I soci raccontano


L'Alfetta quadrifoglio oro di Andrea Isabella socio n 56 alias Capitan Harloock



il primo giorno dopo il restauro


Quando ho saputo che sarebbe finita allo sfascia carrozze mi è venuto il magone.Sono stato a pensare e ripensare di quante volte ho visto sfrecciare per il paese l'Alfetta Quadrifoglio oro dell'amico di famiglia Tonino!Oppure quando faceva il suo ingresso al cancello della scuola,si giravano tutti!
Prendo coraggio e chiamo Tonino per chiedergli se fosse disposto a vendermi l'Alfettona!
Premetto che non ricordavo le condizioni nelle quali era la macchina,sapevo che era stata parcheggiata in un piazzale.Quando l'ho vista lo spettacolo non è stato dei migliori.Era coperta dalla polvere,mancava qualche pezzo,qualche ammaccatura sui parafanghi anteriori e non parliamo degi interni!


gli interni devastati - In officina da Urti


Non demordo e così chiamo il nostro socio Francesco Urti,che viene a prendersi l'Alfetta.La carica su un carrellone e la porta presso la sua officina.I giorni dell'attesa del responso di Ciccio sembravano interminabili,quando finalmente mi chiama e mi avverte che tutto sommato il Bialbero era tornato a borbottare!
Mi precipito in officina per constatare con i miei occhi.La vedo e anche se tutta ammaccata,ho provato una gioia immensa quando l'ho sentita in moto.Urti mi illustra i lavori che sono stati necessari per ripristinarla e bhe! la lista era lunga.Infatti sono state sostituite tutte le parti in gomma all'interno del vano motore,quindi tubi,manicotti,supporti vari,pompa dell'acqua,olio e filtri,candele,cavi candele,batteria.A seguire la pompa della benzina,giunti sull'albero di trasmissione,freni,lampadine varie,le gomme.Una bella lavata e via in Calabria,dove zio Franco ha provveduto a far risplendere la carrozzeria.

Dopo circa un mese,zio franco mi chiama e mi da la notizia che tutto è pronto.Ero entusiasta,perchè i tempi che mi aveva dato erano più lunghi,ricordo ancora che mi disse:"Andrè io te la faccio ma non mettermi fretta!"
Di buon ora,una mattina,vado da zio Franco.L'Alfetta era posizionata con il muso pronti per partire .Era lucida,i raggi solari accarezzavano la carrozzeria e la facevavo brillare sugli spigoli.Avevo gli occhi gonfi tant'era la gioia.Si parte alla volta di Colleferro.Zio Franco aveva soltanto ripristinato la carrozzeria e dunque la vettura all'interno era spoglia dei sedili tranne quello di guida ovviamente e dei pannelli porta.Tutto bene,se non chè arrivato all'altezza i Frosinone,la lancetta dlla temperatura dell'acqua arriva alle stelle,mi fermo e purtroppo mi rendo conto che la guarnizione della testata aveva ceduto.Rabbocco l'acqua nel radiatore e percorrro cmq i pochi chilometri che mancavano per arrivare a Veleltri.
Nonostante la delusione,ero felice,la mia Alfetta era in garage.L'indomani,rabocco l'acqua nel radiatore e parto alla volta dell'officina autorizzata Alfa Romeo di Silvestri ad Ariccia.Qui il capo "Silvio" prende in consegna l'Alfetta e comincia il lavoro di recupero del motore.Una volta aperto,Silvio, mi comunica che le valvole sono completamente polverizzate.Così oltre alla guarnizione si procede al rifacimento completo di tutta la parte superiore del motore,quindi,valvole,guida valvole e sedi valvole.
Nei momenti di fermo,mi sono dedicato alla ricerca di ricambi.Ho affrontato molti chilometri per recuperare il pezzo mancante.Tutto volto alla mania di perfezione che ho.

L'Alfetta era dunque pronta.L'occasione per provarla è il pranzo di Larino,un viaggio da Velletri a Larino.Tutto fila liscio all'andata,il motore girava in maniera perfetta.In autostrada vedevo le persone nelle altre auto che indicavano la mia Alfetta!mi sentivo soddisfatto del lavoro fatto fino a quel momento.


una foto il giorno del raduno


Purtroppo al rientro,si presenta un problema.Ovvero,il motore si spegnava per qualche attimo per poi ripartire.Tutto questo in marcia.Arrivo comunque a casa con questo problema,avevo un pò di rabbia e non sapevo con chi prendermela se con me stesso o col meccanico.

Riporto la quadrifoglio da Silvestri,intercetta il problema.Era il sensore di giri.Anzi i sensori di giri,perchè la Motronic è equipaggiata con due sensorie non uno come poi ho scoperto fu adottato in segito sugli altri duemila iniezione.
Reperire il ricambio non è stato semplice.Mi sono riolto a più ricambisti,anche nei mercatini e in ogni dove.Chiedo aiuto ad un utente del forum club alfa sport,stv81,il quale aveva acquistato da poco l'alfetta quadrifoglio oro,ed aveva avuto lo stesso problema.Riesce a procurarmi i sensori,anche se non sono orgiginali.Silvio li installa e tutto torna a funzionare.
Comicio così ad utilizzarla spesso,in occasione del raduno in Abbruzo "Alfa Sport sul miglio lanciato",avverto nell'abitacolo un cattivo odore di olio bruciato.La cosa mi infastidiva e pure molto.Così rivado presso l'officna di Silvestri,da verfica,risultava che trafilava olio dal paraolio dell'albero di trasmissione e gocciolava sulla marmitta,inoltre mi ero accorto che cominciava a tirar fuori dallo sarico quel fumetto violaceo.
Così la decisione di far tirar giù il motore e sostituire canne,pistoni e fasce e tutto ciò che sarebbe stato necessario sostituire.La maestria con la quale Silvestri ha realizzato i lavori non ha eguali,meticoloso e preciso.


il coperchio punterie è stato lucidato


L'occasione è stata buona anche per far montare il condizionatore,che avevo smontato da un'Alfetta in rottamazione.
In tutto questo continuo via vai da officina a casa e viceversa,mi sono dilettato a farmi dei lavoretti,ad esempio l'imperiale,armato di santa pazienza mi sono dcumentato e ringrazio il socio micheleindy che mi spiegato per filo e per segno come si deve rifoderare l'imperiale.Ho dedicato molto tempo al recupero dei sedili,con buoni risultati,ma per i miei gusti insoddisfacenti,tant'è che mi sono deciso a farli rifare.Purtroppo solo la parte in Sky grigio che è la più rovinata,visto che il vellutino della seduta e pressocchè introvabile.
Altre piccole noie hanno afflitto e tutt'ora ogni tanto affliggono la mia amata Alfetta,tutte di natura elettrica.
Certi giorni la prenderei a martellate,altri la adoro.Io dico sempre che vive di vita propria,quando gli va funziona quando no fa i capricci.
Con tutto quello che mi è costato ad oggi,sconsiglierei a chinque di intraprendere il viaggio lungo e tortuoso del restauro.Ma come si dice il cuore ha sempre ragione!



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