Alfa Romeo, tutti i colori che hanno fatto la storia del Biscione

Le nuove Stelvio in edizione speciale rendono omaggio alla tradizione




È facile, parlando di auto, che a un marchio si associ un colore e viceversa. L’esempio più famoso è quello di Ferrari, che nell’immaginario collettivo evoca immediatamente il rosso. Ma ci sono anche le “frecce d’argento” Mercedes, e poi c’è il blu delle Bugatti o il “Racing Green” che fa pensare alle sportive britanniche.

Le Alfa Romeo, come le Ferrari (non per niente il Drake diede il via alla sua avventura con la Casa del Cavallino Rampante partendo dalle auto del Biscione), sono generalmente rosse. E il motivo è noto: rosse erano le auto da corsa di nazionalità italiana secondo quanto stabilito nei primissimi anni del Novecento quando si iniziarono a organizzare le prime competizioni internazionali. Ma tante sono state le tinte carrozzeria che hanno reso famose le vetture del Biscione, che con il rosso hanno sempre mantenuto un legame particolare (non per niente si parla di Rosso Alfa), ma che negli anni non hanno avuto paura di osare.

Le serie speciali che omaggiano il passato
Partiamo dalla fine. Dopo aver introdotto le versioni GTA e GTAm della Giulia per celebrare i 110 anni di storia del marchio, Alfa Romeo ha deciso oggi di ampliare la gamma con due serie speciali della Stelvio: la 6C Villa d’Este, ispirata alla 6C 2500 SS del 1949, e la GT Junior, ispirata all’omonima sportiva del 1966.
Ripropongono entrambe, oltre a una serie di elementi stilistici dedicati che traggono ispirazione proprio dai modelli storici a cui si rifanno, anche la loro tinta più caratteristica rivista in chiave moderna. Segno, una volta di più, che la verniciatura della carrozzeria assume significati precisi.

Due colori dal significato preciso
Le Stelvio 6C Villa d’Este e GT Junior (all’estero queste due serie speciali sono disponibili anche sulla Giulia, che però in Italia non arriva), puntano rispettivamente sull’eleganza e la raffinatezza la prima e sulla sportività e il dinamismo la seconda.

La Alfa Romeo Stelvio 6C Villa d’Este viene proposta in una tinta Rosso Etna tristrato mentre la Stelvio GT Junior si presenta con carrozzeria Ocra Lipari. Si tratta di due verniciature che affondano le proprie radici nel passato e che sono state rielaborate in chiave moderna sia per questioni di mercato sia per un motivo che si potrebbe definire quasi tecnico. Le proporzioni delle auto attuali, le diverse curvature delle superfici, infatti, richiedono l’applicazione di colori diversi da quelli usati in passato.



La costante del rosso
Si può dire che le Alfa Romeo furono rosse già da prima dell’Alfa Romeo. Le prime vetture prodotte ancora con il marchio "ALFA", infatti, già si distinguevano per quel colore di carrozzeria. Il rosso è stato una costante, a volte più chiaro, come sulle auto da competizione di tutta la prima metà del ‘900, a volte più scuro, quasi bordeaux, generalmente preferito per le stradali di lusso.

Rosse sono state le sportive degli Anni del boom economico (dalla Giulietta Coupé alla Duetto) e rosse sono state le versioni ad alte prestazioni di modelli più recenti: dalla 75 turbo (prima Alfa dai grandi numeri con sovralimentazione) alla 164 Turbo. Più avanti, rosse sono state la 155 Turbo, la 156 GTA e le tante coupé del Biscione, dalle SZ e RZ firmate Zagato alle GTV e Brera arrivate tra gli Anni ’90 e i primi 2000.





Tra i verdi e l’oro
In numerose occasioni la Casa di Arese ha presentato auto di colore verde (qui la storia del verde Alfa), una tinta declinata su tante sfumature, tutte con un significato preciso. Prendiamo l'Alfa Romeo Montreal, ad esempio: fu proposta anche in Verde Termico (molto acceso), rimando al Biscione dello stemma e al quadrifoglio che fregiava le versioni ad alte prestazioni di tanti modelli dal 1923.



Ma Alfa Romeo è anche Verde Mirto metallizzato: un colore più scuro, che ebbe un enorme successo sull’Alfa Romeo 33, soprattutto sulle versioni Sportwagon a trazione integrale, che anche attraverso la tinta esterna sottolineavano una vocazione fuoristradistica.

Tornando alla Montreal, uno dei colori più eleganti con cui fu presentata la futuristica sportiva Alfa Romeo fu l’Oro (proprio questo il nome con cui era individuato). Era una variazione del Giallo Ocra della Alfa 1750 GTV, tinta che spopolò soprattutto in Germania.

I colori cangianti
Tra le tinte carrozzeria più caratteristiche proposte da Alfa Romeo ce ne sono alcune che hanno davvero rappresentato qualcosa di unico sul panorama automobilistico. La Alfa Romeo 147 GTA, ad esempio, si presentò nel 2002 con carrozzeria Bianco Perla, anticipando una tendenza (quella del bianco appunto) che prenderà piede solo qualche anno dopo.



Ancor più insoliti furono poi i colori Azzurro Nuvola (mostrato in anteprima dalla concept Nuvola presentata al Salone di Parigi del 1996) e Aurora, il primo proposto su 156, GTV e 166, il secondo solo sull’ammiraglia.



Cambiavano vistosamente tonalità in base alla luce, con il primo che puntava di più su riflessi azzurri e il secondo che restava invece su toni più caldi.

Un azzurro che ha attraversato un secolo
Le Alfa Romeo sono state anche blu. Prima un blu molto scuro, simile a quello delle auto della polizia, poi un blu elettrico (o meglio, Blu Montecarlo), visto principalmente sulle GTV e sulle Brera.






Fonte: https://it.motor1.com/




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