“Quando l’Alfa Romeo era Milano”: un libro celebra il mito della Casa del Biscione
Ricostruita l’epoca d’oro della marca, la storia, gli aneddoti e il contesto economico sociale
Un viaggio nella storia, nella passione e nell’identità di una città che ha fatto dell’automobile un simbolo di eccellenza. È questo il cuore di “Quando l’Alfa Romeo era Milano”, il nuovo libro di Gianpaolo Sacchini e Marco Turinetto, pubblicato da Giorgio Nada Editore (28 euro, 216 pagine, formato 14×22 cm, con 21 foto in bianco e nero e 13 a colori).
Si ripercorre l’epopea Il titolo, come spiegano gli autori nel prologo, non vuole cavalcare la recente polemica che ha costretto Alfa Romeo a rinominare il suo ultimo modello da “Milano” a “Junior”, a causa della perdita di un legame diretto con il capoluogo lombardo. Piuttosto, il volume si propone di ripercorrere la gloriosa epopea della Casa del Biscione, intrecciata indissolubilmente con la storia di Milano, un tempo non solo capitale della moda e del design, ma anche epicentro dell’industria automobilistica italiana.
La passione Essere “alfista” non è mai stato solo un atto di fedeltà a un marchio, ma un modo di vivere l’automobile come fonte di emozioni uniche, ben oltre la sua funzione di mezzo di trasporto. Attraverso le pagine del libro, Sacchini e Turinetto raccontano l’evoluzione tecnologica di Alfa Romeo, le sue vetture leggendarie e il ruolo centrale che l’azienda ha avuto nel plasmare l’identità di Milano. Un’epoca d’oro, quella in cui la città pulsava al ritmo dei motori, che oggi sembra lontana, con il Museo Storico di Arese e poche altre realtà a custodirne il ricordo.
Il contesto sociale In un momento in cui l’automobile è spesso dipinta come il “nemico” di una Milano sempre più orientata alla sostenibilità, “Quando l’Alfa Romeo era Milano” non è solo un omaggio alla Casa del Biscione, ma anche una riflessione sull’orgoglio di una città e dei suoi cittadini, che in quelle vetture vedevano il simbolo di un’innovazione senza compromessi. Un libro per gli appassionati, certo, ma anche per chi vuole riscoprire un pezzo di storia che ha fatto grande il made in Italy.VB