Alfa Romeo
Futuro Biscione: tutti i modelli dei prossimi anni




Ormai ci siamo: manca una settimana esatta alla pubblicazione dei conti 2022 di Stellantis. Un momento come sempre fondamentale per conoscere gli indicatori di salute industriale e finanziaria del gruppo, ma anche una possibile occasione di uscite pubbliche – più o meno velate – riguardo le tante questioni sul tavolo del board.

Tanti dossier sul tavolo del board. Dall’elettrificazione completa della gamma europea, in ossequio al dettato del piano Dare Forward 2030, all’industrializzazione della piattaforma Stla medium, che verrà lanciata quest’anno sulla Peugeot 3008 (e che del piano costituirà il nerbo), i dossier su cui potrebbero arrivare importanti aperture sono molteplici.

Nuova luce sui piani Alfa. Ma tra questi ce n’è uno che più di altri rischia di rivelare sorprese interessanti: quello sui prossimi piani dell’Alfa Romeo che, secondo indiscrezioni, potrebbero affiorare in una forma un po’ più chiara proprio a seguito della pubblicazione dei conti.

Una guida su quello che arriverà. Alle soglie di questo appuntamento, quindi, abbiamo deciso di fare un po’ di chiarezza sulle tante voci che si rincorrono attorno ai programmi del Biscione. Realizzando una piccola guida riguardo quello che si vedrà da qui alla fine del decennio (o quasi).

Un modello all'anno. Il ritmo dei lanci lo ha dato il capovoga, Jean-Philippe Imparato, che ha messo nero su bianco l’intenzione del marchio di presentare un nuovo modello all’anno. E così, dopo il debutto della Tonale, grande protagonista del 2022, c’è già la prossima in rampa di lancio. E sarà un vero fuoco d’artificio.

Si parte con la supercar. Il 2023 sarà l’anno della supercar chiamata a raccogliere l’eredità della 33 Stradale. Ormai è questione di poche settimane, stando alle indiscrezioni: già nel mese di marzo potremmo avere degli elementi molto concreti attorno a questo progetto. Nato a partire da una costola della Maserati MC20, se ne distanzierà radicalmente per alcune caratteristiche tecniche e stilistiche fondamentali, finendo per avere una natura tutta sua, ben distinta da quella della cugina del Tridente.

2024, arriva la B-Suv. Nel 2024, invece, si tornerà a parlare di grandi volumi. Con quello che potrebbe essere, anzi, il modello in grado di generare i maggiori numeri di vendita dell’attuale generazione del marchio. Stiamo parlando ovviamente della B-Suv che uscirà dalle linee di produzione di Tychy, in Polonia. E che avrà il compito storico di portare al debutto l’alimentazione totalmente elettrica nella storia della Casa.


2025-26, ecco le eredi di Giulia e Stelvio. Un cammino, questo, che proseguirà incessantemente negli anni a seguire. Volete un esempio? Nel 2025 faremo la conoscenza, verosimilmente, con l’erede dell’attuale Stelvio, appena andata incontro a un facelift. E qui l’elettrificazione farà un ulteriore passo avanti, portando al debutto nella gamma dell’Alfa la piattaforma Stla medium, primo vero pianale del gruppo Stellantis progettato attorno alle zero emissioni.



2027, dopo vent'anni di nuovo nel segmento E. Da lì alla Giulia, il passo è ovviamente breve. E infatti sarà proprio lei, la berlina a tre volumi, la protagonista del 2026: piattaforma Stla medium e alimentazione totalmente elettrica anche nel suo caso. Ma non è tutto qui, chiaramente: nel 2027, stando ad alcune recenti dichiarazioni di Imparato, l’Alfa Romeo salirà di un gradino e tornerà a competere nel segmento E, abbandonato addirittura dai tempi della 166, uscita di produzione nel 2007.


2028, successione per la Tonale. A quel punto, il marchio avrà in produzione soltanto modelli a batteria. Con una sola, piccola, eccezione: l’ultima coda di mercato della Tonale. Il modello attuale, in effetti, avrà una carriera brevissima per gli standard dell’industria e già nel 2028 (a soli sei anni dal lancio) verrà rimpiazzata da un modello tutto elettrico.


Ipotesi, sogni e simili: il Duetto e le altre. Queste sono, per il momento, le certezze. Il resto è avvolto dal mistero: ci riferiamo per esempio alla possibilità di un secondo modello nel segmento “executive”, ma è difficile stabilire qualcosa di concreto attorno alla compresenza di una Suv e una berlina-coupé in quella regione di mercato. Altrettanto – se non ancor di più – virtuale è il remake di una Duetto, sul cui conto Imparato ha parlato sì esplicitamente, ma in termini di un sogno (o poco più) subordinato al successo di modelli ben più concreti.

E le compatte? Un destino (quasi) segnato. Senza poi parlare della possibilità di un ritorno del marchio nel segmento delle compatte: con la MiTo di fatto sostituita dalla B-Suv e la possibile sostituzione della Giulietta sul cui conto lo stesso ad aveva detto lo scorso aprile che non era “una priorità per la Casa”, quella di una “piccola” Alfa rimane una possibilità solo teorica. Le piattaforme per farla, grazie alle sinergie interne al gruppo Stellantis, ci sarebbero, qualora il mercato dovesse chiederle. I piani per metterle in atto? Niente di concreto.


Fonte: https://www.quattroruote.it/






















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