Ferrari-Nuvolari
Un'amicizia vissuta tra divorzi e riconciliazioni


Entrambi pignoli e dotati di un fortissimo carattere, vissero un rapporto molto difficile che li portò, nel luglio del 1933, ad un inevitabile divorzio.
La burrascosa lite nacque dalla pretesa di Nuvolari di cambiare il nome della Scuderia in Scuderia Nuvolari-Ferrari. Ma si scrisse che questo non fu che uno dei pretesti poiché "il mantovano" era scontento dell'organizzazione e della ferrea disciplina della squadra.
Nel 1934, insieme a Borzacchini, che aveva anch'egli abbandonato la Ferrari, creò una piccola Scuderia con due Alfa Romeo (ovviamente private) e una Maserati tre litri. Ma fu un'annata disastrosa. Vinse solo 4 gare su 23 e si ferì gravemente in un terribile incidente al Circuito di Alessandria.
Intanto Vittorio Jano, che nella squadra dell'Alfa Romeo era il più accanito sostenitore di Nuvolari, si adoprò affinché il mantovano ritornasse a correre per la Scuderia. E Ferrari, se pur a malincuore, come si può leggere nella lettera indirizzata al vice direttore dell'Alfa Romeo, avvocato Carioni, lo riconfermò.
Il 1935 si rivelò l'anno delle più belle vittorie di Nuvolari con le Alfa Romeo.


Piloti Alfa Romeo degli anni '30 al Colle della Maddalena:
1° da sinistra Enzo Ferrari, 4° Tazio Nuvolari e 6° Achille Varzi.
Il 3° è Prospero Gianferrari, Consigliere Delegato Alfa Romeo.
(fonte: Archivio Prospero Gianferrari)


Elvira Ruocco

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