Alfa 24 HP torpedo 1910 (Racing 43)


Probabilmente ci voleva il centenario della storia del marchio, per vedere la riproduzione in scala ridotta di quella che universalmente, riconosciamo come la "prima pietra" della storia automobilistica di Alfa Romeo.
Cento anni esatti da quella 24 HP che possiamo ammirare al Museo di Arese e che, curiosamente, il 24 giugno 2010 non era esposta in quanto si trovava a Pebble Beach.
Diversamente da come sono solito impostare queste recensioni, credo per una volta che non sia necessario aggiungere altro relativamente alla storia della vettura, basta infatti aprire qualsiasi libro o qualsiasi sito internet per ottenerne tutte le informazioni su questa torpedo dalla livrea blu petrolio.



L'esemplare della 24 HP presente al Museo Alfa Romeo di Arese


Invece la prima curiosità sta proprio in questa riproduzione in scala 1/43, scaturita da un produttore come Racing 43 che con i modelli di auto vintage, poco o niente ha mai avuto a che fare.
Sarebbe stato più semplice aspettarsi una Rio, una Brumm, una Minichamps o al limite una ABC e invece a sorpresa, già all'ultimo Model Expo allo stand UFFI Project s.r.l. questo bel modello era lì, ad accompagnare quello della Nuova Giulietta, come fosse una vecchia foto di famiglia dove si vede la trisnonna che tiene in braccio la neonata di casa.





Vi dico subito che recensire una vettura così non è facile, sarà per l'assenza del classico scudetto anteriore, sarà che 24 HP fa pensare ad una specie di carrozza mossa da un motore più sbuffante che rombante, sarà perché l'emozione di averla tra le mani ed essere finalmente consapevoli di aver trovato l'inizio (Alfa appunto) della propria collezione ti lascia senza parole...comunque sia vi garantisco che non è facile.





Partendo ad analizzare i materiali, Racing 43 si è affidata agli ingredienti tipici dei modelli speciali e quindi : resina, metallo bianco, fotoincisioni, acetato e decalcomanie.
Guardandolo da vicino, emerge tutta l'arte del fatto a mano e, finalmente, del Made in Italy...si, perchè sarebbe stato davvero un peccato che il modello n° 1 di tutta una collezione Alfa in 1/43, fosse stato oggetto di attenzioni da parte di qualche produttore asiatico.

Le linee semplici di questi modelli "vintage", sono facilmente valutabili per proporzionalità e impatto visivo, tuttavia per la prima volta, ho eseguito un paio di misurazioni per valutare l'attenzione prestata dal Produttore ad un modello così esclusivo.
Così mi sono armato di calibro a corsoio ed ho misurato passo e carreggiate, rilevando le seguenti misure :

Passo : Misura originale : 3.200 mm.
Misura verificata sul modello : 73,2 mm. x 43 = 3.147,6 mm.

Carreggiata : Misura originale : 1.350 mm.
Misura verificata sul modello : 31 mm. x 43 = 1.333 mm.

Dai risultati emerge l'indubbia fedeltà delle proporzioni del talaio, cui dipende quella del modello complessivo. Infatti bastano un paio di foto della vettura reale per rendersi conto che, corpo vettura, cofano motore, parafanghi, altezza del parabrezza e sbalzi, sono stati realizzati con ottima fedeltà alle proporzioni.
La linea appare molto slanciata con la capote ripiegata a sbalzo ed i parafanghi, uniti tra loro dal predellino, che creano un effetto dinamico molto riuscito.
Il predellino è evidenziato dal bordo color legno, particolare realizzato con un adesivo.
Particolarmente appagante la vista del lato destro ove è presente la ruota di scorta e la tromba per le segnalazioni acustiche che sormonta il profilo del parafango anteriore.





Posteriormente, come nella totalità delle vetture di quell'epoca, c'é poco da annotare.
Tuttavia, anche questa parte è stata molto ben curata con il serbatoio del carburante in bella vista tra i due longheroni del telaio ed il tubo di scarico.
Sicuramente l'elemento più caratterizzante di questa angolazione, è costituito dalla grande capote ripiegata, il cui colore bianco contrasta decisamente con la livrea blu.
Degna di nota la riproduzione della nervatura perimetrale dei parafanghi.





Ho ritenuto opportuno effettuare due fotografie della parte interna, la cui semplicità è impreziosita dalla colorazione.
La selleria rossa con il rivestimento color cuoio sono indubbiamente d'effetto.
Molto ben riprodotti il volante e l'essenziale strumentazione di bordo.





Passando al giudizio dei dettagli, la foto sotto evidenzia la cura riservata alla ruota, provvista di mozzo con dadi di fissaggio in bella evidenza, coprimozzo color ottone e scritta ALFA, nonché di valvola per il gonfiaggio del pneumatico.
Forse è quest'ultimo particolare a sembrare un po' sovradimensionato, se confrontato con la sezione delle attigue razze del cerchio.
Molto bella la tromba dell'avvistatore acustico dalla caratteristica "proboscide" realizzata con i relativi supporti di fissaggio.





La parte frontale è indubbiamente la più ricca di particolari.
Bellissimo il radiatore con gliglia e scritta Alfa in corsivo fotoincise. Il corpo del radiatore invece ha un'aspetto un po' grumoloso, probabilmente dovuto alla decorazione color ottone opaco.
In definitiva un vero capolavoro se non fosse per lo stemma al centro, che riporta inesorabilmente la scritta Alfa Romeo e che ci ricorda un po' quella scena del film "Ben Hur", quando venne inquadrato Charton Heston con tanto di daga romana e orologio al polso.

Anche i fari sono davvero ben riprodotti, verniciati sempre in ottone opaco e con lente leggermente concava.
Anche qui una piccola critica andrebbe ai fori di evacuazione dei fumi di acetilene, che in realtà appaiono come delle protuberanze.

In bella evidenza anche la caratteristica scolpitura degli pneumatici, riportati in gomma.





Altri particolari davvero ben riusciti, li possiamo meglio notare sul lato sinistro del modellino.
Qui fanno bella mostra di se la maggiorparte degli elementi fotoincisi, come la maniglietta di sollevamento del cofano, la presa d'aria dinamica, le maniglie delle portiere e la struttura del parabrezza (quest'ultimo con vetro in sottilissimo acetato e due fari supplementari).

Molto fine e ben posata, la decalcomania riproducente la decorazione rossa del cofano.

Sul predellino sono riportati il serbatoio per l'acetilene dell'impianto d'illuminazione e la cassetta degli attrezzi.





In ultima analisi ho lasciato i commenti sulla selleria.
Qui sembra quasi che sia arrivata una telefonata che abbia affrettato la finitura delle sedute dei divani.
Se osserviamo i pannelli laterali e gli schienali, notiamo che la "bottonatura" è correttamente eseguita in rilievo.
Guardando invece le due sedute si nota che l'effetto "bottonatura" è stato affidato a delle impronte semisferiche, sproporzionate per dimensioni ma soprattutto che mal si accostano a quento fatto per gli schienali.
Un vero peccato, considerando che si tratta di una delle parti più in vista del modellino.





Un ultimo giudizio riguarda il prezzo che è attualmente fissato in 180 €, un prezzo allineato a quello di altri Produttori artigianali.
Lo stesso modello, nell'esclusiva confezione associata alla Giulietta 2010, costa invece € 500.

Personalmente giudico questo modello complessivamente ottimo e, come scrissi in una delle mie recensioni riguardo la 40/60 HP Castagna, assolutamente da non perdere.
Acquistarlo quest'anno avrà sicuramente un valore simbolico aggiunto, poi ognuno di noi deciderà se accostarlo alla nuova Giulietta, metterlo al centro della vetrina, all'inizio della collezione o piuttosto in una teca dedicata, insieme ad altri ricordi di questi 100 anni di storia Alfa Romeo.

Gianluca66

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