Alfa Romeo, la strategia anti crisi: dal 2023 le auto saranno prodotte su richiesta




Alfa Romeo si ripensa. Il marchio storico della casa di Arese, che nell’impianto di Cassino ha attualmente una produzione tra il 10 e il 15% della propria potenzialità, cambia strategia. Una storia mai rilanciata fino in fondo, proposito in cui non è riuscito nemmeno Sergio Marchionne, che pure voleva renderlo il marchio premio della galassia Fiat (ora Stellantis). Ora prova a rivitalizzarsi tagliando i costi. È previsto un modello di business basato su una produzione «su misura» in base alla richiesta dei clienti. In ossequio alla strategia di sinergie per 5 miliardi che il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, ha spiegato all’alba della fusione tra Fca e Psa. Il ceo Jean Philippe Imparato ha descritto il nuovo modello just in time dopo l’incontro con le associazioni dei concessionari italiani dei brand Alfa, Ds e Lancia. «Fino al 2026 ci sarà un lancio all’anno di Alfa Romeo, Ds e Lancia. Il suv Tonale sarà prodotto a partire da marzo 2022 (a Pomigliano, ndr) e sarà in vendita in Italia a giugno 2022», ha detto Imparato che ha escluso la partecipazione del marchio al prossimo Salone di Ginevra («Non fa parte dei miei progetti di spesa per il 2022», ha detto).

«Il nuovo modello — ha spiegato il ceo di Alfa Romeo — sarà “built to order” per almeno l’80%: produrremo le auto solo se abbiamo il cliente finale. A inizio 2021 eravamo al 38%, passeremo all’80% nel 2023. Questo consentirà una migliore gestione dei costi a noi e ai concessionari per evitare sprechi. Non dobbiamo produrre auto che non hanno clienti perché gli stock sono un cancro, nessuna macchina deve restare più di 90 giorni nei parcheggi. La sfida è di fare un controllo molto preciso della produzione». Nessun impatto per gli stabilimenti perché «è normale fare auto se si hanno i clienti. Si può decidere in base alla destinazione geografica, producendo ad esempio prima le auto che andranno negli Usa e in Giappone che hanno tempi di logistica più lunghi. La vita delle fabbriche non cambia, ma c’è più controllo sulla produzione e nella logistica».

Lancia presenterà tre nuovi modelli tra il 2024 e il 2028, uno ogni due anni. La prima elettrica arriverà nel 2024, la nuova Ypsilon, che sarà anche in versione ibrida, ha spiegato Luca Napolitano, responsabile del brand Lancia che ha escluso al momento un ritorno alle competizioni sportive. «Voglio fare un passo alla volta e quel passo deve essere quello giusto», ha detto. Napolitano che ha aggiunto che «dal 2026 Lancia produrrà solo auto elettriche e quindi la nuova Delta sarà solo elettrica» e ha ribadito l’intenzione di sbarcare su altri mercati, partendo dall’Italia. «Andremo dove si vendono auto elettriche, Francia, Germania e nei Paesi nordici, puntando sulle grandi città. Al momento non voglio perdere la leadership del segmento B in Italia, poi voglio avere successo con i nuovi modelli e con lo sbarco di Lancia in Europa».


Fonte: //www.corriere.it/economia

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