Gianbattista Guidotti
Collaudatore e pilota dell'Alfa, fu uno dei grandi personaggi dell'automobilismo italiano



Gianbattista Guidotti era nativo di Bellagio, un piccolo paese vicino a Como. Entrò in Alfa Romeo nel 1923 come allievo collaudatore e, a soli ventitrè anni, iniziò la sua avventura nel mondo delle corse distinguendosi a tal punto che fu scelto da Tazio Nuvolari come co-pilota nella Mille Miglia del 1930.
L'elettrizzante finale della gara che gli consentì di superare la coppia Varzi-Canavese, ovvero il leggendario sorpasso a luci spente (mai provato storicamente), veniva spesso raccontato dal "cavalier Guidotti" con una dovizia di particolari che affascinava chi lo ascoltava.
Nel 1928, diventò collaudatore e pilota ufficiale dell'Alfa Romeo. Sempre ai primi posti delle classifiche, Guidotti partecipò a nove Mille Miglie su vetture Alfa Romeo 6C 1500 e 1750; a due 24 Ore di Le Mans su modelli a 8 cilindri, al Gran Premio d'Italia del 1937 con la 12C e al Gran Premio d'Europa a Spa nel 1947 con l'Alfetta 158.
Per quanto riguarda la sua attività in Alfa, nel 1935 fu nominato capo collaudatore delle vetture da turismo e da corsa. Fu responsabile e anche pilota di riserva, della Squadra Corse Alfa Romeo dal 1946 al 1952, negli anni in cui con le famose Alfetta 158 e 159 l'Alfa Romeo conquistò 28 Gran Premi Internazionali e due Campionati Mondiali.
Dal 1954 al 1956 fu pilota istruttore dei corsi annuali indetti dall'Automobil Club svizzero per i piloti di auto sportive e da corsa.
Nel 1957 fu istruttore della prima scuola allievi piloti dell'Automobil Club d'Italia nella pista dell'ex aereoporto della Malpensa.
Nel 1963 fu nominato responsabile della sezione controllo Carrozzeria con l'incarico di sovraintendere alle attività del reparto collaudi Finali.
Andò in pensione nel 1975 ma conservò con l'Alfa un lungo rapporto di consulenza.

Elvira Ruocco

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