«Il tempo ha solo due stagioni: il passato e il futuro;
il presente è solo il passato che corre inesorabile verso il futuro.»




Curiosità

In questa sezione Elvira Ruocco ci propone aneddoti e curiosità che molti non conoscono o non ricordano.
È un invito a ripercorrere la lunga e affascinante storia dell’Alfa Romeo.


Nel 1982, Alfa Romeo fu la prima casa automobilistica a sponsorizzare e a fornire tramite i suoi concessionari che lo pubblicizzarono, un servizio di assistenza a tutti gli Alfisti in partenza per le vacanze, nell'ambito di una campagna promossa dalla Società Autostrade.
L'operazione si chiamava "Una partenza Intelligente", e consisteva nel fornire informazioni sul flusso del traffico, nella disponibilità di una linea telefonica per poter trovare il concessionario o l'officina autorizzata più vicina in caso di guasto. Inoltre, fu istituita una procedura automatizzata d'ingresso e di uscita dai caselli con il pagamento del pedaggio tramite tessere magnetiche o carte di credito speciali.
La "partenza intelligente" fu integrata da iniziative e materiali nell'ambito di una vera e propria operazione "buone vacanze" che i concessionari seguirono con la fornitura di calendari delle partenze e la segnalazione di aree di servizio in cui si verificavano le soste più affollate.
Il 31 luglio del 1983, partì da Campione d'Italia il GIROMIKE che toccò 40 località e si concluse l'11 ottobre. L'animatore di questo giro estivo era Mike Bongiorno che condusse gli spettacoli all'aperto durante i quali si svolgeva anche un gioco a premi attinente l'Alfa 33: l'apertura di una portiera sulla sagoma della vettura a grandezza naturale, con l'uso di 33 chiavi.
La manifestazione fu organizzata in collaborazione con TV Sorrisi e Canzoni, Canale 5 e Totip. Durante lo svolgimento della serata finale fu assegnato l'ambito premio: un'Alfa 33.
Nel 1936 il principe Chichibu, fratello più giovane dell'imperatore del Giappone Hirohito possedeva un'Alfa Romeo e lo testimonia una foto nella quale si vede l'auto mentre porta al palazzo imperiale Setsuko Matsudaria, la futura principessa Chichibu. Questa vettura, registrata in Giappone nel 1927 non è sopravvissuta alla seconda guerra mondiale, forse distrutta da un bombardamento.
Si trattava di una RL del 1927, aveva un motore tre litri, sei cil. e radiatore a V. La carrozzeria era Granturismo a quattro posti, in materiale leggero. Il principe Chichibu amava particare molti sport e fu soprannominato per questo "il principe dello sport". Lo stadio di rugby di Aoyama a Tokyo porta infatti il suo nome.
Anche l'imperatore Akihito, da giovane guidava un'Alfa Romeo, precisamente nel 1952. L'importatore giapponese dell'Alfa Romeo era Kokusai Jidosha Ltd.Co. che è poi diventata un'importante azienda di taxi. Importò solo tre auto, una 2500 acquistata da un facoltoso signore di Nagoya, e due 1900. La prima fu comprata dal proprietario di un grande negozio di macchine fotografiche e la seconda da uno studente di medicina discendente della famiglia Sakaki, famosi ostretrici e ginecologi, appassionati di automobili. Il giovane era compagno di classe del principe Akihito (anch'egli appassionato di automobili) che a quei tempi non aveva la scorta e si poteva permettere di guidare la sua Nissan Prince fino ai campi di tennis di Karuizawa dove incontrò l'amore di Michiko che divenne sua moglie.
Un giorno il principe chiamò l'amico dicendogli che aveva saputo che aveva comprato un'Alfa Romeo e gli chiese di fargliela provare.
Una curiosità... la prima auto con deflettore?
E' l'Alfa Romeo Torpedo Castagna 6 posti del 1923.
Personaggi famosi che hanno posseduto Alfa Romeo
Il principe Ranieri di Monaco, lo Scià di Persia Reza Palhavi, il presidente argentino Peron, Re Hussein di Giordania, Paola di Liegi, il principe di Romania, La baronessa Avanzo, la principessa Colonna, il conte Giovanni Lurani, il principe Lanzo di Trabia, il principe Antonio de Curtis (in arte Totò), l’Aga Khan, il conte Corrado Augusta (una 33 stradale) le attrici Rita Hayworth, Catherine Spaak, Claudia Cardinale e Stefania Sandrelli, il regista americano Frank Capra, l’attore Fernandel (Don Camillo), l’attore inglese Richard Todd, Giorgio Albertazzi e Anna Proclemer, i tenori Beniamino Gigli e Mario del Monaco, i corridori Coppi e Merckx, i pugili Cassius Clay e Bruno Arcari, Gail Martin (figlia di Dean Martin) i calciatori Gigi Riva, José Altafini, Canè, Gustavo Thoeni, i cantanti Antoine (ne ha possedute cinque), Claudio Villa, Fausto Cigliano, Orietta Berti.
Molti altri si sono fatti fotografare o hanno usato Alfa Romeo nei loro spostamenti come status symbol: Amedeo Nazzari, Giorgia Moll, Sylva Koscina, Silvana Pampanini, Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Ivonne Samson, Anna Maria Ferrero, Rosanna Schiaffino, Rossano Brazzi, Maureen O’hara, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Liza Minnelli, i Beatles, Giulietta Masina, Giancarlo Giannini, Ornella Vanoni, l’attrice americana Goldie Hawn, l’astronauta americano Charles Conrad.
Nel cinema, vetture Alfa Romeo sono presenti in molti film di successo: Ultimo incontro (Amedeo Nazzari), La voglia matta Tognazzi-Spaak), Il laureato (Dustin Hoffman), Deserto Rosso (Monica Vitti), Giulietta degli Spiriti di Federico Fellini, L’audace colpo dei soliti ignoti, La bellezza di Ippolita (Gina Lollobrigida), Fracchia la belva umana (Paolo Villaggio), La bella di Lodi (Stefania Sandrelli), La corruzione (Rosanna Schiaffino), L’Ape regina (Ugo Tognazzi), L’Amica (Lisa Gastoni), L’arcangelo (Vittorio Gassman), L’eclissi (Monica Vitti e Alain Delon), Matrimonio all’Italiana (Marcello Mastroianni e Sofia Loren), Amarcord di Federico Fellini, Il futuro è donna (Ornella Muti).
Alcuni film in cui la Giulia gioca il secondo miglior ruolo: Svegliati e Uccidi, S.Babila ore venti un delitto inutile, Banditi a Milano di Carlo Lizzani, Italia a mano armata.
Nella narrativa, vetture Alfa Romeo sono protagoniste in numerosi libri, in particolare romanzi gialli e di spionaggio.
Nella moda, spesso le vetture Alfa sono state accostate ai modelli delle collezioni di grandi stilisti come Cardin, Dior, Givenchy, Lanvin, Ungaro, Missoni. Valentino ha persino disegnato gli interni dell’Alfasud e Fiorucci ha fatto altrettanto con la Giulietta.

L'Alfasud "Valentino"
Nella pittura, grandi cartellonisti come Dudovich, Walter Molino, e pittori come Magritte, Boccasile e altri hanno spesso accostato vetture Alfa Romeo ad eleganti figure femminili. Infine, per uscire dallo standard delle coppe se pur di nobile metallo ma coniato industrialmente, l’Alfa si è spesso rivolta a scultori famosi (Pomodoro, Minguzzi, Fontana, Greco ed altri) per la realizzazione di opere d’arte per premiare i suoi campioni. Ma non è tutto. Vetture Alfa Romeo sono esposte in permanenza in Musei di tutto il mondo a testimonianza di un perfetto connubio tra meccanica e design.
Nella filatelia, molti francobolli sul tema “automobili” hanno rappresentato vetture Alfa Romeo.
Il primo, nel 1930, raffigurava un’Alfa Torpedo RL e fu presentato in occasione della IV Fiera di Tripoli.
L'Arna fu la prima vettura ad essere immatricolata con una nuova procedura. Il 5 aprile del 1984 entrò in vigore un nuovo provvedimento del Ministero dei Trasporti per rendere più snelle le pratiche di immatricolazione con l'abolizione del foglio di via e la consegna di documenti e targhe entro 5 gg. dalla richiesta. Ebbene, a Milano, la prima vettura che usufruì di questa nuova procedura fu proprio un'ARNA.
Per un corto circuito, nella notte del 18 febbraio 1957, un incendio distrusse completamente il magazzino materiali di consumo, attiguo al reparto scocche della Giulietta. Il pronto intervento dei pompieri fece sì che le fiamme nonostante le difficoltà causate da un forte vento, non invadessero il vicino reparto verniciatura del veicolo Romeo. I danni furono comunque ingenti.
Alfaclub nacque nel 1983 nell'ambito della Direzione Promozione Immagine Alfa Romeo e l'anno dopo contava oltre 100.000 iscritti. Come si diventava soci? Bastava acquistare una nuova vettura Alfa e dopo poco più di due mesi dalla data di acquisto si riceveva a casa una tessera nominativa, un adesivo da applicare sulla vettura, per sottolineare l'appartenenza al Club, e l'abbonamento per un anno alla rivista Il Quadrifoglio. Questa iscrizione automatica aveva la durata di due anni, naturalmente rinnovabile se l'acquirente dimostrava di essere possessore di vettura Alfa Romeo.
Ai soci inoltre veniva offerta la possibilità di visitare il Museo Storico. Non ricordo bene quando cessò di esistere, ma sicuramente prima del passaggio dell'Alfa alla Fiat.
SOTTO IL SEGNO DEL QUADRIFOGLIO
Un "talismano" che da sempre distingue le vetture sportive dell'Alfa Romeo
Il quadrifoglio comparve per la prima volta sulla vettura RL 6C del 1923. Si dice che fu scelto perché mancava uno stemma che contraddistinguesse le automobili da corsa dell'Alfa. Ma c'è anche un'altra versione. Prima della partenza della Targa Florio del 1923, Ugo Sivocci che amava i portafortuna, fece dipingere da un meccanico sul cofano della sua vettura un quadrifoglio verde su un triangolo bianco. Sivocci vinse e, dopo quella prima vittoria dell'Alfa Romeo in campo internazionale, il quadrifoglio venne adottato dalla Casa del Portello come simbolo ben augurante.
Il quadrifoglio fu brevettato all'Ufficio Centrale Brevetti nel 1963 di colore verde.
Nel mese di maggio del 1968 venne depositato un secondo quadrifoglio a semplice tratto nero con il gambo a destra. Ma quello più correntemente usato differisce dal primo perché ruotato di 90o.
Il Quadrifoglio è divenuto un simbolo glorioso, un segno di distinzione sportivo ed elegante insieme tanto che, alla fine degli anni '60, gli automobilisti applicavano il quadrifoglio aulle loro vetture anche se non erano della Alfa Romeo.
La rivista della Casa, nata nel 1966 e guardacaso chiamata Il Quadrifoglio, realizzò un sondaggio dal quale emerse che, l'applicazione dell'adesivo sulle vetture, non era una sorta di mania esibizionistica ma veniva considerato dagli automobilisti come un tocco di nobiltà.
UN'AUTO PIU' VELOCE DI UN TRENO
La Giulietta Spider batte il Settebello
Organizzata dalla rivista Quattroruote nel 1961, questa appassionante gara ebbe luogo sul percorso Milano-Roma. Alla guida della Giulietta Spider, che vediamo nella foto a lato durante il rifornimento a Firenze, c'era Consalvo Sanesi che aveva al suo fianco, come cronometrista, Arnaldo Teichman capo controllo del Servizio Esperienze.
Nonostante il cambio di un pneumatico e un ritardo per aver sbagliato strada, dopo un percorso di 5 ore e 59 minuti, la Giulietta batté il velocissimo Settebello con uno scarto di circa 40 minuti.
La trattoria del Portello
L'abitudine di chiamare familiarmente l'Alfa Romeo «Officine del Portello», trae origine dalla località detta «strada del Portello» in cui esisteva una famosa trattoria punto di ritrovo di appassionati e piloti che avevano l'abitudine di arrivare fin lì dalla città per mangiare, bere e discutere di motori.
La progressiva trasformazione della città moderna cancellò le ultime tracce romaniche della vecchia Milano e con esse la «trattoria del Portello» di cui rimane un ricordo un un acquarello di Michele Cascella.
Con l'Alfetta da Capo Nord a Capo Sud
«Con una macchina come l'Alfetta si può andare ovunque». Questo fu il giudizio unanime dei tre ardimentosi piloti che furono protagonisti di un'impresa epica, un raid senza precedenti: 26mila chilometri in 30 giorni, alla media di quasi 900 chilometri al giorno in condizioni davvero disagevoli e proibitive, attraversando foreste, strade sconnesse e savana.
La vettura, appunto un'Alfetta di serie, alla quale fu aggiunto un grande portapacchi, lastre e griglie a protezione del radiatore e altre parti esposte a colpi imprevedibili, superò brillantemente la difficile prova.
L'equipaggio era costituito da due piloti, G. Baghetti e G. Taroni, e da un giornalista del settimanle «OGGI», F. Galiani. Questo il percorso: dalla Norvegia (Capo Nord) fino a Siviglia, poi da Tangeri fino al Capo di Buona Speranza, all'estrema punta dell'Africa. Un'impresa di cui essere a pieno titolo orgogliosi.
La sirena dell'Alfa
La sirena si sentiva distintamente ad un certa distanza e il lavoratore a piedi o in bicicletta accelerava il passo. Suonava 20 minuti prima dell'inizio dell'orario di lavoro fissato alle 8:00. Alle 6:40 venivano aperti i cancelli. Al ritardatario venivano trattenuti i minuti di ritardo. La sera suonava alle 17:00 in punto.
Durante il secondo conflitto mondiale le sirene furono spente e si sentivano solo quelle degli allarmi antiaerei. Dopo la guerra, la sirena d'inizio e fine lavoro fu reintrodotta ma solo per un certo periodo, poi restarono solo quelle dell'intervallo mensa che erano campanelli di reparto.
La Mensa
Prima della 2a guerra mondiale, chi sceglieva di mangiare presso la mensa aziendale doveva acquistare in loco medaglie diverse per la scelta del pasto: una medaglia per il primo, una per il secondo, una per il pane e una per la frutta. Le posate si portavano da casa. La maggior parte delle maestranze, però, si portava il pranzo da casa e aveva la possibilità di tenerlo in caldo a bagnomaria in vasche apposite.
Dopo la guerra, le posate, marcate Alfa Romeo venivano "affidate" su richiesta, e dietro rilascio di una medaglia, a chi le richiedeva (che se le lavava per non fare la fila il giorno dopo).
Montreal: un fulmine
Nel 1972, la rivista Quattroruote compì una prova speciale, o meglio un raid, a bordo di una Montreal, correndo sul filo dei 200 km/h sull'autostrada A1 da Reggio Calabria fino a Bologna, poi imboccando la Bologna-Padova per entrare in Austria dal valico del Brennero, quindi Innsbruck, Monaco, Norimberga, Gottinga e fermarsi a Lubecca. 2574 chilometri (5,6 km. con un litro) percorsi in 20 ore senza fermarsi mai. Una cosa che oggi sarebbe improponibile per qualsiasi vettura su una strada aperta al traffico.
Nella fantascienza... C'è un po' di Alfa Romeo anche in quello che è stato definito il "miglior film di fantascienza di tutti i tempi", ovvero Blade Runner. Uno degli spinner, le macchine volanti usate dalla Polizia nel film di Ridley Scott, rappresenta infatti un perenne tributo del celebre regista alla fama che il marchio Italiano ha negli States e nel mondo intero.
La foto (cliccare per ingrandirla) mostra uno dei modellini usati per le riprese del film, esposto nel 1988 in una mostra presso il Museo della Scienza e dell'Industria di Los Angeles, in cui è ben evidente il marchio (indicato dalla freccia). Nel film, Deckard e Gaff a bordo dell'altro spinner Hero incontrano lo spinner Alfa, che li sorpassa e sfreccia via veloce, mentre si dirigono al Tyrell Building.
Angela Ricciardi, nata nel 1974 e laureata in filosofia, attrice teatrale e apprezzata doppiatrice di cinema e televisione, è stata dal 2000 al 2007 la voce ufficiale televisiva e radiofonica di Alfa Romeo. La sua voce sensuale ha infatti accompagnato le principali campagne pubblicitarie di molti recenti modelli: 156, 147, 166, 159 e Brera.
Un'Alfa 168? Nella cultura tradizionale cinese c'è una vera e propria superstizione per i numeri, fra cui il peggiore è il 4 che significa "morte" o "morire". Letta nel dialetto Cantonese, la sigla 164 significa qualcosa come "più vai e più muori"...
Dopo un forte entusiasmo suscitato alla presentazione, la superstizione per la sigla fece registrare un basso numero di 164 vendute nei mercati di lingua Cantonese (Hong Kong, Malesia, Singapore). Messi al corrente del problema, e informati che i pochi aquirenti provvedevano immediatamente a rimuovere la sigla identificativa, i vertici del marketing Alfa corsero ai ripari, facendo sostituire il 4 con l'8, che significa "ricchezza e prosperità". Da quel momento la nostra 164 fu venduta in estremo oriente come 168 e incontrò un notevole successo anche in quei mercati, facendosi valere per le sue qualità di berlina lussuosa e sportiva apprezzate in tutto il mondo.
La Stella
Nell’ottobre del 1969 si svolse l’Esposizione Internazionale dell’Automobile di Los Angeles.
La Carabo, prototipo sperimentale realizzato da Bertone su telaio dell’Alfa Romeo 33, fu definita la “Stella” della manifestazione dagli organizzatori che le dedicarono uno stand speciale.
Minigimkana Alfa Romeo
Nell’agosto del 1969, l’Alfa Romeo organizzò a Rimini una gimkana su una pista del parco Indipendenza di Rimini (ribattezzata per l’occasione Riminapolis), per bambini di età compresa dai sei ai dodici anni, mettendo a loro disposizione delle piccole vetture Spider Duetto che riproducevano fedelmente i comandi delle vetture vere. Questi modelli erano lunghi poco più di due metri e larghi quasi un metro. Fra gli ammiratori della manifestazione c’erano anche personaggi dello spettacolo come Luisa Rivelli, Gino Bramieri e cantanti come Adriano Celentano, Don Backy, Lara Saint-Paul e Johnny Dorelli.
Ai bambini più bravi fu rilasciata una patente Alfa Romeo.
Eduardo, attore e poeta all’Alfa Romeo
Il 19 settembre del 1980, Eduardo De Filippo accettò l’invito dei lavoratori e del Consiglio di Fabbrica dell’Alfa Romeo e recitò stupende poesie davanti ad un pubblico affollato ed entusiasta. Sul palco, appositamente allestito in uno dei reparti della fabbrica, il grande attore era emozionato, per la prima volta che recitava in una fabbrica: “la prima volta, perché nessuno me l’aveva chiesto prima.” E dedicò agli operai dell’Alfa la prima poesia, la sua preferita:

                    Pensieri miei

                    Pensieri miei, toglietevi ‘sti panni,
                    stracciatevi la camicia, uscite ignudi.
                    Se non tenete un “abito” scuro,
                    a che vi servono i vestiti?.

                    E nudi scendete per la strada
                    E se si fa folla, camminate.
                    Se sentite gridare, non vi fermate:
                    un pensiero spogliato deve fare folla.

                    Correte fino in cima a una montagna,
                    e quando i piedi si sono consumati,
                    forza e coraggio, buttatevi giù…
                    chiudendo gli occhi prima di lanciarvi.

                    Che vi trovano nudi? Non fa niente.
                    Ci sarà sempre un tizio sconosciuto
                    Che non lo dice.. che rimane muto..
                    E vi riveste prima di sotterrarvi.

La Gillet Vertigo è una supercar costruita artigianalmente dall’ex pilota belga Tony Gillet. Inizialmente dotata di un motore 4 cilindri Cosworth, la prima Vertigo ha detenuto il record del mondo d'accelerazione da 0 a 100 Km/h per auto stradali in 3,266 sec. e fu presentata al 72mo salone dell'automobile di Bruxelles nel 1994.
Una successiva versione, con scocca ultraleggera in carbonio e apertura porte ad ali di gabbiano, fu dotata dal 1998 di un motore Alfa Romeo 3.0 V6 24v. Di tale vettura, con motore elaborato e portato a 3600cc dalla Ellegi Motors di Novara, fu ricavata una versione da competizione che ha corso anche nel campionato FIA-GT dal 2005 al 2007 nelle classi G2 e GT2 con i piloti Bas Leinder e Renaud Kuppens, nonché in gare di durata come la 24h di Spa e in alcuni campionati GT belgi e olandesi. Nella versione così preparata, il 3.6 V6 Alfa Romeo aspirato sviluppava fino a 470 Cv (limitati a 360 Cv per le gare di durata). La Gillet Vertigo non ha ottenuto grossi risultati nelle gare GT a causa di ripetuti problemi di affidabilità ma ha dimostrato grandi potenzialità. Nel 2008 la Gillet Vertigo ha gareggiato ancora nel campionato FIA-GT ma con motore Maserati 4.2 V8.
Tragica fine di un pioniere dei motori, titolava così “La Stampa” di Torino il 14 marzo 1965. «Il comm. Vittorio Jano, uno dei più noti progettisti di auto da corsa, si è ucciso ieri mattina nella sua abitazione, in via Fratelli Carle 12, con un colpo di pistola». Tormentato da diversi mesi da una fastidiosa bronchite, alla soglia dei 74 anni Jano era convinto di essere affetto da un tumore maligno, senza che peraltro vi fosse alcun tipo di evidenza medica a sostenere la sua congettura. Enzo Ferrari commentò così il suo gesto estremo: «Ha vissuto da forte e da forte ci ha lasciato. Non fui stupito della ferrea coerenza con la quale concluse la sua esistenza, e gli ho ammirato anche quel gesto, che considero di supremo coraggio».
L’Alfa Romeo 8C 2300 Lungo (replica Le Mans) in foto, ora appartenente al collezionista americano John Ridings-Lee e vincitrice nel 2005 del premio “Best in Show” al concorso di The Quail in California, fu costruita nel 1934 per Giovanni Peduzzi, progettista di trattori e macchine agricole. Giovanni Peduzzi avrebbe di lì a poco venduto tutti i suoi brevetti industriali a Ferruccio Lamborghini, che ne fece uso, dopo la fondazione nel 1948 della Lamborghini Trattori a Pieve di Cento (BO), nella realizzazione dei suoi primi modelli.
UN SOGNO LUNGO UNA VITA
C’era una volta un giovane studente americano, Gary Kaberle, che s’innamorò di una strana auto vista in un autosalone e, con l'aiuto della famiglia, riuscì a comprarla nel 1963. Solo diversi anni più tardi, leggendo un servizio su una rivista di settore, Kaberle si rese conto di aver comprato il prototipo BAT 9 nato nel 1955 in Bertone dalla matita di Franco Scaglione, riverniciato di rosso e adattato all'uso stradale. Con la consulenza della Bertone, iniziò così un ripristino terminato negli anni '80 dello stato originario dell'auto, che divenne quindi protagonista di numerose mostre e concorsi d'eleganza. Nei primi anni '90, Kaberle fu però costretto a vendere la BAT 9 ad un collezionista di Las Vegas (che già possedeva le prime due BAT) per far fronte ai costi delle cure sperimentali di cui necessitava la moglie Debbie, affetta da un tumore al seno. Poté così regalarle altri tre anni di vita.
Nel 2005, in ricordo della moglie e di quell'auto così strana che li aveva accompagnati per 28 anni, Gary Kaberle convinse la Bertone a realizzare a sue spese un nuovo prototipo di BAT, la 11 DK, "Debbie Kaberle", su base Alfa Romeo 8C Competizione. Presentata in forma privata all'esterno del Salone di Ginevra (dopo la crisi societaria e in piena guerra fra gli eredi Bertone), la BAT 11 ha avuto il suo debutto ufficiale al Salone di Detroit 2009.
Una “incauta” promozione
Per raccogliere i finanziamenti necessari al progetto Giulietta, la Finmeccanica (IRI) decise di emettere delle obbligazioni, rese appetibili ai risparmiatori da una lotteria collegata: ogni mille sottoscrittori, un fortunato estratto avrebbe ricevuto in premio una delle prime Giulietta prodotte. «Ma siamo matti?!» fu il commento dell’Ing. Hruska, conscio che il progetto della berlina doveva superare ancora molti problemi soprattutto relativi alla rumorosità in abitacolo. Nell’autunno del 1953 il ritardo è inevitabile e nel timore di creare un caso pubblico, con lo Stato accusato di frode, dopo una serie di consultazioni al vertice viene deciso su idea di Hruska di dare la precedenza alla realizzazione di una coupè gran turismo sulla meccanica della Giulietta, la cui carrozzeria fosse costruita da un fornitore esterno. Fu quindi affidato alla carrozzeria Bertone l’incarico di allestire in poche settimane una decina di Giulietta coupé, che presero la denominazione di Sprint, da consegnare ai vincitori della lotteria. L’IRI aveva ipotizzato una produzione limitata a 200 unità totali, ma il successo presso il pubblico fu tale da creare in 11 anni una domanda di 27.142 esemplari. Caso unico nella storia dell’Alfa Romeo, fu così che per la Giulietta il lancio della versione coupé precedette quello della berlina.
Il poeta Luraghi
Giuseppe Eugenio Luraghi, Presidente dell’Alfa Romeo dal 1960 al 1974, oltre che industriale di grandi capacità e valore fu anche un fine letterato e amante delle arti. Amico di Sereni e Solmi, di Sinisgalli e Carrieri, di Quasimodo e Alfonso Gatto, tradusse in Italiano le poesie di Rafael Alberti. Egli stesso pubblicò oltre a romanzi e saggi diverse raccolte di poesie: «Gli angeli», «Cipressi di Van Gogh», «Stagioni». Per Luraghi, nella stretta coerenza dei numeri, del visibile: gli angeli sono il cielo interiore, lontane rispondenze, lo specchio invisibile; i cipressi di Van Gogh sono il vento che spoglia le incongruenze della vita in un tremito primordiale; le stagioni sono l' incanto e la vanità nella ripetizione dell' esistere.
Al 10o Concorso della Carrozzeria, svoltosi nel 1957 al Pincio (Roma), la famosa stilista Jole Veneziani presenta i suoi modelli d'alta moda. Gli abiti sono tutti intonati alla gamma colori della 1900 Super. Vestiti eleganti, belle donne e auto da sogno sono tre componenti classici di ogni manifestazione di eleganza automobilistica.
Una berlina... rivoluzionaria
La 1750 è negli anni ’70 l’ammiraglia del Biscione. Pur essendo una borghese comoda berlina in classico stile Alfa, punta di diamante della tecnologia occidentale capitalista, non mancano fra i suoi estimatori leader rivoluzionari quali Fidel Castro, qui ritratto a L’Avana nel 1968.
I Telai Gilco
Nel 1919 a Milano, Angelo Luigi Colombo fonda l’omonima ditta che realizza tubi in acciaio (famosa anche per i tubi “Columbus” usati per le biciclette da corsa). Successivamente, il figlio Gilberto avvia in proprio un attività di progettazione e produzione di telai per auto con tubi acquistati dalla ditta paterna e fonda nel 1947 la Gilco Telai. Negli anni ’50, la Gilco è fornitrice ufficiale dei telai in traliccio tubolare per le prime Ferrari e Maserati, stradali e da competizione. Negli stessi anni sono attive anche alcune collaborazioni con l’Alfa Romeo, ma non è certo quanti e quali telai furono commissionati interamente alla Gilco. Fra i più probabili un telaio tubolare per la realizzazione di una 6C 2500 SS poi carrozzata da Ghia negli anni fra il 1950 e il 1952 e due telai per la realizzazione di due vetture sportive su base Alfa Romeo 1900 negli anni fra il 1953 e 1954. Una di queste è quasi certamente una 1900 Spider carrozzata da Colli che anticipa le linee della Disco Volante.
Una squadra... vincente
I nove piloti che hanno corso per la squadra Alfa Romeo che ha vinto il Campionato Mondiale Marche con la 33 TT 12 nel 1975 (Mario Andretti, Derek Bell, Vittorio Brambilla, Jacky Ickx, Jaques Laffite, Jochen Mass, Arturo Merzario, Henri Pescarolo e Jody Scheckter) in carriera hanno vinto complessivamente due Campionati Mondiali di F1, trentotto Gran Premi, quattordici Le Mans, una Targa Florio, nove classiche di Monza (1000 Km, 4 Ore, 500 Km e 360 Km), cinque 12 Ore di Sebring, due 24 Ore di Spa, due classiche di Daytona (24 Ore e 500 Miglia), una 500 Miglia di Indianapolis.
Matti per la Matta
Il 7 e 8 agosto 1999, per iniziativa di due appassionati collezionisti Franco Melotti ed Enrico Checchinato, in occasione della maninfestazione “Dal Titano alle Lavaredo”, che prevedeva il trasporto, con una colonna di quattro Alfa Matta, del dispaccio postale straordinario da San Marino ad Auronzo di Cadore, furono stampate tre cartoline con annullo speciale affrancate con i bolli emessi in occasione del cinquantenario della Ferrari, dalle Poste di San marino. Ancora una volta insieme due marchi prestigiosi in un’unica e particolare occasione.
I lettori del settimanale
scelgono Alfa 75

Nel 1986, con 27.000 preferenze su 180.000 schede cartolina inviate dai lettori del settimanale “Oggi”, l’Alfa 75 conquistò il titolo di “Auto di Oggi”. Un risultato che testimoniò la simpatia e l’apprezzamento degli automobilisti italiani per una vettura la cui immagine si rivelò più diffusa di quanto non lo fossero le cifre di vendita.
Il voto indicò, infatti, che anche chi non poteva acquistarla la desiderava.
Grande concorso fotografico Alfa Romeo
Alla fine del 1983, Alfa Romeo e la rivista Photo Italia indissero un concorso per valorizzare il rispetto e l’amore per l’ambiente. Il concorso fu chiamato “Verde Alfa” e i partecipanti dovevano fotografare un’Alfa Romeo di qualsiasi anno, modello e colore, intera o in particolari ma inserita in un paesaggio naturale. Il primo premio in palio fu un’Alfa Romeo Spider 1.6 in prestito d’uso per un anno ma con la possibilità di riscatto. Alla fine del concorso, le fotografie più belle furono pubblicate sulla rivista Photo.
Francobollo speciale per la Mille Miglia
Il 14 maggio 2009 , l’82a edizione della Mille Miglia è stata ricordata con l’emissione di un francobollo (dal valore nominale di 60 cent.) sul quale è stata riportata la famosa immagine dell’Alfa 6C 1500 Gran Sport, immortalata all’imbocco del passo della Futa nel 1931, con a bordo i piloti Carnato e Carraroli.
Una bella pubblicità
Nel 1983, sul tetto della sede dell'Alfa Romeo France a Issy-les-Moulineaux fu esposta per quattro mesi un'Alfa 33 lunga 12 metri. Si trattava del più grande e pesante annuncio publicitario mai realizzato. Fu ideato dalla direzione markenting della consociata e realizzato dall'agenzia pubblicitaria Masius. Il risultato fu garantito in quanto davanti alla concessionaria transitavano ogni giorno qualcosa come 70.000 vetture.
Una gatta di nome Giulia
Le prime targhe italiane contenevano al massimo 8 caratteri: 2 lettere corrispondenti alla sigla della provincia e 6 cifre. Fino agli anni '60 le cifre potevano essere anche meno di 6, dato che non si mettevano gli zeri davanti al numero progressivo di immatricolazione. Negli anni '60, per le provincie in cui si stava superando il milione di veicoli immatricolati, si decise dopo il 999999 di sostituire il primo numero con una lettera dell'alfabeto, per aumentare le possibili combinazioni. Quindi sulla Giulia del 1965 che per prima fu targata a Milano secondo la nuova numerazione comparve una scritta che suonava come il verso del gatto: Miaooooo!

Elvira Ruocco
ANNIVERSARI 2008
1928 Il 28 maggio l’ingegner Nicola Romeo cessa i rapporti con la Società.
1928 L’Ing. Eugenio Boccardi viene nominato presidente dell'Alfa Romeo (1928-1933).
1928 Il capitale dell’azienda passa da 10 a 60 milioni di lit.
1928 L’Alfa vince la Mille Miglia. La vittoria di Campari che partecipa alla MM con una vettura munita di compressore, fuga ogni dubbio sulla possibilità di tenuta di una soluzione fino ad allora riservata alle piste dei Gran Premi.
1928 In luglio, una 6C pilotata da Marinoni e Ivanoski vince la 24 ore di Spa.
1928 Il 9 settembre, Varzi e Campari terminano secondi su una P2 al G.P. d’Italia a Monza.
1928 Il 22 dicembre, Ronato Donati conquista il record mondiale di altezza per aeroplani grazie al motore Jupiter che l’Alfa costruisce su licenza della Bristol dal 1924.
1938 Per riprendere l'attività agonistica si costituisce l'Alfa Corse cui viene affidata la progettazione, lo studio e la costruzione delle vetture da corsa, nonché la gestione sportiva. Enzo Ferrari ne assume la direzione con al suo fianco tutti i pricipali collaboratori dell'ex Scuderia Ferrari.
1938 Il 7 agosto a Livorno, alla Coppa Ciano, debutta l'Alfetta 158, con Emilio Villoresi primo e Clemente Biondetti secondo (esordio assoluto il 31 luglio alle prove).
1938 Il 15 agosto muore a Magreglio l’ingegner Nicola Romeo.
1948 Il 1o luglio, sul circuito di Bremgarten a Berna, moriva Achille Varzi durante alcuni giri di prova sull'Alfetta 158 che probabilmente era stata investita da forti spruzzi d'acqua provocati dal pilota Wimille, suo compagno di squadra. La vettura si rovesciò lentamente imprigionando Varzi. La sua bara, adagiata sulla scocca dell'Alfetta, fu esposta per tre giorni e tre notti nella chiesa di Galliate, vegliata costantemente da amici e tifosi del grande pilota.
1958 Vengono presentate la 2000 Berlina e Spider. La berlina fu realizzata per sostituire la 1900 Super. Costava 2.400.000 lire.
1958 Vengono fondate due consociate estere: Germania e Stati Uniti, e viene rilevata la SPICA di Livorno, già appartenuta all’Alfa Romeo nel 1940. Produceva sistemi di iniezione meccanica, candele e trasmissioni.
1958 L'Alfa firma un accordo con la Renault che portò alla produzione e alla vendita in Italia della Dauphine e della Renault4, e di contro, della Giulietta da parte della casa francese.
1968 In giugno viene presentato alla stampa lo Spider 1.300 Junior, nato per una clientela giovane. Nello stesso perodo, dal coupé GT 1600 viene derivata la GTA 1300 Junior, con elaborazione Autodelta.
1978 Cambia la dirigenza: Gaetano Cortesi, presidente e Vincenzo Moro, amministratore delegato, vengono sostituiti rispettivamente da Ettore Massacesi e Corrado Innocenti.
1988 Il 10 febbraio l'Alfa 164 riceve il premio di auto europea 1988 dai giornalisti UIGA. All'amministratore delegato Fusaro, fu consegnato il trofeo "Auto Europa 1988" realizzato da Munari.
1988 Il 18 maggio, con 23.571 voti dei lettori di Gente Motori, l'Alfa 164 vince anche l'Oscar dell'Auto. Al 2o posto si piazza la Fiat Tipo con 17.635 preferenze.
1998 Per ricordare Giueppe Luraghi, singolare figura di manager e di intellettuale, il 24 gennaio 1998 il Comune di Arese gli dedicò il viale prospiciente lo stabilimento di Arese. Presso l'Auditorio Aldo Moro, fu esposta una mostra fotografica e si svolse una interessante tavola rotonda.

ANNIVERSARI 2009
1919 Giuseppe Campari vince al Mugello con una 40/60 HP Corsa.
1919 Il 24 ottobre Enzo Ferrari è secondo alla Targa Florio con una 20/30 HP.
1929 L'Alfa vince la Mille Miglia con la 6C 1750 guidata da Campari.
1929 In maggio Ramponi vince la 24 Ore di Brooklands con una 1500 S.
1929 26 maggio: doppietta delle P2 di Varzi e brilli Peri al G.P. di Roma.
1929 Il 6 luglio tripletta della 6C alla 24 Ore di Spa.
1929 In luglio Varzi vince la Coppa Ciano davanti alle due 1750 S di Nuvolari e Campari.
1929 Il 17 agosto Campari con una 1500 S arriva secondo al Tourist Trophy preceduto dalla Mercedes 7 L. di Caracciola.
1929 Il 15 settembre vittoria della P2 di Varzi al G.P. di Monza.
1929
Il 1o dicembre nasce a Modena la Scuderia Ferrari, praticamente come "reparto corse" del Portello. Il legame di Enzo Ferrari con l'Alfa durò 19 anni, dal 1920 al 1939.
L'Alfa forniva le macchine da corsa e assistenza tecnica continua e, nei momenti di più intensa attività, anche progettisti di primissimo piano, come Gioacchino Colombo.
1929 Il 19 marzo viene eletto Direttore Generale della società l'Ing. Prospero Gianferrari. Si dimetterà il 12/9/1933 .
1929 Viene prodotta in serie la 1750 (dal 1929 al 1933 se ne costruiscono 2.259 unità). La berlina costa 39.500 Lire nella versione 6-7 posti. La presentazione ufficiale avviene al Salone di Roma in gennaio.
1929 l'Alfa presenta la nuova serie di motori diesel marini con inversione diretta di marcia, da 5 a 500 CV, provvisti di giunto a frizione che permetteva il disimpegno dell'elica nella navigazione a vela.
1939 L'aereo Savoia Marchetti SM 75, equipaggiato con motore Alfa Romeo 128, stabilisce il primato mondiale di distanza in circuito chiuso e di velocità su 10.000 Km.
1939 Il 30 marzo cambia la ragione sociale in Società Anonima Alfa Romeo Milano Napoli. Aumento del capitale da 30 a 240 milioni.
1939 Presentazione della gamma 6C 2500 che resterà in produzione fino al 1953.
1939 Il 30 maggio, Bape Stappe termina 5o a Indianapolis con una Alfa Romeo 8C/35.
1939 Il 31 maggio, la nuova 412 Sport, frutto della combinazione del telaio 8C 2900 A con il motore 12 cil., si impone al G.P. di Anversa. Succesivamente lo stesso modello riporta ottimi risultati al G.P. di Lussemburgo.
1939 Enzo Ferrari lascia l'Alfa Romeo.
1949 L'Alfa Romeo decide di sospendere la partecipazione ufficiale alle corse.
1949 Il 20 marzo, la 6C 2500 Competizione di Franco Rol arriva 2a alla Targa Florio.
1949 Il 23 aprile, la 6C 2500 Competizione di Rol-Richiero è 3a assoluta alla Mille Miglia.
1949 Su un piccolo Ambrosini S 1001 equipaggiato con motore AR 110 TER, i piloti Bonzi e Lualdi effettuano la trasvolata artica senza scalo. L'impresa viene considerata senza precedenti e paragonata a quella di Lindberg.
1949 Antonio Alessio è Direttore Generale, fino al 1951.
1959 Il 30 giugno, aumento del capitale da 12 a 16 miliardi.
1959 Oltre all'accordo con il Brasile per il montaggio della 2000, in Messico, nell'Unione Sudafricana e in Spagna vengono allestite apposite linee di montaggio di vetture Giulietta e furgoni Romeo.
1959 Dal 26 gennaio, Presidente è il Dr. Balduccio Bardocci (fino al 1960) e Amministratore Delegato il Dr. Antonio Mangano (fino al 1961).
1959 Il 24 giugno, la Giulietta Sprint Speciale viene presentata ufficialmente a Monza alla presenza di Bertone.
1959 A metà anno entra in produzione la Dauphine nello stabilimento di Pomigliano
1969 Si apre la nuova sede di Londra. Inizia la propria attività la consociata di Melbourne in Australia
1969 Il 22 marzo, debutto alla 12 Ore di Sebring della 33-3. Il 1o agosto prima vittoria della 33.3 a Zeltweg con Andrea De Adamich.
1969 Le vetture da turismo dell’Autodelta conseguono notevoli successi e conquistano il titolo assoluto nella 2a divisione del Challenge Europeo Turismo con la GTA. I clienti ottengono oltre 500 vittorie in Italia e all’estero. In motonautica: 5 campionati mondiali, 6 campionati europei, 5 campionati italiani, 1 campionato francese, 7 record mondiali.
1979 Dopo molti anni di assenza dalla F1, l’Alfa torna a partecipare, nell’agosto 1979, con la “wing-car” di completa progettazione e costruzione Alfa Romeo-Autodelta. Il motore è diventato un 12 cil. a V. Il 13 maggio, debutta con Giacomelli al G.P. del Belgio. Il 9 settembre, al G.P. d’Italia avviene l’ultima partenza delle Brabham-Alfa.
1979 Partecipa attivamente, tramite Autodelta, con vetture e motori Alfa Romeo e Alfasud, alle attività sportive in Italia e all’estero. Si decide la partecipazione al Campionatod’Europa Rally dopo l’omologazione dell’Alfetta GTV Turbo. Continua il trofeo Alfasud Europa.
1979 Il personale Alfa Romeo è passato da 25.659 a 26.223 unità. Vengono introdotti su ampia scala i gruppi di produzione. Inizia l’introduzione delle isole di montaggio su postazioni fisse con i carrelli di trasporto automatizzati.
1979 Un velivolo Beechcraft King Air vola utilizzando il motore AR 318 che rappresenta la prima turbina realizzata interamente in Italia.
1989 .E’ confermata la partecipazione Alfa Romeo al campionato USA-CART-Indianapolis con la fornitura di motori March. A giugno debutta la Formula INDY a Detroit. L’Alfa nella prima prova ottiene l’8o posto con il pilota Roberto Guerriero. Si sviluppa il progetto di partecipazione al Campionato Marche Gr. C, dove già competono Mercedes, Jaguar e Nissan.
1989 Il 18 maggio, con 23.571 voti dei lettori di gente Motori, l’Alfa 164 vince l’Oscar dell’auto. Seconda è la FIAT Tipo con 17.635 preferenze.
1989 Vicepresidente e Amministratore Delegato, Ing. Piero Fusaro. Da aprile, Amministratore Delegato è Giovanni Battista Razelli.
1989 SZ: Coupé 2 posti con carrozzeria in fibre sintetiche aerodinamica, all'avanguardia e con capacità di sopportare valori di accelerazione laterale mai raggiunti in vetture da strada. Alfa 33 1.3 Red, Alfa 33 Blue Line e 1.5 TS, Alfa 33 1.3 Italia 90 e Sportwagon 1.3 Italia 90. Alfa 75 1.6 I.E.
1999 Per il secondo anno consecutivo Fabrizio Giovanardi, su 156, vince il Campionato Italiano Superturismo. All'Alfa Romeo il titolo Marche.
1999 A gennaio viene introdotta la 156 Selespeed e Q-System. A fine febbraio, arrivano le 145 e 146 equipaggiate con motore JTD.

CONTINUA...

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