Bolide
La storia dell'Alfa Romeo 164




Lo scudetto, scolpito e di dimensioni generose, non era lì per caso. Il designer della Alfa Romeo 164, Enrico Fumia (a quell'epoca in forza alla Pininfarina), l’ha voluto così prima di tutto per richiamare alla mente le ammiraglie del passato: la 6, l’Alfetta, l’Alfa 90. Ma il trilobo, con al centro il biscione coronato, aveva anche una funzione diversa, quasi “sociale”: vedendolo materializzarsi nello specchietto retrovisore, il conducente della macchina che precedeva era portato a farsi da parte con maggior naturalezza. In fondo, l’auto che chiedeva strada era immediatamente riconoscibile come un’Alfa Romeo.

Progetto comune. Nata nel 1987, la 164 condivideva il pianale (Tipo 4) con altre eroine di un’epoca irripetibile per le grandi berline: Fiat Croma, Lancia Thema, Saab 9000. Un quartetto delle meraviglie nel quale l’Alfa spiccava, dal punto di vista stilistico. In che modo? Ecco un paio d’indizi: la profonda nervatura che corre lungo le fiancate (unica ad averle così caratterizzate), oppure il gruppo ottico posteriore in un sol pezzo, che attraversa tutto il lato B. Le basi del linguaggio stilistico di molte Alfa a venire. Per non parlare degli interni, con la console centrale letteralmente infarcita di pulsanti. E una strumentazione iper-completa

Collaudo spinto. Le sinergie progettuali significavano anche una disposizione meccanica piuttosto convenzionale, con il motore trasversale e la trazione anteriore (che diventò anche integrale, con la Q4, soltanto nel 1993). Da vera Alfa Romeo, quindi, la 164 trovò la sua caratteristica migliore nell’unicità delle motorizzazioni. Dal 2.0 Twin Spark al leggendario 3.0 V6, senza dimenticare il 2.0 V6 turbo. Non le mancarono nemmeno i turbodiesel, prodotti dall’italiana VM. E poi, un’attenzione particolare per l’affidabilità dei gruppi motore e cambio, con prove massacranti sia in giro per il mondo, dall’Europa del nord all’Africa, passando per gli Stati Uniti, sia sul circuito di Balocco. Uno sforzo titanico ma necessario, per creare un’Alfa Romeo rimasta nel cuore di molti. Prodotta, dal 1987 al 1994, in ben 248.278 esemplari.






Fonte : quattroruote.it




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