Alfa Romeo 147, l'ultima Alfa a portare un numero nel nome
Alla fine degli Anni '90, con la 156 Alfa Romeo apre un nuovo capitolo di design. Un linguaggio stilistico che prima viene trasferito alla 145 e poi alla 147, l’ultima compatta di Alfa Romeo a portare un numero nel nome.
Nel giugno 2000, la nuova Alfa Romeo viene presentata al Salone dell’Auto di Torino, mentre le consegne iniziano a ottobre. Conosciuta internamente come “Tipo 937”, si rivela un modello di successo: in dieci anni ne vengono prodotte 651.823 unità, nonostante sia disponibile solo nelle versioni a tre e cinque porte.
Nel 2001, vince il titolo di “Auto dell’Anno” in Europa e, tra l’altro, è l’ultima Alfa Romeo ad aggiudicarsi questo riconoscimento.
Design d'autore La 147 nasce dalla matita di Walter de Silva e Wolfgang Egger. Fin dal debutto viene apprezzata per il suo design, ricevendo in seguito anche prestigiosi riconoscimenti per lo stile. Nel 2004, l’intera gamma subisce un restyling ispirato alle nuove linee dei modelli 159, Brera e della concept car Alfa Romeo Visconti. L’aerodinamica è curata: il coefficiente di resistenza (cW) si attesta a 0,32.
Anche le motorizzazioni benzina Twin Spark si distinguono per brillantezza e reattività. Il 1.6 T.Spark ECO 16V da 77 kW (105 CV) offre prestazioni dinamiche, una buona spinta ai bassi regimi e consumi contenuti: la media è di 8,2 litri ogni 100 km di benzina senza piombo, con una velocità massima di 185 km/h.
Dallo stesso frazionamento deriva il più potente 1.6 T.Spark 16V da 88 kW (120 CV), dotato di fasatura variabile elettroidraulica sull’aspirazione. La coppia massima di 146 Nm consente una punta di 195 km/h e uno 0-100 km/h in 10,6 secondi, mantenendo invariato il consumo medio di 8,2 litri/100 km.
Al vertice della gamma benzina si colloca il 2.0 T.Spark 16V da 110 kW (150 CV), un sofisticato quattro cilindri con doppio albero di bilanciamento controrotante, collettore d’aspirazione a geometria variabile e fasatura variabile. È disponibile anche con i cambi robotizzati Easy Speed e Selespeed. Le prestazioni parlano da sole: 208 km/h di velocità massima, 0-100 km/h in 9,3 secondi e consumo medio di 8,9 litri ogni 100 km.
L'Alfa 147 GTA Pochi mesi dopo il debutto delle 156 GTA e Sportwagon GTA, nell’autunno del 2002 Alfa Romeo svela il terzo modello della sua nuova gamma ad alte prestazioni: l’Alfa 147 GTA. Elemento distintivo comune ai tre modelli è il V6 3.2 litri da 184 kW (250 CV), capace di spingere la compatta tre porte da 0 a 100 km/h in appena 6,3 secondi e di coprire il chilometro da fermo in 26,1 secondi. La velocità massima raggiunge i 246 km/h.
Sul piano estetico, la 147 GTA si riconosce immediatamente per i cerchi in lega da 17 pollici a cinque fori con pneumatici 225/45 ZR 17, i passaruota ampliati con discrezione, le minigonne laterali, il paraurti anteriore ridisegnato con fendinebbia spostati verso l’esterno e prese d’aria maggiorate, il posteriore aggiornato con diffusore integrato, lo spoiler sul tetto e i terminali di scarico cromati.
L’abitacolo riflette lo spirito sportivo del modello: pomello e cuffia del cambio in pelle, volante sportivo a tre razze anch’esso rivestito in pelle, inserti decorativi nella tonalità esclusiva “Grigio Puma”, pedaliera e poggiapiede in alluminio, finiture effetto “Metalluro” per la console centrale e sedili sportivi dedicati. La produzione si conclude nel 2006 dopo circa 5.400 unità.
Sul fronte diesel, tutti i propulsori adottano la tecnologia Common Rail. Inizialmente viene introdotto un 1.9 JTD 8V da 110 CV con sistema Unijet, di cui non si conoscono esemplari effettivamente immatricolati; pochi mesi più tardi la potenza viene portata a 115 CV. Nel novembre 2002 debutta il nuovo 1.9 JTD 16V da 140 CV, seguito dalla versione base 1.9 JTD 8V da 100 CV, disponibile solo per alcune configurazioni.
Il restyling di Wolfgang Egger Nell’ottobre 2004, Wolfgang Egger – oggi responsabile del design per Denza – firma un importante restyling della 147, che coinvolge in particolare le sezioni anteriore e posteriore. Il nuovo modello si distingue per un design rinnovato, un telaio ulteriormente affinato, l’introduzione del turbodiesel Multijet da 150 CV e interni ancora più curati.
Il frontale aggiornato sfoggia una calandra più ampia e pronunciata, nuovi gruppi ottici anteriori e posteriori, mentre una modanatura cromata impreziosisce la parte inferiore del portellone, conferendo al posteriore un aspetto più raffinato.
L’abitacolo beneficia di numerosi interventi: strumentazione completamente ridisegnata, una nuova plancia con finiture di qualità superiore, disponibile in due combinazioni cromatiche (nero/grigio o nero/beige), oltre a strumenti principali di nuova concezione e sistema vivavoce Bluetooth integrato.
Anche la meccanica viene aggiornata, con particolare attenzione al telaio: le due versioni di punta – 147 1.9 JTD 16V M-Jet e 2.0 T.Spark – adottano di serie un nuovo assetto comfort. È inoltre inclusa la Vehicle Dynamic Control (VDC), il sistema di controllo elettronico della stabilità, solitamente proposto come optional. La dotazione di sicurezza standard per tutta la gamma comprende ABS, ASR e airbag frontali, laterali e a tendina.
Il tramonto Il nuovo vertice tra i tre turbodiesel a iniezione diretta è rappresentato dal 1.9 JTD 16V M-Jet, introdotto per la prima volta sull’Alfa GT. Questo moderno propulsore Common Rail adotta la tecnologia Multijet di ultima generazione, che suddivide ogni ciclo d’iniezione in più fasi: pre-iniezione, iniezione principale e post-iniezione. Il risultato è una combustione più fluida, efficiente e silenziosa.
I benefici si riflettono anche sui consumi, ridotti di circa il 7% rispetto al modello precedente. Il brillante 1.9 da 150 CV – con 10 CV in più rispetto alla versione precedente – consuma in media solo 5,9 litri ogni 100 km. Raggiunge una velocità massima di 208 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 8,8 secondi, abbinato a un cambio manuale a sei rapporti e trazione anteriore.
A completare l’offerta diesel ci sono altri due propulsori Common Rail da 1,9 litri. Il primo è il 1.9 JTD 8V da 74 kW (100 CV), disponibile esclusivamente con l’allestimento base, capace di toccare i 183 km/h. Il secondo è il più performante 1.9 JTD 8V da 85 kW (115 CV), dotato di turbina a geometria variabile: raggiunge i 191 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in 9,9 secondi. Per entrambi, il consumo medio si attesta sui 5,8 litri ogni 100 km (secondo la normativa RL 80/1268/CEE).
Nell’autunno 2008, la variante a tre porte esce di produzione, con il suo ruolo di compatta sportiva ereditato dalla nuova MiTo. Nel maggio 2010 si conclude anche la produzione della versione a cinque porte, sostituita a metà giugno dalla nuova Alfa Romeo Giulietta.