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EVOLUZIONE DEL MARCHIO DELL'ALFA ROMEO


Buongiorno Alfiste e Alfisti , con l'arrivo dell'ultima nata in casa Alfa Romeo "la Giulia" , prendo spunto per raccontare l'evoluzione del Marchio dell'Alfa Romeo ...




LA STORIA , LA GENESI

Lo studio per un nuovo marchio iniziò subito dopo la fondazione dell'A.L.F.A., azienda milanese che sorse sulle ceneri della Società Italiana Automobili Darracq.
Il consiglio di amministrazione della neonata casa automobilistica ne diede incarico al primo progettista Giuseppe Merosi; il giorno successivo il più giovane dei disegnatori dell'Ufficio Tecnico – Romano Cattaneo, fratello di Giuseppe Cattaneo progettista di vetture Isotta Fraschini – suggerì a Merosi di includere il Biscione visconteo.
L'idea gli venne in mente mentre attendeva il passaggio mattutino del tram 14 al capolinea di piazza Castello per recarsi al lavoro, osservando la figura presente sulla torre del Filarete.
Il suggerimento incontrò l'approvazione di Merosi, che iniziò subito a creare, insieme a Cattaneo, qualche schizzo del nuovo logo aggiungendovi la croce di rosso in campo d'argento dello stemma di Milano e le scritte di color oro su un anello blu "Alfa" e "Milano" divise da due nodi sabaudi in omaggio alla Casa regnante italiana.
Il logo così impostato venne presentato all'amministratore delegato Ugo Stella, del quale incontrò l'approvazione.
Cattaneo venne poi incaricato di prepararne la versione definitiva.

L'EVOLUZIONE

Inizialmente la versione montata aveva un diametro esterno di 65 mm. questa versione fu presente sul radiatore dei veicoli costruiti alla fabbrica del Portello dal 1910 al 1915.

La casa automobilistica del "Biscione" non hai mai modificato radicalmente il suo marchio. Le uniche modifiche rilevanti hanno riguardato il settore circolare esterno:

Nel 1913 le scritte dall'ottone passano allo smalto bianco;

1910


1913


È il primo logo della Casa, quello adottato dalla fondazione. Lo stemma rimase in uso in questa precisa forma fino al 1913. Tratti caratteristici, il diametro di 65 millimetri, e soprattutto le lettere "ALFA MILANO" e i nodi sabaudi realizzati in ottone
1913. Arrivano le primissime modifiche. Questa versione dello stemma è rimasta in uso fino al 1915, quando la Casa sospese la produzione automobilistica per l'ingresso dell'Italia nel primo conflitto mondiale. La differenza rispetto al marchio originale, firmato da Giuseppe Merosi e Romano Cattaneo, risiede nel materiale delle lettere, non più in ottone, ma in smalto bianco.


Nel 1919, dopo l'acquisizione del controllo dell'azienda da parte di Nicola Romeo, la legenda diventò Alfa Romeo (uniti da un trattino) Milano;

1919.​ Prima vera svolta per il marchio milanese: dopo l'acquisizione da parte di Nicola Romeo, l'Alfa cambia denominazione affiancando alla sigla dell'Anonima Lombarda Fabbrica Automobili il cognome dell'ingegnere napoletano. Evolve, di conseguenza, lo stemma: mantenendo il diametro di 65 mm e i caratteri in smalto bianco, il logo guadagna la dicitura "Alfa-Romeo Milano", con i classici nodi sabaudi


Nel 1925 è stata aggiunta una corona d'alloro in metallo sbalzato in ricordo della vittoria dell'Alfa Romeo P2 al primo campionato del mondo di automobilismo mai organizzato nella storia. Il diametro esterno divenne di 75 mm per essere poi riportato a 60 mm nel 1930. Nel 1932 le vetture destinate in Francia portarono la legenda Alfa Romeo Paris, mentre l'anno successivo, per le vetture destinate al mercato estero, si tornò a usare la dicitura Alfa Romeo, con i due termini divisi da tre nodi sabaudi

1925.​ L'Alfa Romeo P2 si aggiudica in settembre - con la vittoria di Monza - la prima edizione del Campionato del Mondo Costruttori (effimero antenato della F.1, organizzato fino al 1927), e il marchio guadagna una corona d'alloro in metallo: cresce di conseguenza il diametro dello stemma, che raggiunge i 76 mm



Nel 1946 (o l'anno prima per altre fonti), dopo la vittoria della Repubblica al referendum del 2 giugno, sono state inserite due linee ondulate in sostituzione dei nodi sabaudi.
Nel contempo, la dimensione fu portata a 54 mm e si usò, quale materiale di base, la lamiera rossa;

1945. Quello occorso col dopoguerra è l'unico, vero stravolgimento di un marchio che per il resto della sua secolare storia è sempre rimasto fedele alla sua formula originale. Questo piccolo stemma da 54 mm è inconfondibile per la fattura in lamiera rossa e per il definitivo abbandono dei nodi sabaudi, sostituiti da fregi stilizzati. Quasi un presagio del referendum del 2 giugno dell'anno successivo, quando la vittoria della Repubblica chiuse definitivamente l'esperienza della monarchia



Dal 1950, in occasione dell'inizio della produzione dell'Alfa Romeo 1900, il marchio ritornò all'ottone smaltato, cioè al materiale ampiamente utilizzato per fabbricare questi componenti prima della seconda guerra mondiale. A partire dal 1960, il marchio divenne invece di materiale plastico;

1950. L'esperienza del logo rosso ebbe vita breve: soltanto cinque anni dopo il muso delle Alfa tornò alle origini sia nei materiali (smalto e ottone) sia nelle scelte cromatiche. Eredità dello stemma monocromatico, il diametro piccolo (54 mm). Questo emblema venne portato al debutto dalla 1900, altra Alfa rivoluzionaria, proprio come la Giulia di oggi


Nel 1972, con la conversione dello stabilimento Alfasud di Pomigliano d'Arco alla produzione automobilistica, sono state tolte dal marchio la scritta Milano, le linee ondulate e il trattino che separava Alfa e Romeo, dando quindi al marchio un aspetto più "moderno" (restyling di Pino Tovaglia). Inoltre, l'omino che il biscione sta ingoiando, da oro diventò rosso[9]. Nel 1982 viene eliminata la corona d'alloro;

1972.​ Non più (solo) Milano: con l'apertura dell'Alfa Sud di Pomigliano d'Arco, il marchio recide il cordone ombelicale che lo legava esclusivamente alla città d'origine. Scompaiono, oltre al riferimento geografico, i due fregi ondulati (retaggio dei nodi sabaudi) e il trattino tra "Alfa" e "Romeo". Questo logo Alfa è l'ultimo incoronato d'alloro


Il 24 giugno 2015, in occasione dell'uscita della nuova Giulia e per il 105º anniversario della casa, viene eliminata la linea che separava i due campi della croce e del biscione; il nuovo campo si presenta puntinato con un motivo a fibra di carbonio bianco, l'omino e la corona del biscione diventano argentei così come la scritta Alfa Romeo, il cui tipo di carattere viene aggiornato, la cornice rimane blu scuro; il restyling del nuovo simbolo Alfa è opera dello studio Robilant&Associati

2015.​ Modifiche importanti quelle arrivate con il debutto della Giulia: in occasione del 105° compleanno, il redesign si è lasciato alle spalle la linea divisoria tra croce e Biscione, uniformando il fondo con un unico campo argentato dalla superficie finemente puntinata. Anche i dettagli araldici e la nuova scritta "Alfa Romeo" sono in argento
FONTE Marchio dell'Alfa Romeo



EleAlfa75TS
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