Mercato europeo
Immatricolazioni in calo nei mesi estivi: -24% a luglio, -18% ad agosto




Dopo un periodo di timida ripresa, il mercato automobilistico europeo torna a subire pesanti contraccolpi durante i due principali mesi estivi. Secondo i dati dell'Acea (l'associazione europea dei costruttori di auto), a luglio le immatricolazioni nell'area composta dai Paesi Ue ed Efta e dal Regno Unito si sono attestate su 978.918 unità, il 23,6% in meno rispetto al pari periodo dell’anno scorso, mentre ad agosto hanno subito una flessione del 18,1%, fermandosi a quota 724.710. L’andamento negativo, per lo più legato alla scarsa disponibilità di prodotto causata dalla crisi dei semiconduttori, ha quindi dimezzato il tasso di crescita registrato dal mercato nei primi sei mesi dell’anno: dal +27,1% del semestre si è passati al +12,7% del periodo gennaio-agosto (8.188.886 unità immatricolate).

Principali mercati in negativo. Fra i principali mercati del Vecchio Continente, nessuno presenta dati positivi ad agosto. Il peggior andamento è appannaggio della Spagna, con un -28,9%, seguita dall’Italia (-27,3%), dalla Germania (-23%), dal Regno Unito (-22%) e dalla Francia (-15%). Nel consuntivo dei primi otto mesi dell'anno spicca la crescita dell’Italia, con un +30,9%, e del Regno Unito, con un +20,3%, mentre la Francia sale del 12,8%, la Spagna del 12,1% e la Germania di appena il 2,5%.

Stellantis. Con 122.836 immatricolazioni, il gruppo Stellantis registra ad agosto una flessione del 29,4%, con tutti i marchi in territorio negativo. La Peugeot perde il 39,6%, la Fiat il 24,3%, la Opel/Vauxhall il 17,9%, la Citroën il 31,3%, la Jeep il 26,2%, la Lancia il 9,1%, la DS l’11,7%, l’Alfa Romeo il 50,2% e la Maserati il 47,8%.

Le tedesche. Andamento negativo anche per i costruttori automobilistici tedeschi: il gruppo Volkswagen, con 191.795 immatricolazioni, perde il 14,3%. Il marchio omonimo flette del 12,6%, la Skoda del 24,9%, l'Audi del 6,2%, la Seat del 10,8%, la Porsche del 34,9% mentre il polo composto da Bentley, Lamborghini e Bugatti guadagna il 12,7%. Male anche la Daimler: le registrazioni, pari a 37.341, scendono del 37,7%, con la Mercedes-Benz in contrazione del 37,5% e la Smart del 42,2%. Il gruppo BMW, con 52.122 veicoli immatricolati, perde il 17,6%, con il marchio omonimo in discesa del 14,7% e la Mini in contrazione del 29,7%.

Le altre. In profondo rosso risultano anche gli altri costruttori occidentali. Per il gruppo Renault, le immatricolazioni, pari a 68.585 unità, scendono del 22,6%, con il brand della Losanga in flessione del 31,8%, la Dacia dell’8,2% e la Lada del 44,3% e con l'Alpine in crescita del 135,4%. La Ford, con 32.147 unità registrate, flette del 37,9%, mentre la Volvo segna un -25,7% (12.281 immatricolazioni). La Jaguar Land Rover piazza 6.132 vetture e perde il 22,3%, per via del -31,2% del marchio del Giaguaro e del -18,4% del brand delle fuoristrada di lusso.

Le asiatiche. Il segno meno prevale pure tra i produttori asiatici anche se non mancano alcune eccezioni. Il gruppo Toyota, infatti, cresce dell’1,8% (53.091 registrazioni) grazie al +14,1% Lexus e al +1,1% del marchio omonimo, mentre la Mazda guadagna il 9,9%, con 11.910 vetture immatricolate. In calo risultano tutte le altre Case giapponesi incluse nelle rilevazioni dell'Acea: -37,2% per la Nissan (12.457), -32% per la Honda (6.135) e -26% per la Mitsubishi (5.531). Infine, sono sostanzialmente stabili le immatricolazioni del gruppo Hyundai: sono 73.060, lo 0,2% in meno in un anno, con il marchio omonimo in crescita del 2,2% e la Kia in calo del 2,8%.


Fonte: quttroruote.it





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