Alfa Romeo RZ, una roadster molto poco fortunata, una roadster molto poco fortunata

La storia della roadster Alfa Romeo disegnata da Zagato e non baciata da ottimi dati di vendita




Al Salone di Parigi del 1992 Alfa Romeo mostrò l’evoluzione della coupé SZ, lanciata a Ginevra due anni prima. La RZ, acronimo che sta per Roadster Zagato, fu presentata come una cabriolet a tiratura limitata per veri intenditori del Biscione. «Abbiamo voluto realizzare una sportiva di altissimo livello qualitativo, con prestazioni esaltanti e capace di offrire una grande sicurezza di guida», spiegarono quelli di Alfa, parlando davanti alla vettura.

In realtà, la storia dice che vendere queste auto fu parecchio complicato. Delle 350 vetture previste, ne furono prodotte solo 278. E Alfa Romeo fu costretta a tenere in listino l’auto fino al 1996 per riuscire a trovare degli acquirenti in grado di prosciugare lo stock rimasto a disposizione con i suoi colori, rosso, nero e giallo (con un extra di tre esemplari argento metallizzato). Un disastro, insomma, per un’auto che aveva delle caratteristiche genuinamente peculiari, ma che semplicemente, rispetto ad altre rivali nipponiche, era piuttosto ingombrante.

La vettura adotta un sei cilindri a V di 60 gradi con 2959 di cilindrata e 210 cavalli, disposto anteriormente in posizione longitudinale. La trasmissione è posta secondo lo schema transaxle, mentre le sospensioni sono a ruote indipendenti con speciali variatori d’assetto idraulici. In condizioni tipiche l’altezza da terra della vettura è di appena sei centimetri. Il Cx, a capote chiusa, è di poco superiore a 0,30, un valore discreto per una vettura di questo tipo. I montanti del parabrezza assolvono la funzione di roll-bar di sicurezza. Gli interni della due posti sono in pelle, mentre la strumentazione, inserita nel cruscotto di color grigio antracite, è a sfondo bianco. La consolle centrale si estende per l’intera lunghezza dell’abitacolo, raccordandosi con il vano copricapote posteriore.

A un costo superiore all’ammiraglia 164, con un peso di quasi 1.400 chili e dimensioni del bagagliaio estremamente ridotte, nonostante il voluminoso tratto posteriore, la vettura non ottenne il successo sperato.









Fonte: https://www.formulapassion.it/




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