccio i miei migliori Alfauguri di buon Natale. Fra poco scarterò, insieme ai miei bambini, i regali che sono apparsi magicamente stanotte sotto l'albero, chissà cosa troverò?
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
il Santo giorno del Natale scandisce sempre,che si creda o no, una nuova fase della nostra vita, gentilissima Sig.ra Ruocco le auguro un 2008 ricco di serenità e momenti indimenticabili.
grazie per la sua preziosa collaborazione in Alfasport.
Carissimi, Sono in partenza per Pesaro dove festeggerò il Capodanno in compagnia di amici Alfisti. Per il nuovo anno vi auguro tanta serenità e salute e... perchè no?...qualche nuova Alfa!
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
L'anno nuovo è come un libro con 365 pagine vuote.... faccia ogni giorno il suo capolavoro, usi tutti i colori della vita e mentre scrive SORRIDA!!!!! Buon 2008, Signora Ruocco !
Gentilissima sig.ra Ruocco, ho acquistato e sto facendo restaurare una Giulietta Spider del 1956 telaio n. 817. La vettura è in condizioni pessime ma tant'è, quando ci si innamora.... Abbiamo visto che la macchina monta sedili di colore beige che sembrerebbero essere originali così come quello che rimane della capotina è beige. Anche uno dei due pannelli porta è di colore chiaro. Mi sono documentato e mi risulta che alcuni modelli di Spider siano stati equipaggiati con sedili e capote beige, Lei mi può confermare questo e dare eventualmente dettagli sul colore esatto e tipo di materiali usati. La mia volontà sarebbe quella di ripristinare la macchina esattamente come quando era uscita dallo stabilimento nel novembre del '56. La ringrazio per l'attenzione.
Ragazzi vi posto due belle foto di un ritrovamento fatto a Kabul in Afghanistan; l'articolo è stato pubblicato su "ruoteclassiche" di Aprile 2006, mentre lo sfogliavo mi sono accorto di questo:
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Si tratta di un ritrovamento di due Aerei "Imam RO37" da ricognizione armata venduti dall'italia alla "Reale Forza Aerea afghana" nel 1938; Il velivolo ritratto è Italiano (la Imam, è oggi l'attuale ALENIA), in quanto monta un motore a stella "ALFA ROMEO". Dalla targhetta si nota "AEROPLANI ROMEO", infatti l'azienda Imam fu fondata da Nicola Romeo, il padre dell'ALFA ROMEO. Nell'articolo vengono citati anche altri ritrovamenti di aerei motorizzati PIAGGIO a 9 cilindri.
Ragazzi che dire...la storia ci appartiene a 360°!!!!!!
Salve Sig.ra Ruocco, volevo chiederle una curiosità. Su molte Alfa Romeo del passato (diciamo dalla Giulia Nuova Siper all'Alfa 90), ma non su tutte, vi era apposta dalla casa una vetrofonia. La seguente:
Se la vettura con questo numero di telaio è nata di colore blu medio che corrisponde al codice tinta AR 312, ha gli interni di colore beige-grigio (sedili e pannelli porte),i cadenini sono dello stesso colore,la moquette è di colore beige così come i bordini. Capottina in tela beige. Complimenti per averla trovata!
Alfaclub nacque nel 1983 nell'ambito della Direzione Promozione Immagine Alfa Romeo e l'anno dopo contava oltre 100.000 iscritti. Come si diventava soci? Bastava acquistare una nuova vettura Alfa e dopo poco più di due mesi dalla data di acquisto si riceveva a casa una tessera nominativa, un adesivo da applicare sulla vettura, per sottolineare l'appartenenza al Club, e l'abbonamento per un anno alla rivista Il Quadrifoglio. Questa iscrizione automatica aveva la durata di due anni, naturalmente rinnovabile se l'acquirente dimostrava di essere possessore di vettura Alfa Romeo. Ai soci inoltre veniva offerta la possibilità di visitare il Museo Storico. Non ricordo bene quando cessò di esistere, ma sicuramente prima del passaggio dell'Alfa alla Fiat.
Cari amici, voglio rendervi partecipi di una novità che mi riguarda. E' da circa un anno che mi sono iscritta ad un corso di recitazione e quest'anno ho recitato in teatro a Milano in una commedia molto divertente. Devo dire che non ero per niente preoccupata, anzi mi sono divertita tantissimo e tutti si sono complimentati. Nei prossimi giorni, pubblicherò la locandina con il mio nome. Spero di riuscirci in quanto il programma non mi accetta le foto perchè sono troppo grandi, e questa più grande di così non la prende. Mi dispiace..
Sapevo da tempo di questa nuova attività della irrefrenabile Signorara Ruocco e aspettavo da tempo che pubblicasse almeno una foto che la ritraesse in scena. Complimenti vivissimi anche da parte mia Signora Ruocco, devo ammettere che non finisce mai di stupirmi, d'altronde ho avuto diverse volte il piacere di ascoltarla mentre parlava, con passione smisurata, dell'Alfa Romeo, per cui conosco le sue capacità dialettiche, così come conosco la sua memoria di ferro, due doti essenziali per fare l'attore.
Auguri
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
...Se volete, mi offro volontario per la traduzione dal dialetto Lombardo!
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Ho acquistato giugno scorso a Roma una Gt Junior (vedi foto) di colore verde metallizzato del 1973. Il proprietario mi ha detto che la mia vettura è una delle ultime prima della serie unificato e monta l'accensione elettronica. Ecco, proprio in merito a tale peculiarità, non riesco a trovare nessuno che sappia "mettere mani" sull'accensione perchè tutti pensano che abbia le punterie. Ha notizie su chi puo' fornirmi consigli in merito e piu' in generale chi sa mettere le mani su un' Alfa con lo spirito di un Alfista? La ringrazio Rosario Dalessandro (Treviso)
Le punterie le hanno tutte, diversa cosa sono le puntine, ad ogni buon conto, non si tratta di unificata, ma di III° serie detta anche "Muso Piatto", mi sa che l'accensione elettronica in luogo delle tradizionali puntine, sul motore AR 00530 le abbiano messe a posteriori...... sulle serie Giulia non mi risulta, specie nelle motorizzazioni cadette, siano mai state montate accensioni elettroniche...
Le prime fecero la loro apparizione sulle Spider AeroII 1600/2000 e QV 2000 nel 1986, e sulle 75 1600, 1800 e 2000 Carb dalla stessa data!!!
In ogni caso, da possessore di alfa vecchia maniera, serie "Giulia" con motore 1570, posso dirti che con l'accensione elettronica va davvero meglio, non hanno fatto una modifica sbagliata!!!
VIVA I MUTUR, VIVA AL TAJADEL AL RAGO' VIVA AGLI ALFA..TOTA LA VETA' 1983: Alfa Romeo Spider "veloce" 1600 (IL RAGNO) 2002: Alfa Romeo 156 1.9 Jtd LTD Edition (LA FULIGGINOSA) ® ALFAPALLEGGI RAGNO-FULIGGINOSI®
Le punterie le hanno tutte, diversa cosa sono le puntine, ad ogni buon conto, non si tratta di unificata, ma di III° serie detta anche "Muso Piatto", mi sa che l'accensione elettronica in luogo delle tradizionali puntine, sul motore AR 00530 le abbiano messe a posteriori...... sulle serie Giulia non mi risulta, specie nelle motorizzazioni cadette, siano mai state montate accensioni elettroniche...
Le prime fecero la loro apparizione sulle Spider AeroII 1600/2000 e QV 2000 nel 1986, e sulle 75 1600, 1800 e 2000 Carb dalla stessa data!!!
In ogni caso, da possessore di alfa vecchia maniera, serie "Giulia" con motore 1570, posso dirti che con l'accensione elettronica va davvero meglio, non hanno fatto una modifica sbagliata!!!
VIVA I MUTUR, VIVA AL TAJADEL AL RAGO' VIVA AGLI ALFA..TOTA LA VETA' 1983: Alfa Romeo Spider "veloce" 1600 (IL RAGNO) 2002: Alfa Romeo 156 1.9 Jtd LTD Edition (LA FULIGGINOSA) ® ALFAPALLEGGI RAGNO-FULIGGINOSI®
Intanto grazie! Ti confermo la presenza dell'accensione elettronica, non so dirti se è stata una modifica a posteriori, ma non credo
Intanto grazie! Ti confermo la presenza dell'accensione elettronica, non so dirti se è stata una modifica a posteriori, ma non credo. Tutta la vettura è originale. Il mio problema è che non trovo un meccanico ed elettrauto che ci sappia mettere le mani. I carburatori sono Solex originali, carburati a giugno. Ora la vettura va in modo singhiozzoso soprattutto a freddo. Sembra soffocata e lenta nel variare di giri. Uso normalmente la W power o Agip plus con un po' di additivi piombo, ma il risultatto non cambia. Penso di penda dalla messa in fase.
"Alfa Sport sul miglio lanciato" Sabato 29 e Domenica 30 Marzo 2008
Una delle corse più importanti e rappresentative della storia automobilistica mondiale. Un triangolo di 25 km nel cuore della fascia costiera abruzzese, tra Pescara, Cappelle Sul Tavo e Montesilvano: la Coppa Acerbo
Il Club Alfa Sport ripercorrerà quelle strade ricche di storia, teatro di epiche sfide tra i più grandi piloti del periodo compreso tra le due Guerre. Avremo l'onore di ospitare personalità di primissimo piano dell'Alfa Romeo e i maggiori esperti di questa gara leggendaria, relatori della Conferenza, in programma Sabato 29 marzo nell' "Aula Formazione" della Ceteas di Montesilvano (PE), che terrà a battesimo questo eccezionale evento e che tratterà come principale argomento la Storia della celeberrima gara abruzzese.
Regina della manifestazione la splendida Alfa Romeo P3 del 1932. Partorita dal genio di Vittorio Jano, l'eccezionale vettura (che debuttò in gara pilotata da Tazio Nuvolari) arriverà direttamente dal Museo Storico Alfa Romeo
Ulteriori informazioni sono disponibili visitando la pagina del Raduno - clicca sul titolo - all'interno nella sezione dedicata ai Raduni Alfa Sport. Per assistenza, domande o richieste contattateci all'indirizzo di posta elettronica: abruzzo@alfasport.net
ODIO LE TEDESCHE!!! (le auto, è chiaro...) IL CUORE HA SEMPRE RAGIONE Alfa Romeo Duetto 1300 Junior "Coda tronca" '74 Rosso Carminio 510
Grazie sig. Ruocco. Ho verificatoa all'archivio alfa romeo e la macchina è uscita di fabbrica Rosso 505 ma non sanno dirmi come erano gli interni. Credo che, per stare il più possibile vicino all'originale, la finirò con i sedili neri (e profili rossi) Grazie ancora.
Signora Ruocco, leggo purtroppo solo ora della sua nuova attività,impegni lavorativi,famigliari e di Club,mi impediscono di seguire attivamente questo Topic. Volevo complimentarmi con lei! Naturalmente,avremo modo di parlare con più calma il 29-30/03/2008 qui in Abruzzo. Giuseppe.
Le consiglio di far verificare il numero di telaio dall'Archivio Storico Alfa Romeo. Comunque dall'immagine dovrebbe essere una Giulia Gt Junior della serie 192-74, se monta un motore 00530 è una 1.3 di cilindrata se invece il motore è della serie Ar 00536 è un 1.6. Infatti le due versioni esteticamente erano uguali, ecco perchè conviene controllare come è nata. Non avevano accensione elettronica, quindi è una modifica a posteriori
Salve signora dell'alfa romeo. mi scuso se non mi sono presentato al pranzo alfa romeo a barni (sono un timidone) . Ho una giulia gt 2000 del 1972 e vorrei chiederle se l'aria condizionata può essere stata montata di serie o è stata messa a posteriori (da qualche immagine sui libri mi sembra possibile la presenza originale delll'aria condizionata). Sa dirmi come posso verificarne l'originarietà grazie
Salve signora dell'alfa romeo. mi scuso se non mi sono presentato al pranzo alfa romeo a barni (sono un timidone) . Ho una giulia gt 2000 del 1972 e vorrei chiederle se l'aria condizionata può essere stata montata di serie o è stata messa a posteriori (da qualche immagine sui libri mi sembra possibile la presenza originale delll'aria condizionata). Sa dirmi come posso verificarne l'originarietà grazie
per quel che ne so io, la fonte dell' informazione mi è stata a suo tempo fornita dalla signora ruocco, nel 1972 dovrebbero essere state 22 le 2000gtv uscite dalla fabbrica con aria condizionata, dal telaio 245001 al 2450022, controlla il telaio e facci sapere. a titolo di cronaca la mia ha il 2450022. comunque la batteria è predisposta nel bagagliaio, non ho foto del vano motore, però la puoi trovare sul nuovo libro del gt di nada. saluti roberto
La mia ha il telaio n° 2432054. allora mi sà che l'han messa dopo l'aria condizionata e quindi in teoria posso toglierla senza comprometterne l'originarietà
La mia ha il telaio n° 2432054. allora mi sà che l'han messa dopo l'aria condizionata e quindi in teoria posso toglierla senza comprometterne l'originarietà
aspetta a toglierla, prima senti il parere della signora elvira, e se hai le foto del vano motore della console e del bagagliaio prova a inserirle.
Sembra anche montata bene , comunque essendo una modifica fatta all'epoca è "storicizzata" e quindi nessuno avrà obbiezioni (ASI-RIAR) anche in sede di omologazione.
Ha il suo bel porta-batteria, ecc....
Se la togli e la vuoi riportare originale senza A/C , dovresti anche dissaldare il portabatteria posteriore , risistemare e riverniciare dov'era , rimettere le staffe di supporto del crick (che era dove adesso hai la batteria) prendere un nuovo tappeto in gomma che deve coprire il crick( il tuo è stato tagliato per fare posto alla batteria ) , mettere il supporto della batteria davanti(saldatura e riverniciatura ) dopo aver smontato il compressore del condizionatore , poi ti manca quel riparo di plastica della batteria .....
Buonasera S.ra Ruocco, volevo chiederle qualche informazione su una delle auto prodotte, anzi non prodotte dall'Alfa Romeo, ovvero l'Alfasud 1.2 berlina a 2 porte Questa vettura, fù presentata al Salone di Torino del 1971 assieme alla 4 porte, ma non fù mai prodotta in serie ( con la scocca a 2 porte fù prodotta solo la versione sportiva TI) Di questa vettura circolano più foto, sia scattate al salone, sia inserite in brochure pubblicitarie. Volevo chiederle se è in grado di soddisfare alcune mie curiosità, ovvero riguardo : - i motivi per i quali non fù avviata in serie la produzione di questo modello - quanti esemplari furono prodotti di questa vettura ovvero fù prodotta solo quella appparsa al salone o anche altri esemplari pre-serie? Purtroppo di foto a colori ne ho trovata una sola, le altre sono in b\n e nn si riesce a capie se quindi è sempre lo stesso esemplare - che fine può aver fatto l'esemplare dell'Alfasud 2 porte presentato al Salone di Torino 71. grazie
Gentilissima sig Ruocco sono un felice possessore di un gt 1750 prima serie del 68! E' possibile sapere esattamente quanti gt 1750 prima serie sono stati prodotti?
GT 1750 rosso del 1968 conservato con 36000km. GIULIETTA SPIDER 1958 ex GT JUNIOR 1300 del 1973Immagine: 35,36 KBImmagine: 9,43 KB
dal libro"alfa romeo giulia gt" c'è scritto 1967 919 1968 10418 1969 8705 ti metto anche 1970 11542 senza contare quelle (non c'è scritto l'anno): con guida a destra 4738 montate fuoir fabbrica 828 mercato usa 2476
Carissimi, risponderò per quanto è a mia conoscenza alle vostre domande la prossima settimana.Sono impegnatissima con le prove perchè reciterò sabato e domenica prossima. Oggi sono passata di qua solo per lasciarvi qualche foto scattata domenica scorsa al Museo dove sono stata invitata dal dr. Franco Vinci autore del Libro: Alfa Romeo una passione ruggente nel cuore e nella mente. E' stata una bellissima giornata conclusasi con un ottimo pranzo al ristorante Castanei di Arese. Immagine: 45,06 KB
La ringrazio molto sig.ra Ruocco a nome del Duetto Club Italia per la Sua partecipazione domenica al nostro raduno ad Arese nel Museo dell'Alfa Romeo. La Sua presenza oltre che allietare con aneddoti ed esperienze storiche ha colorato la giornata con simpatia e vivacità grazie al Suo carettere sempre aperto ad accogliere alfisti di ogni dove Spero mi farà sapere se Duettiamo, la nostra rivista, sia di Suo gradimento. Ringrazio inoltre Carlo, Presidente del Club Alfasport, per questo spazio Giampaolo
Vittorio Jano, non devi ringraziare me, ma la Sig.ra Ruocco.
Complimenti per le belle foto e per il raduno.
Ci vediamo a fine mese a Pescara
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Dear Max, I am very sorry to inform you that I am not able to help you in this matter. Please ask to the Archivio Storico (archiviostorico@alfaromeo.com).
Per quel che ricordo è che l'Alfasud 2 porte fu omologata ma non commercializzata in quanto i primi sondaggi effettuati sul mercato non furono positivi. Non so quante ne futono prodotte e che fine abbiano fatto, credo si trattasse di un paio di prototipi ma non sono sicura. Un'Alfasud 2 porte uscì poi nel 1973 (1972-1977) ed è l'Alfasud tipo 901C con motore 30104.
carissimi, ho risposto alle vostre domande e vi chiedo scusa per il ritardo ma sono stata presa da mille impegni e poi sto lavorando per voi..A breve, infatti, uscirà il settimo capitolo della mia storia corredato da un articolo e sto lavorando alla nuova sezione storica con interessanti articoli e curiosità....aspettando il centenario della nostra amata Alfa!
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Sig.ra Ruocco, anche se ce li siamo già fatti per telefono gli auguri, li rinnovo anche qui, aggiungendoci un grazie per quanto ha fatto per noi finora e soprattutto per quanto farà nel prossimo futuro.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Con Lei non dobbiamo certo aspettare le sorprese dell'uovo pasquale per sorprenderci, Lei ci soprende ogni giorno con il suo straordinario sapere sull'Alfa Romeo, grazie!
il sogno! Passione + Amicizia = ALFASPORT Ogni lunedi ore 21.45 MINI-RADUNO TRIVENETO a Padova c/o il Mc.Donald's - INFO su mini-raduni e convenzioni nel Triveneto
Salve a tutti,e scusate per l assenza prolungata al forum!! Volevo fare una domanda alla Sig.Ruocco. Ma la rivista Il Quadrifoglio,che fine ha fatto?? Cioe,mi ricordo che era un ottima rivista molto ben curata e fatta propio per l afista,ora a casa mi arriva una rivista che si chiama Feel,ma non ce propio paragone! A sto punto,io concessionaria da mio papa non arriva piu,mi sa che l hanno fatta morire?? Un ultima domanda,con mio papa sono alla ricerca di una GT,lei mi sa dare qualche consiglio,di qualche "commerciante" o cose del genere?? Grazie e faccio a tutti gli auguri(scusate per il ritardo).
Effettivamente la Rivista "Il Quadrifoglio" era molto ben fatta. La prima edizione uscì nell'ottobre del 1966 e l'ultimo numero fu pubblicato nel novembre del 1973. Era il periodo dell'albo d'oro dell'Alfa. Venivano dedicati ampi servizi alle vetture da corsa, ai piloti, ai collaufatori, agli alfisti. La seconda edizione, ritornò nel dicembre del 1983 e fu chiusa nel mese di giugno del 2002. Per qualche numero ancora uscì in formato elettronico nel sito Alfa Romeo. Credo che la chiusura fu dovuta ad una scelta di riduzione di costi.
Per quanto riguarda l'acquisto del GT, mi dispiace ma non saprei consigliare altro che cercare nell'ambito dei collezionisti e consultare le riviste specializzate che dedicano alcune pagine alla compra-vendita di veture d'epoca.
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Effettivamente la Rivista "Il Quadrifoglio" era molto ben fatta. La prima edizione uscì nell'ottobre del 1966 e l'ultimo numero fu pubblicato nel novembre del 1973. Era il periodo dell'albo d'oro dell'Alfa. Venivano dedicati ampi servizi alle vetture da corsa, ai piloti, ai collaufatori, agli alfisti. La seconda edizione, ritornò nel dicembre del 1983 e fu chiusa nel mese di giugno del 2002. Per qualche numero ancora uscì in formato elettronico nel sito Alfa Romeo. Credo che la chiusura fu dovuta ad una scelta di riduzione di costi.
Per quanto riguarda l'acquisto del GT, mi dispiace ma non saprei consigliare altro che cercare nell'ambito dei collezionisti e consultare le riviste specializzate che dedicano alcune pagine alla compra-vendita di veture d'epoca.
Un cordiale saluto anche al suo papà.
Bhe,che dire e propio una donna perfetta,si ricorda tutto e con una precisone formidabile...peccato per la rivista era veramente ottima.. Mi piacerebbe sapere un suo parere schietto sulla nuova alfa Mi.To...che dice?? Per il Gt la ringrazio,sto facendo mille ricerche e visionando parecchie vetture,ma non e facile...ci vuole tempo e pazienza,specialmente se mio papa la vuole tassativamente rossa!!!e magari 1750...
Ho visto la nuova pubblicità e mi è piaciuta davvero moltissimo, la trovo di grande effetto la musica è perfetta e la gamma è splendida, sono rimasto molto contento è una gran bella campagna pubblicitaria!
VIVA I MUTUR, VIVA AL TAJADEL AL RAGO' VIVA AGLI ALFA..TOTA LA VETA' 1983: Alfa Romeo Spider "veloce" 1600 (IL RAGNO) 2002: Alfa Romeo 156 1.9 Jtd LTD Edition (LA FULIGGINOSA) ® ALFAPALLEGGI RAGNO-FULIGGINOSI®
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Bhe,che dire e propio una donna perfetta,si ricorda tutto e con una precisone formidabile...peccato per la rivista era veramente ottima.. Mi piacerebbe sapere un suo parere schietto sulla nuova alfa Mi.To...che dice?? Per il Gt la ringrazio,sto facendo mille ricerche e visionando parecchie vetture,ma non e facile...ci vuole tempo e pazienza,specialmente se mio papa la vuole tassativamente rossa!!!e magari 1750...
Gentilissima Sig.a Ruocco, sto restaurando un'Alfa Roemo 1900 TI del 54 telaio 07564(modello 53 perciò non Super)che ha partecipato alla Mille Miglia del 54 e incontro enormi difficoltà a reperire documentazione per la ricostruzione degli interni. Il Centro documentazione Alfa Romeo mi ha fornito la seguente descrizione: gli interni, dedotti dal figurino di finizione della 1900 berlina (valido anche per la T.I. dalla vettura n. 8001): Parte superiore quadro porta apparecchi: finta pelle verde Sedili, schienali, porte, fianchetti, appoggia braccia, tasche, passaggi ruota: panno pesante verde Cielo, corrimano, cordoni, para aria, cadenini, montanti porte: panno leggero verde Pendagli a scatto, porta coperte: passamaneria verde Fascia inferiore porte, fascia inferiore fianchetti: finta pelle grigio Pavimento: tappeto grigio Mi sarebbe però molto utile avere delle foto di un'autovettura analoga magari fotografata in sede di certificazione o qualunque indicazione utile al riguardo
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In effetti è così, anzi lontana dall'Alfa la sento ancora più forte.
Avete visto la pubblicità della 8C in tv? a me ha fatto effetto..
Ps. Va benissimo il tu
Ciao e buona serata a tutti
A tutt'oggi non ho ancora conosciuto un Alfista più appassionato della Sig.ra Ruocco (io non riuscirò mai a dargli del tu, tale è il rispetto e la devozione che nutro nei suoi confronti ... non che chi lo fa le manchi di rispetto, non fraintendetemi). Ma queste cose le ho dette molte volte e sembrano del tutto inutili, perchè tutti sanno chi è la Sig.ra Ruocco.
E proprio per questo mi dispiace di non poterla vedere domani al raduno, ma ci saranno tante altre occasioni.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
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Carissimi, mi fate arrossire.. Comunque vi ringrazio e sono dispiaciuta anch'io per non essere ora a Pescara insieme al Presidente, ma ho inviato un contributo che sono certa sarà pubblicato qui. Buon fine settimana a tutti!
Quando ho letto MiTo ho avuto un sussulto... mi sono ricordata che qualche anno fa, quando lavoravo ancora in Alfa mi fu chiesto da un responsabile di trovare qualche nome per un nuovo modello. Ne suggerii alcuni e tra questi proprio Mito, ma non come MIlano-TOrino, ma come Mito Alfa, e basta!
Autore Risposta: GIULIA SS Inserita il: 30/03/2008 22:52:48 Messaggio:
Gentile sig.ra Ruocco volevo chiederle ancora una cosa per quanto riguarda l'Alfa 2000 spider Touring di cui sto ultimando il restauro ecco volevo sapere: nel vano bagagli sulla destra ospitava una cassetta con degli atrezzi; purtroppo la mia ne e' priva ed e' piuttosto dificile trovarne una (credo sia quasi impossibile).Come posso fare ? Grazie per la sua pazienza e per la sua gentilezza.
Nell' Archivio Storico Alfa Romeo ci sono delle foto di presentazione della 2000 Spider Touring molto dettagliate (in bianco e nero)e c'è anche il depliant a colori. Potrebbe richiederli per cercare di rifare la cassetta degli attrezzi nel modo più fedele all'originale. Non so suggerirLe altra soluzione.
Mi scusi ma credevo di avere indicato il colore della vettura che è grigio alba ed in quanto alle foto degli interni l'archivio storico ne ha solo una in bianco e nero del solo anteriore e poco significativa
X GIULIA SS Ho una 2000 spider Touring perfettamente restaurata, anche grazie alle indicazioni allora fornitemi dalla Sig.a Ruocco, tutta originale compresa la cassetta degli attrezzi (mancano alcune chiavi) che era in legno ed era a sinistra e non a destra. Se non trova le foto me lo faccia sapere che fotografo la mia e gliele mando
io e Lei ci siamo scritti circa sei anni fa, io Le avevo chiesto informazioni su una vettura che volevo acquistare, e Lei mi aveva stupito per la velocità con cui mi ha risposto e per quanto esauriente fosse la sua risposta.
Oggi scopro questo forum, quindi colgo l'occasione per complimentarmi con Lei per la passione per l'Alfa che traspare sempre dalle Sue parole. Spero di incontrarLa, in qualche occasione.
Non riesco a trattenere la mia curiosità, non me ne voglia quindi se già oggi Le rivolgo una domanda, alla quale solo lei saprà rispondermi. Parlando di Alfa 75, in particolare delle versioni equipaggiate con il 6 cilindri, capolavoro del compianto Ing.Busso: si riesce a stimare quante sono le 75 3.0 V6 ancora circolanti oggigiorno, in Italia e/o all'estero? Sono in possesso di un esemplare, siglato con il numero di telaio ZAR162B6000001089; considerando gli esemplari preserie e altri prototipi, posso considerare che la mia sia la 1089esima prodotta?
Signora Ruocco, il suo bellissimo contributo è stato letto dal nostro Presidente ed ha rappresentato - per tutti credo - il momento "clou" del convegno. Spero proprio che il club decida di pubblicare qui il messaggio che lei ci ha ha inviato.
La ringrazio per le sue belle parole, ci sarà sicuramente un'occasione d'incontro nell'ambito delle manifestazioni organizzate dal Alfasport. Mi dispiace di non essere in possesso del dato che mi chiede ma le faccio i miei complimenti per essere il possessore di una così bella vettura, la conservi con cura! Un caro saluto
È uscito il settimo episodio dell'appassionante Autobiografia della Sig.ra Ruocco, intitolato “Non fa per me”, sulle difficoltà legate al primo incarico avuto ad Arese, a cui è abbinato un interessante articolo dedicato a “La Scuola Aziendale Alfa Romeo”.
Ho letto sia il 7°capitolo che l'articolo correlato sulla Scuola Aziendale dell'Alfa Romeo e non riesco a trovare le parole giuste per descrivere il senso di meraviglia e l'emozione provati. Ogni volta riesce a farmi "rivivere" cose che non ho mai vissuto.
Grazie e di nuovo complimenti per la sua memoria e per il suo splendido modo di descrivere la storia dell'Alfa Romeo.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
X Alfina... Che dire,ottimo articolo mi sembra di esser li con lei con questo racconto,di metter piede in quei corridoi e stanze per me impossibili,solo grazie ai suoi racconti che mi fanno venire la pelle d'oca...
Cara sig. Ruocco, non posso che confermare quanto detto dagli amici alfisti del club, leggere i suoi racconti emoziona, perchè ti danno la sensazione di essere li accanto a lei e quindi vedere e sentire!Una sensazione che normalmente i libri non regalano facilmente.Infinite grazie.
Grazie per le vostre belle parole, sono davvero felice di poter condividere nella maniera che avete mostrato di apprezzare, un capitolo importante della mia vita.
Autore Risposta: GIULIA SS Inserita il: 08/04/2008 22:35:38 Messaggio:
Volevo ringraziare EMME per la sua disponibilita' e cortesia.Credo che sia bello sapere che tra noi Alfisti c'e' sempre qualcuno che ti puo' aiutare quando si tratta di Alfa. E lo fa con amore senza nessun ritorno personale.
Alfina, mi sorprendo ogni volta, leggendo i vari capitoli, di come riesca a trasferire i suoi sentimenti sul forum rendendolo "vivo"; solo chi ha veramente amato il proprio lavoro con intensa passione riesce nell'impresa di regalare ai lettori emozionanti momenti.
il sogno! Passione e amicizia, colora di Alfasport la vita ! Ogni lunedi ore 21.45 MINI-RADUNO TRIVENETO a Padova c/o il Mc.Donald's - INFO su mini-raduni e convenzioni nel Triveneto
Gentilissima Sig.ra Ruocco ,volevo chiederle una curiosità riguardante l'alfa 90 ; ovvero l'anno i cui iniziarono i primi studi e se la gestazione del modello fu abbastanza travagliata. La ringrazio anticipante e la saluto.
che è il contributo della Signora Ruocco alla Conferenza sulla storia del Circuito di Pescara che si è svolta il 29/3/2008 presso l'Aula Formazione Ceteas di Montesilvano (PE), nell'ambito del Raduno Nazionale Club Alfa Sport sul Miglio Lanciato, 29-30 Marzo 2008.
Spero di non dire una sciocchezza, ma Ercole Boratto mi sembra che fu anche un collaudatore ufficiale della Casa del Biscione; L 'Alfa Romeo 6C 2300 Pescara Spider appartenuta a Benito Mussolini, battuta all' asta da "H&H Auction", è stata aggiudicata ad un anonimo collezionista Inglese per la cifra di 635.000€ e non di 700.000€, questo sempre secondo le mie informazioni.
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
L'Alfa 90 nacque per sostituire le anziane Alfetta e Giulietta. La sua sigla di progetto era K2: kappa è la decima lettera dell'alfabeto greco e significa dieci, in questo caso per ricordare i dieci bozzetti realizzati da Bertone, mentre 2 significa che il bozzetto scelto era stato modificato prima della scelta definitiva. Fu presentata nell'autunno del 1984, la meccanica era la stessa dell'Alfetta ma con i miglioramenti richiesti dal Marketing a proposti dai progettisti. Quest'auto però non fu molto fortunata perchè il tempo tra realizzazione e commercializzazione fu molto stretto, anche perchè era in atto una ristrutturazione che riguardava la Direzione Tecnica. Si manifestarono alcune anomalie sugli organi meccanici nei primi due mesi dall'uscita che "pesarono" sul successo della vettura. Si intervenne prontamente, l'auto divenne molto affidabile ed ebbe un rilancio con la versione Super che fu presentata nel 1986 in ocasione del Salone di Torino. Da ricordare che sulle 6 cilindri, a richiesta, fu introdotto per la prima volta su un'Alfa Romeo,il sistema ABS.
Caro Chico, riordinando le mie carte ho trovato questo articolo, lo dedico a lei e a tutti gli amici giapponesi. Se poi trovasse il tempo di fare una traduzione gliene sarei grata...
Boratto non è mai stato sul libro paga dell'Alfa Romeo
Grazie per l'informazione!
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Caro Chico, riordinando le mie carte ho trovato questo articolo, lo dedico a lei e a tutti gli amici giapponesi. Se poi trovasse il tempo di fare una traduzione gliene sarei grata...
Buon fine settimana a tutti!
Grazie Sig.ra Ruocco,
Se puo` fammi sapere il nome della rivista giapponese che ha pubblicato questo articolo...
Caro Kimi, purtroppo non lo so, dovrebbe essere del 2003. Lavoravo ancora in Alfa quando mi fu inviata la rivista con questo articolo. Quella che ho pubblicato è una fotocopia. Grazie anticipato per la traduzione Buona serata a le e a tutti!
Caro Chico, riordinando le mie carte ho trovato questo articolo, lo dedico a lei e a tutti gli amici giapponesi. Se poi trovasse il tempo di fare una traduzione gliene sarei grata...
Buon fine settimana a tutti!
x Sig.ra Ruocco e altri!
ecco la traduzione dell'articolo giapponese. (PLEASE CORRECT MY ITALIAN & ENGLISH TEXT! )
ITALIANO:
Archivio Storico: Un segreto biblioteca situata sul retro del Museo
Sotto la Museo c’è un lungo passaggio che porta al Alfa Romeo Centro di Documentazione (Archivio Storico). Sotto chiave, ci sono tutti i tipi di materiali, foto e illustrazioni di Alfa Romeo (dalla Darracq). Sul muro, c’è un ritratto di Nicola Romeo che è il fondatore di Alfa Romeo. La Sig.ra Elvira Ruocco, la direttore del centro, per così dire, la comandante di informazioni di Alfa Romeo. Vogliamo vedere una foto di Enzo Ferrari nel Team Alfa Romeo, Sig.ra Ruocco è entrata nella camera di grande scivolo aperto gabinetto, e alcuni momenti lei è ritornata con file di grandi dimensioni, "Ecco, guardate!" ci ha mostrato. È il giovano Enzo con logo Alfa Romeo uniforme da corsa sul molto prezioso in bianco-nero fotografia. Dicendo "Siete giapponesi, vero?" è entrata nella camera di tesori di nuovo. Quello che ci ha mostrato è un manuale del proprietario della Giulietta Spider importata da una società commerciale giapponese. E'stato naturalmente versione giapponese. Sembrava molto vecchio, ma ci sorprende che questo genere di cose è stata mantenuta, e abbiamo confermato che l'Alfa Romeo ha amate la sua storia.
Cataloghi, le letterature, fotografie, ecc…. tutti i tipi di materiali sono disponibili qui. Ho visto l'indirizzo di email della Sig.ra Elvira per il suo biglietto da visita, così ho chiesto "se vogliamo, potrebbe darci qualche informazione?" Ma è stata respinta da un ragazzo dalla locale società Alfa Romeo accompagnato con noi, "Dovete inviare le vostre richieste a me o al giapponese relativa sezione". La nostra rivista "Alfista" è conservata in quel gabinetto!?
(Rivista giapponese, "Alfista", tradotto da Kimihiko Aoyama "Chico147")
ENGLISH:
Archivo Storico: A secret library located at the back of the Museum
Under the Museum there is a long passageway leading to the Alfa Romeo Documentation Centre (Archivo Storico). Under lock and key, there are all kinds of materials, photos and illustrations of the Alfa Romeo (from the Darracq era). On the wall, there is a portrait of Nicola Romeo who is founder of the Alfa Romeo. Mrs. Elvira Ruocco, the manager of the centre, so to speak, the master of information of the Alfa Romeo. We want to see a photo of Enzo Ferrari in Team Alfa Romeo, she entered into the large slide open cabinet room, and a few moments she came back with large files, "Here it is!" she showed us. There were young Enzo with Alfa Romeo logo racing wear on the very precious black-and-white photo. Saying "You are japanese, right?" she went to the full-of-treasures room again. What she showed us is an Owner's Manual of the Giulietta Spider imported by a japanese trading company. It was naturally japanese version. It looked very old one, but we surprised that this kind of thing was kept, and we confirmed that the Alfa romeo has cherished its history.
Catalogues, literatures, photographies, etc…. all kind of materials are available here. I saw the email adress of Mrs. Elvira on her business card, so I asked for “if we want, could you give us some information?” But I was rejected by a guy from the local Alfa Romeo company accompanied with us, “You should send your requests to me or japanese related section”. Is our “Alfista” magazine being kept in that cabinet!?
(Japanese magazine, “Alfista”, translated by Kimihiko Aoyama “Chico147”)
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Come preannunciato la scorsa settimana, è con grande soddisfazione che vi possiamo ora confermare che è da oggi online la Nuova Sezione Storica del sito web del Club Alfa Sport, ricca di nuovi contenuti ma sempre firmata dall'inestimabile Signora Elvira Ruocco, già responsabile dell'Archivio Storico Alfa Romeo ed ora fiore all'occhiello dello Staff del nostro Club.
La Nuova sezione storica si articola in tre grandi sottosezioni: «Destini Incrociati», «La Storia» e «Red Passion».
La sezione Destini Incrociati, che riprende i contenuti della Sezione Storica come l'avete conosciuta fino ad ora, è dedicata all'appassionante e intrigante intreccio fra le vicissitudini personali raccontate in prima persona dalla Signora Ruocco e le vicende di quell'Alfa Romeo cui ha dedicato la sua vita professionale.
La sezione La Storia è invece dedicata alla storia dell'Alfa Romeo nei suoi vari aspetti: storia del prodotto (automobili ma anche veicoli industriali, aviazione e motonautica), storia dello sport automobilistico che ha fatto grande l'Alfa Romeo nel mondo, storia degli assetti ed eventi societari e storia degli uomini (dirigenti, progettisti, piloti e collaudatori...) che questo mito hanno con tanta passione e dedizione contribuito ad edificare.
Alcuni dei materiali e schede già pubblicati nella precedente versione della Sezione Storica sono ora accessibili anche utilizzando gli indici tematici presenti in questa sezione e altri ancora lo saranno in seguito. Alcuni materiali sono inoltre accessibili da più punti in modo da facilitare una navigazione per temi ed argomenti correlati (es. le schede su piloti e collaudatori sono raggiungibili sia partendo dalla Storia dello sport che dalla sezione dedicata agli Uomini dell'Alfa Romeo).
La sezione Red Passion è invece dedicata a quell'universo di aspetti collaterali e un po' trasversali agli aspetti prettamente industriali e agonistici che riguardano la vita dell'Alfa Romeo e che ben poche altre case automobilistiche possono vantare in pari misura: ovvero Alfa Romeo come parte del mondo dell'arte, del costume, del quotidiano di tante persone e in definitiva della passione che da sempre gravita, in tutto il mondo, attorno ad un marchio che tante emozioni continua a suscitare. Alla base di questa raccolta vi sono preziosi documenti e testimonianze scelti dalla Signora Ruocco, collezionati negli anni della sua attività all'Archivio Storico Alfa Romeo di Arese.
A queste tre sezioni principali si affianca inoltre un'interessante pagina dal titolo «Aspettando il Centenario...» in cui saranno riportate curiosità, alcune molto conosciute altre quasi inedite, che riguardano il mondo dell'Alfa Romeo nonché un elenco di alcune delle principali ricorrenze storiche che ci permetteranno di avvicinarci con crescente interesse e consapevolezza al traguardo del 2010, in cui si festeggerà il centenario della fondazione del glorioso marchio del Biscione.
Ma ricordate: questo non è che l'inizio... La Nuova Sezione Storica sarà infatti arrichita dinamicamente di contenuti, con l'aggiunta di sempre nuove pagine, schede, immagini, documenti, curiosità e testimonianze di prima mano. Un piccolo elenco (stile news) accessibile dalla Home Page vi terrà sempre informati su quali sono gli ultimi aggiornamenti effettuati.
Ringraziando ancora una volta (ma non sarà mai abbastanza...) la Signora Elvira per la sua partecipazione da protagonista a questo progetto, non ci resta che augurarvi... una buona navigazione!!!
Sono chiaramente di parte nel complimentarmi con la Sig.ra Ruocco per sua ultima splendida creazione. La nuova Sezione Storica (che sarà ancora oggetto di tante migliorie) è veramente bella e ricca di notizie, nonchè di passione. La struttura (completamente ideata dalla Sig.ra Ruocco) è semplice, razionale e permette di spaziare agevolmente da un tema ad un altro.
Poi, come detto nella news-letter inviata a tutti gli utenti del forum, è impressionante leggere le lettere di ringraziamento degli appassionati di tutto il mondo, così come le tessere di socio onorario ricevute dai Club Alfisti. Danno la misura "fisica" dell'apprezzamento (internazionale) della sua professionalità e passione, qualcosa che va ben aldilà dell'apprezzamento di un lavoro ben svolto.
Bisognerebbe fargli un monumento ad Arese perchè ha contribuito e contribuisce ad aumentare il prestigio della Casa del Biscione. Solo lei poi ha la capacità di unire tutti gli Alfisti con la sua seggezza, conoscenza della storia dell'Alfa Romeo e soprattutto con il suo modo di raccontarcela.
Grazie infinite Sig.ra Ruocco
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Gent.le Sig.ra Ruocco, vorrei ringraziarla per averci regalato questa splendida sezione storica. Tra tante discussioni mi considero un Alfista seppur dei "tempi moderni", ma si sa che la storia cambia e si evolve a volte a favore e a volte a sfavore di determinate situazioni, per questo trovo giusto che la storia si conosca perchè la passione non basta bisogna sapere da dove si proviene. Leggendo la sezione storica mi sono di colpo trovato in un passato ricco di sensazioni. Grazie ancora per questa sua stupenda testimonianza. Cordiali saluti.
Grazie Presidente, sono molto soddisfatta del risultato. Anch'io voglio ringraziarla per avermi dato la possibilità di continuare a "pensare" all'Alfa che è stata una parentesi lunga ed importante della mia vita, e in un periodo per me molto critico, è stata una vera "ancora di salvezza". Ho voluto che in questa nuova struttura ci fosse una sezione dedicata alle lettere degli Alfisti perchè per me sono state importati più di un aumento di stipendio. Dalla direzione dell'Alfa Romeo ho avuto sempre pochi riconoscimenti, con i vari capi spesso ho vissuto rapporti superficiali e frettolosi, devo dire che ho lavorato 20 anni in solitudine. Mi è sempre mancato un capo che mi desse un supporto o mezzi adeguati per poter svolgere al meglio il mio lavoro. Mi è mancato il sostegno, mi sono sentita tante volte "abbandonata" ma per fortuna ho avuto la fiducia degli Alfisti, che hanno contribuito ad accrescere sicurezza in me stessa e mi hanno aiutata ad andare avanti fino a quando per me non è stato più sostenibile. Un altro motivo per cui ho voluto pubblicare alcune di queste lettere è dovuto al fatto che recentemente mi è giunta voce, (alimentata da un rappresentante dell'Azienda) che metterebbe in dubbio la mia imparzialità nel fornire informazioni quando lavoravo in Alfa. Niente di più falso e infondato. Ho sempre svolto il mio lavoro tutelando in primis l'immagine dell'Azienda, non ho fatto favori a nessuno e non ho avuto conflitti d'interessi, quindi sono serena. Le maldicenze si ritorcono contro chi le alimenta. Oggi sono contenta di questo lavoro che spero apprezzerete e ringrazio di cuore Fabio Grandi per l'insostituibile aiuto che mi ha dato. Buona giornata a tutti!
Signora Ruocco, a tutte le persone che hanno avuto il piacere di conoscerla e di fruire delle sue preziose informazioni non riuscirebbero nemmeno a concepire che Lei possa avere tenuto un comportamento poco etico, figuriamoci farsi venire anche un solo sospetto!!! Ma, come Lei giustamente sentenzia, "le maldicenze si ritorcono contro chi le alimenta", quindi non è nemmeno il caso di proseguire a parlarne; Per noi Lei rappresenta la Storia dell' Alfa e, avere una sua sezione nel Forum è un privilegio al quale non vorremmo mai rinunciare!!!
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
gentilissima sig. Ruocco HO UN QUESITO DA PORLE! Ho un gt 1750 del 68 conservato ma essendo io il secondo propietario vorrei capire se all'epoca NEL 68 venivano trattati i fondi DELL'AUTOVETTURA con uno strato di antirombo con finitura "grossa" e poi GLI STESSI fondi spruzzati dello stesso colore della autovettura è possibile?? me lo conferma che nel 68 all'ALFA AVVENIVA cosi???
GT 1750 rosso del 1968 conservato con 36000km originali. GIULIETTA SPIDER 1958 ex GT JUNIOR 1300 del 1973Immagine: 79,82 KB
SIG RUOCCO MI PERMETTO DI DIRLE DA AFFETTUOSO AMMIRATORE CHE LEI è UNA PERSONA BELLA FUORI E BELLA DENTRO!!!! La conosco per corrispondenza da anni e una persona cosi pasiente, premurosa preparata è difficile incontrare oggi giorno
Citazione:Messaggio inserito da cibus
Signora Ruocco, a tutte le persone che hanno avuto il piacere di conoscerla e di fruire delle sue preziose informazioni non riuscirebbero nemmeno a concepire che Lei possa avere tenuto un comportamento poco etico, figuriamoci farsi venire anche un solo sospetto!!! Ma, come Lei giustamente sentenzia, "le maldicenze si ritorcono contro chi le alimenta", quindi non è nemmeno il caso di proseguire a parlarne; Per noi Lei rappresenta la Storia dell' Alfa e, avere una sua sezione nel Forum è un privilegio al quale non vorremmo mai rinunciare!!!
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
GT 1750 rosso del 1968 conservato con 36000km originali. GIULIETTA SPIDER 1958 ex GT JUNIOR 1300 del 1973Immagine: 79,82 KB
Un sentito ringraziamento anche da me alla gent.ma sig.ra Ruocco per la nuova splendida sezione storica. E' sempre commovente rileggere le imprese delle Alfa Romeo e dei piloti che le hanno condotte con maestria e passione verso traguardi mai raggiunti dalle altre case.
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Vivi come se dovessi morire domani e pensa come se non dovessi morire mai (Moana Pozzi)
Come ringraziare di tutta questa ricchezza di informazioni... lo chiamerei "il nettare dell'Alfista" Ci nutriamo di questi aneddoti, delle curiosità, dei punti di vista della signora Ruocco e dell'Alfa Romeo vista dall'interno.
Cara Sig.ra Ruocco, le persone si misurano per quello che fanno, il resto sono chiacchiere di cui non vale nemmeno la pena parlare. Basta leggere ciò che scrive e come lo scrive, nonchè la riconoscenza e l'affetto che ogni Alfista ha nei suoi confronti, più di così ...
Io la invito anche pubblicamente a continuare a deliziarci della sua immensa conoscenza. E' un vero Archivio vivente dalla memoria eccezionale ... se solo potessimo attaccarcarla ad una porta USB
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
La nuova Sezione storica è quanto di meglio possa desiderare un appassionato dell'Alfa Romeo. Grazie ancora signora Ruocco.
Riguardo le cattiverie che qualcuno vuole far girare sul suo conto, si commentano da sole. Chi ha avuto la fortuna di conoscerla e scambiare quattro chiacchiere con Lei sa benissimo quanta passione nutre per il Marchio che noi tutti amiamo.
Un caro saluto a Lei.
ODIO LE TEDESCHE!!! (le auto, è chiaro...) IL CUORE HA SEMPRE RAGIONE Alfa Romeo Duetto 1300 Junior "Coda tronca" '74 Rosso Carminio 510
complimenti Sig.ra Elvira!! la nuova sezione storica e' il top! non saranno mai troppe le postate di ringraziamento per il suo lavoro, la sua preziosa presenza sul nostro sito e' veramente motivo di sano orgoglio. grazie anche a Fazz
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buon primo maggio a tutti!!! Complimenti per la nuova sezione storica,e molto ricca di informazioni che solo la sig.Ruocco poteva fornirci!!!COMPLIMENTI!!! Ho un paio di domande da porre ad Alfina... 1)Sig.Ruocco,se si ricorda nella mia precedente domanda,accennavo ad un interesse per una vettura d epoca alfa romeo...bene,finalmente l ho trovata e me la sono portata a casa!!!! Si tratta di una GT 1.6 junior 3a serie,cioe come lei ben sa,con cofano piatto cruscotto con strumenti circolari e pedaliera infulcrata in altro...ovviamente rossa alfa!! Bene,per aver un documento originale dall alfa romeo ho contattato l archivio storico,dove mi ha risposto un ragazzo mooolto gentile e disponibile!!Questo ragazzo si chiama marco fazio,per caso lo conosce???Penso di si...Bhe,veramente disponibili,quasi quanto lei!!!! 2)Ultima mia curiosita che volevo sapere da lei,è come avete vissuno nel 1988 l arrivo a casa "vostra" della FIAT!!! Questo particolare storico,mi sta molto a cuore...molte volte faccio ricerche su internet a riguardo,e trovo notizie non molto chiare e contradittorie!!! Cè chi dice,che la fiat all arrivo ad arese,non appia trovato niente!!cioe nessun progetto concreto..cassetti vuoti e terrorismo in fabbrica..... cè invece chi dice che la fiat rimase colpita della capacita di operai,tecnici ed impiegati di arese,e si impossesso di molti progetti dell alfa romeo,di grande valore tecnico ed industriale... Bhe,se lei vuole e non e troppo disturbo,mi sa chiarire questo aspetto??che per voi penso che sia stato molto traumatico!! Cos è cambiato all arrivo della fiat all alfa romeo???? Ultima cosa,prima della data ufficiale,ci sono state visiste e discorsi della fiat su arese??? SCUSI PER LE TROPPE DOMANDE CHE LE FACCIO,MA NON SO A CHI CHIEDERLO...E POI NON E DETTO CHE MI RISPONDANO!! GRAZIE.
Ricordo ancora quando mio padre diceva che prima ancor di imparare a leggere,già sfogliavo Quattroruote.Questo per far capire quanto è grande la mia passione per l'automobile la cui logica conseguenza è un'amore totale per l'Alfa Romeo.Amore che mi ha portato ad essere fortunato possessore di una splendida GT 1300 Junior del 1971.Con questa grande passione nel cuore,signora Ruocco,le faccio i più sinceri complimenti per la nuova sezione storica.
.............. 2)Ultima mia curiosita che volevo sapere da lei,è come avete vissuno nel 1988 l arrivo a casa "vostra" della FIAT!!! Questo particolare storico,mi sta molto a cuore...molte volte faccio ricerche su internet a riguardo,e trovo notizie non molto chiare e contradittorie!!! Cè chi dice,che la fiat all arrivo ad arese,non appia trovato niente!!cioe nessun progetto concreto..cassetti vuoti e terrorismo in fabbrica..... cè invece chi dice che la fiat rimase colpita della capacita di operai,tecnici ed impiegati di arese,e si impossesso di molti progetti dell alfa romeo,di grande valore tecnico ed industriale... Bhe,se lei vuole e non e troppo disturbo,mi sa chiarire questo aspetto??che per voi penso che sia stato molto traumatico!! Cos è cambiato all arrivo della fiat all alfa romeo???? Ultima cosa,prima della data ufficiale,ci sono state visiste e discorsi della fiat su arese??? SCUSI PER LE TROPPE DOMANDE CHE LE FACCIO,MA NON SO A CHI CHIEDERLO...E POI NON E DETTO CHE MI RISPONDANO!! GRAZIE.
Mi intrometto brevemente, anche se lascio giustamente le risposte alla Sig.ra Ruocco, chiamata direttamente in causa.
Cristhian, perchè dici che chi interpelli non ti risponde? AI nostri raduni, ogni socio può fare domande dirette (di qualsiasi genere) ai personaggi che hanno lavorato e lavorano in Alfa, sia in conferenza, che in via privata e finora nessuno ha mai risposto un "no comment", anzi, sono stati tutti molto espliciti. Personalmente (anche se non ho vissuto dall'interno quegli anni), credo che tu abbia toccato molti punti giusti, in un senso e nell'altro. Se posso poi permettermi, ti suggerisco, ma credo tu l'abbia già fatto, di leggere i libri di Busso e di Chirico, che descrivono ampiamente come hanno vissuto l'acquisizione dell'Alfa da parte di Fiat.
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Autore Risposta: Ian Gillan Inserita il: 03/05/2008 22:12:19 Messaggio:
Gent.ma Signora Ruocco
Nel forum dell'Alfetta berlina ho scoperto grazie ad un post di Cibus che in Brasile c'era la Fabrica Nacional Automobiles,ai tempi Divisione Brasiliana dell'Alfa Romeo,volevo sapere se quell'impianto dopo l'acquisizione da parte di Fiat è rimasto attivo o è stato smantellato purtroppo come molti altri luoghi-simbolo della nostra amata Alfa.
Grazie,Alberto 72.
Alberto 72 & Alfa 146 1.8 T.S. Pack Sport - Bolide Rosso 225 Km/h. Velocità,io sono velocità... Alfa 146 Campione Italiano Turismo 1998 (N5) & 2000 (N4)
Come si legge l'ultima produzione risale al 1988. Dal 1978, la Fiat era diventata con particolare rilievo una degli azionisti dell'Alfa Romeo FNM. Questo era il marchio:
Non è semplice sintetizzare in poche parole, comunque cercherò di rispondere, e Le sugerisco di approfondire sui libri citati dal Presidente: Nel cuore dell'Alfa di Giuseppe Busso L'Alfa e le sue auto di Domenico Chirico
In una intervista a Quattrouote dopo l'accordo Fiat-Alfa, l'allora amministratore delegato di Fiat Auto, Vittorio Ghidella, dichiarò che aveva sperato di trovare progetti interessanti e invece, solo cassetti vuoti. Invece, il gruppo degli ingegneri con a capo l'ing. Filippo Surace aveva sulla carta un progetto di una nuova gamma di vetture e motori a 4 e 6 cilindri predisposti anche per la trazione integrale.
In Alfa, i lavoratori erano preoccupati e la maggior parte tifava per la Ford temendo che in mano alla Fiat potesse diventare una seconda Lancia. Anche il dottor Giuseppe Tramontana (dal 1985 amministatore delegato e vicepresidente dell'Alfa Romeo), pur riconoscendo, a suo avviso, che "l'ipotesi tecnica esplorata con Fiat era quanto di meglio la casa torinese poteva proporre tenendo ovviamente conto di tutti quei vincoli strategici imposti da loro programmi economici, industriali e di mercato, l'offerta Ford mantiene l'unitarietà aziendale, massimizza la difesa delle capacità aziendali di progettazione di vetture complete ed assicura l'utilizzazione della maggior parte dei modelli e dei motori di attuale produzione Alfa Romeo". (da una intervista esclusiva su "Il Portello" del luglio 1986).
Prima dell'ipotesi di accordo con la Ford, la Fiat non aveva mai manifestato interesse all'acquisizione dell'Alfa, che tra il 1973 e il 1986 aveva accumulato una perdita di 1.244 miliardi. Inoltre, per usare la parole di Romiti: "i due fondamentali punti di tensione nei rapporti tra Fiat e Alfa Romeo sono stati il lancio della fabbrica di Pomigliano e proprio l'iniziativa Alfa-Nissan, che noi ritenevamo non dignitosa perchè l'Alfa doveva fare un semplice lavoro di montaggio, da paese del terzo mondo". Dopo l'accordo, Agnelli dichiarò: "Ci siamo annessi una provincia debole, se non l'avessimo fatto saremmo diventati deboli noi".
Per quanto riguarda la mia esperienza personale, con il passaggio alla Fiat non cambiò nulla. In una riunione svoltasi ad Arese con i rsponsabili del progetto Archivio Storico Fiat, venne confermata la mia responsabilità dell'Archivio Storico Alfa Romeo. Ma di questo racconterò ampiamente in un capitolo del racconto della mia vita in Alfa.
Invece, il gruppo degli ingegneri con a capo l'ing. Filippo Surace aveva sulla carta un progetto di una nuova gamma di vetture e motori a 4 e 6 cilindri predisposti anche per la trazione integrale.
Gent.ma Signora Ruocco Nel libro: DANIELE P.M. PELLEGRINI, La Vendetta dell'Alfa Romeo, Orme Editori, 2003. Si accenna al fatto che questa nuova generazione di propulsori fosse Boxer; risulta anche a lei? Grazie
SPORTIVO è BENZINA!!! 145 1.6 BOXER Il Duetto per ora è un sogno...
Come si legge l'ultima produzione risale al 1988. Dal 1978, la Fiat era diventata con particolare rilievo una degli azionisti dell'Alfa Romeo FNM. Questo era il marchio:
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Buona domenica a tutti voi.
Grazie mille per la Sua risposta. Un saluto.
Alberto 72 & Alfa 146 1.8 T.S. Pack Sport - Bolide Rosso 225 Km/h. Velocità,io sono velocità... Alfa 146 Campione Italiano Turismo 1998 (N5) & 2000 (N4)
Il fatto che la nuova generazione di propulsori "made in Arese" fosse Boxer, può portare ad una diversa interpretazione di tutta l'operazione AlfaSud? Forse la meccanica Boxer non servì solo per l'ingresso di Alfa Romeo in un nuovo segmento di mercato, ma fu anche il prototipo per una nuova generazione di Alfa post-Transaxle
SPORTIVO è BENZINA!!! 145 1.6 BOXER Il Duetto per ora è un sogno...
PostTransaxle non credo, visto che i due schemi meccanici sono esattamente coetanei. Il transaxle debutta, su produzione di grande serie in Alfa Romeo, su Alfetta proprio nel 1972 esattamente come l'Alfasud ed il motore boxer
ex Alfasud - ex Alfetta 2.0 '84 - ex 156 1.8 T.S. Pack Sport '98 - ex 145 1.4 T.S. L '98 156 2.0 JTS - GT 1300 Junior '74 - 147 1.9 JTD - Alfetta 2.0L '80 - JTS PROUD OWNER
PostTransaxle non credo, visto che i due schemi meccanici sono esattamente coetanei. Il transaxle debutta, su produzione di grande serie in Alfa Romeo, su Alfetta proprio nel 1972 esattamente come l'Alfasud ed il motore boxer
Non credo avessero in mente un Transaxle abbinato alla TI...
SPORTIVO è BENZINA!!! 145 1.6 BOXER Il Duetto per ora è un sogno...
No, indubbiamente no! Chirico, durante l'intervista rilasciata al Club, disse che il Boxer e lo schema della trasmissione era stato pensato per la TI, ma non credo che fossero una l'alternativa dell'altra, solo due schemi differenti.
Ma per altri dettagli, oltre a quelli che la Signora Elvira ci riserva, aspettate la pubblicazione dell'intera intervista.
ex Alfasud - ex Alfetta 2.0 '84 - ex 156 1.8 T.S. Pack Sport '98 - ex 145 1.4 T.S. L '98 156 2.0 JTS - GT 1300 Junior '74 - 147 1.9 JTD - Alfetta 2.0L '80 - JTS PROUD OWNER
X alfina Grazie per la sua pazienza nel rispondere alle mie domande...so che sono un po monotono e ripetitivo...ma sono cose che mi interessano tantissimo e a chi potrei chiedere???solo a lei!!! Grazie ancora!
Quanta passione per l'Alfa e conoscenza traspare dai suo messaggi.
In 30 pagine di discussione ho conosciuto un animo buono, appassionato, disponibile e dei racconti vivavi e di notevole rilevanza storica.
Ritengo, molto sinceramente, che lei sia stata una di quelle pedine che hanno reso grande Alfa Romeo, nel corso degli anni. Io spesso ci penso...ci devono esser state un'atmosfera deliziosa e delle menti superlative che lavoravano con impressionante amore. L'unione di più pedine tanto valide ha fatto nascere e sopravvivere un marchio con tali peculiarità quale Alfa Romeo.
La ringrazio per le belle parole, mi fa piacere sapere che la mia passione per l'Alfa traspare dai ricordi di un periodo lungo e significativo della mia vita.
Sono in partenza per una vacanza e ritornerò a fine mese,auguro a tutti una bella estate sperando nella clemenza del tempo che finora non è stato bello.
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Anche se ci siamo salutati per telefono, le rinnovo i miei auguri per le ferie. A presto
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Nel formulare anch'io i migliori auguri di Buone Ferie alla Signora Elvira, ho il piacere di comunicarvi che prima di fare le valigie per le vacanze la Signora Ruocco ha anche... pensato a noi.
Sperando di renderci così forse un po' più lieve la sua temporanea assenza, ci ha lasciato a disposizione un po' di nuovi materiali che sono stati aggiunti alla sua Sezione Storica.
L'entusiasmo degli Alfisti per la pubblicazione del libro "L'Alfa e le sue auto" non si è ancora placato, ma AlfaSport ha voluto approfondire il discorso iniziato dall'Ingegnere Domenico Chirico. Ne è nata una chiacchierata che va a scavare negli argomenti che più stanno a cuore a chi ama le Alfa Romeo di tutte le epoche: dai dettagli squisitamente tecnici ai perchè degli insuccessi. L'ingegner Chirico non si è tirato indietro a nessuna delle nostre domande, ha soddisfatto le nostre curiosità con grande gentilezza. Vi invitiamo perciò a leggere l'intervista completa cliccando QUESTO LINK.
Buone ferie Sig.ra Ruocco e complimenti per la nuova sezione storica!
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Gentile Sign.Ra Ruocco volevo chiederle alcune informazioni riguardo la Sprint 1.7QV. In questi giorni sto trattando l'acquisto di un esemplare del 1989, e prima di definire l'affare volevo informarmi un pò in merito a questa vettura. Ma purtroppo non riesco a trovare nessuna informazione a riguardo, ho girovagato senza successo in rete ma non ho trovato ne club, ne forum di discussione ad essa dedicati. Ho controllato i libri e le varie pubblicazioni in mio possesso tra cui l'intera raccolta di quattroruote dal 1956 ad oggi ma anche li non ho trovato granché. Ho inoltre contattato il Riar ma non ho acora avuto alcuna risposta.
Può cortesemente darmi lei qualche informazione?
Mi piacerebbe sapere quanti esemplari del modello 1.7 QV sono stati prodotti e quanti si presume ne siano rimasti in circolazione, quali accessori erano previsti di serie e a richiesta dal momento del lancio alla fine della produzione, cosa ne pensa lei e in particolare se mi consiglia o no l'acquisto, e sopratutto come mai questa vettura non rientra nella lista chiusa del Riar?
La macchina che mi è stata proposta mi piace, confrontandola con le poche foto rinvenute in rete sembra tutta originale e a parte qualche piccolo segno del tempo si presenta ancora in perfette condizioni. Quello che mi frena è il fatto che di questa macchina non si parli da nessuna parte, ho come la sensazione che sia considerata un Alfa Romeo di serie C sia dl Riar che dai vari sodalizi di marca, quindi non vorrei correre il rischio di portarmi a casa un mezzo pagandolo oltre tutto più della valutazione di mercato, al quale poi non vengano riconosciute dal registro e dagli altri appassionati le stesse attenzioni riservate agli altri modelli prodotti.
La ringrazio in anticipo per l'attenzione che vorra dare a questo mio lungo intervento, e la saluto con un abbraccio Fabio.
La mia collezione Spider IV serie 1.6 90, Spider IV serie 2.0ie 91, Spider III serie 2.0 QV 89, Sprint 1.7 QV 89
Per lambda: la Sig.a Ruocco e' al momento in vacanza e quindi non ti puo' rispondere.
Cmq, per quanto riguarda l'iscrivibilita' al RIAR della Sprint 1.7QV, sono gia' iscrivibili quelle prodotte fino al 31/12/1988, mentre tutte quelle prodotte nel 1989 saranno iscrivibili a partire dal prossimo anno (indipendentemente dalla presenza o meno in lista chiusa, che serve per le auto con meno di 20 anni).
Grazie per l'informazione Fazz tanto non c'è fretta, intanto per non sbagliare io la Sprint l'ho comprata poi nel caso come si suol dire per pentirsi e per rimediare c'è sempre tempo
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Gent.ma Signora Ruocco, al rientro dalle vacanze potrebbe darmi qualche informazione circa l' Alfa Romeo "Tipo 512", che mi sembra non abbia mai passato lo stadio di prototipo e della quale esistono ben pochi dati storici?
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
In attesa che La Sign.Ra Ruocco rientri dalle ferie approfitto per postare il numero di telaio della mia Sprint (ZAS902A6005133635). Perché leggendo un servizio pubblicato su uno dei primissimi numeri di Automobilismo d'epoca ho scoperto che nel 1989 sono state prodotte solo 46 Sprint con motore 1.7, quindi sarei curioso di conoscere la data di produzione della mia per capire se è una di queste o se magari fa parte di un precedente lotto prodotto nel 1988. Ma soprattutto visto e considerato che nel suddetto servizio c'è scritto che la produzione è cessata nei primi mesi del 1989 e che la mia è stata immatricolata l'otto di aprile di quell'anno, vorrei capire se è stata una delle ultime o magari perché no, proprio l'ultima Sprint a lasciare la catena di montaggio. Inoltre ma forse chiedo troppo, volevo chiedere se è possibile sapere con quali accessori la stessa è uscita dalla catena di montaggio, per capire se negli anni l'auto ha subito personalizzazioni da parte dei precedenti 2 proprietari. Un Grazie anticipato Lambda
La mia collezione Spider IV serie 1.6 90, Spider IV serie 2.0ie 91, Spider III serie 2.0 QV 89, Sprint 1.7 QV 89
Lambda: queste informazioni puoi chiederle, comunicando il numero di telaio, all'Archivio Storico dove lavora il successore della Sig.ra Ruocco, Dott. Marco Fazio (email: CentroDocumentazione@alfaromeo.com)
Veramente pensavo che una volta andata via la Sign.ra Ruocco l'archivio non fosse più aperto al pubblico, ricordo che nel 2003 quando comprai la mia prima Spider contattai l'archivio tramite il Card e la Sign.ra Ruocco fu gentilissima, mi diede un sacco di informazioni e di materiale sulla mia macchina. Ti ringrazio per la dritta Fazz adesso scrivo subito una mail al Dott. Fazio e vedo che mi dice della mia Sprint
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Gent.ma sig.ra Ruocco, sul forum "Alfa Romeo cos'è" è sorta una discussione sulla vera origine dei motori DTM e ITC dell'Alfa 155. Siamo pressochè tutti d'accordo sul fatto che il motore DTM aveva solo l'interasse del V6 di serie e forse il basamento. Per il resto era un motore specifico per le competizioni progettato dall'equipe guidata dall'ing. D'Agostino.
Sul motore ITC, più potente del DTM, ci sono invece due linee di pensiero: a) Deriva dal V6 DTM con angolo delle bancate portato a 90° per aumentare il regime di rotazione e abbassare il baricentro. b) Deriva dal V8 della Montreal (a sua volta derivato da quello della 33) al quale sono stati tolti 2 cilindri e inseriti manovellismi e pistoni di ultima generazione.
Chi ha ragione?
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport
Vivi come se dovessi morire domani e pensa come se non dovessi morire mai (Moana Pozzi)
gentilissima Alfina,sono andrea,colui che porta avanti la teoria della derivazione dal motore 33/montreal.
Il tutto dovuto al fatto che a quanto mi è dato di sapere,il regolamento ITC richiedeva un motore derivato comunque da produzioni di serie anche se non specifico per il modello su cui sarebbe dovuto esser montato in gara. L'allargamanto della bancata da 60 a 90 gradi era obbligatorio per l'aumento delle prestazioni ma purtoppo in casa alfa non esisteva nessun motore V6 con angolo di 90.
Accertato che il regolamento chiedeva una derivazione di serie dell'imbiellaggio ma non faceva riferimento a nessuna eventuale modifica come l'eliminazione/aumento di cilindri e cosi via,presero come motore di partenza il fantastico V8 creato da Chiti in quanto l'unico disponibile con bancata di 90 gradi eliminando due cilindri e crando il nuovo monoblocco V6 di 90 gradi.
Gent.ma sig.ra Ruocco, sul forum "Alfa Romeo cos'�" � sorta una discussione sulla vera origine dei motori DTM e ITC dell'Alfa 155. Siamo pressoch� tutti d'accordo sul fatto che il motore DTM aveva solo l'interasse del V6 di serie e forse il basamento. Per il resto era un motore specifico per le competizioni progettato dall'equipe guidata dall'ing. D'Agostino.
Sul motore ITC, pi� potente del DTM, ci sono invece due linee di pensiero: a) Deriva dal V6 DTM con angolo delle bancate portato a 90� per aumentare il regime di rotazione e abbassare il baricentro. b) Deriva dal V8 della Montreal (a sua volta derivato da quello della 33) al quale sono stati tolti 2 cilindri e inseriti manovellismi e pistoni di ultima generazione.
Chi ha ragione?
Mi permetto di intervenire in assenza della Signora Ruocco che potrà comunque confermare o completare al suo ritorno di ferie.
Nel DTM, e poi nell'ITC, l'Alfa ha prima utilizzato un motore da corsa i cui vincoli regolamentari erano limitati alla derivazione di serie di soli due parametri: angolo tra bancate e interasse. Il motore base doveva essere prodotto in almeno 2500 esemplari e montato in qualsiasi modello della gamma. Il primo motore fu quindi costruito coi suddetti parametri mutuati dal V6 Busso, quindi a 60°. Pero', a metà dell'ultima stagione, 96, il motore Alfa denunciava un deficit di circa 40 CV su quelli Mercedes e Opel. Cio' era dovuto al manovellismo a 60° he limitava il rapporto corsa/alesaggio.
Giorgio Pianta, DS dell'Alfa, trovo' quindi il "buco" nel regolamento. Infatti, era prescritto un V6 che poteva pure essere basato sulle dimensioni di un V8 al quale si toglievano 2 cilindri. Cosi' aveva fatto l'Opel, che basava le dimensioni del V6 su un V8 Holden (cioè GM come ben sappiamo). Ma il regolamento non diceva che il motore base doveva essere ancora in produzione, per cui l'Alfa produsse un nuovo V6 a 90° dichiarandolo derivato da quello della Montreal, che infatti era stato prodotto in oltre 4000 pezzi, seppur in passato. Questo motore venne utilizzato solo nelle ultime gare della stagione, forse 2 o 3, non ricordo di sicuro. Dava oltre 500CV contro i 460 del V6 a 60°.
Quindi si trattava in tutto e per tutto di motori costruiti ad arte, coi soli vincoli di un regolamento "interpretato", senza il minimo pezzo in comune con un qualsiasi motore di serie.
Sul merito mi ero promesso di scrivere un articolo, per il quale avevo selezionato tutto il materiale, tra cui un paio di articoli approfonditi di Quattroruote, con tanto di spaccato. Poinon ho reso il tempo pergli articli, ma il materiale ce l'ho tutto. Purtroppo non sono in grado di inserire le immagini oggi. Vedro' la settimana prossima se mi riesce.
2000 GTV 1971 Giulia Super 1967 GTV6 1984 156 V6 24V 1999 Più altre 750 in varie scale...
Perfetta spiegazione gtv2000. Il motore di serie o ex di serie serviva solo per giustificare i riferimenti dimensionali e il n° dei cilindri, ma in ambedue i casi si trattava di motori completamente nuovi. Logicamente con l'angolo a 90° si è ottenuta più potenza.
La cosa importante a mio parere è che si trattava certamente di motori interamente progettati da Alfa Corse e non da strutture esterne.
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Perfetta spiegazione gtv2000. Il motore di serie o ex di serie serviva solo per giustificare i riferimenti dimensionali e il n� dei cilindri, ma in ambedue i casi si trattava di motori completamente nuovi. Logicamente con l'angolo a 90� si � ottenuta pi� potenza.
La cosa importante a mio parere � che si trattava certamente di motori interamente progettati da Alfa Corse e non da strutture esterne.
Certo erano progetti dell'Alfa Corse, allora ancora a Settimo Milanese. I motori erano fatti li', mentre i telai venivano curati dall'Abarth a Torino. Va anche detto che, da un anno all'altro, anche l'unità a 60° fu completamente riprogettata, con abbassamento dell'albero motore, spostamento degli accessori, nuove testate,... Pero' cosi' stando le cose, ogni ragionamento che colleghi i successi della 155 V6 TI con qualsiasi "merito" della 155 di serie è fuori dal mondo, o propaganda senza riscontro, se vogliamo.
Ecco i documenti sulle due unità a 60 e 90:
[Chiedo scusa se i documenti erano a rischio di copyright]
2000 GTV 1971 Giulia Super 1967 GTV6 1984 156 V6 24V 1999 Più altre 750 in varie scale...
Grazie ancora GTV2000. E' chiaro che si trattava di motori da corsa per i quali i motori di serie rappresentavano solo un pretesto per poterli omologare. E' anche chiaro che il riferimento tecnologico principale per il motore a V di 90° era il precedente motore DTM e non certo il motore, nato 30 anni prima, della 33. E' anche vero che della 155 di serie nel DTM-ITC non c'era quasi nulla, ma è altrettanto vero che si è trattato di un esercizio tecnico che ha dato onore e lustro all'Alfa Romeo al pari di altre realizzazioni corsaiole del passato. Nel 1993 ha vinto la 155 come "simulacro", ma ha vinto l'Alfa come azienda (o meglio l'Alfa Corse) e l'Italia come nazione. Cosa che non era riuscita per esempio con la 75 nel Mondiale Turismo 1987. Ma allora c'erano vincoli telaistici notevoli e la 75 era penalizzata da un progetto di base obsoleto.
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Vivi come se dovessi morire domani e pensa come se non dovessi morire mai (Moana Pozzi)
..... allora c'erano vincoli telaistici notevoli e la 75 era penalizzata da un progetto di base obsoleto.
Pilota54-GTV 3.0 V6-155 1.7 TS Responsabile sezione Sport Vivi come se dovessi morire domani e pensa come se non dovessi morire mai (Moana Pozzi)
Su questo concordo , ma bisogna aggiungere che anche le BMW serie 3 della stessa epoca derivavano da progetti decisamente obsoleti (e certamente inferiori all'Alfa 75 ) , con la differenza che la casa madre , con i giusti accorgimenti , ha saputo creare quell' ammazza gare che è stata poi la vecchia M3 . La 75 Evoluzione gruppo A , invece era tecnicamente ancora molto vicina alle "vecchie" Alfetta GTV che dominarono gli europei turismo 1982/83/84/85 , fatta eccezione per il motore che era un 4 cilindri turbo di 1800cc in luogo di un V6 2500cc , tutto il resto era molto simile . La 155 ha portato senz'altro un numero superiore di affermazioni , ma non esprimeva certo di concetto della "macchina di tutti i giorni che vince le corse" , di cui la 75 è stata forse l' ultima figlia . Per il resto , mi complimento con gtv2000 per la perfetta spiegazione. Vincenzo
Questa discussione sulla 155 mi ha fatto scoprire delle cose che non sapevo,e capire che anche in quel periodo,con pochi soldi e con la FIAT,l alfa era sempre grande....
Vorrei sottoporre a tutti gli alfisti questi video che ho scovato su YouTube:
Ricordo a tutti che questo topic ha un titolo ben preciso e serve per porre domande alla Sig.ra Ruocco e nessuno è autorizzato a rispondere al suo posto, non importa se esattamente o meno, ne a dialogare e ad introdurre altri argomenti, visto che ci sono diversi topic dove discutere della storia sportiva dell'Alfa Romeo (la sezione SPORT) e di tecnica. Grazie a tutti per la comprensione
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Non ho i dati di produzioe della Sprint 1.7 QV che sono compresi nel seguente totale
Sprint 1.7 (1987-1989) 4.921 unità prodotte
Per conoscere i dati relativi alla prima immatricolazione della sua vetura deve rivolgersi all'Archivio storico Alfa Romeo come ha correttamente suggerito Fazz. Un saluto
Sono completamente d'accordo con GTV 2000 per la risposta che ha dato a Pilota 54 e ad Andrea Borghezio sulla derivazione dei motori da corsa. Sarebbe interessante leggere ul suo articolo quando avrà il tempo di scriverlo e anche vedere lo spaccato di cui ci parla.
Nel merito, vorrei pecisare al nostro Presidente che non sono affatto dispiaciuta se vengono anticipate delle risposte, l'importante che siano esatte come in questo caso. Conosco GTV2000 da anni e apprezzo la sua competenza e passione per l'Alfa Romeo.
Riguardo a GTV2000, conosciamo da tempo la sua competenza e passione e il mio messaggio non era certo rivolto a lui, come sa. Chiunque voglia fare cultura Alfista qui è il bene accetto, non ci piacciono solo le sterili polemiche e le discussioni da bar, volte a dividere gli appassionati.
Attendiamo con ansia i suoi nuovi articoli.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Cara Sign.Ra Ruocco la ringrazio per la risposta al mio precedente quesito, e le chiedo se per caso sa dirmi a chi posso rivolgermi per avere una foto dei copricerchi che venivano montati in primo equipaggiamento sulla Sprint 1.7 QV al posto dei cerchi in lega a richiesta. Purtroppo ho cercato senza successo la suddetta foto in tutti i siti dedicati all'Alfa Romeo, ho inoltre cercato di rimediare il depliant della gamma 88 da commercianti specializzati nel settore ma purtroppo il materiale che mi è pervenuto mostra l'auto solo con i cerchi in lega. Ho inoltre consultato alcune micro fiche presso un ricambista Alfa Romeo di Sassari e dall'immagine sembrerebbe che le coppe ruota sono come quelle dell'Alfa 90 ma il codice ricambio è differente. Può aiutarmi?????????????
La mia collezione Spider IV serie 1.6 90, Spider IV serie 2.0ie 91, Spider III serie 2.0 QV 89, Sprint 1.7 QV 89
La informo che il depliant originale di questa vettura è conservato presso l'Archivio Storico e anche le foto in b/n e colori. Ne faccia richiesta e le sarà sicuramente inviata una copia. Un saluto e buon inizio di settimana.
Gentilissima signora Ruocco, volevo farle due domande un po' tecniche: Circa 2 settimane fa portai la mia 33 1.3 S del 1989 a carburare. La carburazione venne fatta con vacuometro. Innanzitutto volevo sapere se è possibile sapere il valore di depressione, cioè il valore che indica il vacuometro, ora il meccanico lo ha impostato a 20. Inoltre volevo sapere perchè il cilindro n°3 ha una carburazione più magra rispetto agli altri 3 cilindri, infatti il valore di depressione impostato si aggirava intorno a 15-16. Grazie anticipate per le sue risposte
La vettura 512 fu costruita nel 1940 su pogetto di Wifredo P.Ricart, per partecipare alla Formula Grand Prix che prevedeva una cilindrata massima con compressore di 1500 cm3. L'originalità di questa vettura consiste nella posizione centrale del motore, il primo 12 cilindri contrapposti. Altre caratteristiche sono: sovralimentazione a doppio stadio con un compressore Roots a bassa pressione e uno ad alta pressione con un solo carburatore a tre corpi, sospensioni anteriori indipendenti a parallelogrammi e posteriori dotati di un inusuale ponte De Dion con barre di torsione longitudonali, cambio a cinque marce e freni a tre ceppi. Alla fine della guerra le condizioni economiche e logistiche dell'Alfa Romeo non consentirono la messa a punto di questa vettura, impedendone la partecipazione alle corse.
Anno di costruzione: 1939 Numero e tipo cil.: 12 c a 2 gruppi contrapposti(boxer) Diametro e corsa: 54x54,2mm. Cilindrata: 1490 cm3 Potenza e nr. giri: 335 CV a 8600 giri/1
Se lavorassi ancora in Alfa Romeo non avrei problemi a rispondere alle sue domande, purtroppo l'Archivio tecnico di cataloghi e manuali io non ce l'ho e mi è impossibile rispondere. Mi dispiace. Un saluto
Ok grazie lo stesso. Un'ultima domanda: Come mai la mia Alfa 33 1.3 S (seconda serie) 2 carburatori doppiocorpo viene dichiarata con 86CV mentre la 33 1.3 V (terza serie) 2 carburatori doppiocorpo viene dichiarata con 90CV. Inoltre i dati di accelerazione 0-100 (10,3s) e di vel. max (176 km7h) sono identici per le diverse serie, c'è solo questa differenza di 4 CV sulla carta...
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Gentilissima signora Ruocco, volevo farle due domande un po' tecniche: Circa 2 settimane fa portai la mia 33 1.3 S del 1989 a carburare. La carburazione venne fatta con vacuometro. Innanzitutto volevo sapere se è possibile sapere il valore di depressione, cioè il valore che indica il vacuometro, ora il meccanico lo ha impostato a 20. Inoltre volevo sapere perchè il cilindro n°3 ha una carburazione più magra rispetto agli altri 3 cilindri, infatti il valore di depressione impostato si aggirava intorno a 15-16. Grazie anticipate per le sue risposte
Questo è dovuto alla presenza di un foro "blow-by" di ventilazione ausiliaria destinato a limitare le emissioni di CO.
salve sig.a Ruocco. ho letto tutta la sua sezione storica e la stimo molto come persona per la conoscenza dell'alfa. guardando la sezione le alfa nel cinema ho visto che li sia sfuggito un titolo dove l'alfa fa la sua parte. il film si chiama "napoli spara"
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glielo fatto notare no di certo per mettere in discussione la sua conoscenza.
sono in possesso di 5 cerchi e relative gomme tolte da una 2000 spider touring in quanto non originali per quell'auto. La misura è 165 sr 15 e i cerchi sono a 5 fori. Per che auto potrebbero essere?
Non su vetture Alfa Romeo. Ricordo, se non sbaglio, che pneumatici di questo tipo erano montati su alcune vetture Wolksvagen, per esempio il famoso Maggiolino
nel caso non lo sapesse già, apprendo ora che Henri Wessels è deceduto ieri. Non l'ho mai conosciuto, ma va ricordato che fu un grandissimo Alfista, avendo posseduto, tra l'altro, almeno due esemplari di 6C3000CM, tra cui quella che fu di Peron, e venne a Milano prendere possesso di una delle prime, se non la prima 33 Stradale ultimata. Aveva anche ordinato "in bianco", se non sbaglio, la Sportiva, che poi non fu mai costruita in serie.
Lei avrà sicuramente un contatto diretto con gli Alfisti statunitensi del suo cerchio. Ho capito che vogliono raccogliere in un albo le testimonianze delle persone del mondo Alfa che l'hanno conosciuto o che desiderano scrivere due righe alla sua memoria.
Una grande perdita per la memoria alfista.
2000 GTV 1971 Giulia Super 1967 GTV6 1984 156 V6 24V 1999 Più altre 750 in varie scale...
Caro Patrick, non lo sapevo. Mi ha dato davvero una brutta notizia. Conoscevo il signor Wessells, un vero gentleman, da parecchi anni. Era un alfista e un grande collezionista, uno dei primi iscritti al Registro Italiano Alfa Romeo. Ho di lui un bel ricordo. Quando veniva in Italia non mancava di venire a fare un giro al Museo e una visita in Archivio. Abbiamo sempre avuto uno scambio di informazioni tramite fax. Ricordo l'ultima volta che venne a trovarmi, è stato nel 2004, era molto dimagrito, ma aveva sempre tanti progetti, tanto da fare con le sue amate vetture. Gli dedico questa poesia, perchè sono certa che ora è tra questi antichi cavalieri..
LE SEMPRE BELLE DEL MUSEO DELL’ALFA ROMEO
Si anima il Museo a notte fonda che scendendo dalle stelle gli antichi Cavalieri ritornano alle loro “Sempre Belle” bramosi entrambi di sfrecciare ancora su lunghe strade. E sfrecciano veloci più del vento Su strade senza tempo, senza fine, tra un grande sventolio di ali bianche di Angeli sportivi che plaudono festosi. Sprizzan scintille le ruote fuggenti sull’argentato asfalto cuori e motori uniti nella gioia dell’abbraccio pulsano forte… ed è amore fino al baluginare dell’aurora Allora ritornano alle stelle gli antichi Cavalieri riposano le loro “Sempre Belle” affascinando chi viene ad ammirarle.
Caro Patrick, purtroppo non ho più contatti, da quando sono andata via dall'Alfa solo Alex Gouras mi ha mandato qualche cartolina. Se lei potesse fare avere a qualcuno queste mie poche righe e la poesia gliene sarei veramente grata. Grazie di cuore Elvira
Patrick, Le invio la traduzione in inglese fatta dall'amico Ken Carrington:
The ever beautiful of the Alfa Romeo Museum
In the dark of the night,the Museum is still the ageless pilots descend from the stars returning to their timeless beauties Men and machines longing to re-unite once more Flying faster than the wind on timeless, endless roads As if transported by the wings of flying angels cheering them on Heart and engine, beating in harmony in the joy of a loving embrace Leaving a ghostly trace in their wake Ending with the flickering of the sun-rise The ageless Pilots, returning to the stars Leaving their timeless beauties to recover Joyous at savouring them once more.
Patrick, Le invio la traduzione in inglese fatta dall'amico Ken Carrington:
The ever beautiful of the Alfa Romeo Museum
In the dark of the night,the Museum is still the ageless pilots descend from the stars returning to their timeless beauties Men and machines longing to re-unite once more Flying faster than the wind on timeless, endless roads As if transported by the wings of flying angels cheering them on Heart and engine, beating in harmony in the joy of a loving embrace Leaving a ghostly trace in their wake Ending with the flickering of the sun-rise The ageless Pilots, returning to the stars Leaving their timeless beauties to recover Joyous at savouring them once more.
(Anna Maria Pradel Rabino)
Provvedo subito ad inoltrare il suo messaggio a Carter Hendricks che è stato la fonte della notizia e della richiesta di messaggi di ricordo.
Buona giornata
2000 GTV 1971 Giulia Super 1967 GTV6 1984 156 V6 24V 1999 Più altre 750 in varie scale...
Neanche io conosco questo grande appassionato e mi informerò su di lui il più possibile.
La poesia messa dalla Sig.ra Ruocco è molto bella e ogni volta mi sembra incredibile come dei "pezzi di ferro" riescano a far esprimere tali sentimenti, evidentemente l'Alfa ha qualcosa di magico, di stregato.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Carissimi, auguro a chi è in vacanza e a chi è a casa un sereno Ferragosto. Sono in partenza per il mare, tornerò a fine agosto. Un caro saluto a tutti!
il sogno! Passione e amicizia, colora di Alfasport la vita ! Ogni lunedi ore 21.45 MINI-RADUNO TRIVENETO a Padova c/o il Mc.Donald's - INFO su mini-raduni e convenzioni nel Triveneto
Salve signora Ruocco avrei una domanda per lei. Da circa un mese, grazie all'archivio di repubblica , ho potuto leggere molto sull'Alfa Romeo dal 1984 fino ad oggi.Ho potuto apprendere notizie interessanti su Arese.Da quanto ho capito,la Fiat ha venduto l'intera area di Arese ad una joint venture composta da Aig Lincon e Immobiliare estate sei,compresi i terreni che ospitano il centro stile,progettazione e ricerca .Dato che nascerà il nuovo Alfa Romeo village ,come promesso da De Meo,vorrei sapere: Fiat sarà costretta a ricomprare terreni che appartenevano al vecchio stabilimento di Arese per edificare l'Alfa village? cordiali saluti alfetta gt6
Autore Risposta: Sarti Alberto Inserita il: 02/09/2008 17:19:59 Messaggio:
Sig.ra Ruocco e possibile vedere delle foto della 1900 Granluce Primavera di Boano e della 1900 TI Berlina.Mi servirebbero i due laterali,il frontale,il posteriore e l'interni.Hò acquistato 2 modellini della Fabbri e volevo elaborarli facendo le due versioni sopra citate. (Ammesso che ci riesca)Girando un po in internet non hò trovato una documentazione valida,ci sarà pure,ma non sono riuscito a trovarla. Sicuro della sua collaborazione la ringrazio e mi scuso x il disturbo,augurandole una buona serata.
Posto il messaggio anche qui, in quanto credo che possa far parte della "Storia":
Ho finito di leggere l'articolo di RuoteClassiche relativo alla prova degli storici 8cilindri Alfa Romeo.....
Molto interessante e suggestiva.....i mezzi (specie quelli più anziani) sono stati restaurati e portati alla perfezione...sono stati e saranno sempre dei "Veri Capolavori d'Ingegneria", complimenti vivissimi all'ing.Vittorio Jano, che ha saputo cogliere al momento giusto soluzioni e tecniche d'avanguardia che le contraddistinguevano dagli altri modelli Tedeschi e francesi!!!!!
È con grande piacere e soddisfazione che vi annunciamo di aver pubblicato un nuovo aggiornamento della Sezione Storica del sito Web del nostro Club firmata dalla Signora Elvira Ruocco.
In primo luogo è stata completata con le traduzioni mancanti (messeci gentilmente a disposizione da Iván Bejarano) la Sezione Destini Incrociati in Spagnolo.
Ma veniamo ora alle novità della Sezione Storica in Italiano...
La sottosezione La Storia del Mito è stata aggiornata con l'aggiunta di nuove interessantissime pagine scritte dalla Signora Elvira Ruocco. In particolare, è stato aggiunto un nuovo capitolo della Storia dell'Aviazione (il terzo) e sono state aggiunte nuove schede riguardanti Vetture da corsa (la TIPO 512 e la TIPO 12C 1937), Progettisti (Orazio Satta Puliga e Erwin Lansdberg), Piloti (Ugo Sivocci e Maria Antonietta Avanzo).
Sono state infine aggiunte un paio di curiosità (riguardanti la sirena e la mensa degli stabiimenti Alfa Romeo) in fondo alla pagina Aspettando il Centenario...
Non ci resta che auguravi... una BUONA LETTURA in compagnia della Signora Ruocco!!!
Cari amici, soo in partenza per una gita con il gruppo dello Sci dell'Alfa Romeo, durante la quale ci sarà la premiazione dei campioni della scorsa stagione. Andremo a Tirano e poi in gita panoramica con trenino e pranzo a Saint-Moritz. Buon fine settimana anche a voi!
Come sempre le sue pillole di storia Alfista sono eccezionali e ci fanno conoscere un mondo sconosciuto ai più, che rischiava di andare perso per sempre. A me colpiscono di più le "picocle" storie, come quella della sirena e della mensa, spaccati d storia aziendale.
Grazie ancora Sig.ra Ruocco.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Cari amici, soo in partenza per una gita con il gruppo dello Sci dell'Alfa Romeo, durante la quale ci sarà la premiazione dei campioni della scorsa stagione. Andremo a Tirano e poi in gita panoramica con trenino e pranzo a Saint-Moritz. Buon fine settimana anche a voi!
Buon divertimento!!!
Passione e amicizia, colora di Alfasport la vita ! Ogni lunedi ore 21.45 MINI-RADUNO TRIVENETO a Padova c/o il Mc.Donald's - INFO su mini-raduni e convenzioni nel Triveneto
Bellissime storie ed approfondimenti interessanti a tutto campo (dai motori d'aereo alle corse) Signora Ruocco la ringraziamo di farci conoscere sempre meglio la Storia dell'Alfa Romeo.
ODIO LE TEDESCHE!!! (le auto, è chiaro...) IL CUORE HA SEMPRE RAGIONE Alfa Romeo Duetto 1300 Junior "Coda tronca" '74 Rosso Carminio 510 Alfa Romeo GTV 2.0 T.S 16v ’99 Rosso Alfa 130
Anche quest'anno lo Sci Club dell'Alfa Romeo ha premiato il suo campione: l'ex collega e amico, Enrico Cardone. E' stata una bellissima gita favorita anche dal bel tempo. Siamo stati a Tirano e da lì con il trenino Bernina Express siamo andati a Saint Moritz. Un panorama meraviglioso, i monti erano innevati e in alcuni punti il lago era già ghiacciato.
La passione per l'Alfa della Sig.ra Ruocco traspare, sempre più, da ogni suo racconto. COMPLIMENTI e grazie per il lavoro, le notizie e le curiosità che, pian pianino, ci sta facendo conoscere.
Gentilissima Signora Elvira, continuo a restare "estasiato" dalle meravigliose "virtù" che riesce a "somministrarci",noi Golosi di assimilare queste meravigliose Storie,siamo sempre in attesa di Novità sconosciuite alla platea di Alfisti! Grazie ancora! Mi spiace non poter essere presente come un tempo,impegni di lavoro,e continue trasferte,non mi consentono di "presidiare" questo splendido Forum,nella mia ultima trasferta (05-08/10/08)ho "allungato" la strada del rientro per fare una Breve visita allo stabilimento di Arese (stanno ristrutturando il Museo),non c'è nulla da fare,quando sono nelle zone di Milano,non riesco a fare a meno di transitare in Viale Alfa Romeo,è come una specie di "pellegrinaggio" obbligato........ Saluti a tutti! Giuseppe.
Buon pomeriggio a tutti!!!!! E da un po che non faccio visita a questo forum,sono stato un po preso... Ho bisogno di una cortesia,ho bisogno della sig.Ruocco!!! Se si ricorda da 6 mesi sono un felice possessore di un GT 1.6 3a serie del 73.. La macchina e quasi perfetta,ma la piccola ha bisogno di alcune cure,soprattutto di interni e esterni... Ho diversi problemi sull esterno,per esempio non so se il passaruota interno dei parafanghi dev esser del colore vettura o nero....e poi ho diversi freghi e targhette che non so bene dove vanno.... So che lei forse nn puo aiutarmi,ma magari il riar si...come posso fare per contattarli o visionare con loro qualche documento che mi chiarisca un po le iddee?????????(so che l archivio e aperto a tutti ma solo su prenotazuione) GRAZIE MILLE ASPETTO UNA SUA RISP! BUON WEEK END A TUTTI!
Premesso che occorre sempre comunicare il numero di telaio per poter risalire al modello e all'anno di costruzione, le paratie anteriori sotto i parafanghi devono essere verniciate di nero. Per le altre informazioni relative al posizionamento delle varie targhette, Le suggerisco di rivolgersi a: Registro Italiano Alfa Romeo Viale Alfa Romeo 20020 Arese (Milano) Sig.ra Cattaneo tel.: 02/44429421
Mi sono accorta solo stamattina di questa sua critica e quindi ci tengo a precisare che nn mi sono mai inventata nulla durante tutti gli anni in cui ho svolto i mio lavoro nè tantomeno oggi che continuo a farlo esclusivamente per passione, anzi questo impegno con Alfasport, che per me è stato l'unico modo per poter continuare a stare anche se solo virtualmente nel mondo Alfista, è stata la causa di allontanamento dall'azienda e non solo .. qualcuno ebbe il coraggio di accusarmi di "tradimento".
Dunque, questa è la scheda dei colori che risulta dalla documentazione Alfa Romeo e da qui ho sempre attinto le informazioni sia negli articoli che nelle risposte ai privati. Se il signor Panzerfaust ha avuto quella risposta è perchè quella è l'informazione risportata sui registri delle immatricolazioni. Per quanto mi riguarda, visto che non ho fatto altro che riportare quel che è scritto nero su bianco, o è sbagliata la scheda (stampata su depliat e verificabile presso l'Archivio) o l'errore è sul registro. Io penso che potrebbe anche essere che il cliente abbia chiesto quel colore, visto che era possibile e che è capitato spesso.
** FINIZIONE SOPPRESSA NEL LUGLIO 1969 *** FINIZIONI INTRODOTTE NEL NOVEMBRE 1972
optional: 1968 tetto rigido 1969 pneumatici 165 sr 14 1970 finizione metallizzata e appoggiatesta regolabili 1972 volante in legno appoggiatesta regolabili motore 1600
Per quanto riguarda poi il riferimento sull'uscita di produzione della versione 1300, è evidente che si tratta di un refuso. E' la versione 1600 che è uscita di produzizone nel 1981.
Premesso che occorre sempre comunicare il numero di telaio per poter risalire al modello e all'anno di costruzione, le paratie anteriori sotto i parafanghi devono essere verniciate di nero. Per le altre informazioni relative al posizionamento delle varie targhette, Le suggerisco di rivolgersi a: Registro Italiano Alfa Romeo Viale Alfa Romeo 20020 Arese (Milano) Sig.ra Cattaneo tel.: 02/44429421
Un saluto
Grazie mille per la risp,ho contattato il sig fazio che mi ha gia tolto tutti i dubbi... una curiosita,so che il CD e il CT di arese e quindi il museo sono chiusi per lavoro,sa qual cosa in merito???? mi sa dar conferma a una cosa che mi disse tempo fa l ing.Oliveri,cioe che nel museo ce solo 1/3 delle vetture che l alfa ha nei suoi capannoni.lui mi disse che ci sono molte vetture motori ecc...sotto il CT in viale alfa romeo,chiuse in gabbie....conferma????
Caro Cristhian, Sì, ho saputo che il Museo è chiuso per lavori di ristrutturazione ed è anche vero che non tutte le vetture conservate dall'Alfa sono esposte al Museo. Non ci sono solo vetture ma anche motori , ricambi e altri componenti, tutti catalogati. Buona serata.
Gentile Signora Ruocco buona sera sono Grandi. Le sottopongo un quesito relativo alla foto che posto sotto. L'immagine è di una 6C 2500 senz'altro una Touring, inviata all'allora capo dell'Unione Sovietica, Stalin, come regalo per il suo 76esimo compleanno da parte dell'Alfa Romeo. Sulla targhetta si legge "Dono a Giuseppe Stalin", hanno tradotto anche il nome proprio. Mi può confermare la vericidità di un simile avvenimento? Si riesce a risalire al tipo, telaio, carrozzeria e colore della vettura? Non mi stupirei se fosse stata in un bel rosso acceso! La ringrazio infinitamente. Cordiali Saluti
Sinceramente non lo so. Strano però che nessuno dei miei amici "storici" dell'Alfa come Guidotti, Bonini, Moroni non me ne abbiamo mai parlato. Nè ho mai letto ti questo episodio in alcun libro sull'Alfa a meno che non mi sia sfuggito. Comunque, la vettura nella foto è una Berlina Touring 6C 2500 Sport del 1947. Per risalire al tipo, al colore, alla data esatta di costruzione (come per tutte le vetture prodotte dall'Alfa Romeo) occorre partire dal numero di telaio; da una semplice foto non è possibile. Un saluto.
Ho letto. L'autore scrive che la vettura fu donata dall'Alfa a Stalin, sinceramente trovo improbabile che la direzione dell'Alfa Romeo abbia fatto all'epoca un dono diretto, anche perchè sull'unico registro delle immatricolazioni, che conosco bene, ci sarebbe stata almeno una nota in corrispondenza di qualche numero di telaio. Tra l'altro, questo registro è stato pubblicato quasi integralmente sul libro di Tito Anselmi: 6C 2500, e quindi potrà se vuole trovare conferma. Inoltre, poichè l'articolo è dell'agosto del 2005 ed io ero ancora in servizio all'Alfa, nessuno mi chiese conferma di questa notizia, nemmeno l'autore...
Carissimi, sono stata 13 gg. senza il pc, era stato attaccato da un virus AGv, ho perso la maggior parte degli indirizzi email. Chiedo al presidente di mandarmi una mail così ricomincio a ricostruire l' indirizzario. Grazie! Buona settimana a tutti!
Buona settimana a tutti! Informo che sabato 29 novembre alle 10,30 sarà celebrata nella Basilica di Sant'Ambrogio in Milano, la Messa organizzata dal Gruppo Anziani Alfa Romeo, in suffragio di tutti gli Alfisti defunti nel corso dei quasi cento anni di attività dell'Alfa Romeo.
Cara Alfina,con lo spirito le saremo vicini, reciteremo un eterno riposo in loro memoria.
Ci vediamo al pranzo del 07/12, saro' felicissimo di rivederla e di ringraziarla di persona per il suo prezioso lavoro dedicato ad Alfasport.
Passione e amicizia, colora di Alfasport la vita ! Ogni lunedi ore 21.45 MINI-RADUNO TRIVENETOa Padova c/o il Mc.Donald's - INFO su mini-raduni e convenzioni nel Triveneto Al mercoledi ore 21.30 incontro quindicinale a Verona c/o Birreria Paulaner -Verona sud. Al giovedi ore 21.30 incontro quindicinale a Belluno c/o Birreria Excalibur
E' una bella iniziativa e credo unica al mondo, perchè non mi risulta che i dipendenti ed ex dipendenti, anche se a quanto pare non si è mai ex dell'Alfa Romeo, si riuniscano per ricordare i compagni di lavoro che non ci sono più.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Carissimi, sono stata 13 gg. senza il pc, era stato attaccato da un virus AGv, ho perso la maggior parte degli indirizzi email. Chiedo al presidente di mandarmi una mail così ricomincio a ricostruire l' indirizzario. Grazie! Buona settimana a tutti!
Cara Signora,
Vorrei sapere si mi puoi dire qualcosa sulle bellisime Alfa 156 GTAM '' Autodelta '' showcar ( nero ) e 156 SW ''Autodelta''Showcar (rossa), elaborati dalla N-Technology. Che fine a fatto questi 2 vetture d'esposizioni ? Sono in Museo ?
Purtroppo non so nulla di queste vetture, ma proverò chiedere all'attuale responsabile del Museo, Stefano Agazzi, quando lo vedrò il 13 dicembre alla consueta manifestazione di fine anno del Registro Italiano Alfa Romeo. Le farò sapere.
sono stato felicissimo di rivederla, non so' come spiegarlo...ma Lei sà veramente trasmettere passione e amore quando parla di Alfa, complimenti anche per le sue doti di attrice teatrale. alla prossima occasione e grazie.
Passione e amicizia, colora di Alfasport la vita ! Ogni lunedi ore 21.45 MINI-RADUNO TRIVENETO a Padova c/o Mc.Donald's fronte Stadio Euganeo. Al mercoledi ore 21.30 incontro quindicinale a Verona c/o Birreria Paulaner. Al giovedi ore 21.30 incontro quindicinale a Belluno c/o Birreria Excalibur. Al martedi incontro quindicinale a Palmanova (UD) c/o Street fire saloon. INFO su mini-raduni e convenzioni nel Triveneto
Passione e amicizia, colora di Alfasport la vita ! Ogni lunedi ore 21.45 MINI-RADUNO TRIVENETO a Padova c/o Mc.Donald's fronte Stadio Euganeo. Al mercoledi ore 21.30 incontro quindicinale a Verona c/o Birreria Paulaner. Al giovedi ore 21.30 incontro quindicinale a Belluno c/o Birreria Excalibur. Al martedi ore 21.30 incontro quindicinale a Palmanova (UD) c/o Street fire saloon.
Anche se in ritardo, Buon Natale a tutti e in particolare alla Sig.ra Elvira.
Come da "istruzioni", il giorno di Natale, unitamente a mia moglie, abbiamo letto ai nostri piccoli Alfisti la belliessima poesia che potete trovare qui: http://www.alfasport.net/news/news.asp?id=1092 I bambino hanno apprezzato molto la singolare poesia natalizia.
Grazie per questo bellissimo dono Sig.ra Elvira e approfitto dell'occasione per farle i miei migliori auguri di buon anno nuovo.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Anche io ho letto a mio figlio la poesia, è rimasto molto colpito.....grazie Sig.ra Ruocco.
inoltre gli ho spiegato chi è, cosa ha fatto e cosa fà ancora per noi mostrandogli con orgoglio questa foto:
ancora tanti auguri di un 2009 ricco di emozioni.
Passione e amicizia, colora di Alfasport la vita ! Ogni lunedi ore 21.45 MINI-RADUNO TRIVENETO a Padova c/o Mc.Donald's fronte Stadio Euganeo. Al mercoledi ore 21.30 incontro quindicinale a Verona c/o Birreria Paulaner. Al giovedi ore 21.30 incontro quindicinale a Belluno c/o Birreria Excalibur. Al martedi ore 21.30 incontro quindicinale a Palmanova (UD) c/o Street fire saloon.
ho appreso che verso la fine degli anni '70 Alfa Romeo e Ansaldo realizzarono un veicolo ibrido, sulla base del furgone F12, denominato F12E.
Purtroppo, a parte poche righe ed una foto in bianco-nero non ho trovato nulla a proposito di questo prototipo, Lei saprebbe dirmi qualcosa in più ? La fascia colorata lungo il furgone (con la scritta F12E Alfa Romeo - Ansaldo) era forse verde ?
La ringrazio anticipatamente e colgo l'occasione per porgerLe i miei auguri per un ottimo 2009
Sig.ra Ruocco, mi unisco ai complimenti fatti per la sua storia dedicata ai piccoli Alfisti, è piaciuta molto ai miei figli ed io l'ho trovata davvero molto dolce. Alessandro mi ha detto che vorebbe tanto essere come Alfino Grazie di questo regalo speciale. le auguro un 2009 pieno di serenità. Elisabetta
Salve Sig.ra Ruocco, ho avuto l'occasione di passare ad Arese il 31/12/2008, non ho potuto fare a meno di andare in "pellegrinaggio" alla fabbrica ed al centro direzionale. Ho notato che hanno abbattuto più di uno stabile anche verso la strada, Lei sa che cosa stanno facendo in particolare? Il museo è in ristrutturazione ma salveranno qualcosa del vecchio stabilimento o no?
ex Alfasud - ex Alfetta 2.0 '84 - ex 156 1.8 T.S. Pack Sport '98 - ex 145 1.4 T.S. L '98 156 2.0 JTS - GT 1300 Junior '74 - 147 1.9 JTD - Alfetta 2.0L '80 - Spider 1.6 '91 - JTS PROUD OWNER
Sono stata recentemente ad Arese pr la manifestazione organizzata ogni anno dal Registro Italiano Alfa Romeo. Il dr. Cravero della Fiat, ha annunciato la nascita ad Arese di una cittadella dell'Alfa, con spazi per incontri, manifestazioni, esposizioni e la riapertura del Museo entro la fine del 2009. Buon anno anche a lei!
Se non ricordo male questo furgone nato in collaborazione con l'Ansaldo fu presentato a Bologna nel 1980. In Archivio Alfa Romeo esiste una documentazione fotografica ed una cartella stampa.
La vettura sembra essere una 6C, purtroppo non posso verificare quanto mi chiede non avendo documentazione disponibile. Le suggerisco di inviare la foto all'Archivio Storico Alfa Romeo tramite mail a: marco.fazio@alfaromeo.com Buon 2009!!!
Bellissime sempre, tutte e due... Sophia Loren sta girando a Roma "Nine" di Rob Marshall, tratto dal capolavoro di Fellini 8 e mezzo. Nella foto è con Daniel Day-Lewis sulla Giulietta Spider.
Vi comunichiamo che sono stati pubblicati i primi aggiornamenti 2009 della Sezione Storica del sito Web del nostro Club firmata dalla Signora Elvira Ruocco.
La sottosezione La Storia del Mito è stata arricchita con l'aggiunta di nuove interessantissime pagine scritte dalla Signora Elvira Ruocco. In particolare, sono state aggiunte nuove schede riguardanti i Motori (su Motore sperimentale e Motore Montreal sull'acqua), Prototipi (riguardanti la Bella e la Nuvola), Vetture da corsa (schede relative alla Giulietta SZ, alla 75 Evoluzione, e alle monoposto Formula 3 e Formual Boxer).
Vi comunichiamo che sono stati pubblicati i primi aggiornamenti 2009 della Sezione Storica del sito Web del nostro Club firmata dalla Signora Elvira Ruocco.
La sottosezione La Storia del Mito è stata arricchita con l'aggiunta di nuove interessantissime pagine scritte dalla Signora Elvira Ruocco. In particolare, sono state aggiunte nuove schede riguardanti i Motori (su Motore sperimentale [...]
Temi sempre interessanti quelli trattati dalla Signora Ruocco.
In merito al motore ad iniezione della 6C2500 SS Mille Miglia 1940, va detto che per via della politica autarchica del regime, fu scelto di fare correre la vettura con carburante alcool+ olio vegetale (!).
Il sistema era senz'altro adatto a tale uso, ma aspettarsi risultati di rilievo in gara è un'altro discorso.
La fonte più completa sull'argomento è un articolo parso su Il Quadrifoglio nel 1992.
Questa mattina sono stata in Alfa per la manifestazione della Scuderia del Portello. Sempre emozionante tornarci, le bellissime vetture esposte sono le uniche a non risentire di alcuna crisi... C'era anche Arturo Merzario che ormai fa parte della squadra dei piloti. Buona domenica a tutti!
Carissimi, ho saputo con ritardo che nella mattinata di giovedì 15 gennaio 2009, ci ha lasciato la Signora Irene Romeo, ultima figlia di Nicola Romeo. A tutta la famiglia Romeo vanno le più sentite condoglianze di tutti noi.
Passione e amicizia, colora di Alfasport la vita ! Ogni lunedi ore 21.45 MINI-RADUNO TRIVENETO a Padova c/o Mc.Donald's fronte Stadio Euganeo. Al mercoledi ore 21.30 incontro quindicinale a Verona c/o Birreria Paulaner. Al giovedi ore 21.30 incontro quindicinale a Belluno c/o Birreria Excalibur. Al martedi ore 21.30 incontro quindicinale a Palmanova (UD) c/o Street fire saloon.
GRAZIE SIG.RA RUOCCO PER LA PREZIOSA PARTECIPAZIONE.
N.B. LE ISCRIZIONI CHIUDONO IL 24/03 SENZA POSSIBILIA' DI PROROGA IN QUANTO DOBBIAMO CONSEGNARE LA LISTA PARTECIPANTI ALL'AERONAUTICA MILITARE ITALIANA ,PERTANTO NON ASPETTATE L'ULTIMO MOMENTO PERCHE' E' TROPPO TARDI!!
Passione e amicizia, colora di Alfasport la vita ! Ogni lunedi ore 21.45 MINI-RADUNO TRIVENETO a Padova c/o Mc.Donald's fronte Stadio Euganeo. Al mercoledi ore 21.30 incontro quindicinale a Verona c/o Birreria Paulaner. Al giovedi ore 21.30 incontro quindicinale a Belluno c/o Birreria Excalibur. Al martedi ore 21.30 incontro quindicinale a Palmanova (UD) c/o Street fire saloon.
Signora Ruocco, tempo fa, se ricordo bene, ha accennato ad un interessante intervista al Signor Busso fatta da Duccio Bigazzi. E' stata pubblicata da qalche parte? Ha un idea di come me ne posso procurare una copia? M'interessano anche altri scritti del Prof. Bigazzi, sarei interessato a sapere se c'è qualche fonte oltre agli archivi accademici.
Grazie e buona giornata
2000 GTV 1971 Giulia Super 1967 GTV6 1984 156 V6 24V 1999 Più altre 750 in varie scale...
Caro Patrick, sì,in Archivio c'è una raccolta di cassette di registrazioni fatte da Bigazzi a diversi personaggi storici. Sono molto interessanti. Quando ero in Alfa ho cercato più volte di farmi autorizzare dai vari capi a farle sbobinare, ma purtroppo senza alcun risultato. Per quanto riguarda il Prof. Bigazzi, esiste un'associazione a suo nome: www.associazionebigazzi.it. Un cordiale saluto. Elvira
Aggiornamento Sezione Storica 8° Capitolo della Biografia della Sig.ra Ruocco
È uscito l'ottavo episodio dell´appassionante Autobiografia della Sig.ra Ruocco, intitolato “Cambio ufficio” in cui la Signora Elvira ci racconta di quando finalmente riuscì ad ottenere il suo primo incarico presso l'Ufficio Stampa.
Nella Sezione Storica è inoltre stato pubblicato anche un nuovo capitolo (il quarto) della Storia dell'Aviazione e sono stati aggiunti nuovi anniversari nella sezione Aspettando il centenario...
Per commentare e dialogare con la Sig.a Ruocco, scrivi in questo Forum!
A presto... altri aggiornamenti!!! fazz - Coordinatore Sezione Storica Club Alfa Sport
Ho letto l'ottavo episodio dell'autobiografia della Sig.ra Ruocco e ho provato le emozioni di sempre, la sensazione di essre li accanto a lei, di vedere quegli uffici, i quadri appesi alle pareti, i colleghi, i Dirigenti. Penso che, soprattutto in un momento così difficle per l'Alfa Romeo, sia un modo stupendo per mantenere ancora in vita Arese, almeno nella "nostra" memoria. Così come mi sono appassionato nel leggere il quarto capitolo della storia dell'Aviazione Alfa Romeo, le tristi vicissitudini della guerra, le lotte dei dipendenti per mantenere il oro posto di lavoro, la voglia di ricominciare. Spero che chi oggi amministra il nostro amato marchio, legga quanto scrive la Sig.ra Ruocco, perchè dietro i 100 anni di storia dell'Alfa c'è il sacrifico e la passione di tanti uomini (tra cui proprio la Sig.ra Ruocco), dai presidenti agli operai, che non meritano una fine ingloriosa, come quella di Arese e mi auguro che almeno Pomigliano sopravviva, perchè le Alfa dovrebbero essere progettate, ma anche costruite in Italia per potersi fregiare del prestigioso "made in Italy". Questo non vuol dire non avere fabbriche all'estero, ma prima salviamo le nostre.
Scusate per l'OT, ma leggendo quei testi, mi è venuto spontaneo parlarne.
Grazie ancora Sig.ra Elvira, lei è la benzina che alimenta la nostra passione, oltre che la memoria storica dell'Alfa Romeo.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Passione e amicizia, colora di Alfasport la vita ! Ogni lunedi ore 21.45 MINI-RADUNO TRIVENETO a Padova c/o Mc.Donald's fronte Stadio Euganeo. Al mercoledi ore 21.30 incontro quindicinale a Verona c/o Birreria Paulaner. Al giovedi ore 21.30 incontro quindicinale a Belluno c/o Birreria Excalibur. Al martedi ore 21.30 incontro quindicinale a Palmanova (UD) c/o Street fire saloon.
Dai microfoni di ”Radiorizzonti”, la Signora Ruocco racconta la storia dell’ Alfa Romeo.
Alfasport segnala un evento imperdibile per tutti gli appassionati Alfisti: Venerdì 5 Giugno la Signora Ruocco ci racconterà la sua storia, quella avventurosa ed affascinante che l’ ha vista partecipe, insieme ad Alfa Romeo, di una delle più belle pagine della Storia Industriale, e non solo, del nostro Paese. Per un’ ora circa, a partire dalle 10,30, la nostra “Alfina” risponderà alle domande sulla Storia dell’ Alfa dai microfoni dell’ emittente privata di Saronno ”Radiorizzonti”; Nessun problema anche per chi risieda fuori dai confini Lombardi, dal momento che la Radio dispone sul proprio sito Web di un collegamento in Streaming via Internet. Per i più “pigri”, l’ intervista verrà replicata alle 18,30 dello stesso giorno. Non ci resta che auguravi un buon ascolto!!
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
È andata in onda, venerdì 5 Maggio all’ interno della trasmissione “Non solo giovani” dell’ emittente Radiorizzonti, l’ intervista ad Elvira Ruocco: Con la simpatia e la delicatezza che la contraddistinguono, la nostra “Alfina” ha parlato a ruota libera della Storia dell’ Alfa Romeo, dagli inizi sino ai giorni nostri e della sua esperienza all’ interno di essa. Numerosissimi gli aneddoti raccontati, a partire da quelli noti (l‘origine del nome “Alfa Romeo”) ad altri, che volutamente non menzioniamo per non rovinare la sorpresa dell’ ascolto dell’ intervista. Grazie alla disponibilità dell’ emittente lombarda, abbiamo la possibilità di riproporre la versione integrale della trasmissione, dando quindi la possibilità a tutti i frequentatori del Forum di ascoltarla: Non ci resta che augurarvi un buon divertimento, rimandando eventuali ringraziamenti (sempre ben accetti da Alfina!) al Topic della sua Sezione Storica.
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Ho avuto il piacere di ascoltare l'intervista fatta alla Sig.ra Ruocco e sono rimasto estasiato come sempre dalla sua memoria, precisione e soprattutto passione per l'Alfa Romeo, un marchio che gli rimarrà per empre nel cuore e che va ben oltre la sua esperienza lavorativa. La storia dell'Alfa diventa ancora più leggendaria quando è raccontata da lei. E' veramente un onore averla tra noi ed una cosa che ci rende veramente orgogliosi.
Grazie ancora Sig.ra Ruocco
E' un bel regalo di compleanno
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
E' solo un anticipo caro Presidente, grazie! E' stata una bellissima esperienza e non nascondo che ero molto emozionata..e mi sono confusa un paio di volte, ma mi distraeva l'orologio con la conta dei minuti davanti a me... Ho ricevuto molti messaggi di amici che hanno ascoltato e che hanno gradito anche le canzoni degli intermezzi, sono contenta perchè i titoli li avevo suggeriti io. Alla prossima.. spero!
1. Dove la 155 era fabbricata? 2. E la 155 Q4? 3. Quante 155 Q4 sono state prodotte?
Buone notizie: abbiamo fondato "Alfa 155 Club" il quinto giorno cento cinquanta di 2009!
"Alfa 155 Club" è una piattaforma per e dai proprietari e dagli entusiasti dell'Alfa 155, dove potete riunirti e scambiare le informazioni e la conoscenza su funzioni tecniche, storiche e tutte le altre dell'Alfa 155.
"Alfa 155 Club" è stato fondato il 4 giugno 2009 con l'obiettivo per mantenere l'Alfa 155 sulla strada e per ripartire il piacere della guida e del mantenimento dell'Alfa 155.
la 155 fu lanciata sul mercato nel gennaio del 1992 e fu prodotta tra il 1995 e il 1997 nello stabilimento di Pomigliano d'Arco
La 155 Q4, anch'essa prodotta a Pomigliano, si distingueva per la mascherina ristilizzata ed i retrovisori che sono in tinta con la carrozzeria e per il disegno dei cerchi in lega. Era alimentata da un motore 2 litri soivralimentato ripresa dalla Lancia Delta integrale.
Ecco, nel dettaglio i dati di produzione relative ai vari tipi prodotti
1. Dove era ha prodotto fino al 1995? 2. Che cosa è la differenza fra 1.7 e 1750? 3. 4XE T è la versione 92 e 93 della Q4? 4. E ci una descrizione di produzione per MVS ("modello versione serie")?
Se siete interessato: alcune statistiche del Registro olandese della 155 (http://www.alfa155club.nl/drupal/node/35) e del Registro olandese Alfa 155 Q4 (http://www.alfa155club.nl/drupal/node/36). Questi registri sono indipendenti e non affiliati a tutte le organizzazioni. Noti la lingua è olandese. Stiamo progettando una versione italiana.
Ciao, Rudolph
Registro storico Alfa 155 Superturismo Socio della Scuderia del Portello Registro olandese Alfa 155 Q4
Ho letto con piacere l'ottavo episodio della sua autobiografia e come sempre mi sono emozionato, sia per il suo semplice e passionale modo di descrivere la vita in Alfa Romeo, sia perchè mi sembra di aver vissuto quelle esperienze. Una cosa però mi ha rattristato, il suo primo capoverso:
Il pomeriggio in cui misi piede per la prima volta nella Direzione Relazioni Esterne Stampa al primo piano del Centro Direzionale, pioveva a dirotto, fuori era buio, ma in quel luogo c’era un’illuminazione quasi da spreco. Tutti i neon erano accesi, c’erano tante scrivanie, tanti colleghi, insomma, un bel movimento.
Rattristato perchè oggi ad Arese non c'è più nessuno, c'è rimasto solo il Museo e l'Archivio storico, proprio mentre si avvicina il centenario. Non c'è stato il paventato rilancio di Arese, nemmeno il mantenimento di quel poco (ma molto per un Alfista) che era rimasto. Da tempo sappiamo che la progettazione delle Alfa Romeo è in mano Fiat, ma fino a poco tempo fa sospensioni, testate dei motori, carrozzerie, uscivano in qualche modo ancora da Arese, che rimarrà sempre il cuore pulsante dell'Alfa Romeo, anche se i suoi battiti sono oggi flebili, lenti. Questo senza dimenticare il compianto Portello e Pomigliano d'Arco, il cui futuro sembra molto incerto. So che l'Alfa Romeo sta pensando a festeggiare il centenario, anche se sta attraversando un dei momenti più bui della sua storia e nonc'è una rivoluzione nei prossimi modelli, ma forse, più che festeggiare, bisognerebbe posare di nuovo la prima pietra ad Arese, rifondarla, ricominciare la rinascita dell'Alfa Romeo proprio da li, creare una città dell'Alfa Romeo, una San Pietro, una Mecca degli Alfisti.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
la sezione storica è veramente straordinaria! le emozioni, le sorprese, il puro sapere sgorgano cristallini dall'esperienza della Sig.ra Ruocco, GRAZIE cara Sig.ra Elvira.
Passione e amicizia, colora di Alfasport la vita ! Ogni lunedi ore 21.45 MINI-RADUNO TRIVENETO a Padova c/o Mc.Donald's fronte Stadio Euganeo. Al mercoledi ore 21.30 incontro quindicinale a Verona c/o Birreria Paulaner. Al giovedi ore 21.30 incontro quindicinale a Belluno c/o Birreria Excalibur. Al martedi ore 21.30 incontro quindicinale a Palmanova (UD) c/o Street fire saloon.
“Track Day Event”, la manifestazione organizzata da Alfa Romeo per informare e proporre al pubblico Alfista le linee di orientamento per i festeggiamenti del Centenario, ha avuto luogo a Balocco il 24 e 25 Giugno 2009 ed ha dato la possibilità ai tanti Club sparsi in Italia e nel Mondo di riunirsi e condividere insieme le emozioni di guida dei modelli storici con le impressioni di quelli dell' attuale produzione: Alfasport era presente e vi racconta com'è andata...
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
E’ con grande piacere ed orgoglio che vi annunciamo un nuovo consistente aggiornamento della Sezione Storica firmata dalla Signora Elvira Ruocco.
Innanzitutto la sezione Destini Incrociati si arricchisce di una nuova puntata dell’appassionante autobiografia della Signora Ruocco. Col nono capitolo, intitolato Le mie relazioni esterne, la Signora Ruocco riesce anche stavolta a farci rivivere in modo unico, oltre la nuda cronologia degli eventi, le emozioni e le atmosfere della sua esperienza professionale ad Arese. Ad esso si affianca l’articolo dal titolo Matta da “slegare”, dedicato alla nascita della 1900 M, il mitico fuoristrada Alfa Romeo.
Infine vi segnaliamo un aggiornamento della pagina “Aspettando il Centenario…“ con tante nuove curiosità e anniversari da ricordare in attesa dell’arrivo del 2010...
BUONA LETTURA!!
Lo Staff del Club Alfa Sport Fabio Grandi (fazz) - Responsabile Sezione Storica
ho già cominciato a leggere qualche capitolo......semplicemente magnifica! grazie Sig.ra Ruocco!
P.S. è uscito il commento ufficiale con foto dell'evento ALFASPORT VISITA LE FRECCE TRICOLORI durante il quale la Sig.ra Ruocco è stata protagonista di una relazione sull'aviazione Alfa. leggete QUI
Passione e amicizia, colora di Alfasport la vita ! Ogni lunedi ore 21.45 MINI-RADUNO TRIVENETO a Padova c/o Mc.Donald's fronte Stadio Euganeo. Al mercoledi ore 21.30 incontro quindicinale a Verona c/o Birreria Paulaner. Al giovedi ore 21.30 incontro quindicinale a Belluno c/o Birreria Excalibur. Al martedi ore 21.30 incontro quindicinale a Palmanova (UD) c/o Street fire saloon.
Le testimonianze della Sig.ra Ruocco sono sempre affascinanti, perchè ci raccontano, senza peli sulla lingua, come era l'Alfa Romeo in un determinato periodo, specie quello degli anni 70, molto controverso, perchè l'attività e la tecnologia erano ai vertici, ma al tempo stesso c'è stata l'intrusione della politica e quindi l'estromissione di Luraghi e la morte di Satta Puliga, le lotte sindacali, l'assenteismo e perfino le brigate rosse. Ovvimanete non si può fare di ogni erba un fascio, ci sono stati scioperi sacrosanti e altri meno, ma tutti credo abbiano inciso sulla produttività e soprattutto sula qualità delle vetture, poi è subentrata la Fiat e c'è stato un cambiamento anche nel rapporto lavoratori/imprenditore. A me interessa molto questo periodo storico sotto tutti gli aspetti e spero in un suo approfondimento Sig.ra Ruocco, magari con un capitolo dedicato, un extra.
Sono poi interessantissimi anche gli altri articoli, con il profilo di Surace e di diversi piloti, come le chicche di "Aspettando il centenario", insomma c'è da deliziarsi come sempre
Grazie Sig.ra Ruocco e buona lettura a tutti
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Gentile Signora Ruocco. Sono Ivan, il suo traduttore di lingua spagnola. Devo dire, che leggere i loro articoli e memorie è molto bello, ma tradurre suoi parole è affascinante. Non basta limitarsi a tradurre: anche bisogna mostrare nella traduzione la passione delle sue parole, e questo è una sfida meravigliosa.
Devo anche dire che grazie a lei, ho scoperto questo club, tre anni fa, cercando qualcosa di lei su internet. Ora sono socio e coordinatore in Spagna. Si, AlfaSport Spagna già esiste, e questo è un po grazie a lei, Signora Ruocco.
Per tuto questo, grazie tanti, e grazie da parte di tanti spagnoli.
La ringrazio molto per le sue parole. Sono contenta che grazie alla traduzione del testo nelle diverse lingue, che è stato un espresso volere del nostro Presidente, la sezione storica possa essere seguita in tutto il mondo. Grazie di cuore per il suo prezioso aiuto! Colgo l'occasione per ringraziare anche gli altri amici traduttori. Elvira
buon giorno mi accingo al restauro della mia alfa romeo gt 1750 del 68 ho un dubbio sul codice colore! il telaio della mia vettura è AR 1353-123 è ROSSA ! mi può dare il codice colore perpiacere ??? se la vernicio bicomponente anzichè acrilica ....secondo lei avro problemi in fase di omologazione ASI o RIAR? La ringrazio come sempre per la cortesia e la pazienza dimostrata verso tutti noi!
GT 1750 rosso del 1968 conservato con 36000km originali. GIULIETTA SPIDER 1958 ex GT JUNIOR 1300 del 1973Immagine: 79,82 KB
Chi ha realizzato la Palazzina Uffici Tecnici di Arese? Con che criteri è stata concepita? Clicca sull’ immagine, scoprirai dettagli che sicuramente non conoscevi. BUONA LETTURA!
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Il codice tinta del rosso Alfa é AR 501. Le suggerisco di rivolgersi all'Archivio Storico Alfa Romeo e comunicare il numero di telaio in modo che Le venga confermato che la vettura sia effettivamente nata di colore rosso Alfa. Conviene sempre riportare la vettura alle condizioni originali nella maniera più fedele possibile. Un saluto
Ciao Elvira. Leggendo la sua scheda di Ettore Massacesi c'e questo passaggio:
"Luraghi ricorda poi che trent'anni prima, alla scomparsa di Vincenzo Lancia, il presidente della Fiat era Valletta mentre lui era direttore generale della Finmeccanica. Ci furono molti incontri tra i due nei quali si ipotizzò una importante ristrutturazione dell'industria automobilistica italiana che avrebbe valorizzato le capacità tecniche dei tre costruttori: La Fiat si sarebbe occupata della produzione di vetture in grande serie, l'Alfa avrebbe prodotto vetture con caratteristiche sportive e la Lancia vetture di prestigio. Ma alla dirittura finale, Valletta comunicò che i suoi collaboratori lo avevano sconsigliato perchè la Fiat non poteva rinunciare a nessuno di questi settori.
Pensa lei, che alla fine questa idea è stata adempiuta entro del gruppo fiat?. A meno in Spagna vediamo le cose così: Fiat veicoli economici, Alfa gli sportivi e Lancia vetture eleganti
Sì, anche secondo me è come dice Lei. La Fiat ha sempre prodotto e tenuto il suo mercato delle vetture medio-piccole, La Lancia le vetture eleganti e l'Alfa ha conservato la sua immagine di "vetture per famiglia che vincono le corse". Ricordo che nel marzo del 1995 Alfa Romeo presentò la nuova gamma di Spider e Coupé in occasione del Salone di Ginevra. In concomitanza la Fiat, entrando in concorrenza con Alfa, presentò il coupè e la Barchetta che fu progettata da Andreas Zapatinas, designer di origini greche che diventò poi responsabile del Centro Stile Alfa Romeo.
INFORMO CHE LA TRASMISSIONE RADIOFONICA DI DOMANI MATTINA E QUELLA SUCCESSIVA DEL 23 DICEMBRE ALLE ORE 11.03 SULLA STORIA DELL'ALFA ROMEO SULLA FREQUENZA 88MHZ DI RADIORIZZONTI NON SARANNO TRASMESSE IN REPLICA ALLE ORE 19.45 IN QUANTO CEDERANNO LO SPAZIO ALLA NOVENA NATALIZIA.
E’ con il solito orgoglio e grande piacere che vi annunciamo un nuovo consistente aggiornamento della Sezione Storica firmata dalla Signora Elvira Ruocco. Una vera strenna Natalizia con cui la Signora Ruocco assieme al Club Alfa Sport fa i migliori auguri per le imminenti festività a tutto il mondo Alfista!
Innanzitutto la sezione Destini Incrociati si arricchisce di una nuova puntata dell’appassionante autobiografia della Signora Ruocco. Nell'imminenza del lancio del nuovo modello Alfa Romeo denominato per la terza volta nella storia del marchio "Giulietta", la Signora Ruocco ci consente di rivivere le sue esperienze personali ed emozioni legate al lancio del precedente omonimo modello avvenuto nel 1977, della cui presentazione a Taormina la Signora Ruocco ci racconta nel decimo capitolo della sua autobiografia, intitolato La mia prima trasferta. Ad esso si affianca l’articolo dal titolo Quando l’Alfa avrebbe potuto acquistare la Ferrari, in cui la Signora Ruocco ci mette al corrente di un interessante e poco noto retroscena della cessione della casa del cavallino rampante alla Fiat.
Infine vi segnaliamo un aggiornamento della pagina "Aspettando il Centenario…" con tante nuove curiosità e anniversari da ricordare in attesa dell’arrivo del 2010, che è ormai alle porte...
BUONA LETTURA!!
Lo Staff del Club Alfa Sport Fabio Grandi (fazz) - Responsabile Sezione Storica
vorrei sapere perchè l'Alfa ha scelto Taormina per presentare la Giulietta del '77. Riguardo alla linea, personalmente la trovo bellissima e mi sono innamorato dell'Alfa Romeo proprio per la linea di questa berlina molto aggressiva e così fuori dagli schemi, come lo fu la Giulia a suo tempo, ma è pur sempre una questione di gusti personali. La conclusione di questo capitolo tocca un punto cruciale per l'Alfa Romeo, il 1974, anno in cui è stato estromesso quello che per me è stato uno dei più grandi presidenti della casa del biscione, Giuseppe Luraghi e che ha visto anche la fuoriscita di molti tecnici e Dirigenti importanti, non dimenticando la morte di Satta. Molti identificano il principio della fine dell'Alfa Romeo alla nascita della sfortunata Alfasud, anche se bisogna dire che i tanti dimissionari dei vertici aziendali e la presenza massiccia della politica hanno giocato una bella parte a mio avviso. Cosa ne pensa lei?
Emerge la grande correttezza di Luraghi, anche dopo essere stato "ingannato" sia da Ferrari, che da Agnelli. Mi incuriosisce conoscere i dettagli della trattativa, sapere cioè come avrebbero dovuto gestire Fiat e Alfa la Ferrari e cosa fece saltare questo progetto.
Voglio poi mettere in risalto questa sua frase, purtroppo di grande attualità oggi:
Quando nel 1987 fu la Fiat ad acquistare l’Alfa, battendo la Ford, non rilevò una provincia debole come dichiarò l’Avvocato, ma un marchio che ha avuto ed ha ancora nel mondo un valore inestimabile.
Spero che la legga il Dott. Marchionne, che oggi ha in mano il destino dell'Alfa Romeo.
Perchè è luogo comune dire che l'Alfa Romeo, che credo occorra ribadire non è solo una casa che ha prodotto e produce automobili, ma ogni genere di mezzi di trasporto e industriali, abbia avuto quasi sempre i bilanci in rosso perchè azienda statle e quindi etichettata come inefficente carrozzone mangia soldi, mentre invece ha sempre fornito guadagni e prestigio allo Stato Italiano fino a quando non è stata trasformata in un carrozzone. Forse se lo Stato Italiano avesse dato i finanziamenti oltre che per l'Alfasud, anche per potenziare Arese, magari la storia sarebbe stata un'altra (ruggine e lotte sindacali a parte), invece che darli alla Fiat, che allora era un concorrente dell'Alfa Romeo, seppur azienda storica. Anche qui gradirei conoscere il suo parere.
Grazie e auguri di buon Natale e buon anno nuovo
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Caro Carlo, La ringrazio..gentile come sempre! Dunque, cecherò di rispondere alle sue domande: Sulla scelta di Taormina non saprei dire altro che, l'ufficio stampa Alfa Romeo, e quindi il dr. Marchetti, sceglieva per le presentazioni sempre posti suggestivi e comunque località nelle cui vicinanze c'eranno percorsi automobobilistici misti per consentire ai giornalisti invitati di effettuare i test previsti.
Seconda domanda: L'ultimo bilancio positivo della gestione Luraghi è stato quello del 1972. Certo la crisi petrolifera del 1973 cambiò tante prospettive dell'industria automobilistica e per quanto riguarda l'Alfasud, Luraghi ha scritto in diverse occasioni che il disastro dell'Alfasud è stato totale perchè ad aggravare la crisi generale sono stati l'assenteismo e la microconflittualità e gli effetti negativi dal sud si riversarono poi su tutta l'Alfa.
Terza domanda: Nel 1967, Enzo Ferrari cercava di trovare un alleato finanziariamente forte ma che gli consentisse di far sì che restasse un'azienda italiana e per far sì che la Fiat ne fosse interessata ogni tanto faceva venire fuori notizie di trattative con la Ford. Agnelli, come ho scritto, incontrò Luraghi e prospettò un accordo per l'acquisto della Ferrari che sarebbe stata divisa in due società. la gestione delle corse ad Enzo Ferrari e la produzione affidata a Fiat e Alfa Romeo. Le trattative andarono avanti per quasi un anno e poi andò come ho scritto. Agnelli informò Luraghi in un incontro a Milano che la Fiat aveva deciso di comprare da sola, ma le motivazioni non le conosco. Lo stesso accadde con la Lancia. Vittorio Valletta ebbe vari incontri con Luraghi quando era direttore generale della Finmeccanica per rilevare la Lancia insieme all'Alfa con parità di partecipazione. La Fiat si sarebbe occupata della produzione di grandi serie, l'Alfa avrebbe prodotto vetture sportive di cilindrate medio-alte. Quando si era quasi raggiunto un accordo, il professor Valletta comunicò che i suoi collaboratori lo avevano convinto che la Fiat non poteva rinunciare ad alcun settore di produzione e così l'accordo svanì. La Lancia fu acquistata dal gruppo Pesenti, purtroppo con risultati non buoni.
Quanto ai finanziamenti, purtroppo non sono molto documentata, ma ricordo bene che le gravi perdite degli ultimi dieci anni prima del passaggio alla Fiat venivano giustificate dai responsabili in una eccessiva capacità produttiva degli impianti. Mentre l'Alfa continuava a produrre vetture di 15 anni addietro e a realizzare attività per coprire parzialmente le perdite, in un esigente settore in gran fermento, BMW, Audi, Volvo e Mercedes progettavano e producevano vetture sempre più avanzate rafforzando le strutture commerciali e la rete di assistenza. Inoltre mentre si stava rodando l'Alfasud ed era scoppiata la crisi petrolifera, Luraghi ricorda in una intervista che si voleva imporre all'Alfa di costruire un nuovo stabilimento ad Avellino, precisando che le prevedibili perdite sarebbero state ripianate dallo Stato. L'imposizione, di natura elettoralistica, era assurda e Luraghi si rifiutò e questo gli causò l'allontanemento dal gruppo IRI. Allora lo stabilimento non poteè essere realizzato, ma qualche anno dopo nella stessa zona nacque l'Arna.
Buon Natale e Buon Anno a Lei e a tutti gli amici di Alfasport
ogni volta rimango a bocca aperta leggendo il suo grande sapere cara Sig.ra Ruocco,grazie e ancora grazie per la sua preziosa presenza in Alfasport, felici festività
Passione e amicizia, colora di Alfasport la vita ! Ogni lunedi ore 21.45 MINI-RADUNO TRIVENETO a Padova c/o Mc.Donald's fronte Stadio Euganeo. Al mercoledi ore 21.30 incontro quindicinale a Verona c/o Birreria Paulaner. Al giovedi ore 21.30 incontro quindicinale a Belluno c/o Birreria Excalibur. Al martedi ore 21.30 incontro quindicinale a Palmanova (UD) c/o Street fire saloon.
Se lo chiedono tutti: Stampa, media e, naturalmente, gli appassionati del Marchio. Nell’ anno del centenario, la situazione è precipitata a tal punto da rendere necessario fare il punto della situazione e proporre delle iniziative concrete: Leggi l’ articolo e dì la tua!
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Salve signora Ruocco, ho appena comprato un Alfa 33 Q4 del 1993, volevo sapere se possibile quanti esemplari di questo modello sono stati prodotti. L'Alfa 33 Q4 è quasi identica alla 33 S 1.7 16v QV Permanent 4. E' possibile sapere quante 33 Permanent 4 sono state prodotte e quante 33 Q4?
Grazie. Tramite un amico proprio questa mattina son venuto a sapere che in tutto sono stati prodotti meno di 600 esemplari comprendenti 33 Q4 e SportWagon Q4, di cui la maggior parte sono della berlina 33 Q4. La sto guidando da 2 giorni...ed ogni volta che la guido è una goduria.
Vi informiamo che nell'Archivio Trasmissioni sul sito web di Radiorizzonti (che trasmette da Saronno su 88,0 MHz) è stata creata una sezione specifica, dedicata al Centenario Alfa Romeo, nella quale sono state inserite le registrazioni di tutte le puntate della trasmissione sulla storia dell'Alfa Romeo condotta dalla nostra impareggiabile ed inimitabile Signora Elvira "Alfina" Ruocco. E' quindi ora possibile scaricare in formato mp3 (o ascoltare in streaming usando il player integrato) in qualunque momento tutte le puntate trasmesse. Per visitare direttamente la sezione, clicca sul Logo in alto!!
Auguri Sig.ra Elvira. Oggi è l'8 marzo, la festa delle donne ... Alfiste! Non bisogna dimenticare che molte donne, tra cui la sig.ra Ruocco, hanno contribuito a rendere grande l'Alfa Romeo.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
E’ con il solito orgoglio e grande piacere che vi annunciamo un nuovo consistente aggiornamento della Sezione Storica firmata dalla Signora Elvira Ruocco. Avvicinandoci alle celebrazioni del centenario, leggere le nuove pagine è un modo coinvolgente per tenersi in contatto con la storia del nostro amato marchio e delle persone che lo hanno fatto grande.
Innanzitutto la sezione Destini Incrociati si arricchisce di una nuova puntata dell’appassionante autobiografia della Signora Ruocco, che nell'undicesimo capitolo intitolato Nord e Sud, ci mette a conoscenza di alcune vicende che ricollegano il dualismo fra Alfa nord e Alfa sud alle proprie vicessitudini personali, nel 1976 della presentazione dell'Alfasud Sprint a Baia Domizia che la vide coinvolta in prima persona. Ad esso si affianca l’articolo dal titolo Un po' di vecchie regole aziendali, in cui la Signora Ruocco ci mette a conoscenza di qualche curiosità relativa all'organizzazione interna degli stabilimenti Alfa Romeo.
La sezione Storia del Mito è stata aggiornata nella sezione vetture con l’inserimento di una nuova scheda riguardante l'Alfasud Sprint, evocata nel nuovo capitolo della sezione Destini Incrociati.
Infine vi segnaliamo un importante aggiornamento della sezione "Aspettando il Centenario…", che nella seconda pagina presenta tante nuove curiosità e i principali anniversari che ricorrono del 2010 (cliccare sulle immagini nella colonna di destra!), che scandiscono le tappe di avvicinamento ai festeggiamenti del centenario...
BUONA LETTURA!!
Lo Staff del Club Alfa Sport Fabio Grandi (fazz) - Responsabile Sezione Storica
Oggi leggevo che la Facolta' di Lettere dell'Universita' di Roma 3 (Via Ostiense, 234) e' stata ricavata in un ex stabilimento Alfa Romeo. Ecco un paio di foto di come e' oggi:
Mi saprebbe dire la Signora Ruocco (o magari qualcuno di Roma) in che periodo e per quale scopo e' stato utilizzato tale stabilimento?
Buongiorno sig.ra Ruocco, sono venuto a conoscenza e la ho potuta vedere con mano di una delle alfa romeo 164 che hanno fatto da safety car per non so quale manifestazione e una di queste in particolare la numero 4 con colorazione bianca e bande rosse è stata guidata da Ayrton Senna. E' possibile sapere per quale manifestazione tale auto è stata pilotata da Senna e in quale campionato le alfa 164 facevano le safety car?
Sul parabrezza ha un adesivo con scritto Course Car, e all'interno ha i roll bar da gara.
Grande Ayrton Il papà era un'Alfista e in gioventù il campione brasiliano ha posseduto (o era del padre) un'Alfasud TI.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Che io sappia non c'era un campionato perchè la safety car o pace car (come viene chiamata in America), è una vettura stradale convenzionale, che viene utilizzata per raggruppare, rallentare o in altro modo controllare il gruppo delle auto in competizione. Viene usata soprattutto in caso di incidenti gravi che possono mettere in pericolo l'incolumità dei piloti e dei commissari che devono soccorrere, oppure in caso di condizioni meteorologiche particolarmente avverse. Io ricordo Safety Car Alfa Romeo 159 utilizzata nel campionato mondiale Superbike.
Ringrazio per la risposta, vorrei aggiungere che quella 164 in questione è una vettura allestita da corsa con roll bar interno e assetto e sembra abbia partecipato alla "Corsa dei campioni" forse del 1987...queste notizie però cercano una conferma se fossero documentate.
Auguro al Presidente e a tutti gli amici di Alfasport una serena Pasqua!
Autore Risposta: Ian Gillan Inserita il: 04/04/2010 09:58:15 Messaggio:
Grazie mille Sig.ra Ruocco,buona e serena Pasqua anche a Lei.
Ian Gillan & Alfa 146 1.8 T.S. Pack Sport - Bolide Rosso 225 Km/h. Velocità,io sono velocità... Alfa 146 Campione Italiano Turismo 1998 (N5) & 2000 (N4) Scuderia Fil de Fer
- 18a trasmissione - Autodelta, la squadra corse dell'Alfa - 17a trasmissione - Corse Storiche e Ugo Sivocci - 16a trasmissione - L'Alfa e il collezionismo - 15a trasmissione - La Giulia dei miracoli - 14a trasmissione - Quando Ferrari correva con l'Alfa - 13a trasmissione - Realizzare un sogno - 12a trasmissione - 158 e 159, le imbattibili Alfetta - 11a trasmissione - I manifesti pubblicitari - 10a trasmissione - Alfa Romeo Aviazione - 9a trasmissione - Nicola Romeo - 8a trasmissione - La crisi e la chiusura di Arese - 7a trasmissione - I personaggi di secondo piano - 6a trasmissione - Il Marchio Alfa - 5a trasmissione - Giulietta, La "Signorina" - 4a trasmissione - L'auto e la donna - 3a trasmissione - Vizi e virtù dei piloti del passato - 2a trasmissione - L'immagine dell'Alfa Romeo - 1a trasmissione - Anniversario Alfa Romeo
Cari amici devo fare una rettifica: La trasmissione con l'ing. Chirico andrà in diretta mercoledì 28 aprile alle 11.03. Si potrà ascoltare in streaming e sarà messa in Archivio di Radiorizzonti nella sezione Centenario Alfa Romeo. Buon fine settimana a tutti ed un saluto particolare al nostro Presidente!
Ho appena ascoltato la Sig.ra Ruocco e l'Ing. Chirico alla trasmissione radiofonica di Radiorizzonti dedicata al centenario dell'Alfa Romeo. Questa puntata era dedicata all'Alfasud, di cui l?ingegnere è stato uno dei responsabili del progetto. Ho avuto anche il piacere di fare un saluto in diretta.
Ringrazio l'Ing. Chirico, la Sig.ra Ruocco per la grande passione per l'Alfa Romeo e Radioorizzonti che le ha dato questa opporunità
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Caro Carlo, La Sua telefonata in diretta è stata una gradita sorpresa, La ringrazio. Per l'ing. Chirico è stata la prima volta in diretta con le cuffie in una trasmissione radiofonica. Eravamo emozionati entrambi. Sono state fatte anche delle foto che pubblicherò appena possibile. Un cordiale saluto e di nuovo tantissimni auguri di completa e rapida guarigione. Elvira
A nome di tutto lo staff di Radiorizzonti ringrazio il Presidente per la bella Targa con la quale ha voluto ringraziare l'emittente per aver dedicato 14 ore di trasmissione in diretta per ricordare il centenario dell'Alfa Romeo
Di nulla Sig.ra Elvira, è stato un piacere ringraziare Radiorizzonti per la bella opportunità che le ha dato per raccontare, come solo lei sa fare, la bellissima storia dell'Alfa Romeo.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Autore Risposta: Ian Gillan Inserita il: 15/08/2010 15:26:25 Messaggio:
Grazie mille Sig.ra Ruocco,buon Ferragosto Alfistico anche a lei!
Ian Gillan & Alfa 146 1.8 T.S. Pack Sport - Bolide Rosso 225 Km/h. Velocità,io sono velocità... Alfa 146 Campione Italiano Turismo 1998 (N5) & 2000 (N4) Scuderia Fil de Fer Miniraduni Bresciani.
Innanzitutto la sezione Destini Incrociati si arricchisce di una nuova puntata dell’appassionante autobiografia della Signora Ruocco, che nel docicesimo capitolo intitolato Gli anni '80 (prima parte), ci racconta alcuni eventi accaduti nei primi anni '80, dalla presentazione della 33 alla sua promozione a responsabile del Centro Documentazione. Ad esso si affianca l’articolo dal titolo Come lavorava il Centro Stile Alfa Romeo, in cui la Signora Ruocco ci mette a conoscenza del funzionamento del Centro Stile nello sviluppo di un nuovo modello.
La sezione Storia del Mito è stata aggiornata nella sezione progettisti con due nuove schede dedicate a Luigi Bazzi e Gian Paolo Garcea, nella sezione vetture con l’inserimento di una nuova scheda riguardante la 33, evocata nel nuovo capitolo della sezione Destini Incrociati, nella sezione piloti con l'inserimento delle schede dedicate a Mario Andretti, Gastone Brilli Peri e Luigi Fagioli. Nella sezione dedicata alla storia societaria potrete anche trovare online una copia dell'Atto Costitutivo dell'A.L.F.A. così come è stata distribuita agli intervenuti alle celebrazioni del Centenario presso il Museo di Arese il 24 giugno.
Infine vi segnaliamo un aggiornamento della vecchia sezione "Aspettando il Centenario…", che passate le celebrazioni del Centenario, diventa: "100 anni di storia - Curiosità ed Eventi...
BUONA LETTURA!!
Lo Staff del Club Alfa Sport Fabio Grandi (fazz) - Responsabile Sezione Storica
Emozionante leggere l'atto costitutivo originale... prima pietra di una storia centenaria!!
Ho trovato molto interessante lo speciale sul lavoro del Centro Stile, ne sono sempre stato affascinato. Tra i primi libri che ho acquistato ad argomento Alfa Romeo c'è stato il volume su de' Silva, in seguito la mia ragazza mi ha regalato quello riguardante Egger.
Cari amici, buongiorno! Ieri sera, nella sempre suggestiva cornice del Museo ha avuto luogo una cena offerta dal Comune di Arese, durante la quale è stato presentato un nuovo libro dal titolo: Alfa Romeo gli anni di Arese: la fabbrica, gli uomini, le automobili. L'autore è Danilo Moriero, giornalista e segretario di "Città dei Motori", l'associazione che raggruppa i comuni più rappresentativi del made in Italy. Editore: Giorgio Nada E' un libro intervista, illustrato da bellissime foto dell'Archivio Storico Alfa Romeo. Questi i personaggi intervistati: Domenico Chirico Filippo Surace Giovanni Venturino Achille Moroni Enrico Sala Giuseppe Medusa Italo Rosa Armando Calaminici Vincenzo de Luca Mario Rigo Pietro Dallera Elvira Ruocco Pasquale Oliveri Ernesto Restelli Gino Perferi Gherardo Severi Nanni Vaccarella
Scusate per la mia latitanza, ma dalla vigilia di Pasqua ho dei problemi di "salute" non ancora risolti, ma conto di venirne a capo nel giro di 2-3 mesi spero. In ogni caso in questo periodo sono sempre stato in contato con la Sig.ra Elvira, che ringrazio anche pubblicamente per il suo interessamento e ovviamente la seguo nelle sue molteplici attività e nell'aggiornamento della sua bellissima sezione storica, unica e invidiata a livello mondiale. La sua passione per l'Alfa Romeo e la sua fedeltà al nostro Club sono esemplari e ha sempre rifiutato di collaborare con altri altri Club, anche più prestigiosi del nostro e addirittura associazioni Alfiste straniere e per questo non smetterò mai di ringraziarla e di ammirarla.
Aldilà di questa sentita e doverosa precisazione, mi complimento ancora una volta per l'ultimo aggiornamento della sezione storica: http://www.alfasport.net/newnews/View.asp?id=1285 come sempre emozionante, preciso, ricco di preziose informazioni e di soprattutto di atmosfere dell'Alfa Romeo che solo lei poteva cogliere e trasmettere a noi appassionati. Sono rimasto particolarmente colpito dall'atto costitutivo dell'Alfa, come se avessi letto i dieci comandamenti incisi sulle tavole di pietra. Mi ha colpito anche la bellezza di un atto costitutivo scritto interamente a mano.
Grazie ancora Sig.ra Elvira
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Caro Presidente, La ringrazio per le sue belle parole, e per la stima. Sono davvero dispiaciuta per quel che le è capitato ma sono sicura che guarirà completamente e tutto questo resterà solo uno spiacevole ricordo. Ci sentiremo presto perchè ho molte cose da raccontarLe. Buona Domenica a tutti!
Cara Sig.ra Elvira, lo sa che per me è sempre un piacere ascoltarla, oltre cehe leggerla. Ci sentiamo in settimana.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Autore Risposta: DR ALPHA Inserita il: 26/09/2010 23:51:05 Messaggio:
Salve a tutti Mi chiamo Paolo e digito da Cagliari,mi sono appena registrato e questo è il mio primo post in assoluto, spero ce ne saranno tanti . Ho voluto "esordire" in questo topic essendo stato "catturato" sopratutto da questa sezione! di cui faccio i miei complimenti, mi è bastato leggere pochissimo per rendermi conto dello spessore di questa rubrica. A parte che il solo potermi presentare in un post dove ci sono quelli della Sig.ra Elvira Ruocco per me dire che è un onore è poco.
perdonate un piccolo ot per presentarmi meglio: faccio il tecnico in alfa romeo da 20 anni (ne ho 46) e ho posseduto , giulia , l'alfetta l'ho ancora, e tante altre alfa,sono fortemente appassionato , ogni tanto restauro qualche alfa storiche che mi piacciono, ma sono sostenitore anche delle moderne , non a caso ho anche una 147 GTA... chiudo OT , piano piano mi conoscerete meglio... do un saluto a tutti gli utenti e allo staff di questo club , grazie Dr Alpha.
Salve a tutti Mi chiamo Paolo e digito da Cagliari,mi sono appena registrato e questo è il mio primo post in assoluto, spero ce ne saranno tanti . Ho voluto "esordire" in questo topic essendo stato "catturato" sopratutto da questa sezione! di cui faccio i miei complimenti, mi è bastato leggere pochissimo per rendermi conto dello spessore di questa rubrica. A parte che il solo potermi presentare in un post dove ci sono quelli della Sig.ra Elvira Ruocco per me dire che è un onore è poco.
perdonate un piccolo ot per presentarmi meglio: faccio il tecnico in alfa romeo da 20 anni (ne ho 46) e ho posseduto , giulia , l'alfetta l'ho ancora, e tante altre alfa,sono fortemente appassionato , ogni tanto restauro qualche alfa storiche che mi piacciono, ma sono sostenitore anche delle moderne , non a caso ho anche una 147 GTA... chiudo OT , piano piano mi conoscerete meglio... do un saluto a tutti gli utenti e allo staff di questo club , grazie Dr Alpha.
Benvenuto Dr Alpha, hai scelto un bel topic per esordire. Buona lettura (della home)
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Passione e amicizia, colora di Alfasport la vita ! Ogni lunedi ore 21.45 MINI-RADUNO TRIVENETO a Padova c/o Mc.Donald's fronte Stadio Euganeo. Al mercoledi ore 21.30 incontro quindicinale a Verona c/o Birreria Paulaner. Al giovedi ore 21.30 incontro quindicinale a Belluno c/o Birreria Excalibur.
Autore Risposta: DR ALPHA Inserita il: 27/09/2010 21:45:02 Messaggio:
Ringrazio tutti per la calorosa accoglienza di cui mi pregio, non sarò molto assiduo , sopratutto nell'intervenire postando, sia perchè faccio un'attività molto intensa e il mio tempo è limitato, ma anche perchè sopratutto prima voglio leggerVi , ho iniziato dalla home page e dalla sezione storica, dove la miniera di informazioni, curiosità e aneddoti storici per me sono irresistibili , e mentre leggo e leggo sto imparando un sacco di cose che ancora non conoscevo! pertanto mi sento di rinnovare i miei complimenti, Paolo.
Sono certo che troverai nel Club e nel Forum spazio, informazioni e persone appassionate sempre di AR A presto!!
"Questo non è il Vietnam, è il bowling: ci sono delle regole.”
Autore Risposta: DR ALPHA Inserita il: 13/10/2010 08:33:09 Messaggio:
mi scuso se stò frequentando poco il forum, in realtà quando mi logo, stò molto a leggere gli articoli sulla home, a parte la bellissima sezione storica che ho letto quasi tutta. questo periodo sono impegnato con le gare, domenica prossima abbiamo l'ultima cronoscalata della stagione, poi cercherò di essere più presente. Ringrazio tutti per l'accoglienza
Cara Sig.ra Elvira, è tanto tempo che non ci sentiamo qua... sono tornato. Adesso sto preparando di fare conoscere una vera storia dell'Alfa Romeo agli alfisti giapponesi con un staff del Club Alfa Sport JAPAN, perchè in Giappone mi sembra non si parlavano bene, non si parlavano giusto per la storia dell'Alfa Romeo.
Ho cercato domandi per lo stemma Alfa nella questa sezione, ma non posso trovare...
Si è vero, per le vetture destinate al mercato francese nel 1932 Paris prese il posto di Milano e nel 1933, su quelle destinate all'esportazione, tre nodi sabaudi sostituirono la scritta Milano. Un caro saluto Elvira
Si è vero, per le vetture destinate al mercato francese nel 1932 Paris prese il posto di Milano e nel 1933, su quelle destinate all'esportazione, tre nodi sabaudi sostituirono la scritta Milano. Un caro saluto Elvira
Buona sera, Mi sono iscritto recentemente al forum anche se, purtroppo, la mia presenza non è molto assidua causa il mio lavoro che mi porta prevalentemente in giro per l'Europa (con qualche puntatina anche in medio Oriente). Francamente è la prima volta che "vedo" questa parte del forum, che però mi ha subito attratto. Non ho ancora letto tutte e 37 le pagine, ma mi riprometto di farlo prossimamente. Ora mi presento: mi chiamo Paolo e posseggo una 159SW JTDM del 12/2007 della quale vado molto fiero nonostante sia "solo" il modello Progression, comprata di 2a mano. Anche se nel passato in famiglia abbiamo avuto (in Sud Africa) una Berlina 2000 (1976-8) ed una Giulietta Ti (1987-2001). Fatta questa premessa volevo farLe una domanda: in Italia, come anche nel resto del mondo, ci sono ancora moltissimi appassionati del Marchio del Biscione. Molti, incluso il sottoscritto, sono rimasti francamente delusi (per non dire allibiti) dalle parole a dir poco ambigue del Sig. Marchionne riguardo al potenziale futuro dell'Alfa Romeo. Possibile che la "nostra" Alfa Romeo possa essere venduta, per di più agli "odiati" concorrenti tedeschi? Mi inorridisce solo il pensiero di non avere più una Alfa Romeo Italiana. Un'altra domanda se posso: possibile che oggi la "parola d'ordine" nel Gruppo Fiat, della quale Alfa fa parte, sembra essere "risparmio" assoluto e basta? L'Alfa dovrebbe essere un'auto con dotazioni tecniche all'avanguardia, non votata al risparmio. La mia opinione è che si è cercato di "tagliare" troppo (leggere, in primis la chiusura di Arese, e poi il quadrilatero assente sulla nuova Giulietta, per esempio) ed alla fine l'Alfa Romeo sta cominciando a perdere quel tocco di classica personalità e sportività che le Alfa Romeo hanno sempre avuto (tranne qualche inconveniente di percorso - leggi Arnia). Posso capire la necessità di riduzione dei costi, ma svilire un gruppo come Alfa proprio no. Se poi le indiscrezioni recenti apparsi su blog motoristici, i quali "prevedono" in futuro una ammiraglia Alfa basata su Chrysler hanno un minimo di fondamenta, allora siamo alla frutta. Mi scuso se forse sono stato un po' "brusco" nel mio intervento, ma da appassionato (e finalmente possessore) del marchio, il suo futuro mi sta a cuore.
E' online la recensione del numero 14 di GRANTURISMO
Un piccolo assaggio dell'indice di questa uscita molto ricca:
pag. 6 - Posta - Vita di club - Eventi pag. 20 - Emozioni di guida - Fiat Abarth 124 Rally pag. 26 - In prova - Alfa Romeo 6C 2500 SS Cabriolet Pinin Farina pag. 32 - Le GT - Maserati Mexico 4200 vs Iso Rivolta IR 300 pag. 58 - Dossier - Jaguar XJ Series 1 pag. 82 - Tecnica - Auto di plastica pag. 88 - Ciak, si gira - Agente 007 Missione Goldfinger, Aston Martin DB5 pag. 116 - L'arte del restauro - Lancia Fulvia Coupè Rallye 1.3 S (prima parte)
Clicca sulla copertina per leggere la recensione completa!
Innanzitutto benvenuto tra noi! Mi scusi se non ho risposto subito ma leggo solo ora la sua nota. Sono stata molto impegnata in questi ultimi giorni e sono passata dal forum oggi per lasciare gli auguri a tutti. Il futuro dell'Alfa sta a cuore a moltissimi appassionati di questo glorioso marchio.E’ convinzione di molti alfisti che la Fiat non ha saputo sfruttare la potenzialità dell’immagine dell’Alfa che avrebbe dovuto essere un elemento a favore. E’ altrettanto evidente che quell’insieme di diversi fattori basati più sul mito che sulla realtà odierna, sono entrati nel DNA degli Alfisti , che con le loro auto ben restaurate e conservate, con i loro raduni continuano ad essere i principali promotori del mito Alfa nel mondo e ne hanno dato ampiamente prova durante i festeggiamenti per il centenario. Quando si parla del mito Alfa si parla di eccellenza leggendaria, perché il suo marchio ha miracolosamente incorporato negli anni il meglio delle nostre capacità: creatività, competenza tecnica, precisione artigianale, tenacia nel perseguire gli obbiettivi e orgoglio del lavoro di squadra. Tutte cose che nessun politico o manager è riuscito a distruggere. La Fiat non ha saputo sfuttare questa potenzialità. Non so cosa è meglio per l'Alfa se restare italiana ma in agonia o rinascere per merito di chi ancora crede in questa potenzialità. Qualche mese fa un importante manager della Volkswagen, secondo quanto riportato dalla rivista tedesca Automobilwoche, avrebbe dichiarato: : "Alfa Romeo è un marchio apprezzato a livello mondiale con geni sportivi ed una grande tradizione. Se fosse possibile ottenere un tale tesoro, non dovremmo esitare. Potrebbe contribuire a consolidare la nostra strategia". Buon Natale.
Alfissimi Auguri di un sereno Natale ed auspici per un brillante 2011 estesi a tutti voi e alle vostre famiglie!
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Autore Risposta: Ian Gillan Inserita il: 24/12/2010 20:33:45 Messaggio:
Grazie mille Sig.ra Ruocco per i suoi auguri di Buon Natale e felice anno nuovo che contraccambiamo con vero piacere! Arrivederci a presto.
Ian Gillan & Alfa 146 1.8 T.S. Pack Sport - Bolide Rosso 225 Km/h. Velocità,io sono velocità... Alfa 146 Campione Italiano Turismo 1998 (N5) & 2000 (N4) Scuderia Fil de Fer Miniraduni Bresciani,clicca qui.
..."quando sei in auto e spegni la radio per sentire il suono del motore è segno che chi l'ha creato ha creato una sinfonia"......Firmato: 147 GTA 3.2 V6 BUSSO
E’ con grande piacere e orgoglio che vi annunciamo che il 2011 inizia con un nuovo consistente aggiornamento della Sezione Storica firmata dalla Signora Elvira Ruocco.
La sezione Destini Incrociati si arricchisce di una nuova puntata dell’appassionante autobiografia della Signora Ruocco, che nel tredicesimo capitolo intitolato Gli anni '80 (seconda parte), ci racconta dell'istituzione dell'Archivio Storico Alfa Romeo. Ad esso si affianca l’articolo dal titolo L'Alfa Romeo e il collezionismo, in cui la Signora Ruocco ci illustra di come il nostro amato marchio sia sempre stato al centro dell'interesse dei collezionisti di francobolli e di modellini.
Cara Sig.ra Elvira, ho letto, come sempre, con grande curiosità il suo ultimo aggiornamento della sezione storica e mi ha colpito in particolare il capitolo 13 di “destini incrociati”, quando parla di capi che non hanno quasi mai rivolto attenzione all’archivio e al suo lavoro, lasciandola in pratica da sola a creare e mantenere l’archivio storico, senza mai riconoscerle nemmeno un aumento di stipendio, dato come incentivo a lavorare di più e non come premio. Non si può non fare il paragone con la situazione attuale che c’è in Fiat dopo il referendum imposto da Marchionne agli operai di Mirafiori. Evento destinato non solo a rivoluzionare i rapporti tra datore di lavoro, operaio e sindacato nell’abito Fiat, ma nel resto delle industrie italiane. Le chiedo quindi quali analogie e differenze coglie tra la situazione lavorativa di allora e di oggi.
Bellissimo anche l’articolo sul collezionismo Alfa Romeo, che da cento anni è sempre attivo, anzi, sempre più attivo, in particolare per i modellini in scala, d’altronde basta seguire la nostra ricchissima sezione “modellismo” per rendersene conto.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Autore Risposta: maria paola ariusso Inserita il: 23/02/2011 16:27:12 Messaggio:
Gentile Sig. Ruocco, per anni ho sentito parlare del suo immenso lavoro nel cercare di mettere insieme un archivio Alfa Romeo, complimenti!!! spero che possa aiutarmi nello scoprire qualcosa in più di una 6c 1750 compressore del 1929 con una carrozzeria marchiata Riva di Merate, Cordiali saluti
Gentile Signora Ariusso, La ringrazio per la Sue parole di apprezzamento per il mio lavoro ventennale negli Archivi dell'Alfa Romeo. In merito alla vettura che segnala senza riferimento al numero di telaio, mi dispiace comunicarLe che purtroppo in Archivio Storico non esitono informazioni perchè i registri delle immatricolazioni sono disponibili a partire dalle vetture 6C 2500. Quelli relativi ai modelli precedenti andarono distrutti durante i bombardamenti sullo stabilimento del Portello, durante la seconda guerra mondiale. La carrozzeria Riva di Merate (Como, operante sin dall'epoca delle carrozze), non svolse mai un'attività sistematica nel settore delle automobili, tuttavia ne costruì alcune a partire dagli anni Venti, incoraggiata in questa attività dal giornalista e pilota conte Giovannino Lurani Cernuschi, il quale poichè abitava nei pressi della carrozzeria,vi si rivolgeva per apportare modifiche o effettuare manutenzioni sulle sue vetture, compreso le Alfa da corsa, con le quali ottenne ottimi risultati nella classe 1500. Purtroppo non so altro. Questa vettura è dotata di una documentazione storica delle sue origini e dei vari passaggi di proprietà? Le auguro un buon fine settimana
Caro Carlo, nel mondo del lavoro, a mio modesto parere si stanno facendo passi indietro. Nei miei ricordi trovo alcune analogie, come per esempio la disparità tra uomini e donne, pur impegnati nello stesso lavoro. Disparità di categoria e quindi di salario e incentivi. Oggi non è cambiato molto.... Oggi c'è più mobilità e precarietà. Chi ha un posto fisso, in questo periodo di crisi, è fortunato. Buon fine settimana
tra l'alfa gt v6 e la giulietta turbo benzina qual' è la più potente?? premesso che la giuliettà si può modificare centralina, turbo ,filtro e marmitta da competizione..
Tanti Auguri Sig.ra Ruocco. Le porgo un mazzo virtuale di mimose
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Autore Risposta: Ian Gillan Inserita il: 11/03/2011 20:28:16 Messaggio:
Buonasera Sig.ra Ruocco,fortunatamente abbiamo avuto notizie che i nostri amici Giapponesi stanno bene.
Ian Gillan & Alfa 146 1.8 T.S. Pack Sport - Bolide Rosso 225 Km/h. Velocità,io sono velocità... Alfa 146 Campione Italiano Turismo 1998 (N5) & 2000 (N4) Scuderia Fil de Fer Miniraduni Lombardi,clicca qui.
Ho sentito Kimi qualhe ora fa tramite facebook e mi ha detto che lui e la sua famiglia stanno bene, ma ha avuto molta paura.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Caro Sergio, mi verrebbe da dire subito: tanto lavoro! Fui convolta nella preparazione della mostra in Triennale che fu curata da Angelo Tito Anselmi (scomparso lo scoso anno). La mostra raccontò con documenti e pubblicazioni provenienti in gran parte dall'Archivio Storico, i 75 anni dell'Alfa Romeo. Quanto alla vettura (l'ultima vera Alfa a trazione posteriore) devo dire che mi piacque molto esteticamente nella parte anteriore, bassa e slanciata al punto giusto personalizzata dall'inconfodibile scudetto Alfa e dai fari trapezoidali. Bella anche la fascia nera che percorre le fiancate. Insomma, con i suoi motori 4 cilindri di derivazione Giulietta e in tutte le altre versioni, è sicuramente una delle più belle vetture prodotte dall'Alfa Romeo. Buon fine settimana!
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Patrocinata dall' AISA e dall' ISE, si terrà, Sabato 2 Aprile 2011 presso la prestigiosa Università Bocconi di Milano, la conferenza "L'Alfa Romeo ai tempi di Ugo Gobbato (1933-1945), dedicata ad uno degli uomini più rappresentativi della Storia Industriale Italiana tra le due guerre mondiali. Il ruolo di Gobbato...Continua...
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Autore Risposta: Ian Gillan Inserita il: 23/04/2011 19:32:01 Messaggio:
Grazie mille Sig.ra Ruocco,I migliori auguri di Buona Pasqua anche a lei!
Ian Gillan & Alfa 146 1.8 T.S. Pack Sport - Bolide Rosso 225 Km/h. Velocità,io sono velocità... Alfa 146 Campione Italiano Turismo 1998 (N5) & 2000 (N4) Scuderia Fil de Fer Miniraduni Lombardi,clicca qui.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Salve sig.ra Ruocco. L'archivio Storico Alfa Romeo attualmente com'è strutturato/gestito? Dove si trova? Che tipo di materiale contiene? E' visitabile al pubblico? Grazie.
mi presento: mi chiamo Giuseppe Vitale, sono siciliano e la mia passione è la storia dell'automobilismo, che sfogo principalmente attraverso l'hobby del modellismo...in particolare, negli ultimi anni, mi sono concentrato sulla storia della Targa Florio, nella quale l'Alfa Romeo (che è una delle mie Case preferite, per me più affascinante anche della Ferrari) è stata grandissima protagonista..
Volevo sapere se Voi disponete di foto che ritraggono la 1750 Gran Sport nell'allestimento "alleggerito" con cui fu schierata alla Targa Florio del 1931...lo scopo è ovviamente di realizzarne un modello...
Grazie in aticipo per la risposta (qualunque essa sia) e complimenti per il Suo magnifico lavoro che, essendomi iscritto ieri, non ho ancora avuto modo di apprezzare, anche se ne ho già intuito la portata...biblica!
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Gentili Signori, per le informazioni relative all'attuale disponibilità dell'Archivio Storico relative a richiesta di documentazione e consultazione dovete rivolgervi al dr. Marco Fazio che mi ha sostituito nella gestione dell'Archivio: centrodocumentazione@alfaromeo.com Un cordiale saluto
Elvira Ruocco
Autore Risposta: Antonio Inserita il: 30/05/2011 13:01:49 Messaggio:
Salve sono nuovo del forum, sono il felicissimo proprietario di una Alfa storica (GT 1300 junior anno 1972 - III^ serie o muso piatto) e di una che per i chilometri percorsi lo sta diventando (AR 156 1.9 JTD). Da qualche mese ho iniziato il restauro della GT e per questo vorrei porre delle domande a chi ne sa più di me per non incorrere in grossolani errori: 1) il Centro Documentazione Alfa Romeo mi ha communicato che all'origine l'auto era di colore biancospino con interni in tex nero. In che consiste il materiale tex? Io sinceramente ho sentito parlare solo di tappezzeria in Skai nero o cinghialino. Sarà per caso un tessuto divero dalla solita simil pelle? 2) sulla parte anteriore della testata è riportato il numero 16 e poco distante un cerchio con una "i" al centro. Mi ritrovo una testata originale oppure è quella apprtenente ad una gt 1600 junior? Vi ringrazio sin da ora per la collaborazione.
Gentile Signor Antonio, I motori montati sulla GT 1300 Junior del 1972 (tipo 105.30) appartengono alla serie AR 00530 (1.290 cm3) con una numerazione compresa tra 1276550 a 1279410 e da 1281001 a 1284564. Dal mese di maggio del 1972 la GT Junior fu disponibile anche con motore 1.6 tipo 00563 e cambia anche il tipo del telaio che diventa 115.03. Il tex è una finta pelle che era disponibile, e penso lo sia ancora, presso la Tappezzaria Trinchero di Torino, tel. 011/4241747. Un cordiale saluto e complimenti per le Sue Alfa.
Autore Risposta: DR ALPHA Inserita il: 19/06/2011 10:57:10 Messaggio:
Ringrazio la signora Ruocco , che senza saperlo ha esaudito una mia curiosità , le informazioni del suo ultimo post interessavano anche a me.
NEWS: Conferenza "L' Alfa Romeo di Ugo Gobbato (1933-1945) Cibus
Ecco l’ atteso resoconto della conferenza sugli anni di Ugo Gobbato all’ Alfa Romeo, evento che ha visto Alfasport tra gli invitati ufficiali…continua…
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Scopro allo stesso tempo la relazione sulle conferenze alla Bocconi, e il fatto che il forum non è più riservato ai soli soci, il che mi consente di inserire qui il mio commento.
Ringrazio per l'attenzione dedicata al mio intervento e per lo sforzo di averlo sintetizzato qui, ma devo purtroppo puntualizzare che non ne ritrovo del tutto la sostanza.
A parte le valutazioni personali del relatore (il "badge engineering" nell'ambito della fusione tra case costruttrici c'entra poco con l'uso di licenze di produzione, che poi erano già abbondantemente in uso all'Alfa prima di Gobbato sia per i veicoli industriali - licenze Deutz e Büssing - sia in campo aeronautico come l'ha spiegato esaurientemente Fabio Morlacchi), devo rilevare un assoluto controsenso: l'opposizione al progetto di Gobbato per la costruzione su licenza della Citroen non è interna all'Alfa, è del tutto politica e avviene in sede IRI. Non viene dal fatto che l'"utilitaria" possa portare lo stemma Alfa Romeo, ma esattamente l'opposto: i gerarchi fascisti non potevano accettare che una macchina di produzione "nazionale" portasse lo stemma CITROEN (il ché avrebbe smascherato il discorso di propaganda nazionalistico), e la lettera di Gobbato riprodotta sullo slide cerca appunto di trovare un compromesso tra la politica fascista e i francesi che non vogliono rinunciare alla presenza del loro marchio sulla vettura prodotta sotto licenza. Semmai è il fascismo ad essere "moderno" nel suo intento di confondere il pubblico, poiché è il Ministero a pretendere che la Citroen venga chiamata Alfa Romeo (come succede oggi con altri nomi e attori).
Non ho mai parlato di obsolescenza meccanica per quanto riguarda le S10 e S11, anzi ho sottolineato la struttura integrale. Ho semplicemente legato questi progetti al collocamento di mercato delle 6C e 8C che intendevano sostituire, e notato che per il resto Trevisan non ha lasciato un grandissimo segno all'Alfa. Questo discorso poi non ha gran senso se non trova il suo logico sviluppo nella descrizione dei progetti alternativi proposti da e sotto Ricart (WIFREDO, per carità!), la 1350 e poi la 1352 Gazzella. Queste poi consentono di analizzare il lascito di Ricart all'Alfa e il management del ramo automobile da parte di Gobbato.
Che Ricart beneficiasse di una posizione inconsueta in Alfa e che fosse impegnato politicamente col franchismo sono fatti che non rimandano al parere dello scrivente. Manca "il" documento che dimostri come e quanto Ricart sia stato "imposto politicamente" a Gobbato nel 1936, ma l'affermazione non è mia, si trova comunque nelle mie fonti. Per quanto riguarda Jano, ho al contrario della lettura di un Jano "vecchio" mostrato con riferimento ai documenti che Gobbato probabilmente aveva un opinione più complessa di una semplice bocciatura. Se qualcuno produce progetti che non vanno oltre al tavolo o al prototipo zoppo, questo è Ricart e non Jano: ho puntualizzato che persino la 4C1500 del 1935-37 risulta targata e funzionante in azienda a tutto dicembre 1945.
Se prendo precauzioni nel presentare la mia conferenza, è perché voglio che lo statuto di quel che dico sia di un materiale sul quale confrontarsi, non verità rivelata, non è il caso. Ci sono i fatti che troviamo sui documenti e nelle testimonianze (di cui ho fatto abondantissimo uso), e c'è l'interpretazione complessiva che uno ne fa. Nel mio mestiere di scientifico, ho imparato a separare i due livelli, a lasciare aperta la discussione sul secondo livello e ad essere intransigente sui riferimenti fattuali. Ma infatti mi riconosco nell'intento di "sconvolgere il comune pensiero".
Il testo completo della ricerca sarà comunque pubblicato entro alcune settimane in una monografia AISA a cui rimando il lettore invogliato ad approfondire l'argomento oltre i discorsi inneggianti alle leggende. Gli estratti di documenti e testimonianze ci sono riportati con le loro fonti, il discorso è articolato, ed è quello il materiale da cui trarre una lettura dell'epoca e degli uomini che l'hanno fatta, magari dissentendo dalla lettura che ne propongo.
Con questa puntualizzazione chiudo e non voglio occupare ulteriore spazio con qualsiasi polemica ideologica e, meno ancora, personale. Forse poi non mi sono fatto capire bene nella mia conferenza...
2000 GTV 1971 Giulia Super 1967 GTV6 1984 156 V6 24V 1999 Più altre 750 in varie scale...
Gent.mo Patrick, l' argomento trattato in sede di conferenza risulta, come da te specificato, di difficile sintesi in quanto la mia voleva essere, appunto, una "traccia" sommaria (e, ahimè, anche imprecisa) di un discorso molto più articolato. In considerazione di ciò, le tue precisazioni possono essere sicuramente comprese da chi ti ha ascoltato, ma forse risultano meno chiare a chi non ha avuto il privilegio di essere presente. Purtroppo, il grosso limite della scrittura (imprecisioni a parte) è proprio quello di non riuscire a restituire "l' intonazione" dell' oratore e quindi di non riuscire a trasmettere il senso che quest' ultimo voleva dare al discorso. Ti invito a segnalarci per tempo l' avvenuta pubblicazione della conferenza sul sito dell' AISA, in modo da fornire ai lettori più interessati la possibilità di approfondire il senso del tuo interessante discorso.
Colgo l'occasione per rinnovare i miei personali complimenti. Cibus
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
E’ con rinnovato piacere e orgoglio che vi annunciamo che, anche dopo la conclusione del raduno nazionale in Valle d'Aosta non vi lasciamo soli prima delle ferie 2011, proponendovi un nuovo consistente aggiornamento della Sezione Storica firmata dalla Signora Elvira Ruocco.
La sezione Destini Incrociati si arricchisce di una nuova puntata dell’appassionante autobiografia della Signora Ruocco, che nel quattordicesimo capitolo intitolato Inizia un periodo difficile, ci racconta del periodo per lei professionalmente poco gratificante iniziato all'indomani dell'acquisizione dell'Alfa Romeo da parte della Fiat. Ad esso si affianca l’articolo dal titolo L’Alfa nella Carrera Panamericana, in cui la Signora Ruocco ci racconta dell'avventura dell'Alfa Romeo in questa importante corsa storica.
C'è da dire che l'Alfa Romeo ha una storia tutta particolare infarcita di aneddoti conosciuti dagli Alfisti che si bagnano più nel mare della leggenda che nel lago della realtà, ma forse è proprio questo che fa di Alfa Romeo una casa automobilistica speciale.
ex Alfasud - ex Alfetta 2.0 '84 - ex 156 1.8 T.S. Pack Sport '98 - ex 145 1.4 T.S. L '98 156 2.0 JTS - GT 1300 Junior '74 - 147 1.9 JTD - Alfetta 2.0L '80 - Spider 1.6 '91 - JTS PROUD OWNER
E’ con rinnovato piacere e orgoglio che vi annunciamo che, anche dopo la conclusione del raduno nazionale in Valle d'Aosta non vi lasciamo soli prima delle ferie 2011, proponendovi un nuovo consistente aggiornamento della Sezione Storica firmata dalla Signora Elvira Ruocco.
La sezione Destini Incrociati si arricchisce di una nuova puntata dell’appassionante autobiografia della Signora Ruocco, che nel quattordicesimo capitolo intitolato Inizia un periodo difficile, ci racconta del periodo per lei professionalmente poco gratificante iniziato all'indomani dell'acquisizione dell'Alfa Romeo da parte della Fiat. Ad esso si affianca l’articolo dal titolo L’Alfa nella Carrera Panamericana, in cui la Signora Ruocco ci racconta dell'avventura dell'Alfa Romeo in questa importante corsa storica.
Lo Staff del Club Alfa Sport Fabio Grandi (fazz) - Responsabile Sezione Storica
Ancora grazie Sig.ra Elvira!
ex Alfasud - ex Alfetta 2.0 '84 - ex 156 1.8 T.S. Pack Sport '98 - ex 145 1.4 T.S. L '98 156 2.0 JTS - GT 1300 Junior '74 - 147 1.9 JTD - Alfetta 2.0L '80 - Spider 1.6 '91 - JTS PROUD OWNER
Autore Risposta: Ian Gillan Inserita il: 26/07/2011 17:46:04 Messaggio:
Letto tutto,come sempre il Suo contributo è qualitativamente al top,mille grazie!
Ian Gillan & Alfa 146 1.8 T.S. Pack Sport - Bolide Rosso 225 Km/h. Velocità,io sono velocità... Alfa 146 Campione Italiano Turismo 1998 (N5) & 2000 (N4) Scuderia Fil de Fer Miniraduni Lombardi,clicca qui.
Sempre affascinanti e istruttive le sue pillole d'Alfa Sig.ra Elvira, anche se l'ultimo capitolo della sua storia è un po amaro.
Grazie
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Molto interessante anche questo capitolo, che tra le altre cose mette in evidenza le problematiche che si vengono a creare in molte aziende dove c'è un repentino avvicendamento di capi. E' bello leggere che cmq c'erano (e probabilmente ci sono ancora) persone così determinate che non mollavano mai la presa sia per il bene dell'azienda sia per la consapevolezza della propria professionalità! In questo mi ci rivedo molto ed è per me motivo di orgoglio avere la signora Elvira tra le nostra fila.
Ho vissuto sulla mia persona una vicenda simile e riesco a comprendere le sue amarezze!
L'articolo sulla carrera panamericana ha dato un senso al modellino della 1900 che ho in collezione, che guardavo incuriosito, ma non ho mai approfondito il perchè fosse stato realizzato!ora lo sò!
NEWS: Conferenza “Pomigliano d’Arco: Città-Fabbrica tra storie e persone" – Commemorazione dell’ Ing. Ugo Gobbato
Cibus
La data è fissata per il giorno 24/09/2011, il luogo, l’ Aula Consiliare in Piazza Municipio a Pomigliano d’Arco: qui, alle h. 18,00 si terrà la conferenza “Pomigliano d’Arco: Città-Fabbrica tra storie e persone”, appuntamento celebrativo che trae ispirazione dai recenti festeggiamenti del Centenario dell’ Alfa Romeo. …continua…
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Buongiorno alla Signora Alfina, sono Halbert e rinnovo i miei più sentiti omaggi ad una colonna portante del mondo Alfa. Sono nuovo di questo club e di conseguenza non mi muovo con agio estremo ma vorrei gentilmente chiederLe se è riuscita a leggere ciò che Le avevo spedito molto tempo fa inerente l'Alfa SZ ed il suo relativo momento storico. Sicuro di un disguido tecnico, rimango in attesa di una Sua gentile risposta. Con immensa riconoscenza Halbert.
Cari Amici, questa mattina ho ricevuto una triste notizia. Il dr. Enrico Sala non è più tra noi. Di lui conserverò un buon ricordo legato non solo ad un periodo lavorativo in Alfa ma anche all'amicizia, grata per sempre della sua stima e simpatia. Ciao, dr. Sala!
Lo sapevo, e condivido la tristezza, e l'amarezza di lui ricordo ancora una mitica intervista, da me anche condivisa che usci su repubblica alcuni anni or sono....
Mi spiace davvero!
VIVA I MUTUR, VIVA AL TAJADEL AL RAGO' VIVA AGLI ALFA..TOTA LA VETA' 1983: Alfa Romeo Spider "veloce" 1600 (IL RAGNO) 1984: Alfa Romeo Alfetta GTV 2000 (LA ROMBANTE) 2002: Alfa Romeo 156 1.9 Jtd LTD Edition (LA FULIGGINOSA) ® ALFAPALLEGGI RAGNOROMBOFULIGGINOSI®
Autore Risposta: Ian Gillan Inserita il: 29/09/2011 22:08:23 Messaggio:
Un altro importante personaggio in ambito Alfa Romeo ci ha lasciati. Sentite condoglianze alla famiglia.
Ian Gillan & Alfa 146 1.8 T.S. Pack Sport - Bolide Rosso 225 Km/h. Velocità,io sono velocità... Alfa 146 Campione Italiano Turismo 1998 (N5) & 2000 (N4) Scuderia Fil de Fer Miniraduni Lombardi,clicca qui.
Buongiorno, Sarei interessato a conoscere esattamente la potenza secondo le norme DIN (o comunque secondo un criterio "netto") di alcune auto ALFA ROMEO per le quali sulle riviste dell'epoca ho trovato soltanto l'indicazione della potenza secondo il metodo SAE (Gross) mentre su libri, riviste e siti internet (come questo) ho trovato indicazioni diverse della potenza "effettiva". Il mio interesse è in generale relativo a tutti i modelli giulia (e derivate) e ai modelli giulietta (quella del 1954-1962 per cui le indicazioni sono davvero difformi a seconda delle fonti) Ecco una piccola lista (di quei modelli più interessanti per cui non ho trovato indicazioni precise): - AR 1750 Berlina (105.48) A volte si indica 114, altre 118 CV - AR Giulia Super 1600 (il motore "/A" da 116 CV SAE prodotto dal 1969, e che quello "/AS" prodotto dal 1974) - AR Giulia Super 1300 e GT Junior 1300 (le diverse versioni) - AR 2000 berlina (105.12) mi riferisco in particolare al motore "512" della prima serie con 150 CV SAE. Sono stato proprietario di questa auto (fino a pochi mesi Fa) e ricordo l'indicazione di 131 CV DGM sul libretto. Mi riferisco alle versioni vendute in Italia. Qualcuno mi può aiutare ? Vi ringrazio anticipatamente.
Autore Risposta: DR ALPHA Inserita il: 29/10/2011 23:35:27 Messaggio:
Questo topic con le sue 39 pagine è lungo ed altrettanto piacevole, , ogni volta che mi connetto ne leggo un pezzettino , come si fa con un qualsiasi libro dal quale si rimane catturati. Ho iniziato dalla pagina 1 e non ho voluto fare balzi in avanti per non fare dei salti e perdere pezzi di preziosa conoscenza storica, ossigeno per un vero appassionato dell'argomento di cui si parla! non sono ancora arrivato a metà , anzi spesso rileggo le ultime pagine già lette per riprendere il filo dall'ultima visita. per questo raramente pur essendo dentro il topic vado a vedere l'utima pagina, oggi nel farlo ho letto con tristezza della scomparsa del dr Sala , non lo conoscevo ma è come se lo fosse.
Cari Amici, Vi informo che ieri ad Arese nell'area dell'ex Ancifap è stato presentato il libro di Maria Grazia Cerrai: Dal Portello ad Arese Storia e personaggi della Scuola ALFA ROMEO-ANCIFAP
Bene sarà una lettura interessante e sicuramente ricca di sorprese e aneddoti che come ogni volta incuriosiscono noi appassionati.
Autore Risposta: Ale Q.V. Inserita il: 09/11/2011 19:46:19 Messaggio:
Credo che l'Alfa Romeo debba tornare a correre, WTCC, DTM o altro ma per l'Alfa Romeo dal cuore sportivo si deve l'immagine alle corse. Tutti gli amanti di questo marchio ancora sognano le vittorie delle P2, P3, delle GTA, delle 33 Prototipo, delle 155 DTM, delle 156 WTCC....e ancora.... ma perchè sognare ? Non si può avere un presente, che dica che l'Alfa è ancora ALFA (maiuscolo) serve per l'immagine e penso anche le Vendite.
Agli amici di Alfasport, i miei più sentiti auguri di Buon Natale e Buon Anno!
Immagine: 32,29 KB
Autore Risposta: Ian Gillan Inserita il: 24/12/2011 11:33:17 Messaggio:
Bellissima immagine Signora Ruocco,i più Cordiali Auguri di Buone Feste da tutti noi!!!
Ian Gillan & Alfa 146 1.8 T.S. Pack Sport - Bolide Rosso 225 Km/h. Velocità,io sono velocità... Alfa 146 Campione Italiano Turismo 1998 (N5) & 2000 (N4) Scuderia Fil de Fer Miniraduni Lombardi,clicca qui.
Ce li siamo già scambiati per telefono, ma le rinnovo i miei migliori auguri anche qui sul forum Sig.ra Elvira.
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Grazie Carlo! Speriamo che il prossimo anno sia migliore almeno per quanto rigusrda la salute e la serenità familiare... per il resto ci sarà soltanto da tirare la cinghia!
Per chiudere in bellezza il 2011 e iniziare il nuovo anno Alfa Sport nel migliore dei modi, vi annunciamo che abbiamo pubblicato sul nostro sito Web un aggiornamento della Sezione Storica firmata dalla Signora Elvira Ruocco.
In particolare, la sezione Destini Incrociati si arricchisce di una nuova puntata dell’appassionante autobiografia della Signora Ruocco, che nel quindicesimo capitolo intitolato La passione mi guida, ci racconta del periodo in cui iniziò a raccogliere dal proprio lavoro in Archivio le prime soddisfazioni e riconoscimenti. Ad esso si abbina l’articolo dal titolo Un premio per l’Archivio, in cui la Signora Ruocco ci racconta di un importante premio ricevuto nei primi anni di vita dell'Archivio che consentì tra l'altro di effettuare nuovi investimenti.
La sezione Storia del Mito è stata aggiornata: nella sezione dedicata alle vettura da corsa potrete trovare tre nuove schede riguardanti i modelli 6C 3000 CM, Tipo 160 e Tipo 33/2 litri; la sezione riservata al prodotto si arricchisce di una scheda dedicata alla Montreal mentre la sezione motori è stata integrata da una scheda dedicata ai Motori Diesel JTD; per finire, alla sezione destinata a raccogliere informazioni sugli impianti Alfa Romeo è stata aggiunta una pagina dedicata alla SPICA.
BUONA LETTURA e BUON 2012 a tutti voi!!
Lo Staff del Club Alfa Sport Fabio Grandi (fazz) - Responsabile Sezione Storica
Anche questo capitolo della Sig.ra Ruocco è andato giù come l'acqua.
Spero che a breve l'Archivio e il Museo siano valorizzati, perchè si tratta di salvaguardare la storia e l'arte in questo caso, al pari dei tanti e preziosi monumenti italiani.
Grazie e buon 2012!
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Autore Risposta: Ale Q.V. Inserita il: 02/01/2012 21:06:07 Messaggio:
Citazione:Messaggio inserito da Carlitos
Anche questo capitolo della Sig.ra Ruocco è andato giù come l'acqua.
Spero che a breve l'Archivio e il Museo siano valorizzati, perchè si tratta di salvaguardare la storia e l'arte in questo caso, al pari dei tanti e preziosi monumenti italiani.
Grazie e buon 2012!
Concordo pienamente !! E' storia dell' Industria Italiana e storia dello sport Italiano, ma aggiungo Sport Vittorioso nella storia d'Italia. Ricordiamo Nuvolari con Alfa Romeo P3 Gran Premio vinse al Nordschleife davanti a una Germania nazista e agguerrita con Audi Union e Mercedes !!!!
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Concordo pienamente !! E' storia dell' Industria Italiana e storia dello sport Italiano, ma aggiungo Sport Vittorioso nella storia d'Italia. Ricordiamo Nuvolari con Alfa Romeo P3 Gran Premio vinse al Nordschleife davanti a una Germania nazista e agguerrita con Audi Union e Mercedes !!!!
Alelore
Quella fu una vittoria straordinaria e inaspettata perchè in quegli anni i tedeschi sfoggiavano dei mostri (in quel caso troppo potenti) con motori e tecnologie superiori a tutta la concorrenza, ma gli mancava quella fantasia italica e la scaltrezza di Nuvolari (che infatti assunsero alla Auto Union).
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Autore Risposta: Ian Gillan Inserita il: 06/01/2012 16:33:58 Messaggio:
Buon Compleanno Signora Ruocco!!!
Ian Gillan & Alfa 146 1.8 T.S. Pack Sport - Bolide Rosso 225 Km/h. Velocità,io sono velocità... Alfa 146 Campione Italiano Turismo 1998 (N5) & 2000 (N4) Scuderia Fil de Fer Miniraduni Lombardi,clicca qui.
..."quando sei in auto e spegni la radio per sentire il suono del motore è segno che chi l'ha creato ha creato una sinfonia"......Firmato: 147 GTA 3.2 V6 BUSSO
Autore Risposta: DR ALPHA Inserita il: 07/01/2012 14:46:54 Messaggio:
faccio anche qui i miei migliori auguri alla Signora Ruocco !
Tanti sinceri AlfAuguri anche da parte mia Sig.ra Elvira!
Carlitos "...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni
Mi chiamo Daniele.Avrei una domanda urgente da porle
Vorrei salvare dalla rottamazione una Alfa Romeo 33 1.5 Quadrifoglio Oro perfettamente originale del 1984...perfetta mai restaurata. Siccome però vivo in a Napoli e come tutti sanno c'è un enorme problema assicurativo e non potendo permettermi di pagare due assicurazioni vorrei sapere se per questo modello posso avere le agevolazioni di bollo e assicurazioni previste. La ringrazio e mi sarebbe urgente la risposta perche il proprietario preme per rottamarla per evitare il bollo 2012!
Mi chiamo Daniele.Avrei una domanda urgente da porle
Vorrei salvare dalla rottamazione una Alfa Romeo 33 1.5 Quadrifoglio Oro perfettamente originale del 1984...perfetta mai restaurata. Siccome però vivo in a Napoli e come tutti sanno c'è un enorme problema assicurativo e non potendo permettermi di pagare due assicurazioni vorrei sapere se per questo modello posso avere le agevolazioni di bollo e assicurazioni previste. La ringrazio e mi sarebbe urgente la risposta perche il proprietario preme per rottamarla per evitare il bollo 2012!
Boxer per semrpe
Benvenuto Daniele!
In attesa di una risposta dal parte della Signora Ruocco, puoi porre la domanda anche nel Topic Campano, dove probabilmente troverai tanti appassionati della tua regione in grado di darti una risposta!
Da appassionato di Boxer, ti auguro vivamente di trovare una soluzione, anche perchè la 33 QO è stata una vettura di famiglia della quale conservo un bellissimo ricordo!!
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Buonasera signora Ruocco e buona sera a tutti..osservando un video su internet...incuriosito dalla 8c2300 che mi sot prestando a modificare in scala 1:18 per renderla più simile alla 8c 2300 da gran premio...ho notato che a quei tempi il pedale acceleratore stava centrale anziche esserci il freno in tale posizione come mai?
NEWS:Amarcord: Balocco 1967 22 Febbraio 2012 Cibus
Proseguiamo la rassegna dei vecchi filmati sull’ Alfa Romeo con un bel video, datato 1967, che racconta la giornata tipo dei collaudatori dell' Alfa Romeo impegnati a verificare i limiti di tenuta e di resistenza meccanica delle vetture di serie e da competizione. Poche parole, magari espresse con toni un po’ troppo epici (ma era il 1967!) e poi tanta musica...Continua...
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
NEWS:Su "Automobilismo d'Epoca di Marzo, Alfa Romeo protagonista 2 Marzo 2012 Cibus
Molto “succoso” per il “popolo Alfista” il numero di Marzo 2012 di ”Automobilismo d’Epoca”. Esaurite le iniziative legate al Centenario (dove ogni numero aveva una serie di pagine dedicate ad un’Alfa Romeo), il mensile della Edisport non accenna a far calare l ‘interesse sulle vetture del Biscione, proponendo questa volta due delle auto più rappresentative e conosciute: Alfetta ed Alfasud ti...Continua...
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
NEWS:“Il Montello visto da un’Alfa Romeo”: Viaggio alle origini di Ugo Gobbato 5 Marzo 2012 Cibus
È previsto per Domenica 15 Aprile l’ evento organizzato dalla Pro-Loco di Volpago del Montello e curato personalmente da Marino Parolin, che ci porta alle origini della Famiglia Gobbato. Di Ugo Gobbato, della sua carismatica figura e dei suoi indubbi meriti abbiamo diffusamente parlato in diverse occasioni...Continua...
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NEWS:Amarcord: Targa Florio 1971 8 Marzo 2012 Cibus
Il recente compleanno di Nino Vaccarella (Un ringraziamento a Pilota54 per avermelo ricordato), ha stimolato una mia ricerca sul Web per rendere onore al mitico “preside volante”. Con grande sorpresa che questa mio desiderio sia stato esaudito, dato che ho trovato proprio i video della 55ma Edizione, quella del 1971, che vide trionfare il pilota palermitano con la 33/3 Sport Prototipo in coppia con Toine Hezemans....Continua...
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
NEWS: Alfa Romeo alla rievocazione storica della “Mille Miglia 2012” 11 Maggio 2012 Ufficiali Alfa Romeo
Nell'edizione 2012 della rievocazione storica della "Mille Miglia", il team Alfa Romeo Automobilismo Storico schiera quattro vetture ufficiali del Museo - due anteguerra, la "1500 SS" e la "1750 GS", e due modelli degli anni cinquanta, la "1900 SS" e la "2000 Sportiva" - che, secondo il regolamento, hanno preso parte alla Mille Miglia agonistica, svolta dal 1927 al 1957, e che ha visto per ben undici volte trionfare le vetture del Biscione: un record di successi rimasto imbattuto. La Mille Miglia 2012 partirà in un anno denso di anniversari per Alfa Romeo: oltre ai 50 anni della Giulia e ai 40 anni dell'Alfetta, si festeggiano gli ottant'anni della prima vittoria di una "8C" alla Mille Miglia. Nel 1932 Baconin Borzacchini e Amedeo Bignami tagliano il traguardo di Brescia a bordo di una "8C 2300", seguiti da una vettura gemella e da altre cinque Alfa Romeo che occupano l'ordine d'arrivo fino alla settima posizione. La "6C 1500 Super Sport" del 1928 (carrozzeria Stabilimenti Farina) è il primo modello da turismo dell'era "Jano". La "1500" fa il suo esordio vincendo il Circuito di Modena del 1927 con l'equipaggio Enzo Ferrari-Giulio Ramponi, e l'anno successivo conquista il primo degli undici successi dell'Alfa alla Mille Miglia, con Giuseppe Campari e Giulio Ramponi che conquistano la vittoria con una vettura analoga a quella del Museo Alfa Romeo....Continua...
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Autore Risposta: Ale Q.V. Inserita il: 14/05/2012 21:02:41 Messaggio:
Giovedì sera sarò al Controllo orario a Dese, e spero di riuscire a fotografare più Alfa possibili.
L'anno scorso mi sono sgolato a urlare alle Alfa !!! Ma a proposito sono socio del club ufficiale, è un pò che non fanno più niente e inoltre qualche anno fà avevano organizzato un galà con i piloti Alfa della MM. Qualcuno sà qualcosa ??
NEWS: Mille Miglia 2012: un’Alfa Romeo vince “la corsa più bella del mondo” 22 Maggio 2012 Ufficiali Alfa Romeo
Ottant'anni dopo la vittoria della 8C 2300 di Borzacchini-Bignami alla "Coppa delle Mille Miglia" del 1932, un'Alfa Romeo è di nuovo sul podio de "la corsa più bella del mondo". La "6C 1500 Gran Sport Testa Fissa" del 1933, con l'equipaggio argentino Scalise-Claramunt, della scuderia "Sports", si è aggiudicata l'edizione 2012 della rievocazione storica della Mille Miglia, vincendo un'edizione particolarmente "tirata" e complessa. Questa vettura, con un buon pedigree sportivo, è un modello raro e prestigioso che ha corso anche sotto le insegne della Scuderia Ferrari....Continua...
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NEWS: Mille Miglia 2012: un’Alfa Romeo vince “la corsa più bella del mondo” 22 Maggio 2012 Ufficiali Alfa Romeo
Ottant'anni dopo la vittoria della 8C 2300 di Borzacchini-Bignami alla "Coppa delle Mille Miglia" del 1932, un'Alfa Romeo è di nuovo sul podio de "la corsa più bella del mondo". La "6C 1500 Gran Sport Testa Fissa" del 1933, con l'equipaggio argentino Scalise-Claramunt, della scuderia "Sports", si è aggiudicata l'edizione 2012 della rievocazione storica della Mille Miglia, vincendo un'edizione particolarmente "tirata" e complessa. Questa vettura, con un buon pedigree sportivo, è un modello raro e prestigioso che ha corso anche sotto le insegne della Scuderia Ferrari....Continua...
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
buona sera a tutti, leggere queste notizie non può che continuare a farci piacere e renderci sempre più orgogliosi di far parte di questa grande famiglia chiamata "alfaromeo" :)
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
NEWS: L’Alfa Romeo a Villa d’Este vince con la 4C e con la 6C 1750 GS del 1933 29 Maggio 2012 Ufficiali Alfa Romeo
L'Alfa Romeo ha conquistato ieri - con i modelli 4C e 6C 1750 GS sesta serie del 1933 - ben quattro premi al Concorso di Eleganza di Villa d'Este, prestigiosa manifestazione che da anni incorona le migliori vetture storiche del mondo. L'Alfa Romeo 6C 1750 GS, oltre al "Best of Show del Concorso d'Eleganza" assegnato dalla giuria e al premio attribuito dal pubblico, ha conquistato anche la Coppa d'Oro assegnata per referendum a Villa d'Este. La vettura esposta, particolarmente rara, è un coupé realizzato dal carrozziere Figoni presentata per la prima volta a Parigi nel 1933, che si aggiudicò diversi concorsi d'eleganza e che nel 1935, con una carrozzeria leggera, vinse la 24 ore di Le Mans nella sua categoria. ...Continua...
"L'Alfa Romeo non è una semplice fabbrica di automobili: le sue auto sono qualche cosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E' una specie di malattia, l'entusiasmo per un mezzo di trasporto. E' un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore..." - Orazio Satta Puliga -
Ieri notte (circa le 01:00) su rai2 c'è stato un documentario sull'AlfaSud per il programma "la storia siamo noi". Molto interessante anche se poco approfondito. Tra gli Intervistati l?ing. Domenico Chirico, nostro socio onorario.
ex Alfasud - ex Alfetta 2.0 '84 - ex 156 1.8 T.S. Pack Sport '98 - ex 145 1.4 T.S. L '98 156 2.0 JTS - GT 1300 Junior '74 - 147 1.9 JTD - Alfetta 2.0L '80 - Spider 1.6 '91 - JTS PROUD OWNER
Salve,non sono molto attivo nel forum ma stamani su raistoria ho visto un bel servizio sul fatto che oggi 24 giugno, del 1910, veniva fondata l'Anonima Lombarda fabbrica Automobili, l'ALFA......ma non mi sembra di vedere evidenza sul Forum
Eravamo tutti impegnati negli eventi ufficiali! Sono 102 anni ricchi di storia
ex Alfasud - ex Alfetta 2.0 '84 - ex 156 1.8 T.S. Pack Sport '98 - ex 145 1.4 T.S. L '98 156 2.0 JTS - GT 1300 Junior '74 - 147 1.9 JTD - Alfetta 2.0L '80 - Spider 1.6 '91 - JTS PROUD OWNER
Autore Risposta: GIULIA SS Inserita il: 24/07/2012 23:42:31 Messaggio:
Sig. Ruocco volevo chiederle: sto restaurando una Montreal del Luglio 71 la n. 217 restauro totale che dura ormai dal 2009 la fine e' prevista (si spera) a giugno 2013.Ebbene ho notato che i paraurti anteriori non sono perfettamente uguali infatti alle punte dove sfiorano lo scudo Alfa hanno i triangoli con i lati uno il sx meno smussati del dx,come e' possibile visto che sono originali? La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
Qui dettagli erano quasi artigianali, la Montreal veniva fatta dalla carrozzeria Bertone, di queste cose ne capitavano altro chè!
VIVA I MUTUR, VIVA AL TAJADEL AL RAGO' VIVA AGLI ALFA..TOTA LA VETA' 1983: Alfa Romeo Spider "veloce" 1600 (IL RAGNO) 1984: Alfa Romeo Alfetta GTV 2000 (LA ROMBANTE) 1994: Lancia Delta 1.8 i.e. LE (La Caffettiera) 2002: Alfa Romeo 156 1.9 Jtd LTD Edition (LA FULIGGINOSA) ® ALFAPALLEGGI RAGNOROMBOFULIGGINOSI®
Sig. Ruocco volevo chiederle: sto restaurando una Montreal del Luglio 71 la n. 217 restauro totale che dura ormai dal 2009 la fine e' prevista (si spera) a giugno 2013.Ebbene ho notato che i paraurti anteriori non sono perfettamente uguali infatti alle punte dove sfiorano lo scudo Alfa hanno i triangoli con i lati uno il sx meno smussati del dx,come e' possibile visto che sono originali? La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
giulia ss
Probabilmente sono state prodotte da due ditte diverse ed appartengono ad una rivisitazione delle lame di un "seconda" serie della Montreal.
Buonasera a tutti, sono un progettista, io ed altri colleghi stiamo realizzando un nuovo prototipo da gara, l'idea era quella di dotarla di un motore v6 busso, 2000 v6 12v oppure 3000cc v6 24 v, non sappiamo ancora ma credo che il basamento e blocco motore sano gli stessi, cambiano solo la distribuzione e piccoli particolari. Vorrei sapere se qualcuno di voi sa dove poter trovare i disegni del motore e del cambiodi questi due o almeno di uno. A me basterebbe solo un dwg degli ingombri di questi motori e del cambio, in modo da poterli inserire nella prototipazione. Questo favorirebbe parecchio la progettazione con un grande vantaggio di tempo. Ringrazio tutti della cortese colaborazione.
Sig.ra Rucco Le auuguro un felice 2013!colgo l'occasione per estendere gli auguri ai soci tutti ed agli amici del club Alfa Sport!
Autore Risposta: Car Lover Inserita il: 02/01/2013 09:10:24 Messaggio:
Vorrei fare anche io gli auguri di un buon 2013 alla Sig.ra Ruocco e a tutti voi del Club..
Autore Risposta: Car Lover Inserita il: 02/01/2013 09:16:00 Messaggio:
Prima domanda del 2013 per la Sig.ra Ruocco Possiede foto dei Camion Bisarca che trasportavano le varie monoposto di F1 Del Biscione che hanno corso al mondiale dagli anni 1979 in poi... Particolare interesse per la bisarca trasporto dell'anno 1985 con l'Alfa Romeo 185T di Cheever e Patrese.... Grazie in anticipo per la gentilezza e l'aiuto !!!!
No, purtroppo non posseggo foto dell'Archivio, ma può chiderle a Marco Fazio che è l'attuale responsabile dell'Archivio Storico Alfa Romeo (tel. 0244429115). Buon Anno!
Io sono un grande fan della marca ALFA ROMEO, da generazioni di Alfisti con me incluso. Sono onorato di avere la possibilità di scriverLe. Sono un utente dalla Svizzera, figlio di emigranti Italiani. Dopo tante vetture d'epoca (Alfa Romeo Montreal, Alfa Romeo Spider 2000, Alfa Romeo GT 1750, Alfa Romeo Berlina 2000) giungo a Lei per farLe sapere della mia ultima "bimba". Alfa Romeo Berlina 2000, anno di produzione 31.10.1972 (secondo la conferma di F. Fazio). Purtroppo non Le posso inviare una foto...
Le auguro tante cose belle, e rinnovo la mia stima
Saluti dalla Svizzera
Beniamino Martellotta
Autore Risposta: Ale Q.V. Inserita il: 25/03/2013 16:57:25 Messaggio:
Signora la ringrazio per la sua compagnia a tavola del nostro raduno a Soncino !! Purtroppo dopo il pranzo ci siamo persi di vista e non ho potuto salutarLa per il commiato finale. Spero di rivederla a qualche prossimo raduno, così da avere il piacere di sentirmi raccontare ancora qualche aneddoto. GRAZIE !!
Segnalo la possibilità di scaricare (gratuitamente) dalla sezione Centro Storico del sito FCA una recente pubblicazione sul marchio Lancia. Anche se non riguarda direttamente gli alfisti duri e puri, penso possa essere una lettura interessante per molti. Dopotutto ricordiamo che questo glorioso marchio, nostro cugino, è stato sacrificato almeno in parte proprio per concentrare risorse economiche sulla nostra Alfa Romeo.
salve mi potete spiegare cosa significa avere un a spider cabrio del 2001 limited edition con nr. 118?
La Spider Limited Edition è una serie speciale di vetture fatte nel 2001/2002 con praticamente tutti gli optional disponibili per la versione "L" e rifiniture dedicate.
GTV 2.0JTS 2004 Omologato RIAR. 75 1.8 1988 147 1.6TS 2001 In cerca del 6V giusto...
Segnalo a tutti che è comparso in vendita su eBay (UK) uno dei libri ambiti da molti appassionati, "il Fusi" ossia "Alfaromeo Tutte Le Vetture Dal 1910" di Luigi Fusi (storico personaggio dell'Archivio Storico) nella sua terza ed ultima edizione del 1978 (copre dunque tutte le vetture di serie e prototipi sportivi dal 1910 sino alla Giulietta 1.6 derivata dall'Alfetta.
Ciao, Io vorrei restaurare una Alfa Romeo Giulia nuova super 1300 del 1976, mi sapete indicare della documentazione ufficiale a cui far riferimento?
Per esempio non riesco a capire se il mio modello monti i coprimozzi completamente cromati o quelli con lo stemma bianco e nero?! Oppure erano previsti come optional i cerchi in lega, quali modelli?
Grazie in anticipo per qualsiasi indicazione utile
Ciao, Io vorrei restaurare una Alfa Romeo Giulia nuova super 1300 del 1976, mi sapete indicare della documentazione ufficiale a cui far riferimento?
Per esempio non riesco a capire se il mio modello monti i coprimozzi completamente cromati o quelli con lo stemma bianco e nero?! Oppure erano previsti come optional i cerchi in lega, quali modelli?
Grazie in anticipo per qualsiasi indicazione utile
Ciao Pilot1981 e benvenuto nel nosto forum, se per documentazione ufficiale intendi manuali di riparazione o altro, in rete puoi trovare diversi dossier sulla Giulia.Puoi contattare l'archivio storico Alfa Romeo se vuoi informazioni circa il colore e gli abbinamenti degli interni. Sui cerchi in lega ci sono diverse ditte che li producevano, per la maggiore ho visto spesso quelli con disegno a stella o i classici 1000 righe. Sul coprimozzo, vado a ricordo e ti dico che dovrebbero essere tutti cromati.
La G1 fu costruita in sole 52 unità fra il 1921 e il 1922; oggi ne è rimasto un solo esemplare marciante
Non è un’Alfa Romeo come la altre, la G1: questa splendida ultranovantenne è stata il primo modello prodotto dal marchio del Biscione, fra il 1921 e 1922. Ne sono state assemblate appena 52 unità (di cui 2 prototipi) e l’esemplare “numero 1” verrà conteso all’asta da RM Sotheby's il 18 o 19 gennaio: si tratta dell’Alfa più anziana che i soldi possano comprare e si ritiene che sia pure l’unica G1 completa ancora marciante in tutto il mondo.
Contraddistinta dal telaio n. 6018, è spinta da un motore a 6 cilindri in linea di 6,3 litri, capace di 70 CV di potenza (tocca i 120 km/h di velocità massima), un’enormità per l’epoca. Come ogni storica che si rispetti, nel corso della sua vita l’auto ha fatto il giro del pianeta, finendo in Australia insieme agli altri esemplari della G1. Nel 1965 venne scoperta da Ross Flewell-Smith, un appassionato del marchio italiano che la comprò e successivamente procedette al suo restauro. Operazione che poi venne ripetuta all’inizio dei primi anni 2000.
Fonte: lastampa.it/motori Grazie a Maurino che ci delizia sempre con queste curiosità!
Ieri sera ho visto in TV con interesse questo film: http://www.mymovies.it/film/2010/wewantsex/ Non lo conoscevo. E' la rivendicazione da parte di alcune operaie del settore tessile/sedili della Ford inglese. Da quelle agitazioni, scioperi ad oltranza, è nata la "parità" della paga tra operai di differente sesso. Fino ad allora, per la verità la parità si ebbe due anni dopo, le operaie erano sfruttate: capannoni fatiscenti con caldo soffocante d'estate, freddo inteso l'inverno e acqua dai tetti e una paga ridicola! Era il 1968. Un bel film, con un po' di retorica, ma da goderselo fino in fondo. Durante gli intervalli pubblicitari, sono andato a prendere il libro che mi sono comprato recentemente: "Il Portello, Voci dalla fabbrica" di Sara Zanisi, le interviste di Duccio Bigazzi in Alfa Romeo. Non ho visto nelle interviste raccontare episodi di quel genere. Quindi chiedo gentilmente, come è avvenuta nella fabbrica italiana ed in special modo in Alfa Romeo questo cambiamento molto significativo nel settore della grande industria, alcune fabbriche dovettero affrontare una crisi per pagare allo modo operai ed operaie. Grazie.
Scrivo qui dopo averlo letto su un forum estero. Il 15 Novembre del 1971 iniziò un periodo di agitazione nella fabbrica Alfa Romeo destinato a durare sino al Febbraio dell'anno successivo. Qui trovate un po' di foto ed immagini: https://libcom.org/history/against-state-boss-autonomous-assembly-alfa-romeo
GTV 2.0JTS 2004 Omologato RIAR. 75 1.8 1988 147 1.6TS 2001 In cerca del 6V giusto... The best mod for a 2.0 JTS is an Autotrader advert and buy a GT 3.2 or a GTA
Grazie Niciola per aver condiviso. Proprio ieri ne parlavo con un amico che ha lavorato come autista in Alfa Romeo in quegli anni e mi ha raccontato qualche storia, vista dall'altra parte della barricata.
buonasera a tutti, grazie per avermi accettato,parto subito con due questiti che mi attanagliano dovendo riprodurre alcuni modellini in scala 1/43 perchè sono un collezionista modellista privato : dovrei realizzare un saviem telonato dell'autodelta ed avrei bisogno di avere i codici colore giallo ed azzurro per poi uniformare il mio f12 e la mia giulia colli sw,grazie.
Ciao Claudio, innanzitutto buon anno e benvenuto tra noi.
Allora i colori usati per esempio da ABC Brianza per il Mille bisarca Autodelta, sono il giallo cod. Fiat 251 e il Miamiblau VW L51/C. Dato che parliamo di automodelli, ti chiedo di spostare la nostra conversazione qui nel topic dedicato alle alfine in generale. Spero di esserti stato utile e mi raccomando, non mancare di farci vedere le foto di quello che stai realizzando.
Inoltre vedo che sei di Arese, il nostro Club ha la sede pochi chilometri da te a Cesate