Giornata celebrativa di Franco Scaglione

Organizzata dall'A.I.S.A.

Sabato 18 Novembre 2006 – Museo Alfa Romeo di Arese






INDICE

Programma
Commento
Ringraziamenti
I commenti sul Forum







Programma


Nell’ambito del Ciclo di Conversazioni Carrozzeria Italiana, Alfa Romeo Automobilismo Storico si è generosamente proposta di ospitare la sessione dedicata a Franco Scaglione, l’indimenticabile e tuttavia non abbastanza conosciuto designer che diede un impulso essenziale alla notorietà e al successo dell’Alfa Romeo e della Carrozzeria Bertone negli anni Cinquanta-Sessanta.

Ore 09:30 – 10:00 – Welcome Coffee nell’atrio del Museo Alfa Romeo di Arese

Ore 10:00 – Convegno «Fuori ordinanza: Franco Scaglione»
Prolusione di Angelo Tito Anselmi - Tavola rotonda, con testimonianze di Giovanna Scaglione, Franco Turcati, Gary Kaberle, Teodoro Zeccoli e Maurizio Tabucchi.

Ore 12:30 – Light Brunch

Ore 14:00 – Sarà proiettato un ausilio visivo e sarà aperto un dibattito sulle oltre cento immagini di vetture costruite su disegno di Franco Scaglione dalla Carrozzeria Bertone e da altri Carrozzieri.

Durante l’intera giornata, nell’atrio del Museo Alfa Romeo saranno esposti veicoli progettati da Franco Scaglione e, in particolare:

Alfa Romeo Giulietta Sprint
Alfa Romeo Giulietta SS
Alfa Romeo 33 Stradale
Fiat Abarth 750 Record Bertone
Fiat-Stanguellini 1100/103TV berlinetta Bertone
Fiat 1100/103TV berlinetta Savio
Intermeccanica Italia spider
NSU Prinz Sport coupé
NSU Prinz Sport spider Wankel




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Commento


La giornata inizia poco prima delle 9.00, quando la Sig.ra Ruocco viene a prendermi in albergo a Saronno con la sua Punto Blu, pioviccica e il cielo è plumbeo, ma la cosa è irrilevante al confronto della giornata che ci aspetta.
Partiamo alla volta di Arese, si tratta di 10 minuti di strada e siamo molto in anticipo, ma dobbiamo fare una visita prima di andare al Museo, dobbiamo andare dall’Ing. Busso, o meglio sotto il suo ex appartamento per una visita “virtuale”, ma doverosa e sentita. Mi mostra “la finestra”, quella da dove Giuseppe Busso si affacciava e vedeva lo stabilimento dell’Alfa Romeo e qui avrei voglia di raccontare una storia … forse tra qualche anno.
Ripartiamo in direzione dello “stabilimento”, varchiamo l’ingresso, ci accreditiamo e ci incamminiamo verso il Museo, dove si terrà la conferenza e in quel breve tragitto, la Sig.ra Ruocco mi racconta delle sue pause pranzo passate in quei bellissimi giardini che circondano il Centro Direzionale … la Sig.ra Ruocco ha sempre qualche aneddoto Alfista da raccontare.
Arrivati e fatti i saluti ai suoi ex colleghi, ci addentriamo e ammiriamo qualche esemplare delle vetture di Scaglione, esposte a sinistra, ma il mio sguardo è attirato dalle splendide Alfa del Museo … che non ho mai modo di visitare bene e la Sig.ra Ruocco si offre di farmi da Cicerone … potevo chiedere una “guida” migliore? …Senza nulla togliere a Lodola (presente all’evento) che è bravissimo.
Ci avviamo poi al piano sottostante, dove ci sono i partecipanti alla conferenza e dove ci sono esposte altre splendide vetture di Scaglione, tra cui la Colibrì, la Giulietta Sprint, la SS e la stratosferica 33 Stradale, una delle più belle vetture mai create, affiancata dalla Nuvola e dalla nuova Spider, tutte circondate dagli enormi motori avio.


Alfa Romeo 33 Stradale


Li abbiamo modo di salutare gli altri ospiti e la Sig.ra Ruocco viene accolta a braccia aperte da tutti gli appassionati, sue vecchie conoscenze, d’altronde è un pezzo di storia dell’Alfa Romeo ed è amata da tutti, essere quindi al suo fianco mi inorgoglisce non poco. Saluto poi il Dott. ZANA, che ringrazio vivamente per avermi concesso l’onore di partecipare a questo bellissimo evento, poi la Sig.ra Ruocco mi presenta a due pietre miliari dell’Alfa Romeo, il collaudatore Guido Moroni e l’ing. Domenico Chirico.
La conferenza ha inizio e dopo la presentazione dell’Ing. Oliveri, Responsabile dell’Automobilismo Storico Alfa Romeo, la parola passa a Tito Anselmi, sopraffino oratore e moderatore, per la premessa e che a sua volta la passa a Giovanna Scaglione, figlia dello stilista. Ci vuole in realtà qualche secondo prima che inizi a parlare, perché l’emozione e qualche lacrima hanno il sopravvento iniziale.
La descrizione del padre è particolarmente toccante e ricca di dettagli inediti. Mi ha particolarmente fatto piacere sapere che la 33 stradale è stata la figlia prediletta da Scaglione, “quella in cui ci ha lasciato il cuore” come riferito dalla Sig.ra Giovanna, che ha anche detto di “avere 42 sorelle”, riferendosi chiaramente alle vetture realizzate da suo padre.
Sulla 33 ci si sono soffermati anche il fotografo/giornalista Franco Turcati, anche lui molto emozionato, come uno dei suoi collaudatori, Teodoro Zeccoli. Nel dibattito è emerso il metodo di prova aerodinamica, fatto con i fili di lana attaccati sulla carrozzeria e studiati e fotografati dallo stilista a bordo di un auto affiancata. “La 33 fu da subito perfetta” riferisce Zeccoli … segno evidente delle grandi capacità di Scaglione, che anche nei suoi prototipi più spinti, ricercava non solo il bello, ma anche la sua funzione aereodinamica.
La parola poi passa all’americano Gary Kaberle, ex proprietario di una delle famose BAT di Scaglione. Nel suo intervento ha descritto il suo amore per l’esemplare acquistato, che ha poi dovuto vendere ad un collezionista suo connazionale, per poter far vivere la moglie altri due anni. Anche questo episodio, è stato particolarmente toccante e inaspettato.


Teodoro Zeccoli accanto alla 33 Stradale


Ha poi preso la parola il Dott. Tabucchi, Responsabile tecnico del RIAR, profondo conoscitore della storia dell’Alfa Romeo e sono intervenuti anche il noto costruttore Stanguellini, Guido Moroni e il Capo del Centro Stile Alfa Romeo, padre della 8C, Wolfang Egger, che ho avuto il piacere di rivedere e con cui mi sono complimentato, stavolta per essere riuscito a farla mettere finalmente in produzione, ma con la sua solita modestia, mi ha detto che il merito è di Sergio Marchionne.


da sinistra: Tabucchi, Egger, Oliveri, Anselmi


l’Alfa Romeo ha poi premiato alcuni degli ospiti che hanno partecipato alla Conferenza.
Il pranzo, tenutosi nella sala adiacente, mi ha riservato altre bellissime e indimenticabili emozioni. Mi sono trovato seduto tra Guido Moroni e l’ing. Chirico, seduto vicino alla Sig.ra Ruocco … tre pezzi di storia dell’Alfa Romeo. Ancora oggi stento a credere di aver avuto questo grande onore, che mai avrei solo immaginato qualche tempo fa. Ma l’imbarazzo iniziale è svanito pochi istanti dopo, grazie proprio alla grande signorilità e umiltà di questi grandi e simpaticissimi personaggi, capaci di mettere a proprio agio anche uno come me.
Abbiamo parlato di tante cose e se sarei rimasto ad ascoltarli per giorni, estasiato come un bimbo che ascolta la favola della mamma. Ho scoperto che Guido Moroni è colui a cui dobbiamo la moderna posizione di guida, diversa da quella distesa di Sanesi, ma i ricordi dei vecchi amici sono tanti e mi sono incredibilmente sentito a casa, sentendoli parlare dei loro aneddoti fantastici, come il viaggio di Moroni da Arese a Messina in occasione della presentazione dell’ARNA. Mi ha colpito, oltre alla sua media oraria, insospettabile per la 1.2, il suo ricordo piacevole di quella vettura, di cui tra gli Alfisti non si può sentir parlare senza essere messi sul rogo. Con l’Ing. Chirico poi abbiamo parlato di telai, motori, “metodi di progettazione”, la ricerca della massima leggerezza (nota dolente di questa ultima generazione di Alfa), della massima efficienza aerodinamica e molto altro.


Io con Guido Moroni


Dopo il pranzo riprende la conferenza, con la proiezione di un centinaio di immagini di vetture e prototipi
Attribuiti alla matita Franco (all’anagrafe Francesco … e questa piccola differenza gli è costata molto) Scaglione. Si è dibattuto molto sulle forme delle sue famose pinne, il particolare rigonfiamento che dava ai parafanghi, il gioco fantastico tra le curve concave e convesse … veramente interessante e istruttivo.
Veramente una bellissima, professionale, ma al tempo stesso emozionale, conferenza.
Il mio viaggio di ritorno è stato emozionante come il resto della giornata. Grazie alla cortesia del Sig. Roberto Motta (giornalista della rivista “Auto d’Epoca”, autore di un bellissimo articolo sul numero di novembre (che vi consiglio di non perdere) “Alfa Romeo SE 048 e 164 ProCar”), che mi ha accompagnato fino alla metropolitana di Milano, e con cui abbiamo parlato a lungo di Alfa Romeo. Ho scoperto, oltre alla sua competenza, il suo amore per l’Alfa Romeo … mi ha portato fino al Centro commerciale che sorge sull’ex area dello storico e rimpianto stabilimento Alfa Romeo del Portello. Il non vedere nemmeno una targa, o la storica entrata, mi ha suscitato un profondo dolore, perché anche se lo sapevo, il vederlo è un'altra cosa, e mi sono chiesto come questa città (come il resto d’Italia) abbia potuto voltare le spalle alle ruspe. E’ un pò come vedere abbattere il Colosseo, non posso credere che nessuno si mobiliti … ma tant’è, spero solo di non vedere la stessa scena ad Arese.

Concludo con un ringraziamento particolare alla Sig.ra Ruocco.


La Sig.ra Ruocco con la P2 - dedicata a Susanna Romeo


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Ringraziamenti

Il Club Alfasport ringrazia l'A.I.S.A. (Associazione italiana per la storia dell'automobile) per l'invito a questa splendida manifestazione e in particolare ringrazia il presidente Dott. Lorenzo Boscarelli, il Dott. Aldo Zana, il Dott. Marco Mottini e la Sig.ra Elvira Ruocco.

MONOGRAFIE
LA NASCITA DELL’ALFA-SUD
Dalle trazioni anteriori di SATTA alla 164


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I Commenti sul Forum

Leggere il resoconto di Carlo è stato quasi come essere presenti a questo eccezionale
Evento. Sono felice che Alfasport nelle persona del suo presidente abbia potuto usufruire
di questa grande opportunità e fregiarsi di questo grandissimo onore. Complimenti a tutti. (Pilota54)


Non ho potuto partecipare all'evento di Arese per motivi di lavoro (sempre lavoro!!!!!!) e allora sono venuta qui per leggere il resoconto (con tanto rammarico...)... ho divorato il racconto di Carlo Alberto che, devo dire, scrive veramente bene... riesce a far vivere i momenti da lui solo vissuti a chi legge (... ha un futuro il ragazzo!!!) e, arrivata all'ultima foto... quando ho letto la dedica, lo giuro, è stata un'emozione!!! Grazie alla sig.ra Ruocco (la stimo immensamente e le voglio un gran bene!!) per aver pensato a me. Grazie a Carlo Alberto (come sempre). Non me lo aspettavo ed è stato troppo bello! - (Susanna Romeo)







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Carlitos
"...Ognuno cercava di affermare il proprio punto di vista, ma su tutti prevaleva l’orgoglio di essere all’Alfa Romeo e di voler creare le automobili migliori possibili.” - Ernesto Cattoni

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