Alfa Romeo Stelvio: più moderna, e sempre brillante

Per la suv Alfa Romeo Stelvio arrivano i fari a matrice di led e la strumentazione virtuale. La guida è sempre appagante; vispo, ma un po’ rumoroso, il 2.2 diesel da 209 cavalli.




Leggero aggiornamento per la suv Alfa Romeo Stelvio (condiviso con la berlina Giulia). La novità più evidente riguarda i fari: invece dei vecchi bixeno, quelli attuali sono a matrice di led, più moderni e soprattutto efficaci. I diodi non si limitano a illuminare meglio la strada, ma, quando la telecamera frontale individua la presenza di altri veicoli, crea dei coni d’ombra per non abbagliarne i guidatori. Questa novità tecnica influisce sullo stile. Oggi ci sono tre punti luce singoli, come per la più piccola Tonale e per alcune Alfa del passato: una fra tutte, la coupé S.Z. del 1989. Cambiano un po’ anche i fanali, ora con un leggero effetto fumé. Peccato che non si sia colta l’occasione dell’aggiornamento per integrare con maggiore cura i due tubi di scarico, che “galleggiano” nei larghi alloggiamenti circolari del paraurti: visivamente, non sono il massimo.

Cruscotto virtuale
L’altra novità è nell’abitacolo: la strumentazione analogica lascia il posto a uno schermo configurabile di 12,3”, sempre inserito in una cornice “a binocolo”. Il display offre tre visualizzazioni: una minimalista, che mostra solo le informazioni necessarie, e due con il contagiri e il tachimetro con lancette virtuali. La prima ha una grafica moderna, la seconda è più classica e ispirata alle Alfa degli anni 60 e 70. Nel quadrante di destra si possono richiamare varie funzionalità, fra cui le stazioni radio o le indicazioni del navigatore. Altre informazioni, come quelle sui sistemi di guida semiautonoma, compaiono al centro del cruscotto. Come per la Tonale, anche nella Stelvio (e nella Giulia) viene poi introdotto un registro digitale non falsificabile basato sulla tecnologia Blockchain, che tiene in memoria tutta la “vita” della vettura: dal chilometraggio, ai guasti, agli interventi di manutenzione. Dovrebbe rendere più trasparente la vendita dell’usato, aiutando a mantenere più alto il valore dell’auto nel tempo.

Da 53.150 euro
La rinnovata Alfa Romeo Stelvio è già in vendita nelle versioni a benzina, con il 2.0 turbo da 280 CV e la trazione integrale, e in quelle a gasolio; il 2.2 diesel ha 160 cavalli se abbinato alla trazione posteriore e 209 CV se l’auto è 4x4. Per tutte, il cambio è automatico a otto rapporti. Precisiamo che la versione più potente, la Quadrifoglio a benzina da 510 cavalli, resta in vendita nella versione pre-aggiornamento; quella rinnovata arriverà far qualche mese. I prezzi partono da 53.150 euro per la Super con il diesel meno potente: oltre ai fari a matrice di led e al cruscotto digitale, ha già di serie l’impianto multimediale con schermo di 8,8”, il navigatore, Android Auto e Apple CarPlay, le ruote di 18” e i principali aiuti alla guida, fra cui il cruise control adattativo. Il più ricco allestimento Competizione, che con il 2.2 diesel da 209 CV dell’auto del test costa 70.650 euro, offre di serie l’impianto audio da 900 watt con 14 altoparlanti e il subwoofer, il monitoraggio dell’angolo cieco dei retrovisori, i sedili in pelle a regolazione elettrica, le sospensioni a controllo elettronico e le ruote di 21”. Nel pacchetto Driver Assistance Plus (1.700 euro) i dispositivi per la guida semiautonoma.

Sempre accogliente

Cruscotto virtuale a parte, lo spazioso abitacolo dell’Alfa Romeo Stelvio resta quello di sempre. Nella Competizione, i sedili hanno i fianchetti più pronunciati e il supporto delle cosce allungabile: sostengono meglio il corpo, senza stringere troppo. Riuscito il volante con il tasto di avviamento del motore e le lunghe leve di alluminio dietro la corona, per l’inserimento manuale delle marce. Pratici anche i comandi secondari, fra cui le manopole nella consolle per il climatizzatore e il “pomellone” nel tunnel per gestire lo schermo dell’impianto multimediale nella plancia. Il monitor, comunque, è di tipo tattile e organizzato in comodi widget (icone animate che attivano le singole funzioni, come la radio e il navigatore): il guidatore può mettere in evidenza quelle di uso più frequente. Non mancano reattivi comandi vocali, anche se la concorrenza ne dispone di migliori, vari servizi on line e la gestione dell’auto attraverso il telefono; il sistema è aggiornabile “over the air”, senza dover passare in officina. Capiente e bene rifinito, il bagagliaio trae vantaggio nell’accessibilità dal portellone ad apertura elettrica di serie.

Buon divertimento
Nessun cambiamento nella meccanica; del resto, l’Alfa Romeo Stelvio è sempre stata un riferimento fra le suv per la guida e per le prestazioni. La 2.2 Diesel Competizione Q4 AT8 del test si è confermata grintosa e appagante, soprattutto una volta selezionata con la manopola nel tunnel la più sportiva modalità di guida Dynamic. Così facendo, il 2.2 diventa più reattivo: il quattro cilindri spinge con notevole decisione e prontezza ai bassi e medi regimi, supportato a dovere dal rapido (e non brusco) cambio automatico. Dal canto loro, gli ammortizzatori si irrigidiscono (senza compromettere più di tanto l’assorbimento dello sconnesso) per sfruttare al meglio le doti di stabilità e trazione garantite dalle larghe ruote di 21” e dal sistema 4x4 che, in questa Competizione e nella Veloce, prevede anche il differenziale posteriore autobloccante. Pur leggero, lo sterzo è pronto, diretto e preciso: l’ideale per pennellare le traiettorie. E i freni sono potenti, con una corsa breve e sempre costante del pedale. Passando alla modalità Natural, l’Alfa Romeo Stelvio offre una buona souplesse di marcia, ma, quando si viaggia tranquilli, si gradirebbe un ambiente più ovattato. Invece, il tipico ticchettio del diesel è evidente alle basse e medie velocità, mentre andando veloci si notano dei fruscii aerodinamici. Un’altra scomodità si nota facendo manovra: il diametro di svolta è piuttosto elevato.


Secondo noi
PREGI

> Comfort. Pur sportiva, l’Alfa Romeo Stelvio è confortevole. Merito anche delle sospensioni “intelligenti”.
> Freni. Sono potenti e il pedale è ben modulabile.
> Guida. Questa suv è scattante, rapida nei cambi di direzione e sicura.

DIFETTI

> Diametro di svolta. Questa suv non richiede poco spazio per girare.
> Rumorosità. La “voce” del motore e i fruscii aerodinamici potevano essere attutiti con maggiore attenzione.
> Terminali di scarico. Non sono bene integrati nei loro alloggiamenti nel paraurti.

Fonte: https://www.alvolante.it/

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