Mercato Italia
Tornano a crescere le vendite: +4,4%




Il mercato italiano dell'auto torna a crescere a luglio dopo la frenata di giugno. Secondo i dati del ministero dei Trasporti, le immatricolazioni sono state pari a 152.393 unità, con un aumento del 4,42% rispetto allo stesso periodo del 2017, non sufficiente, però, a riportare in territorio positivo il dato complessivo dei primi sette mesi dell'anno. Il periodo gennaio-luglio si chiude, infatti, con una flessione dello 0,7%, pari a 1.273.730 veicoli registrati.

FCA di nuovo in crescita grazie alla Jeep e all'Alfa. Il gruppo FCA torna a crescere dopo un lungo periodo di dati negativi. Le immatricolazioni mensili sono pari a 42.463 unità, il 3,36% in più rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. A sostenere le performance è sempre la Jeep, che con un aumento del 102,33% e 7.205 registrazioni continua a registrare uno dei migliori tassi di crescita tra i marchi di maggior rilievo presenti sul mercato italiano. Dopo il brusco calo di giugno, torna a registrare tassi di crescita a doppia cifra l'Alfa Romeo, che a luglio registra un +44,54% e 4.910 immatricolazioni. Sul risultato complessivo del gruppo italo-statunitense pesano i risultati negativi della Fiat (-10,08%, con 26.537 immatricolazioni), della Lancia (-18,67%, con 3.455 unità) e della Maserati con un -4,33% e 309 veicoli registrati.

Cresce ancora il gruppo Volkswagen. Il gruppo Volkswagen si conferma la terza forza del mercato italiano, con un tasso di crescita ancora una volta a doppia cifra. Le immatricolazioni, pari a 21.097 esemplari, salgono del 19,44% con risultati altalenanti per i vari marchi. Il brand omonimo registra un +35,86% con 12.885 registrazioni, la Skoda un -6,6% (1.519) e la Seat un +12,67% (1.405). L’Audi, con 5.250 vetture, riscontra, invece, un calo dello 0,81% e la Lamborghini, anche se con volumi decisamente contenuti (38 unità consegnate), una crescita del 216,67% per effetto evidentemente dell'annunciato avvio durante il mese delle consegne della Suv Urus.

Ancora in calo Daimler e BMW. Tra gli altri grandi produttori tedeschi non si arresta il declino per la Daimler e la BMW. Il gruppo di Stoccarda registra un calo del 9,67%, con 6.447 auto immatricolate, in particolare per il -21,08% della Mercedes (a 4.239 registrazioni), mentre la Smart risulta in crescita del 25,03% (2.208 unità). Il concorrente bavarese vede 5.480 veicoli immatricolati, il 2,39% in meno rispetto allo stesso mese del 2017, con la crescita del marchio omonimo (+2,6% e 4.106 immatricolazioni) annullata dalla contrazione della Mini (-14,76% e 1.374 unità).

Sale PSA e Renault, male Ford. Il gruppo PSA consolida la propria posizione di seconda forza del mercato, grazie, ancora una volta, al contributo della Opel. I transalpini mettono a segno una crescita del 47,34% con 21.294 unità registrate, di cui 7.225 del marchio tedesco. In crescita risulta anche la Citroën con un +1,5% e 5.876 immatricolazioni, mentre la Peugeot perde il 5,14% (7.995 registrazioni) e la DS il 15,74%, con soli 198 veicoli. Pure il gruppo Renault chiude il mese con performance positive: a luglio cresce del 14,78% con 16.079 unità, con il calo del 16,78% subito dalla Dacia (4.970 auto) annullato dall'aumento del 38,22% registrato dal marchio omonimo (11.109 immatricolazioni). Andamento, invece, negativo per la Ford: 9.759 registrazioni e un segno meno del 3,8%.

Andamento altalenante per i produttori asiatici. Tra i grandi produttori asiatici, il gruppo Toyota, con 7.328 immatricolazioni, guadagna il 7,75% con il marchio omonimo in crescita del 6,08% e la Lexus in ascesa del 72,94%. La Nissan lascia sul terreno il 15,57% (4.196 immatricolazioni), la Suzuki cresce del 7,74% e la Mazda perde il 5,67%. In calo risulta anche la Honda (-7,4%), mentre mostrano un andamento decisamente positivo la Mitsubishi (+77,15%) e la Subaru (+94,08%). Rimanendo in Asia, chiudono bene la coreana Hyundai (+14,09%) e la consociata Kia (+3,18%); salgono la SsangYong (+22,7%) e la proprietaria Mahindra (+500%).

Bene Volvo e Porsche, male Tesla. Nel segmento premium, Volvo e Jaguar Land Rover registrano risultati contrastati. Il marchio svedese vede le immatricolazioni crescere del 25,23% a 1.633 unità mentre il gruppo britannico assiste a un calo dell 14,51% a 1.644 con il boom della Jaguar (+66,4%) annullato dal crollo della Land Rover (-33,91%). La Porsche mette a segno un ottimo +55,43% con 816 immatricolazioni e la Tesla perde il 33,33% anche se con solo 16 modelli immatricolati.

Panda sempre leader. Nella classifica dei modelli più popolari è sempre in testa la Fiat Panda con 7.814 immatricolazioni. La Renault Clio, con 5.138 unità, scende al terzo posto sorpassata dalla Fiat 500X con 5.302 esemplari registrati. Il quarto posto è appannaggio della Fiat Tipo (3.708 unità), seguita, nell'ordine, dalla Jeep Compass (3.676), dalla Toyota Yaris (3.486), dalla Lancia Ypsilon (3.455 unità), dalla Volkswagen Polo (3.226) e dalla Jeep Renegade (3.143). Chiude la classifica, con 3.096 esemplari immatricolati la Fiat Punto, modello destinato ormai a dire addio alla produzione presso lo stabilimento di Melfi.

Prosegue il calo del diesel. Sul fronte delle alimentazioni, il diesel continua a lanciare segnali di declino secondo un trend di peggioramento visibile di mese in mese. Le motorizzazioni a gasolio, dopo la flessione del 9% di marzo, del 3,7% di aprile, del 10,1% di maggio e del 17% di giugno, subiscono una contrazione del 5,2%, rappresentando comunque ancora il 51% del mercato. In aumento risultano invece il Gpl con un +8,5%, le auto a benzina con un +11,3% e quelle a metano con un +67,8%. Continuano a crescere a doppia cifra le elettrificate: le ibride salgono del 47% superando il 5% del mercato e le elettriche di oltre il 340%.

Di nuovo in crescita il canale dei privati. Dopo il calo di giugno, torna in positivo il canale dei privati, cresciuto dell'1,5% e arrivato al 56,9% del mercato. Tra gli altri canali distributivi, le società incrementano gli acquisti del 4,6% e il noleggio cresce del 13,3% con il +20,4% del lungo termine a compensare la flessione del 35,9% del breve termine.

Cresce di nuovo l'usato. Il mercato dell'usato torna a crescere dopo un lungo periodo di contrazione. I trasferimenti di proprietà, al lordo delle minivolture (i passaggi temporanei a nome dei commercianti, in attesa della rivendita ai clienti), crescono dell'1,4% attestandosi a 384.318 unità. I primi sette mesi dell'anno si chiudono però in calo: sono stati 2.692.089 i passaggi di proprietà, il 2,8% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017.

Il commento dell’Unrae. "Benché in lieve ripresa, non è facile prevedere per il mercato auto in Italia un recupero rispetto allo scorso anno. Le immatricolazioni di autovetture nella seconda parte dell’anno, infatti, secondo la nostra stima, dovrebbero stabilizzarsi sui livelli del 2017, per portare il 2018 a un volume di immatricolazioni leggermente al di sotto dell’anno precedente, con 1.960.000 autovetture pari a -0,6 per cento", commenta Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere. "Lo scenario di lungo periodo indica per il 2019 un andamento delle immatricolazioni di autovetture di poco superiore a quanto registrato nel 2017, a 1.980.000 unità, segnando un incremento dell’1%. Solo nel 2020 si prevede che il mercato possa superare la soglia di 2.000.000 di immatricolazioni", aggiunge Crisci, lanciando infine un avvertimento: "Con questi tassi di crescita e senza interventi di stimolo al rinnovo del parco circolante, si fatica a vedere un impulso adeguato al ricambio del parco auto anziano, che conta ancora oggi oltre il 20% di vetture ante Euro 3".


Fonte: quattroruote.it










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