Passato prossimo: Alfetta vs Giulia


Alzi la mano chi non ha mai rimpianto le auto di una volta. Soprattutto quelle italiane. Ma stabilire se una vettura moderna sia meglio o peggio della sua antenata può diventare un ginepraio: entrambe possono avere punti di forza e debolezze, ma appartenendo a due epoche totalmente diverse paragonarle in maniera analitica può essere estremamente difficile. Così, per scoprire davvero qual è la differenza in termini di prestazioni e comportamento dei modelli del secolo scorso con le loro nipoti di oggi, abbiamo deciso di analizzare i numeri del nostro Centro prove. A partire dal numero di dicembre prende il via una serie di confronti molto particolari: partiamo con due berline Alfa Romeo, l'Alfetta del 1972 e la nuova Giulia.



Il feeling è lo stesso, ma i numeri... Mezzo secolo separa le due berline del Biscione, che però sono accomunate dalla stessa anima sportiva. La Giulia ha dimensioni nettamente maggiori: è più lunga (di circa 36 cm), ma soprattutto più larga di ben 24 cm. E anche il peso è cresciuto (da 1.155 a 1.679 kg). Dietro a questi numeri si nascondono cinquant'anni di progresso in termini di sicurezza, riduzione delle emissioni inquinanti, guidabilità e confort. A livello dinamico, invece, Alfetta e Giulia sono più vicine di quanto si possa immaginare. Almeno in termini di sensazioni, perché il bilanciamento generale, grazie al peso distribuito equamente sui due assi, permette di sfruttare al massimo la capacità di tenuta dei pneumatici in curva. Ma quando si guardano i rilevamenti il discorso cambia.


Fonte: quattroruote.it

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