Filippo Surace


Filippo Surace entrò in Alfa nel 1956 in qualità di tecnico sperimentatore specializzato nello sviluppo dei motori a benzina di nuova concezione.
Dal 1958 lavorò a stretto contatto con l’ing. Gianpaolo Garcea sviluppando insieme una grande quantità di idee e di prodotti come per esempio i freni a tamburo che molti esperti definirono i migliori in assoluto. Introdusse i computer in Alfa Romeo convinto che, senza l’elaborazione elettronica, la ricerca e lo sviluppo non avrebbero avuto un degno futuro. I trent’anni trascorsi in Alfa culminarono nella responsabilità (detenuta per nove anni) di tutte le operazioni di ricerca e sviluppo dell’Alfa.
Dopo la morte dell’ing. Orazio Satta Puliga, avvenuta il 22 marzo del 1974, fu costituito un comitato tecnico Gruppo Alfa Romeo presieduto dall’Ing. Rudolf Hruska. Ne fecero parte Surace, Busso, Chirico, Chiti, Colucci, Garcea, Luraghi. Nicolis, Audisio, Celi e Hoffman. Il comitato aveva il compito di proporre alla Direzione Generale, per l’approvazione dei Comitati Esecutivi dei Comsigli di Amministrazione aziendali, le caratteristiche della gamma ovvero i nuovi modelli, le versioni e le modifiche e di attuare le decisioni dei predetti comitati in merito alla progettazione dei nuovi modelli.
Il 28 luglio del 1976, l’ing. Surace assunse la carica di Direttore Centrale responsabile del settore Progettazione ed Esperienze, e l’ing. Chirico fu nominato suo assistente.
Dopo aver ricoperto posti importanti ai vertici della Direzione Tecnica, l’ing. Surace lasciò l’Alfa nel mese di settembre del 1985.

Elvira Ruocco

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