Presentazione del Libro:
Giuseppe Busso
Nel cuore dell’Alfa
Ricordi di uno dei grandi progettisti dell’Alfa Romeo
Museo Alfa Romeo, Arese
18 marzo 2005





Autore: Giuseppe Busso
Editore: Automobilia
Testo: italiano
Pagine: 141
Fotografie: 2 foto a colori e 87 in B/N
Tipo di copertina: brossura
Formato: cm. 17x24
Data di pubblicazione: 21 marzo 2005
Prezzo: € 24,00


Venerdì 18 marzo, ore 11.30 circa. Io, Emanuele e Stefano raggiungiamo il museo Alfa Romeo ad Arese con un’idea fissa, stringere la mano a Beppe Busso. Per quanto possa significare una stretta di mano in confronto ad un abbraccio forte, pieno di commozione, quale quello che gli vorremmo dare per tutto ciò che ha fatto per l’Alfa. Ci chiediamo come sarà ora, con che forza i segni del tempo l’abbiano colpito, noi giovani che ce lo ricordiamo a fianco di Satta Puliga in foto in Bianco e nero. Entriamo nel museo, dianzi la Lupa e molte bandiere del Biscione; la signora Elvira Ruocco, sempre gentile e splendente, ci accoglie con un sorriso e alla mia domanda sul luogo in cui si terrà la presentazione del libro ci indica l’auditorium e ci avvisa dell’imminente arrivo di Busso. Discendiamo le scale, un’occhiata rapida ma intensa alle vetture che ci hanno fatto e continuano a farci battere il cuore: l’alfetta da corsa, le 1750, la disco volante, il prototipo Giulietta spider. Giunti all’ingresso della sala acquistiamo le copie del libro da far autografare, come se per noi un suo segno valesse quanto una pergamena manoscritta, come se la sua mano nel riposo della senilità sia destinata a fare ciò che la mente esercitava negli anni Alfisti: lasciare un segno, indelebile, duraturo. Al suo arrivo una folla di amici, molti dei quali suoi compagni in Alfa Romeo, lo attornia, gli stringe la mano, gli dice “finalmente ce l’hai fatta!”; visibilmente commosso elargisce saluti, sorrisi e autografa il suo libro, la sua creazione. La penna lenta, un poco vibrante, scorre sul foglio; sotto il titolo compare l’agognato segno: Busso. Vedere la “o” che si prolunga sotto la firma in una linea che si avvolge e fugge via, idealmente all’infinito, ribadisce chi ho l’onore di avere di fronte a me. Verso le 12.00 ha inizio la presentazione del libro, sul palco Oliveri, Enrico Sala ed Elvira Ruocco parlano in sequenza, coadiuvati da bellissimi filmati. Oliveri tiene a ribadire l’impegno costante Alfa Romeo a valorizzare la sua storia snocciolando una serie di manifestazioni storiche in cui le vetture del Biscione sono state ancora protagoniste; Enrico Sala racconta degli aneddoti interessantissimi e cita alcuni passi del libro ma è certamente Elvira Ruocco a tenere il discorso più toccante, quello più intriso di passione, quello che più tocca il cuore. Alla fine della manifestazione, altro bagno di folla per Busso, che firma ancora decine e decine di libri, stringe mani, ascolta commosso il racconto di amici, si gode la compagnia della signora Ruocco che non lo lascia solo un minuto. Subito dopo, durante il lunch offertoci dall’Alfa Romeo da cui si godeva la vista delle Giulietta e delle Giulia del museo, si avvicina a noi la signora Ruocco dicendoci: “Ragazzi, prendete qualcos’altro”. La risposta esce da se, quasi per un moto repentino ed improvviso del cuore: “ci siamo già saziati, ci saziamo di Alfa Romeo”.


Un momento della presentazione: da sinistra Elvira Ruocco, il dott. Pasquale Oliveri e Enrico Sala


Questa introduzione prima di parlarvi del libro in sé era doverosa per far capire a chiunque, soprattutto a chi non è alfista, cosa significhi tale termine e quale sia la passione che ci spinge. Quello di Busso è un libro “nel cuore dell’Alfa” ma soprattutto col cuore dell’Alfa. In 141 pagine sono raccolti moltissimi aneddoti e testimonianze di uno dei personaggi più importanti della storia del nostro amato marchio, tracciati in modo deciso ma soprattutto preciso e puntiglioso. Vi sono inoltre parecchie fotografie d’epoca – molte delle quali credo inedite su un volume edito da una casa editrice - e spaccati.
Un libro imperdibile poiché pregno di Storia con la s maiuscola, poiché raccontata da chi non solo l’ha vissuta, ma ha contribuito a costruirla.

Null’altro riesco ora a dirvi, poiché l’emozione della giornata ancora non è svanita. Aleggia nell’aria che sembra essere quella di sogno, lievemente velata. Per altre informazioni, domande o perplessità non esitate a farmi domande; vi risponderò.

Per coloro che hanno la fortuna di avere una connessione veloce di seguito – nei giorni a venire – verranno inseriti dei filmati con alcuni dei passaggi salienti della presentazione del libro.
Per coloro che non hanno questa fortuna, mi adopererò nelle prossime ore a trascriverne alcuni.

Probabilmente alcuni di voi, coloro che hanno letto con maggiore attenzione, si staranno chiedendo se, alla fine, sia poi riuscito a stringere la mano a Busso. Non solo ho avuto tale piacere ma pure l’onore di parlare a nome del club e del nostro Presidente, consegnandogli la nostra brochure, la sciarpa ed il cappellino. Resterà sempre vivo, nella mia mente, il suo sguardo quando gli dissi: “questi sono per lei, che tanto ha contribuito alla gloria dell’Alfa Romeo”. M’ha ringraziato dolcemente, elevando il nostro dono all’idealità di un riconoscimento ben più grande.


Che emozione stringere la mano a Busso!


Ho vissuto il resto della giornata nel costante ricordo di quegli attimi.
Vivrò il resto della mia vita nel costante ricordo di quello sguardo.


Ringrazio l’Alfa Romeo nelle figure di Andrea Vecchi e della signora Elvira Ruocco per il grandissimo privilegio che ci hanno dato invitandoci e accogliendoci come degli amici.

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Mapelli “Alfetto” Paolo
Responsabile Stampa
Coordinatore Bergamo e Provincia

Rossi “Ste_jtd” Stefano
Responsabile Raduni
Supervisore Emilia Romagna

Cricrì “Alfetto GTV” Emanuele
Coordinatore Varese e Provincia


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