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28 Aprile 2002 - Raduno di Carrara

 

Hanno partecipato:

 

Robo, Zio Keis, Jecstar, Franzzz, Gianjunior, Sax, Alfa-Zena, Samuele, Gna, Sacha, Roby78, Gg146, Cognato di Gg146, Davide Quadrifoglio, Maranga, Adder, Carlitos, Alfettarossa, Michele, Francesco, Zack 145, Fabio TS, Giuseppe.

Ovviamente accompagnati da tante belle donne, amici e parenti.

 

In totale 23 Auto (comprese una 75 ed una 155) per 43 persone.


 

Carlitos ha scritto:

 

« Innanzi tutto un ringraziamento a Francesco e a Cinzia (coraggiosa camera girl – ha passato tutto il raduno …fuori dal finestrino per riprenderci con la telecamera), che con grande impegno e sacrificio hanno reso possibile questo raduno, riuscito perfettamente.
Da dove comincio? Dall’inizio ovviamente. Sono le 14.15 di sabato, pioviccica, Shumy e Barri si sono qualificati 1° e 2°, Ralph è quasi a un secondo, posso partire sereno.
Trovo un po di traffico fino a Orte, poi la strada si apre dinanzi a me, è ora di far sfogare la belva!
Marcia usata, la IV, mi ero ripromesso di arrivare a Firenze senza scendere sotto i 6.500 giri, indipendentemente dalla marcia usata. Non ho subito sorpassi, ho messo in riga Mercedes di tutti i tipi, Bmw, neanche a parlarne, persino un furgone tutto acchittato che pretendeva strada … glielo data 3 volte, ma non riusciva ad avvicinarsi. L’ultima è stata una Jaguar, l’ho seguito con rispetto per un po, poi ho capito che non gli reggeva la pompa e l’ho salutato.
Ovviamente andavano tutti sui 100-110, e io che potevo allungarmi di quei 10-20 Km/h in più, l’ho fatto, mantenendomi entro i limiti imposti dal nostro codice della strada. A essere sincero credo che il mio contachilometri è leggermente impreciso in difetto. Diciamo che ho difeso l’onore dell’Alfa, non concedendo ai “battuti” nemmeno l’onore di sapere che cosa fosse quella macchina misteriosa (non ho scritte identificative, tranne il glorioso stemma). Un ultimo pensiero riguardo al viaggio di andata, a me piace pensare che in quel momento, qualche ora prima e qualche ora dopo, tanti Amici Alfisti, stanno convergendo da ogni punto d’Italia in un unico punto, chi per conoscere di persona quelli con cui si è parlato per mesi, chi per riabbracciare un vecchio amico, tutti per passare qualche ora insieme ad ammirare (come diceva FabioTS) le mille interpretazioni di un’Alfa Romeo.
Tralascio alcuni particolari della giornata, e dico solo che ho passato una bellissima serata a Viareggio (dicesi preraduno), in compagnia di amici vecchi e nuovi, alle 2.00 a nanna (dopo2 anni riesco a dormire per 6 lunghe ore di fila, un primato).
Giorno di Raduno, l’aria in quel giorno è sempre frizzante, si avvicina il gran momento. Io e Franzzz andiamo a lavare la macchina, lui ci riesce, io no, passerò il resto della mattinata a togliere una malefica patina cerosa, che ricompariva ogni mezz’ora.
Arriviamo al parcheggio, ci sono già una quindicina di auto, tutte belle e splendenti (è un vero spettacolo vedere quei gioielli tutti riuniti), ci facciamo le presentazioni, e come sempre non capisco mai chi ho davanti, perché ognuno si presenta con il nome di battesimo e non con il nick-name, quindi può capitare che a fine giornata realizzi chi era il tizio con la maglietta verde.
Devo dire che mi sono sembrati tutti dei “bravi ragazzacci”, gente di sana passione, più precisamente Alfamalati irrecuperabili. Ho conosciuto quello “sciroccato” di AlfettaRossa e la sua 155, ho rivisto ZioKeis e la mitica 75 del cognato, nonché il suo simpaticissimo papà. Purtroppo ho conosciuto anche Sascha … non me la sono sentita di accopparlo e so che me ne pentirò!
Ho visto Davide e la sua superabbassata (in realtà sta come la mia, solo che appena ci sale si abbassa di un paio d cm.), Gna, Alfa-Zena (ho realizzato solo dopo chi fosse – senza i cartellini con il nick sono perduto), ho avuto il piacere di stringere la mano anche “all’amichetto” di Dario … GG146, molto simpatico e serio. Peccato si sia lasciato circuire così, al pranzo ci ha confessato che Dariuzzo suo gli manca, e non vede l’ora di ritornare da lui, nella sua Alcova, il mitico garage all’ombra del vulcano fumante! Potenza dell’Amore Alfista!!!
Ho conosciuto anche il Maniac-Forum … Maranga, sembra un tipo normale, mi aspettavo una specie di “milledita”, uno che ti infila venti postate tra il primo e il secondo. Eravamo tanti, ricordo solo i volti, e l’atmosfera celestiale.
E’ passata più di un ora e mezza, e siamo tutti tranne … il WebMaster, il gran Capo, Colui che è!
Eppure doveva percorrere solo pochi Km, che è successo? Gli telefono, gli ricordo che è quasi ora di pranzo e i Radunisti cominciano a spazientirsi, hanno fatto centinaia di Km per conoscerlo e …lui non arriva (è una primadonna – bruttina – quindi si fa attendere), mi assicura che sarà i a momenti.
Finalmente arriva (sbaglia la frenata, deve fare retromarcia per entrare nel parcheggio), accolto da un’ovazione, scende e si presenta con una camicia tovagliata con tanto di segnaposti, un berrettino nero con sopra scritto “JEC” … che rappresentate che abbiamo, al massimo ci sponsorizzeranno la Chicco e la Casa di cura Villa Gina!!! … Qualcuno dopo averlo visto rivoleva indietro i soldi della benzina.
Baci, abbracci, palpatine, foto di gruppo, e poi tutti pronti per “sfilare” per le strade di Carrara, con le luci accese e carrozzerie luccicanti, nonché rombi cupi e terrificanti.
Arrivo alle cave: ci parcheggiamo in un piazzale, chi vuole andare più su si deve sporcare, partecipano solo i più temerari, ROBO l’ho dovuto portare io, arrivati al secondo parcheggio, tutti a comprare il ricordino marmoreo. Io ho evitato accuratamente di portare alla mia mogliettina il mattarello o l’obelisco, ho ripiegato sulle palle di marmo, almeno potevo tentare di schivare il lancio. ROBO, da buon genovese, non ha speso un euro. Al negozietto c’erano anche delle statuine, una delle quali era la copia esatta dello “statuario” Jec (ricordarsi la corsa di Imola), messi a fianco non si distinguevano, tranne che per il colore bianco, anche il peso era lo stesso. L’autore era il pronipote di Michelangelo, solo che il trisavolo diede una martellata sul ginocchio del Mosè, tanto era perfetto, e lui invece voleva picconare l’obrobrio sulla faccia (tanto chi avrebbe notato la differenza?). Dopo quell’opera cmq decise di cambiare mestiere, ha fatto per un breve periodo il collaudatore di taglierine, dopo il secondo collaudo è rimasto disoccupato.
Nel frattempo AlfettaRossa ha deciso di marmorizzare la sua 155, e si è esibito in numerosi testacoda, sollevando tonnellate di fango dal piazzale. Subito dopo un Fred Flinstone pandizzato (un operaio delle cave esaltato) lo ha imitato. Io a quel punto guardo ZioKeis, e malignamente dico “certo che abbiamo qui una bella 75 a trazione posteriore, sarebbe fantastico vederla all’opera” Credo che non abbia nemmeno finito di ascoltarmi, era già seduto al posto guida, io intanto mi affretto a chiamare Jec per le riprese … povera 75, sembrava dovesse finire i suoi giorni in quella cava. Credo che ZioKeis non sopravviverà per vedere le immagini sul sito, il cognato (proprietario della 75) lo avrà già ucciso a quest’ora.
Per la cronaca, il papà era in bagno!
Prima di avviarci verso l’atteso ristorante, ho tentato di fare anche io una piccola esibizione, ma sono stato stroncato dalle urla di ROBO che mi sedeva a fianco, per un attimo ho creduto avese paura, invece aveva solo il finestrino aperto!
La grande colonna si rimette in marcia, quasi composta, nel senso che ogni tanto qualcuno si esibiva in qualche sorpassetto, soprattutto Jec ed AlfettaRossa, anche io a dire il vero non ho dato il buon esempio, ma erano solo giochetti tranquilli.
Finalmente arriviamo al vero scopo del raduno … il ristorante! Cinzia ci fa parcheggiare da un benzinaio chiuso e ci avviamo in tutta fretta (soprattutto ROBO) ai tavoli. Io mi piazzo a capotavola di fronte alla TV (mancano pochi secondi al giro di ricognizione della gara di F1), vedo ROBO che si siede ad un altro tavolo (anche lui in posizione strategica), insisto perché si sieda vicino a me, me ne pentirò fino al prossimo raduno!
Si siede alla mia destra, aprresso Jec, Anna, suo fratello e la ragazza, alla mia sinistra Sax e Lile, e di seguito FabioloneTS e Claudia.
Sax tira fuori il breviario (Bibbia automobilistica) prima del pranzo, nessuno se lo fila, soprattutto ROBO.
ROBO comincia a mangiare due fette di pane, vedo l’antipasto, ma forse era solo una visione, perché 3 secondi dopo non c’era più, ho dei sospetti, ma per educazione sorvolo. Arriva il primo primo, il cameriere porta due vassoi, uno alla destra di Jec e l’altro alla destra di ROBO, il primo vassoio gira a destra, l’altro finisce nel piatto di ROBO, i scarti (pochi) finiscono nel mio. A Sax e Lile non arriva nulla, devono aspettare il prossimo vassoio, che viene appoggiato sempre a destra di ROBO, quindi nel suo piatto, stavolta i scarti li lascio ai poveri affamati. Qui devo aprire una parente su come mangia ROBO, in pratica è un bocchettone di rifornimento delle F1, solo più veloce. Appena finito il rifornimento (2 sec. dopo, altro che i meccanici Ferrari), alza la testa e chiede agli altri cosa avesse mangiato, non l’aveva capito ancora!
Arriva il secondo primo, stessa storia, solo che i miei scarti erano minori e qualcuno ha proprio rinunciato. Scorgo due fili di pasta in fondo al tavolo, chiedo se me li passano, fortunatamente mentre il vassoio si avvicina a me, ROBO è a testa bassa in fase di risucchio e non fa in tempo a bloccarlo.
Nel frattempo Barry si è andato a fare la doccia e Shumy umilia le anglo-tedesche, mi consolo così.
Arriva il primo secondo, pesce, patate e qualcosaltro che non ho fatto in tempo a vedere, chiedo a Sax, ma neanche lui ha l’occhio più veloce della bocca di ROBO, dall’odore era buono, ho provato pure a far volteggiare una fetta di pane sul piatto di ROBO per catturarne qualche particella, ma si era aspirato pure quelle.
Arriva il vassoio delle patatine fritte, 275 a ROBO 2,5 a me, Sax e Lile a stecchetta, aspettano il prossimo … sono ancora lì che aspettano, purtroppo le patatine piacciono molto a ROBO, il resto no!
Io intanto vado a afre public-relation e distribuisco fotocopie utili, tanto non devo mangiare!
Finalmente arriva il mio piatto preferito, la frittura di pesce, ROBO mi passa il GVA (Gran vassoio alleggerito del …pesce), mi toccano un zatterino, una scorza di limone e un tentacolo di un polipetto. Guardo Lile dall’aria sconsolata e alzo le spalle in segno di resa.
In quel momento ero solidale con il cane di ROBO, un Alano nano, nel senso che gà l’alano genovese è più basso della norma, causa lo scarso cibo fornito dai padroni, quello di ROBO è addirittura anoressico, mangia solo noccioli di olive e coccie di noci, spesso deve litigarsi anche gli ossi con ROBO, unico vantaggio, che non bisogna portarlo fuori a fare i bisogni, in quanto non ha mai nulla da digerire.
Arriva il secondo vassoio della frittura, Sax e Lile ansimano come il cane di ROBO, tirano fuori la lingua e sbavano, … niente da fare anche questa volta, tutto il cibo che capita a 1 metro da ROBO è off-limit, scarica il vassoio nel suo piatto, mi ripassa gli scarti, la tentazione è tanta, ma mi sacrifico per farlo leccare a quei poveri compagni di sventura. Faccio notare a ROBO che il suo tris era la portata di Sax e Lile, niente oramai ROBO ha l’aspetto di un ORCO, non recepisce più nulla, si rischio pure la mano se non sto attento.
Provo a richiamare Anto che mi aveva chiamato in precedenza, ma niente. Allora provo con Dario, non mi risponde, arriva GG146 e mi dice che gli ha appena parlato, …capisco che lui ha una linea You & me, dove fare cipi cipi la sera prima addormentarsi, (forse la sua ragazza è una copertura, ma oramai sappiamo tutti come stanno le cose, mi dispiace solo per Anto, non meritava le corna).
Una piccola pausa dove si fanno due chiacchiere e arriva il dolce, mi precipito al tavolo, al posto di Sax c’è l’altra mia disgrazia … Sascha, il quale sembra sia stato vittima come me al suo tavolo.
E’ subito lotta, lui mi vuole fregare il piatto, perché capisce che non farà mai in tempo a tornare al suo posto e trovare ancora la sua porzione. Lo guardo in cagnesco, vedo una porzione vagante al posto di FabioloneTS, in quel momento assente, gli suggerisco di approfittarne finchè è in tempo, ha pochi secondi prima che ROBO alzi il periscopio. E’ fatta! Fagiolone assiste impotente da lontano alla sparizione del dolce, dichiarerà poi che non ama il dolce.
Mi telefona Er Pantera, mi chiede come va, gli dico che abbiamo fatto i testa coda alle cave, sparisce la comunicazione, si è mangiato la cornetta dalla rabbia!
La guerra è finita! ROBO ci ha annientato, e poi si lamenta che pesa troppo! Ha mangiato le porzioni di 5 persone e ne ha pagata una, però mi hanno detto che il pranzo era ottimo.
Morale: al prossimo raduno, non si fa più il menù fisso, oppure si isola ROBO in fondo alla sala, lontano dal passaggio dei camerieri.
Shumy ha stravinto, gli Alfisti sembrano soddisfatti e uno satollo, dopo il caffè ci alziamo e andiamo fuori a digerire (che?), torniamo alle macchine, fuori all’area di servizio c’è una pattuglia di Carabinieri … e adesso come andiamo via? Chi esce per primo? Rimaniamo volentieri a fare due chiacchiere, poi dopo un po se ne vanno, hanno capito che avrebbero fatto notte con noi.
Cominciano i saluti, e le partenze, la nostalgia si fa già avanti, sembra che tutto si sia svolto in un attimo, come al solito avrei voluto che il raduno fosse durato almeno tre giorni, come al solito mi accorgo che avrei voluto parlare per delle ore con tutti, ma a qualcuno ho solo stretto la mano. Non vedevo l’ora di conoscere i compagni di web, ed ora sono già lontani. Pazienza, sarà per la prossima volta, tanto ci rincontreremo per anni.
Scusate per il “pappone”, ho preso in giro un po tutti, anche i nuovi, non me ne vogliate, sono fatto così, non ce l’ho con nessuno, ho solo raccontato il “mio” raduno. Sicuramente ho dimenticato qualcuno, ringrazio tutti, soprattutto le pazienti donne che che ci hanno sopportato (anche la mia Betta che si è sacrificata oltre misura per consentirmi di venire). Mi è sembrato di capire cmq che il Raduno fa lo stesso effetto a tutti, anche ai più timidi, ti rimette in pace con il mondo, e una volta fatto il primo, non si vede l’ora di rifare il secondo, sicuri che il più bello sarà il prossimo.
Complimenti a tutti!
»

Francesco ha scritto:

«I giorni prima del raduno sono stati per me e Cinzia, stressantissimi, andavamo a letto tardissimo la sera per finire i menù, cercare le piantine, fare un po’ di pubbliche relazioni sul sito, telefonate, andare a vedere il posto, mettersi d’accordo con il ristorante ecc.
Ma tutto è stato ampiamente ripagato a tal punto che lo rifaremo anche domani!
Già dal venerdì qualcuno cominciava ad arrivare od era già in Toscana: Sax e Lile nel Lucchese, Jec ed Anna a Livorno, mentre Gna e la sua “combriccola” ha scelto Marina di Massa, tanto che venerdì sera, nonostante avessi avuto ancora da fare, non ho resistito alla voglia di conoscerli… GRANDI! Stupenda serata!
Sabato, dedicato completamente al raduno, naturalmente! La mattina arriva la telefonata di Fabio e Claudia che non dovevano esserci: SONO ARRIVATI ANCHE LORO! Una gioia immensa… organizziamo già il pre-raduno per la sera! Nel mentre arriva Franzzz e Silvia, già dal mattino la giornata è frenetica! Cinzia è al lavoro, devo arrangiarmi da solo, il telefono suona in continuazione, qualcuno chiede ancora informazioni, sul tempo, la strada… intanto faccio un giretto per Carrara con Franzzz e Silvia, verso le 18 arriva anche Carlitos, si preannuncia una bella serata. Nel mentre chiama anche Zack: VIENE ANCHE LUI! Siamo in tanti!
Punto d’incontro Viareggio, in una pizzeria locale gestita da un napoletano, eravamo già in 17 !!!
Altra stupenda serata! Si fa tardino! Naturalmente per me non è finita… anche se il raduno è alle 10:00 io mi alzo alle 8:00 perché devo finire le stampe, chiamo Cinzia e le dico di recarsi al luogo del raduno perché ritarderò un poco, infatti arrivo alle 10:15 già c’è una marea di gente!
Nell’aria si respira il solito calore, che solo chi ha partecipato ad un raduno del nostro club può capire, non appena ci si presenta è come se ci si conoscesse da una vita! Mancava solo l’aspetto fisico! In un’oretta siamo 23 macchine! Un “biscione” incredibilmente lungo!
Non sto qui a descrivere passo passo, come si è svolta la giornata anche perché, come ho già detto non appena foto e filmini saranno pronti arriverà una cronaca “ufficiale”…
Quello che tengo a mettere in risalto è stato il grande calore nei miei confronti che tutti hanno dimostrato, tutti mi volevano ringraziare! Ma in realtà sono io che devo ringraziare voi… che siete venuti, numerosi, avete portato una gran gioia… indimenticabile!
Anche il giro alle cave è stato splendido! Quando sono arrivato la mia auto non era “perfettamente pulita” (l’avevo lavata il giovedì e non avevo avuto il tempo di ripassarla) e subito qualcuno ha colto l’occasione per canzonarmi (eh Fabio?), ma poi siamo andati su e… aspettate le foto! Quella di Alfettarossa è già sul guest.
Io, naturalmente ero il primo della “carovana” e potevo vedere, tornante dopo tornante, il “biscione” che scalava l’Apuana montagna, con Cinzia, fuori dal finestrino, che riprendeva con la telecamera.
E poi tutti al ristorante!!! 43 persone in totale.
Altro filo conduttore che lega i membri di questo club, oltre la simpatia e l’allegria, è l’educazione.
Ragazzi, sono anni che lavoro in quel ristorante come cameriere, e in quella sala ne sono state fatte di feste… l’occhio critico della mia posizione mi ha permesso ancora una volta di notare come gli “alfisti” siano persone serie! Ed anche per questo vi ringrazio! Carrara è una città piccola… sono sicuro che questo raduno passerà di bocca in bocca, e non se ne potrà dir male!
Grazie, grazie, grazie!
»

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