Mercato italiano
Chiusura d'anno negativa




Il mercato italiano dell'auto chiude il 2017 con un risultato negativo. Secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti, a dicembre sono state 121.100 le immatricolazioni, il 3,2% in meno rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Il consuntivo da gennaio mostra comunque segnali di crescita su livelli in linea con le più recenti previsioni delle associazioni di rappresentanza: sono stati 1.970.497 i veicoli immatricolati, il 7,9% in più rispetto al 2016.

Jeep sostiene ancora FCA. A dicembre, il gruppo FCA si conferma leader del mercato con 32.082 immatricolazioni e una quota di mercato del 26,49%. In tutto il 2017 sono 560.770 le registrazioni, il 5,65% in più rispetto allo stesso periodo del 2016, mentre la quota è pari al 28,46%. Tra i marchi spiccano di nuovo le performance mensili di Jeep, che mette a segno un +36,92%. Mese negativo, invece, per Fiat, che registra un -18,29%, Lancia (-27,47%), Maserati (-35,9%) e Alfa (-4,08%). Andamento negativo anche per l'ex controllata Ferrari, che subisce una flessione del 50%.

Ancora in crescita le francesi. Anche a dicembre sono stati molti i marchi esteri che hanno registrato tassi di crescita a doppia cifra, a partire da quelli francesi, capaci di nuovi exploit dopo gli aumenti dei primi mesi autunnali. La Citroën, per esempio, ha messo a segno un +28,51%. Bene anche Peugeot con un +4,09% e la Renault un +3,26%. In grande spolvero la Dacia, Casa rumena, ma di proprietà proprio della società guidata da Carlos Ghosn, con un +33,62%. Brillante anche la Nissan, alleato nipponico della Renault, che cresce del 25,34%.

In chiaroscuro le giapponesi. Andamento contrastato per le altre marche giapponesi. La Toyota ha perso il 2,67%, la Suzuki il 4,74% e la Honda il -3,06%, mentre Mazda, Mitsubishi e Subaru hanno registrato un aumento, rispettivamente, dell'8,83%, del 21,17% e del 17,41% . Risultati negativi anche per le due premium Lexus e Infiniti, con la prima in calo del 7,37% e la seconda in declino di ben il 64,1%.

Tra le tedesche festeggia solo BMW. I brand tedeschi hanno fatto registrare performance sostanzialmente negative con l'unica eccezione della BMW. Il gruppo Volkswagen è calato del 10,2%, anche per effetto del declino del 15,43% subito dall'Audi e del 9,17% da VW. Male anche Seat (-5,96%) e la Skoda (-8,86%), mentre brilla solo l’italiana Lamborghini con un +150% (solo dieci i veicoli immatricolati). Andamento negativo anche per la Mercedes (-11,83%), mentre la BMW ha invece messo a segno un +15,22% e grazie al +31,62% della Mini, spinge l'omonimo gruppo bavarese a crescere di ben il 19,57%. Infine la Ford, americana di origine ma radicata in Germania per le attività europee, ha riscontrato una crescita del 7,14%.

Crescita 2017 sostenuta da società e noleggio. I dati dell'intero anno mostrano il trend positivo del canale delle società con una crescita del 27,5% (434.483 veicoli immatricolati, pari al 21,9% del mercato), grazie alla forte spinta delle autoimmatricolazioni, che, con circa 360 mila registrazioni, segnano il record dal 2006 e raggiungono il 18% del totale. Il canale dei privati perde invece l'1,8% e con 1.121.085 immatricolazioni pesa per il 56,4%, in calo di 5,4 punti percentuali rispetto al 2016 per effetto della maggior disponibilità di km 0. In grande fermento il settore del noleggio, con una crescita di ben il 18,2%, frutto di un forte andamento sia del breve (+20,9%) che del lungo termine (+16,5%).

Panda sempre leader assoluta. A dicembre sono ben sette i modelli italiani nella top ten delle immatricolazioni, con la Fiat Panda sempre in testa (7.648 unità). La Citroen C3 sale dal quinto posto di novembre al secondo con 3.258 immatricolazioni e si piazza davanti la Fiat 500X, ferma a 3.232 registrazioni. Seguono la Lancia Ypsilon (3.139), la Fiat 500L (2.865), la Renault Clio (2.865) e il terzetto "italiano" composto da Jeep Renegade (2.740), Fiat 500 (2.710) e Fiat Tipo (2.644). La Volkswagen Golf, seconda a novembre, chiude la top-ten con 2.602 immatricolazioni.

2017 in grande spolvero per ibride ed elettriche. I dati annuali suddivisi per alimentazione mostrano ancora una volta una forte crescita per le motorizzazioni ibride, che, grazie a un aumento del 71% vedono la propria quota migliorare di 1,3 punti percentuali al 3,4%. Bene anche le elettriche, che sfiorano le 2 mila immatricolazioni e crescono del 38,6%. Migliorano anche le Gpl con un ottimo +26,5%, mentre il metano subisce un calo del 25% e vede la quota di penetrazione scendere all'1,6%. Il diesel cresce del 6,2%, ma cala dal 57,4% al 56,7% la quota di mercato. Completa il quadro la benzina, in crescita del 4,8% con una quota del 31,6% (32,4% nel 2016).

Andamento negativo per l'usato. Il mercato dell’usato segna una flessione annuale del 3,1% con 4.575.981 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture, ossia i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale. Il declino è stato determinato in particolare dalla pesante flessione subita lo scorso mese: i 355.863 trasferimenti mensili implicano una perdita del 10,4% rispetto a dicembre 2016.

Il commento dell'Unrae. “Il 2017 si è finalmente riallineato al reale potenziale del mercato italiano, anche se con nuove declinazioni nella composizione del mix canali di vendita", ha affermato Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l’Associazione delle Case Automobilistiche Estere. "Il 2018 eredita il problema della qualità del nostro parco circolante, molto grande e molto vecchio (età media 10,5 anni) sul quale è necessario che i Decisori locali, subito, e il rinnovato esecutivo nazionale, poi, agiscano con determinazione per assicurare la raggiungibilità dei target di emissione previsti per il 2020”.


Fonte: quattroruote.it

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