In viaggio con l'Alfa Romeo Tonale: da Napoli alle Alpi (Parte I)

Abbiamo preso il SUV italiano dove nasce, a Pomigliano, e portato "dov'è nato", sul Passo del Tonale, attraversando il Paese per 900 km




L'Alfa Romeo Tonale è una delle auto più attese del 2022. E non solo dagli appassionati del marchio o di auto in generale: la curiosità attorno al nuovo SUV del Biscione riguarda tutta Italia.

Il SUV compatto del Biscione, infatti, oltre a essere un modello strategico per Alfa Romeo, è un'auto profondamente legata al nostro Paese. È assemblata nello stabilimento campano di Pomigliano d'Arco, a pochi chilometri da Napoli, ma è stata ingegnerizzata a Torino. Ancora, tramanda attraverso le sue linee tutto il DNA di Milano e di Arese ma porta il nome di un valico alpino. Insomma, la Tonale "unisce" l'Italia.

È proprio per questo motivo che abbiamo deciso di fare un viaggio attraverso lo Stivale, partendo da dove la Tonale nasce e arrivando dove è "nata" concettualmente, proprio sul passo di montagna di cui porta il nome. Ogni tappa del nostro tour si lega indissolubilmente all'italianità di Alfa Romeo e ci dà spunto di approfondire ogni aspetto del nuovo SUV.

Roma, città di storia, bellezza e di strade... "antiche"!
Risalendo la Penisola, la prima tappa, una volta lasciata alle spalle la Campania, è stata Roma, per eccellenza "la" città d’arte e di storia. Una storia che la lega anche Alfa Romeo da quasi un secolo, per esempio con la vittoria nel 1929 nel Gran Premio al circuito delle Tre Fontane.



Essendo poi la Capitale, rappresenta un l'unità del nostro Paese e siamo partiti proprio da questo spunto per voler organizzare un incontro con i nostri amici appassionati e iscritti al canale YouTube di Motor1.com, per scoprire da vicino e toccare con mano insieme a loro l'Alfa Romeo Tonale. Date un'occhiata al video per sapere come è andata!

Poi, ovviamente, Roma è la città delle istituzioni. Il Museo dell’Auto della Polizia di Stato è una tappa obbligatoria per i turisti appassionati di auto.



Ospita oltre settanta mezzi che hanno prestato servizio dagli anni Trenta a oggi e non c’è luogo che più di questo fa capire quanto sia stretto il legame che unisce la Capitale, e dunque tutta la nostra nazione, al marchio Alfa Romeo, e perciò quanto il fascino del Biscione sia radicato nel nostro DNA.

E, vedendo le varie auto esposte, anche quelli più anziane, è facile capire che questo fascino passa anche attraverso uno stile che si è evoluto sì ma è rimasto sempre fedele a sé stesso. Proprio come per Roma, la Città Eterna, il design dell'Alfa Romeo Tonale è classico e senza tempo, eppure ugualmente moderno, specie nella rivisitazione della struttura a tre elementi dei fari, tanto davanti, adattivi a matrice di LED con funzione cornering e animazioni di benvenuto, quanto dietro, con una linea LED che abbraccia tutto il posteriore.

Roma, del resto, si sa, è un museo a cielo aperto. E questo significa che pure qualche strada ha diversi decenni sulle spalle. Satira a parte, un terreno urbano intenso come quello romano ci ha consentito di mettere a dura prova il comfort della Tonale.

Quella della nostra prova, la Veloce, è la più evoluta nell'assetto, nel senso che le sospensioni sono a controllo elettronico. Dunque non solo si può intervenire sulla taratura attraverso il rotore del DNA con le varie modalità di guida, ma si può anche gestirla indipendentemente preferendo un livello di assorbimento più o meno rigido.

Così facendo, la Tonale, anche coi cerchi più generosi cioè quelli da 20" della nostra prova, si dimostra capace di assorbire bene buche e asperità in generale. Dunque il comfort cittadino è assolutamente promosso, complice poi anche il powertrain di tipo ibrido mild-hybrid. Il motore a benzina, un 1.5 quattro cilindri da 160 CV, al contrario degli altri sistemi mild-hybrid in circolazione, sa rimanere spento in tutte quelle fasi, come parcheggi, manovre, le partenze in coda e anche quando si rilascia l’acceleratore, in veleggiamento, grazie ad un sistema a 48V con motore elettrico da 20 CV.

È integrato nel cambio doppia frizione a 7 rapporti, che dà motricità alle ruote anteriori. Nel traffico più congestionato ci ha convinto il pedale del freno, a comando elettronico, perché non fa sentire lo stacco tra frenata rigenerativa e meccanica, perciò non affatica ed è sempre ben modulabile. Se poi si aggiunge lo sterzo con il rapporto più basso della categoria, 13,6:1, allora è facile immaginare quanto le manovre siano semplici e la Tonale risulti agile anche negli spazi stretti.

Posteriormente la visibilità è migliorabile: i montanti sono larghi e avremmo preferito dei poggiatesta ripiegabili o integrati nello schienale. Utilissimo invece il sistema di telecamere perimetrali con varie visualizzazioni, così come l’avviso per il traffico trasversale in retromarcia e il parcheggio automatico in parallelo e in perpendicolare.

Peccato, infine, che le sospensioni a controllo elettronico si possano avere solo sull’allestimento Veloce, che le ha sempre di serie. A proposito di gamma, quello in prova non è l’unico powertrain ibrido: c’è la versione da 130 CV e poi una ricaricabile plug-in da ben 275 CV e 60 km di autonomia in elettrico. Per chi predilige il diesel, si può avere un 1.6 da 130 CV.

ADAS perfetti per i viaggi lunghi
Una trasferta così impegnativa si snocciola su lunghe tratte autostradali, cioè il terreno ideale dove mettere alla prova la dotazione di dispositivi di ausilio alla guida della Tonale. È di livello 2, cioè quello più avanzato ad oggi, e non solo la dotazione di dispositivi è completa ma ha dimostrato di funzionare molto bene, sicuramente al pari della migliore concorrenza tedesca.

Con il Travel Jam Assist, per esempio, basta premere questo tasto sulla razza sinistra e l’auto, attraverso i vari sensori, prende il controllo di acceleratore, freno e sterzo. Dunque si può impostare la velocità desiderata e la distanza l’auto deve mantenere da quella che precede attraverso il Cruise Control Adattivo.

Nel frattempo, il centraggio della corsia, il lane centering, fa sì che la Tonale rimanga avvinghiata al centro delle due linee orizzontali. Le correzioni sullo sterzo vengono attuate con molta naturalezza, dunque il dispositivo è molto efficace senza essere invasivo.

Il riconoscimento dei segnali stradali non solo segnala il limite su tratto che si sta percorrendo ma propone anche di regolare la velocità in base a quanto viene rilevato, mentre il sensore per l’angolo cieco dà una mano quando si deve effettuare un sorpasso. Infine, qualora l’auto rilevasse che gli input sul volante diventano irregolari, il sistema di monitoraggio dell’attenzione avviserebbe il guidatore con dei suoni e lo inviterebbe a fare una sosta. In sintesi, si viaggia consapevoli di poter contare su un'ottimo supporto tecnologico di sicurezza.

Firenze, dove l'artigianalità incontra l'eccellenza
La terza tappa del nostro viaggio non poteva che essere Firenze, una delle città più belle del mondo. Culla del Rinascimento, è anche la città che raccoglie, tra i suoi vicoli, il meglio dell’artigianalità italiana, sia che si parli di case di alta moda o di piccole botteghe.

In particolar modo, è la tradizione delle concerie di pellami il fiore all’occhiello del Distretto del Cuoio, che si estende su buona parte della regione. Si può quindi dire che è nelle città come Firenze che è nato quel made in Italy conosciuto ed esportato in tutto il mondo. Anche ben prima che tutti lo chiamassimo così.

Tutto questo, in un certo senso, si ricollega alla Tonale nella sua cura per lo stile degli interni e quella per i materiali. Come l’Alcantara, per esempio, un altro prodotto fatto interamente in Italia, oppure i sedili e la plancia in pelle o in tessuto tecnico. Materiali morbidi al tatto si trovano sulle parti superiori, anche sui pannelli porta.

La vera differenza, però, la fanno i particolari, dai paddle in alluminio all’illuminazione ambientale configurabile, senza dimenticare il volante che ospita il tasto per l’accensione o la pelle sul pomello del cambio. Un dettaglio in più che avremmo voluto sono le maniglie superiori per i passeggeri dietro, avrebbero aumentato ancora il comfort.

Anche nell’abitacolo, poi, non mancano i rimandi alle Alfa del passato, come le bocchette dell’aria circolari o la strumentazione a cannocchiale che, però, è completamente digitale, con un display da 12,3”.

L’altro schermo, quello al centro, è da 10,25 pollici. Tradizione quindi, sì, ma anche tanta tecnologia. Uno dei tanti temi che, però, tratteremo nella seconda parte di questo fantastico viaggio che ci porta fino al Passo del Tonale.


Fonte: https://it.motor1.com/

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