Il piano Alfa Romeo: obiettivo premium, con l'elettrico

In un'intervista il ceo Alfa, Imparato, parla del futuro del Biscione, tra prezzi e futuro indirizzato verso la mobilità emissioni zero




Passata la settimana dominata dalla Tonale, in casa Alfa Romeo si guarda al futuro e, in particolare, al quinquennio 2023-2027 quando il Biscione dovrà mettere in campo una nuova ripartenza, con al timone il ceo Jean-Philippe Imparato. Obiettivo: portare il brand premium di Stellantis a diventare protagonista del mercato con nuovi modelli e una filosofia completamente differente rispetto al passato, della quale abbiamo già avuto qualche assaggio nel 2021 appena trascorso.

Un netto cambio di passo del quale il manager francese ha parlato in una lunga intervista rilasciata ad Automotive News, parlando non solo di prodotto ma anche di numeri e rete vendita.

BMW nel mirino
"Il nostro punto di riferimento per i prezzi è BMW in ogni regione. Per me, il prezzo non è uno strumento di vendita, è una leva per migliorare il posizionamento di un marchio" ha commentato Imparato parlando di posizionamento sul mercato "Non si può costruire un marchio premium se si è sotto pressione per raggiungere volumi elevati". Creare profitto prima di tutto, naturalmente con i giusti modelli per conquistare gli automobilisti, sempre più sensibili in materia di tecnologia ed emissioni.

"Vogliamo poter dire di aver portato l'Alfa al giusto livello di tecnologia, elettrificazione, emissioni di CO2, raggiungendo al contempo un adeguato livello di redditività. Dobbiamo proteggere la reputazione del marchio".

Una reputazione che proprio dalla Tonale dovrà ripartire e che, finanziariamente, sembra avere già basi solide. Nell'intervista, Imparato ha infatti sottolineato come Alfa Romeo abbia contribuito, quanto a ricavi, in maniera importante nel primo semestre 2021 all'interno di Stellantis. Per sapere poi se il trend è continuato anche tra luglio e dicembre bisognerà attendere fine mese con la pubblicazione dei risultati dello scorso anno.

Redditività è la parola d'ordine, raggiunta con una razionalizzazione della produzione che ha visto il 2021 chiudersi con appena 1.200 unità rimaste invendute. "Si tratta di circa una settimana di vendite" ha sottolineato Imparato. "Voglio mantenere uno stock basso sia a livello di OEM (Original Equipment Manufacturer, in pratica le Case auto, ndr.) che di concessionari: questo è il modo migliore per mantenere i prezzi a un livello redditizio". Produzione quasi "on demand", anche per non avere piazzali pieni di invenduto e ottimizzare la rete vendita.

"In passato Alfa ha commesso degli errori, dall'offerta di auto a chilometro zero agli sconti per spingere le vendite e mantenere in funzione la fabbrica di Cassino. Credo che il modo migliore per uccidere un marchio sia dire che è legato a uno stabilimento. Noi abbiamo fermato" questa convinzione.

Alfa Romeo e l'elettrico
Prezzi corretti e produzione ottimizzata sono solo una parte del piano, dall'altra chiaramente ci vogliono i prodotti giusti. "Posso dirvi che il piacere di guida del Tonale è degno di un'auto premium del suo segmento", ha rimarcato il ceo dell'Alfa. Tonale è il SUV compatto della ripartenza, primo dei 5 modelli che arriveranno da qui al 2027 e tra gli ultimi a montare motori endotermici. "I diesel probabilmente spariranno in Europa con l'arrivo della normativa Euro 7. Non investiremo sui diesel per conformarci a quella direttiva".

La Tonale con ogni probabilità sarà quindi l'ultima Alfa a gasolio e se l'ibrido plug-in rappresenterà un'alternativa valida (con l'80% delle vendite in Paesi con le normative più stringenti in termini di CO2), dall'altra sarà solo un "ponte" per arrivare all'elettrico puro. La data segnata in rosso nel quartier generale Alfa è il 2024.

Tra 2 anni sarà infatti il turno di un nuovo modello - con ogni probabilità il SUV piccolo Brennero - e "si trattera del primo veicolo full-electric di Alfa, ma offrirà anche versioni con motori a combustione". Un modello basato su una versione modificata della piattaforma CMP di origine PSA, quella di Peugeot 2008 e DS 3 Crossoback, giusto per fare qualche esempio. L'anno successivo sarà il turno della prima Alfa esclusivamente elettrica e "A partire da quell'anno tutti i nuovi modelli saranno al 100% elettrici, in tutto il mondo". Addio quindi al V6 delle Quadrifoglio, destinato a sopravvivere ancora 4 anni al massimo.

Di quali modelli si tratterà? Le eredi delle attuali Giulia e Stelvio, per le quali è prevista l'adozione della piattaforma STLA Large del Gruppo, con la possibilità di averle anche con la sola trazione posteriore. A loro potrebbe (il condizionale è d'obbligo) aggiungersi la nuova Alfa Romeo Giulietta. "Non abbiamo ancora deciso su questo, perché il prodotto è previsto per il 2027-28. Dobbiamo anche considerare quale livello di autonomia della batteria sarà consentito dalle tecnologie disponibili in quel momento".


Fonte: motor1.com






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