Sergio Marchionne
"2018, ancora presto per gli utili Alfa"




Voglio togliere l'incombenza a Richard: Alfa Romeo non farà profitti nel 2018. Dobbiamo essere obiettivi: stiamo ricostruendo il marchio, le perdite si stanno riducendo, ma ovviamente abbiamo bisogno di più volumi". È con questa dichiarazione che Sergio Marchionne ha chiuso la rituale call con gli analisti a seguito della presentazione dei risultati trimestrali. Anticipando il direttore finanziario di FCA, Richard Palmer, e fotografando con onestà intellettuale la trasformazione che sta disegnando l'Alfa di domani.

Work in progress. Quando lo avevamo incontrato a Detroit la scorsa settimana, del resto, l'ad aveva usato per la prima volta un'espressione inequivocabile in merito al Biscione (e al Tridente): "Su Alfa Romeo e Maserati il lavoro è completo soltanto a metà". Considerazione sulla scorta della quale aveva confermato l'arrivo dei nuovi modelli, con priorità alle crossover: la sorella minore della Levante da un lato e la maggiore della Stelvio dall'altro. Entrambe anticipate a fine 2017 da Quattroruote.

Balocco Day, nessuna indicazione sul successore. Marchionne si è anche soffermato sull'ormai attesissimo appuntamento del 1° giugno prossimo, quando a Balocco verrà presentato il nuovo piano industriale per il periodo 2018-2022. L'ad ha reso noto che in quell'occasione non verrà annunciato il nome del suo successore alla guida di FCA, confermando comunque la sua provenienza dalle fila del gruppo.

Azzeramento del debito, forse prima del previsto. L'uscita di scena dell'attuale timoniere è prevista per il primo trimestre del 2019, a seguito della presentazione dei risultati dell'esercizio corrente. Che dovrebbero vedere l'azzeramento dell'indebitamento industriale netto ("forse ci riusciremo già entro sei mesi", si è sbilanciato l'ad), dimezzato quest'anno come da previsioni. L'obiettivo per il 2018 era scendere sotto quota 2,5 miliardi: il valore finale è stato di 2,39, contro i 4,59 del 2016.

Rialzo dei target, se ne riparla nel Q3. Se l'indebitamento seguirà la strada indicata dalla guidance, Marchionne ha d'altro canto precisato che per rivedere al rialzo i target degli altri parametri c'è invece da aspettare il terzo trimestre e gli effetti della riforma fiscale dell'amministrazione Trump: il taglio dell'aliquota dal 35 al 21% "potrebbe portare un beneficio fiscale di circa 800 milioni di euro".

Marelli, decisione sullo spin-off a febbraio. E sui partner... Non sono mancate, infine, le considerazioni sul futuro assetto societario di FCA: l'ad ha confermato lo scorporo di Magneti Marelli, annunciando che "verrà discusso in cda in febbraio", in vista di uno spin-off che verrà completato entro l'anno, con conseguente distribuzione delle quote tra gli azionisti del gruppo. Sembra infine definitiva la pietra posta sopra la ricerca del partner che tanto ha animato il dibattito negli anni passati: "Nessuno ha risposto ai nostri inviti, ma ora siamo nella posizione giusta per essere un top performer". Da soli.


Fonte: quattroruote.it

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