Dietro le quinte dei Tribe Days Alfa Romeo

In un luogo iconico per la storia dell'auto italiana, abbiamo incontrato la passione e scambiato quattro parole con il CEO Alfa Romeo


Cos’è la passione? La passione è quel sentimento che fa riunire tante persone con lo stesso “credo”, sotto a un unico tetto, per parlare, discutere e consigliarsi a vicenda. Proprio quello che è avvenuto questo weekend in Lombardia, a cavallo tra i circuiti di Monza e di Balocco, durante i Tribe Days Alfa Romeo.

Tanti appassionati, 112 con sportive del Biscione storiche e 100 fortunati possessori di Giulia GTA e GTAm si sono riuniti per due eventi diversi ma vicini, con l’obiettivo di celebrare il centenario del Tempio della velocità italiano e soprattutto il Marchio stesso.

Io ho partecipato nella giornata di sabato alle celebrazioni presso il Balocco Proving Ground, un luogo mitico che racchiude all’interno delle sue mura 60 anni di storia dell’automobile italiana.

Un luogo di culto
Partiamo con una premessa, al centro prove prima Fiat, poi FCA e ora Stellantis non c’ero mai stato. Ne avevo sentito parlare, da colleghi e amici, come uno di quei posti da visitare almeno una volta nella vita.

Un luogo per decenni secretato ai più, dove negli anni si sono messi a punto alcuni tra i modelli che hanno scritto la storia dell’Italia, ma non solo, anche un posto dove spesso si sono prese decisioni importanti che hanno segnato la storia del Gruppo (come per esempio le famose riunioni di Marchionne per parlare di Giulia e Stelvio).

Arrivato la mattina presto, con la nostra Tesla di redazione (ma è un’altra storia) che decido di parcheggiare fuori, varco a piedi i cancelli d'ingresso, al fianco di tante GTA e GTAm accodate, con targhe provenienti da gran parte d'Europa. Sì, proprio da tutto il Vecchio Continente, con i possessori estratti a seguito di un contest online, che ha registrato il tutto esaurito in pochissime ore.

Dopo i controlli di sicurezza di rito, a bordo di una nuova Tonale mi dirigo verso la famosa Cascina, proprio il luogo delle riunione dell’ex numero 1 Fiat, passando vicino a tutti i percorsi di test di affidabilità, tra cui il pavè con buche, i dossi artificiali e soprattutto il piazzale di handling. Strisce di asfalto dove negli ultimi 60 anni sono state messe a punto non solo auto sportive, ma anche quelle che l’Italia e il mondo guidano ogni giorno.

Dopo un breve caffè di benvenuto, assisto al discorso inaugurale del CEO Alfa Romeo Jean Philippe Imparato a tutti i 100 acquirenti di GTA e GTAm, ovviamente in inglese, ma con la classica accoglienza italiana. Dopo questo primo anno alla guida del Brand, infatti, il nuovo direttore sembra essersi perfettamente integrato nell’atmosfera italiana, un bene assoluto per il Brand.

Terminato il discorso, mi sposto nel piazzale dinamico, dove, dopo pochi minuti, in lontananza si sentono arrivare tutti i 112 appassionati e possessori di Alfa Romeo storiche. La lingua di asfalto si riempie di tutte le generazioni di sportive italiane, dagli inizi alle più recenti. In ordine, la fila inizia con alcune 6 e 8C degli Anni ’30, fino all’ultima 4C, passando per la 8C Competizione e l’epoca Busso, senza tralasciare naturalmente gli anni ’70.

Una reunión a tributo di uno dei marchi che tanto hanno fatto sognare gli italiani, con auto dalla meccanica unica e con soluzioni ingegneristiche pioniere nel campo dei motori. Sotto il tendone allestito per l'occasione, di nuovo il CEO Imparato fa un discorso di accoglienza ai 112 appassionati, ricordando la promessa fatta oltre un anno fa, secondo la quale un giorno tutti si sarebbero riuniti.

A un certo punto, chiama al suo fianco l'Ingegner Busso, sì proprio il padre del più famoso tra i V6 italiani, e si eleva un applauso di massa che non accenna a terminare anche dopo diversi minuti. Qualcuno grida "Grazie!", qualcuno lo ammira in silenzio, tutti ricordando quell'iconico propulsore, ma senza tralasciare anche le sue altre creazioni.

Passeggiando tra le auto esposte, ammirando la intramontabile 8C, mi sento in un clima familiare, durante una giornata nella quale tutti i problemi quotidiani sembrano essere rimasti a Casa e non ce n'è per nessuno; proprio come un raduno di auto dovrebbe essere (e nella mia breve esperienza di vita ho avuto la fortuna di farne diversi).

Quattro chiacchiere con Imparato
In questa occasione speciale, ho modo di chiacchierare brevemente proprio con il CEO Jean Philippe Imparato. Decido di porgergli alcune domande diverse dal solito. Invece di parlare dei prossimi prodotti, di mercato o di tecnologie future, essendo a conoscenza della sua grande passione anche per le auto di un tempo (come era emerso dall’intervista condotta dal nostro Direttore Alessandro Lago) decido di cercare di scoprire quale Alfa Romeo vorrebbe vedere un giorno nel suo garage, o se non lo ha addirittura già fatto.

"La prima volta che ho visitato Arese - risponde - ho toccato la storia di Alfa Romeo. Ma da quando abbiamo deciso di lanciare la GTA e GTAm ho detto 'Ragazzi dobbiamo incontrare queste persone'. A giugno 2021 avevamo fatto una promessa e un anno e mezzo dopo siamo qui, perché Alfa Romeo ha bisogno di dimostrare che c’è".









Fonte: motor1.com

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