Quando la passione non ha frontiere…
Conclusioni su una due giorni meravigliosa con gli amici di AROC Hong Kong



Vi sembreranno eccessive quattro settimane per commentare poco meno di due giorni insieme a dei rappresentanti di un altro club. Vi sbagliate.
Abbiamo appositamente voluto produrre dei commenti “a bocce ferme”, per capirne gli effetti, per captare le sensazioni rimaste, per sentire riaffiorare le emozioni, per ricordare l’amicizia instauratasi.
Beh, ora come due settimane fa l’emozione del ricordo è ancora viva, per nulla sopita, trasparendo quindi dai nostri commenti intatta, fresca, spontanea.
Il programma di questa due giorni lo potete trovare in questo topic mentre qui c’è spazio solo per i sentimenti…



Sabato 6 Ottobre: la Cena
Domenica 7 Ottobre: Wtcc a Monza
Album fotografici e filmati



Sabato 6 Ottobre: la cena





Dicono che il mondo sia bello perché vario. Diverse culture, diverse etnie, diversi stili di vita che portano le persone a comportarsi e ad agire in modi diversi a seconda dell’angolo di globo che occupano. Probabilmente è vero. Eppure esistono sentimenti profondi, radicati, quasi istintuali che sono in grado di livellare queste possibili diversità per lasciar spazio solo alla conoscenza, al reciproco scambio, al reciproco rispetto: l’amicizia. Come questo sentimento abbia potuto manifestarsi e scaturire nell’intervallo di tempo di una cena è presto detto: l’amore per l’Alfa Romeo. Viscerale. Positivo. Così chiaro e puro da essere disarmante.
Si parte parlando di ciò che si ha in comune – l’Alfa Romeo – e si finisce parlando di se stessi, della propria vita, delle proprie passioni extra automobilistiche, dei propri desideri.
Ed una cena tra due club quasi agli antipodi del mondo si trasforma in una rimpatriata tra amici di vecchia data, che sembrano conoscersi da una vita…





Già dal pomeriggio sono in fermento per questo evento: puliamo – io e Nina – la mia cara Elektra (così ho deciso di chiamare la mia Spider…) con la solita puntigliosità che mi contraddistingue. La parcheggio quindi nel box e mi fermo di nuovo a guardarla: ho sempre ammirato questa Alfa e l’idea che possa essere mia ancora non è stata recepita dalla mia mente.
Giungono le 19.15, l’orario ideale per essere a Milano in tempo per la cena e per raggiungere Bluesteel e la mia vigliaccheria raggiunge il suo culmine dato che decido di utilizzare la VW Golf di mio zio per andare all’appuntamento. Ma perdonatemi se il ragionamento non fa una piega: una golf grigio topo è decisamente più adatta all’ambiente milanese e a beccarsi eventuali graffi o urti di altre macchine!
Giunti nell’Inferno Milanese del traffico mi accorgo, da buon bergamasco abituato ai centri commerciali con parcheggi enormi e sterminati, che non è tanto la difficoltà dell’arrivare quanto l’utopia di parcheggiare nella città meneghina a farmi montare la rabbia. Telefono quindi a Bluesteel che mi ragguaglia su come si parcheggia: ci troviamo entrambi parcheggiati in doppia fila di fronte all’Hotel in cui alloggiano i nostri amici di Hong Kong e li attendiamo assieme a Bosco Yu che – puntualissimo – era già in attesa li fuori. Alla spicciolata arrivano pure gli altri membri del club e oltre ai saluti di rito scattano boati di approvazione per la gtv di Bluesteel e indifferenza per quell’auto grigio topo parcheggiata subito dietro. L’indifferenza si tramuta in curiosità quando scoprono che è la mia ed allora cominciano le spiegazioni sul perché di quella scelta ( “L’Alfetta purtroppo non funziona e non mi andava di portare la Spider in Milano…”) ed i loro pacati sfottò su quella scatola di latta. Mio zio porta ancora sul portellone i segni di quelle burle ( vi potete leggere infatti “Alfa 159 ½!” ).






Una volta fatta conoscenza e certi della presenza di tutti decidiamo le collocazioni nelle varie auto dei nostri amici. Fortunatamente un loro socio, francese di origine ma residente ad Hong Kong per lavoro, era anche lui munito di un furgoncino Peugeot ed in una sola tornata abbiamo raggiunto corso Como con questa suddivisione: 2 persone in auto con Bluesteel e la sua dolce Sara, 3 nella mia scatola di latta e BEN 10 sul furgoncino. Le loro capacità di adattamento ci hanno lasciati a dir poco stupiti!!!! All’altezza della Stazione Garibaldi veniamo raggiunti da Grandprix130 con due suoi amici a bordo di una scassata Lancia Y10 il quale comincia, con meno pacatezza degli amici cinesi, ad insultarmi per il mio veicolo; con lo stesso suo garbo faccio apprezzamenti pesanti sulla sua vettura…
Arrivati a Corso Como cominciano le vicissitudini per trovare parcheggio: Bluesteel ha fortuna e trova un parcheggio nella piazzetta antistante il suo posto di lavoro ( ! ) mentre io, Grandprix e l’amico francese parcheggiamo nel Silos di via Toqueville.
Può quindi cominciare il vero divertimento: si mangia! La collocazione a tavolo è – per scelta nostra, dato che i nostri amici ci volevano sparpagliati tra loro… - noi verso la finestra e loro dall’altro lato della lunga tavola. Alla fine si è rivelata la collocazione migliore poiché coloro di noi che non conoscevano l’inglese chiedevano aiuto a chi avevano di fianco e quindi si poteva dialogare tutti tranquillamente.
In tutta la mia vita non mi ricordo di aver mai parlato per quattro ore in inglese…tant’è che pure il giorno dopo mi capitava di ragionare in inglese e ogni tanto di rispondere pure in lingua straniera!
A tavola si parlava di tutto: Albert Li mi faceva osservare tramite il display della sua macchina fotografica le meraviglie che aveva nella sua officina; Nina parlava con altri soci della sua vita, della loro, spiegando di volta in volta che pietanze raggiungevano il tavolo; Sara che ogni tanto cercava il contributo in lingua inglese mio o di Andrea per interloquire con la deliziosa signora di fronte a noi, attenta soprattutto ai dolci milanesi; Andrea che ingegneristicamente disegnava su un foglio la disposizione a tavola, segnando con numeri i vari posti e prendendo con molto scrupolo le ordinazioni di tutti (…i cinesi…dato che si è dimenticato l’ordinazione mia e di nina! Eheh); Grandprix che come meglio poteva interagiva col suo anglopiemontese con il loro presidente Benson Hsu; l’amico di Grandprix impegnato a parlare in francese con il signore di cui vi ho parlato sopra.





Una serata a dir poco splendida alla quale abbiamo reso partecipe pure Carlitos, telefonandogli alle 23.30 e buttandolo letteralmente giù dal letto; con un filo di voce, il mal di gola e la febbre ha avuto la forza di dirmi in prima battuta “Eh Paolo, ormai nun ce speravo più…” e di intavolare poi una lunghissima conversazione con me e Bluesteel.
Alla fine di un’ottima cena in un posto veramente bello e tranquillo ( grande Bluesteel per la scelta azzeccatissima ) arriva il momento di scambiarci i doni e le targhette celebrative. Riceviamo in dono una magnifica targa con la scritta Alfa Romeo in ideogrammi cinesi ed un portachiavi con schermo a cristalli liquidi con logo Alfa Romeo che appare ad intermittenza alimentato da un piccolo pannellino a celle fotovoltaiche. Decisamente Hi-Tech.
Noi per contro abbiamo consegnato loro il clou dei nostri gadget: cappellino, ombrello, sciarpa, spillette, porta badge e porta cellulare. Ad ogni estrazione di gadget venivo raggiunto dagli “ooohhh” dei nostri amici i quali sembravano apprezzare il tutto.
Le foto di gruppo e le foto finali sono state un vero cinema e molto goliardiche nella realizzazione: impossibile da descriversi ma estremamente divertenti!
Alla resa dei conti – in senso letterale – del ristorante io e Bluesteel veniamo raggiunti da Albert Li il quale ci dice “ E’ tradizione nostra che se noi siamo nel vostro paese offriamo noi a voi la cena. Quando verrete nel nostro sarete voi ad offrircela”; non saprei dirvi se in quel momento, dopo tutto il buon vino italiano da lui bevuto, Albert fosse in grado di ricordarsi le tradizioni del suo paese…ma nonostante ciò, dopo l’iniziale imbarazzo, abbiamo accettato il loro squisito gesto e con molto rammarico per la serata ormai finita li abbiamo riaccompagnati in albergo. Ci siamo intrattenuti con loro ancora una decina di minuti di fronte all’ingresso dell’hotel per salutarci, li abbiamo seguiti con l’occhio rientrare, dietro la porta di vetro, salire le scale, dissolversi nell’atrio.
E’ ora di ripartire. Io e Nina salutiamo Bluesteel e Sara – dato che Grandprix aveva seguito un'altra strada per il rientro – e ci dirigiamo verso casa.





E’ l’una. Milano è ancora in estremo fermento: code ai semafori, stuoli di ragazzi accodati di fronte ad una porta di ingresso, gente che si inventa parcheggi impossibili.
Le luci della notte si riflettono sul vetro allungandosi, a intermittenza.
Penso: ci rivedremo ad Hong Kong.


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Domenica 7 Ottobre: Wtcc a Monza



Ed eccoci arrivati al giorno della gara!
Partenza di buon ora, in compagnia di Arz22 e Fyby88, destinazione Monza...
Caffè obbligatorio in autogrill.....
Giunti a Monza, il traffico sostenuto e la coda per avvicinarsi all'autodromo ci danno l'idea che sarà una giornata "piena": l'autodromo infatti è molto affollato! Solo il giorno dopo abbiamo scoperto di essere in 52000!!!

Verso le 10 ci incontriamo all'ingresso di Santa Maria delle Selve con Fazz e morosa, Djufuk87, Lorenz16v e un amico di nome Dario...
Gli amici di Hong Kong tardano ad arrivare, infatti, poco dopo, scopriamo che gli addetti ai parcheggi li hanno dirottati verso un altro ingresso (porta di Vedano); non siamo dunque riusciti a consegnargli in tempo i biglietti d'ingresso omaggio che gli avevamo procurato e hanno dovuto pagarsi l’ingresso.
Purtroppo, a causa di questo disguido, ci siamo anche persi la gara delle 147 CUP.





Comunque, dopo un estenuante ricerca visiva e telefonica, riusciamo a trovare i nostri amici con gli occhi a mandorla e, finalmente, a trovare posto sulle tribune centrali per assistere a gara 1.
Attraversando il sottopassaggio, incontriamo e salutiamo il nostro socio e amico Gordon De Adamich (che conversava amabilmente con "piedone" Giovanardi) e, vista la ghiotta l’occasione, ne approfittiamo per fargli gli auguri di buon lavoro per la telecronaca.
Veniamo alla gara 1:
Corsa emozionante e combattuta, difatti il nostro Thompson da 8° riesce a chiudere in un ottima 3° piazza , dopo una serie di sorpassi da manuale!
Anche i nostri amici di Honk Kong non mancavano di salutare con entusiasmo ogni sorpasso di Thompson...
Subito dopo assistiamo alla gara GT, dove Lamborghini, Ferrari, Aston Martin e compagnia bella se le suonano di santa ragione....





Verso le 13:00 tutti a pranzare, chi seduto ad un tavolo, chi con un panino in mano....

Subito dopo pranzo, via per i paddock a caccia di piloti, autografi, gadget e vetture da immortalare... finita la mattanza, riusciamo(con discreta fortuna) a farci ospitare nello stand ALFA CORSE(che gestisce il campionato 147 CUP). Qui riusciamo a fare la conoscenza di Ermanno Gagliolo, responsabile ALFA CORSE (proveniente dalla gestione corse clienti Maserati/Ferrari) che, dopo averci presentato anche Claudio Berro, molto gentilmente ci lascia un biglietto da visita e prende nota del nostro sito internet, promettendoci che ci butterà un occhio!
Nel frattempo incrociamo un altro nostro socio, Gabriele Tarquini, che gentilmente ci saluta, e scappa via verso i box vista l'incombenza di gara 2...
Poco dopo pizzichiamo Thompson e Tielemans alle prese con gli autografi presso l' hospitality della N-Technology e, come già detto, il mio cappellino ne sa qualcosa
Tornando alle gare, è giunta l’ora di dirigerci alla variante 1, per gustarci gara 2 del WTCC.
Giunti sulle gradinate, incontriamo Piazzone e consorte alle prese con bandierine e foto... La gara di Formula master si è da poco conclusa, tra incidenti e staccate mozzafiato...
Peccato non esser riusciti a riunirci tutti per tifare ALFA ROMEO, vista la presenza in autodromo di Tester e altre 10 persone, Adder, Tonyx55 ecc...
Gara 2 è entusiasmante almeno quanto gara 1, e Thompson riesce ancora a stupirci, risalendo dalla 5° alla 3° posizione....
Viste le defezioni di Farfus e Priaulx, è una grande giornata per il pilota inglese, che ora vede la vetta distante "soli" 12 punti ad una gara dal termine! E chissà che i nostri amici di Hong Kong non riescano a portar lo stesso calore e la giusta dose di fortuna, anche sul tracciato di casa a MACAU!
Conclusa la gara invasione collettiva di pista, dopodiché via verso i paddock, dove incontriamo un altro nostro socio pilota, Francesco Urti, che gentilmente ci saluta, si ferma a scambiare quattro chiacchiere e ci consegna dei cd con sopra alcune sue cameracar e delle foto delle sue peripezie.
Finalmente incontriamo anche Tester, che ci presenta il resto della sua famiglia ed i suoi amici.... bella compagnia, non c'è che dire!





Visto l'orario ci dirigiamo verso la libreria dell'autodromo, dove avevamo appuntamento con gli amici di Hong Kong, che nel frattempo stanno facendo manbassa di un po' di tutto.... MITICI!!!
Saccheggiato il locale è ora dei saluti, non prima di aver incrociato Tonyx55 e amici con gomme slick come trofeo in spalla...
Ultime foto di rito, numerose strette di mano e un arrivederci al prossimo appuntamento, consapevoli di aver trascorso una gran bella giornata, all'insegna del divertimento, dell'amicizia e dello spirito ALFA ROMEO!


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