La scomparsa di Nanni Galli




Si è spento all’età di 79 anni Giovanni Galli, nel mondo delle corse conosciuto da tutti come Nanni, pilota di valore che ha legato, nella sua carriera, il proprio nome a Case italiane come Alfa Romeo, Tecno e Ferrari. Dopo i primi passi agonistici mossi con una Mini Cooper S, infatti, Nanni entrò a far parte del formidabile squadrone Alfa degli anni 60, mettendosi al volante sia delle imbattibili GTA Turismo sia della Sport-Prototipo 33, con la quale ottenne brillanti risultati come un secondo posto alla Targa Florio, un quarto alla 24 Ore di Le Mans e una vittoria, insieme con Lucien Bianchi e Nino Vaccarella, nel Circuito del Mugello, non valido per il Mondiale Marche.

Con le monoposto. La sua attività con vetture a ruote scoperte iniziò nel 1968 in Formula 2, prima con una Brabham a motore Alfa Romeo, poi proseguì con una Tecno, squadra per la quale militò nel Campionato europeo della categoria cadetta l’anno successivo, in coppia con François Çevert. Pur continuando a guidare le 33 dell’Autodelta, Nanni approdò alla Formula 1 nel ’71, dedicandosi alla sviluppo della McLaren con motore Alfa; fece poi parte dell’avventura della Tecno nei Gran Premi, portando all’esordio la monoposto dei fratelli Pederzani con motore 12 cilindri boxer nel GP del Belgio e ottenendo con quella vettura un terzo posto nella gara di Vallelunga del ’72, priva di titolazione iridata. Nello stesso anno sostituì Clay Regazzoni alla Ferrari in occasione GP di Francia, in cui, con una vettura in quella stagione poco competitiva, finì tredicesimo. Passato nel ’73 alla Williams, con la quale ottenne come miglior risultato un nono posto, finì per abbandonare le corse dopo il GP di Monaco di quella stagione per dedicarsi con successo a Prato all’attività imprenditoriale nel settore tessile.


Fonte: quattroruote.it

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