Scelti i top manager: la finanza a Palmer, l’Alfa Romeo a Imparato
Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, ha scelto le prime linee manageriali che dovranno affiancarlo nel delicato compito di dare corpo alle strategie per il futuro del gruppo automobilistico nato dalla fusione tra la Fiat Chrysler Automobiles e la PSA. In particolare è stata definita una governance incentrata su un “top executive team” e su nove Comitati dedicati al coordinamento di prestazioni e strategia aziendali: Strategy Council, Business Review, Global Program Committee, Industrial Committee, Allocations Committee, Region Committee, Brand Committee, Styling Review e Brand Review. Tra le varie scelte spicca l’assegnazione del ruolo di direttore finanziario a Richard Palmer, già Cfo di FCA, e quello di responsabile del brand Alfa Romeo a Jean-Philippe Imparato, ex responsabile della Peugeot, mentre il design è stato suddiviso tra Ralph Gilles e Jean-Pierre Ploue.
Organizzazione a matrice. L’organigramma è basato sul concetto di organizzazione a matrice, ormai di prassi nelle grandi realtà economiche internazionali, e vede cinque posizione strategiche. Tra queste figurano la responsabilità delle Americhe, affidata come noto a Mike Manley, mentre Philippe De Rovira, ex direttore finanziario di PSA, dovrà occuparsi delle attività finanziarie, dell’usato, della rete dei concessionari e dei servizi post vendita. Maxime Picat, responsabile regionale per l’Europa Allargata, sarà affiancato come vice da Davide Mele (attuale braccio destro di Pietro Gorlier) e, come capo dell’Eurasia, da Xavier Duchemin. Il Nord America va a Mark Stewart, il Sud America ad Antonio Filosa, il Medio Oriente e l’Africa a Samir Cherfan, la Cina a Gregoire Olivier, l’India e l’Asia Pacifico a Carl Smiley che, nella zona del Sud-est asiatico, sarà affiancato da Christophe Musy.
I marchi. Quanto ai vari brand, Olivier François mantiene la responsabilità del brand Fiat, la Lancia è stata affidata a Luca Napolitano, la Maserati continua a essere guidata da Davide Grasso e, come detto, l’Alfa Romeo passa da Kuniskis a Imparato. La supervisione della Jeep è stata affidata a Christian Meunier, mentre la Chrysler e la Dodge rimangono nelle mani di Timothy Kuniskis. La Citroën resta sotto il controllo di Vincent Cobee, mentre Opel e Peugeot, definiti marchi generalisti di fascia alta, sono ora supervisionati, rispettivamente, da Michael Lohscheller e Linda Jackson. La DS rimane in capo a Béatrice Foucher, mentre la responsabilità dei marchi per la mobilità Free2Move e Leasys diventa di Brigitte Courtehoux e Giacomo Carelli. Tra l'altro, i vari brand sono stati suddivisi per macro-aree: Global Suv per Jeep, American Brands per Chrysler, Dodge e Ram, Core per Citroën e Fiat/Abarth, Upper Mainstream per Peugeot e Opel/Vauxhall, Premium per Alfa Romeo, DS e Lancia, Luxury per Maserati, Mobility per Free2Move e Leasys.
Le funzioni. Infine le varie funzioni. Oltre a Palmer alla Finanza, spiccano le risorse umane a Xavier Chereau, la pianificazione a Olivier Bourges, gli affari legali a Giorgio Fossati, gli acquisti a Michelle Wen, la produzione ad Arnaud Deboeuf, il marketing a Thierry Koskas, l’engineering ad Harald Wester (affiancato dai vice Patrice Lucas e Nicolas Morel) e il design suddiviso tra gli attuali numeri uno di Fiat Chrysler e PSA: Ralph Gilles e Jean-Pierre Ploue: il primo sarà responsabile per i marchi Chrysler, Dodge, Jeep, Ram, Maserati e per le Fiat dell'America Latina, il secondo per Abarth, Alfa Romeo, Citroën, DS, Lancia, Opel, Peugeot e per le Fiat europee. Nel complesso è predominante la provenienza transalpina dei nuovi top manager di Stellantis: 19 provengono da PSA e 14 da Fiat Chrysler.