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"ALFASPORT corre con stile"
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Esattamente due anni fa titolavo
il commento del raduno svoltosi ad Arese e Monza “Un
fine settimana … da sogno!”. Allora
visitammo il Museo e il giorno dopo girammo all’autodromo di
Monza.
Quest’anno abbiamo realizzato
un sogno ancora più grande, aggiungendo alla visita al Museo,
quella al Centro Stile.
La presenza dei soci è stata
massiccia, venuti anche dalle regioni più lontane
dell’Italia. Come sempre, il tempo ci ha assistito
egregiamente e poi quest’anno avevamo una protezione doppia,
vista la presenza dei discendenti di Nicola
Romeo, Susanna
e il piccolo nipotino
Matteo,
accompagnato dalla madre
Alessandra.
Tutte le Alfa dei partecipanti
si sono parcheggiate nel piazzale antistante il Museo tra le 9
e le 10 del mattino. Ad accoglierci c’erano il neo Direttore
del Museo, Dott. Stefano Agazzi, il Sig. Ottavio
Palumbo, segretario generale del R.I.A.R., il Dott. Marco Fazio, Responsabile dell’Archivio Storico, che è passato a
salutarci e i sig.ri Mario
Lodola e Lorenzo
Ardizio, che ci hanno fatto da guida al Museo.
Tra i nostri ospiti d’onore,
non poteva mancare la memoria storica dell’Alfa Romeo, la
Sig.ra Elvira
Ruocco,
già Responsabile dell’Archivio Storico e da oltre un anno
Responsabile della nostra sezione Storica e il Sig.
Guido
Moroni, ex Responsabile delle prove su strada
dei prototipi.
Fatti i saluti di rito e gli
abbracci affettuosi con i compagni di sempre, raduniamo i due
gruppi di 50 persone e mentre uno visita il Museo, l’altro
si avvia al Centro Stile. Arrivati là, ci aspetta una gradita
sorpresa, l’ottava meraviglia del mondo, la 8C Spider (una
mia richiesta gentilmente accolta). Difficile dire cosa si
prova di fronte ad una capolavoro simile, non c’è foto che
le possa rendere giustizia, esprime una forza, una bellezza e
“un’Alfosità” tale da non lasciare spazio alle parole,
che comunque sono impossibili da trovare. Ci “perdiamo”
molto tempo intorno, non riusciamo a staccarci e vedendo poi
la curiosità del piccolo Matteo, ho chiesto allo Staff del
Centro Stile se poteva salire a bordo per fargli una foto da
inserire nel suo album dei ricordi. Ma c’erano altri
“bambini” desiderosi di toccare con ogni parte del corpo
quel gioiello e al centro Stile sono stai così gentili da
concedere questo privilegio anche a me e ad altri.

Dopo poco ci viene incontro il
sempre gentile e disponibile Egger,
con cui decidiamo di iniziare la visita, perché siamo in
ritardo e altre cinquanta persone attendono il grande momento.
Entriamo “disarmati” di
macchine fotografiche e cellulari in una grande sala dove c’è
esposto il prototipo della cross-over dell’Alfa, una vettura
di grandi dimensioni, ben più grande della bellissima Kamal
che è nella sala accanto. Dopo una breve presentazione
vengono proiettati dei filmati che illustrano lo sviluppo
della 8C, della DIVA
e il lavoro svolto dallo Staff del Centro Stile di Arese. Egger
passa poi la parola ad Alessandro
Dambrosio (Designer esterni), che dopo il suo intervento
la passa a Tiziana Mauri (Area colore), il tutto si conclude con uno
scrosciante applauso.
Noi tutti, come Egger, alla fine del filmato avevamo le lacrime agli occhi, è
incredibile come certe immagini riescano a scuotere lo stomaco
di ogni Alfista. Il mix di storia e 8C è esplosivo,
sicuramente più adeguato ed efficace di un bradipo per un
marchio come Alfa Romeo.
Passiamo poi ad altri reparti,
dove i modelli scala 1:1 vengono plasmati prima dalle macchine
utensili e poi da mani esperte, ma i nuovi “prototipi”
sono celati dai bellissimi teli rossi Alfa Romeo. Dopo aver
oltrepassato un corridoio pieno di cerchi di tutti i tipi
appesi alle pareti, ci spostiamo in una sala dove ci sono
esposte alcune GT di diverso colore, a cui sono stati
applicati dei nuovi bellissimi interni, che dovrebbero
debuttare a breve. Devo dire che al centro Stile hanno saputo
miscelare sapientemente passato e presente, tirando fuori un
mix meraviglioso per la selleria, con bellissimi abbinamenti
di colori e di tessuti.
Infine saliamo agli uffici dove
nascono le prime idee, i primi bozzetti. Un bellissimo luogo
pieno di modellini e di altri oggetti meravigliosi. Ho visto
molti occhi lucidi la dentro, così come si potevano quasi
vedere i sogni di molti, che darebbero un braccio per poter
lavorare la dentro, sicuramente è il sogno di ogni
modellista. Si è fatto tardi, molto tardi e la colonna di
Alfa del secondo turno attende all’ingresso la nostra
uscita.
La
visita al Museo con il simpaticissimo Mario
Lodola a fare da Cicerone è una piacevole “routine”
per me, mentre l’altro gruppo è stato guidato da Lorenzo
Ardizio.
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Certo
che la visita al Museo dovrebbe durare giorni e se ci fossero
tutte le vetture prodotte dall’Alfa, sia di serie, che
sportive, si parlerebbe di settimane, dato che ognuna merita
un capitolo a se, ma è comunque un’esperienza immancabile,
non solo per gli Alfisti, che si può ripetere infinite volte.
La visita Alfasport però è di
quelle speciali, esclusive, perché, oltre alla presenza della
Sig.ra Ruocco e del Sig. Moroni, ci siamo portati dietro i
discendenti di Nicola Romeo, alla loro prima visita ad Arese.
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Alla
fine sforiamo un pò con i tempi, la fame comincia a farsi
sentire e andiamo tutti a mangiare, continuando a parlare
di Alfa tra una portata e l’altra. Io mi siedo con Ardizio,
Agazzi, Egger, Lodola, Palumbo e Ferrara.
Sono un po’ emozionato, ma pian piano trovo il
coraggio di parlare con loro di … Alfa Romeo ovviamente.
Avrei voluto che il pranzo fosse durato giorni, ma ci saranno
altre occasioni sicuramente per scambiarci opinioni. In quel
poco tempo però ho potuto constatare che siamo sulla stessa
lunghezza d’onda e questo fa molto piacere ad un Alfista.
Purtroppo il Dott. Agazzi ci deve lasciare prima del tempo e
gli consegniamo un ricordo della giornata con un augurio di
buon lavoro per il suo nuovo, prestigioso incarico. Il nostro
augurio è stato contraccambiato con un bel libro dedicato
all’Alfa Romeo, così come è stata omaggiata anche Susanna
Romeo.
Alla fine del pranzo Egger mi da
la sua disponibilità per “l’intervista”
che gli ho richiesto e ci spostiamo fuori, in un luogo più
tranquillo, dove si può parlare in pace e dove Egger si può
fumare una sigaretta.
In
mano ho diversi fogli pieni di domande, non è facile per me,
sia perché sono alla mia prima esperienza, sia per il calibro
dell’intervistato, sia perché si svolge in un momento
particolare, a due giorni dall’annuncio del passaggio del
Designer di Arese all’Audi. Ma Egger, esperto e ottimo
comunicatore mi mette subito a mio agio, rendendomi la cosa
“facile”, come se l’avessi sempre fatto.
C’è da precisare che il
termine “intervista” è improprio, perché in realtà si
tratta di una sequenza di domande che servono solo a
soddisfare le curiosità di un Alfista e per capire il
personaggio, o meglio per capire cosa ha nel cuore, perché ad
un Alfista interessa quello. So che ai più può sembrare
assurdo, perché una vettura è in fondo solo un insieme di
acciaio, vetro, plastica e tessuti, ma noi siamo dei romantici
malati e ci ostiniamo a vedere nelle nostre auto e in chi le
pensa e le costruisce, qualcosa di più.
Alla fine si finisce con il
chiacchierare tra Alfisti senza seguire una scaletta, anche
perché io non sono un giornalista e di Egger poi si sa
praticamente tutto, da libri e interviste vere.
Al termine dell’intervista ci
riuniamo tutti nell’atrio all’ingresso del Museo, per
consegnare un ricordo della giornata ai nostri ospiti, Mario
Lodola e Guido Moroni.
E’
stata poi consegnata la tessera di socio onorario a Susanna
Romeo, molto emozionata. Ci voleva un luogo ed un occasione
speciali per la consegna. Ho poi avuto il piacere di
presentare a tutti i soci il piccolo pilota Matteo Romeo, che
porterà sul suo casco e tuta sia i nostri colori, che quelli
dell’Alfa Romeo, che speriamo vorrà seguirlo nella sua
carriera, dato che il nome c’è e la stoffa pure.
Infine, la consegna della targa
ricordo ad Egger, con una bellissima dedica che lo ha colpito,
perché era visibilmente emozionato anche lui. Sicuramente
all’Audi avrà molti più mezzi e uomini a disposizione,
ritroverà il suo amico De Silva,
ma credo che non avrà mai il calore degli appassionati
Alfisti, così come ha affermato lui stesso a chiusura del suo
intervento. Ha anche detto che non ci dimenticherà e che
troverà un posto per quella targa sulla sua nuova scrivania e
ciò per noi è un grande onore e soddisfazione, perché la
professione è una cosa, il cuore un’altra.
C’è
poi stato un divertentissimo intervento di Mario Lodola nei
confronti di Egger
LE
PREMIAZIONI
Infine
prende la parola la Sig.ra Ruocco, che ha sempre parole
toccanti per tutti gli Alfisti e per il nostro Club in
particolare. Ha dato un caloroso e affettuoso saluto ad
Egger, con un bell’augurio per il nuovo lavoro che andrà
a svolgere … è semplicemente unica e insostituibile!
Carlo
Alberto Monti
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