Mercato europeo
Il calo delle immatricolazioni prosegue a novembre: -17,5%




Era dal 1993 che in Europa, a novembre, non si vendevano così poche auto. Secondo i dati dell'Acea (l'associazione europea dei costruttori), nell'area composta dai Paesi Ue, Efta e dal Regno Unito in totale sono state immmatricolate 864.119 vetture, il 17,5% in meno rispetto allo scorso anno. Una flessione che però risulta decisamente più contenuta rispetto a quella registrata a ottobre (-29,3%). Il quinto calo consecutivo degli ultimi cinque mesi è causato anche dalla carenza di prodotto: la crisi dei chip continua a dilatare i tempi di consegna nonostante alcuni importanti esponenti del settore automobilistico avessero previsto un incremento delle forniture.

L’andamento dei maggiori mercati. Il trend negativo degli ultimi cinque mesi dell'anno ha totalmente azzerato la crescita del primo semestre: dal +27,1% di gennaio-giugno si è passati al +0,04% di gennaio-novembre (pari a 10.824.670 veicoli immatricolati). Dei cinque principali mercati europei solo il Regno Unito registra una crescita (+1,7%), mentre la Francia ha un calo contenuto (-3,2%). Gli altri, invece, presentano dati meno rassicuranti: a novembre, è la Germania a registrare il peggior andamento, con un -31,7%, seguita, nell’ordine, da Italia (-24,6%) e Spagna (-12,3%). Il consuntivo di gennaio-novembre mostra ancora dati positivi grazie all’andamento della prima metà dell’anno. In tal senso, spicca la crescita dell’Italia, con un +8,6%, mentre la Spagna, il Regno Unito e la Francia assistono a un aumento, rispettivamente, del 3,8%, del 2,7% e del 2,5%. In territorio negativo risulta solo il mercato tedesco, con un -8,1%.

Stellantis. Con 151.973 immatricolazioni, il gruppo Stellantis perde il 23,5%. Tutti i marchi sono in segno meno: -22,8% per la Peugeot, -26,8% per la Fiat, -28,4% per la Opel/Vauxhall, -9,5% per la Citroën, -36,7% per la Jeep, -23,9% per la Lancia, -37,4% per l’Alfa Romeo, -36,7% per la Maserati (insieme a Dodge e Ram) e -12,7% per la DS.

Le tedesche. I segni meno caratterizzano anche le tabelle relative ai costruttori automobilistici tedeschi: il gruppo Volkswagen, con 152.848 immatricolazioni, perde il 33,7%. Il marchio omonimo cala del 38,8%, la Skoda del 28,6%, l'Audi del 34,9%, la Seat del 27,2%, mentre sia la Porsche sia il polo composto da Bentley, Lamborghini e Bugatti registrano una crescita, rispettivamente del 2,7% e del 31%. In flessione anche il gruppo Daimler: le registrazioni, pari a 46.324, scendono del 28,3%, con la Mercedes-Benz in calo del 29,5% e la Smart a -12,3%. Il gruppo BMW, con 61.883 veicoli immatricolati, registra una contrazione del 18,6%: il marchio dell'Elica perde il 21,9% e la Mini il 2,8%.

Le altre occidentali. Anche tutti gli altri principali costruttori occidentali hanno chiuso novembre con un segno meno. Per il gruppo Renault, le 86.434 immatricolazioni implicano una flessione del 12,9%, con il brand della Losanga in contrazione del 22,3%. La Dacia, invece, invece, cresce del 4,2%, la Alpine del 95% e la Lada del 56,9%. La Ford immatricola 25.070 veicoli e scende del 43,7%, mentre la Volvo segna un -19,5% (16.484 immatricolazioni). Il gruppo Jaguar Land Rover ha invece consegnato 3.853 auto, il 35,9% in meno dello scorso anno per via del -30,1% del marchio del Giaguaro e del -37,5% del brand delle fuoristrada.

Le asiatiche. Il segno meno prevale pure tra i produttori asiatici, anche se, come a ottobre, non manca l'eccezione del gruppo Hyundai: le immatricolazioni coreane sono infatti 57.989 e crescono del 21,9% con il marchio omonimo in salita del 28,8% e la Kia in miglioramento del 13%. Quanto ai costruttori giapponesi, il gruppo Toyota flette del 12,3% (45.725 registrazioni), con il marchio delle tre ellissi in calo del 12,1% e la Lexus del 15,6%. La Nissan cala del 23,9% (12.889), la Mazda del 31,6% (9.242), la Mitsubishi del 5,3% (5.611) e la Honda del 17,8% (3.057).


Fonte: https://www.quattroruote.it/

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