Corse a Vallelunga
10 Luglio 2005


Campionato Italiano Autostoriche, 147 GTA (European Challenge), Formula 3000, Trofeo Giulietta, Driver Trophy


INDICE

Commento della giornata
L'incontro con Clay Regazzoni
Topic Dedicato
Album Fotografico


Commento della giornata



Occhiolino ...


Arrivo poco dopo le 10.00 di mattina all’autodromo, parcheggi deserti … avrò sbagliato domenica? Chi la sente poi mia moglie … scorgo un addetto che mi dice di parcheggiare vicino all’entrata, visto che eravamo in pochi. Pago i miei 3 euro di parcheggio e vado alla biglietteria, mi fermano e mi dicono che l’entrata è gratuita … non so se essere contento o deluso (perché a Vallelunga questo significa che non ci va nessuno e quindi non chiedono nulla), … l’uno e l’altro per evidenti ragioni.

Entro poco prima della partenza delle vetture del Campionato Italiano Autostoriche e vado subito sopra i box, da dove si vedono i ¾ del circuito. Scorgo la GTAm blu di Massimo Sordi in ottima posizione, dietro la stratosferica 911 di Colajanni e la 2200 di Giuliani.





Dietro una nutrita schiera di GTV, qualche Mini, la solita Cortina, una De Tomaso Pantera, una bellissima 850 TC, una Escort molto cattiva e...una Mustang rossa con due bande bianche centrali come si usava anni addietro, appartenente nientedimeno che a Clay Regazzoni.




Di fronte ai box avevo la bianca tribuna, nel senso che non c’erano persone a colorarla, ne ad animarla. Viene data la partenza e subito la 911 se ne va, dietro in varie posizioni l’eterna lotta tra la Bmw e l’Alfa. La musica che esce dagli scarichi e l’odore di olio e gomma bruciati ben presto invadono l’aria, facendomi sentire a mio agio.
Purtroppo ho dovuto constatare il ritiro della rossa Mustang e a due minuti (poco più di un giro) dal termine anche quello di Sordi (già fermatosi qualche giro prima) ...


Il ritiro definitivo di massimo Sordi a 2 minuti dal termine ...


Clay Regazzoni che chiede a Sordi il motivo del suo ritiro


Nel frattempo vado a salutare il titolare del C. & C. Racing Team, molto gentile e disponibile, ricordandosi del nostro Club incontrato in precedenza.
Ha 5 Alfa 147 nel suo stand pronte per entrare in pista di li a poco e ad incrementare il vantaggio in classifica.


Lo Stand della C. & C. Racing Team e una 146


Dopo è il turno delle Driver Trophy - 1, dove corrono le Supercars, le Clio e le 147 GTA del European Challenge. In testa ci sono le Porsche 911 e 996 GT3 e subito dietro le 147, le quali tengono e bene il passo delle ultime Porsche, in fondo le Clio.
Una gara interessante perché mette “a confronto” auto molto diverse tra loro per categoria e prestazioni e ripeto, vedere le 147 attaccare le Porsche è stato...bello!




Discussioni ... dopo la gara


L'incontro con Clay Regazzoni


Torno giù dopo la gara a farmi qualche altro giro del paddock. Dentro uno dei box vedo Clay Regazzoni intento a parlare con i meccanici del suo team, decido di non disturbarlo e attendo. Quando ha finito mi avvicino e mi presento (l’ho conosciuto due anni fa, ma ovviamente non può ricordarsi di me), gli parlo un po del Club e gli dono alcuni dei nostri gadget in segno di stima, ne è contento e indossando subito il cappellino (che terrà pe ril resto della giornata, anzi ci partirà, come potete vedere dalle foto) mi fa una battuta, dicendomi che siamo un Club ricco … gli rispondo che è fuori strada (e tra me pensavo che di solito i Club ricchi non ti regalano niente …), ci facciamo una risata e mi fa il grande onore di farmi una foto accanto a lui (un ricordo che conserverò per il resto dei miei giorni), poi guarda con attenzione il plico e sorride alla vista di vecchio compagno di battaglia come Andrea de Adamich. Avrei voluto dirgli tante cose, ma come spesso mi succede in questi casi, mi emoziono e non riesco a dire molto, d’altronde sto di fronte al Mitico Clay, non è facile essere disinvolti. Mi firma il mio cappellino e decido di lasciarlo, perché deve cambiarsi e ripartire.
L’impressione è sempre la stessa quando ci si imbatte in campioni di una certa levatura, si nota subito la disponibilità e l’umiltà con cui accolgono i fans, anche se sono abituati da decenni a certe scene.



Ma ciò che mi ha colpito è avvenuto dopo, quando è montato sul suo monovolume con al traino la Mustang. Era solo, non aveva autista o accompagnatori. Sono rimasto veramente di sasso al pensiero che un uomo non giovanissimo e con quel problema fisico sarebbe tornato a casa sua (oltre confine) dopo una gara, guidando per tutti quei chilometri.



Forse non c’era da stupirsi, trattandosi di Regazzoni, ma fa cmq un certo effetto vedere come la passione per le corse non sia calata minimamente dopo tutti questi anni e dopo l’incidente. Chi ama le corse, corre fino all’ultimo e in ogni modo …
Se prima avevo stima e ammirazione per lui, ora si sono decuplicati. E pensare che oggi si fa un gran baccano per la sicurezza, una montagna di soldi che girano, piloti di F1 “holliwoodiani”, tutte che cose che sotterrano la vera passione, i veri piloti che ogni domenica corrono dove possono e con qualunque mezzo. Regazzoni fa parte di una razza in via di estinzione, quelli che non frignano ad ogni minima avversità e che non si attaccano a nessuna regola, quelli che … corrono per correre, per il gusto di scendere in pista e di misurarsi con se stessi e con gli altri … sempre!
Spero di essere riuscito a trasmettere almeno in parte l’emozione che ho provato di fronte a questo campione!
Grazie Clay

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Dopo la pausa pranzo c’è la Formula 3 … nel senso che sono solo 3 i concorrenti … tutti a podio!
C’è stata lotta solo per il secondo e terzo posto … cmq divertente.



Dopo c’è stata la seconda gara del Driver Trophy - 2, dove Tarbelli con la sua 306 ha vinto a mani basse ...



Infine il Trofeo Giulietta, con solo 6 partecipanti, minimo storico, addebitato secondo lo speaker del circuito alle tante gare di autostoriche svoltesi in questa domenica.
E dire che dalla presenza di persone allo stand-ristorante del campionato mi sarei aspettato molta più gente. Devo dire cmq che quelle sei Giuliette se le sono date di santa ragione, rendendo cmq appassionante la gara.



Infine la gara dei piccoli mostri del Trofeo Mini Car 700!



Tirando le somme, la conoscenza di Regazzoni è stata emozionante e quindi ne è valsa sicuramente la pena, così come veder correre tante Alfa di ieri e di oggi.
Unica amarezza è vedere, anzi non vedere ne pubblico, ne grande partecipazione di team. Vallelunga e Roma non meritano sicuramente la serie B o C dell’automobilismo sportivo.

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Album fotografico di Carlitos con 193 scatti

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