La prova da 900 km con l'Alfa Romeo Tonale (Parte 2)

Prosegue il nostro viaggio attraverso l'Italia a bordo del SUV italiano. Meta finale: il Passo del Tonale




Prosegue il nostro viaggio attraverso l’Italia a bordo dell’Alfa Romeo Tonale. Dopo la partenza da Pomigliano d’Arco, con deviazione nella splendida Napoli, e dopo aver fatto tappa a Roma, visitando il Museo dell’Auto della Polizia, e Firenze, in modo da apprezzare l’artigianalità del made in Italy, proseguiamo verso nord.

Nel secondo e ultimo episodio del nostro itinerario abbiamo toccato Milano, la città più tecnologica d’Italia, e Arese, dove la Tonale ha avuto la possibilità di incontrare le sue antenate conservate nel Museo di Alfa Romeo. E poi via sulle strade fino al Passo del Tonale, per un finale che celebra tutta l’italianità del SUV compatto. Vi raccontiamo l’ultima parte dei 900 km di viaggio nel video

Le dolci colline toscane, tutte da guidare
Perché prendere l’autostrada se puoi scegliere una strada coinvolgente? Certo, magari si allunga, ma se l’obiettivo è quello di provare un’Alfa Romeo, non c’è scenario migliore che un susseguirsi di curve.

Risalendo verso nord, abbiamo scelto infatti di attraversare gli Appenini e passare vicino a Pistoia, città di origine dell’ingegner Carlo Chiti, che negli anni '50 e '60 fu uno dei responsabili tecnici di Enzo Ferrari a Maranello, per continuare poi la sua carriera nell’Autodelta, il reparto Corse Alfa Romeo. Un nome legato a modelli storici che sono diventati dei miti per gli appassionati, come l’Alfa Romeo 33 stradale o la Giulia GTA.

Su queste strade, si sente subito che lo sterzo della Tonale è quello che distingue le Alfa Romeo perché, avendo un rapporto di demoltiplicazione molto diretto, permette di cambiare direzione con movimenti precisi sul volante. Ti invoglia, dunque, a impostare le curve per fare la migliore traiettoria perché senti che la macchina ti segue.

Non una cosa scontata per un SUV perché, avendo un baricentro più alto, con uno sterzo così reattivo bisogna evitare che il rollio rovini il comportamento dinamico. E quindi per la Tonale si è lavorato molto sulle sospensioni McPherson davanti e dietro per avere i cosiddetti angoli di assetto adatti ad una guida grintosa.

Con questo sterzo e questo assetto ci si può permette una taratura più sportiva delle barre antirollio, delle molle e degli ammortizzatori (che possono essere regolabili elettronicamente oppure non regolabili ma con risposta a frequenza variabile).

In più, sulla Tonale i controlli elettronici di trazione e stabilità volendo si possono disattivare, come fino ad ora era possibile solo sulle Alfa Quadrifoglio, per la guida più sportiva. Resta comunque sempre il supporto della funzione elettronica autobloccante del differenziale, che gestendo i freni per migliorare la motricità in uscita di curva anche su strade scivolose riducendo il sottosterzo e sfruttando tutta la potenza del motore, che ha 160 CV grazie a un turbo a geometria variabile esclusivo per la Tonale e che permette di avere una risposta piena anche a bassi giri.

I freni hanno un comando elettromeccanico che restituisce una risposta del pedale corta, solida, modulabile, molto importante quando ci si vuole divertire al volante, con un impianto a pinze fisse Brembo a 4 pompanti anteriori dal rendimento costante.

Alta la la reattività del nuovo cambio automatico doppia frizione a 7 marce, bello puntuale in scalata quando arrivano i tornanti e veloce anche chiamando le marce alte in accelerazione per affrontare la salita successiva. Caratteristica unica per un’auto di questo tipo, condivisa con le supercar: le palette dietro al volante in alluminio. Davvero un piacere da usare.

Milano, dove la tecnologia è di casa
In questo viaggio attraverso l’Italia, abbiamo portato la Tonale a Milano non solo perché è la città dove nel 1910 è stata fondata l’Alfa, sigla che sta per “Anonima Lombarda Fabbrica Automobili”, ma anche perché Milano oggi è la città più moderna d’Italia, che ospita molte multinazionali dell’industria tech sempre più protagoniste nel settore automobilistico.
Google, per esempio, che sulla Tonale è presente non solo con Android Auto con collegamento senza fili, come anche Apple CarPlay per gli iPhone, ma anche perché il sistema operativo all’infotainment è basato su Android Automotive.

E poi c’è Amazon, con cui Alfa Romeo ha sviluppato per la Tonale la compatibilità con l’assistente vocale Alexa, con le funzioni come la richiesta di una traccia musicale oppure anche per l’interazione con l’auto da lontano, per sapere il livello del carburante o la carica della batteria, la geolocalizzazione della macchina, per aprire o chiudere le porte o per chiedere ad Alexa anche di regolare il climatizzatore o cercare un ristorante da inserire nel navigatore.

In più, la Tonale è la prima auto ad essere associata in maniera univoca a un certificato digitale NFT, che tramite la tecnologia della blockchain memorizza le informazioni per tutta la vita utile dell’auto, offrendo così un registro affidabile di come è stata usata e curata, per un migliore valore sul mercato dell’usato, ad esempio.

Ad Arese la Tonale incontra le sue antenate
Tutte queste dotazioni tecnologiche moderne vanno ad integrare quella che è la storia di uno dei marchi più gloriosi e conosciuti, che la Tonale mette in mostra sulla sua carrozzeria, ispirandosi a modelli mitici del passato.

Il legame con le Alfa Romeo storiche si vede già dal disegno a 3 elementi dei fari, che riprende lo stile di modelli come la Sprint Zagato, la SZ, con poche rotondità, spigoli, e linee decise.
La forma dello scudetto centrale è simile anche alla GT Zagato, con la sua calandra che è ancora molto moderna, con uno sviluppo in profondità proprio come quello della Tonale.
E poi, rimanendo sulle coupé, c’è una linea che percorre tutta la fiancata della Tonale che prende spunto da modelli come l’Alfa Romeo Sprint GTA, con la sua nervatura decisa ma comunque elegante, a collegare il muso alla coda.


Guardando poi il posteriore, la forma del lunotto della Tonale, appuntita verso il basso, ricorda altri modelli che si possono ammirare al museo di Arese. Come la coupé 8C Competizione.
Continuando con altri tratti genetici esterni della Tonale che si notano visitando il museo, non passa inosservato il disegno dei cerchi in lega, definito a disco telefonico, che ha nell’Alfa Romeo 33 Stradale l’esempio più emozionante, considerando il fascino di questo modello.

Il discorso non cambia nell’abitacolo della Tonale, con la cornice creata dalle palpebre del cruscotto in rilievo, conosciute con il nome di cannocchiale, che la Tonale condivide con altre Alfa Romeo storiche, come la GTA M originale e anche con modelli più recenti come l’Alfa 156.

Sul Tonale, dove tutto è nato
E finisce dove tutto ha avuto inizio, il nostro viaggio, proprio nel luogo che dà il nome al SUV Alfa Romeo.

Sono stati 900 km appassionanti, per certi aspetti tosti, e sicuramente memorabili, grazie a tutto l’affetto e le attenzioni che ci avete dato lungo le tante tappe, complice anche l’interesse che la Tonale sa suscitare nel cuore degli appassionati, e non solo.


Fonte: https://it.motor1.com/




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