PSA, la nuova piattaforma e la fusione con FCA

Una nuova architettura elettrica per berline e SUV è stata lanciata dal gruppo francese, potrebbe essere il cardine per i nuovi modelli di Stellantis




Una nuova piattaforma in grado di accogliere veicoli elettrici. E’ questa la grande novità lanciata da PSA, che ha presentato una nuova architettura in grado di ospitare berline e SUV di medie e grandi dimensioni. Una scelta importante in prospettiva fusione con FCA visto che la condivisione tecnologica e la transizione verso la nuova mobilità saranno i pilastri su cui poggerà Stellantis. La nuova piattaforma, denominata eVMP (Electric Vehicle Modular Platform), accoglierà dunque modelli del segmento C e D, offrendo una potenziale autonomia da 400 fino a 650 km (ciclo WLTP) e una capacità di stoccaggio di 50 kWh per metro disponibile all’interasse.

Nel 2023 dunque saranno due le piattaforme elettrificate di cui disporrà PSA, una base importante con cui creare una gamma di modelli elettrificati, dando un’ampio ventaglio agli oltre 14 marchi che dovrebbero costituire la galassia di Stellantis. Quali saranno dunque i vantaggi per FCA? Indubbiamente la condivisione tecnologica porterà alcuni brand del gruppo italo-americano a progredire più rapidamente di quanto stiano attualmente facendo. Tra i principali marchi che verranno coinvolti potrebbe esserci Alfa Romeo: le indiscrezioni e i piani più o meno confermati parlano di un B-SUV elettrico in arrivo, il primo modello nato proprio dalla fusione con PSA, che tuttavia sarebbe basato sull’attuale CMP-E, mentre le vere novità potrebbero arrivare appunto dopo il 2023, quando la eVMP dovrebbe entrare a pieno regime.

La caratteristica peculiare di questa architettura è infatti quella di poter ospitare anche modelli ibridi e non soltanto full electric, aprendo così alla possibilità di elettrificare anche alcuni modelli attualmente in gamma del Biscione. E’ il caso di Giulia e Stelvio che potrebbero così arrivare sul mercato con una nuova generazione eco-friendly, mantenendosi più fedeli alla tradizione e rispettando allo stesso tempo le norme sulle emissioni. La grande vittima di questa condivisione tecnologica, così com’era prevedibile, sarebbe dunque la Giorgio destinata al pensionamento definitivo (come potrebbe esserlo anche la trazione posteriore), anche alla luce di una flessibilità che ormai pare essere stata sfruttata a pieno, senza ulteriori margini di manovra. presenza di due piattaforme elettriche comunque garantirà innanzitutto l’obiettivo primario, quello della riduzione dei costi.


Fonte: formulapassion.it

info@alfasport.net | Privacy | copyright club alfa sport 2019 |