La 1900 Super Sprint

La ripresa dell'Alfa nel dopoguerra fu segnata dalla comparsa nel 1950 della prima berlina a scocca portante che coincise con il primo modello realizzato in catena di montaggio. Ma la consacrazione della "millenove" si ebbe quando la Touring realizzò uno splendido coupé che fu prodotto in serie.
L'Alfa Romeo curò una produzione particolarmente scelta della vettura 1900 per offrire alla clientela internazionale più raffinata, sportiva ed esigente alcuni tipi speciali di "fuoriserie".
Il coupé Alfa Romeo 1900 Super Sprint è un fuori serie nato nel 1955 dalla sempre più stretta collaborazione tra l'Alfa Romeo e la Touring che, già nel 1951, aveva realizzato sul pianale tipo 1900 C un elegante coupé con carrozzeria in alluminio e lavorata quasi totalmente a mano secondo il metodo "superleggera" introdotto dalla carrozzera milanese nel 1937.

La 1900 Super Sprint fu presentata al pubblico al salone di Ginevra in una insolita versione bicolore rosso matador e nero, con interni in finissima pelle. Una macchina di gran classe, più sfilante ed elegante della vettura che l'aveva precedita, "migliorata" sotto diversi aspetti.
La nuova vettura aveva assimilato tutte le esperienze del motore e dei freni della 1900 T.I., punta di diamante dell'Alfa Romeo per le corse della categoria Turismo.
Le raffinate soluzioni teniche non solo portarono un notevole guadagno di potenza, ma conferirono al motore la classica "musicalità Alfa Romeo" quella possente melodia fatta di suoni d'aspirazione e di scarico perfettamente accordati tra loro.
Veloce, sin quasi a raggiungere i 200 Km/h nella secoda versione, la linea della 1900 Super Sprint, che ha un solo vetro laterale, è più armoniosa, maggiormente aerodinamica, in virtù del telaio di tipo corto, e più comoda per i miglioramenti compiuti nella parte interna.
La maschera ha dimensioni più ridotte, richiama ancora il classico quadrifoglio ma si presenta maggiormente stilizzata conferendo al frontale una più accentuata leggerezza.
Le novità assolute erano il cambio a cinque marce e l'introduzione di un rapporto al ponte per consentire la migliore ripresa.
Il prezzo di listino fu fissato in 3.210.000 lire e, dal 1956 al 1958, furono prodotte 599 unità.
I colori della gamma avevano nomi come "beige Isabella", "grigio biacca", "rosso matador", "blu cobalto" e "verde/azzurro oceano" per la versione bicolore.
La 1900 Super Sprint ha anche una storia sportiva sebbene la sua presenza nelle gare sia stata meno sporadica e meno gloriosa di quella delle versioni berlina. Fu omologata nella categoria "Gran Turismo" fino a due litri. Nelle lunghe gare stradali, le 1900 SS battevano le più fragili concorrenti.
Tra le vittorie più belle ricordiamo il III Gran Premio Nacional Sport di Spagna del 1956 dove il Conte Caralt vinse nella sua categoria e la Coppa dei Cangiani con Luigi Bellucci vincitore nella categoria Gran Turismo. Altri piloti che si distinsero alla guida delle Super Sprint furono Piero Carini, Pier Francesco Calvi di Bergolo e la signora Anna Maria Peduzzi.
Nelle foto dell'epoca, la vediamo premiata per la sua eleganza e spesso è protagonista nei numerosi incontri Auto e Moda accanto a modelle che indossano splendide creazioni o accanto a personaggi mondani.

Elvira Ruocco

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