La Storia dell'Alfa Romeo
 (di Elvira Ruocco)


 Articolo 14

L’Alfa nella Carrera Panamericana

Agli inizi degli anni Cinquanta, per volere del Governo Messicano, si svolse per la prima volta lungo l’intero territorio messicano, una gara automobilistica su strada per celebrare il collegamento tra l’estremità meridionale del Sud America con la punta più settentrionale del Nord America, per il completamento del quale ogni paese latino-americano si era impegnato a costruire il proprio tratto di strada.
Partendo da Tuxtla Gutierrez, al confine con il Guatemala, il percorso si snodava fino a Ciudad Juarez al confine con gli Stati Uniti su un percorso di poco piĂą di 3.000 chilometri, suddiviso in otto tappe.
La prima edizione della Carrera Panamericana “Mexico” (questa era la denominazione ufficiale della gara che ammetteva vetture da turismo a 5 posti) si svolse nel mese di maggio del 1950 e vi parteciparono vetture americane: Ford, Chevrolet, Cadillac, Lincoln, Buick, Mercury, Oldsmobile. Anche l’Alfa Romeo fu presente ufficialmente a due edizioni (1950 e 1954) e Bruno Bonini che vi partecipò ad entrambe mi raccontò che alla prima edizione l’Alfa Romeo si presentò a sorpresa poche ore prima della partenza, iscritta sotto le insegne dell’Automobil Club d’Italia, causando la rivolta di tutti i piloti americani che minacciarono il ritiro se gli organizzatori non avessero squalificato l’Alfa perché partecipava con un modello che, se pur aggiornato nel 1950, era nato nel 1937 e quindi non legittimato dalla produzione di 500 esemplari indispensabili per l’ammissione alla corsa. La richiesta non fu accolta perché le Alfa non avevano la potenza delle più moderne vetture americane. Infatti vinse una Oldsmobile e le due Alfa Romeo 6C 2500 Freccia d’Oro, con gli equipaggi Taruffi-Ceroli e Bonetto-Bonini, vinsero due tappe del percorso e si piazzarono onorevolmente al quarto e all’ottavo posto della classifica finale. La Freccia d’Oro, montata su telaio tipo Sport a passo medio, fu il modello Alfa Romeo prodotto nel maggior numero di esemplari, circa 700 in tre anni e mezzo, prima dell’avvento delle nuove vetture a carrozzeria portante, le 1900, che nella versione TI parteciparono anch’esse ad una edizione della Carrera come vedremo in seguito. L’anno successivo, la gara si svolse nel mese di novembre. Tra le vetture che rappresentavano l’Italia c’era un’Alfa Romeo 6C 2500 SS privata di Carlo Panini (un italiano che viveva in Messico) che purtroppo perse la vita durante la seconda tappa per un’uscita di strada.
Il 1954 vide nuovamente la partecipazione ufficiale dell’Alfa Romeo con sei berline 1900 TI iscritte nella categoria Turismo Europa con i piloti italiani Carini, Della Favera, Mantovani, Bonini, Sanesi e due piloti messicani Velasquez e Solana.
l’Alfa vinse la categoria Turismo Europa con il 15o posto assoluto con l'equipaggio Sanesi-Cagna, oltre al 1o, 2o e 3o posto di categoria. Nel 1955, a causa della gestione impossibile della gara sia dal punto di vista della sicurezza del pubblico e dei piloti sia per i notevoli costi finanziari, gli organizzatori furono costretti a porre fine ad una delle corse su strada più emozionanti del mondo. Dal 1988, si svolgono edizioni rievocative con gare di regolarità sullo stesso percorso riservato a vetture d’epoca alle quali hanno partecipato e vinto le Alfa Romeo della Scuderia del Portello.

Elvira Ruocco

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