Alfa Romeo Giulia, lo spettacolare restomod col V6 della GTAm

Il restomod della Giulia GTA di Totem Automobili raddoppia: dopo l'elettrica ci sarà anche la benzina. Stupenda e cattivissima




Alzi la mano chi, davanti alle prime foto del restomod dell'Alfa Romeo Giulia firmato Totem Automobili ha avuto ben più di un accenno di tachicardia, con battiti accelerati e salivazione quasi assente. E ora si facciano avanti quelli che, alla notizia che per la sua rinascita la coupé del Biscione aveva scelto una motorizzazione 100% elettrica, hanno storto il naso pensando che una creazione del genere avrebbe meritato quel sound che solo i motori a benzina sanno regalare.

E tutto questo nonostante al servizio della GT Electric ci siano quasi 600 CV (598 per la precisione) e una quantità assurda di coppia: 940 Nm. Roba da hypercar, con la trazione posteriore d'obbligo e una sofisticata trasmissione capace di simulare il comportamento di un cambio manuale. Passato e presente che si incontrano, in un mix di stile e tecnologia che non tutti sono ancora pronti ad abbracciare.

Ma i progetti artigianali come la Giulia firmata Totem Automobili hanno il pregio di poter imboccare strade differenti - non senza difficoltà meccaniche e logistiche, superate da ingegno e forza di volontà - e così ecco che nel primo giorno della settimana della moda milanese la sportiva del Biscione si fa bella e annuncia ciò che molti speravano: il suo futuro sarà anche rumoroso.

Rombante sorpresa

Non più solo elettrica ma anche mossa da un motore a benzina. E quale motore avrebbe potuto finire sotto le sinuose e muscolose forme della Giulia di Totem Automobili se non il V6 di 2,9 litri dell'attuale Giulia GTA? Esatto, il suo fondatore Riccardo Quaggio ha deciso che i 540 CV sarebbero stati perfetti per la sua creatura, mettendo sul piatto però anche la possibilità di crescere in altri 2 step, fino a superare di slancio i 600 CV totali.

Una valanga di potenza spalmata su circa 1.200 kg di peso, con la fibra di carbonio utilizzata per ogni elemento della carrozzeria. E, manco a dirlo, la trazione sarà posteriore, con le ruote forgiate da 17" e quel design che per Alfa Romeo rappresenta un classico senza tempo.

Si fa nota senza strillare

E qui di elementi classici ce ne sono a volontà, dettagli che in foto non emergevano e che invece dal vivo rapiscono lo sguardo. Dalle 4 luci circolari anteriori, che ora prendono vita grazie a modernissimi LED, all'assenza dei paraurti passando per l'immancabile Quadrifoglio Verde: omaggi a un passato che nessuno mai scorderà e che sulla Giulia di Totem si affidano alle larghissime spalle della sua carrozzeria.

La carreggiata è allargata di 18 sia davanti sia dietro, muscoli da vendere senza però un effetto iperftrofico, anzi. Qui tutto è sinuoso e semplice, un minimal che abbraccia anche l'interno dove la pelle si estende a perdita d'occhio, lasciando però il giusto spazio alla fibra di carbonio a vista e al tessuto che ricopre i pannelli porta.

E poi i sedili: chi se la sente potrà scegliere quelli con sottilissimo guscio in fibra di carbonio con sottili cuscinetti rivestiti in pelle, per i meno estremi ci sono invece classici sedili avvolgenti interamente rivestiti e ben più morbidi.

Le uniche concessioni alla modernità sono rappresentate dal pulsante di accensione al posto della chiave e dall'autoradio, non prevista però sulla versione endotermica. Il motivo lo potete capire: il sound del V6 basta e avanza.

Nota dolente

Ed eccoci però al punto negativo: di Giulia GT Electric e GT Super (questo il nome della versione endotermica) ce ne saranno solo 40 esemplari. Venti per la prima e altrettanti per la seconda, con prezzi rispettivamente di 430.000 e qualcosa di più per la V6 con oltre 600 CV.

Pezzi da collezione per pochi, con consegne previste a luglio 2022 per chi deciderà di portarsi a casa il restomod elettrico, fine 2022 per chi invece avrà optato per quella a benzina.










Fonte: https://it.motor1.com/


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