Ieri l'Audi, oggi l'Alfa Romeo: cosa c'è dietro la scelta della Meloni

Nel momento in cui Giorgia Meloni ha avuto pieno potere decisionale, ha scelto di viaggiare a bordo di una vettura di uno storico marchio italiano




Nel giorno del giuramento, Giorgia Meloni è arrivata al Quirinale a bordo di una Fiat 500 L, la solita auto che il premier ha sempre usato per gli spostamenti prima dell'incarico. Per andare via, invece, Giorgia Meloni è salita a bordo di un'auto della presidenza del Consiglio, un'elegante vettura Audi grigia. Tante le polemiche per l'utilizzo di una vettura tedesca da parte del premier sui social.

Ovviamente, si tratta di polemiche inutili e strumentali, considerando che fino al momento del giuramento Giorgia Meloni non era in carica ufficialmente e, quindi, non aveva alcuna capacità decisionale. La scelta della vettura tedesca è stato un lascito dei precedenti governi, che Giorgia Meloni fino a quel momento non aveva potere di scelta. Questa mattina, quando, invece, Giorgia Meloni era già ufficialmente in carica, il presidente del Consiglio si è presentato a Palazzo Chigi a bordo di un'altra vettura, stavolta un'Alfa Romeo Giulia.

Come riferisce Pietro Senaldi su Libero, però, una delle prime richieste di Giorgia Meloni è stata proprio quella di avere una vettura italiana a sua disposizione. Il premier avrebbe tranquillamente tenuto la sua 500, tuttavia per questioni di sicurezza è stata costretta a utilizzare una vettura blindata.

Nell'articolo di Senaldi si legge che Giorgia Meloni avrebbe detto allo staff: "Datemi una Stelvio". La Stelvio è una vettura dell'Alfa Romeo e il premier ha anche sottolineato che "non si sarebbe incaponita sul modello, perché di quattro ruote non ci capisce una mazza, ma che le basta un veicolo prodotto in Italia da una fabbrica con azionisti italiani". Alfa Romeo è simbolicamente uno dei marchi più rappresentativi del made in Italy e, per quanto ora sia controllata da una holding con sede ad Amsterdam, la maggior parte dei suoi stabilimenti sono ancora nel nostro Paese. Quindi, per quanto in tanti abbiano scherzato e preso in giro Giorgia Meloni, uno dei suoi primi atti è stato quello di valorizzare uno dei prodotti di punta del Made in Italy.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/

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