Concorso d’Eleganza Villa d’Este

Giornata aperta al pubblico presso Villa Erba: domenica 22 aprile

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Cronistoria narrata del lago, di una villa e di alcune splendide auto…

Il concorso d’eleganza Villa d’Este trae la sua assoluta aura di prestigio da una tradizione che risale agli albori dell’automobilismo, quando ancora – sarebbe meglio dire soprattutto – il mezzo a quattro ruote era un lusso per pochi… e nel lusso si cercava la raffinatezza.
Luogo ideale era questa Villa sul lago, oggi sontuoso e rinomato Hotel, nella quale nobili di ogni lignaggio si ritrovavano per eleggere la più bella.
I tempi cambiano, ma la sostanza del concorso no. Facoltosi uomini di finanza, miliardari da tutto il mondo, appassionati certo ma di una passione impossibile ai più, si ritrovano ogni anno per eleggere la più bella…signora! Sono infatti le vetture d’epoca ad essere protagoniste in questa rassegna – dove comunque trovano posto pure i prototipi delle case in una apposita categoria – in riva al lago.
Cercherò di raccontarvi la mia emozione, ripercorrendo passo passo una giornata indimenticabile come quelle degli anni passati.

La mattina ci accoglie nel torpore, l’aria fresca e frizzante allieta il corpo all’ombra di alberi secolari, appena fuori l’ingresso. Come da tradizione il serpentone all’entrata si snoda per metri che aumentano di anno in anno, segno che la manifestazione riscuote sempre più successo.
Una volta staccato il biglietto si accede, tramite un ampio corridoio di luce, al classico padiglione circolare che BMW usa come mausoleo della Casa: è sconcertante notare che tutti gli anni ci siano le stesse automobili, ad eccezione di un prototipo e di un’auto a rotazione e un paio di vetture “dipinte” da un affermato artista.
Mi avvicino quindi alla porta che da accesso, tramite una rampa in discesa, al parco di Villa Erba e varcata la soglia mi trovo il magnifico spettacolo di sempre. Un parco verde immenso, solcato da viottoli in terra battuta, e sullo sfondo la fastosa Villa Erba di fronte all’ingresso della quale vi era montata la tribuna che avrebbe ospitato il pubblico per la premiazione pomeridiana.
Bisogna dire però che aldilà delle auto in concorso quelle in “semplice esposizione” non erano molte e che quindi la porzione di prato antistante il padiglione circolare non era occupata che per un terzo di automobili. Inferiore agli anni passati e meno fastosa pure la presenza di Rolls Royce.
Questo non toglie nulla al valore delle vetture presenti: personalmente l’esposizione di vetture disegnate da Michelotti mi è piaciuta particolarmente! Tra queste si distingueva la 6C 2500 del 1947, una cabriolet assolutamente intrigante. A fare bella mostra di sé pure una splendida Maserati MC12 nera, che ha attratto i visitatori oltre che per la sua linea anche per la sua voce decisamente rabbiosa. Ma entriamo nel merito delle auto partecipanti al concorso. Queste, esposte esattamente di fronte alla Villa e al lago che a quell’ora della mattinata cominciava a riflettere i suoi giochi di luce, incoronavano come loro portabandiera le Ferrari esposte, tra le più belle e rare di sempre. Tra i prototipi la Ferrari P4/5 di Pininfarina e la Maserati GS a firma Zagato ci ricordano quanto il design italiano sia tra i più raffinati ed apprezzati nel mondo, portando a risultati di squisita eccellenza. La categoria “La nascita di un mito – Ferrari da competizione degli anni ‘50” annoverava Ferrari quali la 340MM, la 375MM, la 121LM, la 860 Monza e per finire la 250 GT LWB Tour de France. Altre splendide vetture presenti erano la Ferrari 375 MM, la Bizzarrini 5300 GT Strada, la Maserati Ghibli SS Spider, vettura rarissima in europa (prodotta in 125 esemplari la maggior parte dei quali esportati in America), la Ferrari 250 GT SWB Spider. Come non citare poi TUTTE le Alfa Romeo presenti, eleganti e sensuali nei loro abiti migliori di sempre: una 6C 1750 GS del 1931 già vincitrice in quell’anno della coppa Villa d’Este, una 6C 1750 SS del 1929 utilizzata da Campari alla Mille Miglia del 1929, una 6C 1750 GS del 1931 carrozzata da Brichet, una 6C 2500 del 1939 Tourin Superleggera e per finire una 1900 L T.I. del 1952 carrozzata Pinin Farina.

Che dire, una meravigliosa giornata tra auto gloriose e con la compagnia di Alfetto Gtv e Tommi che saluto con affetto!

Vi lascio ora alle foto delle auto che più ho apprezzato, non esitate a contattarmi al mio indirizzo Alfa Sport se desiderate averne altre o queste in alta risoluzione, sarò ben felice di accontentarvi.


Alfa Romeo 6C 1750 GS, 1931


Alfa Romeo 6C 1750 SS, 1929 di Campari-Ramponi


Alfa Romeo 6C 1750 GS, 1931


Alfa Romeo 6C 2500, 1939


Alfa Romeo 1900 L T.I., 1952


Alfa Romeo 6C 2500, 1947 Cabriolet Stabilimenti Farina


Come sopra, vista degli interni


Fiat V8, 1953 Coupé Vignale “Demon Rouge”


Una BMW ad accoglierci all’ingresso nel parco…


Maserati MC12


Toyota FT-HS, 2007


La Diatto risorge dalle ceneri…


La Classe H in tutto il suo splendore…


Ferrari 121 LM, 1955


Ferrari P4/5 Pininfarina, 2006

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