Il ritorno dell’Alfa Romeo Giulia: ecco il restomod di ErreErre Fuoriserie
La Giulia di ieri unita alla Giulia di oggi? Si può fare. Anzi, è già stata fatta. Lo strano ibrido è firmato da ErreErre Fuoriserie, realtà torinese che ha preso una Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio e ne ha cambiato l’aspetto per donare alla berlina del Biscione un look più simile a quello della Giulia del passato, arrivata sul mercato nel 1962 e rimasta a listino fino al 1975.
La vettura si riconosce principalmente per il nuovo frontale, con quattro fari circolari e uno scudetto di dimensioni minori che, insieme a una calandra rettangolare a sviluppo orizzontale, molto da vicino ricorda il muso della Giulia che fu. Stesso trattamento anche al posteriore, dove si notano il diverso profilo laterale e, soprattutto, i gruppi ottici rettangolari.
Tra gli elementi più caratteristici di questo omaggio al passato, i cerchi da 19” fresati con design a “disco telefonico”, anch’essi segno inconfondibile dell’appartenenza al brand Alfa Romeo.
I primi 10 esemplari di questa Giulia made by ErreErre Fuoriserie - loro la chiamano “retromod” - saranno venduti a un prezzo di 196.000 euro, mentre i successivi costeranno 245.000 euro. A questo, naturalmente, dovete aggiungere il fatto che la Giulia Quadrifoglio dovete mettercela voi.
Oggi, a sessant’anni dal debutto la start-up torinese ErreErre Fuoriserie reinterpreta in chiave moderna proprio la Giulia Quadrifoglio. Come è noto, è derivata dall’omonima vettura di attuale generazione con motore V6 2.9 biturbo da 510 CV con tecnologie d’ispirazione Ferrari. Un’iniziativa che ricalca in parte le operazioni di restomod sempre più diffuse.