Alfa Romeo incontra, Ancona 20-05-2004


Poteva il Club Alfasport non essere presente in prima linea ad un evento così importante?
Certo che no!!
In effetti il ns. caro ingegnere Bracco ha giusto pensato di fare un salto a questa manifestazione tenutasi presso il Politecnico della città dorica.

Ecco il suo commento.....

Il 20 maggio ho avuto l'opportunità di partecipare al seminario svoltosi presso l'aula magna della Facoltà di Ingegneria di Ancona dal titolo “Alfa Romeo incontra”.
Partecipavano al dibattito l'Ing. Paolo Massai attuale Vicepresidente Alfa Romeo Engineering, e l'Ing. Nicola Tommasini del Politecnico delle Marche.
Ad accompagnare l'evento la gamma completa Alfa Romeo con l'aggiunta di due chicche veramente speciali: la splendida 8C Competizione ed in anteprima la nuova Alfa Romeo 156 Crosswagon.






Nello specifico nella giornata in cui sono potuto essere presente si è discusso delle tecniche di misura dell'handling nelle automobili.
Per rompere il ghiaccio (nel vero senso della parola) l'Ing. Massai ha proiettato il video della 156 Crosswagon in azione sul circuito di prova situato nel circolo polare artico.
Che dire: SPETTACOLO! La Crosswagon si muove su ghiaccio e neve come se fosse asfalto!
Veramente impressionante.
Si è così passati alla visione di grafici e tabelle su cui erano riportati andamenti di curve che rappresentavano la tenuta di strada ed altri parametri, come la linearità dello sterzo (indice di sincerità della macchina) della 156 paragonata a due auto tedesche definite una "sportiva" (si è poi scoperto essere una Porsche), e l'altra "elegante sportiva" (con buona probabilità una CLK).
Sorprendenti sono stati i risultati, non tanto per quanto riguarda la Mercedes, quanto per la Porsche che era praticamente come la 156!
Massai ha poi a lungo parlato a ruota libera di come è la filosofia Alfa Romeo e perché l’Alfa ha intrapreso questa rotta.
Da un sondaggio portato avanti in tutta Europa qualche anno addietro i dirigenti hanno appurato che il marchio del Biscione era si percepito come marchio dalle caratteristiche sportive, ma era anche chiassosaoe un po’ truzzo (la parola precisa non la ricordo ma questa rende bene l’idea).
Quindi in Alfa si sono rimboccati le maniche e si sono riappropriati di quell’eleganza tipica delle Alfa Romeo anteguerra e sono usciti così i nuovi interni: ora infatti le ns. amate appaiono indubbiamente sportive, ma anche eleganti; da qua, purtroppo, anche il soffocamento del tipico e celeberrimo rombo Alfa...
A Massai ho poi chiesto come mai anche dell’ingentilimento degli assetti su 156 (un po’ quello che venne fatto anche con le ultime serie dell’Alfetta) e la risposta è stata che in Alfa l’età media si alza e anche chi lavora al suo interno denuncia dolori alla schiena..così dalla richiesta del grande pubblico c’è stato l’ammorbidimento del comparto sospensioni, con la conseguente bastonata per gli sportivi puri.
Ai quesiti sul perché non si rifaccia un’Alfa a trazione posteriore l'ingegnere ha chiamato in causa le economie di scala ma si è difeso benissimo anche dando delle spiegazioni tecniche facendo intuire una cosa: egli stesso non è un amante della trazione posteriore in quanto tale e, se non strettamente necessaria (nel caso di potenze elevate), preferisce la anteriore che a suo avviso è molto più sincera e di conseguenza gestibile anche dai guidatori meno esperti; ha affermato che comunque la trazione posteriore si farà, non in tempi brevissimi ma ci ritorneremo.
Nel corso del pomeriggio sono stati proiettati altri lucidi in cui si mostravano progetti in atto all’Alfa Romeo tra cui:



TECNOLOGIE PER IL PIACERE ED IL CONTROLLO DI GUIDA

Sistema ARC (Active Roll Control)
Si modifica la rigidezza della barra anteriore secondo la situazione di guida per diminuire il ROLLIO e la VELOCITA’ di ROLLIO (movimenti di CASSA) aumentando la STABILITA’ ed AGILITA’ (sicurezza attiva) e migliorando la MOTRICITA’ in curva (motricità).

Planning:
03/2001 Start Attività
12/2002 Delibera su prototipo 166
03/2006 Produzione su nuova 156

Sistema 4WS (4 Ruote Sterzanti)
Le ruote posteriori sterzano grazie ad un attuatore elettrico (fiabilità ed efficienza) per aumentare la stabilità e l’agilità (sicurezza attiva) permettendo di semplificare la meccanica (costi sostenibili).

Planning:
07/2001 Start attività
02/2003 Delibera su prototipo 166
03/2007 Produzione su nuova 166

Trazione integrale
Primo step: sistema con tre differenziali meccanici per migliorare la motricità.
Secondo step: sistema con tre differenziali a controllo elettronico per migliorare anche la sicurezza attiva.

Planning:
01/2001 Start attività primo step
06/2002 Start attività secondo step
12/2002 Delibera prototipo 156 primo step
05/2003 Delibera su prototipo 156 secondo step
06/2004 Produzione su 156 SW 4x4 primo step
12/2004 Produzione su 147 GTA 4x4 secondo step

Brake by wire
I freni sono azionati grazie ad un attuatore elettrico e senza connesione fisica al pedale freno: miglioramento dell’efficienza frenante (frenatura), della sicurezza passiva (intrusione in abitacolo) e semplificazione architettura veicolo.

Planning:
03/2002 Start attività primo step
12/2003 Delibera prototipo 147
06/2008 Produzione


Queste in sostanza alcune anticipazioni fornite dal simpatico Ingegnere della casa del Biscione.
Altra storia riferita riguarda naturalmente l’evoluzione del motore diesel: secondo Massai (e quindi sicuro visto che Lui si occupa anche di queste cose) la corsa alla potenza dei motori a gasolio si è già arrestata per cedere il passo alla “corsa ad avere basse emissione inquinanti”.
Infatti esiste già un 1.9 Diesel Alfa Romeo capace di 240 CV ma che non rispetta assolutamente le norme antinquinamento e, con la tecnologia attuale, rendere i motori a gasolio capaci di rispettare le norme Euro 5 in vigore dal 2008 diventerà costosissimo e complicatissimo, come si evince dalla slide sottostante:






Massai vede quindi una ripresa dello sviluppo dei motori a benzina specialmente quelli ad iniezione diretta magari accoppiati ad un turbocompressore (di cui ha forte nostalgia!) affermazione di poter risuscire a realizzare un 1.4 JTS Turbo per il 2008 con circa 200 CV con consumi sensibilmente più bassi di un motore odierno (speriamo tanto!!!).

Per concludere infine il suo intervento, ha voluto rispondere a delle domande poste dal pubblico, fra cui ovviamente le mie.
In modo particolare ho domandato quale sarà la sorte dello storico V6 Busso e l’Ing., con molta diplomazia, mi ha risposto che nessuno toglierà mai ai tecnici Alfa tutto il Know-how acquisito in trent’anni sui V6, perciò pur partendo da una base meno nobile (il solo monoblocco che comunque resta in alluminio) come il blocco Powertrain, è sicuro di ottenere un motore completamente Alfa con lo stesso rombo paradisiaco degno sicuramente dei suoi predecessori.
A noi non resta che augurare che la realtà rispecchi le intenzioni del simpaticissimo e veramente bravo Ing. Massai.

Commento di Lorenzo Bracchetti alias ”Bracco”-Coordinatore Club Alfasport.


Album fotografici e filmati

Album fotografico di Bracco
http://www.alfasport.it/eventi/2004Alfaromeoincontra/Bracco78b/page1.htm

Filmato di Bracco
Dimensione circa 3,10 mb, durata del filmato 20 sec.
http://www.alfasport.net/public/upload/AnBracco.AVI



Articoli tratti dal Corriere Adriatico, www.corriereadriaticonline.it

-Articolo del giorno 12/05/2004 sezione "Regione"

Ancona, progettisti e tecnici dell'azienda incontrano gli studenti a Ingegneria
A lezione di Alfa Romeo

ANCONA - L'Alfa Romeo incontra gli studenti di Ancona, con alcuni dei suoi mostri sacri. Martedì 18 maggio alle 16 in Aula Magna d'Ateneo, dopo il saluto del rettore Marco Pacetti e del preside di Facoltà Giovanni Latini, sarà il professor Enrico Primo Tomasini, presidente dell'Ata Marche e ordinario del corso di Misure meccaniche termiche e collaudi, ad aprire il lavori della prima giornata, introducendo la relazione dell'architetto W. Egger, direttore del Centro Stile Alfa Romeo, il quale parlerà sia dell'evoluzione dello stile Alfa Romeo che del suo "segreto". Mercoledì, alle 10,30, nella stessa sede, protagonista dell'incontro sarà Andrea de Adamich, un mito dell'automobilismo italiano, ora responsabile del Centro Internazionale Guida Sicura che parlerà dell'importanza della tecnologia al servizio della sicurezza. Infine giovedì alle 16 il fuoco sarà riportato sull'Alfa Romeo, sul marchio, sugli obiettivi tecnici, sulle metodologie di handing e ride comfort col vicepresidente dell'Engineering Alfa Romeo, l'ingegnere Paolo Massai. Le conclusioni saranno tratte dal professor Tomasini.
Durante i tre giorni sarà possibile ammirare all'interno della facoltà una esposizione dinamica del 1.9 Multijet e delle sospensioni a quadrilatero e l'esclusivo prototipo della 8c, l'ultimo gioiello della casa. La gamma Alfa Romeo e in anteprima nazionale l'Alfa Crosswagon saranno esposte all'esterno in collaborazione del concessionario Dompè. L'ingresso è libero.


-Articolo del giorno 19/05/2004 sezione "Regione"

Incontri e belle auto a Ingegneria
I segreti del fascino di un'Alfa Romeo


ANCONA - L'Alfa Romeo incontra gli studenti di Ancona, con alcuni dei suoi mostri sacri. L'evento, organizzato dall'associazione Mechanica con il contributo organizzativo del professor Enrico Primo Tomasini è iniziato ieri pomeriggio in Aula Magna d'Ateneo. Dopo il saluto del rettore Marco Pacetti e del preside di Facoltà Giovanni Latini, è stato il professor Tomasini, presidente dell'Ata Marche e ordinario del corso di Misure meccaniche termiche e collaudi, ad aprire il lavori della prima giornata, introducendo la relazione dell'architetto W. Egger, direttore del Centro Stile Alfa Romeo, il quale ha parlato sia dell'evoluzione dello stile Alfa Romeo che del suo "segreto". Tutti gli occhi puntati sull'esclusivo prototipo 8C, autentico gioiello della casa di Arese. "Certo, non possiamo confrontare l'Alfa con la Ferrari" ha chiarito subito Egger "si tratta di due stili completamente diversi, anche se nell futuro del biscione c'è la partecipazione alle competizioni sportive, fino alla F1".
"Il design migliore nasce dalla valorizzazione e dal recupero di linee proprie della storica tradizione Alfa che ancora oggi rimangono inconfondibili".
Questa mattina, continua l'incontro con l'Alfa Romeo, alle 10,30, nella stessa sede, con un protagonista assoluto: Gordon de Adamich, figlio di un mito dell'automobilismo italiano Andrea, ora responsabile del Centro Internazionale Guida Sicura che parlerà dell'importanza della tecnologia al servizio della sicurezza.

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