Dalla Sprint GTA alla Giulietta, la classifica delle Alfa Romeo più belle della storia


Le vetture più belle e originali della Casa del Biscione hanno sfilato al Concorso di Conservazione e Restauro organizzato dal Riar, Registro Italiano Alfa Romeo, e da Aci Storico al Museo Alfa Romeo di Arese. Vincitrice assoluta una delle icone del Motorsport

È la Giulia Sprint GTA del 1965, auto ex ufficiale Autodelta dal passato sportivo importantissimo, a vincere il Best in Show di RealAlfa, il Concorso di Conservazione e Restauro organizzato dal Riar, Registro Italiano Alfa Romeo, e da Aci Storico. La vettura portata in gara, tra gli altri, da Ignazio Giunti, è oggi nelle mani di un collezionista bresciano, Roberto Sillistrini, che l’ha mantenuta negli anni in un perfetto stato di conservazione.



La Giulia Sprint GTA Best in show
La Giulia Sprint GTA del 1965, una delle 18 vetture ufficiali dell’Autodelta, non ha avuto rivali in sede di votazione alla seconda edizione del concorso RealAlfa, dedicato a Maurizio Tabucchi, uno dei massimi esperti mondiali della Casa del Biscione, scomparso nel 2015. «Il modello è uno dei più falsificati - spiega Lorenzo Marzullo, presidente delle commissione tecnica del Registro Italiano Alfa Romeo- mentre quello che ha vinto è arrivato sino a noi con tutta la documentazione e perfettamente conservato in ogni dettaglio. In questa GTA il tempo sembra essersi fermato e l’abbiamo apprezzata maggiormente anche perché, trattandosi di un’auto con destinazione agonistica è ancora più difficile avere uno stato di conservazione di questo tipo». Il concorso RealAlfa è stato fortemente voluto dal Registro Italiano Alfa Romeo proprio per valorizzare le vetture meglio conservate o restaurate nel modo più corretto, seguendo le linee guida elaborate da Maurizio Tabucchi. Guidata da piloti del calibro di Ignazio Giunti e poi finita in Sudamerica a fine carriera, la Giulia Sprint GTA Best in Show venne riportata in Europa a metà degli anni Settanta dall’attuale proprietario, Roberto Sillistrini: la ritroviamo, ritratta sulla copertina di un numero di Autosprint dell’epoca, al Tour di Corsica, con Ignazio Giunti al volante e Giorgio Pianta al suo fianco. Un esemplare rarissimo anche per le specifiche tecniche, con vasche in alluminio, carrozzeria in peralum, con un peso complessivo di sette quintali, e motore twinspark da 170 cavalli. «Conservo tutto di questa macchina, compreso il bonifico del banco latino americano fatto all’Autodelta nel 1968 - spiega il proprietario Sillistrini- ed era stata pagata 4.834 dollari».



Le regine di RealAlfa
Nove le classi previste dal Concorso RealAlfa, ciascuna dedicata a una famiglia di modello, dalle 6C alle 1900, alle Giulietta Sprint, fino alle rare SZ ed RZ. Con un focus sull’Alfetta che quest’anno compie cinquant’anni, prodotta dal 1972 al 1984, con una tecnica all’avanguardia e il design di Giorgetto Giugiaro. Davanti a un pubblico di alfisti arrivati da tutta Italia, il presidente del Rear Sandro Fontecedro, il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani e il direttore di Aci storico Vincenzo Leanza hanno premiato rispettivamente l’Alfa Romeo 6C 1500 Normale del 1929 di Sergio Muzi, la 6C 2500 Sport del 1939 di Corrado Lopresto, la 1900 del 1953 di Antonio Perfetti, la Giulietta Sprint del 1960 di Simone Montanari, la 2600 Spider del 1964 di Emanuele Morteo, l’Alfasud TI del 1975 di Andreas Inderbitz, l’Alfetta 1.8 del 1977 di Marco Betocchi, e l’Alfa Romeo SZ del 1991 di Christian Cantaluppi. Nella classe Instant Classic, il premio assegnato dal pubblico è andato alla Alfa Romeo 4C Carbon Edition del 2016 di Himara Bottini.


Fonte: https://www.corriere.it/motori

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