La visita al Centro Stile e le impressioni dal vivo:



Dopo tante parole ed immagini virtuali, eccomi qua a descrivere le sensazioni che ho avuto vedendo dal vivo la MiTo: Anticipo fin da subito che la linea, decisa e muscolosa, senza “mezzi termini”, ha bisogno, per così dire, di essere “metabolizzata” prima di essere giudicata con sufficiente obiettività, quindi le impressioni si riferiscono a quelle maturate dopo l’ora abbondante di analisi. Ciò detto, devo ammettere che il Centro Stile ha fatto un buon lavoro, tenuto conto delle limitazioni imposte dalla piattaforma e dalla destinazione merceologica.
Le vetture erano 2, entrambe dotate del 1.4 T-Jet da 155cv e di pneumatici Bridgestone Turanza ER300 (Ottima scelta, parlo per esperienza personale): Una Rosso Alfa con cerchio da 16” (contorno fari cromato) ed una Bianco pastello (tendente al “caldo”) con cerchio da 17” e cornici in contrasto nere; La prima aveva l’interno in pelle nera, mentre la seconda in tessuto grigio tono su tono (ma degli interni ne parliano dopo).


Cominciamo dai difetti, o almeno ciò che io considero tali, legati essenzialmente allo sviluppo dei passaruota, che risultano molto bombati e decisi(che hanno tra l'altro imposto una caratteristica sagomatura dello sportellino del carburante), tali da “mortificare” un poco la linea in presenza dei cerchi base (16” con misura 195/55): In realtà, credo che tutte le vetture realizzate attualmente soffrano di questa caratteristica, dato lo stile viene sempre concepito per le versioni più grintose. Comunque la situazione è decisamente migliore rispetto alla GT e, a mio personale parere, basterebbe ridurre il vuoto tra gomma e parafango (con un assetto più basso) per migliorare il look!

Particolare correlato, a chi può interessare, sono i copricerchi in plastica della versione base (non montati ma visibili nel campionario esposto), decisamente piacevoli e di aspetto per nulla “povero” !!
Dato che parliamo di cerchi, rimaniamo in tema: Mi è stato chiesto un parere in merito a quelli in lega e, devo dire, a me sono piaciuti tutti, sia i 16” che i 17” che i 18”. Alcuni (quelli da 17”) hanno una finitura diamantata, altri verniciati di una particolare e grintosa vernice grigio opaco (leggermente ruvida) che fa molto racing, mentre altri alternano razze chiare ad altre più scure ma con notevole gusto estetico: In più, tutti evidenziano meritatamente le enormi pinze freno, degne di una super sportiva; In sostanza, promuovo a pieni voti questa sezione!!

Ecco le misure proposte da Alfa Romeo:

Cerchio in lega sport 195/55 R16
Cerchio in lega elegante 195/55 R16
Cerchio in lega sport 215/45 R17
Cerchio in lega elegante 205/45 R17
Cerchio in lega sport 215/40 R18





…Ma torniamo all’ esterno…


Il muso convince, seppure un poco spiovente (ma non in maniera spiacevole), anche se io ho criticato il “taglio” cromatico dei 2 lobi inferiori, all’ interno dei quali è presente una interruzione della griglia traforata in corrispondenza dell’ alloggiamento dei fari antinebbia: Io ho fatto presente che questa soluzione tende a “restringere” visivamente il frontale, dato che il lobo, in un certo senso, si “accorcia’ e perde il suo slancio; Mi è stato detto che il problema era stato valutato, ma che non c’ era altra soluzione per il posizionamento dei faretti, anche se io avrei prolungato la cornice cromata che delimita la parte bassa dei lobi e l’ avrei fatta proseguire sino alla fine degli stessi (magari verniciando di nero la parte plastica che alloggia i suddetti fari). Comunque il risultato non è assolutamente scarso e si nota anche una certa cura nell’ accoppiamento fascione-scudo e cofano motore; A me piace e non mi ha dato l’impressione nè di “implosione”, né di “faccia spaurita”, come qualcuno aveva paventato. Per concludere con la parte anteriore, non può mancare un cenno al parabrezza; L' elevata inclinazione dello stesso credo sia stata resa possibile adottando tecnologie modernissime, che hanno permesso di realizzare una doppia curvatura esente da distorioni ottiche: Dico solo che raramente mi è capitato di vedere realizzazioni simili, a riprova della raffinatezza profusa in questa vettura, e, a mio parere, merita di essere segnalata.
Chiudiamo l’ osservazione della fiancata evidenziando il notevole impatto estetico dato dai 4 freni a disco e dalle enormi pinze freno anteriori a 4 pistoncini , derivate dalla Abarth GPunto, che fanno presagire un ottimo comportamento in fase di rallentamento: Per la cronaca, il diametro dei dischi anteriori è pari a ben 305mm!


Passiamo al posteriore, la vera sorpresa della giornata: Nonostante pensassi che fosse la parte meno riuscita dello stile, devo ammettere che è la porzione che mi ha convinto fin da subito! Grinta ed eleganza si fondono tra di loro in maniera convincente, con il faro posteriore che completa e caratterizza il tutto: La tecnica a Led usata per questi ultimi, restituisce anche un piacevole tocco “High Tech”; Non mi piace moltissimo il doppio scarico, non tanto per la sporgenza dal paraurti, quanto per il il design “sovrapposto”( modello Porsche): Da lontano i 2 terminali sembrano perfettamente sdoppiati, illusione che sparisce nella vista ravvicinata; Tanto valeva lasciarli indipendenti!

Il bagagliaio si apre schiacciando il logo Alfa Romeo del portellone (soluzione adottata anche dalla 159 Restyling) e si presenta abbastanza capiente ma con un eccessivo dislivello tra l’ accesso ed il piano di carico ed una “luce di ingresso” ridotta: L’impressione è quella di un vero e proprio “pozzetto”, che non verrà gradito da chi deve caricare oggetti voluminosi o pesanti; Quasi dimenticavo! Alla sommità del portellone è presente uno spoiler con terza luce di stop integrata.
Per finire con l’ esterno, un cenno alle maniglie di apertura delle porte, le solite, bellissime, e all’ antenna della radio, che consiste in una “frusta” gommata, piuttosto spessa ancorché di sezione “schiacciata”, dotata di una base un pochino abbondante: A me non piace molto, ma tant’ è, “De Gustibus non est disputandum”!!

Chiudiamo la discussione relativa all' esterno, parlando delle tanto discusse cornici dei fari che, senza sovrapprezzo, saranno disponibili nelle seguenti finiture:

- Nero opaco
- Cromato satinato
- Cromato lucido
- Grigio titanio
- Tinta su Tinta


Inoltre, al momento del lancio, saranno disponibili anche una serie di "stickers" personalizzati per rendere la MiTo piĂą unica ed esclusiva; Ecco le soluzioni proposte da Alfa Romeo:

- Marchio Alfa Romeo per fiancata
- Fasce laterali “GTA“ con quadrifoglio
- “V“ per il cofano
- Marchio Alfa per il tetto



L’interno è molto bello, diciamolo subito e, già l' apertura della porta riserva un' altra piacevole sorpresa: La battuta è "a giorno", quindi senza cornice, ed il vetro discende coreograficamente di qualche millimetro ogni qualvolta si tira la maniglia di apertura; Che dire, una raffinatezza degna di una coupè di rango! L’unica critica che posso muovere all' abitacolo, si riferisce essenzialmente all’ abitabilità posteriore che, pur non particolarmente scarsa, sconta un po’ quell’ effetto “opprimente” dato dalla ridotta finestratura dei vetri posteriori e dalla rastrematura della porzione alta del tetto; Ma qui stiamo parlando di una “sportiva” e non di una classica “2 volumi” da famiglia!

Alcuni particolari della plancia e dei pannelli porta presentavano una finitura ancora provvisoria, e, mi è stato assicurato, verranno trattati adeguatamente in fase di produzione: Molto accattivante la zona superiore ed i particolari in plastica “Carbon look” (disponibili in 3 tinte: Nera; Azzurra ed un bellissimo rosso, colore che restituisce delle sfumature incredibili), veramente in grado di caratterizzare l’ abitacolo e di dare quel tocco di “Italian Style” che piace tanto agli stranieri.

A me sono piaciute moltissimo anche le finiture in "aluminium-look" di consolle, leve varie di apertura e “smanettino del DNA”, realizzate veramente bene: A prima vista sembra metallo vero, ma senza la sensazione spiacevole di sentirlo freddo d’inverno e bollente d’ estate; Direi quasi meglio dell’ originale!
Pratica e concreta la radio, molto ben visibile e senza quei troppi tasti che contribuirebbero solo a distrarre il pilota dalla guida; Stupende le bocchette di aerazione e strepitosa la strumentazione che, dopo il “balletto” delle lancette (che “corrono” fino a fondo scala per poi tornare in posizione di riposo), ci delizia con una retroilluminazione bianco ghiaccio per le cifre e rossa per gli indici: A mio parere, la parte più simile alla 8C Competizione. Bello pure il volante, regolabile sia assialmente che in altezza, mentre orribile risulta la cuffia in finta pelle che ne occulta il meccanismo; Sembra messa lì per caso e, in più, tende a coprire (relativamente!) il piccolo display superiore quando il volante viene “spinto” verso la plancia; Questo è uno dei pochi particolari che stonano in un insieme complessivamente e qualitativamente riuscito.

I sedili sono sportivi e contenitivi, sono realizzati con diverse finiture: Sulle vetture erano montati, come anticipato, sia quelli in pelle che quelli in tessuto: Nei primi il pellame è di ottima qualità ed è lavorato con il classico motivo “ a cannelloni”, che, ricordo, ha la funzione pratica di far traspirare meglio il corpo nella guida impegnata. I sedili in tessuto vengono offerti con diversi tipi di materiale, tra cui uno veramente spettacolare, che richiama (alla lontana), la trama intrecciata dei sedili della 8C. Non mi sono piaciuti molto i poggiatesta (e dell’ appoggiabraccio tra i sedili anteriori), che mi sembrano un po’ piccoli, ma che probabilmente nascono dalla volontà di non ostacolare eccessivamente la visuale in retromarcia.
Nulla ci è stato detto in merito agli allestimenti ed ai prezzi, anche se le 2 vetture montavano fari allo Xeno e cornici fari personalizzabili a piacimento dall’ acquirente; Il propulsore è inserito in un vano pieno ma ordinato e presenta una copertura plastica con una vistosa scritta “Alfa Romeo - Turbo Benzina” in argento su sfondo rosso (Ma non so dire se verrà mantenuta sulle vetture di serie): L’ assetto è molto rigido e l’impressione generale è di compattezza e “sostanza”: Ma, come detto all’inizio, serve non meno di un’ ora per apprezzare il lavoro svolto dai designer del Centro Stile di Arese.

Dal mio personale punto di vista, ci si sarebbe potuti sforzare di più con la grafica del logo “MiTo” al posteriore, per il quale il mio consiglio è quello di ordinare la vettura senza. (Ed io mi auspico vivamente che che ciò sia possibile).



Cibus


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