La Storia dell'Alfa Romeo
(di Elvira Ruocco)


Articolo 4a


LA SIG.RA RUOCCO RITRATTA SULL'ETNA
A FIANCO DI UN ESEMPLARE... "SOLARE"


SOTTO IL SOLE E' SEMPRE LA PIU' BELLA

Nella sua prima versione, la "Duetto", lo spider Alfa Romeo, la cui carrozzeria fu disegnata da Pininfarina , ribattezzata in seguito "Osso di Seppia" per la sua forma fusiforme, fu presentata nel mese di marzo 1966 al Salone di Ginevra, equipaggiata da un motore a quattro cilindri di 1.570 cm3. Per darle un nome fu indetto un referendum internazionale di Alfisti. Presso i concessionari Alfa Romeo furono disponibili le schede di partecipazione che, allo scadere del tempo fissato entro il 10 maggio, ammontarono a 140.501 di cui ben 15.000 provenienti dall'estero. Tutte contenevano un nome per questa splendida vettura che al Salone era stata esposta semplicemente come "Spider 1600". Fra tutte le proposte pervenute, alcune autorevoli come quella del principe Bernardo d'Olanda, fu scelta quella del bresciano Guidobaldo Trionfi che ricevette dalle mani del presidente Giuseppe Luraghi le chiavi dello spider messo in palio. Ma questo nome non risultò fortunato in quanto l'azienda dolciaria Pavesi fece notare all'Alfa Romeo che, tra i suoi prodotti dolciari, c'era da tempo in commercio una merendina composta da biscotto e crema da ripieno che si chiamava appunto Duetto. L'allora responsabile delle Relazioni Esterne dell'Alfa Romeo, il dr. Camillo Marchetti e il dr. Giorgio Colombo suo interfaccia della Pininfarina, organizzarono una crociera sulla turbonave Raffaello varata ai cantieri San Marco di Trieste. La nave salpò l'11 maggio e, mentre filava a 27 nodi sull'Atlantico, sul suo ponte lido i passeggeri provarono, come se fossero su una pista, tre spider destinati ad una mostra promozionale di prodotti italiani organizzata dalla Finmeccanica a New York. La nave fece scalo intermedio a Cannes dove si stava svolgendo il Festival del Cinema e molti attori, tra cui Vittorio Gassman, Rossella Falk, e il regista Renzino Avanzi, figlio della baronessa Maria Antonietta Avanzo (una delle prime donne pilota), furono richiamati da questa insolita "presentazione" e salirono a bordo per farsi fotografare accanto alla nuova vettura. Così sbarcò in America, ma a renderlo famoso fu Dustin Hoffman nel celebre film "Il Laureato".

DAL FILM "IL LAUREATO" CON DUSTIN HOFFMAN

Due anni dopo, dotato di un propulsore maggiorato a 1.779 cm3, fu ribattezzato 1750 Spider Veloce e fu la prima vettura prodotta anche con le specifiche per il mercato U.S.A., con la dotazione di alimentazione ad iniezione diretta e di dispositivi regolamentari di illuminazione. Nello stesso 1968 comparve una seconda versione con un motore da 1.290 cm3, senza protezione in plexiglas per i fari e due anni dopo la carrozzeria dello spider fu riutilizzata con l'adozione della coda tronca. Nel 1971, la motorizzazione fu portata a 1.962 e la vettura assunse la denominazione di 2000 Spider Veloce e fu sempre presente sul mercato americano fino alla fine del 1994, anno in cui l'Alfa si ritirò. Dei modelli per l'Usa, ricordiamo i tre allestimenti: Graduate, Quadrifoglio, Veloce (1986-1989) e la versione speciale CE (Commemorative Edition) del gennaio 1994. Nel 1972 scomparve la motorizzazione 1750 che fu rimpiazzata nuovamente con una da 1.6 litri. La gamma si articolò in Spider Junior 1300, Spider 1600 e Spider Veloce 2000. La versione 1300 uscì di produzione nel 1981. Nel 1983, la vettura fu sottoposta ad un integrale restyling della carrozzeria e degli interni (texalfa), nei colori blue e beige e in un allestimento in pelle naturale come optional. Su tutte le versioni scomparvero le protezioni in plexiglas e fu introdotto un vistoso spoiler in materiale sintetico morbido, ma nessuna modifica sostanziale fu apportata ai motori e alla meccanica, sempre entusiasmanti per le eccezionali doti di brillantezza, velocità , guidabilità e tenuta di strada.

BOZZETTO DUETTO III SERIE

Nel 1990, fu presentato il nuovo Spider Edizione U.S.A.: nel mese di gennaio agli Auto Show di Detroit e Los Angeles e, in marzo, al Salone di Ginevra nell'edizione europea. Se l'automobilista considera la sua auto non solo come un mezzo di trasporto ma come strumento di gioia, di piacere, allora senza dubbio lo Spider in tutte le sue versioni ha esaltato al massimo, sia in termini di prestazioni, sia in termini di eleganza di forme e di confort, un'immagine già unanimemente riconosciuta a tutte le vetture dell'Alfa Romeo. Concludo questo breve viaggio tra le versioni della Duetto, con una scheda relativa alla numerazione dei telai dei tipi 105 e 115, e delle gamme dei colori, che seguono:

NUMERAZIONE TELAI VETTURE SPIDER


Spider 1.6 duetto 1966
Avorio
Bianco Farina
Rosso Farina
Blu medio
Celeste
Verde inglese
Grigio Grafite


1750 Spider Veloce 1967-1971
Bianco Farina
Avorio
Celeste
Blu medio
Rosso Farina
Verde inglese
Grigio chiaro met.*
Nero
*finizione soppressa nel luglio 1969


Spider 1.3 Junior 1968-1973
Bianco Farina
Avorio
Celeste
Blu medio
Rosso Farina
Verde inglese
Grigio chiaro met.*
Nero
Giallo prototipo**
Grigio indaco**
* finizione soppressa nel luglio 1969
** finizioni introdotte nel novembre del 1972


2000 Spider Veloce 1970-1977
Rosso Italia
Verde inglese
Grigio indaco*
Nero
Avorio
Grigio chiaro met.
Giallo prototipo
Blu
Bianco Farina
*finizione soppressa nel settembre 1976


Spider 1.6/2.0 1980-1983
Rosso Alfa
Avorio
Nero met.
Grigio chiaro met.
Verde acqua met.


Spider Q.V. 1.6/2.0 1986
Q.V.: rosso e grigio met.
2.0: bianco, rosso, nero e blu medio met.


Spider nuova generazione 1990
Rosso
Grigio chiaro met.
Optional:
Hardtop in colore vettura
Rivestimenti parzialmente in pelle naturale (solo per versione 2.0)
Volante rivestito in pelle.


LA SIG.RA RUOCCO ACCANTO AD UN DUETTO SUL LUNGO LAGO DI COMO (ERA LA MACCHINA DEL NONNO)


Elvira Ruocco

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