Ad Automotoretrò sarà esposta una rarissima Alfa Romeo

Al Lingotto Fiere a Torino, dal 30 gennaio al 2 febbraio, si svolge il salone internazionale dell'auto d'epoca




Dal 30 gennaio al 2 febbraio 2020, al Lingotto Fiere di Torino, vanno in scena la 38^ edizione di Automotoretrò e l’undicesima edizione di Automotoracing, che aprono ufficialmente il calendario di eventi dedicati agli appassionati del motorismo d’epoca.

Un appuntamento importante, dunque, che vede in prima fila FCA Heritage, il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth. Alla kermesse torinese FCA heritage si presenta con nuovi materiali di comunicazione e con uno stand suggestivo e rinnovato nel design, che ospita alcuni esemplari straordinari, come la rarissima Alfa 24 HP del 1910

L’esemplare di ALFA 24 HP esposto ad ‘Automotoretrò 2020’ presenta una carrozzeria torpedo realizzata da Ercole Castagna, che inaugura una proficua e duratura collaborazione fra il suo celebre atelier e la Casa del Biscione. L’Alfa Romeo, nel 1953, acquista la vettura da un proprio concessionario in Svizzera.

La 24 HP si posiziona a un livello medio-alto del mercato automobilistico dell’epoca, con un’impostazione tradizionale ma non priva di innovazioni: il telaio è a longheroni e traverse in lamiera stampata a C, l’assale anteriore stampato ad H e le sospensioni a balestre semiellittiche.

I freni, sulle ruote posteriori, sono a tamburo con comando a mano e a pedale. Il propulsore è un quattro cilindri in linea con monoblocco in ghisa e testa fissa. Le valvole laterali sono comandate, tramite punterie, da un albero a camme posto nel basamento. La cilindrata è di 4084 cc per una potenza di 42 CV 2200 giri/min (in seguito cresciuti a 45 CV a 2400 giri/min).

Particolarmente raffinata è la trasmissione: il cambio a quattro marce più retromarcia è collegato alle ruote tramite un albero di trasmissione in un solo troncone inserito in un gambo di forza. Le ruote sono a razze di tipo Sankey. Il peso in ordine di marcia di 1000 kg.

Le prestazioni di assoluto rilievo – con una velocità massima di 100 km/h – e una particolare cura costruttiva ne decretano l’immediato successo: fino al 1913 saranno prodotti circa 200 chassis, suddivisi in quattro serie. La maggior parte dei telai verrà allestita con carrozzeria torpedo.

Tra l’altro, la versione “Corsa”, con carrozzeria aperta a due posti e peso ridotto a 870 kg, prenderà parte con buoni risultati a diverse competizioni, tra cui si segnala la brillante prestazione di Nino Franchini alla Targa Florio 1911: dopo aver a lungo condotto la gara – caratterizzata dalle avverse condizioni meteo – con un margine di oltre 6 minuti di vantaggio sulla Scat di Ceirano, si dovrà ritirare dopo esser stato accecato da uno schizzo di fango che gli farà perdere il controllo e danneggiare una ruota. Inoltre, allo scoppio della Prima Guerra mondiale, inizia la produzione di autotelai 24 HP per l’Esercito Italiano; successivamente, con l’intervento di Nicola Romeo, la produzione verrà sospesa e gli impianti destinati ad altri prodotti. I telai saranno migliorati e completati nel dopoguerra, dando origine alla 20-30 ES.


Fonte: virgiliomotori.it




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