Nuova Giulietta

La Giulietta nelle versioni 1.3, 1.6 fu progettata da Rudolf Hruska.
Dal 12 maggio del 1975 L'ing. Hruska era a capo del Comitato Tecnico Gruppo Alfa Romeo. Ne facevano parte: Busso, Chirico, Chiti, Colucci, Garcea, Luraghi, Nicolis, Surace, Audisio, Celi e Hoffman.
Il Comitato aveva il compito di proporre alla Direzione Generale, per l'approvazione dei Comitati Esecutivi dei Consigli di Amministrazione Aziendali, le caratteristiche della gamma ovvero i nuovi modelli, versioni, modifiche, e di attuare le decisioni dei predetti comitati in merito alla progettazione di nuovi modelli, versioni, modifiche.
Quando fu presentata la Giulietta il direttore della Progettazione era Giuseppe Surace (nominato nel 1976) e il presidente dell'Alfa era Gaetano Cortesi.
Il Centro Stile non esisteva ancora come denominazione e al periodo della progettazione della nuova Giulietta si trovava ancora al Portello.
Ermanno Cressoni
Nel 1981, nell'ambito della Direzione Impostazione e Programmazione, la progettazione carrozzeria si chiamò semplicemente Stile e fu affidata all'Arch. Ermanno Cressoni.
La prima serie fu presentata nel novembre del 1977 a Taormina dove per due settimane collaborai con il dr.Verweij dell'Ufficio Stampa Estera, nell'accoglienza dei giornalisti stanieri.
Per lo stile originale fu definita "il cuneo che penetra l'aria" e il nome Giulietta fu scelto per richiamare la mitica berlina degli anni '50. La meccanica era quella collaudatissima dell'Alfetta, i motori derivavano dalla Giulia.
Nel 1979, a questi due modelli fu affiancata la versione 1.8 (bialbero già montato sull'Alfetta ma potenziato da 118 a 122 cv). Nel mese di maggio 1980 fu presentata la 2.0 litri riservata in un primo momento al mercato estero ma fu disponibile in Italia un anno dopo in una nuova veste e fu chiamata Super.
Nel giugno del 1982 uscì la versione Extra Confort (serie limitata) nelle cilindrate 1.6 e 1.8.

La Giulietta Turbodelta
Il 1o maggio del 1983, l'Autodelta presentò ad Imola la 2.0 Turbodelta preparata secondo le norme del Trofeo Nazionale per vetture Diesel, equivalente al gruppo N, per i clienti sportivi.
La vettura era competitiva, si era intervenuti sul peso e le sospensioni erano state adattate all'impiego agonistico. Erano stati installati il rollbar, le cinture, l'interruttore generale del circuito elettrico, il recuperatore dell'olio. Rispetto alla versione di serie, cresceva non tanto la velocità massima quanto la capacità di accelerazione. Furono prodotti solo 361 esemplari.
L'ultimo restyling della Giulietta è della seconda metà del 1983: 1.6L - 1.8L - 2.0L. La carrozzeria è più armonica ed elegante, le dotazioni di massimo livello, un elegante e raffinato arredamento interno con plancia più funzionale, meccanica ancora migliorata e nuova gamma di colori.
Purtroppo la Giulietta a differenza di quasi tutti i più bei modelli dell'Alfa Romeo non ha una storia sportiva.
E' stata impiegata dalla Polizia ed è stata protagonista in molti film, il primo dei quali è stato: Viaggio con Anita con Giancarlo Giannini e la regia di Alberto Moravia.

CODICI COLORE NUOVA GIULIETTA


Articolo per l'anniversario 1997-2007
La Nuova Giulietta compie trent'anni

Per sostituire l'ormai "anziana Giulia", nel novembre del 1977 fu presentata la nuova Giulietta, chiamata così in onore della Giulietta di vent'anni prima. La sua linea a cuneo fu definita "sconcertante" in un servizio di Quattroruote. La parte posteriore soprattutto non convinse subito gli addetti ai lavori, eppure il design della Giulietta ha fatto scuola ed è stato copiato in seguito da molte case automobilistiche. Le dimensioni esterne erano quelle dell'Alfetta, da cui la Giulietta ereditò il passo e la careggiata. Inizialmnte fu dotata di motori a 4 cilindri di 1,3 e 1,6 litri, sucessivamente dal 1.8, 2.0, Super e diesel.
Nel 1981 subisce il primo lifting, con l'applicazione della fascia sottoporta che percorre tutta la vettura.
Nel giugno del 1982, la Giulietta fu disponibile in due versioni speciali superaccessoriate denominate Extra Confort (1.6 e 1.8 EC), accompagnate dalla Giulietta TI (2.0) riconoscibile per la striscia nera che corre sui paraurti e sulle fasce laterali. Subito dopo fu la volta della versione Diesel alimentata da un 4 cilindri di 1995 cm3 prodotto dalla VM di Cento (FE).
Un testimonial d'eccezione: Niki Lauda
Per soddisfare i clienti sportivi, nel mese di maggio del 1983 fu presentata una versione molto speciale denominata Giulietta 2.0 Turbodelta, prodotta in 361 esemplari, dotata di un turbocompressore Alfa Avio, adattato dai tecnici dell'Autodelta.
Nella seconda metà dello stesso anno fu presentato l'utimo restyling della Giulietta.

Ma non voglio dilungarmi sulla storia tecnica che riempe le pagine di tanti libri sull'Alfa Romeo, vorrei piuttosto rendervi partecipi di alcuni miei ricordi personali perchè alla presentazione ufficiale della Giulietta, a Taormina, c'ero anch'io.
Ricordo che partii con le mie colleghe Ortensia (segretaria del dr. Marchetti, capo ufficio stampa) e di Berthe (di nazionalità svizzera) dall'aereoporto di Linate in una giornata di nebbia, eravamo tutte imbacuccate per il freddo, stivali e gonne kilt che erano di moda a quel tempo, giacca di pelo e cappellini. Arrivate a Catania trovammo un clima quasi estivo e ci precipitammo subito ad acquistare jeans e magliette per il caldo che faceva.



SULLA TERRAZZA DEL GRAND HOTEL CAPO TAROMINA, LA SIGNORA ELVIRA RUOCCO CON PRIMO BONVINI, COLLABORATORE DEL DR. MARCHETTI, E UN FOTOGRAFO

Io mi occupavo ta l'altro di ricevere all'aeroporto i giornalisti esteri, compito che dividevo con Berthe, mentre Ortensia era proposta ai lavori di cooordinamento in segreteria.
La sera dell'arrivo, c'era la conferenza stampa e la presentazione che di solito veniva fatta dal responsabile di prodotto, e la proiezione delle slides relative alla parte tecnica ed illustrativa della vettura. Seguiva la cena con spettacolo di balli tipici siciliani e subito dopo il cabaret con una coppia di giovani attrici e cantanti composta da Marisa Rampin e da Luciana (non ricordo più il suo cognome anche perchè non è diventata famosa come la Marisa di cui vi parlerò in seguito). A mezzanotte pizza o spaghetti aglio, olio e peperoncino per tutti.
Per me fu una bellissima sperienza. Una sera eravamo sulla terrazza dell'Hotel Capo Taormina e vidi uno spettacolo che non scorderò mai più: l'eruzione dell'Etna e chi non l'hai mai visto dal vivo non può capire. Furono 15 giorni indimenticabili sotto ogni punto di vista. Essere partecipe e anche protagonista di un evento così importante fece crescere ancora di più in me l'orgoglio di appartenere ad una grande famiglia in cui l'efficienza e l'ospitalità erano importanti quanto la cura del prodotto e la consapevolezza di un grande Marchio.

Elvira Ruocco

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