MCM CC-133 V8 Alfa Romeo GT, destinazione Le Mans 2026




A poche settimane dalle 71 candeline, Fulvio Maria Ballabio ha la vitalità di un ragazzino: non c’è ospite e invitato all’evento ospitato sull’Autodromo di Lombardore, alle porte di Torino, con cui non scambi parole, abbracci e sorrisi.

Omaggio a Carlo Chiti
Quello che si celebra sul circuito del torinese è l’inizio ufficiale di un sogno, l’ennesimo di una vita costellata di obiettivi raggiunti, uno dopo l’altro, come fossero i puntini numerati cari all’enigmistica.

Questa volta significa dare il via al sogno di portare la “MCM CC-133 V8 Alfa Romeo GT” ai nastri di partenza della prossima edizione della 24 Ore di Le Mans.


L’auto vuol essere un tributo a Carlo Chiti, l’ingegnere che nel dopoguerra ha progettato monoposto da F1 alla corte di Enzo Ferrari e per l’allora Autodelta Alfa Romeo.

GPL, per rispettare l’ambiente
Ma la MCM CC-133 ha una particolarità: il poderoso otto cilindri che si intravede nella parte posteriore, in grado di portarla sulla soglia dei 300 km/h, è stato configurato a GPL, per dimostrare che l’alternativa ecologica non toglie nulla alle prestazioni più estreme.

Un team femminile
Non basta ancora, perché la vettura sarà affidata a un team che al momento è tutto al femminile.

E’ infatti composto da Tamara Vidali e Alexandra Gallo, la prima vincitrice del Campionato Italiano nel 1992 con un’Alfa Romeo Touring 155, la seconda Campionessa italiana femminile 1997 Lotus Elise.

Ballabio, ovvero l’energia pura
A tirare le file di tutto questo, come accennato, un inarrestabile Fulvio Maria Ballabio, imprenditore milanese detto il “Console volante” nonché fondatore della “Monte Carlo Motorsport”, unica casa automobilistica monegasca, ma soprattutto pilota che nella vita le ha provate davvero tutte.

Lo dimostra una carriera sportiva passata dalle Champ Car ai rally, dalla motonautica alle ruote coperte, dalla Formula 2000 a F2 ed F3, arrivando alla massima divisione possibile, la F1, ai nastri di partenza del GP di Rio de Janeiro.

In Formula 1 “con Prost davanti e Senna dietro”In Formula 1 “con Prost davanti e Senna dietro”
Così Ballabio ricorda quell’avventura, interrotta quando un grave lutto familiare combinato con una scelta della scuderia gli impediscono di correre al fianco di Emerson Fittipaldi al volante di una “Spirit”, team britannico fondato da John Wickham, progettista con un passato alla March, la Gordon e la Coppuck.

La Centenarie, di natali monegaschi
La MCM CC-133 è il secondo progetto della “Monte Carlo Motorsport”, dopo l’esperienza della “Centenaire”, prima GT al mondo ad essere realizzata in fibra di carbonio, nata nel 1983 per celebrare i 100 anni dell’Automobile Club de Monaco e progettata da Carlo Chiti, Guglielmo Bellasi e lo stesso Ballabio.

Prima che Ballabio cedesse la società, era stata prevista una produzione limitata a 100 esemplari, ma alla fine ne furono prodotti soltanto 16, di cui cinque con motore Lamborghini, uno dei quali finito nel garage personale della famiglia Grimaldi.

Fra i presenti all’evento torinese anche Fausto Atzori, nonno materno di Pecco Bagnaia, che a Lombardore era di casa e che un giorno non meglio precisato potrebbe (forse) cimentarsi a bordo della MCM CC-133, replicando un celebre capriccio automobilistico che anni fa si era tolto anche Valentino Rossi.

Per l’occasione, e per celebrarne i 35 anni, a Lombardore non poteva mancare anche uno splendido esemplare della Centenaire, uno dei tanti progetti di Fulvio Ballabio, uno dei pochi uomini al mondo ad aver svuotato il cassetto dei sogni. Forse.


Fonte: https://www.autotecnica.org/

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