Renzo Parigi

In una nevosa mattina del 13 dicembre 1935, poche ore dopo il suo arrivo con il treno 324 proveniente da Firenze che lo "scaricò" alla stazione di Milano, Renzo Parigi iniziò la lunga collaborazione con l'Alfa Romeo.
Altre Ditte gli avevano offerto impiego ma il nome Alfa Romeo aveva esercitato un richiamo più forte perchè nel suo animo, come in quello di tanti, Alfa Romeo era sinonimo di qualità.
Era diplomato perito industriale con la specializzazione in costruzioni aeronautiche. Nel 1954 fu nominato capo servizio, l'anno successivo si laureò con una tesi sull'organizzazione della ricerca industriale. Dirigente nel 1959, Renzo Parigi fu investito l'anno dopo della responsabilità del laboratorio Controlli e Ricerche. Dopo cinque anni di intenso lavoro, fu nominato Vice Direttore della Qualità.
L'anno successivo divenne Direttore, finchè nel 1972 e nel 1976 giunse prima alla Vice Direzione Centrale, poi alla Direzione.
Parallalelamene alla sua attività in Alfa, Parigi ha insegnato anche Metallografia all'Istituto di Elettrochimica del Politecnico di Milano, è stato presidente della Commissione Assicurazione Qualità della C.U.N.A., consigliere dell'Associazione Italiana per la Qualità e presidente dell'Associazione Autoveicoli della stessa.
Ha scritto numerosi articoli sulla metallogafia e sulle discipline per la Qualità.
I mezzi di controllo di cui era dotata l'Alfa Romeo nel campo della produzione dei motori sono state sempre allineati alle più avanzate tecnologie. Talvolta hanno anticipato i tempi e la "filosofia della qualita" è cresciuta gradualmete fino a diventare l'essenza stessa e lo stile dell'Azienda.
Anche il lungo servizio prestato da Parigi all'Alfa è stato veramente di "qualità" .
In una sua memoria aveva scritto: «questa azienda ha sempre offerto a me, ed a chiunque abbia saputo identificarsi col meglio di essa, grandissime soddisfazioni personali, scandite dai successi volta a volta raggiunti».

Elvira Ruocco

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