Stellantis
Tavares: "Alfa Romeo sta andando bene, è in attivo e può finanziare il suo futuro"




Al Salone di Parigi, il gruppo Stellantis ha concentrato tutte le risorse e le attenzioni su brand come DS, Jeep e Peugeot, ma anche un altro, grande marchio si è ritagliato il suo piccolo spicchio di notorietà. Si tratta dell’Alfa Romeo, oggetto di grandi elogi da parte dell’amministratore delegato del costruttore euro-americano, Carlos Tavares. "Sono molto, molto contento di quanto fatto finora. L’Alfa sta andando molto bene", ha spiegato il dirigente portoghese durante una tavola rotonda al Salone di Parigi, esprimendo così il proprio apprezzamento per le strategie di rilancio affidate a Jean-Philippe Imparato.

Un 2022 da record. "L’Alfa è salva e il suo turnaround è stato completato anche prima del lancio della Tonale. Il marchio era già tornato a una significativa redditività e il 2022 sarà un anno record", ha aggiunto Tavares, sottolineando come il marchio del Biscione sia ora "nella posizione per finanziare il suo futuro". D’altro canto, Imparato ha rivelato a luglio come l’Alfa sia stata in grado di raggiungere già nel primo semestre i numeri dell’intero 2021 nonostante vendite sostanzialmente stabili e, ovviamente, senza il contributo commerciale della Tonale. Dunque, il secondo semestre dovrebbe mostrare tutta la spinta della Suv media, ma già a breve sono in arrivo altre novità. Infatti, non manca molto alla presentazione delle nuove Giulia e Stelvio: a novembre sarà svelato il restyling e probabilmente un ampliamento delle motorizzazioni con l’arrivo di sistemi di ibridazione leggeri. Inoltre, sempre il prossimo mese è previsto il debutto dell’attesa versione ibrida della Tonale. Intanto, la Suv media ha già registrato una positiva accoglienza di mercato e garantito un sostanziale contributo al rilancio produttivo dell’impianto di Pomigliano d’Arco.

I numeri della Tonale. Di recente, la Fim-Cisl ha fornito un quadro dell’attuale situazione della rete produttiva italiana, lanciando segnali positivi per alcuni impianti, come Cassino, Mirafiori o, per l’appunto, Pomigliano, che hanno beneficiato dell’arrivo di nuovi modelli e sono così riusciti a compensare in parte le conseguenze della carenza di componentistica (semiconduttori in primis) sui turni e le ore di lavoro. Nei primi nove mesi dell’anno, la produzione del sito campano si è attestata a 113.700 unità, con una crescita del 27,9% rispetto al pari periodo del 2021 attribuita sostanzialmente all'incremento produttivo della nuova Suv. Per ora, secondo la sigla sindacale, la Tonale viene assemblata al ritmo di circa 160 vetture al giorno su un solo turno, ma la Fim-Cisl parla di previsioni positive con una crescita dei volumi che dovrebbe portare all’attivazione di un secondo turno una volta avviato l’assemblaggio anche della gemella americana, la Dodge Hornet. Del resto, sempre a luglio, Imparato aveva fatto presente che l'arrivo del Tonale Phev avrebbe consentito di avere "da ottobre-novembre" turni di produzione al 100%. Non mancano, comunque, delle preoccupazioni sulle forniture di semiconduttori e altri componenti, con il rischio di un posticipo per la partenza del secondo turno, ma la Fim-Cisl ritiene che la salita produttiva legata a Tonale e Hornet possa mettere "lo stabilimento nella condizione di una potenziale piena occupazione e un azzeramento degli ammortizzatori sociali". A Cassino, invece, è la Maserati Grecale a trainare il miglioramento delle attività industriali: +25,1% a 40.730 unità. Di queste, il 30% sono Giulia e il 53% Stelvio, a dimostrazione di quanto la Suv abbia consentito di intercettare buona parte della domanda di mercato ancora legata al Biscione.

I prossimi passi. Ovviamente, il sindacato conta di rilanciare in pieno l’impianto laziale anche con le prossime novità della berlina e della Suv, nonché con ulteriori modelli: "Potenzialmente è uno stabilimento con una capacità produttiva di circa 300.000 auto, quindi se la strategia è quella di quadruplicare i ricavi nel segmento premium e lusso (Maserati, Alfa Romeo, Ds e Lancia), come Fim-Cisl chiediamo che vengano per questo stabilimento delle nuove assegnazioni. Con il Maserati Grecale a Cassino sarà disponibile la piattaforma premium con motorizzazione elettrica già nel 2023. Nel frattempo sono già in produzione le versioni ibride e sono stati avviati i corsi di formazione per il personale che produrrà le future versioni elettriche, che saranno poi sviluppate anche sugli altri due modelli di Alfa Romeo" prodotti nell’impianto. D’altro canto, i programmi prevedono l’arrivo di altri modelli, tra cui una Suv per il segmento E. Imparato non ha fatto mistero della sua intenzione di puntare su Cassino e Pomigliano e di convincere i vertici del gruppo ad assegnare il modello proprio a uno dei due siti. I tempi non sono, comunque, stretti visto che il debutto è previsto per il 2027. La segmento E, però, è stata decisa di recente, andando ad arricchire il piano prodotti. Dunque, prima del 2027 arriveranno altre novità, a partire dal B-Suv, per il quale è stato escluso il nome Brennero. Il lancio è previsto per il 2024, mentre la produzione è stata assegnata all’impianto di anche per la necessità di condividere la stessa piattaforma con le gemelle Fiat e Jeep (l'Avenger di recente presentazione). Successivamente, toccherà a un altro modello, una sportiva “fedele al Dna e alla storia del Biscione”, ma ancora avvolta nel mistero. Imparato, parlando con la stampa estera, non ha fornito dettagli sulle sue forme, pur facendo qualche riferimento alla Duetto e alla T33 Stradale, né sulle motorizzazioni. Di sicuro c’è che sarà svelata l’anno prossimo e, a detta del manager transalpino, "sarà molto emozionante".


Fonte: https://www.quattroruote.it/



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